Salta al contenuto principale

"Ascoltando la maestra". Memorie d'infanzia

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/1405
Scheda compilata da:
Chiara Martinelli
Pubblicato il:
28/02/2022
Nome e cognome dell'intervistatore:
Laura Porcu
Nome e cognome dell'intervistato:
Silvia Longi
Anno di nascita dell'intervistato:
1966
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola primaria
Scuola secondaria di primo grado
Data di registrazione dell'intervista:
10 luglio 2020
Regione:
Sicilia
Toscana

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1970s

allora sono qui oggi è il 6 luglio 2020 con la mia mamma che gentilmente si è prestata per fare questa intervista per raccontarci un po dei tempi di quando lei andava a scuola e appunto presentate pure ciao sono sandra sonata n 4 aprile 1966 e appunto parlando di quando andavi a scuola chi hai frequentato oltre alla scuola dell'obbligo anche asili nido scuola materna ho frequentato la scuola materna che sono andata anche prima dei tre anni verso i due anni e mezzo andando dalle suore e mi ricordo anche il primo giorno di scuola di casino sì non ricordo bene perché ne vale mi accompagnò parlava con le suore di maiese perché c'erano anche delle insegnanti oltre le suore e io lì per lì piangevo e non ci volevo stare un po quando di storie scivoli gli altri bambini quasi dove saluta la mamma è rimasta lì avevo circa due anni e mezzo è una cosa che ricordo io ho insomma una cosa che rammenta che mia madre che è quindi comunque alla fine ti sei ambientata veloci numeri forse sì velocemente e che cosa ricordi di di questa scuola poteri l'assise di questa scuola materna appunto che andavo dalle suore e ricordo che avevo un grembiulino bianco e che mia madre mi metteva un cestino di plastica con i duchi quella mar inizia a trattenere in bici metteva dentro una banana pezzettino di pane qualche cosa perché io facevo il pranzo anche lì però opere che non ho molti ricordi del pranzo vi ricordo dei momenti che magari sede con questi tavoli sono ricordo male erano tipo ottagonali bassini e e mi ricordo che mangiavo la di renderla maggiormente il pranzo ma mia madre dice che non è che ci davano un vero e proprio pranzo nasce da uno per sondare un piatto di pasta e senza fine anche se con da allora lei per integrare il pranzo si faceva questo cestino tipico e perciò ecco quindi è che questo è per il pranzo rom per la merenda non ho molto ricorda sera diretto brano bei ricordi che dice mia madre ci facevo e ti ricordi se stavi tutto il giorno anche pomeriggio se dormivi anche lì non ho ricordi se dormivo la ricordo più i momenti di gioco ricordo soprattutto motivi all'aperto che c'era questo piazzale chiuso con delle arte mura e contornato da una serie di musso e ricordo il profumo del busto meraviglioso d'estate che infatti anche ora quando sento il profumo del posto mi ricordo un infanzia nel tempo che la scuola materna bene e ti ricordi anche se giocare di più da sola più con gli altri bambini ma una cosa che ricordo molto sia da poterle anche te due o tre amichetti del cuore ma mi ricorda soprattutto il gioco degli ordini cioè quelle quel gioco dove c'è una tavoletta bianche con i buchi e te devi conformi un disegno con dei piedini di plastica a tuo piacere mi piaceva molto con i giovani degli ordini come ricordo ecco il pubblico forse sì facevamo un sonnellino perché mi ricordo che era stato bravo un po tranquillo almeno c'è un momento di tranquillità a chi era stato bravo che gli vanno dati i pesciolini dei pesciolini colorati e praticamente erano delle caramelle a forma di pesce dello zucchero e mi ricordo questa cosa dei pesciolini che erano di tanti colori a me piace a riceverli eccoveli contavo ok e è invece sempre di voi anni dell'infanzia appunto facevate anche dei lavoretti facevate delle recite come si svolgeva aprirgli cose che facevamo delle recite e ho anche una fotografia dove i vostri panni di una farfalla un vestitino corto sopra il ginocchio con delle bellissime ali di farfalla che vedevo che dovevo muovere tramite le mani perché c'era un figlio che collegava le ali al polso io facendo questo gesto qua le ali dietro si muovevano e ricordo che io facevo da farfalle altri compagni facevano le bimbe che citavano le farfalle così che cantavano e ci trovavamo su questo palco magari vengono fatte per la festa della mano del papa a queste recite no tantissimi ricordi e anche per natale facevate qualche flash per il natale lo ricordo per un uso massiccio quando venivano fatte nello specifico no e invece poi passando agli anni delle elementari come è stato l'inserimento a scuola ti piaceva andare a scuola allora mi piaceva tanto andare a scuola mi piaceva tantissimo e la prima elementare l'ho fatta enna in sicilia ed eravamo una classe di tutte femmine sono femmine non c'erano maschi mi ricordo che avevo un insegnante abbastanza anziano giovane ed era molto severa non volava una mosca quella classe mi ricordo uno dei primi giorni di scuola che facevamo le aste o la bandiera italiana facevamo tutto un quaderno di bandiere poi dovevamo colorarla appunto per di lasciare lo spazio bianco e il rosso nelle varie aste per imparare una libretti presumo e le lettere dell'alfabeto ricordo sul muro della classe c'erano le lettere dell'alfabeto a b c f come farfalle c'erano i vari simboli quelle cose ricordo che una volta entrati pò il direttore della scuola e propose anno i bambini chi fosse interessato per un corso francese è trovare scolastico da svolgersi nel pomeriggio e chi era disposto a farlo rivalsa la mano studio ricordo preciso e che è interessata per questo questo di francese del prima elementare e allora i segnali e frequentavo questo corso di francese andavo da sola andava con chiamate con i compagni così sono citofono ci avviavamo per il corso di francese ecco quindi anche a scuola non venivi accompagnata dai genitori commenti recati a scuola andavo da sola come un fratello e una sorella se li in sicilia si la prima elementare perché era vicino casa era sia abbastanza vicino a casa si andavano tutte e tre insieme a piedi a piedi a piedi e questi sono i ricordi della prima in ho tantissimi ricordi se non si che non hanno una strada se ne era classi molto silenziosa e ma c'era un'unica insegnante c'erano unica insegnante ceramiche insegnate eravamo tutte femmine e invece poi quando facevi francese quadro che nasceva ti facevo francese il pomeriggio eravamo sia maschi che femmine e c'è un'altra insegnante e se c'era un insegnante di inglese eravamo di classi miste che che veniva da varie sezioni potevo essere dettati ci poteva essere uno della ci sarà un sacco una decina ok è invece a proposito delle maestre della materna come dei ricordi ricordi della materia invece ha risposto affettuoso della scuola materna sia le maestre che le suore erano molto affettuose si stavano vicino bambini erano molto materne questo senso di severità con