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"Era di una cattiveria unica"

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/1391
Scheda compilata da:
Laerte Mulinacci
Pubblicato il:
28/02/2022
Nome e cognome dell'intervistatore:
Gloria Altana
Nome e cognome dell'intervistato:
Sebastiana Sanna
Anno di nascita dell'intervistato:
1955
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola primaria
Data di registrazione dell'intervista:
21 dicembre 2020
Regione:
Sardegna

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1960s

buongiorno sono realta na oggi il 21 dicembre 2020 e siamo in compagnia di mia nonna basta in us en ti posso chiedere di presentarti e di dirci dove quando sei nata allora buona sera io mi chiamo un san sebastiano sono nata ad alghero 19 6 55 e abito a porto torres e ora ti fanno delle domande che riguarderanno le in più memorie d'infanzia e per quanto tempo è andata a scuola cinque anni dove hai fatto queste scuole scorre le ho fatte ai utili perché io sono d'ittiri cioè sono diritti li ecco come aggiungevi la scuola andavi a piedi da solo con i tuoi genitori o con amici non da favo tutti a piedi non accompagnati con i piedi da soli e ti ricordi come veniva organizzata la giornata scolastica in pratica si si iniziava cioè si andava a scuola suonava la campanella e si entrava come noi entravamo a scuola si faceva prima di tutto il segno della croce e poi si faceva la preghiera e poi facevano l'appello e poi da lì si iniziavano le attività della scuola cioè storia geografia con le mattine che che l'insegnante perché era sempre quello cioè entrate karakuri che sinistro e come veniva scandito il tempo delle elezioni della ricreazione dalla campanella che suonava e in pratica da il tempo che in pratica facevamo la ricreazione quindi sono valle entrate anche alle uccisioni si sia l'entrata e l'uscita e allora che c'era la ricreazione anche suonavano la campanella ti ricordi come si svolgeva una lezione italiano cosa faceva e l'italiano si faceva grammatica un giorno facevamo grammatica tutto e allora mi piacevano molto piaceva molto il team il poi c'era un giorno che si faceva storia la matematica che era la cosa che odiavo più di tutti poi tutte le altre materie avevo più simpatia e quindi piacevano di più ma la matematica era un po una cosa che non devono quindi facevi ogni giorno una materia si si si si ogni giorno cioè tipo così faceva geografia ed era basata quando perde la mattina si entrava si faceva nel programma di geografia poi c'è la ricreazione si ritornava cioè si ritornava veramente non ci dovevamo alzare e quindi era tutto lì e quanti insegnanti arrivi una una maestra per tutto ci si per tutto neanche per la religione tutto lì e come ti rivolgevi all'insegnante davamo soprattutto delle perché si usava così a dare del lei e dove cos'altro facevi in classe oltre che pensare seduta sicuramente potevi fare altro no non pratica non c'erano distrazioni se ti distrae vi cioè l'insegnante giustamente ci faceva delle a non a me magari altri ragazzini che magari avevano un carattere più turbolento cioè facevano delle punizioni perché tipo facevano allungare le mani e le pestavano le mani ma oppure qualche scappellotto quindi non potrebbero permetterci di stare a distrarci eco e da una cosa che non lo si faceva eco ti è capitato di saltare qualche lezione qualche giorno no se non è che era se ero malata che magari mi veniva influenzano febbre ma altrimenti non è un no ci potevamo permettere di stare a letto e le oggi non ne ho voglia non vado cioè in pratica si andava le attività scolastiche e quelle non didattiche come ad esempio le gite cosa comprendevano le faceva te no non ho niente io non sono mai andato a una città mai e quindi quali erano le attività principale a scuola cioè lavoravate principalmente da soli oppure in gruppi no neanche quello in pratica si faceva sempre in classe le attività quello quello che concerne in pratica quello che c'era da fare si faceva assieme alla maestà però non compaiono non c'erano non c'erano i gruppi che per dire io con degli anni amiche facevamo per dire una ricerca no in pratica era lavorare sempre assieme alla maestra come veniva vissuta consegna della pagella quella era una tragedia per me soprattutto perché c'è in pratica io sono stata abbastanza ton perella che non è che mi piacesse tanto studiare e quindi sapevo già il mio risultato e quindi sapevo già che non era molto felice la cosa è giustamente mia madre mio padre mi punì gli vanno perché loro ci tenevano che magari perché anche cioè avere un bel risultato sarebbe stato bello per loro invece io l'ho sempre un po pigra copre pigra e tra le materie facevate educazione civica no neanche io non ho mai fatto ginnastica non abbiamo mai fatto attività fisica mai educazione civica il cazione ciclica no neanche se neanche no no no no no innovazioni filidei dove nell'altro nome si usava allora praticamente tutti i regolamenti che ci possono essere empire in uno stato no come nota come comportarsi no no non esiste ma quello che ha fatto da te