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"I ragazzi erano selezionati: quelli più poveri non andavano alle medie". Memorie d'infanzia di Gabriella Corsi.

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/387
Scheda compilata da:
francesco.bellacci
Pubblicato il:
26/10/2021
Nome e cognome dell'intervistatore:
Teresa Del Bigo
Nome e cognome dell'intervistato:
Gabriella Corsi
Anno di nascita dell'intervistato:
1936
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Università
Data di registrazione dell'intervista:
2020
Regione:
Emilia-Romagna

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori di nome:
Don Raffaele Bensi

[Musica] allora buongiorno a tutti oggi è il 6 maggio 2020 e sono qui in compagnia di mia nonna siamo a casa sua a firenze lo scopo di questa intervista è un po quello di raccogliere le testimonianze dei bambini di ieri e cvc non c'è da dire anche ieri l'altro è il mio caso e ci concentreremo in particolare sul tema educazione consumo questa testimonianza sarà quindi poi raccolta insieme a tante altre e strappa per un progetto l'interesse nazionale ok iniziamo allora parlaci di te dici dove sei nata e quando innanzitutto introducendo anche un po il contesto familiare in questa è nata dunque sono nato a piacenza nel 1936 città nella quale non ho mai abitato perché sono andata in casa della nonna dato che in quel periodo mio padre era di stanza alla maddalena e quindi temeva che ci fossero complicazioni per avere in poi documenti nella mia nascita e come come era composta sua famiglia la mia famiglia in quel momento era costituita dal mio padre che era capitano del genio militare mia madre e la mia sorella maggiore che aveva un anno e mezzo sono più di me ok e le preferenze si chiamano le mie sorelle dopo ne è arrivata una terza la prima si chiama maria luisa nella terza si chiama maria antonietta maria luisa la g carissima arisa per convenienza o perché ma solamente poi è sempre stata chiamata a marassi anche nei documenti ufficiali allora ok paga ma invece del tuo percorso scolastico cosa mi dici per quanto tempo ha frequentato la scuola dunque io sono andato a scuola direttamente a sei anni e mezzo perché sono nata pazzo e in quel periodo mio padre era di stanza a livorno e quindi ho cominciato nel 1942 la prima a livorno con mia grande emozione il primo giorno di scuola ero felicissima perché mi sembrava di cominciare una grande avventura me lo ricordo ancora benissimo la mia classe era una classe tutta di bambine e io appena arrivata ho notato una bambina che non era mirafi che con i bambini erano già messe in fila lei non aveva ancora una compagna e quindi io decisamente mi sono avvicinato a lei e l'ho presa per mano e così poi ad verdure siamo entrati in classe la maestra ci ha disposto nei banchi erano tutti i banchi di legno con un ripiano dipinto di nero leggermente inclinato su cui erano appoggiati poi nei fori appositi dei calamai di porcellana bianca che al momento erano vuoti ma al momento opportuno venivano poi ri in tutti gli inchiostri e la maestra ci spiegò subito che dovevamo stare fermi al nostro posto per nessuno motivo ci dovevamo alzare e c'erano due posizioni base da tenere la posizione in prima con le braccia appoggiate sul tavolino quando dovevamo scrivere quando dovevamo ascoltare la maestra che parlava la maestra ci diceva ma al in seconda che dovevamo mettere le mani dietro la schiena e paga paula tifa è spostata vero e poi a livorno era il 40 ma cosa ha detto 42 42 e non saputo una data sbagliata il team ha visionato dal 1942 a livello dato che c'è rapporto cominciarono i bombardamenti aerei e per qualche periodo siamo stati lì scendendo in un rifugio che avevamo nel giardino quando suonava l'allarme durante il giorno durante la sera mettevamo delle carte blu alle finestre perchè non si doveva vedere le luci di fuori e quindi tutto era un po ansioso e nonostante che la mamma si facesse vedere sempre molto serena e tranquilla per non allarmarci e così mio padre decise che dovevamo andare in un posto meno pericoloso e così ci mandò a massa marittima perché era un paesotto comodo diciamo per raggiungere la sua casa di nascita che era in un paesino sperduto sulle montagne con tacco metallifere in comune di chiusdino e infatti poi quando successe lo scioglimento dell'esercito il 2 settembre ci rifugiamo compreso lui tutti lì e poi invece medie superiori non è andata dunque io intanto le elementari finito la prim a massa marittima la seconda lo cominciata in questo paesino cicciano però quando la maestra si è accorta che sapevo già tutte le tabelline siccome si facevano tre classi insieme prima seconda e terza nella stessa stanza e mi fece passare con quelli di terza e alla fine dell'anno fece l'esame di passaggio quello dalla seconda alla terza è quello della terza alla quarta e quindi anche la quarta offerta poi li mentre nel 46 per la quinta sono arrivata a firenze e per le medie invece le medie poi tutte le scuole successive che ho fatto a firenze e quindi ai fatti mezzi superiori e poi anche università e anche l'università vinta l'ho fatta in due scuole diverse perché appena arrivati andammo in via circondaria che ho iniziato la quinta in una scuola di vicino ma dopo poco si siano trasferiti in piazza san marco e quindi ho continuato la quinta in via della colonna mai presentata la scuola dell'infanzia non esisteva vera o no esisteva esisteva però siccome io a 4 anni e lo in africane in libia perché con la mamma andata a raggiungere babbo che lavorava lì e poi sono tornata in italia nel 40 quando è scoppiata la guerra e siamo andati provvisoriamente a nervi aspettare di passare l'inverno aspettare che tornasse babbo dalla guerra e così io ancora non avevo sei anni però a quel punto non sono non ci sono mai andata ok una scuola materna mentre come raggiungere la scuola se andare a piedi poi più quando ti accompagna avanti accompagnava la mamma i primi giorni della prima a livorno mi accompagnava la mamma scuola a piani a piedi nella scuola era molto vicina poi a massa marittima si trattava proprio meno di attraversare la strada e quindi andavo da sola e poi paese era piccolo non c'erano macchine gila assolutamente senza parlare di quando siamo stati per due anni il passaggio del fronte in questo paesino dove non esistevano il suo mezzo di trasporto salvo i giochi i carrettini i calessi poi anche lì si trattava di fare quattro passi al danno da sola scuola e e quanti eravate nella palestra della ritardi bene la classe di livorno eravamo un buon numero penso sicuramente intorno ai 20 mentre naturalmente in queste multiclassi di due anni che ho fatto in campagna in ogni classe c'erano sei sette bambini però si facevano tre classi insieme ok e elena sera nelle classi lì campagna naturalmente lano mischia avevano così pochi mentre quando ritornò