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"Di Marzo chi non aveva le scarpe andea scalzo": le memorie d' infanzia dei coniugi Dino Rossi ed Edda Nicolai

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/644
Scheda compilata da:
MONICA DATI
Pubblicato il:
26/10/2021
Nome e cognome dell'intervistatore:
JESSICA LOMBARDI
Nome e cognome dell'intervistato:
Dino Rossi & Edda Niccolai
Anno di nascita dell'intervistato:
1936 (Rossi); 1938 (Niccolai)
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola primaria
Data di registrazione dell'intervista:
14 luglio 2020
Regione:
Toscana

[Musica] ora buona sera io sono gesti che lombardi e sono laureanda in scienze della formazione primaria che sto facendo una ricerca per ricostruire la storia della scuola al montemurlo dagli anni 40 agli anni 50 vi potreste per presentare per favore allora io sono niccolai e da sono nato a prato però ho sempre vissuto a montemurlo prima stavo vicine al comune il montemurlo ora sonorità una campagnola non leggerete sia io stavamo recinto e si stampano olo pronto ei dietro di lei che ulteriori dati per dare senza radicati scorsi 66 io sono negozi di naso al barone ai baroni a il barone ecco comune di montemurlo la chiesa rocca è nata in parole ed è persino a bambino poi da bambino memori b il babbo era rimasti o la mamma lama e tu sorelle le sorelle si sposano e io rimasi io lei dopo tali dati con diffida il barone sempre il terreno che in bagnolo vedere quando sei in a1 senato io sono nato lì 36 2 novembre sicché sostituiti e dopo sono tornato che il bagnolo ho fatto l'operaia il comune contro 3 mi hanno ecco se fosse mandato in pensione è più tale eppure in contatto in contatto basta capito allora adesso vi faccio un po di domande sulla scuola perché il mio ambito è proprio quello della scuola quindi vorrei sapere se ti ricordi qualcosa come andavi dove andavi a scuola da vascolare che non è come la scuola io andavo che in bagnolo di fronte al bar c'era una ventina di bambini tra i bambini e bambine contatti che ci facevano cosare e poi a casa ciliano compiti e poi porta a porta su cui avevo tivoli a volte 0 lavorazione di chi mangiava a volte c'era allora dopoguerra subito e cera dopo era giovane figlio di operai e la finanza contadini a lascia la tessera ecco io magari la mamma alla juve ha il pane poiché c'era anche stanotte e questa ragazza il banco mio delle volte dice bambini si faceva la maestra fate colazione e io una mattina e più carne l'arte è la valle pane me l'aveva mangiata il giorno dopo i panni doveva mangiando i programmi ma insieme nel primo anno in che hanno mai fatto la prima elementare è stato 7 36 36 anni 40 il tempo di guerra ecco tra tedeschi e la scuola mentre c'era la guerra c'era la scuola lì e anche in tempo di guerra io questi due mesi a rocca laggiù nelle scuole chiuse e si faceva lì arroccando ristorante ora è lì e poi passato al naso e poi si ritorna un bagnolo allora facevo la quarta e la quinta feci di bagnolo l'altra porta ma perché a bagnolo è racchiusa la scuola deve anche la guerra e dopo la guerra è la scelta un po lì e poi la cicciano laggiù sono per noi noi ci smise ecco è rimasto in una coperta riparte dopo o di lì né tratter in un pezzo line dorindo era l'abuso della scuola e poi passare a noi uso della scuola di anzi alla scuola e bagnolo rispetti un anno sull 1 1 una dipendente di comune a fare a fare una volta alla settimana veniva a fare invece che li han da fare fogli la comune anagrafi all'anagrafe benissimo spero in bagno e poi giusto e non c'era persone alla spesa lo ha ricevuto un'altra volta a botte voce basta invece il patronato sono ricordi è il padronato ore osare un 80 metri dove c'era la grivola risorse tra proprio aggiornati non usavate questo servizio nel patronato era