Salta al contenuto principale
Autore della scheda:
Scheda compilata da:
Valentino Minuto
Nome:
Primo
Cognome:
Vannutelli
Genere:
M
Data di nascita:
27 marzo 1885
Luogo di nascita:

Genazzano RM
Italia

Regione di nascita:
Lazio
Data di morte:
9 aprile 1945
Luogo di morte:

Roma RM
Italia

Regione di morte:
Lazio
Categoria professionale:
Insegnante di scuola secondaria
Altri aspetti dell'identità sociale:
Antifascista

Primo Vannutelli nacque il 27 marzo 1885 a Genazzano, nei pressi della Capitale. Nel 1909, dopo aver conseguito la laurea in Filosofia e Teologia al Seminario Romano, fu ordinato sacerdote. Dal 1909 fino alla morte, eccettuate brevi parentesi extra-romane, risiedette presso i Padri Filippini della Chiesa di S. Maria in Vallicella. In contatto con gli ambienti cattolici più sensibili a istanze di rinnovamento dottrinale, subì la repressione anti-modernista della Chiesa: nel 1916 la «Rivista di scienza delle religioni», a cui egli collaborava, fu condannata dal Sant’Uffizio per propaganda modernista; don Primo, sospeso a divinis, fu reintegrato dopo aver prestato il giuramento di fedeltà alla Chiesa. Sebbene fosse rientrato nei ranghi ecclesiali, mantenne nell’intimo i suoi convincimenti eterodossi – come attesta il suo Testamento di fede pubblicato postumo. Biblista coltissimo, si consacrò all’esame della questione sinottica dei Vangeli. Per la diffusione della conoscenza delle Sacre Scritture tra gli studenti medi di Azione Cattolica, provvide alla pubblicazione di traduzioni del Nuovo Testamento con testo a fronte e commento. Vannutelli – che nel 1917 si era anche laureato in Lettere all’Università della Sapienza – esercitò il magistero didattico del Greco e del Latino: iniziò come supplente al Collegio Nazareno e all’Istituto Massimiliano Massimo, entrambi romani; poi passò al Liceo Pietro Giannone di Caserta; quindi fu per un biennio al Liceo Giuseppe Parini di Milano; infine nel 1926 giunse al Liceo E.Q. Visconti di Roma, dove insegnò per quasi vent’anni. Al Visconti, oltre che un apprezzato docente, fu anche una guida spirituale e un riferimento culturale per generazioni di allievi; non pochi furono i giovani che, fuori dall’orario scolastico, furono da lui introdotti allo studio dell’ebraico per meglio accostarsi ai testi sacri (Don Primo conosceva, oltre al greco e al latino, l’ebraico e l’aramaico). Nicola D’Amico definisce il prof. Vannutelli una chioccia di pulcini antifascisti: grazie all’azione educativa di insegnanti come lui, Cirillo Berardi e Maria Maggi – per menzionarne alcuni, il Visconti divenne una base della Resistenza romana. Raffinato cultore della lingua di Cicerone, Vannutelli tenne da libero docente corsi di composizione latina alla Sapienza. All’attività di ricerca e di divulgazione biblica, nonché all’impegno didattico, Don Primo congiunse l’apostolato caritativo tra i poveri, i moribondi e i carcerati di Regina Coeli; nella Roma occupata nascose nel suo oratorio i perseguitati politici. La morte lo colse nella Capitale il 9 aprile 1945.

Fonti bibliografiche:
  • C. Piersanti, In memoria di Primo Vannutelli, Roma, Casa Ed. Ausonia, 1946
  • N. D’Amico, Eravamo compagni di banco, Milano, SugarCo, 1987, pp. 212 e 220
  • F. Malgeri, Vannutelli, Primo, in Dizionario storico del movimento cattolico in Italia (1860-1980), 3 voll., Casale Monferrato, Marietti, 1984, vol. III/2: Le figure rappresentative, pp. 879-880
  • R. Ronzani, Le carte di Primo Vannutelli nell’Archivio storico della Congregazione dell’Oratorio di san Filippo Neri in Roma, «Chiesa e Storia. Rivista dell’Associazione Italiana dei Professori di Storia della Chiesa», a. X, n. 10, 2020, pp. 181-224