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Il Sessantotto, un periodo "divertentissimo". Memorie d 'infanzia

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/155
Scheda compilata da:
Chiara Martinelli
Pubblicato il:
26/10/2021
Nome e cognome dell'intervistatore:
Silvia Nassani
Nome e cognome dell'intervistato:
Maria Alessandra Sabbatini
Anno di nascita dell'intervistato:
1952
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola primaria
Liceo
Data di registrazione dell'intervista:
1 giugno 2021
Regione:
Toscana

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1950s 1960s 1970s 1990s 2000s

[Musica] buongiorno siamo qui con sandra e oggi faremo ripercorreremo sotto il tuo percorso scolastico tutte le sue memorie d'infanzia ok riflessioni in ordine e presentati come ti chiami quando sei andato a squola la tua famiglia allora sono alessandro sabatino sono nata nel 1952 ho frequentato le scuole elementari negli anni 50 e sono stata l'anima della prima sezione sperimentale della scuola media unificata ok e sono uscita dall'università nel 77 e la mia famiglia è una famiglia nuovo faceva l'impiegato fra mille normale mamma casalinga e salta fra le altre cose quindi praticamente figlia unica fino al 1969 ora sorella che 17 anni meno di me è praticamente una vita piuttosto normale lo standard piuttosto normale di el i suoi genitori erano istruiti che hanno seguito il percorso scolastico votando sì una mano comunque erano persone che non erano completamente istruiti non hanno potuto frequentare la scuola alla mia mamma permettono la scuola fino a cui intel e mentale perché di più non si poteva donna avrebbe voluto frequentare riceve artisti come era poco serie per una donna è quindi chiuso lì mio babbo fatto a scuola due anni di avviamento professionale e richiedo può che a quell'ora dopo la quinta elementare ci andavo all'avviamento professionale poi ha lavorato come contabile in un ufficio pubblico quindi non erano abbastanza istruire i sieri per il tè per il tempo per il tempo si è soprattutto tenevano l'istruzione ma devo dire che temevano che fosse importante infatti messo dietro molto ti sei laureata in lettere storia della lingua e della letteratura italiana moderna e contemporanea questa è di chi un po quando si adatta alla scuola e l'asilo non life quest'anno corano non si faceva la scuola materna non era d'abitudine anche se davanti a casa mia c'era una scuola materna ma i miei non ne ha voluto sapere di farmela ti sarebbe piaciuto col senno di poi ho ritrovato comunque molto più utile andare direttamente alla primaria ma non so perché da loro non mi rendevo molto conto e poi io avevo una fortuna sfortuna avevo dei vicini di casa come con sette figli del più grande della mia età quindi praticamente la siria lo abbiamo fatto tutti a casa tutto insieme e si è assunto il razzo di casa ed è la scuola primaria e di siccome era com'era organizza dunque la scuola primaria era una scuola esclusivamente femminile in via san nicola o a lucca dove ora ci sono i magistrati non ci sarà più perché l'hanno chiusa perché non è ancora vivo ma non era molto civile anche allora devo dire e io frequentano le scuole elementari sono femminili mentre in piazza santa maria bianca cellule scuole maschili amica tito mestiere mobile dell'avis i palati ok e come alla scuola a livello di gestione anche della classe da parte dell'insegnante lo studio delle materie noi avevamo un unico insegnante che lo ricordo al cuore perché l'ho avuto per cinque anni non ho mai cambiata insegnarle stata un'esperienza molto bella perché avevamo una specie di famiglia era si scriveva su facevano i conti si faceva economia domestica una delle materie lo diciamo ricordo io stavo malissimo ad esame e ricordo che per esempio una delle cose più divertenti era quando mercoledì mattina si andava a richiamare nella stanza per orario e si ascoltava laurent e per la scuola mondo dai raggi della scuola trattava argomenti nel senso trattava il co la storia italiana trattava argomenti di storia a fumetti grammatica non ricordo esattamente tutto poi per rendere che la palla che ci piaceva più di tutte le manette idea coppie a ascoltavano posti raccolti questa lettura dei racconti mentre lavorano a me era molto bello è anche molto istruttivo sì molto molto perché credo di aver conosciuto qualche racconto come per esempio qualcosa di pi rendere le cose più semplici a quella a quelle di trasmissioni e per esempio quando andavi quando tornavi a casa ce l'avevi la televisione assolutamente no la televisione ce l'ho avuto quando avevo 16 anni ok quindi in casa ascoltavate comunque la rara che si un arabo enorme mastodontica e si ascoltavano i radiodrammi soprattutto perché ci piacevano mia mamma il babbo si ascoltano le notizie ovviamente qualche volta programmi aeroplano credo di aver ascoltato il festival riserve e morale credo non me lo ricordo troppo passare un po troppo bene egli insegna anche come i primi insegnanti che aveva un metodo innovativo aveva un metodo classico esempio molto metodo affrontare quindi una lezione frontale senza interazione con gli alunni aveva un metodo molto tradizionale cioè l'interazione frontale ricordando meno ora anche un metodo di insegnamento delle letture della scrittura abbastanza tradizionale con le letterine le silve quale tipo linee da mettere accanto però ecco però non potevamo parlare alzando la mano non erice impedito di parlare è la cosa che però più mi ricordano futuristica mi ricordo la bidella che con l'annaffiatoio riempiva e calamai anche le mattine dell'inchiostro abbia giusto perché voi avevate canario la penna molin chiuso e avevamo a un paio d'ore di calligrafia per settimana ha quindi la scritta la nella sala e la scultura la bella scrittura non solo il corsivo ma vabbè lo scrittore del cortivo sarebbe opposta cioè il pennino punta sottile per la scrittura ordinaria certi nino per la scrittura di bravura come quella di quello proprio campani e che sembrava una piccola sembrava una piccola torre questo cammino e quindi avevamo al nostro correggere appennino metà penne penna e naturalmente arrivavamo a caso io almeno arrivavo molto decorativo chiostro si sbaglia ad esempio nonna domanda che mi sono sempre posta si sbaglia mai ecco se si sbagliano c'era la firma del c'è la bomba del nostro mondo nel chiosco che però andava usata con molta