un tipo degli aiuti che davano ipo con il motivo terni io mangiare se ce n'era bisogno voi non avevate questo servizio quindi giocava in man gettare di no a noi noi no noi maggiore ecco se ci volevamo solo aspettando il prosciutto si mangiava guarda neanche e guardi me sei libri e quaderni che usava per andare a scuola se ci sono o cosa vi facevano fare se vi piacevano fare degli esercizi oppure ripetere delle filastrocche o delle poesie hai qualche ricordo legato più alla didattica della 40 futura ora più dietro queste cose qui allora sai sera quindi agli iscritti ci danno delle musiche a casa un po considerati poi ecco specie se noi dell'agricola e che poi era forse si chiarì in casa a bada le galline a casina capita ea squadre ci andare a piedi quindi abbiati a piedi di lassù dai barone abbatterlo e poi torna al sud e poi la mafia dopo la giu io ero da primo era un bambino e c'era una cucina a casa che l'era più grande e difendevano una per una mano e una per un altro me via corsa perché sei farci a sardi una volta invece aperte anche la cartella è arrivata alle di cartone e tutelate che la kawasaki sfondò il frate tutte lì che va dall intera si è invece parola riprendere tutto quanto in mano quindi è portare sotto all ultimo anno l'ultimo anno io stessa blasi allora si diceva di marzo che in una scarpa andrea scarso e noi siccome di marzo sette ore si legga le scarpe si passa al super più messicana laghi capito una all'aria fredda di amauri col maxi coda di marzo juniores cliccato anti e scarsa domanda sempre sulla scuola ti ricordi come era allestito alla classe come erano i banchi sera fa che accanto maschi e femmine oppure soltanto con i maschi però c'era un po muscoli tre file di banchi 2 e una di mezzo fare sua la rocco pure a bagnolo abbandono seppe poi c'era marshall cima e laterale sull'angolo c'è tra la usa per scrivere ha deciso a mano alla lavagna ed allora ricapito degli scrivi qui scrivila proprio in più per 8 10 giorni niente e se ha scritto dai dati poi rossi scioccante e allora ci facevi che si poteva fare ma ho capito che hai fatto finora quinto hai fatto anche la sesta la presa e basta non ho capito è invece per quanto riguarda gli insegnanti ti ricordi degli col state legate a un insegnante in particolare ti sei trovato bene ecco appunto in altri c'erano abbastanza c'era un anno si fece con una donna poi un'altra annata in terza ai fare terza e quarta a 1 voi se vali bolaji questo maestro se quest'uomo gli stava lì il nome se un periodo in nome ora insomma era lui da polvere e poi è abbastanza bravi ecco io per la verità è che a scuola né dietro la lavagna hanno ammesso perché questa punizione cioè se qualcuno non arrivano la posizione se uno sbaglia cosa vediamo un hotel a dietro la grandeur ginocchioni abito mezzogiorno un'ora e poi è che so k vincite dorici risucchiato cominciare un bolero è visto perché se non si sa bene che noi quindi bisognava stare in silenzio e bel tempo stessi si e se vi facevano fare fatto il lavorino tipo fare l'orto o qualche lavoro manuale a e qualche ricordo riguardo a questo perché facevo la scuola devono fare dei lavori nico melo 8 la cura della classe o si faceva altro che quando ci manda fuori un po di giardino dietro va poi a bagnolo sempre io ho fatto tutto a bagnolo archi qui nell'anno della guerra si passò un paio di mesi si andava a rocca perché valore le chiuse ho capito tanti invece della guerra in cosa ti ricordi la guerra io ero giovane c è un ragazzino alla passa tedeschi allora o la mamma diceva leggeri come lo scotch col comandante in ii cotto ma ci dice il fucile a cosa puntato e ci siano portami qui portami la porta mini del costo e per vedere se c'era logo in gola i rischi le pesche se l'è presa tutte e tedeschi vengano e indù morte c'aveva 8 perse