erano divisi maschi e femmine invece pensavo per quanto riguarda i disabili hai mai avuto disabili in classe no non so se dell'esistenza di scuola e appositi per disabili è sempre un po interna per quanto riguarda invece dsa non se ne parlava di esse hai ragione di esse sono il disturbo specifico dell'apprendimento non c'era quello di disgrafia discalculia no non ci pensava che dovesse essere una cosa così si diceva con abbina bello intelligente e m me veniva organizzata la giornata scolastica cioè come veniva scandito il tempo delle elezioni se c'è la ricreazione dunque parliamo dalla media in su anche degli alimentari elementari sai eravamo molto liberi in classe la maestra volta ci mandava a fare piccole commissioni e paga un paese bellissimo non mi ricordo adesso della merenda ma probabilmente c'era anche lì sicuramente dopo minuto in città la merenda c'è sempre stata ricordo una cosa un po particolare del liceo perché al liceo avevamo classi miste maschi e femmine però avevamo un preside molto rigido che non voleva che ci fosse nessun tipo di scambio di parole fra maschi e femmine per cui i maschi facevano ricreazione nel cortile della scuola e femmine rimanevano in classe insomma i maschi andavano in bagno durante la ricreazione e noi al 2 a 2 andavamo in bagno appena finita la ricreazione quando ricominciava nazioni povere e uscivamo da scuola da due porte da due vie diverse noi uscivamo io facevo il galileo ii via vandelli i maschi e uscivano dalla porta principale su via martelli noi uscivamo dalla porta del retro sognano san lorenzo veramente considerate è immersa può naturalmente le merende non erano le merendine di oggi nella mia merenda classica era portare a scuola a pane e lardo e come la lardo molto buono affettato non ci mettevo un bel salta le era veramente squisito i miei compagni la maggior parte portavano pala il formaggino un formaggino mio non può invidiavo per la fonda gino mio era considerato un lusso a casa mia e comete lori telari che come dovete la metteva nel panino dentro un pezzo di carta scontata in un pezzo di carta pezzo di carta gialla di sola c'era molta carta carta paglia e gialla che si usava nei negozi anche putin catania invece che definiva la giornata scolastica alle medie finisce verso l'una forse è cominciato alle 8 le elementari dalle 8 alle una le elementari nome ricorda orario cioè non ti lamentare mi ricordo che appena arrivata in classe si diceva la prima era e si cantava un inno patriottico per esempio il piave mormorava martiri matisse e dovevi fare pranzo a scuola no no non esistevano ciascuno quindi tornare a casa e ritornava in classe o c'è stato qualche periodo in cui si facevano dopo i turni per cui c'era chi andava la mattina e che andava al pomeriggio invece per quanto riguarda la ricreazione ti ricordi qualche giochi che faceva da te non esistevano giochi dell'interazione ci stava chiama gara e quanti insegnante avevi e katie fuori di latte adottavano per arrivare alle elementari sono una estra natura ma una sola maestra alle medie avevo un insegnante per la matematica una per le lettere non so se si facessero scienza mi pare che scienza non si facesse niente ma no direi proprio che non si facevano si faceva il latino medio italiano storia geografia e la dirà che è la sede era cioè le insegnanti erano molto serie i voti erano molto pirati lotto era già una eccezione il 9 si può dire che non esisteva ecco qualche numero voti erano al numero ti ricordi come bisognava rivolgersi alla alla maestra dall'insegnante se c'era un modo specifico naturalmente davamo del lei e gli insegnanti gli insegnanti alle medie ci davano del tu meda ginasio non solo ci davano anche loro delle elezioni ti ricordi si erano frontali oppure gli albumi venivano mangolte in qualche modo assolutamente professore parlava e gli alunni ascoltando quello che secondo me era molto utile era il momento dell'interrogazione l'interrogazione era sempre a sorpresa non era programmata e comunque il durante l'interrogazione si imparava quasi di più che durante la spiegazione perché il ragazzo risponde va bene naturalmente ci si sentivano le cose come doveva soprattutto si imparava a come l'insegnante che avrebbe posto le domande e non solo ma poi l'insegnate che arriva le risposte quindi si imparava molto secondo me il fatto di fare di non fare interrogazioni davanti a tutta la classe veramente un grosso brando rendimento invece prima parlavamo delle banchine quindi un po se ti ricordi un po mera organizzata la classe come era arredata ridato c'era la cattedra è davanti almeno tre file di banchi ma ogni banco ci stavano due persone invece ok abbiamo dettagli l'asse erano divisi per sesso e se hai mai notato nel classico eccesso fino delle minori senza donne media in su non erano viste e se come si è visto solo alle elementari per entrambe le possibilità quindi sia separati e misti hai notato delle differenze nella didattica se te le ricordi che il colino mi ricordo che anche comunque sempre siccome io poi in campania sono stata in classi miste alle elementari separata sono stata solo in quinta e prima e sentirsi come ci ha raccontato che in quel periodo ovviamente c'era la guerra no pensi che la guerra abbia implementato il tuo modo di fare scuola in quanto la didattica è stata influenzata dal regime fascista in quel periodo la didattica era influenzata dal regime fascista c'era molta retorica nei libri io in effetti non ho sentito un po di sfuggita però ricordo mia sorella che in in prima elementare dovete comprare la divisa da piccola italiana e io ero veramente molto ammirata di questa divisa dicendo beh meno male poi fa paio d'anni d'opera che a me non mi rendevo assolutamente conto però le divise ai bambini piangono sento sicuramente è invece a me poi l'abito cola di percorso fortunatamente è così cosa mi chiese se la didattica se famose la guerra aveva influenzato la allegra scuole la guerra era dietro a tutto qualunque cosa si chiedesse in casa la risposta era no non si può c'è la guerra però noi l'abbiamo vissuto anche serenamente perché appunto la mamma non ci faceva pesare la preoccupazione che aveva prima nonostante che il babbo fosse lontano noi giocavamo normalmente però sicuramente ci è rimasta un'impronta molto forte io per esempio non riesco a sprecare una briciola di pane non possa buttare via niente che dico non si sa mai potrebbe servire e sono stata fortunata perché se avendo passato in campagna il periodo cruciale non ho mai sofferto la fama di mangiare si prepara quei piccoli periodi a livello in città c'era la tessera si mangiava un pane terribile cattivo perfino pezzetti di colli da sci si trovava e quindi tornando in campagna e mangiando e belpan è fatto nel fondo di legna bianco e invece te ti è mai capitato non penso però di saltare le lezioni in bilico la