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Il doppio turno, "una cosa fantastica". Memorie d'infanzia

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/1267
Scheda compilata da:
Chiara Martinelli
Pubblicato il:
14/02/2022
Nome e cognome dell'intervistatore:
Jessica Girolami
Nome e cognome dell'intervistato:
Marco Girolami
Anno di nascita dell'intervistato:
1964
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola dell'infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria di primo grado
Istruzione tecnica
Data di registrazione dell'intervista:
19 maggio 2020
Regione:
Toscana

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1960s 1970s

buongiorno oggi è venerdì 19 giugno il mio nome gesti così cosa mi sono in compagnia di marco girolami buongiorno a tutti ciao marco senti per questa intervista dei ricordi di infanzia mi puoi dire per favore come era strutturata la sua casa come era arredata io ho sempre vissuto in una casa santa ma renzi il bar sono nato lì praticamente come tutti i bambini che nascevano in casa nel 1961 come sono nato io puoi dire per favore santamente di vecchi comune che è una frazione del comune di buggiano prospiciente a borgo a buggiano basso diciamo in provincia di pistoia la mia casa era una cosa molto ampia su due piani di circa 100 metri quadri a piano con tantissimo terreno intorno che praticamente era adibito in parte al giardino ed in parte a coltivazione del clan sport con le verdure pomodori fagiolini e tutte le cose che necessitavano per ovviare dicevamo qualche necessità alimentare familiare quindi facevamo tutti insieme l'orto sì perché nella mia casa porto ad abitarci io i miei genitori fino a quando era nato poi mio fratello nel 1968 ci abitavano anche me nonni paterni e il mio nonno paterno era il delegato alla cura dell'orto fantastico ma senti come era allenato alla cucina camere da letto alle 20 una sua camera da quando la struttura da così a perder meno c'era una grande cucina dove mangiavamo io i miei genitori poi c'era un grande salone che peraltro non era arredato perché l'allenamento è stato acquistato successivamente poi c'era un grande ingresso e un'altra piccola cucina e un altro salotto dove era d'uso dei miei nonni poi salivamo una scala in comune andavamo al primo piano ed al primo piano c'erano quattro camere matrimoniali e in un bagno ed uno studio io in particolare avevo la mia bella camera matrimoniale tutta ad uso e consumo mio con l'arma della televisione e quindi ero e poi vanno è nato il fratellino poi non andò in quale è nato il fratellino è stata rifatta praticamente questa camerina e stata presa una cameretta più moderna con due lettini singoli e quindi la tv dei boss chiamo mio fratello ok ti ricordi mica se arrivate in casa degli elettrodomestici tipo il frigorifero ripsi sì avevamo ricordo benissimo due frigoriferi uguali perché uno era nella cucina dove vivevamo noi io i miei genitori e un altro la cucina dei miei nonni ricordo benissimo che erano frigoriferi bianchi smaltati della marcatura antic che sono tutt'oggi funzionanti dove mia madre ancora oggi conserva gli alimenti quindi abbiamo il segno dei tempi che le cose non censuravano e duravano molto di più di quello che durano adesso poi chiaramente avevamo il gas in bombola del gas perché chiaramente il metano non c'era avevamo la televisione in bianco e nero fino a quando poi negli anni 70 non c'è stato l'avvento della televisione a colori e avevamo una cosa fantastica che era la la cucina è praticamente era una specie di di cucina a legna con la piastra in ghisa dove potevano venir cotte i cibi nelle padelle fede e come si cuoce adesso sul tour sul gas ed era alimentata a legna e questa era all'interno della cucina quindi faceva sì ad ausilio per la cottura che anche dal riscaldamento ausiliario per riscaldare la cucina stessa ok agli arrivate la televisione in bianco e nero ti ricordi mica che i programmi guardati ei programmi c'era soltanto il canale il primo e il secondo canale perché le televisioni commerciali sono venute molto dopo e quindi gli unici due banali che potevamo guardare al primo ed il secondo le trasmissioni erano molto ridotte perché cominciavano il pomeriggio nel tardo pomeriggio e finivano subito dopo la prima serata perché ai nostri tempi c'era il famoso carosello che era quello che segnava un po la pubblicità fra i telegiornali il programma che sarebbe stato in prima serata ma i bambini dopo il carosello andavano tutti a letto pronti per la mattina a scuola e del cane serio che se ti ricordi del carlo se non mi ricordo bene la sigla mi ricordo bene la scena dove c'era questa carrozza con i cavalli vi ricordo faceva tanta tanta tanta tanta tanta tanta perché tale cardella e durante i programmi film c'era la pubblicità come oggi no la pubblicità non esisteva perché la rai era un canale rai era praticamente la tv di stato che non aveva pubblicità e la pubblicità è iniziata a scorrere sui canali dove c'è stato l'avvento delle tv commerciali che hanno vissuto soltanto grazie alla pubblicità perché non facevano pagare il carnet per cui è una tv che veramente veniva goduta a 360 gradi perché mangiare una interruzione e quindi ma anche di averli su per giù quando guardare il carosello volevo quando guardavo il carosello io avevo circa dai 45 anni poi ok quindi ricordi bellissimi ricordi charm i cartoni animati poi successivamente hanno iniziato facevano vedere le comiche stanlio ollio quindi sommarono i cartoni animati con topolino speedy gonzales e quindi fa sono bellissimi ricordi d'infanzia che purtroppo oggi si trovano solo andando a rivedere i programmi dell'epoca che vengono riproposti ma che i nostri i nostri figli non hanno il gusto di poter guardare perché sono presi dalla tecnologia digitale 15 sono persi questi bei questi programmi di un'altra domanda ti ricordi quando è arrivata la televisione a colori televisione a colori è arrivata nel 1971 72 quando io avevo circa 10 11 anni e quindi c'erano cartoni a colori dopo si no all'inizio erano soltanto può cioè nella televisione era predisposta per il colore ma non tutti i programmi erano a colori quindi si continuavano a vedere programmi perché in nero e poi piano piano i produttori e si sono adeguate alla tecnologia del colore e perché le televisioni a colori viaggiavano su due tecnicismi palle set up e quindi a seconda il tipo di tv che uno possedeva poteva vedere o meno canali che venivano diffuse a colori spenti