religione si quello sì religione sì sì sì ci parlano degli spazi scolastici extra scolastici come la suddivisa tua scuola c'erano delle c'erano tante aule e dei corridoi si allora la nostra scuola era molto bella un bel complesso che in pratica da grande molto grande e c'erano tante stanze grandi un bel androne molto bello molto spaziosa bella qui abbiamo anche un giardino bambino magari che non è che non c'erano c'erano solo piante è però non era tipo parlato verde roba del genere ci sono c'era nelle piante era bello principale in jersey sì sì ma non giocare non ciò che si poteva uscire perché l'ingresso della scuola c'era da una parte dall'altra e noi eravamo a parte dalla parte del proprio dai giardini noi era nella bella c'è una bella scuola si è i bagni anche bagni maniera non sempre maschi e per le femmine si era molto nell'amica il bagno sì sì sì eravamo abbastanza attrezzate di quello sì è la fa classe c'è il crocifisso si rigorosamente un bel crocifisso che c'era in tutte le stanze tutte le aule questo crocifisso bello coin in legno piacerà in tutte le stanze sincera consensi c'erano altri simboli si cela la madonna con gesù bambino lì c'era dell'androne che lui era mai cosa molto bella da vedere le aule erano viste sì sì sì c'erano a itri e la così maschi femmine si è durante la lezione che era consentita dalla in bagno si può mandare dovevamo chiedere per piacere e andavamo in bagno si è andare in bagno poteva essere un modo anche per incontrare qualche tuo amichetto nel no non si trovavano i ragazzini per dire a scorrazzare dell'androne oppure andare in bagno non andava mai il bagno se sì quali erano e come venivano svolti i compiti per casa allora mi davano i compiti e poi quando rientravo pratica facevamo i compiti poteva essere storia e geografia quello che era una ricerca si faceva una casa capito e la casa possedevi delle enciclopedie libri riviste non amo niente il mio supporto è stato mio padre che in pratica mi aiutava tantissimo perché un uomo che anche se aveva la quinta era un uomo molto colto e le piaceva molto leggere al tempo si aveva letto tutta la divina commedia e tanti altri libri a una persona che si occupava di politica e quindi ci aiutava tantissimo io ne avevo molta necessità nel fatto della soprattutto della matematica a lui piaceva tante quindi si insabbia aiutava tantissimo se sì sì devo dire che mio padre è stato veramente il mio supporto non mi adatto non è riuscito magari a trasmettermi quella voglia che adesso da grande o di poter nutrire il cervello che adesso con l'età che mi trovo non è che siamo mi trovo infatti che molte volte in difficoltà per questo mio non aver studiato e aver nutrito il mio cervello come si dei vecchi adesso un pochino pento e consigli dei genitori non è che gli abbia colti da quando ero ragazzina e quindi adesso mi trovo con un malcontento di questa mia ignoranza che magari poi da grande ho cercato anche di colmare magari sono adatta anche alle scuole serali che a prenderti le scuole serali comportava un anno anziché 3 qui nelle scuole mesi le scuole medie si per le scuole medie e pratica con tre anni che devi fare nel feih1 non hai quella capacità di studiare come quando fai tre anni in pratica dai quindi si è limitata anche nella comprendere si determinate uno che studia e tutto un bagaglio culturale e quindi era la cosa una cosa che un po mi manca un po mi fa sentire a volte inferiore di questo a volte me ne pento che magari non ero così perché adesso da grande mi accorgo che non sono così come io dicevo un po tonta no era solamente che io non avevo molta voglia di far vedere agli altri che lavoravo e volevo dare agli altri e quindi ho lasciato indietro quello che a me serviva invece il mio la mia cultura e per poter poter studiare per poter anche approcciare con la gente anche dei discorsi che a volte tutto questo ti crea un po di imbarazzo e quindi questo lo sentirlo sento tutt'ora ecco ho capito ritornando quando è bambina ti ricordi dove venivano infatti compiti una scuola no a casa casa allora noi avevamo sempre cioè in pratica la casa da grande però noi dove lui praticamente stavamo era nella cucina che c'era una bella un bel tavola della babbo tutti lì che facevano i compiti ognuno faceva il suo eravamo tanti quindi eravamo quando io per dire le elementari giustamente eravamo già in cinque quindi eravamo tutte lì che rigorosamente facevano i compiti tutti inchieste si se si era c'era lo un'ora che facevamo tutti insieme si è qua non avevi compiti cosa facevi a casa solitamente non è che anche quando per dire io non avevo compiti io ero sempre con questa mia voglia di di accontentare di accontentare facevo i mestieri mi occupavo molto che ci avevamo delle galline dei maiali conigli piccioni date cose cioè gli animali che a me piacciono tanto e poi curavo molto il giardino che avevamo un bel giardino con degli agrumi e quindi io l'ho sempre più propensa a fare le cose più privacy manuali manuali e quindi stavo sempre fuori oppure giocavamo giocavo un po è il filo si si si giocavamo perché c'era