e derivate due perché le si ripetono e quell'altro una volta 4 una volta due per bere e li portarono via e le portando via 6 perse e il porcello anche ce n'era uno classe 1 più secco dice questo cieco mangiare poi e ingrassare ha bisogno allora è invece bombardamenti le ricordi guarda menti e fondo è un bar da un prato regalino tempo sanno riguardava ragazzini stimolano la mamma il babbo non cercate in uscita se noi riservata la vada lavati e perché perché io servono a su ai baroni alla strada e barocca lo sai dove è questo quello che fanno da mangiare orali ma la salita invece un po di ristorante via sotto io cholita sono nato lì e di sopra c'era un'altra famiglia e ristorante o giova ristorante tipo ristorate vi sono stato cina beta 4 24 anni sono nato lì 24 anni poi vedi via ci torno qui bagnolo e sono sempre pc come ti rendano ha capito ho capito ma quando li vicino c'era appunto la guerra avevate la possibilità comunque di uscire di casa di giocare di vederti anche con altri bambini oppure doveva restare in casa per sicurezza boss tutti i migliori più piccino di tutti un ce n'era c'era più grande c'era la mia cucina e siore a 45 anni le mie sorelle più grandi poi dopo guerra subito coritiba bojano anni quindi le scuole e rimasti senza genitori durata immagino carmelo masi giovane e morale moretti viva bo il 15 giugno di 47 sì che da due anni ed era la guerra di malattia e morigi dai cosola paraggi tagli in quattro ore dalle 8 la sera alle 3 della notte delle bordo 57 anni e poi vieni a lavorare dopo dopo aver finito la scuola no io e fini la scuola proprio quell'anno lì quasi s'inizia a lavorare tuffo poi no e di capo io lì a lavorare è stravince a lavorare quando aveva più di 20 anni e allora lavorare prima dei di campo e potrai e dove c'era i corsi cosa la guardia di comune se viene a norma hanno lavorato a noi li ho visti sandali e gialli che di lì ci sono piccole col claudio con il colore soccavo cainano non si possono andare d'accordo ogni tanto andavo a cena insieme tirato perché quadri se la vera natura ha lavorato bene insieme quindi a quattro mani insieme a giancarlo aveva fatto dice lapo di lavorare lavorare lavorare manco in jacquard ne andai da con cosa accordo accordo la società da po perché cosa che lei usa al mamme bene risarcì allora si faceva di usarci quindi vuota finalmente lavorato in comune avete anche assistito alla crescita di montemurlo per forza perché primo tra tutti poi negli anni 60 70 e detto da questa crescita delle libri che vuole quando ciò a cosa crescere il comune e io devo avere a lavorarli o via via e abbiamo cambiato lavoro che da ultimo era custode delle scuole e facevo il fontaniere ecco e io ero alle scuole chatham rifarà qui c'è da rifare alla c.da ripara sotto e sopra ecco the rings sapore di montemurlo le scuole firmato di molto poco dopo procederai affatto allacciamenti dell'acqua io è un altro e io ero il primo è stato e facevo il tipo dopo di fiducia di gli anni in cui sono state costruite le altre scuole oltre a quelle che c'erano sa dopo dopo sarò io sento in quella moretti maria cv le fornacelle e quella post e allora c'era la scuola bagnavano la scuola rocca e la scuola in comune le scuole sole poi dopo ufficio a quell'amore il c o i tuoi la le fornacelle quella l'oste e in bagno lo sport o no è la messa quindi di là da bagnolo invece la scuola dove andava dove andavi fichera è rimasta la struttura e io stavo tutto quando luca medici la scuola ha indotto andavi te perché ora c'è rimasta la struttura quella legge cosa no dico una volta abbiamo fatto la squadra poi non hanno più usato quei locali cioè ma dopo 5 stato di qui libici avete un po e orale vota la vedevano poi della risacca attuare ora per ora le linee non si ferma certo senso inverso durante l'infanzia