ritornando alla spesa all abitudine alimentare quindi noi andavano a fare la spesa oltre al vostro orto sì non avevamo il nostro orto che ci forniva praticamente e verdure alla frutta la verdura avevamo mi ricordo le viti con due tre tipi di uve bianche nere avevamo susine vesti avevamo il nespolo il vero e poi chiaramente le verdure che generalmente vengono consumate nelle famiglie le più comuni quindi dai piselli e pomodori fagiolini qualche carota qualche patata è praticamente era un orto piuttosto grande ben variegato perché il mio nonno era proprio un calcolatore riusciva in questo pezzetto di terra disporre i vari ortaggi in modo in maniera che ci fosse anche una ciclicità nelle nascite e quindi non si rimanesse mai a secco degli ortaggi delle verdure e chiaramente poi altre cose venivano comprate nel classico negozio di vicinato che noi avevamo li propria santa maria in selva dalla vecchia regoletta scusa se ti disturbo una bottega era una classica bottega che vendeva praticamente di tutto vendeva dai liquori alle caramelle al caffè a tutto quello che potevano essere i generi di prendersi dati con la pa stilati biscotti solo dopo il futuro quando questa signora è passato a miglior vita dove c'era questa questa classica bottega di alimentari nacque un bar con distaccato il classico negozio di alimentari e quindi erano due esercizi ben distinti e da questa signora regoletta così avanti comprare anche dei regali o c'era soltanto noi regali regali non si compravano dalla regoletta perché la rigoletta era la classica rivendita di beni di prima necessità quando avevamo bisogno del profumino piuttosto che forse il dottorato non esisteva ancora perché ce l'avevano bene col sapone di marsiglia esisteva la famosa sanitaria dentro borgo a buggiano e dalla sanitaria andavano a comprare ribelli il profumino piuttosto che il cotone l'alcol ok ho capito e ti ricordi cosa mangiamo quindi colazione merenda grande scena sì sì la colazione era la classica colazione che veniva consumata per la stragrande maggior parte delle famiglie italiane che era il famoso caffè latte con i biscotti piuttosto che con il pane allo stilo con il burro e la marmellata e poi successivamente quando era un po più grandicelle allora sono iniziati ad andare in commercio il cioccolato in polvere solubile quindi si riusciva a mangiare qualche volta anche qualcosa di più sfizioso poi sono andati i primi snack le prime merendine però fondamentalmente nell'infanzia la colazione era classica caffè latte con i biscotti o con il pane spesso arrostito poi andavamo a metà mattinata mattina avevamo le famose può cacchio dei fedi per un fornaio sempre a santa maria in selva che faceva un'ottima focacce prima di andare a scuola ricordo che andavamo a dar fede a prendere il pezzetto della focaccia bella oleose bella salata che faceva vari capi viso oppure portava a volere la famosa fetta delle famose fettine di fare con la mortadella piuttosto che con il salame però erano cose molto genuine non esistevano i cibi linee classiche merendine monoporzione erano tutte cose che venivano fatte dalla mamma perché venivano portati mi ricordo in prima elementare che oltre alla famosa cartella c'avevamo il cestino di plastica dove mettevamo dentro la merenda da consumare all'ora di ricreazione il pranzo è un pranzo classico dove veniva regolarmente consumata la parte il secondo il contorno quindi era un comparto a tutto tondo diciamo e la merenda era spesso fatta di pane zucchero piuttosto che pane con il pomodoro spiegato con l'olio oppure se era avanzata la schiacciata si mangia ma anche la schiacciata eravamo peric affamati perché il nostro divertimento era quello di andare a correre nei campi libertà a giocare a pallone in questi in queste distese di campi che c'erano perché borgo a buggiano e santamaria soprattutto non era molto costruito quindi anche nella zona di me la vista c erano distese di campi dovevamo fatto i campetti di calcio per cui insomma sempre in bicicletta tutti sudati e quindi alla roma a casa e avevamo anche fatta e quindi trovavamo questo ben di dio che oggi non esiste più perché oggi magari su manti un brandy o la fiesta snack e c'è sempre da aver mangiato chissà cosa però quelle cose lì veramente tornano alla mente con immenso piacere e la cena arida il primo secondo e contorno sia transenne a cena nel primo al secondo posto che non è così e 30 mar sì sì poi chiaramente c'è la giunta qualche porta c'era il dolce fatto caso del ciambellone pasta reale i classici dolci che venivano fatti di quei giorni perché non c'era la cultura del dl dolci di pasticceria inteso come preferite raul zuppa inglese quelle queste sono abitudini che sono nate quando io avevo già a 12 13 anni allora mia madre mi ricordo la domenica faceva la crema con i pavesini faceva la zuppa inglese all arca merce o crema e cioccolato e pavesini quindi insomma era un po più sfiziose ma la mia infanzia e l'ha vissuta con con la massey con i prodotti di massima genuinità che potevano essere in giro ecco a livello casalingo ok allora continuiamo la nostra intervista parlando della scuola e ai frequentato la scuola dell'infanzia ho frequentato la scuola dell'infanzia per un periodo non molto lungo a borgo a buggiano perché chiaramente noi avevamo la scuola a bordo non le scuole dove sono ora ma la scuola dell'infanzia era dove adesso nella biblioteca c'era una due aule dove c'erano anche le suore abbiamo fatto un po di scuola d'infanzia eravamo un gruppo di briganti spesso le sale si arrabbiavano però quando quando siamo giovani sono vivaci ti ricordi se ci andavi volentieri volentieri non tanto i primi tempi ricordo bene che sul cancello che c'è praticamente sulla strada che porta sul mercato davanti alla sanità dell'avis sel in quel cancello che ci sono praticamente delle feritoie ed ha detto si vede fuori da fuori si prevede che veniva a mio nonno a farmi le coccole perché non ci sono soltanto volentieri però questo poi è passato perché chiaramente poi sono nate amici c'è il divertimento diciamo ha superato la nostra il piano dei genitori e di casa per cui vedevamo che il frequentare l'asilo come un momento di svago e delle maestre che ricordi hai ma le maestre ma adesso mi ricordo che queste so e non posso bere perché si faceva tanta confusione per cui loro cercavano di riportare un pò l'ordine ogni tanto ci gridavano e noi non potevamo che accusare cercare di stare più tranquilli possibile ecco e con case giocate i giochi