anche loro del divertimento andavamo fuori a giocare in strada sì quello sì se anche non avevamo magari questi giochi che perché io la verità non ha avuto mai giochi non io so lo vedevo che anche gli altri erano lappare in austria in pratica non ce n'erano bambole giochi da bambini e con un ce n'erano proprio e quindi giocavamo tra di noi quei giochi che si usavano prima nascondino alle belle signorine queste robe giocavate con le cose ma tra essi si auguri a magari ci inventavamo anche mamma magari ci faceva le bambole di pezza queste erano cose che non si spendeva etnico della sua cameretta come è arredata allora la mia cameretta era abbastanza spaziosa eravamo in 5 cioè già allora le donne dormivano tutti in una camerata e i maschi dormivano un'altra perché la casa era grande e quindi avevamo abbastanza a posto e quindi eravamo poi c'era se allora nella mia camera è composta da questi letti poi c'era un comò e comodini e la madonna basta poi non c'era altro e quanto duravano le vacanze estive allora le tue vacanze duravano da giugno fino a i primi vabbè facciamo i primi di ottobre perché infatti in effetti era si iniziava dopo cioè verso ottobre alla per i primi di ottobre si e dove passare le vacanze che cosa facevi allora solitamente noi cioè noi avevamo una zia che abitava a fertilia e ci ospitava giro tutti questi fratelli andavamo lì perché c'era il mare e quindi facevamo un mese di ferie a giro eravamo sì sì sì sì sì facevamo un mese o quindici venti giorni ci distribuiva così e quindi ci facevamo le vacanze al mare e che stavamo benissimo perché la magia speciale che ci ha trattato molto bene era molto divertita a differenza di mia madre che l'ha molto seriosa lei era giocherellona ci facevamo di pasticci roba di torte quindi stavamo bene la verità ci trattava benissimo delle belle vacanze quindi andate al mare con i più tratti nelli tuo nome la scuola ti ricordi se venivano fatte foto di classe se si si si facevano allora io qualcuno a cielo di foto di quando la scuola però qualcuna non ce l'hanno ritirata mi diceva si lamentava ma mai siete tanti magari qualche anno non l'ha ritirata la verità però facevamo tutti gli anni la rigorosa foto di gruppo con la nostra è la fine dell'anno al no sempre avveniva la fine dell'anno alla fine dell'anno si parlano dell'attrezzatura didattica quale oggetti avevi in classe che avevamo sempre le stesse cose in pratica pastelli penna matite e quaderni che a volte ci li davano proprio loro che erano dei quaderni che in pratica la copertina era nera un po porosa era la classica copertina di una volta che non c'era rappresentato figure di teheran è la boe quindi per i bambini per tutti uguali si e poi l'avevamo rigorosamente con abbigliamenti neri con questi colletti più con i sessi con cosa portavi questi oggetti a scuola appello la cartella una cartella nera una cartella nera che erano una cartella di in pelle ma bensì era una cartella in cartone si ok avevi conte dei fazzoletti di stoffa o di carta o sempre cristofano ed è capitato di portare dei giochi a scuola e ti sei mai sentito al disagio per non avere la stessa ha trattato didattica dei tuoi compagni o al contrario privilegiato di avere qualcosa che gli altri non avevano no allora eravamo tutti uguali valori a non ce n'erano differenze come ci sono adesso che per dire i ragazzini possono portare una maglia firmata no perché tutti eravamo alla stessa stesso piano non eravamo tu sei più ricca e prendi il no non si usava proprio comprare un abbigliamento speciale eravamo sempre con questi vestiti con il grembiule che era nero e poi avevamo queste gonnelline questi vestitini di prima niente di che non c'è la differenza non c'era no a casa tua avevi la tv no a casa quando io ero piccola non ce l'avevamo noi praticamente avevamo una radio che della mivar bordo è che allora quando ci hanno portato quando mio padre ha comprato la radio e la mano un allegria perché era troppo bello nel tempo c'erano quelle canzoni gianni morandi e tritoni rita pavone tutti quelli quindi per noi era una gioia sentire queste canzoni la musica perché non avendo anche però c'era una signora affianca a noi che era più avanti e in pratica al era riuscita a comprare il televisore e noi siccome il vicinato prima era famiglia e allora ci chiamava magari quando hanno fatto il papa determinate occasioni ci chiamava venica la televisione noi giustamente adava abc evitava e andavamo a vedere la televisione lavavano curiose certo che cosa facevi una volta finiti i compiti quindi ascoltavi la radio giunga vi davamo magari a giocare però nonostante che l'età sembra così ed è un piccola anche piccoline ci hanno sempre indirizzato a lavorare noi avevamo gli oliveti vigneti anche nel periodo magari tipo come siamo adesso il periodo delle olive anche se eravamo piccoli né ci portavano anche in campania lavorare ma c'era anche un momento che ce ne andavamo anche a giocare come appunto abbiamo già detto però avevo dei genitori è un po severi perché appunto poco fa ho puntualizzato il fatto di questa mia zia che era molto