un distrutto prima elementare e il passaggio poi dalla prima in sicilia alla seconda ecco il genero di pino la prima tutta la prima elementare al 1973 e ci siamo trasferiti in toscana la parata e perciò poi la seconda elementare fatta e tutte poi altre scuole ne ho fatte qui a quarata invece in seconda elementare c'è stato il cambio perché era una classe mista maschi e femmine e avevo unica insegnante anche lì andava a scuola vicino alla chiesa della parrocchia principali di quarata mi ricordo anche il nome dell'insegnante della seconda mentre della prima nave un ricordo e questa seconda elementare ed era una bimba vivace sveglia attenta allo studio per anche un po disco infatti qualche volta veniva dalla classe forse ho sempre fatto questo collegamento memore del il troppa severità fosse in prima elementare ammesse le prime severe allora io poi ho visto un cambio un po di briglia sciolta e la sorpresa tutta è un po discola allora di tipo ti ricordi qualche episodio cosa facile non ho episodi precisando però magari a disubbidiente lei che mi voleva buttare fuori di classe una battaglia non ci volevo andare mi sono aggrappata con le maglie al palco e le viti rate tra micore di classe e poi alla fine però era un moto di bassa come sono stata un anno strada con questa insegnante di serie a non potevamo ora non hanno costando ho fatto questo collegamento perché su c'è proprio un giorno alle lotte a prima elementare innesco nel limitare ma perché hai sta pure l'energia che sia stato un adattamento anche al cambio forse di cifra ma penso più che il cambiamento di città perché ho vissuto bene senza nessun trauma è stato proprio il cambiamento di ho visto più libertà e più questa è stata perché in questi episodi non prestare attenzione alla lezione ma non ricordo se accetta o non so in qualche maniera trovavo fosse in modo di disturbare però mi ricordo che durò poco perché con lame che è stato tutto l'anno della sfondare mentali che questo assegno essere di scolano invece poi dal terzo 3a 4a e qui per lottare ho frequentato il tempo pieno era il primo anno che a quarata veniva veniva sottratto tempo pieno ea sperimentarle infatti ai genitori le richieste erano d'accordo di far fare questo tempo che non è il classico orario 8 30 12 30 e mia madre disse sì perché no allora li cambia proprio anche plesso scolastico nella scuola vicino alla la chiesa che si chiamava camonica andai alla nuovissima scuola elementare ricordare che appena stata finita tra stata ultimata da poco felice ho fatto tutte e tre anni di tempo pieno terza quarta e quinta e perciò vi avevo degli insegnanti che si alternavano quando chi faceva alla fine faceva la mattina e che faceva il pomeriggio era sempre straniante femmine no ho avuto allora per tutte e tre gli anni ho avuto tutte insegnanti femmine purché in quarta elementare avevo anche un insegnate maschio non insegnate femmina l'insegnante maschio ok è appunto facendo il tempo pieno facevi quindi la mensa scuola e tra valute 3 per finivo alle 16 30 mangia ora c'è una mensa si mangiano tutti insieme c'era pasto c'è un calendario e con tutto per si ripeteva perciò insomma c'era alla mensa per tutti e ciò si è tradotto e mezzo scivolone 16 e invece durante la seconda elementare maggiorati pensi che non facevamo solo lame renzo la marina in seconda facevamo sull'aderenza e poi per andare a mezzogiorno e mezzo un gioco a casa e ti è piaciuto fare il tempo lungo era un peso no a lungo è stato molto molto bello e divertente perché anche durante il pranzo si sta raccogliendo i bambini si poteva parlare socializzare poi si facevano un'attività po diverse che magari di e degli altri bambini perché facevano di classe facevamo anche diverse recite poi avevamo anche musica facevamo anche lavoretti manuali con il tas e poi su un esempio con il maestro di quarta ascoltavano che facevamo anche dell'esperimento ascoltava musica classica e agli anni delle elementari sono stati molto formativi perché diciamo avuto anche di mais un po particolare come appunto il mister santini quello che ci faceva ascoltare la musica classica può dirmi le nostre sensazioni quando ho sempre i maestri salvini ci faceva fare degli esercizi di immaginazioni guida tv può fare l'esempio che mi ricordo diamo tutti insieme la cravatta a fare una gita in collina riusciti dava questa gita in collina dall'inizio che magari ci proviamo e gli indici della collina una bellissima giornata di sole il cielo azzurro cominciamo la sanità è via via d'uscita tutto questo viaggio e alla fine noi dovevamo dare i nostri bene i nostri pensieri mi ricordo c'è chi diceva io non sono riuscito a seguire perché lei magari diceva eravamo in questo punto io ero cianci ma quella è rimasta dietro insomma è lì lui un po vedeva anche che so penso anche le nostre personalità di christian anche al tempo ancora la psicologia oltre il ministro andava all'università però queste piccole cane è stato un maestro veramente molto importante perché ci ha aperto un mondo anche dell'immaginazione dell'ascolto della musica dell'ascolto di noi stessi di un ascolto dell'altro un momento formativo e anche un'altra veste molto formativo è stata stratori che era una ragazza giovanissima del tempo perché ancora università e aveva una classe qui ero in quinta con destra gori e l'astensione di che ho avuto qualche quinta per così i lavori invece solo in quinta e la ragazza andava all'università ed è una femminista erano femministe ci diceva oggi sono andata in strada firenze a fare una manifestazione femminista cv raccontava degli slogan femministi ci racconta dei comunisti ci raccontava dinanzi tundo di quanto fosse bello vivere in c neves e comunisti si studiare nello stesso tempo andare mi campi e fare il lavoratore per essere sia studente che contadino cioè insomma di un certo modo fanno tra smalto a pensare un certo modo e non che avere una visione del mondo un po diverse cioè erano gli anni settanta e gli anni settanta e punterà una femminista la liberazione sessuale le relazioni del ruolo della donna all'interno della casa e nella società c'è infatti una volta che cosa ci fece fare una scelta della donna che facciamo pulizia e la virtù ma la potete sul tavolo charlie cosa sono la tua schiava che qui che i fumi e le journale io sto pulendo ma era poi quadrata ma in questo modo guarderò erano professione che ti facevano anche vedere un'altra prospettiva un'altra un'altra società magari noi di quei ragazzi dell'epoca nati negli anni 60 invece accade un padre di stampo patriarcale che occupano di lido del padre la figura principale nella famiglia e quello che detta le regole della mamma insomma alla fine io con questa cosa qui anche della maestra che gli insegniamo in un certo modo mi scontravo con a casa con un padre perché ascoltando la maestra che ci va in modo e vedendo un po il padre pesce tipico no pare realtà può siciliano facciamo un po di otten o femmine variamo