erano il salto con la corda il pallone piuttosto che le bocce giorno giochi molto semplici perché 55 anni fa quando io ho fatto l'asilo praticamente i giochi erano basici non esisteva niente che forse elettronico per cui erano tutti i disegni rappresentare i vari paesaggi rappresentare una natura morta che torna a livelli embrionali perché chiaramente eravamo molto piccoli e poi questi giochi qui diciamo di comunità normalissimi senza niente di particolare e com'è andata investito alla scuola dell'infanzia te lo ricordi salvate in grembiule avevamo che il bulino a quadrettini mi ricordo come oggi quindi si fondamentalmente come oggi fondamentalmente come oggi solo alle scuole elementari avevamo il [Musica] sì due violini chiamiamolo così in nero con il collettivo bianche un bel fiocco celeste che ci distingue va dalle femminucce e anche queste sono bei ricordi tant'è che ho conservato anche delle foto che mi fa sempre piacere guardare perché guardare quando sarà giovani fa sempre piacere e ti ricordi dove contrari vestino e dai piccoli mi sembra di ricordare che c'era un negozio a bordo a buggiano che vendeva proprio questi questi gre più lenti per gli alunni mi sembra di ricordare rai siamo anche capri testicoli i vestiti per taloni ai vestiti civili chiamiamoli così sinceramente non lo ricorda lui lord perché quando eravamo ragazzetti intorno ai 5 6 7 anni veniva la mamma tutto l'abbigliamento pronto vai a brontolare per cui andavamo vestiti come ci venivano propinati questi umana che metteva i pantaloni una maglia a parte le scarpe che le scarpe cosa che chiaramente andava provata bene per cui io mi ricordo che mia madre spesso mi portava la pistola e d'arma nori che è un negozio che è il centro a pistoia lì sulla piazzetta dove il globo e che tutt'oggi esiste questo ma noi e mi ricordo che mi portava lì a comprare le scarpe questo non ricordo bene ok allora parlando della scuola primaria ho visto che qui ha preparato delle foto dei due in cui sei al banco di scuola ne ho due una mentre frequentavo la seconda dare e della mostra per ora vogliamo da speriamo anche alla telecamera e accanto a te chi ci è accanto a me c'è un il mio amico di infanzia e tra le altre cose questa amicizia si è consolidata ai tempi della scuola abbiamo addirittura fatto la scuola media nella stessa classe e l'istituto tecnico commerciale anch'esso nella stessa classe siamo rimasti amici anche dopo la fine della scuola tant'è poi che questo ragazzo è divenuto mio cliente perché durante la professione lui io faccio il commercialista questo ragazzo ha bisogno di qualcuno che lo assiste sé per le sue faccende amministrative perché è diventato un promotore finanziario e per cui si è rivolto a me nella qualità di consulente di fiducia quindi è una cosa diciamo che risale da gagliarda l'anno 67 68 si è trascinata fino al 2020 e poi ne ho un'altra e qui eravamo praticamente se non ricordo male in seconda media dove ci avevano un po isolato tant'è che ero al bambino da solo perché sono stretti questa più grande e mezzi sì sì qui era nel 93 esattamente quindi andavo alla scuola alla scuola media e ricordo benissimo che nel 93 eravamo alle scuole elementari che ci sono adesso a borgo a buggiano perché io la prima elementare non essendoci ancora costruita la scuola nuova riguarda buggiano la andrea cavalcando cento nel baglio noi abbiamo fatto la scuola dove attualmente c'è il monte dei paschi di siena quindi praticamente in piazza del popolo a borgo nel palazzo dove ci sono le porte c'è un telepass chi c'era un palazzo che poi è stato demolito e cioè se ci sono stati fatti gli appartamenti dove ha pianto in meno c'era la scuola quindi la prima elementare la prima elementale l'ho frequentata in piazza del popolo e una curiosità fantastica è che la scuola c'era di pomeriggio anziché di mattina la scuola c'era di come in giro noi andavamo a scuola il pomeriggio perché questo ambiente non era grandissimo per cui c'è una differenziazione alcune andavano al mattino e alcune andavano al pomeriggio ha quindi tutto il plesso era in questo intrico sappiamo in questo stabile esatto esatto il ricordo fuoco tutta la prima elementare le fate di pomeriggio tutta la prima elementare del comune di tione e che ricordi hai l'associazione bellissima perché già la mattina poter dormire quindi era una forza fantastica e poi la mattina praticamente era un momento di piena libertà perché ricordo che la scuola non finiva tardissimo il pomeriggio per cui appena tornati da scuola avevamo il tempo di fare i compiti che ci davano che poi erano compiti ai nostri tempi si facevano le stanghette quadratini tra l'enac e facevamo cose particolarmente impegnative e quindi la mattina la dedica va mo allo svago e divertimento e per prepararci diciamo al pomeriggio ad andare a scuola e se non mi sbaglio entrava c alle 14 30 15 quindi c'era tutto il tempo di camini di organizzarsi nei canali 30 queens e pazzini ma mino verso le 18 e quindi io mi ricordo in cinque minuti andavo a casa perché la mia palla mi andava circa 200 metri dalla scuola per cui praticamente non venivano nonno veniva alla mia mamma mi portavano innamorarmi prendere ma praticamente il tragitto era una sciocchezza ecco non ho mai avuto bisogno dei mezzi pubblici non ho mai avuto bisogno ho capito e ti ricordi come era arredata della classe ma la classe a ra mi ricordo un grande stanzone ma veramente grado dove ci sarebbe stato spazio probabilmente anche per più alunni però c'era certo dei grandi finestroni che davano su un cortile quindi una stanza molto luminosa e non c'erano arredi particolari perché erano i primi i primi banchini piuttosto antichi diciamo così ma il ricordo con particolare affetto il maestro di trapani è stato il maestro che praticamente ci ha condotto dalla prima alla quinta elementare e la maestra battista che già a quei giorni era la bidella per antonomasia e so che ha assistito centinaia e centinaia di ragazzi fino a che poi non è andata in pensione ma so che vi sia un maestro maschio che una maestra figo dove l'artista della bidella alla battista nella vita è maestra ma il maestro maschio era uno dei pochi maestri ma nonostante è ad affiancare e questo maestro che si chiamava appunto enzo di trapani abitava a borgo a buggiano davanti alla discoteca purtroppo quindi era un verbo milano maschio e severo perché era anche molto severo e come disposti banchi quindi questo grande stanzone kg bachiano disposti tipo covip perché