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“Facevamo il doppio turno: un mese a scuola la mattina e uno il pomeriggio”. Memorie d'infanzia di Luisa Giannandrea.

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/863
Scheda compilata da:
francesco.bellacci
Pubblicato il:
05/12/2022
Nome e cognome dell'intervistatore:
Chiara Alterini
Nome e cognome dell'intervistato:
Luisa Giannandrea
Anno di nascita dell'intervistato:
1965
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Università
Regione:
Puglia

io sono nata nel 1965 a covignano un paese medio piccolo della fiducia di pane benché questi nata la uil hanno deciso di mandarmi ascoltabile un anno prima e quindi diciamo elementari per me sono stati una sofferenza non mi sono divertita per niente per niente poi sono andata alla scuola media forse perché per un po plagio cella proprio perché avevo più professori quando perché forse aveva bisogno semplicemente di cambiare io mi sono trovata benissimo mi sono sentita più grande che ho cominciato ad andare io studio buongiorno sono chiara alterino senza strisce in formazione primaria di firenze e oggi per progetto infanzia intervisteremo vita che ci racconterà conto diciamo com'era la vita scolastica quando era piccola lei possiamo partire le prime domande sono quando e dove sei nata io sono nata nel 1965 a putignano un paese medio piccolo nella provincia di bari ho capito e come era composta la tua famiglia dove viveva te vivevamo al paese un appartamento anzi metano avevamo in un appartamento e l'altra metà anno avevamo una casa in campagna la mia famiglia era composto da mio padre e mia madre e mia sorella grande mio fratello piccolo ho capito e ma c'erano anche altri nuclei familiari che vivono insieme a una oppure lavateli e comunque come non ho capito è che lavora facevano i tuoi genitori mio padre commerciante era orefici e quindi aveva una gioielleria e mia madre e da insegnante di matematica e scienze alla scuola media ho capito che oggi che lavoro svolge io oggi svolgono il lavoro di predatrice lavoro per una casa editrice che pubblica i testi accademici e scientifici e mi occupo di tutto quello che serve per portare un libro dal manoscritto dell'autore alla stampa va bene e parlando appunto di scuola ora dove frequentato il primo ciclo di scuola e che hanno il primo ciclo di scuola in termini la scuola elementare l'ascoli né mentale ma anche della scuola d'infanzia se le frequenta la scuola d'infanzia l'ho frequentata purtroppo per soli due anni perché i miei benché fossi nata nel mese di aprile hanno deciso di mandarmi a scuola un anno prima e quindi la scuola d'infanzia un ricordo molto vago e comunque molto bello la scuola primaria a quei tempi io l'ho cominciato a 5 anni e mezzo solo che non era possibile iscriversi in una scuola primaria statale se non si e se non si aveva non si era unita di sei anni se non so se siano unità inferiore di 6 anni e quindi mi hanno mandato a fare da cosiddetta primina si chiamava così in un istituto in una scuola di suore e poi a sé con una volta compiuti i sei anni quindi il secondo anno delle scuole elementari sono passata alla scuola statale ho capito quindi prima la prima in un istituto di in una scuola privata di suore e dalla seconda alla quinta scuola statale quindi in quegli anni sono dei compiuto sei anni non potevi accedere alla scuola primaria statale e privata primaria non si chiamava primaria era chiamata scuole elementari non si poteva accedere alimentare sono minimo sei anni esattamente ho capito e ora prima di andare nello specifico per quanti anni proseguito gli studi per moltissimi vaticani anche lì o finiti poco tempo fa perché io mi sono diplomata al liceo classico ho fatto la scuola per interpreti e traduttori e diplomandomi nel 1983 contemporaneamente il frequentavo l'università che però poi una volta finita la scuola per interpreti abbandonato ho lavorato alcuni anni all'università lo ripresa all'età di 38 anni e mi sono laureata triennale magistrale poi ho fatto anche un dottorato di ricerca quindi diciamo che il mio ciclo concluso a 45 ok quindi io ho scritto qui come è organizzata la scuola primaria in cui hanno la meglio dire come è organizzata la scuola e le medie mentali tipo che attività a svolgerla te allora innanzitutto devo dire una cosa che nella scuola privata eravamo sia maschietti che femminucce ed eravamo numerosissimi tipo 45 bambini con una con una suora severissima riuscire a tenerci tutti tranquilli e mentre poi la scuola statale non so perché da noi era ancora separate per genere quindi la mia era la classe totalmente femminile anche lì molto molto numerosa credo che fossimo oltre 35 bambine con una sola maestra e l'attività erano naturalmente quelle canoniche da programma e come altre attività va beh facevamo coro poi un po di attività fisica nel cortile della scuola d inverno estate ed inverno quando il tempo lo permetteva e poi facevamo alle gite quelle fuori porta di una giornata una volta l'anno qualche uscita rara e niente la cosa particolare che se io sono una cosiddetta baby boomer sono gli anni sessanta sono stati gli anni in cui sono nate più bambini in italia e c'è stato un forte incremento demografico e quindi spesso le scuole soprattutto al sud non avevano strutture classe a sufficienza per poter tenere tutti i bambini informare tutte le classi e quindi facevamo il doppio turno che vuol dire che alternati andavamo a scuola o un mese la mattina e di pomeriggio quindi ecco la nostra le mie elementari sono state cadenzate da questa da questa alternanza tra mattina e pomeriggio quindi diciamo la mattina rimaneva cup che mia mamma invece li segnava quindi andava tutte le mattine a scuola quando dovevo andare a scuola il pomeriggio stavo con una signora in casa che come le visite si una signora una che aiuta la mia mamma con l'altro con la casa e con altre cose e il pomeriggio andavo a scuola e la squadra ma è cotto era dal dalle due alle cinque e mezzo cosa che ho capito quindi diciamo c'era un periodo in cui i tagli a scuola la mattina simile quando ascom al pomeriggio credo che fosse un mese alla volta ora però non ne sono sicuro mi sei di mattina un mese di pomeriggio per perché le classi con le classi proprio le aule non bastavano per tutte le sezioni che si formavano ho capito siamo ora mi ha detto appunto casa classe da solo femminile ma sì che tu ricordi ricordi della sua scuola vi erano anche classi di certo no mister no e la mia scuola o classi maschili ok quindi non c'erano classi miste no però a mio fratello che è nato solo cinque anni dopo di me già era in una classe mista ho capito ti ricordi più o meno come la strutturata alla classe come l'hanno visto steve aoki la cattedrale in una maniera assolutamente reggono rmm al e canonica con la maestra sulla cattedra su un lato della classe e nei bambini tutti frontali per fine e che i banchi erano da due ho capito e come ti spostavi per andare a scuola che accompagnava qualcuno prende i mezzi pubblici paese era molto piccolo e la mia scuola ti stava da casa cinque minuti a piedi quindi generalmente andavo a piedi oppure mia madre prima