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Dall’istituzione del tempo pieno alle Indicazioni Nazionali: i ricordi della maestra  Antonella Blessi

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/123
Scheda compilata da:
MONICA DATI
Pubblicato il:
26/10/2021
Nome e cognome dell'intervistatore:
Serena Maglio
Nome e cognome dell'intervistato:
Antonella Blessi
Anno di presa di servizio dell'intervistato:
1982
Categoria dell'intervistato:
Insegnante
Livello scolastico:
Scuola primaria
Categoria professionale dell'intervistato:
Insegnante scuola elementare
Data di registrazione dell'intervista:
13 novembre 2019
Regione:
Toscana

siamo qui oggi con la signora antonella e insegnante della scuola primaria intenzione è insomma ci parli un po di lei come si chiama da quanto tempo intenzioni dove è nata attraverso sono molti casi ne guardi cecina in provincia di pisa l'otto aprile del 1953 e sono andata in pensione primo settembre di due anni fa questo sarebbe il terzo anno scolastico che sono in pensione non sembra mai un bel passaggio da essere insegnante attiva ritrovarti a gestire attenzione c'è tempo troppo libero abituata poi normalmente a far scuola quindi preparare e copy le elezioni le collezioni ritrovarti con tanto tempo a disposizione ha detto anche le colleghe potessi tornare indietro senza riscuotere da tre mattine a settimana o intere ad aiutarlo perché mi manca più che tutta la burocrazia tutto quello che al lavoro anche gli ultimi anni dalle aziende manca il contatto con bimbi quello rimasto ecco come cosa mi sono diplomata nel 1972 e sono entrata in ruolo città dopo dieci anni anche se da dicembre del clan che mi sono diplomata dando il primo concorso sempre avuto negli anni prima del ruolo supplenze annuali quindi ho sempre lavorato sono sempre stata nel mondo della scuola fin dall'inizio parte il primo diploma che non puoi fare la domanda però poi non troppo io nel 1974 che ragionano in carico alla rotta e avevamo contenere quindi i primi anni della scuola a tempo pieno nella grotta del romito dove c'era una ripetizione arisa tamberi proprio sperimentato proprio dalla nascita della scuola a tempo pieno è servita anche per imparare tanti tanti tipi di lavoratori che oggi magari mancando anche il temple orari non vengano svolti nelle scuole normali però sono sempre trattamento del bagaglio di esperienza e quindi lei consiglierebbe il tempo pieno dal punto di vista degli insegnanti o come come la pensa per aumenti anche per gli anni insegnante l'ho messa in rito molto per imparare a fare tanti tipi di attività che oggi nella scuola cosiddette a tempo normale non viene fatta perché sempre negli anni sono state tolte quindi nella nostra zona ore di compresenza quindi siamo ridotti al minimo orario che hai a ogni materia disposizione quindi non è possibile fare tante attività che vanno svolte nel tempo pieno però ho sempre detto come insegnante che quello che poi mancherà ragazzi andranno alla scuola media e il tempo che non imparano non imparano a avere un'autonomia di poter fare la lezione poi cominciò a casa o l'autonomia saper studiare perché generalmente spingendo tutti i compiti maggior parte dei compiti a scuola sempre con un aiuto di un insegnante quindi un adulto manca poi generale tutti gli animali qui e poi nella classe sono sempre quelli la maggioranza che non sanno da soli gestirsi ma campo questa parte di agronomia però buona esperienza e quali erano le metodologie e le utilizzava negli anni sono cambiate molto sacri piani di insegnamento agli ultimi un insegnante si deve anche un po adattare al tipo di musica nella classe nella scuola dove insegna la sua finale gli ultimi anni ci sono state a 35 anni nella stessa scuola ogni cinque anni il materiale umano che arrivava era molto diverso da cinque anni prima di dover interessare sempre di più perché oggi i ragazzi sono presi da tanti interessi e quindi dovete trovare delle strategie che ti rendevi conto 50 per cinque anni che erano sempre diverse quindi io ho sempre detto io non sono un enciclopedia quindi se qualcosa che io non so si cerca insieme sono stato un insegnante che negli anni mi sembra di aver dato tanto però sempre anche proprio letto preteso dalle famiglie che stesse per dietro ai ragazzi non che si mettessero a fare lezione accanto alla causa