i bar che erano a un metro e mezzo uno da un altro iren eravate attaccati no no no erano banchini singoli e poi chiaramente venivano appuntati nel momento in cui si faceva qualche attività didattica di gruppo per cui uno diciamo veniva accoppiato all'altro come ho mostrato nella foto di qui infatti eravamo piuttosto infatti ho visto che la foto ben tallona ma queste erano la cosa aperti con corali maxi che veniva messa in alto quando c'era da fare dei lavori di gruppo quindi il maestro sceglieva come stava costituti è certo padre padrone assoluto della classe ok e ti ricordi se il maestro da delle punizioni e come no punizioni corporali perché lui ricordo che in prima elementare norma in seconda terza elementare quando siamo andate alla scuola che è l'attuale scuola elementare lui aveva un righello che praticamente lo lo usava nel perugino oggi le sarte lungo un metro di forma cubica un parallelepipedo quindi la classica asta di un metro e quando uno stava particolarmente cattivo si faceva andare alla cattedra e ci dava le lame ribellate sul palmo della mano quindi le punizioni che ci vengono raccontate come venivano messi dietro la lavagna in ginocchio si usavano anche quelle chiaramente la punizione corporale fra virgolette era il non plus ultra della punizione perché chiaramente prima c'era il famoso faida tra lavagna e ma anche quelle quella era praticamente il primo step della punizione e poi dopo quando uno abusava veramente la pazienza del maghetto di trapani e allora lui ricorreva alle 5 bacchettate sul domani è successo sbagliato perché nonostante forse a stato sempre un buono un buon alunno abbia sarebbe stato con profitto però chiaramente quando poi si finanzia crescere e si inizia a parlottare si inizia la presa in giro e guarda il maestro manda sempre caramella al lancio per tutta la mattinata mangiava 20 caramella al narici e quindi su java sempre stephen hamel allora me si prendevano in atto in giro e lui ovviamente s'arrabbiava di colori cose in faccia e quindi questi c'era rispetto poi di ricci non è oro era era molto era molto severo una bravissima persona perché poi chiaramente con l'andare del tempo abbiamo capito che la sua serietà la sua severità era solo per farci imparare al meglio quello che lui ci insegnava però nel momento in cui era lira aula esigeva il massimo rispetto tra le altre cose ricordo che e questo è un particolare quando io ho fatto la quinta elementare fu organizzata a livello provinciale una gita alla al vaticano quindi siamo andati in visita al papa eravamo circa 56 per classe perché già acque giorno in un viaggio piuttosto costoso perché siamo stati fuori quattro giorni abbiamo visitato roma abbiamo insomma io ero ho avuto la fortuna di partecipare il maestro di trapani è stato di grande aiuto è stato anche simpaticissimo perché insomma ha reso questa gita istruttiva e divertente per cui fuori dal fuori dalle mura della scuola è una persona veramente squisita e io poi ho avuto anche modo di apprezzarlo dopo aver finito la scuola perché sono rimasto in buoni rapporti e lo serve salutato con piacere per cui le righe lam sulle mani ormai erano soltanto un ricordo senti ma ti ricordi come era organizzata proprio la giornata veri scolastica la giornata scolastica se c'erano del lecce un'ora è una lezione una materia allora dopo un'altra materia ma no no non è questa non c'era questa rigidità perché logicamente avendoci un unico maestro che gestiva tutte le materie praticamente lui faceva come meglio come il medio gli venivano le cose magari poteva darci una mattina si facesse a tutta l'uva via e la mattina dopo molare tutta matematica o due materie insomma però non c'era la la pluralità disegnati per cui era lui che si organizzava come meglio credeva eccolo ok e quindi mi dicevi che andare a scuola con il tuo portaman da chi in prima elementare c'avevamo la cartella la famosa cartella di pelle e ti ricordi speciali quaderni libri su libri libri cene arabi sembra uno che non mi sbaglio o al massimo due erano mi sembra si chiamava sussidiario poi sapeva miei soliti quaderni da principianti quelle con le righe dove vai imparerà dalla scrittura e quadretti grossi un lapis una gomma una penna perché non c'era tutta dentro la adorano gli evidenziatori giorno no sì perché poi questi ma la la cancelleria diciamo era contenuta all'interno della stu show ha quindi esistevano già esisteva l'astuccio e io ho avuto fortuna perché la mia zia di ponte buggianese aveva una cartoleria e io quindi hanno sempre quello con l'astuccio più bello è quando era privo menini si trasformano in 56 scompartimenti ci avevo sempre 24 pennarelli 58 matite colorate e quindi avevo sempre quindi sarei riserva deryn superbelli esempio praticamente lei che ha continuamente mi mandava mi rifornivo di tutto quanto l'occorrente per la scuola sanjay utenti a proposito di cancelleria deve scrivere i compiti io penso che a penati non esistono le sue temono i diari teva un quaderno dove ci si appuntavano le elezioni che il maestro dettava e quindi sotto ci facevamo le svolgimento a direttamente sotto mi ricordo che si dice che ci faceva il programma non è apparso in faccia lo svolgimento sotto creare una scuola piuttosto povera ho capito quindi senti a me andrà la mattina portavi portale per tra schiacciata o con pane e mortadella chiaramente esisteva il quarto d'ora canonico di ricreazione quando era bel tempo avevamo la fortuna sia in prima elementare che poi quando siamo andati lì alle alle scuole elementari da vanta antiche c'era il giardino quindi spesso potevamo andare fuori a farne a consumare una merenda oppure stavamo nel salone quello che esista ancora oggi a capire quindi quindi difficilmente veniva consumata in aula ecco c'era questo momento quindi la prima alimentare fare un summit l'hai fatta in questo in questo plesso di uscire a casa sua mentre dalla seconda diventare la quinta elementare invece alle alle buone quale è però di mattina quindi di mattina non soltanto ad alimentare è stata la seconda la guida alla mattina ecco avete sempre amato meglio se ricordi io mi trovo meglio il pomeriggio perché la mattina era un po dura svende paggi per essere alle otto e mezzo a scuola per gli acquisiti la scuola entrava gli otto e mezzo però quando poi chiaramente uno comincia un po a crescere la sera mi piace guardare qualcosa la televisione e cartone animato si fa mezz'ora più tardi oppure se in casa 1 sapeva gli amici dei genitori si celava