bomba non credo non mi pare invece qua qualche tuo compagno senza dicevano quelli e che succedeva in quel caso se mi uscivano fanno la giustificazione voglio anzi al contrario mi ricordo che qualche volta che ero disperata perché non mi sentivo a posto con lo studio con i compiti a navali suggeriva ma stai a casa domani ti faccio la giustificazione dicevo no no no no no non posso perché sennò dopo avevo faticare di più tanti e bambina ligio e sì il mio carattere base di s [Musica] e invece in classe venivate puniti no non ho questo ricordo se sbagliato qualcosa ma c'era un 3 o 4 questa è una condizione e non so se qualche volta qualcuno è andato dal preside ogni tanto che succedeva che magari settimana un po agitato ma tipo faccia al muro oppure in ginocchio scesi invece diciamo rapporti bocciature convocazioni del 33 appunto richiami dei genitori non mi venivano vissuti a casa forse mai vissuti quindi non lo sa c'era questo timore del preside c'erano quando entrava l'insegnante ci alzavamo tutti i contropiedi insomma c'è la luna disciplina che oggi fino alle elementari non prestavano al loro posto invece in classe mia vita va divenire premiati anche senza sole splendeva 18 si toccava al cielo con me cioè non esisteva differenze differenti parte il fatto che i voti non si vedevano subito non si sapevano però insomma si capivano e invece ricordi se facevi educazione civica che faceva di vertigini che non esiste noi due canzoni che invece è l'insegnamento della religione antonia si inventò della religione e stato molto bello specialmente al liceo ma anche a gennaio c'era celadon piccini ha ricevuto un prete fiorentino famosissimo che è don bensì il quale era fantastico nel parlare addirittura c'era un mio compagno che di classe che fra l'altro ora il personaggio perché un pezzo importante del mondo lui e mi sono mi viene la parola protestante ma astori è un pastore protestante e di pastore ricca si chiama e spesso sentito spesso in televisione radio che una persona veramente straordinaria lui era più bravo della classe ed era esonerato dalla ginnastica ecco è la valdese pastora oggi ma teheran questa era un pastore valdese era generato dall'ora di religione perché ma ti piaceva talmente tanto star a salire dopo pensi che si ferma al 3 anche lui invece a cosa non prendeva uguale a quella piena scolati non didattiche tipo di tempo dunque non esistevano fino che io non sono arrivata in prima liceo classico quindi dopo aver fatto due anni di me ringrazio in quell'anno un nostro insegnante di latino e greco decise di farci fare una gita trieste una prima gita fatta a firenze che nei licei e fu una gita importante lunga perché andare a trieste era un'avventura allora che se non era ancora italiana e quindi insomma su una cosa abbastanza complicata per quanto riguarda la didattica sempre hai vissuto nelle differenze importanti rispetto alla tua didattica incomba confronto con quella della zia della mamma delle due figlie che poi ha avuto la mia sorella maggiore frequentava la stessa mia scuola un anno e mezzo ha contenuto un anno perché non avevo guadagnato un anno l'anno avanti a me la mamma permessa la dia tante scalate mamma tabella che devo rispetto alle sorelle di laura che facciamo parlava a vita no differenze tra la differenza più importante era quella che le interrogazioni erano programmate e quindi loro tendevano a prepararci a studiarsi solo la materia per cui dovevano essere interrogati del giorno prima quindi tutte cose appiccicate v mentre noi professore di storia e filosofia e in ogni ognuno dei tre anni del liceo classico ci poteva fare una domanda su qualunque argomento fatto neanche negli anni precedenti e quindi dove dovevamo essere sempre pronti di passare sempre tutto e quindi son cose che sono rimaste più stratificata le cose imparate il giorno prima per l'interrogazione che cosi la cella e l'altro è fatto appunto di dare meno importanza alle interrogazioni e molte interrogazioni venivano fatte fuoriclasse per recuperare così e invece proprio siccome poiché si è diventata insegnante poi professoressa all'università di matematica invece hai percepito di essere stata segnata dall altra didattica precedente nel tuo modo di insegnare sicuramente aver aver fatto il liceo classico nonostante che all'inizio poteva sembrare un medica perché scrivendomi a matematica ai miei tempi al classico la matematica era un po una barzelletta l'unica cosa che ho fatto che mi è un po servita dopo era un minimo di trigonometria che si fa che allora si faceva intensa liceo non si facevano neppure gli assi cartesiani si faceva quasi niente di matematica però la formazione mentale che mi era venuta dallo studio del greco e tipo anche di capacità di esprimersi che viene dall'aver fatto uno studio classico è stato molto molto utile per esprimermi con chiarezza che è necessario ridisegnare una materia come la matematica senza contare che ha avuto professore di filosofia straordinario e che questo mi ha anche impostato moralmente nella vita nonostante che io frequentarsi molto gli ambienti religiosi cattolici e che lui invece forse ateo però devo dire che il suo rigore morale in qualche modo aiutato anche la mia formazione religiosa ok invece appunto come per quanto riguarda gli spazi scolastici rivolti un po come erano suddivisi tipo aule guardate 3 quanto mai le albe d del liceo galileo sembravano di forma insomma non erano ampie erano poco illuminate c'era una finestrina in alto non erano certo molto al 30 ecco manca le elementari alle elementari 9 quando l'aula era molto più luminosa che le medie non erano un gran che le dava mondo nco p t non c'erano stanze più corrette e ti ricordi se c'era il crocifisso in classe mi pare di sì mancino ci era consentito andare in bagno durante le lezioni il caso di episodi ci si chiedeva telo certo uno non poteva approfittarne quindi non succedeva di voi qualcuno andava incontrare qualcun altro fuori credo comunque si poteva andare solo uno alla volta è salvo punto di al liceo del dopo dice lezione che andavamo a 22 e invece li facevate le foto di classe foto di fiorai il margine anno ogni anno cielo non può stare se ne va questa e della quinta ginnasio se ti guarda questo bambino qui più piccino di tutti l'anno dopo tornando a scuola ora questo della terza ma lui era già altro come il giorno dopo l'anno dopo eccolo qua addio perché confrontano per questo e confrontano con questo ed ho cercato come tommaso mi sa fare e così dire stilato il caso di questo famoso preside pipino guarda ci faceva uscire di qua e di là questo è il professore di matematica cataliotti questa era don piccini che anche cosa si chiamava mancini e richieste varie banano questi vestiti no ma qui ci siamo tolte grigiore perché ci andava a questa era la mia professoressa mi volevano bene la professoressa di latino