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Ogni giorno all’alba - Alle Tage beim Morgengrauen

Editore:
EDUCatt – Ente per il diritto allo studio universitario dell’Università Cattolica
Luogo di pubblicazione:
Largo Gemelli, n. 1, 20123, Milano (Italia)
Codice ISSN:
2785-3209
Autore della scheda:
DOI:
10.53164/1066
Scheda compilata da:
Agnese Cantù
Pubblicato il:
28/12/2021
Tipologia:
Paese di produzione:
Italia
Casa di produzione:
CAB (Centro Audiovisivi Bolzano)
Data di produzione:
1958
Casa di distribuzione:
CAB (Centro Audiovisivi, Bolzano)
Articolazione:
Unica
Data di uscita nelle sale:
1958
Reperibilità/accessibilità:
CINETECA
Ufficio Film e Media della Provincia di Bolzano
Premi ricevuti:
Premio speciale della giuria al Festival del Film della Montagna di Trento (1962)
Visualizzazioni sul web:
131 della versione italiana (ultima visualizzazione 11.2021)
Sinossi:

Il documentario, disponibile sia in lingua italiana (con il titolo: Ogni giorno all’alba) sia in lingua tedesca (con il titolo: Alle Tage beim Morgengrauen), narra la realtà scolastica di montagna nell’Alto Adige del secondo dopoguerra.

Ideato e diretto dal giornalista Enzo Pizzi nel 1958, il filmato offre una panoramica delle circostanze di vita degli allievi e degli insegnanti nelle scuole di alta montagna, soffermandosi sui lunghi e faticosi tragitti da casa a scuola, da affrontare “ogni giorno all’alba”. 

Girato in bianco e nero, il documentario mostra le alunne e gli alunni percorrere i sentieri innevati con gli sci e gli slittini e gli insegnanti utilizzare le funicolari, originariamente installate per il trasporto merci, in modo da arrivare in cima alla salita. Durante il tragitto i protagonisti incontrano il bestiame carico di fieno da trasportare nelle stalle, attraversano un lago ghiacciato e salutano le guardie di pattuglia alla frontiera, restituendo così, oltre al racconto delle loro faticose marce verso scuola, le immagini della vita quotidiana nelle montagne sudtirolesi.

In una sequenza il parroco di Solda ricorda il predecessore, travolto da una valanga mentre si recava a insegnare religione cattolica in una scuola, ponendo l’attenzione sui numerosi rischi ai quali, giorno per giorno, erano esposti gli insegnanti e i bambini. L’accurata regia riesce così a trasmettere la bellezza e, contemporaneamente, il pericolo dei paesaggi montani. L’efficace narrazione del mondo in cui si trovarono a vivere docenti e allievi portò alla premiazione del cortometraggio al Festival della Montagna di Trento nel 1962, una rassegna dedicata all’esplorazione del rapporto tra uomo e natura nelle regioni alpine.

Identificatori di grado e eventualmente di ordine scolastico:
Data di trasmissione in televisione:
1962
Durata:
00:22:00
Regia:
Enzo Pizzi
Soggetto:
Enzo Pizzi
Fotografia:
Marius Degenghi
Mario Bonmartini
Musiche:
Mario Parravicini

 

Montaggio: Angelo Villa

Commento parlato versione italiana: Giancarlo Ansaloni

Commento parlato versione tedesca: Robert Pöder

Direttore di produzione: Hermann Hilpold

Realizzato in collaborazione con il Provveditorato agli Studi di Bolzano, gli ispettori e gli insegnanti delle sezioni di lingua italiana e tedesca.

Fonti

Fonti bibliografiche:

A. Augschöll Blasbichler, Schule am Berg als Teil von Kindheit am Berg, in Bildungsausschuss & Museumsverein Tiers (a cura di), Kindheit am Berg, Brixen, Weger, 2000, pp. 52-74.

H. Blaumeiser, Der Schulweg, in Bildungsausschuss & Museumsverein Tiers (a cura di), Kindheit am Berg, Brixen, Weger, 2000, pp. 76-92.

Contenuto pubblicato sotto licenza CC BY-NC-ND 4.0 Internazionale