quanto voi maschi fa è stata anche una parte formativa una maestra comunque diverso rispetto a quella che c'era in sicilia ha assolutamente tutto un altro mondo ma ogni maestro che ho avuto per ma che si pensa sì non c'è una continuità per tutti e cinque anni del professore per una veloce con un arricchimento perché ognuno di queste maestre ma dato qualcosa di diverso perché ognuno aveva la pro personalità di un uomo ci ci insegna a determinate cose e io l'ho visto un arricchimento cambiare anche quasi tutti gli anni i maestri e appunto ci dicevi che in seconda venivi a volte soprattutto i primi tempi appunto puntata fuori dalla classe e vorrebbe leva c'erano anche altri bambini che magari erano bambini più confusionari se così vogliamo dire c'era ma c'era le punizioni a noi vi ricordate maschietti c'erano o se andava maiolo guida femmina buttata fuori dalla soluzione unica femmina fresca di rischio in essi non possano stata ribelle con le mie idee precise perciò ancora prima che arrivassi a questo che ministero delle idee veloci e quindi queste punizioni quali erano o andare fuori dalla classe non dare forma e quando andava ti fuori dalla classe stavate buoni ecco il pussy una piccola giratina lì nei corridoi potevano scambiare due parole con il bidello che magari passava di lì ma rimane la moglie si fermava la trasgressione e appunto invece le creazioni a scuola oltre al cestino che dicevi alla materna che tirava la mamma poi durante le elementari per cenare terra sia per avitare io quando uscivo di casa prima di recarmi a sport mi fermavo una botte dagli uffici i protoni di fronte a casa mentre stava sala c'era questa bottega e mi prendeva un panino solitamente con dell'affettato nel preparare cibo parla dopo la mamma che ma non andando a fare la spesa e pagava anche di un camino della mattina perché comunque andava a piedi sempre andato sempre a piedi lì in quel caso siccome non andavano più di quando facevo tempo pieno da un'altra classe in un'altra scuola un altro plesso scolastico diverso a quello di mio fratello mia sorella andavo con delle palline che invece stavano nel mio stesso palazzo c'erano due bambini che stava nello stesso palazzo e frequentavano la stessa classe a pregio andavano aspetto gravate andavano e tornavano insieme e quanto era distante dico di tempo super jordan doppiate ma cinque invece gli altri bambini anche andavano a pieno e oppure voi soltanto perché eravate vi sono quasi tutti andavano a piedi gravissimi quelli portati dai genitori in macchina perché magari questo tempo pieno poter far comodo per i genitori che lavorano in fate comunque sono una clinica testa una collina e doveva essere per forza portata o dai genitori o dal pollino c'erano mille di gala piedi qualcuno rago rarissimamente in macchina e la maggior parte come mourinho a piedi e appunto durante il tempo pieno con una volta tornati a casa doveva testare i compiti con gli lascia organizzavate lo scorda la mola cartelle lunedì e la riprendevamo vederti perciò noi era solo la cartella bauman il lunedì mattina nel pomeriggio e di bene che solo nel fine settimana ve li lasciavano non ne ha ma forse neanche non mi ricordo neanche questi grandi studi di una del fine settimana ecco era uno studio molto fatto in classe e appunto la cartella perché era una cartella fatta cartella o avevate lo zaino no era una cartella io mi ricordo quella che mi ricordo più precisamente da perte era rettangolare e si apriva propria cartella aveva degli agganci metallici aveva anche la chiavetta ero contenta non sapere se potevo più nella chiave questa cartella e la potevo tenere o per la vaniglia mano o con delle bretelle sulla schiena tiene questo a tutti gli anni delle elementari io ho avuto questo tipo di carte ma se gli altri bambini era una cosa che combina un atto questo tipo di cartello è invece per quanto riguarda il resto del materiale scolastico avevate quaderni privato aveva la scuola le comprovate voi nun ho comprato monori quaderni prima alcuni coeli davanti alla scuola è alcuni quaderni vengano passati anche dalla scuola se una parte li compra vanto noi alcuni venivano passati alla scuola qua avevamo libri di testo che non erano tantissime il classico sussidiario e poi quaderni erano quelli piccolino unico ternani come si vedono oggi con gli aironi veniva tirata mente per fare delle ricerche ciò quaderni piccoli matita rossa e blu le matite colorate ecco il potere come scrivevate anche soprattutto in prima e in seconda con la penna o con penne cancellabili mauro che cancellabili con del corpicino della piccola io sensate ma neanche l'esistenza si usava la birra rossa e rapido blu infatti con kakà molto la mano aveva una mano leggera quando sbagliava mi ricordo queste gomme da cancellare la parte bianca la parte azzurro e con la parte dura io facevo anche dei pennuti hanno cancellato perché non mi devo la gomma cancellavo l'errore e dei moderni c'erano anche dei detenuti e se non si arrabbiavano ministri non avevo questi maestri così sede ial ci insegna una parità dopo premi un angolino dal quaderno e con un po di colla faceva era troppo dal buco con la carta dell'angolino del governo che scrivevano e questi quaderni c'era nelle marche una moda che andava per ma sicuramente ci sarà stata una nuova e mi ricordo che c'erano quasi tutti a marco plini a positano e capri ricordo questa cosa fa che in fondo all'ultima pagina c'era tavelli cerali tabellino è accettabile ma poi c'era il logo della fabbrica pina e e appunto durante invece la ricreazione avevate il tempo oltre che per mangiare anche per giocarle se c'erano circa mezz'ora dalle 10 alle dieci e mezzo perciò mangiavamo e giocavano d'inverno dell'intro ovviamente ma anche forte d'inverno ci vestivamo soprattutto d'estate rincorrerci panero a chiacchierare avevamo un bel giardino fuori sia questo a con merenda che anche dopo pranzo bambino in una pausa dopo pranzo e stavano fuori a giocare prima di rientrare in classe fare le elezioni del pomeriggio e riportava the qualche gioco anche da casa giovani fanno a casa che ricordino e invece appunto a casa con una morte una volta due potevano portare quel gioco che si chiamava con le palline che che battevano con un gioco ma quello che ti direbbe sulle famiglie no quella era la pa quel più in sicilia la palla che clemente e appunto questi giochi di gruppo comunque già sopra non si giochi così mi ricordo ma sti portando le figurine dei calciatori giocavano orienta casalino e maschi noi femmine più così a parlare al rigore cia rubabandiera soprattutto alla bagarre che nascondi non c'era molti posti delle scuse su due tre stella di questo gioco si deve lamentare finita e invece poi a casa con come giocavi se c'erano giochi e già elettronici gioco con bambole non c'è nessun gioco elettronico c'erano le bambole ma io non avevo molto giocare le pargole un certo punto le valvole e dalle gomma sola e la guardavo quasi