greco italiano questa è la professoressa di inglese vedi avevamo che questa era l'idea farmacista a questa è una ragazza un po pazza che poi morta giovanissima moglie è stata pazza del tutto ma già non era un pò strana questa che questa è la mia amica giuseppina soli che stava qui a san lorenzo al chiostro e io andavo sempre da lei a fare i compiti questa del greco che lei era l'unica che mi aveva seguito dalle medie aveva fatto le medie insieme questa già morta ma anche questa non ho reso giuseppina è viva ma lei è morta una quindicina d'anni fa almeno questa era più saputo niente anche di questi ragazzi questa sicuramente vivo ancora quello piccolino che supplici insomma io ho saputo qualcosa ha fatto la maniera con filetti di questi altri hanno avuto tante notizie questo allora era il più bravo in italiano che non c'era e ricca poi dopo e dica non superò infatti vita scrive benissimo ecco questa paolo ricca che ora è diventato pastore durante sono i miei compagni questa son io ho questa è quella che credo moto anche lei per tutta l'università è l'unica che mi ha seguito a fare matematica e abbiamo studiato a mondo insieme lei veniva spessissimo qui questa è la linea è questa questo è morto cioè quattro anni fa sotto saputo niente e questo tutto in giacca e cravatta venivano a scuola i professori ma anche gli aloni e gli all 11 loro venivano senza grembiule mai memoria miur biblia vennero ci dai si sa che in questo era questo professore con divina che ci ha portato a trieste ma questa è la professione filosofia ogni tipo questo preside questa la chiamavamo la paolina che la stessa di scienze questo peso di matematica e donne inoltre ho la gonna certo non esiste bambina un altro paradiso si usavano solo eventualmente per andare in montagna ma esclusivamente con casa dietro cioè tutte le firme allora per quanto riguarda i compiti invece ti capitava di appunto si diceva in realtà di farli a casa di qualcun altro così si va a casa di un'amica si ci siete vedeva un po i conti alle elementari nati abitava crede sarà a casa nole mentali non sono male invece anche alle medie a volte andavo anche da questa franca del 3 e invece se quando le faceva a casa anche statale facevi facevo in camera mia avevo un tavolino in classe veniva da saluta il materiale e poi si riportava a casa si riportava tutto a casa ma non pensare che ci avessimo i libri pesi che ci sono ora nessuno dei nostri libri era patinato libri erano leggerissimi nessuno portava acciaio borsa cartella si legavano come un elastico e si tenevano così con il col braccio sinistro appoggiati a nasso non c'era nessun peso da portare era secondo me è una follia questi libri patinati che pesano quintali che uno si deve portare dietro ogni giorno portavamo i libri che è servito nella penna dall'azienza nessuno la pena in una su cina ha infilato dentro vela si sa non c'era mordeva ma era molto più semplice e comodo capisco che i libri patinati son belli da vedere ma secondo me il fatto che costano tanto di più e che pesano soprattutto quattro volte ton secondo me dovrebbero ripensare certo gli editori è chiaramente tirano l'acqua al loro mulino e appunto in realtà quanti di quanti ora parla di libri quanti di brescia avevate ogni materia viva almeno un suo libro matematica ce n'era uno per il riciclaggio per uno per la geometria le altre materie ora con l'unica particolarità che ricordo adesso hanno proposto di libri che professore di filosofia ci fece regolarmente comprare un libro di filosofia per il mondo nuovo dei tre anni non ce n'è mai fatto aprire uno lui parlava lentamente noi prendevamo appunti e io su senza avere mai aperto un libro di filosofia ho preso nove storie 9 in filosofia all'esame di maturità che 93 allora era come un 10 accidenti ma è invece mi pensavo alle alle elementari si allaccia del fascismo sui libri questo elevate nei primi nei primi anni forse ci è rimasto anche in quinta qualcosa perché era appena finita la guerra i libri erano quelli che erano c'era molta retorica molto centro sul fatto che l'italia è un grande paese che ha conquistato un impero cose di questo tipo la camera ce l'avevi da sola alla condivide le sue sorelle no con una delle due sorelle una delle due aveva detto che in un angolo della stanza nel mezzo c'era questo tavolino tavolino abbastanza grande e su cui facevano i compiti sono tali che c'era la sostanza molto quello di là dove il pianoforte dove c'è piano foto c'era il mio letto dove ci sono le piante ce l'hai detto della cento nietta il tabellino quello che c'è a dogaia nell'ultima stanza i ragazzi quell'ora il tavolino sono contro cina con invece per quanto riguarda le vacanze estive quanta duravano dove si passavano e si faceva ma le vacanze estive noi non avevamo grandi possibilità quindi dalla guerra grande io ricordo che siccome ero dottore si diceva allora che lo linfatica facevo grandi raffreddori tutto l'inverno durante tutto l'inverno avevo un fortissimo raffreddore allora il dottore vuole mandarmi al mare il primo anno appunto dopo la prima media per farvi andare al mare mi mandarono una colonia dei figli dei militari però la mia mamma non non se la sentì di mandarmi da sola in colonia allora si offerse di fare sorvegliante nella colonia e quindi ero in colonia ma con la mia mamma l'anno dopo poi riuscivo invece a prendere un appartamentino in affitto viareggio e facendo una quindicina di giorni pensa a viareggio dopo di che però tutte le nostre vacanze fino dal dopo la guerra fino a quando io ho compiuto 18 anni e l'anno che è morta la mia bisnonna abbiamo passato la maggior parte dell'estate nella pianura padana nella casa di campagna della nonna e della bisnonna per quanto riguarda i materiali scolastici per la scrittura che cosa utilizzavate elementali si iniziava con la matita naturalmente con il lapis e poi si imparava di usare la prenda con pennino e l'inchiostro calamai verso la fine della prima si è imparato a usare la penna ecc avicole matite poi pennarelli notti tenerelli non esistevano matite colorate si si facevano molto in prima si curava molto la manualità nella scrittura per cui non solo si scriveva nei quadratini né quadretti si scriveva dopo si passava vedi che l'anno successivo ma nel prima scambiavano i quadretti facendo ogni lettera calibrata sul colletto e per di più in fondo alla pagina se facevamo delle cornici ne ha tipo non so 3 fortini mesi a triangolo le case mancano ambi delle greche nelle cornici ne servivano attendere netta invece mi aveva detto che avevamo un quaderno quaderni non erano i quaderni che ci sono oggi anzitutto erano tutti i quaderni li potevano essere nuto sottili tipo questo tutti con la copertina nera c'erano solo due tipi questo tipo sottile e uguale nero ma alto doppio ma invece di più in là quando invece andavano a scuola mamma e la zia tripodi