e l'adolescenza milano contro un pochino cosa facevi giochi che facevi giocare con altri bambini oppure se c'erano delle feste di paese gb allora ecco precisare e specie nei movimenti dell'agricola avete non sarà stato lanciato per quelle quell'altra parte la domanda visto che sei comunque con tua moglie come vi siete conosciuti con come come con lei con lei e con lei e lei la sera moretti io ti osserva il barone e alla fiera llama a san piero c'era un mio amico abbiamo voce due ragazzine 20 ace e si è mai bbc ma che tutti altri bacini macché insomma sarà riuscire lattiera e mi convinse a andare l'inno alla fiera fatta non esita anche le scarpe che è la nostra parte insomma tanti ragazzi io c'ho più un'altra ragazza non dove si trova mistero dietro ecco per tamara pace almeno guido e poi e feriti la e di fa da giugno a ottobre ci si è staccata essere rimasti per ora ci si consiglia può ancora no perché quante donne ebbene mi aveva quando vi siete conosciuti 23 io avevo o di lingua 60 avevo 24 anni mettere in 24 anni lei 22 giovani e si va dai 4 anni fidanzate e poi sono sposati e degenera via bagnolo e ora stabilita via bagnolo subito subito qui io di lassù da da barone se invece la casa qui è tornati e siamo sì che mi porta a mio figlio di una femmina e un maschio 1 in casa insieme uno davanti a tutti vi diamo 10 metri dalla porta bene bene bene io ti ringrazio tantissimo per questo aiuto che mi ha dato adesso però vorrei intervistare anche la signora se possibile ciao per inizia ok anche a te ti fa giocare davanti a scuola innanzitutto quando sei nata tornate 23 marzo 1938 l'incontro come noi che li senti mi fa poi raccontare un pochino come andavi a scuola in quale scuola ndavi se qualche ricordo in particolare io all'asilo sono andata poco lasciato analfino quindi lontano e che sono allenato pochissimo poi dopo c'era le scuole elementari e hanno fatte in bagnolo ok anche se quindi in bagnolo la prima e la seconda a bagnolo e poi lo fate lì è comune e quindi spinta al comune che alla quarta perché poi un avvio più voglia a un anno lo fece anche dalle suore la sua raffaella e ci batteva le mani metti le mani sul tavolino e lei con la bacchetta a tutto un tool è male lo sa perché ho preso le botte sulle mani le scarpe e sapeva poco i miei vago mi faceva gli zoccoli allora faceva grasso e non consumare gli zoccoli ultimi va così metteva ferretti 1 mettono per non finire le legno arriva a scuola faceva diasco ieri e le mani sul tavolino e botte sul tavolino con quella con quella bacchetta fine piuttosto doloroso immagino avati andava a scuola di cucito lo faceva sempre dalle suore questo postina seguo adesso lagostina una volta di feci nascar se mi disse da milano insegna come fare il punto croce i diversi lago dalla parte della punta e le micro solo perché la punta è capito e passeggiava alla mattina a scuola e la sera al lavoro di lucito marchio voleva farlo piano era il cui ciclo ma non facevate soltanto lo facciamo solo le bambine e oppure i bambini facevano altri lavori o no no no le bambine il marchio invece cosa faceva molto lo ricordi non me lo ricordo no ho capito è invece in classe riguardi qualche il lavoro che ti facevano fare oppure qualche esercizio qualche lettura qualcosa non lo ricordo di quello che c'era dei ragazzi quella l'erano ammalata di quello quella della tutte innamorate di solito uccello è vero va bene pure le cose succedono e che oggi si sentì per andare a scuola dopo che suppongo anche sono andati a piedi avevi non via vitt i vestiti quando pioveva e poi doveva arrivare per non arrivare bagnata forte si sapeva neanche l'ombrello ci son a casa tutte bagnate però gli zoccoli no perché la suocera le suore non mi volevo disfaceva chiasso allora un po delle scarpe però abbiamo gli zoccoli e poi