ma che le seguissero ma che le seguissero nello svolgimento o al limite del controllo della lezione che la lezione a casa venisse varata non avere uno sguardo della mamma o un aiuto se c'era necessità nè che non doveva essere fatto dai primi anni che insegniamo tutte le materie agli ultimi anni che sono passate al passaggio dove eravamo non più solo una insegnante una maestra per classe ma cosa sono arrivati moduli file condiviso con un'altra collega tel quindi c'era la parte che faceva parte letterale la parte scientifica che poi arrivato un insegnante di inglese e di religione e in base ha detto prima gli alunni che aveva ne va plus tecnologie sono cambiato molto negli anni e quindi lei ha partecipato anche a numerosi corsi ricerca certo messo sempre cercando di stare al passo con i tempi i primi anni lo fai con non s'è ancora arrivare perché ogni aggiornamento si dava un punteggio quindi lo facevi quasi obbligata ad ernst young in un certo punteggio ma lo ha fatto proprio più svariati e mi sono anche mossa magari non da sola con colleghe che come me mi piaceva essere sempre abbastanza giornata sono andata al livorno alla spezia pisa ce l'ho girato la toscana non più della toscana però ho avuto una famiglia che mi ha aiutato in questo senso che magari la mattina insegnavo il pomeriggio velocemente preparavo frase poi particola mi collega fino all'ora di cena tornavo da tempo che magari avevo anche una nonna mi guardava la figlia però insomma è con lo zampino il tele settimane però ci sono anche ecco allontanata dal posto di lavoro e per opere tempo che perdono più giornalmente che file di tuo interesse non pubblicati nel periodo che si sono fatti tanti anni fa come sono sentiti obbligatori servono fino a un certo punto io mi ricordo colleghi che in fondo alla stanza allergie giornale molto possono servire mentre invece quelli che le file dell'inter s2 personale penso che possano seguire di più ci sono quelli che ha imparato più cose quello che magari senti dire sempre le cose che magari poi sapere già se lo fate più svariati dalla musica l'informativa alla lettura scelse po su tutti gli argomenti che possono insegnare la materia che lei è sempre la disciplina che essendo tutti accresciuto occhio insegna è dunque quella di dove insegnavo tutto quando poi arrivarono moduli mi senti più portata per la parte letteraria anche se poi matrimoni coscienze possono provata volentieri perché poi negli ultimi anni qui nella mia scuola siamo rimasti insegnati prevalenti quindi io soul insegnato sia italiano storia geografia matematica e tante materie ho dovuto come insegnante di studiarle per poterla insegnare io ho riscoperto la storia da adulta perché se pensa come studiavo storie coscienze o la parte grammaticali della lingua italiana dando così è veramente prima fatemi acciari studiate da zero perché una cosa è sapere tanto in azioni una cosa sapere che poi trasmettere in avanti io ho sempre detto non è detto che conosco tante colleghe che magari avevano un pozzo di scienza però arriva una classe di fronte ai loro alunni erano fredde non sapevano trasmetterebbero sapere mentre a volte anche con gli albumi tempo scendere non come sempre come amica però cedere un po anche loro livello ci sono dei momenti che devi farmi ridere e divertire poi ci sono dei momenti la seria e lo devono fare quello che dovesse regole quindi immagino che sono a preparazioni chiarisce tutte le scuole magistrali non sia stata sufficiente o comunque che poter intraprendere questa professione operaio vicario delle scuole che ho fatto tanti anni fa non so ora al liceo pedagogico cosa ci sia di differenza mi ricordo di aver fatto anche la parte come si chiamava la parte pratica quello che estetici e tirocini erano così poche ore mentre su una parte dell'aula che non ho dei ricordi da aver imparato io ho imparato facendo le sbagliando perché come insegnante si prepari la lettica e paroli la lezione e lasciati tutti i tuoi lavori di preparazione da una parte che poi riceve poi fra cinque anni quindi serviranno mi sono resa conto che riguardano i lavori fatti negli anni precedenti scemo io l'ho fatta questa cosa ma c'è anche il tipo di lavoro cioè facevi la critica su se stessa di quello che ha rifatto in ti sembrava mi sembrava di migliorarmi santi di più però ecco sono questo