Salta al contenuto principale
Autore della scheda:
Scheda compilata da:
Valentino Minuto
Nome:
Raffaele
Cognome:
Persichetti
Genere:
M
Data di nascita:
12 maggio 1915
Luogo di nascita:

Roma RM
Italia

Regione di nascita:
Lazio
Data di morte:
10 settembre 1943
Luogo di morte:

Roma RM
Italia

Regione di morte:
Lazio
Luogo di conferimento:

Italia

Categoria professionale:
Insegnante di scuola secondaria
Altri aspetti dell'identità sociale:
Antifascista
Partigiano

Raffaele Persichetti nacque a Roma il 12 maggio 1915. Compiuti gli studi liceali classici, si laureò in Lettere all’Università romana nel 1937. Dopo la laurea svolse il servizio militare come ufficiale dei granatieri. Specializzatosi in Storia dell'arte, insegnò dal 1939 questa disciplina al Liceo-Ginnasio E.Q. Visconti e al Collegio S. Giuseppe - Istituto De Merode. Le sue lezioni non si esaurivano nell'illustrazione delle vicende dell'arte: avverso a qualsiasi forma di oppressione, la sua cattedra fu uno strumento di formazione antifascista. Militante nel Partito d’Azione, fu anche attivo nell’opposizione organizzata al regime. Nel 1940, dopo l’entrata dell’Italia in guerra, fu richiamato alle armi; ferito sul fronte greco, fu congedato. Quando, dopo il proclama dell'armistizio di Pietro Badoglio, Roma fu abbandonata a se stessa, si unì alla resistenza spontanea all’occupazione tedesca. Il 10 settembre, verso Porta San Paolo, morì per una raffica di mitra alla testa: era tra i primi caduti della guerra di liberazione italiana. Il 15 febbraio 1945 gli fu conferita la medaglia d’oro al valore militare.

Fonti bibliografiche:
  • Raffaele Persichetti (MCMXV-MCMXLIII), a cura della Scuola Media Raffaele Persichetti, Roma, Lito-tipografia Nova Agep, 1983
  • T. De Mauro, La scuola, riforme mancate e impegno dei docenti, in O. Cecchi, E. Ghidetti (a cura di), Profili dell’Italia repubblicana, Roma, Editori Riuniti, 1985 (in particolare le pp. 121-123)
  • L. Canali, Il sorriso di Giulia, Pordenone, Ed. Studio Tesi, 1990, pp. 71-73
  • L. Canali, In memoria senza più odio, Firenze, Ponte alle Grazie, 1995, pp. 53-60