cautela perché si mangiano tutto il forio ok molte volte quando si cancellava perché ci avevamo fatto un errore si moriva il buco ma comunque la tecnica era questa prima cancellava leggermente poco l'unghia passando sopra per ristabilire un pochino quella piccola lucidità del foglio di carta perché altrimenti ci scrivi solo col pennino l'inchiostro per tutte le barche ed era peggio di prima e una domanda e ad ora io avendo fatto il tirocinio no mi sono resa conto che gli insegnanti puntano tanto all'impugnatura no se la penna quando andavi scolati era una cosa non c'era la cosa che ci so che l'insegnante correggevano in fognature perché la corretta che a me ma non era poi così corre così correte l'ho riguardata come ora è la mia insegnante con cui era abbastanza innovativa aveva una compagna mancino cercato di correggere che non l'ha fatta diventare destra no questo no e quindi da questo punto di vista questa insegnante che era già in su con l'età tant'è vero che so che è andata in pensione pochi anni dopo che sono uscito dalla quinta elementare da questo punto di vista credo credo che seguisse un metodo simili montessori ma me lo ricordo molto bene incerto e con i compagni di classe invece come noi compagni e le compagne di classe è la prima era come del gruppo delle ragazze ci volevano tanto bene ogni tanto ci chiedevamo le tre che ci facevano le scherzi mi ricordo di una volta che pure aveva piantato un pennino nel palmo della mano della mia compagna di banco non è che lo volevano mare ma mi sono portata con la penna in mano sono stata pulitissima per questa cosa che riesce a fare l'insegnante è tutta la parte dell'insegnante la mamma mia compagna e lei sono state molto gentili però insomma è stata una cosa non trascurabile perché il pennino era zeppo di inchiostro girato tutto nello tenente conviene anche abbastanza doloroso e per andare a scuola è in via san nicolò non sono come sede e com'è andata dove abito io sono nato 22 che differenze ci saranno 400 metri si no andavo a piedi da sola da solo all'inizio nel senso che nei tour dopo la prima elementare anche con un altro bambino che lui però proseguire a 60 metri e bianca e ancora mi ricordano ritrovato ci siamo parlati siamo raccontati di questo percorso cosa dio non ricordavo assolutamente e ad esempio quando visto che ascoltavate la radio non lo so quando facevate scuola no in classe nell'interrato in giornale i racconti primis per le scuole elementari era rigorosamente proibito ogni accenno all'attualità non se ne parlava proprio noi viviamo in un mondo a sé stante il mondo dei bambini dove c'erano tutte le cose che funzionavano i racconti carini che finivano in qualche modo mr e insomma è parecchio protetti da questo punto quindi non sapeva che quello che succedeva nel mondo se non grazie alla famiglia perché la casa ascoltare la radio ma devo dire ancora di più fino alla scuola superiore che hanno saputo quasi niente del mondo di intorno si alla scuola superiore si leggeva il giornale all'attualità ma più che altro la cronaca e come ha fatto il giornale per darti un esempio io ricordo di aver sentito parlare dello show soltanto all'università ah ok quindi prima e non se ne parlava e le guerre la nostra parlata che era un tabù vero corsa così dolorose che nessuno volevo ricordare e quindi tutti i movimenti che hai vissuto no anche nei politici come il 68 lei vissuti ma non mi hai sentito mai parlare a scuola cioè non erano dico questo a scuola si devo sentire parlare quando che fa dall'occupazione altri buttano fuori sì bisogna parlarne come è stato nel momento divertentissimo sì mi sono divertito davanti all'inizio non capivo cosa succedeva perché venivano un mondo chiaramente del tutto lontana nostrane a queste cose e poi quando abbiamo cominciato a sentire parlare di questo vissuto la politicizzazione estrema della scuola non mi è piaciuta ho partecipato alle lotte studentesche in una posizione che oggi si definirebbe conservatrice cioè cercando di lavorarvi di ragionare sulla scuola perché c'erano delle scuole delle cose che non ci piacevano a scuola e non ci piacevano presidente non ha né quelle che non ci piaceva che non si parlava dell'attualità cioè parlato e però da un punto di vista non politicizzato cercavo cioè non mi piacevano appartenenza a partiti politici di destra o di centro certo non veniva messo sul piano politico ma solamente sul piano di quello che succedeva nel nuovo il mare era difficilissimo non essere sul piano politico perché mi ricordo è praticamente il mio compagno di banco era un complice di mario tuti non so se quello che dice mario tuti mati tutti è stato un esponente della destra terroristica che ha ucciso tre carabinieri e poi si è dato alla fuga chi li ha tenuto la pistola premio compagni di banco ok quindi eravamo tutti molto vicini a questa ma per esempio quando avevo 14 15 anni ho cominciato potete andare le festini con tutti si andava ct pomeriggio rigorosamente mai la sfida e mi sono ritrovata sistemi di ordine nuovo con vero è un livello era come ultime che poi diventato se travalicato prodotti vennero era la branca terroristica del movimento sociale italiano diciamo del neofascismo ea luca c'era era fortissimo io ho conosciuto quello la parte dell'estrema sinistra che pure il mio invito ad esserci luca io non l'ho conosciuta perché non mi ha avvicinato ci hanno conosciuto alle assemblee studentesche ci ho parlato ho litigato discusso alcuni sono anche tutto revine amici come militanza politica no quelli non li ho conosciuti ma neanche a destra perché non appena mi sono ritrovata una festa colori testone ordine nuovo ho detto ma qui è meglio non andarci cambiare aria e quindi quando di più o meno le superiori o che ti iniziato questo la visione del mondo insieme e quindi si dava se i giornali radio giro moltissimo e giornale poi a un certo punto l'insegnate per l'idea quel che allora ci programmi non era previsto ebbe l'idea di farci capire come funzionavano giornale ecco in italiano perché è importante però devo dire che l'iniziativa veniva più degli studenti che ne l'insegnante allora è perché era una forza che si intonate che volevamo proprio lo volevano è tutto perché pensavamo che ci avessero tagliato fuori ed era forse lo è anche perché non conoscevate il mondo circostante o quello che succedeva melo che in casa non se ne parla cile e il mio