passo questo le ragazze e mi sono fatto tante volte la bottiglia io ho sempre detto che vorrei facciamoci un po di esame di coscienza se in questa cosa non è andata a buon fine non dipende solo da chi è davanti ma non voglia che non è fatto in modo giusto una scienza in borsa e quali erano i tipi di valutazioni che utilizzava anche sono cambiate nel corso degli anni c'erano sia prove oggettive e soggettive si pensa a un testo classico tema tenere conto di tante cose da fattori dalla correttezza fotografica dalle frasi che avessero una sequenza logica da come era stato svolto il contenuto quello che richiedeva al testo quindi valuta v valley cose pure negli ultimi anni andava molto dietro a testi che c'è che si preparavano che legano invalsi io sono stata una di quelle che ciò che è abbastanza accaduto di un esempio fatti fare i risultati sinceramente sono sempre stati quando i prestiti e poi dai risultati l'anno dopo posso dire che la mia classe s aver esposto in modo più che adeguato per oggi prepara sia per una tematica che dell'italiana bellissima prova percettive perché la matematica italiano devono saper rispondere a dei quesiti aperti con delle risposte date inoltre risposte ed harris sapere quale lettore la risposta giusta c'è solo una risposta quindi su 20 18 su 20 15 su 20 alla difficile commenti su 20 erano i tipi di prove e ho sempre fatto vedere anche a genitori come rispondevano i ragazzi alle richieste che una parte e la mutazione inizialmente votazione nella scuola elementare data da una somma di oggi che fare la mente come fanno alle medie sin dalla prima elementare quasi negli anni in modo diverso ma tenuti come il ragazzo ha lavorato per altro tutto l'anno non fare la media che tutti i giorni ne ricevo tutti i giorni anche se non vi do il voto ma ogni volta nel senso vero film si impegna se farà lezione se sta attento se partecipo alla relazione quindi se poi nelle verifiche classiche patrimoni così però ha sempre partecipato a sempre con mezzo voto in più viene dato poi sulla scheda quello che magari all la verifica ciò che sempre 8 al 9 però te sei certo se andare una votazione più alto e più bassa che ci mette insieme anche la partecipazione la lezione a casa non sempre svolta l'interesse cioè valuti anche queste cose qui quindi più facile che spesso come sa molto più bassa quindi miei fan in piena forma tirati voti ma giudizio proprio su tanti aspetti che il bambino e per lei questa metodologia che preferiate 13 sì perché all'elementare cambi un pò giù di grignani alla porta la vita che devono essere preparati poi un tipo di scuola però rivedere posso tutti i tipi di esperti in poi guardare soltanto il compito e basta sempre anche percorso che il bambino ha fatto nell'anno del dell'arte di una maturazione che che è cambiata che i passi che ha compiuto in più e lei quei miseri non mi ha mai fatto uscite didattiche oppure attività laboratori a da laura pariani come scegliere i dati che ho sempre creduto in questo e ora i tempi sono cambiati le famiglie le portano in giro però andare in giro con le famiglie non tutti vanno al museo vanno a scoprire certe località dove io mi ricordo i primi anni le portava anche nelle fabbriche quando non c'erano questi problemi di sicurezza guadagna palla viaggia a vedere come è fatto un ictus è stata una scoperta che per me poi quando per i problemi di sicurezza non ci siamo potuti andare ma non portate anche alla fattoria rapportati a vede come veniva fatto il latte alla san ginese verso lucca o portati a vari tipi di musei dalle condannata contenere dove c'era prima l'apertura portarne ecco anche sul territorio è portati a pensare al museo invece c'è anche vedere un attimino sul territorio quando si faceva storia potrebbe partire cosa c'era qui su questo territorio che ci poteva interessare sulla storia che si stava facendo quindi ho cercato sempre di portare all'osservatorio di abbiamo cercarlo ecco di farli conoscere da cosi ricreative come i parchi che ci sono nella zona living anticorpi destinari ma anche grazie anni fa quando venne poi la pareri genoa e quell'anno re mi ricorda il preside e c'era quel tempo che era sotto la presidenza di peccioli tutte le quinte degli istituti che erano sotto peggiori andavamo tutti insieme anche quella con una bella esperienza però ecco tutti gli