napoli quando ci giocavo perché arrivano le prime armi che adamo di cicciobello e volevamo giocare alle parabole ma io mi annoiavo e quindi quali ciò che piaceri on preferivo giochi palla al muro nascondino palla pedinata e due tre stella i giochi così all'aria aperta soprattutto le giocate con le comiche di scuola con il vicinato no soprattutto ha giocato con i bambini del vicinato quelle di scuola il pomeriggio le vedevo raramente della zona dove abitavo del palazzo dove abitavo due appunto venivano in classe con me e poi ci sarà di una mano anche con tutti gli altri bambini eravamo tantissimi e c'erano bambini più brani pp e dove giocavate casa di qualcuno ma sì o sulle scale per qualche volta a casa di qualcuno pure sulle scale del condominio ed estate fuori fuori c'era uno spazio aperto è un po più in là c'era uno spazio con del campo il prato si stava lì oppure se andava all'avventura fare escursioni anna prenderceli legni sugli argini insomma delle volte cimentano per ore ore i nostri genitori non sapevano neanche dove forse non ricercano e non cerco nessuno nel senso di questo sapeva già dov'eravamo d'altri tempi e e oltre invece appunto gioco così libero facevi anche qualche sport c'era qualche cosa di organizzato a scuola se anche fuori dalla scuola ma a scuola una vera propria attività fisica si faceva da me non c'era settimana un'ora di massa si hanno questi grandi ricordi forse c'è sono questi grandi ricordati mi ricordo dei momenti che si facevano apriva le braccia al sud però non mi ricordo se era un muro ben specifica ricordo c'era questa attività sportive dovevate vestire con la tuta cioè se avevamo una dovuta perché poi ecco solitamente come andava tedeschi t a scuola e aveva premure un ridurre quello carta da zucchero il collettivo bianco sia maschi e femmine avevano questo questo premure quindi è un lettore abili troppo tutti su per avere un incredibile e anche con del in sicilia era uguale sì però non si fida con il grembiule nero se ci abbiamo creduto e nero invece qui nella quarta alla pompa del gol del milan solo carta da zucchero e invece appunto tornando all'attività fisica in generale anche fuori dal contesto scolastico ma io ho provato a fare nuoto perché avevo delle amicali alimentari che facevano nuoto e facevano anche le gare di nuovo the rifacendo mani sandra prova anche per il prova anche per venire al mondo e io pensavo di andare al voto con loro essere incorsi a quell ora invece mi sono prova catapultata in questa piscina loro dicevano perché era davanti a me sperano nuda e non sapeva nuotare faceva neanche le gare a professori ma sta male perché pensavo incontrato anti anni avevi nell'imitare un secondo terza elementare secondo perso quarta è però il solo durata poco si tratta fosse una settimana perché invece entrerà via bordo ci avevano detto che non toccarsi angelo e distratta non ho sentito sono andate giù come una pera istruttore è venuto a salvarla dove un colpo da qui mi sono messa a piangere mi sono posta lì da talune ha consolato di ricorda era un istruttore maschio bravissimo e ragazzi giovani che al consolato però io sono spaventata e sono durata poco noto ma sul fatto portoghese position e poi non hai fatto altri sport no no nessun altro sport alle medio provava a fare pallacanestro ma quello che mi piaceva sono anche lì ok quindi niente nessuno sport no e appunto alle medie invece con dove le fatte come come era c'era qualche divisa lì invece che indossava no allora le menti e c'era in prima il grembiule nero c'era nero mi ricordo della prima perché poi la seconda e la terza più smesso di portare in regione sono in prima di un per caso andrè in due perché tutte le prime indossavano grembiule oppure con in ogni alito voleva mi sembra dice sponda d'archi a può certo punto massimi sto a mettere i grembiuli e roba da bambini piccinini e allora ci si levava che si c'era storico di importare il grembiule per la zona firenze sfidavano occhio perciò tutti eravamo senza più dure sono prima mi ricordo si portava e appunto e quale erano dall'abbigliamento il tuo personale era voli con un poker di stravagante un no magari potevi vestire vedere quello che stile un pò meglio perchè se lo poteva permettere quello vestito un po più insomma si era tutti allineati e a proposito appunto delle scuole invece dicevi prima che ti piaceva andare a scuola tante le medie anche le fatte volentieri dobbiamo sempre piaciuto molto andare a scuola si miei più tranquillo ti portavano fuori ix ins trinità la seconda del criterio non hanno buttato fuori di classe e invece c'era qualcun altro in classe tu hai sempre maschi sempre i maschi quei due tre che ho sempre avuti durante tutto l'arco delle scuole che veniva buttato fuori di classe c'era sempre il disturbatore e alle medie c'era una materia che preferiti fare qualcosa in generale non soltanto alle medie o non accadere e mentali c'era allora non mi è mai piaciuta molto la matematica mai infatti anche le tabelline alle elementari disegno al 60 che se non si impara vita veline e non va bene qui posso dare un voto del grand tour ma le tabelline me che non le sa il perché se scena non leggo e studiate non le comparare cliccate della matematica non te ne importa niente era la verità ed era la vita e non lo disse normale per la disciplina bellini e allora io lo paragona dopo dopo gli altri è perché ad avere sempre a fare gli in affonda nella caverna sì perché a me piace mi sempre cresciuta italiano storia geografia e materialistica nell'anagrafica proprio non è male ma mi è incominciata piacere in terza media si perché ha avuto in una maestra che tira facevano trovo venire sole professoressa se mi piaceva più che del tema le voci management realta questo ricordo però comunque alla fine aveva dei buoni voti ugualmente anche se non appunto dell'unico sì sì sì quindi anche la pagella finale è vista in oriente dentista moderno modello era uno studente stato deboli voti ma non certo livello no perché ma perché magari in scena quelle ancora più grave lo stato né cioè tra le più brave però non andava benissimo tutte le materie presentatrice quelli che andavano benissimo tutte le materie anche granate mafiosi un pochino potevo più care di cartone dica così i genitori facevano dei colloqui con gli insegnanti se i genitori avevano quello che sanno elementari dalle medie consegna pagella del quadrimestre c'era colloquio invece denso ma avevi è tranquilla visto che comunque andava ebay non avevi paura di questi colloqui vanno assolutamente mi ricordo che la differenza tra le medie ed elementari delle pagine cellule alimentare celle punto con i numeri proprio invece alimenti incominciarono fanno una riforma la riforma è invece del voto misero giudizio facendo di 123456 misero sufficiente sufficiente buono occhi e ti ricordi di invece alcuni giornali particolari tipo se essere stati in gita dove siete stati sia l'elementare siamo stati a siena