più giovane di mia madre in quindi mi son sentita coccolata perché ci capiva e invece a mia madre ha molto seriosa erni puniva per ogni cosa allora una volta sono andata allora che mia madre si stava riposando gli ho detto vedo una mia amica che mi dice vieni a fare questa specie di di erba una d'erba che si mangia che sono mi ricordo come si chiama io mi sono permessa quando sono rientrata buscato una su sa che c'è bella ricorda sempre per non aver fatto niente perché eravamo a un tiro di schioppo di casa era molto severa mia madre comunque erano era così [Risate] leggendo i libri no allora io che io mi ricordi allora l'unico libro che che ho letto è stato quello che mi ha regalato la mia maestra quando ha terminato l'anno abbiamo terminato la quinta e a tutti aveva regalato un libro ma io sono rimasta un pò delusa ma lo vedo comunque perché appunto mi aveva regalato don chisciotte mi aveva regalato ben non piaceva e io sono rimasta un po così e quindi però l'ho letto comunque ma lei è stata molto gentile che alla fine dell'anno ci ha lasciato un pensierino infatti è stata un segnale che ricordo bene volentieri per quanto riguardano i primi le punizioni che c'è accennato all'inizio ci ha detto che veniva the puniti in classe se qualcosa qualche bambino magari faceva cose cosa che non doveva fare c'erano altre punizioni oltre che le bacchettate sulle mani sì allora c'era qualche scappellotto andare dietro la lavagna queste punizioni erano queste le posizioni onore che che dio ti picchiassero però c'erano le punizioni c'erano in pratica queste bacchettate nelle mani oppure uno scappellotto lo davano oppure dietro la lavagna che era una cosa brutta però succedeva e sai per caso come venivano vissute le punizioni a casa che ne so magari un bambino che veniva bocciato un genitore che veniva convocato dagli insegnanti allora che a me mi sia capitato no però non ci potevamo lamentare perché per dire se io anche ho preso uno scappellotto pure succedeva qualcosa cioè le ma le madri di una volta non è che ti davano ragione ti dicevano se ti hanno fatto quello vuol dire che hai fatto qual cosa non è che ti ti dicevano magari andavano in classe dalla maestra e le dicevano come mai ha dato questo scappellotto a mia figlia oppure una violenza al titolo una bacchettata non è il mio caso però le madri non erano allora erano diverse che in pratica non davano ragioni ai figli e quindi era sempre un subire questa violenza e stare zitti ok qui davano ragione alle incisioni si fida ne hanno ragione comunque agli insegnanti perché anche se ti sbagliavi non i genitori non ti davano mai ragione ti dicevano sempre che magari tu hai fatto qualcosa super meritata questa è una conseguenza si è invece incassi derivati pure premiati ma premio poteva essere magari metterti un bel voto ma niente di particolare non c'era un no ok no per quanto riguarda invece le valutazioni come venivate valutate dagli insegnanti all'interrogazione alle verifiche venivamo valuta che per quanto tu riuscivi a dare in questa interrogazione se tu per dire in cui in dono ad avere in un'interrogazione sei stata a tratti tv dicevano brava mi sia piaciuta poi giustamente se una non era piaciuta dicevano no nuovo bene come erano i giudizi quindi erano valutazioni con noi no valutazioni numeriche 9 e riverserà anche bene briano non c'erano non c'era c'era solamente ti mettevano 45 10 8 quindi i numeri numeri e cena nei colloqui tra insegnanti e genitori si la facevano sì mi ricordo che non è che era una cosa che per dire come può essere adesso magari veniva fatta una volta a metà me a metà anno di biso scolastico metano e poi si andava mia madre a bavari tirare la pagella sì c'erano insegnanti scontenti o particolarmente felici di alcuni comportamenti che avevate in classe no io ho avuto l'insegnate che era grande di età e quindi insomma era sempre molto passiva sono in questo senso non metterà una katy ne sa molto e spritz no no no non brava molto brava molto brava però non tanto non si sbilanciava più di tanto è esiste ma le bocciature certo che esisteva non esistevano e come si si si bocciata sì c'erano sei mai stata bocciata si sono stata annunciata ed è stato un trauma voce trauma più grande che forse mi avrà portato una conseguenza proprio di aver avviato un po la scuola perché io guarda caso sono stata una testata bocciata in prima elementare in prima elementare il che è ancora cioè non è che prima non è che sei una che poi avvenne devi iniziare tutto un percorso di studio e di anche apprendimento invece non vi è stata mia un po bloccata sono rimasta un male perché a parte quello avevo proprio questo insegnante che era molto cattiva questa della prima elementare nella prima molto cattiva molto rigorosa faceva molte cattiverie questa sì quella che ha avuto dalla coda la prima fino alla quinta è stata bravissima alla maestra poddighe ma invece la maestra che a me mi ha bocciato in prima è stata la maestra fuga è stata di una cattiveria unica che entrati ricordo sempre questo episodio che allora in pratica era proprio