anni si partiva che io con la collega con il treno e genitori che portavano alla stazione e abbiamo girato tanto e con interno anche perché considera poi c'è la possibilità di spostarsi bene enel riusciti e ci ho sempre creduto perché una cosa è raccontata ma poi se leggete la so dirvi una cosa vedere il museo di storia naturale vedere il monte se la vostra storia altezza e vederlo dal vero a calci i 12 ae anche la persona adatta si fa vedere tutti i testi di questi grandi animali del passato che oggi non esistono più o anche come fatto invece scientificamente un animale c'è ancora oggi quindi aver fatto carcere storia naturale che c'è tante cose belle dai laboratori a essere state a palazzo vecchio a firenze dove sotto forma di vestizioni o 18 ti facevano fare laboratori sui medici come vivevano al tempo dei medici la famiglia signorile sono delle belle esperienze penso che poi sono ricordi che rimangono anche io a palazzo vecchio ti facevano fare far provare come si faceva la fresca dovranno facili da zero o quale erano le stanze segrete dei medici scoprendo da una stanza qual era la porta segreta che portava tra ambiente certa tipi di esperienze io ci ho creduto anche se ricordo che erano parte responsabilità è sempre andato tutto bene e oggi so che le insegnanti fanno sempre meno perché hanno proprio paura di queste responsabilità che poi succede e quindi lei che devo molto anche delle attività laboratoriali classe sì purtroppo sempre meno perché da sola con classe numerose con me c'erano che nella mia scuola ad esempio è meno possibilità di un aiuto di un'altra collega ma io sono stato tra quelli che nella mia scuola ha cominciato per prima a fare laboratorio di informatica quindi ci ho creduto in questo e senza primi prime esperienze in vent'anni fa una cosa che ho visto sia nelle famiglie nelle case quell'interesse che magari oggi non sarebbe più lo stesso però erano quelle quelle innovazioni in cui ho creduto e che ho sempre cercato di stare al passo dei tempi certo quindi lei è sempre diciamo è lecito bene a queste innovazioni di design e stare a quello che richiesta della società anche se poi la scuola avrebbe bisogno di tanti più aiuti sia finanziari che proprio mani perché mi ricordo per tempo del ricordo rigolli moduli quando giri pd non soltanto le materie ma la condivisione del lavoro o la partecipazione c'è scambiarsi anche proprio le istruzioni sul diritto al punto di vista matematico lo vedo così così reagisce e invece dal punto di vista letterario italiano era un aiuto e più c'erano diverse ore dovete se avevi dei problemi oppure a volte anche le eccellenze potenziamento quindi la scuola moderna mai fatto nomi mi sembra giusto perché quel poco di tempo che avevi riversali solo sul recupero perché è quello che più salta agli occhi del bambino che ha difficoltà che ha dei problemi però non è giusto nemmeno appiattire la classe e fare anche potenziamento io giochi nel potenzialmente ciò che creduto perché a volte ad appiattire tutti sul basso che adeguarsi a chi ha problemi non è nemmeno giusto e al tempo dei moduli la scuola funzionava secondo me bisognava trovare la lega che ci andavo d'accordo sia come persona ma anche come metodologia c'erano più ore a disposizione quindi c'era modo di fare veramente più esperienze più laboratori più tutto e invece poi la scuola va fatto i tagli quindi lei rimoduli larry sempre di più a disposizione e poi si dice la morte la scuola non funziona anche perché in modo di avere energie e appunto qual era il rapporto che lei aveva come sto con lei io ho sempre avuto un buon rapporto con tutto perché sono sempre stato ancora the mall tappeto disponibile ho sempre detto la mia su qualche cosa che non poteva andare come la pensa o però poi sono sempre stato amico di tutte anche se a volte va d'accordo con tutti nello stesso modo perché anche karate per ora soltanto è stata una che ho sempre cercato di eco di molti video di avere scambiare ecco che certe esperienze cosa ancor più buoni rapporti ho visto quando sono andato in pensione fa piacere poi che le colleghe anche quelle di altri istituti dove ha lavorato prima o colleghe che ha conosciuto solo nel aggiornamento dei momenti riunioni dell'istituto ti fanno festa ecco quindi insomma e se ci sono andata dopo la frizione ti ricordano con affetto