un po più tardi quindi se andava a letto un po più tardi quindi insomma però è stata solo una questione di abitudine anche perché poi ci siamo organizzati per fare i giochi il pomeriggio per cui insomma fondamentalmente non è stato così traumatico e da quando si è iniziato ad andare a scuola di mattina ci sono stati i rientri quindi c'è stata la mensa non usarli all'inizio no l'aversa mi sembra è nata con il famoso doposcuola ma se non ricordo male intorno alla quarta ripartecipare sì sì sì era un giorno alla settimana veniva consumato il pasto praticamente appena si entra sulla destra vicino al corridoio dove si va in direzione segreteria quindi è una lenza si era una stanza di uno strano esatto adibito al consumo del pasto ho capito e quindi insomma tornare a casa facevi compiti net avallato il maestro e tiffany in quale stanza nocivi compiti se c'era una stanza si nella stanza la statua e faccio compiti era una delle quattro camere matrimoniali che era stata di b da a fra virgolette ufficio dove mio padre gestiva le cose amministrative di casa dove c'era un tavolo per cui io mi appoggiavo su questo tavolo facevo la lezione e i compiti delle forze riferita solo con qualche compagno a volte ci davano dei lavori da fare insieme per cui ovviamente li devo fare con qualcuno ma mi ricordo che alimentare non c'è stato tanto modo di lavorare accompagnare ma piuttosto autonomi chiaramente qualche volta che è stata l'occasione di andare a giocare dall'amico e poi magari rimanerci e fare la lezione o prima fare la lezione per giocare insieme per cui questo era poteva essere il motivo di farla insieme a lezione ma ce ne eravamo piuttosto autonomi ognuno faceva per conto suo e senti ti ricordi se avevi qualche enciclopedia qualche manuale su cui poter fare delle ricerche sì perché mi ricordo anche lì grazie a questa mia zia che ci aveva questa cartoleria mi fece comprare un i ciclo che dia che si chiamava il sapere e un altro in ciclo pd che si chiamava universo questo mi ricordo benissimo erano degli europe e dire che uscivano a volumi e quindi uno praticamente nel giro di un mese un mese e mezzo completavo questi ciclope di a e dove mi sono sempre appoggiato anche poi alle medie per fare le ricette per cui salute posizionate in questa stanza di mika si era praticamente adb tutte posizionate in questa in questa stanza fino a che poi in un'altra stanza che era proprio il classico studiolo di casa mia madre in seguito fece proprio immobile adibito a librerie dove tenevo praticamente l'enciclopedia i vari libri che ci avevo oi libri che compravo strada facendo e libri che mi mandava lazio maria perché poi lei mi ricordo che uscì una collezione di libri di storia da alessandro magno cedere erano proprio libri monotematici per personaggi anche lì ci aveva una scritta di questi libri 20 ma forse l'aveva detto senti parti ricordi siete mai capitato di saltare la scuola per problemi di salute se qualche volta non avevi valdiano le classiche varie nature per malattia inventata mai però chiaramente come tutti i bambini ci si ammalava c'erano le malattie c'era il morbillo orecchioni per cui e quando ci si imbatteva nella malattia e logicamente si dovrà stare a casa la mamma andava dal maestro parlava con maestri dicevamo metodi trapani marco c'è il morbido per cui dovrà stare 15 giorni a casa perché è quindi il maestro da ma la mamma i compiti come alcune oggi no perché lì a quel punto lì passavano gli amici e si passa una lezione a pensieri malata di un amico oppure da ma barba banda vada a casa del compagno di da uno dei compagni di scuola si faceva dare la lezione da fare per cui ho capito funziona rosi e senti prima che aveva fatto una gita a roma e quella è la gita che ti ricordi forse meglio perché posto lontano ai silicon o perché poi non esistevano decise al mittente alle scuole mentana è questo che ti volevo chiare non avete mai fatto un asina no no fanno leggi che provano neanche mai portato a vedere la cia e sana cioè si stava a scuola si lascia sana per dirlo una cessione che attraversa pur da buggiano ok cercarsi profilo ricatto no era era proprio strutturata così la scuola infatti quando ci dissero che c'era la possibilità di fare questa vita vuoi perché ricordo se aveva un prezzo piuttosto io se non mi sbaglio a quei giorni si spesero intorno a 120 mila lire per cui 120 mila lire erano un po di soldini è però proprio non c'era la cultura nei genitori di poter mandare i figli via andreini giorno anche un giorno poi li a maggior ragione eravamo vi ricordo benissimo 11 pullman da tutta la provincia di pistoia era proprio la carovana con la polizia perché insomma eravamo tutti ragazzi delle elementari che assistette via ricordo bene quattro giorni per cui abbiamo fatto tre notti fuori abbiamo dormito all'eur che la macchina si partiva con questa fa romana liv ullmann e andavamo a visitare roma e quindi adatte visto e rivisto musei vaticani ho visto il colosseo ha visto natale della patria abbiamo visto i i fori romani abbiamo visto le catacombe abbiamo visto comunque una bellissima esperienza anche perché il poi chiaramente era una gita didattica per cui non eravamo cani sciolti mezzaroma ma eravamo sempre vicini agli insegnati e per cui è stato un percorso didattico diciamo quindi oltre a vedere cose che logicamente da bambini di quinta elementare china anche un po stupido chi consuma essere all'interno del colosseo e che magari sono persone che non hanno avuto né altri risultati di sarah da adulti ma poi stata emozionante quando ci ha ricevuto il palo quindi insomma dettato la bellissima esperienza che il papa c'era posto paola c'est fantastico e a scuola di sta andando sulla scuola venivano organizzate le recite di natale certo la musica era una materia di insegnamento e quindi cantavamo l'inno di mameli e va pensiero e marettimo trapani c era lui che ci istruiva istruiva e poi logicamente a livello di scuola facevano la classica resa di natale dove vi ricorda eravamo due sezioni se non mi sbaglio dalla b dove le quinte facevano i loro fan ti le quarte facevano i loro va avanti e quindi ogni ogni livello diciamo faceva il suo spettacolino prima di natale ok nel salone nella scuola della scuola e venivano quindi tutti i semi che ogni genitore a vedere venivano fare una specie di piccolo parco dove non ci si arriva con il fotografo classico che ci faceva le fotografie e quindi i ricordi delle tante cose che in quinta elementare in un incidente di calcio