religioni unico giornale vicino silente regioni poi ci portarono al museo archeologico di firenze una gita fiere sul come viene cavate con un po meno ci recavamo il cotto si erano paul meno di quelli gialli piccole le diventare che ci portò anche assieme a firenze in pullman o sennò di quei pullman alle mani me lo ricordo bene per quali media se ne sono andati fino a venezia allora c'erano per primo mano ridge a quelli grandi hanno pagato la quota pro forse forse con l'influenza sanno poco col pulmino del comune si è con due pugni erano gite di un giorno per tutte si sia quelle di elementari e le medie tutte gite di un giorno non ha fatto gite adesso stata fuori dell'area ma appunto alle menti siete stati a venezia alle gambe ne ricordo e siamo stati a venezia poi sempre sì ricordo con il 5 posto un'altra volta firenze e durante queste gite hai qualche ricordo tipo se facevate anche delle fotografie se avevate olio non avevo la macchina fotografica vi ricordo che che sono a venezia oltre venezia siamo andati in gita a murano e con grande no deve ricci comprarono i veri dura io invece comprare da un artista di dei lavori a carboncino del cast del ponte di rialto 21 che da del campanile del duomo di casa marco de ponte di rialto da questa artista a carboncino poi pentito sarebbe stato preferito prendere il vetro di pullman e e appunto è invece su questo autobus hai qualche ricordo di tanta ma si cantavano parlavamo senso margit e si sa sono sempre è appunto le medie facevate anche qualche laboratorio extra scolastico no alle 20 non nessun lavoratore scholes che ora ariose volte si entrava 10 alle 8 singh the cell e 8 note 10 mag sale 8 10 si entrava e si finiva alle 13 13 gen 13 10 sembra 8 13 e 10 sì e anche lì hanno gli occhietti per quanti andare a correre altri paesi sempre abitato un centro perciò a scuola ci arrivavo barche e lì ecco che invece che zaino averli sempre la cartella invece no alle medie non c'era nessuno zaino cartella ma in quegli anni li andava di moda le cinghie c'erano delle cinghie elastiche dove era un'area accoglie di libri con queste scene con questa fibbia incastro e le portate così abbraccio le volte era pesanti perché di questi libroni delle volte ci portavamo dietro bravamente fortunamente i domini ii discovery e perché dovevamo fare colpi ricerca se noi portavamo giornalmente in base all'orario le elezioni 45 libri e quaderni nell'astuccio sul braccio e e appunto studiavi alle medie e avevi eco compiti tanti compiti a casa si va perché a calare la tensione c'erano c'era di tutte le materie siano scritto nello studio io soprattutto facevo i compiti scritti studiare studiamo poco perché stavo molto attenta scuola molto attenta alla spiegazione bastava quel quasi non ha primo libro difficilmente primo libro è appunto durante questi anni delle elementari delle medie durante il tempo libero facevate anche qualche gita familiare qualche uscita domenicale si con i genitori uscivano praticamente quasi tutte le domeniche ci portavano in giro pistoia firenze montecatini montagna d'estate facevamo le vacanze andavamo sempre alla sua età pensione a rimini sta dieci giorni con i miei genitori questo sia il tempo delle elementari e delle medie come i vostri classici giorni 10 agosto 20 agosto a rimini quindi anche li avevi dell'amicizia estive no perché tutti gli anni cambiavano però le vecchie facevo nella non hanno sempre persone nuove come dopo magari ci scriveranno delle lettere soprattutto scrivano le lettere durare fino a 45 paesi e questo intervallo di scriverle grossi si faceva amicizia con quelli della stessa pensioni perché segnerà attenzione la facciamo amicizia angoli della pensione con quelli conosciuti spiaggia si è appunto invece per quanto riguarda l'abbigliamento anche all'abbigliamento non soltanto a scuola team anderlini le vacanze però mi sono ricordato a rimini si andava più verso certi anni delle elementari delle micro che avevo fatto anche le vacanze in sicilia ritorno ad un sicilia ritornare anche parente sera abbiamo fatto anche diversi viaggi in sicilia durante l'estate delle vacanze scolastiche e appunto dicevo i vestiti avevi dei vestiti passati da qualche parente o i vestiti non di seconda mano nostra che con gli stili personali scegli emijay series si leggono ma la cifra mamma ci accompagnava sempre a comprarli se vengo dei vestiti di seconda marghera bellini sorella è così come lo eravamo su per giù alto uguale per quanto lei fosse di un anno e mezzo più grande e poi alla fine mensili passava qualcosa ma non più di fano più di tanto perché eravamo sprigionato mali e appunto ti ricordi e se c'era una moda particolare di qualche vestito che se mi ricordo c'erano questi quanta l'unica zampa non erano pantaloni a tubo quando la zampa alle elementari ma soprattutto si è fino a diventare anche un po come ricordo un periodo per le femmine andava volta che il a quadrettoni che il tè scozzese voleva portare quello spillone davanti andava molto in velluto a coste nei pantaloni se per i maschi che per termine questi marioni con i rombi dai colombi davanti e dietro un monocolore la proposizione dei vestitini ieri di prima no come andava gestita aveva investiti della settimana che i vestiti della domenica e pensavo quasi tutti i bambini ad essere vestiti della settimane di steel terrà domenica e poi l'ho scoperto po perché la parte di se non mi piaceva particolarmente maglioncino una gonna dipinto con chiara velluto a righe questo maglioncino dolce vita pesciolino che venga ma se potevo andare vestita in quel modo a scuola di tra questi sono i tipi della domenica gli stai non meno che oggi fanno andare a scuola visto così dice va bene allora quel giorno non presentare la scuola di studi il gruppo di amici mi dissocio andranno crostis ti che non te li abbiamo mai visti che belli di come sono i miei vestiti della domenica cioè c come fece visti che della domenica si sono vestiti della dualità quelli che mi vede che sempre sono i vestiti con cui renga spola poi i suoi vestiti della domenica è in arrivo che saw ii iii culture di facendo girare una domenica mi mettevo questo completo alla tua età non mi dissero non abbiamo visti per domenica gli stessi che ci vedi a scuola non li indossiamo anche la domenica è chiarissima ecco allora cioè mi fece il contro dire loro che delle volte mi sembravano sempre più carini ordinarie di me però disse per ora cominciano a pensare che non avete visto carino avete il solito delle di tutti i giorni ancora lì in poi rincuorate che lì si va perché mi sembrava un vestito proprio sempre un po più semplice delle altre perché mia madre si vede aveva ancora la concezione del vestito della domenica da tenere più di leonardo e dona da non portare sempre che ti è rimasta di cerri c'è uno strascico nino no non ci arrivano a st ora siamo alla nona elimanata nome scoglio il ceo dovevo vestiti della scuola visivi per uscire tenervi al mese