ti cambia le scarpe o arte dai dalle suore sono andata poi due anni soli non hanno la sua giuseppino nato a soul raffaella e poi sono andata al comune che si parla bene al comune la quarta fino alla morte chi si trova bene sì sì no per quello si è la signorina si chiamava ricordo savant bagnolo la la maestra era tanto brava e vi possiamo fare dei lavori ni non sono presenti fuori qualcosa io non mento ed avergli fatto che i genitori non ho né come ora gli fanno fare tutti i lavori per benino no avevi il grembiule è il grembiule sì sì a volte anche un po piccino perché una gran soldi per il fame lo il fiocco grimaldi di che colore arechi occhi mi sembra rosa nei bambini rosa quindi immobili celeschi celeste se i bambini celeste e c'è anche invece per quanto riguarda la classe ti ricordi come era allestita ai banchi la carta ma eva che su per giù come ora tre file di banchi e poi c'era latte da tutte di legno tutte se è normale però si no scusa magari non avevo voglia che feci fino alla quarta poi il mi babbo dice lui si chiama c'è la quinta via tu faccia anche la quinta i un autogol e mi abbono mimando più perfetto ma perché non avevi voglia firmare perché mi garba può scrivere profitto ma poi quando andavi a casa a lavorare con i progenitori oppure avevi o non si faceva niente none ronte non s'era contadini mi faceva gola e che mangiavano contadini perché a volte andavo accanto c'era un contadino e mangiavano pane salame mamma tu vedessi e salame ci avevano lì ma neanche un bocconcino e lavoro facevano i genitori se posso chiedere che mi vado è andata a lavorare in un lanificio e faceva come si chiamano quelle macchine allo pino chiamava insomma faceva la lufino che lo so e della un nome di una mail alla macchina che lavoravano ha capito alla lupa la macchina mi pare capito la mia mamma non lavorava mamma no ed è dove avvisarvi scusa non ricordo dove amore ci ora dove c'è le scuole stabili all'asilo qua in quel gruppo di case di fronte alle scuole a sinistra alle scuole ho capito ho capito bene va bene invece per quanto riguarda gli insegnati semmai un ricordo in particolare legata né insegnante o così con la messa di bagnolo era bravissimo me lo ricordo neanche come si chiamava lei è bravissima poi c 72 anni e dopo scambio ecco poi sono stato un mese un anno con le sue due anni con le suore si che i due anni con lei sono finito poi perché in quarta e dopo quelle preso la scuola ma del fatto che nulla poi dopo c'era la mia casa sempre provava ti fa certo punto croce si impara fare il punto con croce cioè una parente di mira abbordava le vettovaglie a fare appunto croce allora il dramma dalle monache no ci insegnavano però nek si facesse tanti lavori capito allora poi c'è la st parente di milano da vale le tovaglie a fare a croci disegnate saab ei disegni allora io lavoravo con i sei tutti noi e poi mio fratello contro i telai allora dice tutto telaio almeno mi garbava e telaio non mi piaceva per niente per niente e allora gli disse mi vado senti se tu mi trovo il lavoro da un'altra parte bene se noi è che la vinci pò più allora mi babbo andò dal paese don paolino che c'erano armi a montemurlo si snoda da questo prete e gli disse guarda se tu mi trovi posto per la mia figliola e micro coda fra dai frank pecci a prato e alla vita era vicino piazza san marco dove la prima che ho capito comunque dove e come come sondabili con l'autobus si faceva turni alle 5 la mattina poi sapeva si faceva servizi faceva di straordinaria alle 5 la mattina l'auto luce si entrava alle 6 si marcava la cartolina cela dei portieri un po birboni che si se si marcava un minuto dopo ci facevano lo segnava su un quaderno quando s'era fatto che le tante cose dice cinque volte si arriva a papalia un minuto ci richiamava direttore allora una mattina