evidentemente che non mi aveva preso in simpatia simpatia e quindi mi ha fatto anche ripetere l'anno cioè che è eroina prima non ero in terza non era in quarta il che già inizia un programma e in prima cioè questa cosa a me mi ha un po bloccato cioè sono stata malissimo perché è un piccola sì ero piccola e quindi non ho gradito molto questa questa punizione questa ha bocciato nella la verità non penso che sia stato quello però forse magari fa parte un po del percorso che una magari fa se un insegnante cerca di aiutare i ragazzi secondo me anche la persona anche l'alunno da se un alunno se una l'insegnate cerca di aiutare gli alunni giustamente io so mi sono sentita un po trattata male ecco a leivi di ripetenti in classe negli anni successivi si esce insieme è capitato sì io sono stata ripetente dalla prima giustamente però poi quando sono entrata dalla prima alla quinta con questi insegnante la maestra polli che avevamo anche dei ripetenti si si si usava proprio bocciare ripetere l'anno non era vera ma la cosa che si usava cioè si usava era così era la normativa della scuola che permetteva di bocciare prima 109 che i genitori comunque erano sempre da parte degli insegnanti e quindi supportavano il loro giudizio dopo la pagine dopo la considera pagella se era particolarmente positiva venivate premiati dai vostri genitori no vabbè no no forse magari in seguito sa è successo a mie sorelle che magari hanno loro hanno cercato di andare avanti non hanno fatto come me perché loro hanno fatto anche tre anni di superiori e quindi magari nessuno si è diplomata ma hanno avuto più più capacità di me e quindi mio padre da grato di questa cosa lui ne era felice perché giustamente lui ci teneva tantissimo che magari i figli continuassero anche a scuola perché lui appunto era di quell'epoca ma era una persona che appunto ci teneva alla cultura e la scuola e quindi mio padre da contento non parlo di mia madre perché mia madre era la quella del propria lennon si occupava le era praticamente la mamma chioccia che ci voleva bene ci educava ci faceva pratica tutti i mestieri ci aiutava e quindi non parlo di lei nell'ambito della scuola era sempre mio padre che era sempre presente e della grato se noi studiavamo infatti a beni e bacchettato tantissimo in questo fatto ma no al momento non vuol dire che non ho colto questo questo grido di mio padre per poter continuare sono stata io non tanto assidua a continuare nella scuola e mangiamo delle preferenze da parte dei professori nei confronti di alcuni la gara alcuni alunni sì sì c'erano queste differenze a volte capita avances ti sei casse tali verso sempre quei ragazzi con le ragazzine o ragazzini perché c'erano non è che in una classe di 10 12 13 persone fossero tutti quanti i più bravi c'erano quelli come me che si chiamano che erano meno capace quelli più capaci quelli più capaci erano sempre privilegiati in pratica quelli la maestra varrà sempre un occhio di riguardo facevano queste queste preferenze per quanto riguarda invece le amicizie scolastiche quali sono state le sue amicizie scolastiche ma le amicizie scommesse che sono state quelle che poi mi sono portata grande che in pratica queste amiche che appunto poi siamo praticamente siamo vicini siamo stati vicini di casa andavamo nella stessa scuola nella stessa classe e in più siamo state bocciate tutti e tre nella prima e quindi abbiamo rafforzato sempre di più questa nostra amicizia e poi abbiamo continuato dalla prima alla quinta e comunque sì anche loro non hanno seguito gli studi anche loro hanno fatto come me in pratica abbiamo sempre cercato di avere un bel rapporto con questi amici con queste amiche che io la scuola che sono sempre voluto bene e sono fatte delle amiche sono delle amiche quindi fanno ancora parte a 6 è ancora della mia vita sono delle mie amiche proprio e che appartiene di con gli altri alunni magari qualcuno che non ti stava più simpatico se c'era qualcuno che non mi stava simpatico però c'era cioè in pratica non è che gli uni o se c'era qualcuno magari che mi stava un po più simpatico però c'erano sempre quei legami che magari ce n'era una che gli piaceva di più ma un po meno come capitano fili di una personale di pelle magari una persona che può piacere di più una di meno ma non è che avevi lì c'era un comportamento è anche un rigore che lì non potevi anche fare cose diverse da pratica eravamo più te ci dovevamo seguire seduti lì rigorosi non c'era modo di fare altro è il grande gli anni di scuola questi cinque anni ti sei mai innamorato sì mi sono innamorata di un ragazzo di un giustamente sì sì sì sì di un bambino che c'era lì sì sì sì nella stessa scuola itc stenti no no no no no non erano roba mia mente di che magari mi piaceva possibile non so come succedeva come si deve succedere con niente non è stato un innamoramento magari vi poteva piacere ma è finito lì come lavate vestiti per stare in classe sempre con grembiule come viene stimata per stare in classe l'avevamo sempre il grembiule di grembiule sempre così non è che c'era di vero se sempre la stessa cosa c'è