assistenziale dell'affascinante certo ora mica se si fa bene sto a casa a giocare se c'è la grecia alcuni vestiti non limiti che sulla propria pelle ma erano belli l è insomma e e quindi niente appunto questi vestiti questa red particolare non si mi è rimasto presto perché loro rimasero meravigliata allora è anche altri vestiti e io pensavo così scontato che loro sapessero che avevo perché per me tutti torna dei vestiti della domenica invece loro qualsiasi giorno della settimana indossava noi ci sono insomma non facevano cose simone casa avevamo una distinzione ed estesi della settimana nei vestiti della domenica è invece appunto si ricordi se durante i giorni liberi oltre a giocare c'era anche qualche programma televisivo che che guardava la tv dei ragazzi da piccola piccola mi ricordo che ci sia per la televisione non molte persona della televisione invece la pivot guardavo raccomando show il coro mi piaceva tantissimo e dura poco perché insomma dei ragazzi mi ricordo si tornava a casa alle cinico si facevano il rennes si guardava la tv della classica lati come di giuletta è finita lì la televisione possono guardare un po di telegiornali siamo i genitori la sera e un pezzettino di file mi ricordo che tutti i lunedì davano 2 esterno tollera appassionatissimo king western e un pezzettino prima dal letto lo tenevano sempre mentre quando ero un po più grandicelli c'erano i programmi tipo il barattolo ricordo di sti titoli bile che programma ieri hanno programmi di giochi di cui telefonate dichiara che così può guardavo cartoni animati non molti che la televisione non è come ora c'era determinati orari e basta e invece appunto io so che ed è anche appassionato come sei tuttora di letture ti piaceva leggesi tantissimo mi piace la legge fin dalle alimentare c'era nemmeno di comprandoli prenderò c'era la biblioteca di classe delle scuole proprio di casse avevamo costare un oggetto metallico dove c'erano tutti i libri di narrativa di lettura trazione una stretta non era libero di prenderli e portarli a casa perché poi un quaderno avevano il segretario che ruotavano di uno di lui faceva il segretario a tempo e segnava quando lo prenderei per lo dovevi riportarlo importabili a casa li leggevo con il consiglio si è sempre stata la mia passione fin da piccola legge attualmente in uso tour e appunto e quindi è anche se comunque se avevi questa passione per lo studio per la lettura però poi tuo percorso si è concluso alle medie perché da lì ne andò reputavano al tempo che fosse importante per una femmina dare anche alle superiori era una cosa che si poteva concedere a maschi più facile fratello e hanno mandato alle superiori la concluse per altri motivi suoi personali però le femmine non era così importante darci un istruzione successiva a quella di no ma era una cosa che usava un po in generale oppure no quando io ho finito le mani invece tantissimi anni che l'hanno fatta le superiori alcune per scelta non è vero noi adesso non dovrà lavorare subito nelle fabbriche perfetta e così si diceva vado a lavorare in fabbrica proprio a 14 anni si andava a lavorare in fabbrica qui ancora faceva le tappezzerie o cresceva la biancheria o la maglieria invece in modo che sono andate alle superiori che per ciò che mi sono potuto andare mi è dispiaciuto tantissimo santis e appunto per concludere allora questa intervista sulla forma faccio vuoi raccontare qualcosa si copriva mi dicevi del giornalino scolastico delle recite che se ti piaceva stare lì ci pare se mi piaceva molto partecipare al giornalino scolastico c'è stato un periodo dove questo giornalino scolastico della classe nostra della classe nostra perché tempo le elementari la il tempo pieno eravamo solamente due classi due sezioni ero là e e quell'altra sezione ragazzi eravamo 45 cassera non solamente tardi e ci riunivamo insieme queste due sessioni a fare il giornalino di classe perciò i migliori elaborati di ambedue le classi venivano riportate sul giornalino si faceva anche per alzata di mano quando ci vogliamo mettere questa volta sul giornalino mensile mettiamoci il tema di fabio la poesia di sandra il disegno di quell'altro l'intervista del corporale facevamo anche degli interviste questo queste costa no questo tempo che ha no era vero non è il tempo pieno come è fatta che fanno il modulo tratto molto libero fosse dovuto in class lo shampoo plugin facciamo star go mente voi andate a intervistare le persone fuori che rientravano cioè fuori dalla squadra dopo magari le quattro è membro quello che non ricordavamo poi magari che sto per i tempi sta andando a finire sul giornalino e mi ricordo loro stampavamo nicoli ceco stile con il ciclostile che un macchinario charles un rullo con inchiostro non erano ben ali si stampa 1 poi ve ne era un bianco e nero ispiravano con la spillatrice e poi ognuno colorava la sua copia del giornalino ci faceva la copertina come voleva lui e colorare i disegni dentro come perciò veniva buongiorno rido personalizzarne agnano metteva la copertina che voleva e disegni invece comuni dentro il colorava come volevano un lavoro molto molto bello tutto il giorno quindi questa non è un'attività extra più era proprio valore nelle notti alla gara se la faceva tutta non è che mi faccio mandare una scelta tutta la classe faceva già un milione di classe della molto bello perché è una cosa che ci accomunava tutti si faceva per alzata di mano perché il lavoro è un'impostazione proprio cose editoriale cosa facciamo questo mese cosa non produciamo ci mettiamo la poesia ci mettiamo il testo il tema quello che è venuto meglio ci mettiamo l'intervista ci mettiamo quella canzone ci mettiamo quel disegno e di tutte e due le sezioni della rete di at t e poi una piaga che non partiva the light alla b era così perché la navi forse erano quelli che facevano il tempo normale ma perché in quel plesso lì c'erano bambini che scivola mezzogiorno e mezzo il complesso di proprio l'india torino c'era una gran parte della scuola che usciva alle 12 30 e faceva tempo curriculari normali oltre 30 12 30 noi uniche due classi che facevamo il tempo pieno prosegui mano fino alle quattro e mezzo ciò penso che la la bella ci fossero se viene comunque insomma era piaceva di questo tempo ps e chi meglio di altre cose ti ricordi qualche crescita in particolare ma ne facevamo diverse per natale per questo che ho raccontato prima del femminismo così a me piaceva fare la presentatrice anche quando c'è la sceglie la presentatrice alzano la mano scioglieva oppure anche per declamare le poesie assolutamente di lerici tavoli di poesie più più che per recitare il proprio delle risse o la presentatrice o rischiavo di poesie invece voi dopo crescendo è fatto anche un po antico scuola un corso di teatro la questione si si nei tavoli dove era occupato quali dobbiamo dargli un corso di teatro si niente allora grazie scegliere sia la testimonianza e dimmi spero di esserti stata utilissima