si arrivi che delle collette o personale di segreteria che ti fanno piacere certo è invece poi è nei rapporti col dirigente scolastico anche molte ricette sono beati tanti nel corso della mia carriera ho sempre avuto dei quali rapporti che il passaggio è parlato poi con rispetto a quest'idea superiore sempre parlato di sé avevano dei problemi nella classe fortunatamente con i propri genitori ho avuto sempre dei buoni rapporti sono stata anche con lavoratrice dei dirigenti sono stata per molti anni fiduciaria prima 16 nel plesso e questo comportava negli ultimi anni sempre di più però comportava molto lavoro in più i rapporti invece con i genitori ha detto quinto aveva le mani rapporti sento anche buone cedole ho sempre cercato di dire ho avuto la fortuna di incominciare sempre specialmente negli ultimi 35 anni da prima trasportato finale vinta quindi fin dalla prima riunione di un milione delle classi versante detto che qualsiasi cosa c'era da chiarire che non andava bene che venissero subito a parlare quindi sistema subito appianare la cosa però in generale sempre stato tutto nella norma non ho mai avuto [Musica] c'è qualche cosa che è successo quindi buoni rapporti sia con gli alunni che specialmente quelli piccoli dicevo anche prima a volte si veda non sono più quelli grandi campioni 40 anni i primi quando mi giova sono i primi che mi chiama anche con i ragazzi sono rimasti con i rapporti sono contenta di come a volte ricerca non mi chiamano quindi questo vuol dire che qualcosa di buono e lasciar e mi parli il sopruso di scuola sono hanno iniziato la sua carriera e trova per la prima volta in classe adesso una normale mozione approvato sia un rapporto positivo il riporto qui nativo al primo giorno di scuola il fatto l'inizio l'anno scolastico di ottobre nel 1974 al botteghino è una piccola frazione di pontedera subito dopo la rotta e io avevo metà mi mettono anni nemmeno e aveva una quinta quindi molte cose certamente con inesperta perché la scuola magistrale primo anno preparavano un segnale non solo la differenza però quel poco tirocinio che veniva svolto non poteva servire a farti un'idea che come poi sarebbe stato l'insegnamento quindi insomma nelle difficoltà ci sono stati poi negli anni a venire ripensando a come avevo insegnato le prime cose o anche green e al confronto poi dopo mi sono accorta che tante le ore si fa e si fanno purtroppo sulla pelle del ragazzo perché nessuno si insegna come si insegna a vedere un po sul campo che cerchi di fare del tuo mente per il meglio dei vini che può insomma un tipo di lavoro dove sai che quello che fai lo fai per le nuove generazioni è invece l'ultimo giorno di scuola è stato insomma l'ultima della petizione per l'ultimo giorno di scuola a forcoli viene festeggiata anche la classe quinta viene fatto sempre una specie di roulette festicciola di addio alle elementari viene fatto una vestizione della classe quinta punti però mina che non è normale che viene dato con la scheda di colore e non mi aspettavo che le colleghe genitori della mia classe io che una terza mi facessero una sorpresa nel senso che festeggiassero cartelloni fiori c'è proprio non me l'aspettavo quindi sono rimasta emozionano e rimasta contenta una cosa non ti aspetti più caso più che l'ultimo giorno gli ultimi mesi che avresti voluto insegnare più possibile o togliere tutte le la cura o quasi tutti e poi infatti le certe sperino di le tante ragazze quelle assorbano sì ma quelle cose non di più perché tender e poi perché le lasci le vorresti lasciare tutti circa invece i quali sono le motivazioni che appunto l'hanno spinta a intraprendere questa professione rifarebbe a distanza di tempo questa scelta allora lo rifarei perché l'ho fatta volentieri mi ha spinto all'inizio perché quando penso come ragazzi trovo che quando sei alle menti ti rendi conto che possa poi essere la tua professione futura sei sempre troppo piccolo e mio padre mi vogliono intraprendere a quel tempo l'istituto magistrale perché nel palazzo della vita voglia c'era una maestra e mi diceva poi diventerà come lei perché era una signora ben voluta ma signora che insegnava da tanti anni nel quartiere e io forse perché mi sentivo portato mi piaceva quando ho finito magistrale ho avuto anche la fortuna di superare e nate tramato il primo concorso dell'evidente