se cerando i quaderni dico che sponsorizzavano cose cominciarono esserci quadernoni con leo pertini o meno ve lo ricordate la pubblicità invece gli oggetti liti servivano dylan cellerino venivano comprati dalla famiglia o passati dalla scuola contro anche tutti dalla famiglia è mai successo che qualcuno avesse materiali più tardi solito degli oggetti di cancelleria e ragazzi andavano da soli a comprarseli canali in tabaccheria via mazzarri c'è la tabaccheria che mi ricordo ancora che con 4 di le comprava un quaderno è invece è succedeva mai è invece c'era qualcuno materiale più scarso e quindi si sentiva più a disagio ti è mai successo no perché più o meno avere uno standard non c'era molta differenza non mi ricordo mentre mi ricorda appunto ad avere un po invidiato i formaggini dio non mi ricordo avere mai ideato con elio portava lanteri fazzoletti di stoffa o di carta a scuola non esistevano fazzoletti di carta io a tutto che passavo gli inverni con il raffreddore avevo le due tasche del grembiule piene che portava almeno due o tre faccio veti tutte le mattine e invece giochi non è portare a scuola non sappiamo la verità non è mai successo e poi quando non si lanciano in classe per mai successo che qualche al una avesse il materiale non avesse la possibilità di comprarsi materiali non credo non credo perché alle elementari va bene dell'anno tanto sono stata in condizione abbastanza particolare in campania così racconta una grande esperienza alle medie già era i ragazzi delle medie erano già un po selezionati perché i ragazzi più poveri non andavano alle medie dalle media si accedeva con un esame di ammissione i ragazzi più poveri facevano la scuola commerciale che gli dava poi la possibilità di trovare un lavoro molto presto invece per quanto riguarda le valutazioni abbiamo retri appunto c'erano le valutazioni al numero e e come venivano come si vuole fare team aveva però alla fine della terza media c'era con giudizio e come hai soprattutto si consigliavano il tipo di scuola come per esempio avevano scritto ha dato a tutti gli indirizzi compreso con gli artisti invece appunto si valutava attraverso interrogazioni verifiche che portarono i commenti scritti c'era un voto di condotta a quello c'è sempre stato dove esprimendo al comportamento e poi c'erano compiti scritti in quasi tutte le materie non tutte perché per esempio storia geografia non c'erano conto iscritti c'è un italiano latino greco greco poi liceo naturalmente e inglese mi pare ce n'era una impresa come vi conduce nato da uno scritto proprio il no forse no forse non c'era uno scritto di inglese e come verrà vissuta la consegna della pagella nella sua famiglia particolare o in generale ma i problemi non sono mai avuti con la pagella insomma maria ansiosa di sapere fare cosa sì mi ricordo che il primo anno di liceo dopo fece un bellissimo esame quinta ginnasio però il primo anno di liceo sentire un salto non mi trovai tanto tanto bene poi c'erano i professori con cui io mi uno era questo di latino proprio non mi ero trovato a mio agio e quindi tutto il latino che sapevo benissimo quinta ero dimenticata qualche modo perché lui ci disorientava ci dava voti bassissimi facevano le collezioni in questo modo prendeva un testo oratino prendeva la traduzione italiana c'e la dava a tradurla in latino tutto quello che non combaciavano un testo che arriva era sbagliato anche mole e quindi capito 34 supermercati vuoti sono pezzi amore al latino con travica appunto amavo tantissima in asia ed era molto bravo invece poi fate all'esame di maturità greco al latino pesi 26 empoli ghedini proprio trascinati da bei voti materie che appunto secondo me i finali di iscritti perché le gare poi aver esportato è una casella e sa che ce l'abbiamo a far vedere e forse sì ecco cosa ci dunque questa qui è dell'anno scolastico 45 46 con di liquidità elementari quinta elementare ecco vedi qui ho preso risultato dello scrutinio esami nella prima sessione 10 religione 10 educazione morale civile fisica formazione morale civile e fisi e poi l'educazione fisica lavoro 9 corporeo lingua italiana ma questo la geografia 9 rim etica geometria 9 al 10 tutto ma non esisteva in pratica sicuro ciò diversi 10 anche alle elementari esisterà scienze igiene 9 volto un disegno bella scritto il racconto nome questo è del liceo classico totale di 52 53 furia di seconda il 68 e di auto in filosofia anche storia 7 matematica questo deve essere la seconda perché il 52 secondo gli sci e invece per quanto riguarda giornate particolari ti ricordi direste scolastiche particolarmente importanti no non è amore e nella tua scuola se l'educazione musicale abbiamo visto c'era tanto si cantava già detto gli alimentari si trattava hanno messo molto a caso banda si cantava appena si trova in classe è in parte della nato nella routine in classe e entrare si travava tutti in piedi poi nessun altro rito se non la mattina non c'è la preghiera fare è mai partecipato a manifestazioni studentesche assemblee no però io il primo anno di università sono stata eletta degli organismi rappresentativi della matica come rappresentante degli studenti è ok mentre sempre parlando di giornate particolari ti ricordi come hai vissuto gli esami alle elementari gli alleati ero certo certamente sempre una grande ansia prima di andare poi io quando mi sedevo mese devo facevano i piedi di esami non mi rilassavo però essere tranquillo ma prima di entrare all'esame lancia era con grasso ne abbiamo fatti tanti esami alle elementari 3 l'ammissione alle medie in terza media di quarta di in quinta ginnasio un terzo liceo quindi mi abbia infatti lascia per quanto riguarda le sue amicizie scolastiche ci sono a qualcuno perché crediamo che si è portata dietro quella della mia compagna di banco del ginnasio liceo che è la libia la farmacista ti sei innamorata negli anni della scuola dei compagni di classe no e in che modo in quell'anno l'altro io ero molto tenuta da bambini ha portato i calzini figlio altezza liceo lo portavo reggiseno quindi non suscita con interesse dai compagni mi consideravano troppo bambina invece in che modo spetti alla fidanzata si spendeva a quel tempo col tema fisso per lettera come funzionava e va beh quando mi sono fidanzata con poco più tardi ci siamo scritti siccome io ero a roma con la borsa di studio e il nonno era qui a firenze siamo scritti una rete nel giorno quasi perché anche il telefono e anche a casa era un lusso telefonarsi una volta alla settimana non ci si poteva concedere di più era parte invece avevamo gli altri alunni tra ricordi che lo porta scena di amicizia noti vivo con ragazzi neanche ci si poteva parlare non sto per la foto giusto per la foto di una volta il momento che rientravano in classe dalla padella cosa tanto che arrivava al professore si scambiavano giornata insomma ralmente neanche