Scarica trascrizione

L’intervista, della durata di 54:05 minuti (link: https://www.youtube.com/watch?v=vKk5E8jWYWs), si focalizza sulle memorie scolastiche e infantili di Sandra Bongi. Nata nel 1966 a Enna, fino alla conclusione della prima elementare ha vissuto nella città siciliana; successivamente, si è trasferita a Quarrata, in provincia di Pistoia, dove ha continuato e concluso il suo percorso scolastico. Il suo percorso scolastico si è svolto dal 1969 – anno in cui ha cominciato a frequentare le scuole materne – al 1980, quando ha concluso le scuole medie. Sono gli anni dell’onda lunga della contestazione giovanile, ma anche di radicali innovazioni nella scuola, come vissuto da Longi stessa (Ventrone 2012, Crainz 2002, Galfré 2017)

Delle scuole materne, frequentate a Enna e gestite da un ordine religioso, ricorda i giochi nel cortile e la vicinanza emotiva delle maestre e delle suore: la mensa, garantita in quanto la giornata scolastica durava fino alle 16.30, prevedeva un primo comune e un secondo da riscaldare, che ogni bambino era tenuto a portare da casa. Lunghe ed estremamente interessanti sono le riflessioni di Longi sulle sue vicissitudini alle scuole elementari. Ha infatti frequentato il primo anno delle scuole elementari a Enna, in una classe femminile con una maestra descritta come molto anziana e molto severa: di quell’anno, ricorda il clima, silenziosissimo, in aula, nonché le aste e i disegni della bandiera italiana che le alunne erano tenute a disegnare nel quaderno. Le lezioni erano diurne, a eccezione di un rientro pomeridiano, facoltativo, dedicato all’apprendimento della lingua francese.