subito del punteggio provai dal giovane subito a insegnare e mi è piaciuto ecco perché continuato e che si sente portata per questo tipo di amore questo insegnamento riprovevole tanto una volontà non sono solo le 4 ore quelle che è il nostro lavoro ma c'è tanto lavoro poi nel pomeriggio aggiornamento non è solo quello che vai a sentire un esperto su qualche materia ma per quello che tutti i giorni potenti fari quotidianamente sul campo perché cerchi guardi oggi c'è anche l'internet che ti avvertono dove trovi di tutto di più quindi se vuoi puoi confrontare il tuo lavoro con quello che fanno non in italiano in toscana nel mondo se uno piace è un bellissimo lavoro e allora per concludere vi accogliamo un attimo il suo percorso professionale dove ha frequentato le scuole magistrali appunti se mancherà montopoli perché contenere la fattura prima magistrale c'erano le sole e dove più gli stermini genitori non mi sentivo più di volerci andare perchè vedevo facevano delle differenze molto palese quindi la seconda l'ho fatta montopoli poi siccome quelle suore furono soldi diventa una sezione staccata di montopoli all'inizio della terza magistrale sono sono nato a pontedera però la maturità per abbiamo andato a montopoli eravamo quattro qua primo top e le due di pontedera con 30 alunni [Musica] se niente fosse stato magistrale diplomata delle rubriche di ricerche sul concorso quel tempo era vecchio concorso e non è preparata a studiare tutto quello che richiedeva il vecchio concorso e quindi lo supera i però con un voto che non mi servì per entrare però che fece subito come anche la strada delle supplenze annuali quindi io dall'anno dopo incominciare avete delle supplenze dell'incarico e questo ritengo ecco fortunata perché ho cominciato subito hanno subito dopo del diploma a entrare nella scuola mi sono infortunato delle tante mie colleghe che ancora sono a scuola sono entrati molto più tardi di me e non c'erano le anni come avuto io invece per potere andare in due giorni ma insomma se andrà a metà accettabile per fare scuola perché con i ragazzi anche se non sei un giovane vietate avere una mente giovane ti devi dare per capire i loro problemi per capire le loro situazioni tutto quello che è il mondo di età da 6 a 11 anni davvero avere uno spirito giovanile io ho mai avuto problemi a fare ginnastica con loro a fare vedere volte con la musica demandate a mettere sulle vallette a cantare cioè cose che a volte ho visto in tante colleghe più anziane ma come mentalità non si metterà la morte quindi poi lei è entrata di ruolo che altro errore nel 1982 ok e poi a 82 sono stata l'unica che sono stata lontana da casa avevo la sede all'aquila campanile che è sul mercato filantropo lontano e poi nell'estate delle 83 ho scelto la sede questa sa poco e la mia definitiva del crescente forte ci sono andato al pensionamento 150 quindi lei ha insegnato per un totale di 40 anni e 6 mesi quelli regolari perché l'estate quando rientri di ruolo pochi che fanno la ricostruzione saltano non sono unite a che servono in paricolarmente l'estate non è considerato quindi ho ricostruito la carriera le che dal 1974 a lumia 17 sono stati considerati validi 40 con ogni sms con la legge fornello perché pensava e andare in pensione con 35 anni per pompare alta a un consiglio da tani che hanno i futuri insegnanti un consiglio e quello che se veramente mi piace questa professione di rifarvi alla giornata di essere sempre posto dei tempi ad avere una mentalità aperta a tutto quello che possono essere i cambiamenti non soltanto quelli che sono nell'insegnamento ma è veramente ho insegnato alle elementari deve essere aggiornata su quello che avviene nel mondo non è la politica perché secondo reale insegnate non deve far apparire con il suo primo politico deve essere obiettiva quella o se è successo qualcosa dall'altra parte del mondo del veloce c'è anche i bambini si fanno delle domande un poi essere un ciclo per ios aprirete ragazzi però quindi non soltanto fare aggiornamento tra virgolette di scienze di storia di una tematica ma tenersi aggiornata di msf è piaciuto tutti i giorni con per quotidiano leggere quello che succede e oltre che vedere magari alla televisione telegiornale sevono piace ha un lavoro che ti darà tante soddisfazioni io ringrazio grazie per questa intervista