babbo in casa non ne voleva parlare molto perché avevano paura tremenda rifiuto fascismo ha paura di tutti gli estremismi e quindi secondo lui dovevano rimanere fuori di casa nel senso giusto comprensibile enorme che comunque quando hai vissuto un periodo veramente forte hai paura anche per i figli non ne tocco ma prima deve sapore per più per lui che per sé stesso e devo dire che da quando fino alle medie seguito moltissimo sono stati anche un po scrissi anche da quando sono entrata la prima superiore la consegna era questo e noi non siamo in grado di seguirti dal punto di vista della scuola non ci sono soldi per le ripetizioni fai come ti riesce e non ci fa per curare credo che assurdo è che non sono andati due volte tre a parlare con gli insegnanti c'entravano mar e a me un po dispiaciuto che questa cosa perché ti interessava team assente per ma che non si interessa rinasce scoperto che non si sentiva all'altezza e come scuola superiore ai 100.000 scientifico ok ma per una ragione molto male da bambina perché secondo diciamo la vulgata dei ragazzini della mia età e quelle con circolari che avevano tutti la puzza sotto il naso era meglio evitare ok quindi c'erano un po le nome e che così non avvertire anche oggi è la differenza tra quando è fatto la primaria e non ambiente esclusivamente femminile no alle medie quelle superiori eravamo cameristi alle mettere l'uomo ancora passi ok era addirittura la buona giunta che hanno ora si entrava in due mesi separati da una parte ragazzi per l'altra addirittura amici era stato il periodo delle classi miste ed è stato bellissimo lei preferisce cerci rispetto alla classe solo dorma di gran lunga il paese è prima di tutto per le relazioni poi in secondo luogo perché con i ragazzi è più facile sviluppare solidarietà con i ragazzi con il maschio in senso perché fra le ragazze si cela amicizia ma c'era anche un ponte inerzia distanza invece i ragazzi che erano più liberi di noi molto più libero e allora ci hanno aperto la strada per avere una serie di relazioni un pochino più leader che cui abbiamo cominciato andare a studiare in una casa dell'altro cosa era alle media pressione intensa bile perché non mi mandarono fuori io ero una bambina quindi chiuderti anche dal punto di vista arrivati alle superiori i miei genitori non mi hanno detto che dovevo andare potevo andare dove mi pareva purché sia nel sette e mezzo da sé ciò che il coprifuoco e a livello di alunni stranieri erano presenti esultanti pochissimi rari erano però figli gli ambasciatori che abbiamo avuto questo oppure avevamo qualche volta qualche alunno per noi nella nostra niente mi viene questo da parma o dalla sicilia ma credo 23 in tutto ma l'hai visto all'elemento alla scuola primaria medie alle superiori prima non esisteva e alcuni per esempio corteggiata disabilità auto e long e nemmeno uno nemmeno uno sì c'era qualche allungo opposta noto che avevo qualche problema mentale ma del tutto gestibile c'è problemi che non farebbero rientrare nemmeno oggi nel a 104 c'è qualcuno che aveva delle reazioni un po particolari ma normale così in questo diceva e gli insegnanti si rapportava sento tranquillamente senza nessun problema non c'erano problemi di relazione tra di quelli generati dal fatto che come lui 68 ci ha attraversato non eravamo disposti molto a lasciarci guidare senza discutere e ad esempio ora si parla tanto di bullismo ismo lei mai vissuto l'hai mai visto vissuto nuovo visto forse sì vissuto no perché non lo so forse perché non relazione diverse c'erano la scelta come dire un certo riserbo delle relazioni e quando la relazione diventava più forte non era mai una relazione di persecuzione però nei confronti di alcuni alunni perché quello cicciotto nei confronti dell'alunno che andava male alla matematica o chi aveva qualche problema che era un pò buffo allora sì un po di un po di bullismo si che però non vivevamo come bullismo vedevamo come uno scherzo per dinho e gli insegnanti quindi non lo non lo notavano ci stavo pensando se no non lo fanno molto devo dire non lo fanno molto anche perché poi avevamo all'interno della plancia dopo la seconda superiore avevamo una forte affluenza di bocciati e c'erano ragazzi più grandi mi ricordo un ragazzo che a tre anni per le quali ora sono un'enormità che era un po la guardia della pace perché se succedeva qualcosa si andava da lui lui magari magari esterna sony niente però risolverà il problema quindi una relazione in qualche misura era più autogestita di quanto non lo sia ora cioè è la tua sera un gruppo che si c'erano i dibattimenti tutto quello che volete voi non era unitissima però quando si trattava di affrontare un problema che c'è un fronte comune che non sa lezioni di matematica si si avete fatto in quanto abbiamo fatto la protesta molto sonora il lunedì mattina del prima di morire con te se ne matematica e non lo vedi in mattina eravamo tutti davanti ai cancelli con l'ombrellino aperta perché la mamma e la professoressa dentro è sempre facile dei rischi se vedo da sola arrivato il vicepreside povero professore dice ok che ci voleva spingere in classe a tutti i costi e con lui abbiamo fatto ombrellate perché erano altri tempi lui era sportivo non c'è l'annunciato però insomma è stata è stato un bel confronto le olive e dopo la sua carriera delle superiori quindi facendo scientifico lettere storia e letterature moderne e contemporanee perché era quello che mi piaceva di più allora poi nel percorso scoperto filologia romanza e molti filologia romanza quasi quasi mi volevo dedicare poi ho visto che i fondi dedicati alla loro genova nhtsa l'ampiezza del dipartimento erano visibili e non c'è la speranza di trovare un impiego qualsiasi allora ho pensato di andare mio secondo amore il terzo vuole essere di stato storia e e poi ti sei laureata e segmentata insegnare solo diventata insegnante mi c'è voluto parecchio perché quando ci sono realtà non hanno fatto primo concorso nel 75 e non ce l'ha posto neanche a piangere ha cominciato a lavorare nel 1980 15 creando 55 anni dopo con le scuole serali e anche gli è stata un'esperienza molto bella molto dura molto bella e poi ho cominciato a fare supplenze prima alle medie poi quando ho preso l'abilitazione che ho fatto il concorso lo scrittore nell 82 e leona le 184 ho preso l'abilitazione cominci a far lavorare nelle superiori perché onestamente mi trovavo