si vede abbiamo fatto troppe volte si mi chiamo in direttore lì in quello da buzzi non dove stava il portiere mi disse come mai egli dice questo milan autobus si vede un autobus è ritardata e e poi gli misero afa cannelli a fare alle macchinette a tre anni dopo io avevo la macchinetta proprio davanti davanti all'obitorio a un ordito yo ed il imparai a guardare una mattina e caco mi disse che la sa chida andare a neuer di toyo a un uditorio automatico insomma ci andai la prima volta un po la meglio e poi dopo sono rimasta lì a questo abito uno viene fatto che era quello scoglio e dopo ho dovuto smettere perché rimane incinta mi sposai rimane incinta e la bambina mi narco e la canya con la anche lussate sì che mi toccò accettarla lei capire le gambe tutte larghe e allora smettere di lavorare mi licenziai e guardare questa figliola fatto la mamma a tempo pieno di lì poi ho qualche lavoro it a casa ma sempre su un cuscino qualcosa sempre la tv è una volta volta caso la macchina la maglia a strisce rammendava che la maglia va ai colli delle maglie avevo trovato una ditta e mi dava queste maglie e attaccavo il colletto ho capito ho capito che però mi stava dicendo del lavoro avevo grafica marmi per fare i colli per attaccare i soldi alle maglie poi dopo smesso di quella lì non ho più fatto niente casaleno casalinga a me ho fatto la casalinga due siti senti invece quando eri più piccola avevi modo di giocare con altri bambini ti ricordi cosa facevate se c'erano dei giochi in particolare ci avevo due amiche una che stava vicino a me è una che sta un po più lontano questa che vicino a me poi ora non c'è più e allora e si giocava con loro la sua mamma sapeva uscire allora ci insegnava ad uscire ci insegnava a far le cose poi c'era la nonna così questo il gioia da questi due e poi a nascondino la sera con tutti i ragazzi invece le feste di paese c'era qualche festa qualche ricorrenza montemurlo che giorno facevo canino uni un pò tutta la comunità le feste così di santa croce la festa di santa croce da una bella festa allora quando essere ragazzine sindh rinnovava sempre qualche cosa o una gonna un vestito con la mamma della mia amica ci si riusciva anche da noi e va bene nulla vi siete conosciuti con lui i temi ancora il contatto da 22 anni si e voi che servirebbero anche dalla dal tuo punto di vista come è andato come noi si andava alla messa alla chiesa grande giu ha destato cuore ferrosi 80 e tacco scelto il tacco tante attacco cento si che non si camminava allora non si passava dalla via diga larghe quella che andare al cimitero quella strada li passava di lì e si arrivava dietro la chiesa si nascondeva le ciabatte e poi ci si mette compatti quando poi mobili e allora si poteva fare questa cosa perché se vedevano si lanciava te dopo ho capito allora si nascondeva e cosa andava a casa è il loro sì lasciando da ridere vero però non ne fa al momento poi quando ne presa giovane tutto ci stanzoni fare anche queste cose le ciabatte perché sennò con quei tacchi alti e un girone a nava sono dei pali di tutto in salita quindi ho capito ho capito tanti io vi ringrazio tantissimo tutti e due per il tempo che mi avete dedicato perché mi tornerà tutto utilissimo per la tesi non lo so però ti volevo dire che dopo si usa che feci la partita catania è nata non l'ha anche lui state è stata incessante noi ingessata con l'apparecchio e le cabine faccio trasmette quanto e la pianta una settimana urlare una quanto a partita davvero davvero in questa tela voluto dire anni ho fatto daniele l'amico di su va bene lo conosceva la daniele si ringrazia ancora tantissimo per l'aiuto che mi avete dato e per tutto quanto queste tutte le parti saluta già un caso li saluta giancarlo lanna tutti va bene a quello che lui voleva bene più che la busi [Musica]