di andare a scuola mi portava o mio padre prima di andare lavoro generalmente loro erano già erano genitori un po apprensivi per l'epoca e quindi tendevano ad accompagnarmi a però poteva capitare che andassi da sola o presenza problemi non c'erano i bambini all'epoca potevano entrare uscire da scuola da soli non era obbligatorio che un adulto li accompagnasse riprendesse c'erano dei tuoi compagni che magari si spostavano di una scuola con la macchina oppure con altri mezzi gli altri mezzi da noi nel 1970 nella provincia di bari in un paese di 25.000 abitanti non esistevano c'erano o le macchine dei genitori con le proprie gambe e probabilmente gli altri venivano accompagnati dalla mamma oppure a piedi insomma questo io non esistevano mezzi pubblici ho capito e diciamo che venivano scandite le elezioni ti ricordi all'incirca cosa studiava tele le menzioni programmi molte poesie va bene italiano storia geografia un po quello che si fa si fa ora magari libri di test erano molto molto diversi facevamo le letterine nella prima elementare anzi io l'ho fatta dalle suore però insomma è comunque ci tenevano moltissimo alla grafia bisognava avere una grafia perfetta e conta tantissimo e insegnavano l'alfabeto non con le sillabe va a lettera per lettera e più o meno le cose io le ho ritrovate poi quando ho avuto le mie figlie elio seguite nei compiti nel loro percorso scolastico nella primaria e quello che era molto era erano molto diversi tipi di tè parlaci un po e si ora io non me li ricordo benissimo comunque c'era un impostazione nel testo molto patriarcale cioè e poi si perché tutto veniva raccontato che il padre lavorava la roma stava a casa i figli devono fare gli obbedienti e il mondo de amicis ovunque libro cuore eccetera eccetera e io per conto mio aveva una maestra molto molto molto severa che ci teneva tantissimo alle proprie bambine affinché non andassero male insomma bisognava stare molto attenti a filare dritto non me non erano ammesse distrazioni o o altro lei insisteva ci faceva imparare tantissimo e poi si ha memoria ci faceva cantare tantissimo tutti i canti della resistenza perché all'epoca ancora elano insomma eravamo nel 1970 quindi 25 anni dopo la liberazione e la fine della seconda guerra mondiale e facevamo questi cori anche un po patriottici e e poi molta matematica geometria e quello che ricordo che non si potevano strappare i fogli dal quaderno tutte le volte che trovava un foglio strappato si arrabbiava tantissimo e purtroppo era una maestra che già all'epoca era vicinissima la pensione quindi aveva un impostazione proprio da aveva cominciato a insegnare negli anni 30 quindi usava anche metodi un porti chino violenti per educare e per far star bene noi bambine ho capito quindi diciamo erano disciplina molto più rigida estensi si usava proprio la bacchetta che ci leva sulle ma ho capito è visto che mi hai detto che hai hai un fratello che cinque anni dopo ha fatto le elementari c'è stata differenza moltissima moltissima disciplinare si sia perché lui aveva una maestra più giovane invece avevo una maestra molto anziana e sia perché forse in cinque anni è cambiato tantissimo cioè tra il 1970 e il 1975 la società italiana è cambiata veramente tanto e quindi c'era maggiore attenzione al bambino era un po più al centro mentre prima invece i bambini dovevano essere educati con metodi molto forti ecco io diciamo che ho preso la parte finale di quel tipo di educazione lì ho capito diciamo un po parliamo dell'abbigliamento come vive stivato per andare a scuola avevate i grembiuli sera avevamo delle regole molto rigide perché anche lì dipendeva da maestra maestra e mia madre insegnava tre figli non aveva molto tempo per diciamo la mattina per metterci a posto quindi la sua tecnica era quella di ca tagliarci capisco perché così non ci doveva fettina non doveva impazzire perché volevano tutti con le bambine che dovranno avere le trecce o le quote e avevamo bambino il grembiule bianco e con un fiocco nastro blu che ci dovevano dare formando un grande fiocco è il grembo dovrà essere pulitissimo e appena si macchiava un pochino doveva essere lavato e poi dovevamo anche metterci sopra ha attaccato non c'era una passatina un cerchietto un altro fiocco quindi io sui capelli corti e senza cerchietto e amare la mattina mi fissava le forcine nella cute per farmi stare questo fiocco che non ci stava assolutamente e poi avevamo una cartella in pelle di quelle che si mettono sulle spalle quadrate e ci portavamo la merenda e avevamo avevamo l'intervallo in cui dove potevamo ma quale potevamo mangiare e in maniera e li andavamo a mangiare fuori insomma lì eravamo potevamo andare fuori in cortile quando appunto era per il tempo a mangiare avevamo un bellissimo cortile si la scuola era molto bella e dove potevamo giocare si ho capito invece l'abbigliamento maschile te lo ricordi li abbigliamento ma scrive lo ricordo sì perché i bambini all'epoca vento freddo caldo avevano sempre calzoncini corti al ginocchio con i calzettoni come noi anche quando mettevamo le gonnelline mia mamma no tendeva sempre a metterci pantaloni perché era una per una una persona molto umile avanti per quel tempo non amava ad esserci in maniera classica ma in maniera molto sportiva però anche le bambine quando indossavano la gonna non esistevano e ancora di calzamaglie si mettevano i calzettoni traforati bianchi e maschietti il calzoncino al ginocchio c'è un tallinn canzone l'italia maschile tipico però al ginocchio con i calzettoni e mocassini o le scarpe allacciate perché ancora le scarpette dovevano arrivare dalla qualche anno le scarpette da ginnastica io le ho ritrovate alle medie ma fino alla elementare ancora non c'erano cioè non si usavano per andare ad andare fuori o per andare a scuola c'erano le scarpette che si usavano per per fare attività genica come veniva chiamata d'accordo quindi voi avevate il grembiule bianco le bambine 22 bianco e maschietti grembiule blu ok nella mia scuola e poi magari casco la sua cambiano a parlo della mia scuola certo e non tra domanda portavi degli oggetti a scuola per esempio il libro di testo vi veniva formati fornito dalla scuola oppure veniva morire lo a comprarselo lo ricordo penso che comunque erano libri con le cedolin e come come ora cioè di fornivano una scuola gratuitamente anche un alle scuole elementari sono gratuiti con le celluline a va bene ho capito e c'erano altri oggetti che porta via scuola sia che ti se arrivano appunto come basso tutti quei tutti gli attrezzi canonici colori astuccio avevamo questi astucci tipo quelli che con la cerniera dove ci hanno tutti i colori dentro già c'erano questi quadrati rigidi della grandezza di un quaderno con tutti i colori dentro io ci tenevo tantissimo mi piaceva tantissimo colorare e disegnare e poi tutti i riti le righe e livelli come è le penne bic perché io ho usato già la penna bic nel 1970 già si usavano già in commercio sono oggetti che sono venuti fuori diciamo dalla metà degli anni serali non lo ricordo ma insomma prima di me usavano le penne stilografiche ancora priva mio padre usava il pennino nell'inchiostro infatti la particolarità