meglio con i ragazzi del suo polito e come levi tipo un confronto tra quando andavi che alle superiori e con è insegnata ai ragazzi dipende perché la mia carriera è stata molto lunga 40 anni quando ho cominciato a insegnare le scuole ma anche alle superiori dove veramente pensavo di avere la capacità dell'insegnamento diciamo ha reso conto che io spiegavo insegnato ai ragazzi nell 86 e avevano classi di ragazzi molto bravi a porcari molto studiosi che però non capivano una mazza di quel che dicevo perché l'avete qui la cosa non funziona e allora ho cominciato a lavorare sul mio metodo di spiegazione è che mentre quando io ero a scuola nessuno si preoccupava di sapere perché non capivamo o se non sapevamo a me sembrava assurdo che io parlassi una lingua che secondo me vitaliano perfetto e anche molto chiaro è che i ragazzi non dissero allora siccome uncinate scuole tecniche di un minuto di ceo della scuola tecnica mi sono resa conto che c'era un problema di lessico un problema di strutturazione della frase un problema di un indirizzo della frana ero cominciato a fare questo lavoro che ho proseguito per diversi anni fatto diversi posti di aggiornamento sulla comunicazione su una comunicazione didattica sulla comprensibilità di un testo per l'isola entrata praticamente alla comprensione degli indici comprensibilità che strade invece ha indirizzato compresi molto lungimirante piazza al professor piazza anche è stato uno dei primi bene che c'erano molti anni è stato uno dei primi a introdurre l'uso del computer a scuola è praticamente gli indici di comprensibilità funziona così si prendeva un testo si sottoponeva al programma utilissimo perché questi programmi non era veloce come quelli di ora che praticamente ci darà come risultato varia lunghezza delle frasi dalla quantità delle frasi in un periodo dall interpunzione dall'uso del essi per c'era eccetera eccetera ci dava un quadro di quali erano le competenze necessarie perché prima il testo è che le è capitato tre volte l'ho usato molte volte anche quando scegli di volti nuovi mi è capitato più volte di avere dei testi per la prima superiore che potevano essere compresi soltanto affondato dopo i festeggiati a ok vi ho detto forse per questo che non arrivi spagna si è quindi ti sei praticamente imbattuta in una nuova messa da cucina completamente a cui non ero stata assolutamente preparata da niente del mio percorso di studi perché comunque che hai finito l'università hai fatto un percorso di studi non determina su periodo certo con una determinata metodologia è arrivata praticamente una nuova generazione perché era molto lontana ed anche due o tre generazioni dopo lo dia e qui mi hai avuto un muro davanti hai dovuto reinventarsi cos'è che qualcosa un metodo causato uno strumento oltre il computer non comprendere è stato funzionale si compiute stata estremamente funzionale specialmente dopo il 2000 quando praticamente il computer acconti ha cominciato ad avere una validità di azione che andava oltre il fatto di crederci perché vedevo che la cosa funzionava ma perdente si doveva sottoporre il lavoro al computer ci metteva due ore e mezza per farlo insomma se lo facevi al male facevi prima però i dubbi 2000 contenuti sono diventati molti più veloci e sono cominciati a diventare un supporto importante per la didattica ma dal punto di vista metodologico in realtà quello che funziona non è il computer computer del servo sciocco e prende quello che ci mette niente regime di una cosa sciocca sciocco e è stato il discorso di ripartire dalle basi cioè ripartiti dal livello linguistico governo né recarci cerca di capire qual è il linguistico analizzare le parole che non capivano vedere quali valeva la pena di continuare a utilizzare il quale invece bisognava mettere proprio da parte costruire le frasi non c'è chi fatica sia per una abituata la costruzione sintattica da alessandro manzoni quindi con periodi lunghissimi con molte subordinate che dovesse ridurre a spiegare con frasi brevi al massimo con due subordinate e soprattutto far prevalere per esempio la pole in azione sono subordinazione e che lo diventa tutto più facile questo me ne sono e questa difficoltà che trovato nei ragazzi è dovuta secondo sia una mancanza che hanno avuto precedentemente sicuramente non tanto una mancanza della scuola perché dal punto di vista formale è almeno fintanto che sono stato a scuola io bene male tre volte molto male una formazione di base veniva a fare elementari d'accordo poi anche media era cominciato a traballare un pochino come non parlo come scuole erano come livelli di formazione linguistica ma quello che secondo me una volta ho fatto una piccola indagine i ragazzi che andavano male italiano che non erano in grado di esprimersi correttamente io ho preso come indicatore libri che c'erano in casa non c'erano dei casi a cartoni e c'è anche la famiglia quando poi la televisione è diventata importantissimi dopo la televisione al computer e ragazzi si sono affidati al visuale e quindi praticamente non hanno più la capacità tecnica per esempio della comprensione testuale ho seguito molto anche il progetto pisa quello per la l'esame della competenza linguistica della mappa orc ocse si è per niente quella che rilevato dalla sua pechino funzionale del 65 70 per cento italiani in effetti è andato bene ma anche perché è andato vero real non perché siano stupidi non sappiano regge lo scrivere ma perché non sono cioè la scrittura e la lettore non sono più strumenti di lavoro non mi sono affatto per cui per esempio che è il ragazzo di fare una sintesi insomma e chiedo il primo di capire il testo poi di capire quali sono informazioni principale è quella secondaria poi vedere quali secondo nel messaggio che vuoi mandare quali informazioni principali deve scegliere insomma non lavorate io numero sia lavoro faticoso percorso non sfonda se non ci servi sua brama perché noi perché noi andavano bene ma perché erano talmente subissati dalla lettura che sono tre accumulo ci arrivavamo anno perché l'assessore quel caso non c'era e non c'era tutto quello che c'è ora capisco le riserve non è capitato all'università ed è lì che praticamente è venuto fuori il metodo di studio quando dovevo preparare il tutto 10 12 mila pagine dovrebbe pari se non sono in grado di sintetizzare montana tra semifinale molto bene per forza che forse non devi a follina