uscendo così se questi scuoteva il quale riusciva in due strati di arezzo non ricordo le porte diverse strade invece parliamo della tv ovviamente a presente ancora la tv non c'erano non esisteva trappola di rete assistito alla nascita della tv certo i primi tempi quasi nessuno aveva la tv in casa e quindi si andava al cinema per vedere la raddoppia eravamo tutti integrati alla scena toccherà loro si andava a vedere un film e dopo un film quando era l'ora di lasciare la doppia facevamo vedere e testa andava in altre volte tante volte nuovo con gli amici s'andava anche con la mamma e ti ricordi quando la prima volta la mia vista proprio la tv se stessa sorpresa è la prima volta elevata in casa sotto in casa tua e lo sa che lo ha avuto in caso aveva comprato la nonna carminati permette ma io probabilmente lo già un po fuori casa del centro guerra a roma ma forse dopo addirittura dopo che sono tornata da l'uomo si faceva piacere in casa e quando l'avete avuta poi e programmi seguivate sicuramente lascia denaro per poi telegiornali e in casa li vedeva la tv un po tutti ceramica tanti canali c'erano due canali però lasciano i programmi molto bellini anche dei varietà si vedevano i varietà ancora il mondo vianello tognazzi insomma c'erano comici non c'era brown ieri c'era un altro un programma che si è visto molto era quello che poi è morto conduttore in un incidente perché è caduto dal palco e poi no sì proprio mentre faceva che era domenica è sempre domenica era un programma acquisitivo che faceva delle domande c'erano due squadre e uno doveva partire e battere una campana lui arrivava a battere una campana darà una risposta e fa c'era un ponteggio una carina molto grande e quanto o il prione invece i media sulla vita questione services sa molto se c'era qualche influenza la parte la tv ma io ho potuto già finito le scuole università con la pubblicità che sono influenzati gli acquisti quando non c'erano alcuni slogan che che si imparavano perché ci rimanevano nelle orecchie per me che non è un processo tanto condizionare e seguimi lo aumenta in tv sì qualcosa seguivano sono 1 milione brite che con salmone sicuramente qualcosa consente agli animali per esempio una logica e invece ci sono dei film che sono stati secondo te determinanti per la sua vita o che hanno contribuito alla sua formazione dei film che fuori televisivi 16 ma determinanti non saprei film che veramente mi ha colpito per vista poi 2 3 volte al via col vento mi ha convinto per me è il film con tutt'e due più la mia fantasia poi non fino a lungo invece quando faceva i compiti una volta finiti che voglia agire in film ma quelli sono venuti dopo il film di bergman il mezzo quando non si arriva un video a compiti finite mi facevi già navi leggeri io il compito non riuscivo ma abbiamo la digestione difficile venta quindi dopo pranzo quindi devo fare i compiti e gingillava pensava tante cose giravo le pagine il vocabolario con una lentezza della lumaca poi alla fine è arrivato questa sera allora mi svegliavo un po viventi non fa però molto e stavo fino a mezzanotte l'una affari conferma ce ne deriva tutto in casa rapporto di natura valli leggere leggere non sono appena potevo leggere è che lei e non vedevo l'ora che ci fossero le vacanze per poterci hp mini 1000 giri e romanzi soprattutto i vari monache la parte tutti i romanzi della dg quelli per ragazzine insomma così no e poi mi sono detta perfino al mulino del po i battelli che sono due tre volumi allucinata di meno sì sì sì ma mi sono letto anche dei libri noiosissimi perché non la vedo molti di noi in casa e quindi quelli che avevo voluto leggere tutti perfino rattle e fieramosca nessuna curiosità ma meglio che niente facevo anche quello poi dostoevskij virus sono veramente io fino che non sono andata all'università o letta moltissimo perché proprio poi dopo ho cominciato a smettere perché no non mi sapevo finale quando cominciava un libro perdevo il senso del dovere nei confronti di tutte le altre cose non cominciamo la fine leggero solo d'estate è invece dei giochi che facevi da piccola per le rivali dei giochi da piccolo si tanto si giocava tantissimo con la corda e con la palla al mondo con la realtà dei vari tipi di salto ricorda due poi si faceva il gioco nel mondo si giocavano quando eravamo in campagna molto a nascondino per la piazza per il paese cos'è il capo del mondo nel mondo si disegna una cosa in terra ci sono delle caselle su cui si doveva buttare una pietra se sbagliavi a buttare la pietra locale righe della cosa passava tu non hai fame tre o quattro giochano se poi dovevi andare al suo pino queste caselle e raccattare la pietra e di votarlo è venuta una barra così ci si stava talaltra notare questo mondo e poi giocavamo molto con con i noccioli di pesca cioè come faceva a ognuno sceglie si teneva quando si mangiavano le pesche i noccioli più belli e più grosso è quello più grosso poi si teneva per tirare e poi si facevano ognuno ogni ragazzo che giocava metteva in terra 3 noccioli euro sopra questi gruppetti di tre notch a lungo sopra poi con lo show lo che era rimasta in mano si tirava e tutti i noccioli che facevi cadere diventavano tuoi e quindi se così ognuno aveva voluto non sempre più grosso di dino ci ho messo via si parlava di merenda cibo per quanto riguarda la colazione la facevi prima di andare alla colorazione si era latte latte con il citato il pane non ti succederà mai andare al bar come farlo assolutamente non esiste ma tuttora non vado mai un bar che la mia mamma mi aveva giocato in questo modo quando si esce non si deve prima di uscire si fa la pipì si beve in modo che quando si è fuori non ce ne va bene così quindi questo centro e percorrere qualche compleanni venivano festeggiati i tiri 96 signori centro che prendevano sono stati due anni da quando cioè la natura e con gli amici o no no casa la mano ci faceva una torta e a scuola invece succedeva invece per quanto riguarda le teste di buon natale oa compleanni vetrina altre festività festeggiava 3 poi passeggiato a casa non è che si usava in una scuola invitare nella scuola invitare i loro compagni ciascuno di noi magari in casa per fare i conti la squadra succedeva dice arriva la merenda seguivano in casa la squadra succedeva ai giorni prima delle festività magari festeggiate biglietti ripensati alimentari dalla destra che faceva scrivere niente di natale che si metteva sotto il piatto sotto il cuscino di vede quindi qualcosa per papà faceva elementare ma certo si faceva vogliono festeggiare il natale non olea scuola dino scuola significa alimentare ci scriveva la lettera di natale per il resto sono girare la calza e privata nascosta ecco per quanto riguarda la spesa invece come funzionava via che faceva la spesa dove la facevate ma la spesa quando ero bambina io ragazzina noi avevamo sempre aiutate