sempre prima andavamo con grembiule rientravamo col grembiule che colorerà tenero amante dei fiumi sia barba un fiocco grande sì per quanto riguarda il cibo invece facili e con la sempre magna della scuola allora sì la colazione la faceva a casa ma qui allora della ricreazione quando suonavano questa campanella c'erano spezie una specie di n come schiavo amour f come si chiama settore per settore del settore fert olio ecco c'era abbastanza grande dove adava voli che c'era questo latte americano che arrivava in sacchi loro ce lo preparavano ceo scaldavano praticamente con un bollitore di acqua e andavamo a fare cioè alla ricreazione mangiavamo questo latte che era buonissimo e sembra che sia una schifezza e invece la buona tuttora mi ricordo ha un sapore molto buono cioè un sapore particolare non del latte normale tradizionale latte di animali di bocca questo è un latte in polvere che believe ha diluito con l'acqua e noi ce ne davano un bel bicchiere e passavamo tutti quanti a turno e bevevamo questa questa chicchera di questo bicchiere di latte molto buono qui la casa se non portavo i lamenti no no no no niente perché merendine non ce n'erano allora quindi niente il pane non facevamo soprattutto così a metà mattinata questo latte che ce lo davano tutti i giorni e ritorno nella prima colazione che facevi a casa con cosa facevi io mangiavo il pane e il latte il pane biscotti in un verbale quindi mangiavamo in late poi delle volte mia madre che noi abbiamo avevamo il forno si usava tantissimo fare anche dei biscottini per il latte quelli mia madre ci faceva questi biscottini brillate magari quando c'erano quelli usavamo quel seno o spianata oppure il panino nel latte a scuola c'era la mensa no no quando ce l'ho io commenta non ce n'era non si mangiava allora c'era sì questo crash che si chiamava così il cres si chiamava che era una specie di allora le persone che erano poco che povere le facevano andare mangiavano qualcosa si chiamava il crash che questi le davano una specie di buono e andavano a mangiare lì però non era una cosa che per dire era per tutti era per le quelle persone che erano povere e allora davano questo questi buoni e andavano a mangiare che si chiamava il cres andavano a mangiare lì trio la caritas no era proprio dentro la scuola questa roma metro da scuola c'erano certi che rimanevano a mangiare ma non io non ci sono mai andata a mangiare così però c'erano certe persone magari non potevamo permetterci e andavano a mangiare lì e quindi tornavi a casa per prince si ok quali erano le merende doposcuola noi avevamo tanta frutta fanno di tutto mia madre faceva le marmellate di mele cotogne l'email e di prugne tutte queste cose quindi si mangiavano poi a volte mangiavamo pane zucchero nella spianata che faceva mia madre che un ricordo bellissimo di questo pane appena sfornato cose povere niente la nutella allora era un privilegio perché delle volte mia madre ci c'e la comprava in pratica si usava la la nutella quella bianca e rosa che rimaneva che la dovevamo comprare per dire tipo 5 lidl 10 lire e ce la mettevano in una carta tipo pergamena con la carta una carta speciale che si mettevano gli alimenti giustamente è lui a quando arrivavamo a casa quasi quasi non ce n'era perché eravamo golose giustamente ci ogni tanto intervalli dito è erano cose che non avevamo e quindi la volta che mamma si permetteva a comprare lui avevamo sempre cioè eravamo golose come dei bambini giustamente andavamo sempre un po a prendere un pochino dai venivano festeggiati i compleanni no no no niente no no no no né a scuola né no non ne so niente in cosa facevate delle feste prenatale us quando allora io mi ricordo che facevamo le recite a pasqua ma anche qualcuna a natale si facevano periodo antecedente delle feste natalizie giustamente qualche sì mi ricordo qualche appunto recita che facevamo il presepe riceve delle storie se eravamo di pass quartini che alla pasqua oppure di natale la stessa cosa quindi sempre si facevamo le reti qualcuna c'erano non era una cosa crociera per quanto riguarda l'abbigliamento comanda rivestito a scuola oltre che con col grembiule sotto allora io solitamente pantaloni prima di usato quasi niente quando io ero proprio ragazzina così io avevo sempre questi vestiti che rimanevano un po sotto il ginocchio è un po a campana niente di che magari se c'era freddo un colpettino sotto niente di particolare ecco i vestiti per andare a scuola li preparati da solo tre preparato no non lo preparano da sole perché in pratica non era tanto l'abbigliamento che c'era allora ed era magari ma la mia madre ci faceva lo lava fi ci mettevamo magari sempre quella tua a turno uno un po l'altro non è che c'era questa scelta di abbigliamento non ce ne era e quindi eravamo anche la famiglia un po numerosa ma non per quello non c'era proprio la moda di dover spendere per comprare vestiti e scarpe raccoglie il problema che non c'era proprio l'usanza di comprare vestiario quindi quanti abiti possedermi in totale no non avevo due cambi del cambio cambio avevo due paia di scarpe una