dei nostri bandi che erano quelli che avevano usato in qualche modo anche le generazioni precedenti che avevano tutto tutti due buchi messi ai lati perché lì si metteva prima della b insomma si metteva il contenitore dell'inchiostro e col pennino sintini ceva quindi aveva diciamo una cosa del passato esattamente che però naturalmente erano banchi come quelli che c'erano prima dei banchi a rotelle banchi normalissimi e però i miei avevano appunto questi buchi che un tempo erano serviti per contenere il ritorno al passato era ricco e come vi rivolgeva te la maestra elevate del to the void voi io davo e voi perché o al sud si usava lì a tutti dare del voi e chiamarla maestra non esisteva mai maestra ok sono maestri neanche il maestra col nome maestra basile era il cognome michael nome per carità è detto che sperano state organizzate anche attività extra scolastiche tipo qualche gita fine erano le mete ma quelle molto vicino e siamo andate per esempio abitavo vicino alle grotte quindi che ne so siamo andati a visitare le grotte quelle di castellana oppure c'era la grotta anche di putignano che è molto più piccola oppure siamo andati forse in quinta abbiamo fatto una città un po più lunga siamo andati a castel del monte oppure ad alberobello insomma ci che così proprio di giornata nel limite dei 40 50 km ho capito e diciamo così nella vostra classe c'erano distinzioni di classi sociali per esempio nota vena di finanza di no no no no assolutamente molte distinzioni a livello personale tra maestra e alunne alunna quello si era una maestra che tendeva delle preferenze e chi più chi meno insomma ma dal punto di vista sociale assolutamente no io mi sentivo quali alle altre le altre senza nome eravamo trattati da quel punto di vista tutela stessa maniera quindi diciamo anche arriverà anche il grembiule e assegna soprattutto a questo a togliere quelle differenze che potevano essere date dall abbigliamento cioè chiaramente c'erano persone con gestazione sociale molto diverse e però io non l'ho mai sentita questa cosa nei primi anime negli ultimi anni e poi neanche nella scuola media perché anche lì abbiamo siamo stati nelle ultime case a portare il grembiule alla scuola media e il grembiule serviva proprio a questo siamo a nascondere la propria canova a nascondere avendo le carte uguali tutto qua niente ok e ad avere la stessa dignità domanda domanda come tutti davano dei compiti compiti da svolgere a casa e come erano siano molti compiti da svolgere non si può più o meno quelle che danno ora in quantità inferiore sicuramente perché essendo una maestra unica come dire calibravano la quantità dei compiti però io mi ricordo i pomeriggi passati a studiare e dove studia v dove faceva i compiti normalmente sul mio tavolino nella mia camera quindi avevi una scrivania in una piccola scrivania tua sì una piccola scrive un tavolinetto non è una vera e propria scrivania perché poi abbiamo in realtà poi i primi anni io li ho passati in una casa che la propria vicinissima alla scuola qualità gli attuali invece ci siamo abbiamo fatto un trasloco e lì ho avuto una vera scrivania però diciamo i primi due tre anni li ho passati su un tavolinetto dal gioco fare i compiti oppure cucina insomma mentre poi quando abbiamo cambiato casa avevo la mia stanga mia camera con una bellissima scrivania gli facevo lì ho capito eri autonoma nel fare i compiti oppure chiamata essendo insegnante non mi ha mai aiutato a fare un compito ho capito neanche fratelli alla sorelle no facevo tuffati dovevamo fare tutto da sola e il dogma era se non hai capito chiederlo maestra ho capito e poi una volta finiti compiti finita la scuola e altro come giocavi e con chi come erano corrente già allora il mio gioco e pc quando ero molto piccola colorare passavo le ore a colorare e avevo una collezione di colori invidiabile invidiata da tutti poi quando invece sono diventata un po più grande più grande e abbiamo cambiato casa come dicevo prima abitavo in un palazzo dove c'erano molte famiglie con bambini piccoli e quindi lo passavamo cortile a giocare tra di noi soprattutto quando c'era bel tempo e se no c'era che ne so la dottrina che noi chiamavamo catechismo si andava al pomeriggio in chiesa appunto fare dottrina poi si passava un pochino di tempo con le amiche della dottrina magari si faceva un giretto per il paese e si tornava a casa e poi mia mamma ci portava fuori in campagna cose così avevo alle alle elementari non avevo grandi amiche perché boh non lo so perché non non c'erano tutte le attività diciamo quelle di andare a casa dall'amica giocare e fare i compiti insieme no i bambini stavano con i genitori ho capito e non mi ricordo di avere appunto amicizie particolari durante gli anni delle elementari contrariamente nuovo the tantissimi alle medie va bene e giocare anche con cugini o parenti non perché la ne avevo io avevo perché le sorelle di mia madre erano i cugini erano maschi due vasche erano molto più grandi mia mamma e dalla piccola di sorelle abbastanza più grandi quindi chi viveva fuori fuori al nord e che viveva lì appunto io avevo 67 anni miei cugini avevano 15 16 17 quindi non non potevo giocare coloro invece ne avevo un cugino bis bis cucino con cui invece giocavo spesso che però poi la cosa sia tra allentata quando abbiamo cambiato casa quello sì il mio coetaneo il cugino però di classe no quindi classe no perché qg diretti i miei coetanei non mi avevano capito ho capito e parliamo un po delle vacanze soprattutto quelle stile che penso fossero le più lunghe quanto dura ma noi come le passa lì allora le mie vacanze confini iniziano l'ultimo giorno di scuola e finivano il primo giorno del di ottobre perché alle elementari duravano molto di più [Musica] le vacanze la scuola iniziava il tuo pre mia madre essendo l'insegnante più o meno seguiva questo questo ciclo qui e come ho detto prima noi passavamo sette mesi nella casa in paese e gli altri cinque mesi i miei si trasferivano nella casa in campagna si usava si usava così due al sud per le famiglie ma anche le famiglie che non se lo potevano permettere anche le famiglie di un livello più basso tutti avevano un appoggio fuori in campagna dove facevano la cosiddetta villeggiatura perché noi essendo abitando vicino al mare non abbiamo mai avuto il bisogno di fare le tipiche vacanze di quelli del nord che sparano che dà a milano da firenze e andavano al mare noi venti minuti di macchine erano al mare e quindi diciamo che il mali per noi in una cosa assolutamente normale che non dovevi andare a cercare da un'altra parte quindi le vacanze hanno andare in campagna e poi mia mamma quando si finiva finivano a scuola incominciavamo da giugno fino a settembre non dico tutti i giorni ad andare al mare ma quasi quindi poi ci sono stati degli anni in cui siccome io avevo la sma mio padre dovuto affittare una casa al mare per 23 anni a polignano e allora il mese di luglio mio padre continua a lavorare perché appunto erano venti minuti di macchina e io mia mamma i miei fratelli abbiamo passato tre quattro anni al mare nel mese di luglio qualche volta riuscivamo a fare una settimana in montagna tutti insieme