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Autore della scheda:
Scheda compilata da:
Valentino Minuto
Nome:
Floreste
Cognome:
Malfer
Genere:
M
Data di nascita:
8 novembre 1862
Luogo di nascita:

Garda VR
Italia

Regione di nascita:
Veneto
Data di morte:
26 novembre 1932
Luogo di morte:

Verona VR
Italia

Regione di morte:
Veneto
Categoria professionale:
Insegnante di scuola secondaria
Insegnante di scuola primaria

Floreste Malfer nacque l’8 novembre 1862 a Garda, sulla sponda veronese del lago, figlio di un pescatore. Ancora alle elementari, apprese le fatiche del mestiere del padre. Oramai diciottenne, per interessamento del maestro Gerolamo Belli – che ne conosceva la vivacità d’ingegno, proseguì gli studi a Verona. Ancora studente della Scuola Normale, iniziò a insegnare. Lo stipendio di maestro gli permise di mantenersi agli studi; riuscì così a conseguire, oltre alla licenza magistrale, quella tecnica e quella liceale. Nel 1893 si laureò in Matematica all’Università di Padova. Nel 1897 intraprese la carriera di docente di Matematica: fu a Tivoli, poi in Sicilia, quindi a Chiari nel Bresciano, infine a Verona; nella città scaligera insegnò per trentadue anni – prima alla Scuola Tecnica Michele Sammicheli e da ultimo all’Istituto Tecnico. Nel 1923, per benemerenza, fu iscritto nel ruolo d’onore degli insegnanti medi. Tante le cariche pubbliche che ricoprì a Verona; per menzionare quelle pertinenti all’educazione: fu membro del Consiglio direttivo degli Istituti Educativi Raggruppati, della Commissione Civica degli Studi e della Giunta Provinciale per le Scuole Medie. Cultore di scienze naturali, si dedicò agli studi oroidrografici e ittiologici sul lago di Garda; da cui la pubblicazione di una serie di saggi. L’Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona gli conferì, a titolo di premio per monografie da lui pubblicate, una medaglia d’argento nel 1897 e una d’oro nel 1909. Riconosciuto come il massimo esperto di ittiologia benacense, partecipò ai lavori di una commissione d’inchiesta sulla pesca nel lago di Garda, nominata nel 1908 dal ministero dell’Agricoltura; seguì la stesura di una relazione, edita nel 1911. Nel 1927, sotto gli auspici della summenzionata Accademia – a cui era stato ascritto fin dal 1903, diede alle stampe Il Benaco, opera ancora oggi fondamentale per la conoscenza oroidrografica e ittiologica del lago di Garda. Legatissimo alla terra natia, fece rinascere la Corporazione degli Originari di Garda, il sodalizio che custodiva i diritti esclusivi di pesca in acque itticamente assai produttive del lago. Fu posto a riposo – dopo cinquant’anni di insegnamento – nel 1932. Ammalatosi, morì a Verona il 26 novembre di quell’anno.

Fonti bibliografiche:
  • A. Scolari, Floreste Malfer, «Bollettino di pesca, di piscicoltura e di idrobiologia», a. VIII, fasc. 6, novembre-dicembre 1932, pp. 883-884
  • In morte del m.e. prof. Floreste Malfer, «Atti e memorie dell’Accademia di agricoltura, scienze e lettere di Verona», ser. 5, vol. X, 1933, pp. XV-XVI
  • M. Marchi, Floreste Malfer. Commemorazione letta nella sala di S. Stefano in Garda il giorno 21 maggio 1933, Verona, La Tipografica Veronese, 1933 (oltre che sotto forma di opuscolo indipendente, il discorso commemorativo fu pubblicato in «Atti e memorie dell’Accademia di agricoltura, scienze e lettere di Verona», ser. 5, vol. XI, 1934, pp. 99-115)
  • Malfer Floreste, in G. F. Viviani (a cura di), Dizionario biografico dei veronesi (secolo XX), 2 voll., s.l. [Verona], Fondazione Cassa di risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona, 2006, vol. 2 (M-Z), pp. 501-502