Scarica trascrizione

 

L’intervista (41:35 minuti, https://www.youtube.com/watch?v=76Jm2z-6g90&t=417s) ha per oggetto la testimonianza della maestra Blessi, insegnante di scuola primaria a Cecina. La maestra Blessi, diplomatasi nel 1972, è entrata di ruolo dieci anni dopo vincendo un concorso, è andata in pensione nel 2018: ha passato più di 30 anni nella stessa scuola.  Nell’intervista si affrontano temi importanti come le metodologie scolastiche e il passaggio alla “scuola dei moduli”, l’arrivo dell’insegnante di religione e di inglese. Siamo negli anni ‘90: con la Legge 148 nasceva la scuola dei moduli e della pluralità dei docenti. Dopo oltre un secolo di storia della scuola elementare italiana, scompariva il maestro unico e da quel momento in classe si sarebbero avvicendati tre o più insegnanti titolari di ambiti disciplinari differenziati. Il tempo pieno (Legge n. 820 del 24 settembre 1971) decollava, superando definitivamente la fase sperimentale.

L’insegnante ricorda inoltre la sua predisposizione per le materie letterarie e come la preparazione della scuola magistrale sia risultata insufficiente: “il tirocinio consisteva soltanto di poche ore che risultavo scarse per affrontare realmente una classe, dal momento che, dichiara Antonella Blessi “si impara facendo e sbagliando”.

Altri temi affrontati nell’intervista sono il cambiamento delle valutazioni nella scuola primaria e le prove Invalsi che hanno lo scopo di valutare, in alcuni momenti chiave del ciclo scolastico, la preparazione degli alunni. Introdotte nell’anno scolastico 2005-2006 per la docente sono uno strumento utile in cui ha ha sempre creduto perché come afferma “si tratta di prove oggettive”. Un istituto che ha generato un accesso dibattito sia nelle aule scolastiche sia nel mondo accademico, come sottolineato dalla letteratura esistente sull’argomento (Trinchero 2014; Corsini 2013, 2014; Falzetti 2019):

"Qual è la funzione del Servizio Nazionale di Valutazione formativa degli istituti scolastici? A cosa servono davvero le prove Invalsi? Le critiche che spesso vengono mosse a queste prove sono veramente fondate? Come può la valutazione dell’offerta formativa scolastica costituire davvero un agente di miglioramento?" (Trinchero, 2014,  p. 34)