magari con andavamo in chiesa perché la domenica rigorosamente andavamo in chiesa e quindi andavamo sempre con un vestitino più belle e più carino più carino e poi e prendere a scuola avevamo sempre quel cambio e per le occasioni speciali avevi dei vestiti delicati ad esempio una prima comunione la crisi ma si no lara per la curia che avevo il vestitino bianco con la coroncina per la cresima invece ero più grande e quindi avevo vestitino diverso più da grandezza è colma per la comunione avevo il vestitino proprio da comunione con la coroncina il vestitino bianco in pizzo si ok a scuola facevo educazione fisica no no qui non avevi dei vestiti appostano io ho messo i pantaloni a grande perché la ragazza io da ragazzino non ne ho mai portato è visto che eravate in tanti a casa ti capita di passare vestiti tra sorelle fratelli amici o parenti in seno ci passavamo appunto perché io sono la terza e quindi praticamente da mia sorella e mia sorella e poi passava a me e quindi ce lo passavamo la roba sensi si era una cosa e poi i maschi la stessa cosa perché io noi siamo quattro femmine 3 maschi per cui riusciva riciclare in tutto quello che quello grande non riusciva a mettere avevi orecchini città piccole appena nate ci facevano questo buco ci mettevano subito le orecchie identificata a don anche nei suoi compagni quindi dispone sì sì sì sì eravamo c'era una moda che appena che così quasi partorivano subito facevano il buco alle orecchie non so generazione buono soma infatti in effetti avevamo gli orecchini da piccoli nancy emergeva la situazione in cui tu o qualche tuo compagno si sentiva a disagio per l'abbigliamento no allora non era una cosa naturale normale accettare il tempo che stavamo vivendo la quello non è il tempo di adesso oppure quando c'erano anche i miei figli e che è stata tutta un'altra storia noi abbiamo vissuto un'epoca che era quello non è che ci si sentiva a disagio erano nella stessa situazione nonostante che noi per dire in confronto alle mie amiche e la mia famiglia non è stata una famiglia che una famiglia povera ma era l'abitudine che in pratica prima non compravano non accontentavano i figli per dire a comprare una cosettina carina un vestitino e non c'erano neanche tanti negozi anche per poter comprare queste robe se non è che per dire una allora si andava in una sartoria come c'erano le sarte le sarte che non parlo di una sartoria con un salto di regia a livello cure a una sarta che magari ti fa un abitino vestitino ma non c'era questa cosa eravamo dei vestitini che sembravano quelli del brutti non meramente avevamo solo le orecchi né che ci differenzia va dai ragazzi perché poi lavavo tutti i vestiti molto scuri e non carini neanche purtroppo per quanto riguarda invece le giornate particolari facevate recite in gite all'interno non si faceva le recite le abbiamo sempre fatte per studenti adesso fare quanto riguarda le festività cioè pasqua e natale però poi gite no non ne facevano proprio di g ma niente non si organizzavano le gt allora niente nella tua scuola c'è l'educazione musicale ha quindi non facevate neanche i saggi di fine anno no non lo facevamo quando faceva volare cita se c'era per dire un qualcosa di musica ciman ma non era una cosa perché per dire allora non c'erano i flauti ma queste cose non avevamo non mi occupavo proprio quindi era solamente facevamo la recita basta personaggi cosa del genere ma niente di che ci puoi parlare degli esami delle elementari tragedia l'esame di classe l'hai fatto non della classe mia così no poiché classe hai fatto gli esami classe nostra cioè tipo no a in seconda o in quinta in quinta no no da quinta in cui qui non sai dei sensi in quinta in seconda non si usava prima cioè si faceva in quinta slam ed di scuola e come è stato allora come è stato io sono come al solito nomi smentisco mai però velo cavata piano piano ho fatto il mio dovere e non è che sia stata un eccellenza ma ho cercato di fare del mio meglio la mia tre giri da sempre quella della matematica ma poi per dire a me piaceva tanto fatto un tema che adesso non me le cose che cosa fosse e poi risposto di storia e geografia cose religione ma siccome promossi io sì sì sì sì magari proprio vabbè ce l'ho fatta da parati glielo gentilmente di leggersi la liberatoria allora io so io sottoscritta san sebastiano nata il 19 se 55 ad alghero autorizzo la pubblicazione su youtube dell'intervista da me rilasciata a nome di gloria paltana nel giorno e nel luogo sotto i mercati la consultazione on line sarà quindi aperta a tutti tale autorizzazione esclude qualsiasi uso ai fini di lucro tale testimonianza filmata viene rilasciata per l'api le finalità del progetto memorie d'infanzia promosso tra gli altri dal laboratorio di ricerca formazione didattica dell'università di firenze per qualsiasi cari chiarimento in merito può essere contattato il professore stefano liviero lo scopo e dalla ricerca e di raccogliere le memorie l'infanzia di scuola degli italiani data 21 12 2020 porto torres san sebastiano grazie per la sua testimonianza grazie a voi buonasera