minimi lupi la tibia e ricordo bene che ho fatto la recita di quinta elementare con il gesso perché purtroppo mi doveva accompagnare perché c'è questo successo pesantissimo è insomma tutto passa e compleanni si potevano festeggiare assolutamente no non si potevano festeggiare con pn scuola quindi nessuna festa nessuno niente niente di tutto questo è un club non si festeggiava non era un po con gli amici cubano si festeggiava a casa veniva fatta la classica cortina casalinga quelle calderine con le candeline con il classico con la classica bottiglia di spumante ma non non usava far partecipare gli amici i parenti piuttosto che quindi era posto molto ristrette molto intimo molto hi tech con i genitori fratelli o genitori i nonni magari capitan olivi io avevo un amico abitavano lì per cui insomma però non è che esistesse andare da qualche parte con gli amici o con i conoscenti questa è sempre una cosa molto intimo almeno a casa mia senti maestà cei cioè adesso tipo ci sono i ricevimenti no ai suoi tempi era un momento in cui il maestro incontrava genitori allora c'era mi sembra di sì una sorta non proprio di ricevimento però c'era delle particolari esigenze didattiche o di comportamento il maestro chiamata va a chiamare i genitori e quindi non era una sorta di ricevimento programmato come poi è nata nei superiori come probabilmente distacco oggi tra gli era proprio un rapporto diciamo di contava di eventuale contatto diretto diretto fra in poi nei casi particolari potremmo intervenire il preside della scuola ma insomma non non ricordo che in classi noi sono stati annullati di questo genere è il tuo rendimento come era a scuola primaria ottimo sono sempre stato un bravo ragazzo un poco a sinistra però bravo e la e quindi se i genitori erano soddisfatti molto soddisfatti molto sottili tant'è che poi chiaramente c'era sempre il piccolo riconoscimento allora della pagella ok il regalino il regalino c'era allora si va a vedere lo zoo pistoia piuttosto che nello scegliere video ci vanno loro no non è una cosa piuttosto condivisa piuttosto condivisa che perché il mio padre mia madre fra virgolette due persone che hanno sempre lavorato sodo però alla domenica gli piaceva andare a fare le gite fuori porta e quindi magari però allora guarda è stato bravo si va a vedere siena si va a vedere perugia quindi quindi andavano proprio anche abbastanza lontani sì sì sì certo sempre stato questo mare a vedere le città d'arte ok e poi qui vedo altri foto che magari le facciamo vedere c'è chi sei te sul triciclo che questi arrivi qui qui è lo non so 34 anni avrà uso e quindi erano le biciclette dell'epoca quindi no non esistevano le monta bike non esistevano niente vi che esistevano i tricicli poi sempre qui piccolo che andavi a caccia delle cacce col babbo conto un bravo calciatore a venire a collana di cellini e prima di venir via praticamente mio padre infilzava tutti luce illini come era d'uso ai cacciatori e prima di venir via mi importava con queste films di uccellini che poi venivano cucinati a causa degli arrosti lima questa navate tipo di domenica nel giorno libero sì qui andava forza vado o alla domenica ho capito qui c'è una gita pisa quella fiore di pisa si di pisa una classica gita fuori porta come usa dire come vedi fin da piccolino cioè quando sempre portato fuori perché loro ripeto andavano sempre in giro e quindi andavo al seguito e in questa parola si vedano anche delle macchine dell'epoca ferie questa è una foto che è stata fatta sicuramente un pomeriggio in piazza a mariana perché ai miei tempi usava soprattutto la domenica pomeriggio andare a fare la merenda fuori porta quindi spesso si andava qui mi ripeto che l'abbigliamento è prettamente estivo per cui sicuramente per scappare dalla calura della pianura che saliva mariana mariane un taglio diciamo di montagna e collina circa 500 metri per cui c'era sicuramente più fresco e quindi anche consumare la famosa merenda con il pane e prosciutto è più è questa dice che è dell'agosto 69 neve v8 all 8 infatti il cuore queste c de e poi rimane un altro 3 foto in cui sei al mare quindi ora ad essere facciamo vedere quindi andava apre anche al mare in vacanza da vacanza è rigorosamente alle crocette che alla località vicino a lido di camaiore e praticamente c'era la frequentazione della pensione versilia mi ricordo sempre come si chiama ora questa è una fotografia invernale che sarà una gara invernale paris richiamo al tema ma rivolta e quindi frequentavamo la pensione per cena che era praticamente immersa nel verde inquinata due passi dal mare che andavamo al barrio danila ma queste faceva di tipo tutti gli anni regolarmente per quanto tempo questo lo abbiamo fatto fino a che io non ho avuto almeno 14 15 anni no intendevo per quanto tempo un mese un mese quindi sarà più un mese al mare tutta la famiglia a metà giugno a metà luglio per creare il periodo più indicato per la salubrità diciamo del mare ai bambini e quindi il periodo dove le giornate sono più lunghe dove c'è meno calura quindi ferita più grande aveva il fratellino si andava tutti provate vado nel 68 quindi quando io avevo 7 anni e dopo che è nato mio fratello veramente andavamo mio padre faceva vai e vieni perché lui chiaramente lavorava perché lui le ferie le faceva nel mese di agosto per cui lui spesso riusciva ad organizzare il suo venerdì sabato e domenica per cui veniva lì alla pensione stava con noi e poi durante la settimana lavoravano larice veniva a trovare una sera quindi comparti late in macchina si partiva con la macchina andavamo al mare tipo fantozzi con la valigia legata sul portapacchi e mi ricordo di quei giorni mio padre aveva una multipla da multipla vecchio tipo poi dopo la multipla comprò il furgone fiat novecento che è il famoso furgone sul quale viaggiavano le monache le suore è il famoso full 1900 e quindi cari tra queste queste macchine non c'erano praticamente pochissime macchine sulla loro strada cose d'altri tempi che ricordi belli bellissimi ricordi bellissimi ricordi anche perché poi al mare chiaramente si andavano ad incontrare gli amici dell'anno precedente quindi era vissuto proprio come un momento un'attesa spasmodica del mare per rifare qualche siringa nata con gli amici di quei giorni ma crisi ringrazio tanto se sono davvero molto gentile a fare come questa intervista stato un piacere anche perché è stato bene anche per me vivere questi ricordi rivedere queste foto e quindi fa sempre bene grazie mille prego