Scarica trascrizione

 

La testimonianza (durata 38:51minuti, https://www.youtube.com/watch?v=TIASEqNhhio&t=1308s) è stata raccolta da Jessica Lombardi ai fini dell’elaborazione della sua tesi di laurea Le scuole di Montemurlo dopo la Seconda Guerra Mondiale (Anno Accademico 2019/2020) volta ad analizzare il contesto scolastico di Montemurlo, paese in provincia di Prato, a partire dal Dopoguerra. Mediante le interviste fatte agli studenti (nati tra la fine degli anni ’30 e metà anni ’40) che hanno frequentato le scuole, la studentessa ha potuto ricostruire quella che era la scuola e la vita degli abitanti di questo paese, arricchendo quanto trovato nei registri scolastici. Come afferma la studentessa:

 

"Le storie da loro raccontate, le difficoltà che hanno dovuto passare negli anni della guerra e nel Dopoguerra, la scuola che non sempre era una priorità per i genitori dediti a lavorare e l’infanzia passata tra i campi e i banchi, ha portato a galla una realtà che sapevo essere esistita ma della quale non avevo mai realizzato la vicinanza" (Lombardi, 2020).

 

Il video ha per oggetto una doppia intervista, quella ai coniugi Niccolai Edda (nata a Prato il 23 marzo del 1938) e Dino Rossi (nato a Montemurlo 2 novembre del 1936).

A raccontare inizia Dino, rimasto orfano di padre. L’ex operaio ricorda di aver vissuto con la madre e le sorelle e di aver frequentato la scuola elementare in pieno periodo bellico con la presenza costante dei soldati tedeschi in paese, pronti a puntare il fucile o a saccheggiare i contadini dei loro animali o scorte.  I punti più salienti dell’intervista riguardano il contesto di povertà: a scuola si andava a piedi, spesso senza scarpe, con la cartella di cartone affrontando anche avverse condizioni meteo che spesso determinavo la chiusura delle strutture scolastiche nei mesi invernali. A tal proposito Dino ricorda un detto popolare: “L’ultimo anno, io stavo sempre lassù al Barone […] allora si diceva che di Marzo chi non aveva scarpe andea scalzo […] allora noi siccome di Marzo faceva freddo ci si levava le scarpe e si passava su per il fiume dell’Ambalagi (zona di Bagnolo) […] un’aria fredda! Ma siccome di Marzo chi non aveva le scarpe andea scalzo … così era”.

Per quel che riguarda i compiti e i lavori manuali, l’intervistato afferma che: “Allora si era più indietro. Agli scritti ci deano (davano) i compiti a casa. S’era un po’ considerati poco specie noi dell’agricola […] che non era poco non stare in casa a badare alle galline”.  Da qui si evince quanto lo studio fosse pur sempre un privilegio, poiché non tutti i bambini del paese potevano permettersi di allontanarsi da casa per frequentare la scuola. Essendo un territorio prevalentemente dedicato all’agricoltura, molte famiglie contavano sulla forza lavoro dei figli e non di rado poteva accadere che questi fossero “obbligati” a saltare la scuola per aiutarli nei campi.

Dino ricorda anche le punizioni, “là dietro la lavagna in ginocchioni un’ora  e mezzo”, una memoria che ci riporta a quanto documentato nel volume di Rutschky,"Pedagogia nera” (2015) e che ritroviamo nella testimonianza di Edda “la suora ci batteva la bacchetta sulle mani, mio babbo mi faceva gli zoccoli che facevano chiasso e lei ci batteva sulle mani”. Edda, come molti altri bambini, utilizzava gli zoccoli di legno per andare a scuola. Il padre, per far sì che le durassero più a lungo nel tempo, mise sotto le suole dei ferretti che però camminando facevano rumore causando poi alla figlia le punizioni da parte della suora.

Edda ricorda anche i lavori di cucito che venivano svolti nel pomeriggio insieme alle suore e il suo grembiule con il fiocco rosa che spesso le andava stretto perché  i suoi genitori non avevano i soldi per comprarne uno nuovo; di tornare spesso a casa bagnata perché senza ombrello e infine conclude la testimonianza raccontando di aver terminato le scuole elementari in quarta: non le piaceva studiare e suo padre, operaio in un lanificio, decise di ritirarla. Anche lei sarebbe diventata operaia turnista ed infine, dopo la nascita del figlio, casalinga.

Fonti

Fonti bibliografiche:

 

G. Bandini, S. Oliviero, Public History of Education: riflessioni, testimonianze, esperienze, Firenze, Firenze University Press, 2019.

R. Cerri, Quando il territorio fa scuola. Milano, FrancoAngeli, 2010

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

J. Lombardi, Le scuole di Montemurlo dopo la Seconda Guerra Mondiale (Anno Accademico 2019/2020, Relatore Prof. Bandini, Scienze della formazione primaria, Firenze)

K. Rutschky,"Pedagogia nera." Fonti storiche dell’educazione civile , Milano,  Mimesis, 2015

S. Santamaita. Storia della scuola: dalla scuola al sistema formativo, Milano, Pearson 2021

 

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