con mio padre erano vacanze che se c'erano 6 ciano se non c'hanno si rimaneva a casa ho capito e semmai durante l'anno nelle vacanze di pasqua facevamo un viaggio ci vuoi raccontare siamo e ci facevamo degli altri che avendo mia mamma sorelle che abitavano al nord una sorella in particolare che abitava al nord e altri parenti che abitavano a roma spesso a pasqua andavamo per una settimana o a ferrara o a roma e fi oppure facevamo semplicemente dei viaggi nelle città date italiane e come vi spostava con la macchina di mio padre ho capito vediamo un po dopo le elementari e frequentato le medie e differente notato tra le elementari e le medie un salto con il salto enorme io le elementari non le ho vissute molto bene per il fatto che secondo me ero troppo piccola cinque anni e mezzo per iniziare e poiché all'epoca non c'erano le attenzioni che ci sono ora non ci non ci hanno gli studi che ci sono ora tipo quelli sulla dislessia o altre cose simili assimilabili agli stessi a io mi ricordo che avevo grandi difficoltà in acqua in alcune cose ma le difficoltà vere che però erano poi classificate dalla maestà come distrazione come non voglia di studiare come eccetera eccetera invece poi è quindi diciamo le elementari per me sono state una sofferenza non mi sono divertita per niente per niente quando poi sono andata alla scuola media forse perché per un po grandicella proprio perché avevo più professori proprio perché forse avevo bisogno semplicemente di cambiare io mi sono trovata benissimo mi sono sentita più grande e ho incominciato ad amare lo studio proprio alle medie cosa che invece alle elementari assolutamente e diciamo che erano le tue materie preferite sia le elementari che poi alle medie segna ripeto alle elementari era difficile avere una materia preferita perché ho avuto grosse difficoltà forse quelle scientifiche non mi ricordo forse la storia forse la storia nella mia materia preferita legni mentale per quanto riguarda invece all'erede mi ricordo ancora la prima lezione di inglese è che fu una folgorazione e alle medie mi piaceva scrivere tutto ma in particolare inglese in particolare se fosse quella che mi piaceva studiare meno e la chance e forse perché la materia che insegna alla mia madre però inglese nascono rapito quindi alle elementari voi non facevate inglese si alimentari no no no no no anzi io sono stata fortunata perché sono entrata in una delle prime classi delle medie dove veniva insegnata la lingua inglese perché fino all'anno prima o due anni prima c'era solo una lingua francese come lingua straniera ho capito poi sanno che se la laureata appunto in lingua di sbagliare straniere inglese poi lei è proseguito gli studi sempre sempre ho capito e differenti di abbigliamento tra quando erano bambini delle elementari in una bambina delle medie cambiato tutto perché praticamente sono ho vissuto quegli anni di cambiamento no era il 1970 ho vissuto proprio l'anno dell'emancipazione femminile ripeto siccome mia mamma era una persona abbastanza moderna e quando finalmente non era più obbligata a vestirci in maniera diciamo anni sessanta è incominciato a pisticci con i jeans quando poi abbiamo conosciuto i jeans e le scarpette io alle mele non mi sono mai più vestita diversamente mentre alle elementari eravamo obbligati in qualche maniera indossare pantaloni di pan di lana gonnelline di lana maglioncini che pizzica vano camicie t né coi bottoni quando poi sono venute le t shirt e jeans già verso la fine delle elementari ogni ricordo che passavo ero e lo vestita così sempre ho capito e scarpe che la cina una domanda anche riguardante le elementari facevate educazione civica per casi si si come no che voglia tantissimo anzi ci teneva tantissimo la mia maestra di cosa tratta vate principalmente bella anche delle regole sociali delle leggi cdc diciamo che sarà il presidente della repubblica e questo ente del consiglio il parlamento io io me li ricordo queste cose oppure ci insegnava ci insegnavano le proprie educazione civica cioè le basi i fondamenti della vita politica e nella politica italiana questa è la costituzione nei capisaldi della costituzione come ho capito poi linea le medie proseguito questi studi c'erano indicazioni ci va bene invece le attività extrascolastiche sono cambiate da elementari e medie erano comunque per esempio parlo delle gite piccole gite colleghe non abbiamo fatto ma gite di 34 petto perché noi avevamo al sud in un paesino piccolo i miei coetanei che abitano magari al noto già facevano le gite di 2 3 giorni io la mia prima città lunga l'ho fatta in quinta liceo ho sempre fatto solo gite di un giorno solo ho capito neanche detto che alle amicizie sono molto cambiati all'elementare le medie avevi più amiche oltre più amica e sì perché comunque stanno in un paese noi appena possibile uscivamo quindi ci trovavamo fuori i peli siamo incominciate ad andare chi a casa di quel casa di quell'anno tra insomma facevamo i gruppetti cosa che invece capitava raramente e diciamo che io ho più autonome potevo fare perché mia mamma non aveva molta voglia se non farmi un giro quando ho cominciato ad avere più autonomia mi sono mossa da sola ho capito quindi con più autonomia intendi magari uscire da sola o questi all'epoca cioè bastava ad entrare alle sette di sera a casa il pomeriggio poter restare fuori ho capito e volevo chiedere come nel controllo dei genitori riguardanti magari le amicizie oppure si incontra vita molto controllo dovevano sapere con chi ero dove ero chiti chi era figlio quello di chiara figlio quell'altro e soprattutto il l'orario di rientro cioè loro sono stati molto molto rigidi sull'orario di rientro e non si poteva scattare l'unica cosa era ammessi solo i cinque minuti dopo cinque minuti scattava la punizione che erano usciti per due settimane e se per mille motivi era un'emergenza comunque una causa di ritardo come avevo sognato cellulari perché ma perché non ci sono dei telefoni che si possono portare dietro e perché capitava che a volte io ero anche con genitori di amiche e si era rotta la macchina è immenso e non si poteva avvisare nessuno io avevo l'obbligo viaggiavo con il sacchetto di gettoni perché i miei la prima cosa che mi davano quando uscivano erano i genitori ovunque ti trovi se fa ritardo deve chiamarci egli quindi se io facevo il dato perché amavo avevo un problema tutto ok laddove invece mi era impossibile chiamare io veramente sui m cellulari e e perché sapevo che i miei ciclista sarebbero arrabbiati tantissimo mi è capitato qualche volta di arrivare irritato senza avvisare sono stati dolori si dolori a prescindere anche se dolori iniziali poi magari ragionando capivano però iniziando un istituto dolori ho capito le medie che è fatto avevano come posso spiegare avevano un settore specifico tipo no non esistevano gli indirizzi indirizzo non esistevano ministero non c'erano inizia con una media tutte le la media in italia da tutta uguale contro l'arbitro 1900 io mi sono iscritta alle mele nel 1975 ho iniziato le menti nel 1975 le ho finite nel 78 e non esistevano le medie con indirizzi ho capito e alle medie eravate sempre la classe solo quei