ora non dico che questo sia il metodo giusto perché non lo è un metodo per alcuno che non tutti si possono permettere però per esempio lavorare di più sulla comprensione virtuale profonda e avere un qualche capacità linguistica un pochino di più per esempio alcune delle cose che non funzionano non esiste più il congiuntivo forse non esiste quel congiuntivo non esiste la formulazione dell'ipotesi pena ragazzi che vivevano con specie quelle dell'ultimo hanno faticato tantissimo e che vivevano per l presente dove le ipotesi di lavoro lerno si fa questo o non si fa questo mi come norma calcolano potresti fare questo se questa cosa qui era faticosissima perché mancava il meccanismo mentale io sono della scuola di boxe che il pensiero che si fa con la lingua attraverso lui specialmente parlando no sennò non pensiero rimanevamo nebulose definiti i miei ragazzi non erano dei cattivi mirino degli ottimi pensato a trovargli indefiniti aveva un intero concreto no qualcuno ci arrivava a cola ma non certo per quello che sono riuscita a fare io perché loro avevano a disposizione nella media lavoriamo bene era pazzo cercavo di tagliare il lavoro anche addosso alle persone ci sono riuscita con quelli più in difficoltà con quelli sono i cinque sarebbero progresso con gli altri no perché guardi una sezione all'altra non è che sia così facile quando manca non eravate alle elementari dalle elementari di un punto 21 25 alle medie alle medie non me lo ricordo più per erano tanti e alle superiori a 31 e con l'uso di classi delle superiori fanti è cominciato a 1 una classe di 33 alunni centre ampi sì decisamente troppo perché se ce n'è uno allo stato e c'era e c'era tra le altre cose non è la loro preso due o tre polmonite da trauma perché ho provato perché sono troppi sono troppe non si fossero gestire cioè si possono gestire i siti money tutti se ci stanno e allora riempi come casi ma erano nello né didattica esatto perché non è utile né impertinente nomina con dora ma poi ho notato ad un'altra cosa che quello agitato di questa classe di 31 era quello che le doti migliori e solo dire vedi i rimpianti quali sono quello un altro ragazzo che era un rom che era secondo me era la testa bellissima che non sono riusciti a tollerare la scuola e se ne sono andati e questo per me lo sconfitto grosso è abbastanza ma solo quelli niente e poi io mezzo di quando vinse niente ci tiene a voler fornire pound gli ultimi anni ho visto comparire una tipologia che credevo scomparsa il è l'unico studio di che vogliono arrivare senza essere secchione questo mi è piaciuto tanto devo dire che come le 22 alunni nel senso erano informati su quello che succedeva nel mondo alcuni si montino non bisogna quelle con la mia nazionale nonostante che io ritorni tasse che mantellassi con informazione con abbiamo fatto corsi anche con la coop tacere bellissimi corsi presenti sulla lettura delle notizie di un giornale sulla pubblicità ne abbiamo fatti rifatti st fatti ma ragazzi continuano a mantenere questa attitudine ci si ma questa è la cosa lanciarla the lontana cioè magari perché insegnava nell'istituto agrario e gatti vengono da paesi molto piccoli alle tv della realtà diciamo con la grande molto diversa la sentivano come lontana qui un pochino più vicini alla città un pochino anche tu non puoi dire bugie due minuti per poi invece si si sono interessati tantissimo e per esempio che il giornale la utilizza sono intanto tanto e lo sapevano analizzare cioè quando ho fatto io nelle scuole soprattutto alle medie superiori mi ricordo che comunque se i giornali lo analizzati i prori e analizzare in forma proprio come costruzione già si come costruzione del giornale senza andare a vedere cosa diceva si parlava di oggi di ieri di giorno e soprattutto era al fine di analizziamo il giornale perché magari c'è l'invalsi che ci puoi trovare il giornale deve sapere come è costruito il giornale o noi abbiamo lavorato sul giornale dico noi perché strisce tre ragazzi che mi davano le idee non ero io abbiamo lavorato sul giornale dal punto di vista tecnico certo c'è ancora un vecchio foglio che devo avere ancora fine con questo continuo su scritto testata articolo di fondo a seconda delle posizioni no foto eccetera eccetera cile per tutto il resto si cominciava da lì e poi si procedeva alla lettura del giornale che ci serviva per la comprensione del testo i primi tempi ci riuscivo bene e poi man mano che si andava avanti che ragazzi procedevano verso un abbandono della lettura è sempre peggio però sempre si rigenerò questo poi si riempivano le notizie di cronaca sicuramente ma si definivano altrimenti di succo chino più importanti quelli che avevano a che fare con la scuola perché file che sono le guerre 4 quando c'è stata la guerra nella ex jugoslavia 92 io c'è la scuola che abbiamo lavorato tanto su quello sul massacro su juan sulla guerra in corso o abbiamo lavorato su tutte queste attualità vicine perché ragazzi interessati nell'occasione abbiamo lavorato anche succede da quel mi ricordo quindi all'attività funzionale nostri ragazzi secondo me sì anche perché i costi un po nel mondo che stanno li vendono soprattutto ora settore dove tornare a insegnare no con tutto quello che sta succedendo ma è fondamentale nostro movimento poi ora puoi usare molti metodi nel senso sì il giornale cartaceo e online c'è un mondo di essere no quindi puoi anche vedere cosa dice chi e perché lo dice che poi rende neanche conto infatti gli ultimi anni che avevamo da fare a provare a fare un giornale online che però per molti ragazzi per esempio dico per la media dei ragazzi che fanno un tecnico agrario era un po di là delle possibilità perchè il computer che avevano a disposizione a casa perché molto si lavorava canzoni e non erano giustizia di fare quello quello che volevo fare anche computer scolastici devo dire sì sono stati rinnovati proprio l'ultimo anno che sono venute mia perché prima insomma diciamo per collegarsi ci volevano 25 minuti poi se sincera un po di energia elettrostatica non ci si collegava insomma tutta una serie di problemi tecnici sembrano sciocchezze parziale al padre di sic per cui il potenziamento per esempio della rete se avevano mano santa per lo spot è sì anche perché sarebbe utile un utilissimo e al livello di differenze tra quando andavi a scuola e quando hai vissuto della scuola da insegnante na in classe per i