domestica che abitava con noi di solito era lei che andava a fare la spesa qualche volta la mamma che facciamo non era una cosa che riguardavano è ovviamente i supermercati ancora non c'erano assolutamente no e come l'hai vissuta questa novità dei supermercati colori soliti ci sono che non mi ricordo neanche quando è cominciata altri oltretutto nella zona dove siamo noi i supermercati non sono venuti c'è sempre stato il mercato centrale la nostra maggiore fonte di approvvigionamento io credo di aver cominciato a frequentare qualche supermercato dopo che ho messo su famiglia somma mia finché è una ragazza per essermi mai interessata nella spesa e se non si facevano lo sai tipo allarme dove andare a farla del mercato hanno beccato come andavi vestito a scuola o come gli stimati per stare in classe in classe delle ragazze portavano in grembo fino in terza liceo un grembiule nero su cui mettevamo a volte un collettivo di pizzo ei ragazzi no noi ragazze sempre votato e c'erano i fiocchi allenament ha ri i grembiuli bianchi però un gioco comi classe aveva il suo colore incontro in quinta azzurro il quarto a verde il primo rosso e dal si compravano i grembiuli in sartoria ma noi ce li faceva la mamma in ci faceva lei perché le sartorie le sartorie fino a quando io ho avuto 13 14 anni non esistevano negozi che vendevano vestiti bisognava andare dalla sarta che ti prendeva le misure di torta b la stoffa e ti piaceva il vestito e per i grembiuli non valeva la pena andare dalla sarta come li facciamo l'amore i vestiti la mattina tele preparavi da sola oltre le preparava con anno da show con altra cosa è invece appunto quando i vestiti indossati chi se li confessato a carmen o limitati ma quando cominciarono a venire i vestiti confezionati si compravano quelli migliori ma faceva anche a natale e veli pasta latte tra sorelle certo questa la regola e quanti abiti si fossero amante scarpe anche ma non tante io ho avuto devi pensare che il mio babbo morto che ai 12 anni e mezzo è quindi stato un periodo abbastanza difficile per noi fino che non sono arrivata verso vent'anni che poi sono un acuto dell'eredità ma io ricordo di aver avuto in regalo dalla cugina della mia nonna un vestito bellino di lana a pois bianchi e quello è stato il mio vestito di tutte le festicciole fino a quando aveva 17 consultabile 12 non solo quello come vestito legale e le scarpe nuove e le scarpe poche anche quelle un paio di sandali ci dovevano tutta l'estate quando ci cresceva al piede poi quando ha smesso di crescere poi segnano a cambiarli marche ed era cresciuto quando poi il piede si è fermato addirittura la nonna calma ci facevano di prestare in campania faceva lei dei sandali alla schiava faceva la sola ci mettevano sopra incrociate delle stringhe fino allegato e sulle gambe e appunto tale magari che abbiamo letto prima che nella fase alla saturazione fisica e che indossava in quell'occasione in quell'occasione si andava a scuola con sotto il vestito lo sotto la gonna o un paio di calzoncini corti con cui si faceva ginnastica andava nella palestra naturalmente sono sempre divisi ragazzi e ragazze e si andava in palestra e angeles metteva con maglietta si tirava giù la gonna si toglieva il grembiule e si faceva ginnastica una volta è successo che gli ho sempre la solita di strata mi sono infilata il grembiule mi sono dimenticata di mettermi una gonna panna sono andata in casa poi quando siamo usciti c'era la custode sulla porta con la mia gomma in mano che faceva di chi è questa gonna di questa è una cosa e io perché figurative nel 700 la sia marisa che usciva davanti a me quando può gaby mila e proprio a quella nonna e bene alla mia inizio anno uscita dalle molle un po caldo avevi il bo all'orecchio andrebbe fatto che non esiste dice no anche per una cosa racconta di ne faccio e non c'avevo i compagni che stanno bene una cosa da con tenaglie perché i contadini subito ai bambini appena nati facevano un po come facevano appena nata sono appena 5 6 mesi e che dovevano marsi anichini dovuti piccolini c'è una barbarie la considerava una barbarie che ce l'aveva fatta ma dietro compagni qualcuno ce l'aveva forse qualcuno si e tatuaggi lascivo solo totalmente non esiste ci sarà mai state situazioni in cui sia sentita a disagio che il tuo abbigliamento in che senso boh magari il suo abbigliamento non era alla moda o poi andavano e festicciole sempre con solido vestito che tu sei proprio ciò che sapevo che non potevo una rara esistano dei capi di abbigliamento che era malvisto portale tipo contro un po più molto più l'acqua gli anni saranno i jeans per esempio delle femmine non potranno portare in sé c'erano anche capo ma ti dico io fino a che non vi sono ecco il mio primo paio di pantaloni che mi sono comprata per usarlo consigli normalmente è stato in viaggio di nozze 29 anni perché prima era malvisto portai pantalone da si privano le donne la donna calmi non ha mai come ha dato tanto in montagna non ci andavo io le avevo già portato in montagna in viaggio di nozze bene caldo autocentrato io non avevo vestiti più leggeri quindi sopra i pantaloni marroni mi ricordo sempre con la maglietta molto carina simpatica vivace di ricomprare il loro chiedo dice che stava così bene come vistosa cambiamento della moda negli anni allora la moda era una cosa importante ogni anno c'era una certa lunghezza delle gonne non aveva quella lunghezza non era la moda allora un anno si accorciavano lama lunga era molto segnata dalla lunghezza deve quest'anno si usa tanti centimetri da terra c'è stato un periodo che si usavano al ginocchio anche sopra il ginocchio io so che ha mai presentato su delle brutte scirocco ma a metà ginocchio le ho portate anch'io quando slava così ci avessi stata l'edicola andare con le celle di periodo delle corde erano quasi alla caviglia quelle gonne a campana sai proprio ma invece gli anni dopo che hai visto stili completamente il cliente vanta la gente messina ora che la nissimo traversa sì sì dopo invece non è stato più così segnata alla moda sono state lunghezza di tutti gli utili nello stesso anno ognuno c'è un po suo stile di vita poi era molto segnato un certo tempo come si vestivano anziano come si vestivano giovani erano cose molto diverse oggi sono autori mescolate le cose ma io ricordo la mia nonna la mia bisnonna lei si faceva a fare ogni anno un vestito con per l'estate e uno per l'impresa e invariabilmente erano vestiti neri con piccolissimi disegni bianchi ma con un taschino qui dove metteva il fazzoletto sempre la stessa forma ce la faceva sempre fan dalla sarta serio perché usava così che le persone anziane si vestivano di nero insomma ok intervista dovrebbe essere vicina la persona anziana vestita di colori vivaci chiari non esistevano col mio cugino l'intervista anche st grassi permette di uscire di vedere cosa [Musica]