mesi eravamo sempre una scala siamo stati l'ultima l'ultima classe solo che mi già quelli dopo di noi erano miste noi avevamo profonda invidia se volevamo i vari scritti nella classe e invece no noi siamo stati l'ultima sezione femminile ultimo anno di una sezione femminile e indossava the ancora i grembiuli grembiule nero ho capito è il terzo nike air ha ammesso portarlo sbottonato l'unica missione che ci facevano e portare sbottonato il grembiule e per lanciamo ritornano ma l'amicizia frequentavi anche bambini cioè maschi la tua età alle medie no alle medie hanno essenzialmente semini maschili frequentava nel cortile di casa cioè i miei quelli che abitavano con me nel palazzo di avevamo un gruppetto di dieci quindici bambini e quindi come dite molto molto rumoroso e chiassoso e lisi frequentiamo ma poi io facevo ginnastica e quindi maschietti di frequentavo io con i miei ci hanno fatto fare sempre tanto sport io tutti i giorni andava in palestra e li avevo anche un bel gruppo di amici una micro femmine quindi sono quasi anche attività extra scolaro italia in poi sia la ginnastica qualcos'altro quando sono diventata più grandicella da lì in poi ho fatto anche no prima a mio padre ci ha fatto prendere lezioni di tennis quando facevo le medie d'estate ci mandava lezioni di tennis e poi quando state grandicello ho fatto anche pallavolo pallavolo ginnastica e tennis e diciamo si incentrava molto sullo sport voleva che ma perché non è che siano tante altre cose oltre la scuola altri nasconda c'era solo sport giusto per non fare stare a casa i bambini senza far niente ea no non è vero i miei mi hanno fatto studiare a tutti e tre ci hanno fatto studiare musica musica al pianoforte ok quindi attività erano sport musica scuola sport e musica e pianoforte ho capito mentre poi agli ciò come cambiata un po dato vita allo studio avuto difficoltà a passare dalle medie e al liceo no assolutamente no poi lasciato ancora il ginnasio non era di teatro è un fattore girato assieme il ginnasio no no abbiamo certo il salto è stato perché le medie per me sono state molto semplici da un punto di vista proprio di studio il passaggio al liceo classico è stata un po traumatico da quel punto di vista perché insomma il tipo di studio cambiato la quantità di studio è cambiata e quindi si è diventata una cosa molto seria e poi noi siamo arrivati in un momento in cui c'erano ancora i ragazzi del 68 perché siamo arrivati nel 70 c nel 78 e quindi si sentiva ancora quella diciamo l'eco degli anni della della generazione del 68 in qualche maniera e 15 assemblee d'istituto si leggeva il giornale in classe cioè c'era una situazione abbastanza ideologica e politicizzata e soprattutto con le classi più grandi perché noi siamo arrivati in quarta ginnasio che faceva la terza liceo quindi come di persone che organizzavano assemblee manifestazioni e quindi è stato un diventare grandi tutti in una volta e partecipare queste assemblee manifestazioni no sinceramente no no perché noi siamo stati quel cuscinetto che c'è stato tra il 68 gli anni 80 ho capito quindi abbiamo proprio vissuto il passaggio dagli anni della vela di produzione giovanile agli anni che poi diventarono i cosiddetti del riflusso diceva degli anni 80 cioè sono proprio e mezzo tra il 68 dei paninari quindi non si capiva bene da che parte questo ho capito e parlando un po di dei tuoi gusti ti ricordi che musica ascolta vi alle medie poi prima le elementari i generi più o meno poi alle medie per il liceo io ho avuto una sorella più grande di ben cinque anni quindi lì c'è stata un'educazione culturale e musicale allora con mia sorella conto era ma c'erano i famosi 45 giri di rita pavone ne parlo delle elementari e quindi che so ciano tutte le musiche anni 60 e 70 rita pavone e gianni morandi massimo ranieri e si compravano i 45 giri che venivano messi per comodità in un contenitore a fisarmonica cioè tu aprivi questa fisarmonica in ogni contenitore c'era il 45 giri avevamo il il mangiano mangiadischi si chiama la gara un affarino quadrato portatile con le pile o oa presa entrambi poter usare e ha preso o senza filo con le pile e ascoltavamo tantissima musica anche perché mangiadischi ci serviva per le fiabe sonore perché sono cresciuta i pomeriggi ascoltando le fiabe sonore della fabbri e quindi diciamo nelle elementari ascoltavo soprattutto questa musica qui anni sessanta italiana mio padre è un amante dei beatles e quindi e aveva anche la collezione di tutti gli album dei beatles e quindi erano molto ascoltati anche i beatles ascolto casa mia e da sempre e mentre poi alle medie ho cominciato a sviluppare i miei gusti personali ascoltavo che che musica c'era epica i primi cantautori la musica pop inglese qualcosa del genere per esempio alan sorrenti anna oxa tra gli italiani e rino gaetano assolutamente ecco come sappiamo io mi ricordo l'amore per rino gaetano che aveva il dolore quando è morto e questo alle medie qualche musica straniera la musica disco anni 70 i bee gees i bee gees te che poi io alle medie ho visto la febbre del sabato sera e lì c'è stata proprio un cambio proprio di ideali mondo la febbre del sabato sera è stato proprio uno spartiacque nella cultura giovanile ecco appunto parlando siamo clave apre sabato sera aperto un po anche il tema della sessualità si sa come ti rapportavo quei ragazzi o comunque come era rapporto maschio e femmina presente al liceo alle medie no perché fosse troppo ma liceo c'era molta timidezza però molte amiche mi erano già molto avanti l senso sì sì più o meno come ora cioè c'era già tanta libertà sessuale negli anni settanta perché fortunatamente io sono stata adolescente dopo il 68 ed è stata una fortuna quindi c'era molta libertà anzi c'era molta voglia di trasgredire proprio perché era una sorta di ribellione nei confronti della generazione dei genitori di quella visione del mondo li n 50 della mamma casalinga del padre lavoratore del figlio bravo two pd ente la generazione mi è stata quella che ha rotto più o meno anche quella di mia sorella abbiamo rotto proprio questi lacci ho capito le generazioni precedenti tipo i vostri genitori come vedevano questa è male male male a lei e la sorella era molto politicizzata di lasciare volantini a destra e sinistra del vabbè non voglio dire le cose politiche per cui però insomma diciamo che era molto agli attivisti insomma con mio padre è stata dura va bene e al liceo com'era il tuo abbigliamento sia a scuola che fuori jeans di clark come scarpe poi vecchi maglioni o felpa e giubbotto tipo quello che noi chiamavamo eskimo violato da una barca sono qualcosa del genere e giacca a vento ho capito è visto appunto che ha un padre last d'estate espadrillas testare i gremi diceva non ora a caricare il cielo neanche al ginnasio tutto ok e appunto la differenza sociale magari tra per 6.000 magari si vedeva dizione si nota di più la differenza sociale anche se non c'era tutta questa attenzione all'abbigliamento come c'e ora cioè eravamo non abbiamo il grembiule avevamo tutti i giri più o meno e la maglietta magari lo potevi vedere dalla scarpetta da ginnastica perché cominciano a venire fuori quelle