tanti alunni stranieri tanti tanti relativamente tante avevo per esempio abbiamo voluto farmi pensare ai nomi sudamericani a numero degli alunni albanesi e poi accolta anche tanti ragazzini adottati e avevi il problema della lingua famiglia gli stranieri unisi 3 mentre erano di più recenti italianizzazione sì c'era questo problema tant'è vero che abbiamo attivato dei corsi di italiano proprio noi scuola c'è da noi si faceva con le nostre risorse ancora prima che ci fosse ricorsi anche perché i corsi quelli di carattere provinciale o comunale richiedevano che ragazza della sera luca a cose che per i nostri ragazzi rimane restano una cena 25 km de luca non è così facile quindi avevamo provato a mettere nei buchi nelle ore che so di educazione fisica che orgogliosamente o di religione per quelli che è un'operazione di revisionismo anni che comunque non avrebbero eseguito questi corsi di italiano l'ultimo ero ragazzo ucraino in italy con cui sono fuori in contatto bravissimo che nonostante fosse arrivato alla scuola diciamo a 11 anni in italia fosse arrivato a 11 anni scriveva da una cosa da mettersi le mani nei capelli ci volevamo noi per capirlo però avere le capacità progettuali delle capacità di lavoro incredibile e quindi sono molto contenta non senti trovato e con loro per esempio li l'attività come del giornale oppure della costruzione di online o col computer come facevi per spiega nel senso come interagire con loro pensati da primo denti e come è strutturato il giornale dei nomi specifici non si come di respirarla intanto sul foglio lì ti ricordi quello che lo stato copiato cioè lo qualche miliardo di volte cielo sul computer non forniva a tutti ok poi chiedevo chissà quando si faceva il giornale chiedevo a qualcuno che si occupasse che sto della scuola nell'articolo sulla nostra scuola sono stessi sociale scolati altri che non è affare l'articolo di musica e facciamo le piccole di musica arte al tempo la sul calcio non sai quanti in cui sul calcio altri ancora sulle abitazioni perché noi avevamo libici in una scuola di equitazione tenuta anche un nostro ex alunno ha né quindi molti ragazzi e di un affascinati da questo cavallo che ogni tanto veniva mangiarci non si colture legamento che scappava ed entrino a mangiarci nell'orto diventava il vinile e altri ancora per esempio per i vari interessi un ragazzo che poi è diventato l'esperto di api passano due interni entrano mondiale bishop pace inglese che ha terminato gli studi in inghilterra e lui si occupava appunto dell'ecologia della natura e di strutture cioè le cose molto vicine di politiche non si voleva occupare nessuno e questo nonostante che è diventato perlomeno a livello basso a livello che so informazioni con insieme pensiero un piccolo cioè il mondiale è promette un momento in cui il nostro insegnante tabellini le tossine quando la si è diventati tutti i politici perché li riguardano gli schemi si vedono vicino si interessava poi magari non parlavano del partito non parlavano del professor tabelline con professore eh sì perché quando divenne sindaco dopo aver insegnato tanti anni e come li facevi lavorare anche a gruppi sì qualche volta ma gruppi è stato sempre difficile per me perché respi aule hanno piccole i lupi erano troppo numerosi per mano c'è una grande si lavorava quando c'è laura piccola dove per esempio nella stanza più o meno come queste ci stavano 25 persone non era così facile lavorare agli occhi anche perché litigavano discutevano avevano bisogno del loro spazio e come andare scolate cioè innamorarmi cosa essere show ma lei ma mai niente forze aeree superiori abbiamo fatto delle ricerche a casa di un gruppo però a scuola non esiste non esisteva proprio anche perché nonostante le aule del liceo scientifico fossero abbastanza capienti come li accontenta tre persone dentro mente non erro possono tira con il comunque e quindi non c'è mai stata una sperimentazione didattica si direbbe oggi no non abbiamo mai fatto parte di una sperimentazione didattica siamo stati tradizionali per tradizionale non si poteva quindi lezione frontale di fronte arriva elezione trasmissiva interrogazioni qualche volta facevamo domande qualche volta dove mia mamma come tutti gli alunni sono in 33 33 3 mar tutti ci nasconde che la iena nel mucchio molto bello in più gli ultimi anni avevamo un classe un ragazzo di una coppia di gemelli a ok ora lui diventava liceo scientifico l'altro frequentava l'istituto tecnico per geometri si che un erano alla matematica e non so quale fosse che è la prima bravo in italiano per cui capitava a volte chiamassimo compagni e io non rispondevano pepiera quella era il fratello per me tra difenderti tanto mi sono divertita è stata angosciosa primi anni la scuola la tecnica era venuta da questa realtà così chiusa avevo paura di non essere all'altezza mi sono trovato l'ambiente sociale non era non era poco perché mi sono trovato in una bassi dove c'era un po tutti gli effetti sociali ma quello da cui proveniva gli era poco rappresentato ok cerro figli professionisti figli di grandi proprietari fabbriche di bicchieri filino notaio fili di un insegnante universitario e li addirittura addirittura contessa è nella parte chiusi da parte dell'italia e poi mi sono reso conto dopo in realtà non abbiamo fatto apposta ma in realtà ci sono divisi per classe sociale anzi senza che essere emarginati ma in realtà è che sono i miei compagni di banco erano una fine il ferroviere che la fine di un impiegato come mio padre davanti a noi c'erano altrettanto e poi da lì a sinistra c'erano gli elite e david esteri disgraziati ma disgraziati nel senso scolastico esiste una poca voglia di studiare però è quindi lì per lì le sofferta questo sì parecchio perché non è all'altezza come vestiti davvero all'altezza come aspetto fisico non era all'altezza come capelli trovato tutto quello che l'apparire no è chiaramente le mie compagne e compagni no ma il compagno mi hanno fatto notare ci molto anche alle medie avevo solo la solita sindone no non so neanche al quale il gruppo sociale appartenessero i genitori delle mie compagne delle scuole membri diventa superfluo non lo so non era così in evidenza sarà anche quel che le scuole menti si potevano ancora meridione mentre la prima superiore lanciato e mentre le medie avevate green verdure per lui non ero nero bianco alle elementari nero noi donne non ho