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L’intervista, della durata di 50: 35 minuti, (https://www.youtube.com/watch?v=byn91NPuHVw&ab_channel=GloriaAltana), ha per oggetto la memoria scolastica e d’infanzia di Sebastiana Sanna nata al Alghero il 19/6/1955 e residente a Porto Torres (SS).

L’intervistata ha frequentato la scuola per 5 anni, portando a termine la scuola elementare presso Ittiri (SS) e recandosi sempre a piedi presso l’istituto. Parlando della sua esperienza scolastica, la sig.ra Sanna, ricorda che per prima cosa ogni mattina era richiesto agli alunni di farsi il segno della croce e recitare una preghiera prima dell’appello, (Galfrè, 2017).

L’insegnamento della religione cattolica diventerà facoltativo solamente nel 1985 con la legge n. 121.

L’organizzazione della didattica prevedeva un’unica maestra e che ogni giorno venisse svolta una sola materia inoltre era richiesto a tutti gli alunni di indossare il grembiule.

L’intervistata sostiene che la sua scuola non organizzasse nessuna gita e che non fossero previsti lavori di gruppo in classe “quello che c’era da fare si faceva assieme alla maestra” (5:12 m.), nella scuola non era prevista né l’educazione fisica né quella fisica mentre religione era obbligatoria per tutti.

Il plesso scolastico era ben attrezzato, spazioso e includeva anche un giardino, le aule erano miste. Non era prevista una mensa tuttavia, l’intervistata, sostiene che “le persone che erano povere le facevano andare e mangiavano qualcosa, si chiamava il Cres, una specie di buono” (38:19 m.), in sostanza con questo buono si poteva usufruire di un pasto direttamente nell’edificio scolastico, (Crainz, 2001).

L’istituzione del tempo pieno nella scuola elementare avvenne nel 1971 con la legge n. 820.

Parlando del ruolo dell’insegnante, la sig.ra Sanna afferma che anche quando venivano impartite le punizioni per la famiglia la maestra aveva sempre ragione, in ogni caso non veniva mai messa in discussione l’autorità del docente. 

L’intervistata sostiene che il momento della consegna della pagella costituisse un momento critico in quanto i suoi risultati scolastici non erano buoni, particolarmente complicato fu il primo anno di scuola elementare che la sig.ra Sanna ha dovuto ripetere. Di questa esperienza, l’intervista, conserva un ricordo assai negativo soprattutto per il rapporto con la sua prima maestra la quale era estremamente severa con gli studenti “era di una cattiveria unica” (28:22 m.).

L’intervistata ricorda che suo padre la aiutava quotidianamente nello svolgimento dei compiti a casa “anche se aveva la quinta era un uomo colto, gli piaceva molto leggere, aveva letto tutta la Divina Commedia e tanti altri libri” (9:58 m.).  

La sig.ra Sanna sostiene che da piccola preferiva il lavoro manuale come quello nell’orto e nell’oliveta di famiglia, in genere, comunque il tempo libero lo trascorreva all’aperto insieme ai fratelli.

La sig.ra Sanna afferma che solo da grande ha scoperto il piacere della lettura e dello studio indubbiamente anche grazie all’esempio del padre, difatti l’intervistata ricorda di aver poi frequentato la scuola serale per conseguire la licenza media, (Crainz, 2005). 

Nel momento in cui l’intervistata ha frequentato la scuola serale era già entrata in vigore la riforma che prevedeva la scuola media unica, istituita nel 1962 con la legge n. 1859.

Al termine dell’anno scolastico, durante le vacanze, l’intervistata insieme ad i fratelli si trasferiva a casa di una zia, la quale viveva sul mare: questi periodi vengono ricordati come momenti di grande spensieratezza.

L’intervista affronta anche argomenti quali i materiali scolastici e l’abbigliamento.

 

Fonti

Fonti bibliografiche:

G. Crainz, Storia del miracolo economico italiano, Milano, Donzelli, 2001.

M. Galfrè, Tutti a scuola! l’istruzione nell’Italia del Novecento, Milano, Carocci, 2017.

G. Crainz, Il paese mancato, Milano, Donzelli, 2005.

 

Fonti normative

Legge 25 marzo 1985, n.121, Ratifica ed esecuzione dell'accordo, con protocollo addizionale, firmato a Roma il 18 febbraio 1984, che apporta modificazioni al Concordato lateranense dell'11 febbraio 1929, tra la Repubblica italiana e la Santa Sede (GU Serie Generale n.85 del 10-04-1985 - Suppl. Ordinario), permalink: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/1985/04/10/85/so/0/sg/pdf

Legge 24 settembre 1971, n. 820, Norme sull’ordinamento della scuola elementare e sulla immissione in ruolo degli insegnanti della scuola elementare e della scuola materna statale (GU Serie Generale n.261 del 14-10-1971), permalink: http://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/1971/10/14/261/sg/pdf

Legge 31 dicembre 1962, n. 1859, Istituzione della scuola media statale (GU Serie Generale n. 27 del 30-01-1963), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1963/01/30/062U1859/sg

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