con con le marche che conosciamo tutti ora e quindi oppure la t shirt ora non voglio dire le marche ma insomma con le varie marche perché ci fu il boom è in quegli anni dell'abbigliamento giovanile di queste marche che vengano tutte fuori negli anni 80 che consiste che ora insomma sono super affermate però insomma da lì si vedeva qualcosa però non lo fa non ce lo facevamo pesare tra di noi ora invece ritengo che l'abbigliamento parla molto da soli e invece come passa i pomeriggi magari di divertimento comunque come alice alice ostante periodo del liceo quando lo studio me lo permette rosati facendo liceo classico sport sport e e poi si usciva la sera sul corso e avevamo un gruppo è enorme eravamo un bel gruppo di ragazzi e lo passavamo soccorso a chiacchierare o andare su in giù e poi l 88 e mezzo tutti a casa ho capito durante le vacanze avete mai organizzato voi ragazzi qualche i miei amici i miei genitori nomi ci mandavano o cattiva soli in sila soli no facevamo la cena brilla il pranzo di fine anno in campagna da chi offriva la propria la propria casa chi ce l'aveva e poi i miei amici sono hanno incominciato anche ad andare durante il liceo no anche negli anni dopo hanno incominciato ad andare da solo in campeggio almeno mi ci hanno mai mandato ho capito mentre il rapporto che professore alice ora sempre così rigido come è stato alle elementari no in un po più tranquillo cioè a volte scherzava con soprattutto con dei professori che dipende se il professore lo permetteva non lo permetteva siamo dei professori che lo permettevano comunque davamo c'era sempre molto più rispetto rispetto a oggi insomma e soprattutto nel nello stare in classe né come stare in classe anche se poi le teste calde non mancavano però erano eccezioni ho capito la vostra classe ii ceramista si ed era una struttura diverse banche erano messi in maniera diversa e no no no canonica anzi la cattedra rialzata era sopra una pedana proprio abbia ricordo era sopra una pedana perché il professore potesse vedere tutti anche in fondo ho capito vuoi raccontarci qualcosa tipo non lo so qualche esperienza che oggi non sarebbe quasi impensabile da fare per esempio qualche cosa che è molto cambiata da loiero oggi da loiero oggi e cosa è molto cambiato maretta io non trovo molto cambiamenti sicuramente l'educazione noi eravamo molto più educati se non è che non facessimo cose vietate che facevamo anche noi però eravamo molto più educati come come ragazzi cioè avevamo molto più rispetto nell'adulto che fosse il genitore che fosse professore che fosse l'anziano per strada o che fosse veramente tanto rispetto cioè sentivamo più l'autorità e la e la e la maturità e delle persone più grande di noi cioè non ci saremmo mai sognati di rispondere male un professore un genitore o anche una persona anziana questo è molto cambiato esperienze esperienze personali mie personali sì ho fatte cose che non avrei dovuto fare che non posso raccontare una questo momento anche di nascosto dai miei genitori però sempre con il terrore che è si scoprissero cioè ho capito ho capito io ho subito molto una un'educazione molto licita fatta di divieti e di punizioni non corporali per salita ma di punizioni e quelle che non puoi uscire per un mese se fai qualcosa di sbagliato e per cui sono stata sempre molto attento ha avuto sempre molto paura delle conseguenze e quindi sono stata una persona una ragazza molto tranquilla mia sorella lo è stata meno ha osato di più e infatti ha subito di più però insomma siamo cresciute con un certo tipo di educazione come idea di educazione niente e forse anche quello che è cambiato molto le sedi cemento dei genitori cioè i nostri genitori all'epoca andava bene a scuola bene sono andati via qualche colpa tua in tutto sei di sera mai stati tt picchiava o ti dicevo che offendeva io non ho mai riportato niente a casa ma quindi appunto un tema che che è venuto fuori ti volevo chiedere se appunto e l'insegnante faceva qualcosa al bambino i genitori non interveniva assolutamente ma soprattutto il bambino diceva niente perché se aveva paura di prenderle anche nel genitore funzionerà in genere così che se avevi sbagliate se la maestra daniela sgridato umiliato picchiato sicuramente la colpa era la tua quindi non si capirà quindi se si racconta via a casa quello che era successo a scuola rischiavi di doppio rispetto alla maestra e poi al maestro e l'altra con un aumento che mi è venuta in mente come erano i colloqui quei genitori cioè cioè dalla mia una lega sud e poi quando tornava ma qui madre hanno insegnato ha giustamente quindi a parte alle medie e non è mandata al colloquio perché ci aveva dalla comunicazione quotidiana e diretta con un'insegna alle elementari la mia maestra diceva che era una persona immatura eccetera eccetera che non ce la faceva e quindi avevano un'idea di me ragazzina poco poco propensa allo studio è però si dava si darà ragione e poi se un bambino ce la faceva bene e se un bambino non ce la faceva problemi sono alla fine cioè non è che il genitore si sperava o c'erano le ripetizioni petizioni erano al liceo soprattutto per chi veniva rimandata dolce ma se no se andare se andare a scuola dove vi studiare se non dovesse non studiavi venivi bocciato ripete di l'anno condito da punizioni o altro però non il ragazzo il bambino non veniva seguito così come poi abbiamo fatto noi ho capito che la mia generazione da genitore e appunto dopo il liceo proseguito gli studi e vuoi farti una domanda ci sono stati altri anche due compagni di classe soprattutto femminili che hanno deciso di proseguire quasi tutte così tutte belle e meglio del liceo dopo il liceo farlo bellici o quasi tutte poi solo qualcuna smesso però quasi tutti hanno proseguito alzando il liceo classico con l'università carabinieri e ri quasi obbligata a continuare a sé dove è frequentato l'università a firenze e se le lingue giusto sin a scuola per interpreti università e scuola per interpreti due cose contemporaneamente e all'università come come ti sei trovato benissimo quindi fatto proprio un salto dal sud sei venuta praticamente alla toscana salto non è perché per chi nasceva il sud ai miei tempi era normale dover andarsene al sud si no non normale in una cosa che capitava tantissimi cioè questi frequenti che se c'è anche i genitori l'accettavano come una co anzi da volte sembrava preferivano i genitori che uno si formasse in un'altra regione da roma in su per dire perché c'erano più opportunità e di studio e di lavoro quindi è stata una cosa per me andare via di casa è stato sì un salto ma è stata una cosa che ho vissuto bene poi alla fine ho capito anche giusto che ha detto fratello e la sorella no mia sorella ha studiato a bari e mio fratello invece si è iscritto all'università non ha continuato ha preso l'attività di mio padre ho capito e la sorella invece è insegnante anche lei a studiare prima quindi l'ostilità di vostri genitori hanno lasciando lasciato proprio di mia sorella fa quello che fa mia madre mio fratello fa quello che fa non ho capito va bene ti ringrazio tantissimo concludiamo qui l'intervista e spero sarà utile in futuro grazie mille grazie