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L’intervista (https://www.youtube.com/watch?v=DNDYuDkvgZg), della durata di un’ora e undici minuti, ha per oggetto le memorie di scuola e d’infanzia di Gabriella Corsi, nata a Piacenza nel 1936.

La famiglia di Gabriella era composta dal padre, capitano del genio militare, dalla madre e da tre sorelle.

Ad eccezione della scuola materna ha frequentato le scuole fino all’università, in quei decenni di grandi capovolgimenti sociali, economici e istituzionali (Galfrè, 2017). Dopo gli studi diventerà docente universitaria di matematica.

Inizia la scuola elementare a Livorno, dal momento che il padre si trovava in quegli anni di stanza nella città toscana, ma solo per pochi giorni. Le classi erano composte solo da bambine e la disciplina era rigida: “avevamo due posizioni base da mantenere: quella in prima quando dovevamo scrivere, e quando dovevamo ascoltare la maestra ci diceva ‘mani in seconda’ e noi dovevamo mettere le mani dietro la schiena” (03:30).

Nel 1942 cominciarono i bombardamenti aerei e il padre decise di spostarsi in un posto meno pericoloso: Massa Marittima, vicino al paese natale del babbo.

Il primo anno delle elementari lo frequenta, oltre ai pochi giorni nella scuola livornese, a Massa Marittima, ma già dalla seconda la famiglia si sposta ancora in un paesino chiamato Ciciano, dove la maestra fece passare Gabriella direttamente in terza. Il quinto anno delle elementari lo fece a Firenze, così come le medie e le superiori. Alle scuole elementari ricorda che prima dell’inizio delle lezioni dicevano una preghiera e cantavano un inno patriottico.

Nei primi giorni di scuola a Livorno la mamma della testimone l’accompagnava a scuola a piedi, mentre a Massa Marittima andava da sola, perché l’edificio scolastico era di fronte casa e lo stesso nel paesino, attraversato solo da calessi. “Alle elementari eravamo molto liberi. La maestra ci mandava anche a fare delle commissioni” (10:30).

Alle medie, invece, le professoresse erano molto severe e pure alle superiori. Infatti, al liceo il preside “era molto rigido, non voleva che ci fosse nessun tipo di scambio di parole tra maschi e femmine, per cui i maschi facevano ricreazione nel cortile della scuola e le femmine rimanevano in classe […] e uscivamo da scuola da due porte diverse […] i maschi da quella principale e noi dalla porta del retro” (10:57).

Gabriella ricorda molta retorica fascista nella didattica e nei libri di testo (Galfrè, 2017), ma ripensa con piacere alle lezioni di insegnamento religioso, grazie a Don Raffaele Bensi.

La prima gita scolastica fu fatta in prima superiore a Trieste, quando ancora non era italiana.

Al minuto 24:40 la testimone fa un confronto tra le interrogazioni delle figlie e le sue, non programmate, che richiedevano una preparazione più ampia sugli argomenti dell’intero anno scolastico.

Dal minuto 27:28 racconta degli ambienti scolastici. “Le aule [del liceo erano] tetre quanto mai. […] Alle elementari erano più luminose e anche alle medie non erano un granché”.

Al minuto 28.53 vengono mostrate foto di classe e a 40:40 quaderni di scuola e la testimone descrive come venivano utilizzati.

Spesso i compiti venivano fatti in gruppo, a casa delle varie amiche.

Parlando delle disponibilità economiche e della possibilità di comprare i materiali scolastici, tipo penne, astucci, quaderni, Gabriella afferma che “alle medie i ragazzi erano selezionati. I ragazzi più poveri non andavano alle medie” (43:05), lasciando intendere che quello del materiale scolastico non era il primo problema al quale si pensava.

Per quanto riguarda i voti questi erano dati in forma di numero “però alla fine della terza media c’era anche un giudizio. Cioè soprattutto si consigliava il tipo di scuola: per esempio a me avevano scritto adatta a tutti gli indirizzi compreso quello artistico” (43:39).

Al minuto 46:26 vengono mostrate alcune pagelle: di quinta elementare e del liceo classico.

Dal minuto 51:00 circa vengono affrontate tematiche relativa alla vita quotidiana ed extrascolastica, come le uscite con gli amici, la televisione o per meglio dire il cinema, dal momento che “si andava al cinema per vedere Lascia o raddoppia” (52:00).

La testimone, tra i vari ricordi, parla come di un “lusso” telefonarsi una volta a settimana, per questo motivo con il suo futuro marito si mandavano lettere ogni giorno.

 

Fonti

Fonti bibliografiche:

G. Bandini, S. Oliviero, Public History of Education: riflessioni, testimonianze, esperienze, Firenze, Firenze University Press, 2019.

L. Bravi, La televisione educativa in Italia. Un percorso di storia sociale dell'educazione, Roma, Anicia, 2021.

P. Causarano, Riforme senza storia. Insegnanti di storia e reclutamento professionale nella scuola italiana all’inizio del millennio, «Italia contemporanea», vol. 286, 2018, pp. 239-256.

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

S. Oliviero, La scuola media unica: un accidentato iter legislativo, Firenze, CET, 2007.

 

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