conoscenza delle classi maschili vedono del nostro berlino nero col corretti senza collettivo ci pareva e lo abbiamo portato anche per doni primi mesi io sono stata un'ora il grigio superiore del 60 69 68 abbiamo scritto di comandare però un grido che nel 68 devo essere stata una delle prime delle ultime secondo non son andare al college and haas in questo rapporto di quelli perché perché avevano portare la nomina dell'on quindi niente grembiuli jeans ribelli e quindi i professori capelli ritti praticamente ma alcuni si divertivano più di noi altri invece si avevano i capelli niente per esempio se un tuo professore che è rimasto scioccato no dai jeans se fosse ai denti di oggi anche l'ultima settimana di quinta superiore ci si traveste sarebbe ancora mente sarebbe probabilmente agli editori con gli occhi di fuori perché comunque ora essi sono tutte queste usanze nodi cosa anche se il divertimento per sdrammatizzare e ho avuto classe all'istituto agrario maschili e femminili e cioè abbastanza miste però ogni tanto capitava una classe sono maschile a classi sono mostri mattina tutti gli stick negli uffici dell'unione umani nelle loro aziende le loro sorelle tutti i vestiti dell'uomo come reggiseni imbottiti tiene e hanno fatto sfilato la celsa tra essi sono divertiti e loro sì per il no e anche perché poi anche il rapporto che ha avuto te con i suoi alunni è stato diverso dai rapporto fritte busco i tuoi professori molto è molto diversa per cui per esempio con i miei professori c è stato un bel rapporto ma la distanza alcuni dei miei alunni sono io dell'estate ma altre no altri sono venute qui a prepararci perché siamo di stato e fin quando non ero membro interno di ritorno e allora mi facevo tutti i due passi finali e quindi eravamo lucini cioè allora se mi si vede quindi rapporto con gli insegnanti il tuo rapporto con la maniera diversa si è stato molto più vicino non credo che gli alunni ne abbiano tolto qualcosa alla mia autorità o teorizzasse ricorrevano a me con la meno bisogno di fermenti anni su altri materia di alimenti per esempio linguistici in azioni che mi compagnia bella eravamo genere l'autoritarismo nel senso che se io avessi prete i colleghi hanno continuato a pretendere stati zitti perché lo dico io e basta sarebbe successo una cosa un po il discorso nati io si impongo questo mai non ti do la motivazione è quindi un ragazzo che come me quando vedi un imposizione è lecito bang no io non lo fanno perché non ce lo spiega che sono alla base mentre voi tra virgolette quando andavi sola che se alle elementari che julio sergio ecco anche perché era all'ordine del giorno nella cosa naturale che a scuola dovevi essere in quella maniera l'insegnante avevano sempre ragione comunque anche quando avevano torto visto come mai cresciuto per intende morire e quindi quando mi capitava che stamani ha cercato di non far uso spesso la possibilità perché non è facile arrivare soltanto che a metà autoritarismo autorevolezza sono un po diverse come dalla tasca una cosa importante per un insegnante crearsi un'immagine sembra strano anche se cioè nel senso nel senso che immagine che mi era non ho creata volutamente mi è stata cucita addosso e una persona molto se ne vedano che faceva paura quando andavano che però se abbiamo per le cose quindi questa cosa qui mi ha protetto da molte cose per come quando cioè quando immagina un insegnante e positiva influenza positivamente il rapporto con le lunghi per esempio la fama di mazzarri 1 per i miei alunni certi per fare molto e questo mi anche perché le lunghe vedono un interesse da quante no perché se non insegnante che fate quando in serie frontale non hai un po di azione si cerchi di senti proprio distante come l'obiettivo comunque un traguardo finale ma che non raggiungerà in mano come un fondo di ripresa esatto perché non c'è la relazione in cui mi disse non è che me lo fanno mai tal senso arriva il mio sei e non lo pago io mi interessa perché gli interessi agli interessi di certo non si può fare miracoli volevano che intanto ci sembrano però lo striscione usato né cadenze delle stime le classi terze anche critici dedicati anima e corpo si e poi non mollavo per esempio ho avuto un alunno il penultimo anno serio volte l'ultimo non me lo ricordo che la mia collega di lettere attenzione prima per non dover segnare quella scuola lì in quella classe niente che prese il nome monticano ci mette un altro al posto tuo e allora da me avevo due mente questo ragazzo che era una terrina pienamente meritava una storia nella storia storia in strada in una torre terrificante meravigliamo che questo non avesse ancora dato fuoco al milite però era un tipaccio duro ecco lui era bullone possono tenere per classe come ron moore io e bullismo poteva intervenire ci sono intervenuta quando l'ho visto con sé tante volte quante volte sono servite sui mezzi delle luni per fare il percorso con loro perché c'erano di tiri bullismo su musulmano ma con questo alunno io non avevo molte molti agganci e l'unica cosa era il rendimento scolastico molto bravo molto intelligente non si sa nulla quindi arriva un compiti per cambiare arriva un compito dove lido quattro e mezzo e lui a muso duro dei medici questo punto non potrebbe più perché è dice perché io sono come dimostrano quanti tiri sono pericolose cosa al suo collega finora non me l'hanno detto però non ti preoccupare io non ho paura la mia macchina e me che stessa te la puoi scherzare secondo come ti pare certo se messa lì magari ti amo carabinieri però allora non mi arrabbiavo dopo di quello ci ha mandati d'accordissimo per tutto no non ha smesso di fare video però non ci sono riuscite a quello però insomma quanto bene ecco il gatto che gli mancava scappata via ecco però comunque è molto la guardano anche avere un minimo di rispetto comunque perché forse è stato proprio volete tutti lo sappiamo ma riflette però valentino amore che ravasi si vuole no a un confronto anche mettere mourinho ha un ragazzo quando si è diviso e qui voglio più imparato è che non bisogna dimostrare paura perché se si dimostra paura allora si diventa e lo so che è una cosa che sembra estremamente aggressiva no però nella realtà se si cede di fronte ai ragazzi con la disciplina o con il rigore con cui varie valutazioni il tentativo di rigore perché con le valutazioni non vengono sempre bene mi rendo conto di fatto delle