La parte centrale del video affronta l’insegnamento della storia che la maestra Blessi ha sempre cercato di legare agli attori e agli avvenimenti del territorio portando gli alunni a visitare parchi, musei con uscite didattiche fuori da ogni nozionismo. L’insegnante ricorda in particolare una visita a Palazzo Vecchio per spiegare come si viveva al tempo dei Medici grazie anche a laboratori didattici specifici. L’ insegnante rimprovera all’attuale sistema scolastico il fatto di limitare le uscite fuori dalla scuola per timori di responsabilità e pericoli a discapito della didattica. Un ricordo che ci permette di sottolineare l’importanza dello studio della storia a scuola e che rimanda alla recente rilettura delle Indicazioni nazionali emanate nel 2012 ed entrate in vigore dall’anno scolastico 2013/2014 che prevedono un rafforzamento dell’educazione civica passando in maniera trasversale per le arti, la geografia, la storia (Linee guida per l’Educazione civica, 2019).

Il video prosegue parlando dell’importanza dei laboratori didattici e dell’introduzione del laboratorio di informatica. “Per la scuola e per gli insegnanti”- afferma l’intervistata-“ è importante stare al passo con i tempi, adeguarsi alle innovazioni della società e aggiornarsi costantemente”. 

La parte finale della testimonianza riporta i ricordi legati al rapporto con le insegnanti, con i dirigenti, il personale di segreteria e gli alunni.  Come consiglio alle future generazioni di insegnanti la maestra suggerisce il costante aggiornamento e la formazione continua.

 

 

Fonti

Fonti bibliografiche:

 

E. Berger, G. Ostinelli, Autovalutazione d'istituto. Istruzioni per l’uso, Roma, Carocci, 2006

M. Bracci, (a cura di), Valutazione e autovalutazione: la cultura della valutazione di scuola, Roma, Armando Editore, 2003

C. Corsini, La validità di contenuto delle prove Invalsi di comprensione della lettura. Giornale Italiano della Ricerca Educativa, 2013, 4(10), 46–61.

C. Corsini, B. Losito, Le rilevazioni Invalsi: a che cosa servono?,Cadmo XXI, 2013,  2, 55–76.

C. Corsini,La lezione dimenticata: l’Invalsi e la valutazione di scuole e insegnanti. In I. Giunta. (a cura di), Flessibilmente, Un modello sistemico di approccio al tema della flessibilità, 2014 (pp. 175–203). Lecce: Pensa Multimedia.

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

P. Falzetti, Un sistema scolastico in difficoltà e un preoccupante dualismo territoriale: i risultati delle prove INVALSI. Social Policies, 2019, 6.3: 527-532.

R. Trinchero, Il Servizio Nazionale di Valutazione e le prove Invalsi. Stato dell’arte e proposte per una valutazione come agente di cambiamento. Form@ re-Open Journal per la formazione in rete, 2014, 14.4: 34-49.

 

Riferimenti normativi

 

Legge 24 settembre 1971, n. 820 Norme sull'ordinamento della scuola elementare e sulla immissione in ruolo degli insegnanti della scuola elementare e della scuola materna statale

Legge 5 giugno 1990n148. 1. La scuola elementare, nell'ambito dell'istruzione obbligatoria, concorre alla formazione dell'uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione e nel rispetto e ne1la valorizzazione delle diversità individuali, sociali e culturali

Decreto Legislativo n. 258 20 luglio 1999 Oggetto: Riordino del Centro europeo dell'educazione, della Biblioteca di documentazione pedagogica e trasformazione in Fondazione del Museo nazionale della scienza e della tecnica "Leonardo da Vinci", a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1999, n. 59.

Decreto Legislativo 19 novembre 2004, n. 286 "Istituzione del Servizio nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione, nonche' riordino dell'omonimo istituto, a norma degli articoli 1 e 3 della legge 28 marzo 2003, n. 53"

Decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80. Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione.

 

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