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L’intervista, della durata di 54:12 minuti (link: https://www.youtube.com/watch?v=mAreBj5QayA), si focalizza sulle memorie scolastiche di Marco Girolami. Nato a Santa Maria in Selva, frazione di Borgo a Buggiano (Pistoia) nel 1961, lavora come commercialista. Il suo percorso scolastico si è svolto tra il 1964 – quando ha cominciato a frequentare la scuola materna – e il 1980 – anno in cui ha conseguito il diploma presso l’istituto tecnico commerciale. Ha dunque studiato tra gli anni Sessanta e Settanta: anni densi di trasformazioni economiche, sociali, culturali, dall’esperienza del centro-sinistra alle contestazioni studentesche fino all’acutizzarsi delle tensioni politiche in seguito alla “strategia della tensione” (Lanaro 1992, Galfré 2017, Panvini 2018).

Il videointervistato si sofferma soprattutto sull’esperienza della scuola elementare. Velocemente accennata è quella relativa all’asilo, frequentata, come di consueto in quegli anni, in un istituto gestito da un ordine religioso. Fino alla Legge 444/1968, infatti, la scuola materna non era gestita dallo Stato, ma dai privati – dalla Chiesa in primo luogo – e, solo in misura residuale, dalle amministrazioni locali. Girolami ricorda che l’ambientamento era stato piuttosto faticoso, tanto da condurre spesso il nonno a informarsi sulle sue condizioni.