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L’intervista (https://www.youtube.com/watch?v=Fhrm7FiUccE), della durata di cinquantasei minuti, ha per oggetto le memorie di scuola e d’infanzia di Luisa Giannandrea, nata a Putignano (Bari) nel 1965.

La maggior parte dell’intervista è incentrata sui ricordi di scuola elementare. L’intervistata esordisce con un ricordo negativo delle elementari: “sono state una sofferenza, non mi sono divertita per niente” (00:46).

Frequenta le scuole dell’infanzia per due anni e termina gli studi con un dottorato di ricerca.

Il primo anno di scuola elementare lo passa in una scuola privata nella quale “eravamo sia maschietti che femminucce ed eravamo numerosissimi […] e c’era una sola suora, severissima, che riusciva a tenerci tutti tranquilli. Mentre nella scuola statale eravamo divisi maschi e femmine, anche qui molto molto numerose” (06:40).

Negli anni Sessanta con il boom demografico anche le scuole risentirono dell’incremento di studenti (Galfrè, 2017), infatti Luisa ricorda che “spesso le scuole, soprattutto al sud, non avevano classi a sufficienza per poter tenere tutti i bambini e quindi facevamo il doppio turno, che vuol dire alternati andavamo a scuola un mese la mattina e uno di pomeriggio” (08:04).