Un cambio notevole costituì il trasferimento a Quarrata, in una scuola con un diverso approccio educativo: prolungato fu l’adattamento a una modalità di gestione della classe meno autoritario, tanto da descriversi, nel corso della sua seconda elementare, come un’alunna molto vivace, a cui spesso toccava trascorrere l’ora fuori dall’aula, a chiacchierare con il custode. Un ulteriore mutamento occorse in terza elementare, quando i genitori optarono per la scuola a tempo pieno, introdotta con la Legge 820/1971: un triennio giudicato da Longi estremamente formativo, sia per le attività intraprese sia per le figure, molto innovative, di insegnanti che incontrò in quegli anni. A questo proposito, interessanti sono i confronti operati da Longi tra il tempo pieno frequentato da lei e il tempo pieno conosciuto allorché vi iscrisse la figlia. Mentre infatti, secondo lei, il tempo pieno degli ultimi decenni è “statico”, tendente a riprodurre modalità didattiche classiche e frontali, quello dei suoi anni, con le interviste agli abitanti di Quarrata, le storie di vita, la redazione di un giornalino ciclostilato, è considerato molto più stimolante e interessante (de Bartolomeis 1972, 35-45). Di questi anni, due insegnanti, in particolare, sono ricordati: il maestro Salvini e la maestra Gori. Del primo, uso a organizzare attività incentrate sull’ascolto della musica classica e sulla manipolazione di materiali semplici, Longi descrive gli “esercizi di immaginazione”, mutuati probabilmente dall’allora coeva Grammatica della fantasia di Gianni Rodari (Rodari 1972, Roghi 2020): «ci faceva fare degli esercizi di immaginazione guidata tipo fare…l'esempio che mi ricordo è andiamo tutti insieme ragazzi a fare una gita in collina ci troviamo alle pendici della collina è una bellissima giornata di sole il cielo azzurro cominciamo la salita e via via ci guidava in questo viaggio e alla fine noi dovevamo dare i nostri pensieri e mi ricordo c’è chi diceva io non sono riuscito a seguirvi perché lei ci diceva eravamo in questo punto» (m. 14.22 e ss). «è stato un maestro veramente molto importante perché ci ha aperto un mondo anche dell'immaginazione dell'ascolto della musica dell'ascolto di noi stessi dell’ascolto dell'altro» riconosce del resto dal m. 15.16. Più politicizzata la maestra Gori, che incentrava le sue spiegazioni sulle manifestazioni femministe a cui aderiva e sull’elogio della rivoluzione culturale cinese (Ventrone 2012). Erano visioni della società radicalmente altre rispetto a quelle tradizionali della sua famiglia, e questo, come racconta successivamente Longi, l’ha condotta numerose volte a scontrarsi col padre: «ti facevano anche vedere un'altra prospettiva un'altra un'altra società magari noi ragazzi dell'epoca nati negli anni Sessanta invece a casa magari avevamo un padre di stampo patriarcale che l’uomo va ubbidito che il padre è la figura principale nella famiglia è quello che detta le regole più della mamma perciò insomma io alla fine con questa cosa della maestra che insegnava in un certo modo mi scontravo a casa con il padre perché ascoltando la maestra che diceva in un modo e vedendo un po’ il padre invece no un padre patriarcale tipico siciliano allora c’erano un po’ di lotte no che io insomma no noi femmine valiamo quanto voi maschi è stata anche una parte formativa» (m. 17.10 e ss).

Più scarni i ricordi relativi alle scuole medie, di cui Longi rammenta l’obbligo (non rispettato) per le ragazze di indossare il grembiule e la riforma dei giudizi, introdotta dalla L. 577/1977. Ha interrotto gli studi dopo la terza media per decisione familiare. Non era infatti considerato utile, per una donna, continuare gli studi oltre i quattordici anni «i miei non reputavano al tempo che fosse importante per una femmina andare anche alle superiori era una cosa che si poteva concedere ai maschi» (m. 48.14 e ss). L’evento è ricordato da Longi con estremo rimpianto.

Fonti

Fonti bibliografiche:

F. De Bartolomeis, Scuola a tempo pieno, Milano, Feltrinelli, 1972.

G. Crainz, Il paese mancato. Dal miracolo economico agli anni Ottanta, Milano, Donzelli, 2002. 

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

G. Rodari, Grammatica della fantasia. Introduzione all’arte di raccontare storie, Torino, Feltrinelli, 1972.

V. Roghi, Lezioni di fantastica. Storia di Gianni Rodari, Roma-Bari, Laterza, 2020.

A. Ventrone, “Vogliamo tutto”. Perché due generazioni hanno creduto nella Rivoluzione, Roma-Bari, Laterza, 2012.

 

Fonti normative

Legge 4 Agosto 1977, n. 517, Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione nonche' altre norme di modifica dell'ordinamento scolastico (GU Serie Generale n. 224 del 18-08-1977), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1977/08/18/077U0517/sg

Legge 24 Settembre 1971, n. 820, Norme sull'ordinamento della scuola elementare e sulla immissione in ruolo degli insegnanti della scuola elementare e della scuola materna statale, (GU Serie Generale n. 261 del 14-10-1971), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1971/10/14/071U0820/sg

 

Contenuto pubblicato sotto licenza CC BY-NC-ND 4.0 Internazionale