Per quanto riguarda le scuole elementari, interessante è il resoconto relativo alla prima elementare, svolta in regime di doppio turno. Non essendo stato ancora ultimato l’istituto scolastico elementare, le classi erano temporaneamente ospitate in un plesso del centro che tuttavia non era adeguato ad ospitare tutti gli alunni: alcune classi – tra cui la prima frequentata da Girolami – osservavano perciò un orario pomeridiano. L’ingresso era alle 14.30-15, la conclusione delle lezioni alle 18. Il disagio durò solo un anno, in quanto, già con la seconda elementare, l’edificio venne ultimato. Girolami tuttavia ricorda quell’orario come un privilegio: «era una sensazione bellissima perché già la mattina poter dormire quindi era una cosa fantastica» afferma dal m. 22.30, perché «la mattina la dedicavamo allo svago e al divertimento» (m. 23.24). Uscendo alle sei di sera, spiega, aveva tutto il tempo per sbrigare i compiti entro la giornata, in modo tale da poter dormire e svagarsi nel corso della mattinata. Un certo spazio è dedicato alla figura del maestro Enzo di Trapani, che accompagnò la classe di Girolami lungo tutto il suo percorso: «padre padrone assoluto della classe» (m. 26.35), è descritto come una figura severa, ma senza che il videointervistato mostri paura o acredine nei suoi confronti. Era solito impartire punizioni corporali, dalla seconda elementare, con un metro cubico da sarta, soprattutto quando gli alunni lo prendevano in giro per la sua abitudine di mangiare in continuazione caramelle all’anice. Delle scuole elementari Girolami ricorda soprattutto una gita interprovinciale a Roma, di tre-quattro giorni: la gita, per l’epoca molto costosa, venne organizzata con l’intenzione di mostrare ai bambini i monumenti della classicità romana e il Vaticano. Incluso nel viaggio, infatti, era l’incontro con il papa – all’epoca, Paolo VI. Proprio per il suo costo, della classe del videointervistato parteciparono solo in cinque – sei – Girolami compreso, che la ricorda come un’esperienza bellissima.

La videointervista si conclude con un accenno alle modalità di fruizione del tempo libero e delle vacanze estive. Ha sempre usufruito, fin da quando ha memoria, del televisore, di cui ricorda soprattutto i cartoni di Topolino e di Speedy Gonzalez. Girolami, uso ad andare con la famiglia al mare tra giugno e luglio, racconta di aver trascorso molti weekend a giro per la Toscana con i suoi genitori, e mostra alcune fotografie che lo ritraggono a Pisa e a Marliana (sull’appennino pistoiese). Altra abitudine del tempo libero era quella di accompagnare il padre a caccia.

Fonti

Fonti bibliografiche:

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

S. Lanaro, Storia dell’Italia repubblicana, Venezia, Marsilio, 1992.

G. Panvini, Ordine nero, guerriglia rossa. La violenza politica nell'Italia degli anni Sessanta e Settanta (1966-1975), Torino, Einaudi, 2018.

 

Fonti normative

Legge 18 marzo 1968, n. 444, Ordinamento della scuola materna statale (GU Serie Generale n.103 del 22-04-1968), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1968/04/22/068U0444/sg.

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