Negli anni Settanta la retorica a scuola era “ancora patriarcale […] nei libri di testo veniva raccontato che il padre lavorava e la mamma stava a casa” (12:35). La maestra della testimone “era molto severa […] ci faceva imparare poesie a memoria e tutti i canti della Resistenza” (13:03).

Al minuto 14:40 Luisa mette a confronto la disciplina scolastica e la severità degli insegnanti di quando lei frequentava le elementari, con quanto poteva vedere e intuire pochi anni dopo dall’esperienza del fratello minore: “tra il 1970 e il 1975 è cambiato tantissimo. La società italiana è cambiata veramente tanto. C’era maggiore attenzione al bambino”.

Gli anni delle medie per Luisa sono stati molto differenti rispetto a quanto vissuto in quelli delle elementari: “mi sono sentita più grande, ho incominciato ad amare lo studio” (31:00). A questo cambio ha contribuito un’attenzione maggiore da parte dei docenti ai “problemi come la dislessia e che la maestra classificava come distrazione e non voglia di studiare” (30:26).

Nell’anno in cui la testimone inizia le medie nella sua scuola introdussero l’insegnamento dell’inglese in aggiunta al francese, dopo che dal 1962 la legge istitutiva della scuola media unica rese obbligatorio lo studio di una lingua straniera per 3 ore settimanali (Galfrè, 2017).

Dal minuto 40:00 circa l’intervista prosegue toccando tematiche relative alla vita quotidiana extrascolastica, come i consumi, i media, le relazioni tra amici e nel nucleo familiare.

Fonti

Fonti bibliografiche:

G. Bandini, S. Oliviero, Public History of Education: riflessioni, testimonianze, esperienze, Firenze, Firenze University Press, 2019.

L. Bravi, La televisione educativa in Italia. Un percorso di storia sociale dell'educazione, Roma, Anicia, 2021.

P. Causarano, Riforme senza storia. Insegnanti di storia e reclutamento professionale nella scuola italiana all’inizio del millennio, «Italia contemporanea», vol. 286, 2018, pp. 239-256.

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

S. Oliviero, La scuola media unica: un accidentato iter legislativo, Firenze, CET, 2007.

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