valutazioni e bravo nella mia carriera però se le fa buona fede correttamente non deve mollare perché se volesse di feconde c'era un collega che dava i voti negativi il senato di chimica ed ata in meno 4 ma come giuseppe ma come si fa a rivedere un meno può che preoccupare si fanno 30 punti che poi finiva questa cosa che il genitore imbestialiti per la destra fila di molti negativi non è possibile sapere meno di zero cioè andavano lì clicchiamo del coni sul tavolino siccome un uomo molto coraggioso diventano sei e questo eccedere na che se cedere questo è perdere autorevolezza ed ha raggiunto il senso delle insegne prendere certo dell'insegnamento per cui non era che cioè che i ragazzi non erano interessati a sapere a conoscere disciplina è un'inter private niente fa compagnia tibello interessati a scalarla grazie sono super contento di ascoltarti è stato il nuovo bello e divertente io mi sono divertito tanto la scuola ne ho passate di tutti i colori i colori si è da non credente niente si più insegnanti che la lunga devo dire una volta un ragazzo che si è il primo anno di supplenza qui si sporge sulla cattedra e gli cade il coltello a serramanico io sapevo benissimo con se era quello domanda che deve lo faccio guardi professoresse queste cose qui il premier pulsante civile fuori 20 centilitri di coltello a serramanico che io ho dentro di me l'unica molino marino si chiude anche si chiude si guardi cosa che lo mette in mano grazie e lo metto in volo in esame che fa che ha ma io sì ma io mai male le minute visitare il mio vero e proprio di luciani è è stata una cosa tremenda però lui mi portò il presentatore finanziaria da buona a dialisi è andata mese quella andata bene interamente devo dire che ho avuto paura e ho avuto veramente paura una delle poche volte nella mia vita scolastica come insegnate come lui ci credo ci crede grazie mille per la gentilissima [Musica]

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L’intervista, dalla durata di 56.25 m (link: https://youtu.be/w3gN-hUJy58), si focalizza sulle memorie d’infanzia e lavorative di Maria Alessandra Sabbatini. Nata nel 1952, ha frequentato le scuole dal 1958 al 1976, anno in cui ha conseguito la laurea in Lettere. Ha lavorato, successivamente, come insegnante di italiano. Il padre, che aveva frequentato fino al secondo anno della scuola d’avviamento, lavorava come contabile in un ufficio pubblico; la madre, che aveva conseguito la licenza elementare, era casalinga. Non ha frequentato la scuola dell’infanzia, benché, ricorda, ve ne fosse una proprio davanti casa sua.

Gli anni del suo percorso scolastico coincidono con quelli della contestazione e dei movimenti studenteschi, a cui lei, iscritta nel 1968 alla seconda liceo scientifico, ha assistito in prima persona. Prima di iscriversi al liceo, l’intervistata ha frequentato le scuole elementari e medie femminili di Lucca. Conserva un buon ricordo dell’insegnante e delle compagne di classe: «eravamo una specie di grande famiglia», afferma significativamente al m. 3.49. La scuola, fin dai primi anni, ha costituito per lei una finestra sul mondo, un volano per arricchire le sue conoscenze: la radio che ascoltava tutti i mercoledì con le sue compagne durante la lezione di ricamo era fonte di approfondimenti storici, geografici, letterari – è in questo modo, ad esempio, che si avvicina a Pirandello (Bravi 2021, 150-64). Dagli argomenti era espunta l’attualità: «era proibito ogni accenno all'attualità, non se ne parlava proprio. Noi vivevamo in un mondo a sé stante, il mondo dei bambini, dove c'erano tutte le cose che funzionavano, i racconti carini che finivano in un qualche modo bene» (m. 9.50). Fino ali liceo, ricorda l’intervistata, viveva in una sorta di bolla da cui erano stati esclusi tutti i temi politici e sociali più spinosi (Galfré 2019). Lei stessa udì per la prima volta parlare di Shoah da studentessa universitaria, negli anni Settanta. Il padre, che aveva vissuto la dittatura e il fascismo, era particolarmente sospettoso di ogni argomentazione politica di cui fosse venuto a conoscenza, e cercava sempre di non parlarne (de Giorgi 2016, 32-54).

L’intervistata si dilunga sulla sua esperienza liceale, ritenuta inizialmente destabilizzante. Due i motivi principali: le montanti proteste studentesche, che lei, proveniente dal mondo ovattato delle scuole medie, non riusciva inizialmente a comprendere; le differenze sociali con i compagni di classe, buona parte dei quali provenienti dall’élite economica e culturale lucchese. Era una situazione completamente diversa dalle scuole medie, dove aveva percepito come irrilevanti mestiere e condizione economica dei genitori. Il suo milieu modesto, confessa, è stato spesso fonte di complessi di inferiorità. Anche per questo motivo, spiega, ha preferito la compagnia dei compagni maschi, meno inclini a farle pesare la differente condizione sociale, e di quelle ragazze che, come lei, avessero genitori impiegati o piccoli artigiani. Dalla seconda liceo, tuttavia, si avvicina alle manifestazioni e alle proteste studentesche. Quegli anni sono ricordati come un momento «divertentissimo» (m.11.02), a cui sostiene di aver aderito con una posizione da lei definita «conservatrice» (m. 11.27), contraria alla politicizzazione sia da destra, sia da sinistra. «Ma era difficilissimo non essere sul piano politico», chiosa comunque al m. 11.56, in quanto nel suo ambiente scolastico erano molto presenti i movimenti di estrema destra: il suo compagno di banco era il futuro complice del terrorista di destra Mario Tuti; lei stessa a quattordici-quindici anni si ritrovò a una festa organizzate da “Ordine Nuovo” (Panvini 2018, 154-63). Ciò che le premeva maggiormente era la possibilità di inserire nei programmi tematiche connesse all’attualità e alla società a lei coeva (esemplificata dalla lettura del giornale) e tutti quegli aspetti connessi alla lotta dell’autoritarismo scolastico e all’autodeterminazione individuale, testimoniata dall’abbandono del grembiule dal secondo anno (e da un rapporto irrogatole perché si era recata a scuola in jeans) (Galfré 2019). Ambivalente, a questo proposito, la reazione dei docenti: se alcuni reagivano scandalizzati, altri, sostiene, «si divertivano più di noi» (m. 45.55).

L’intervistata dedica la seconda parte del colloquio a un confronto tra la sua esperienza come studentessa e quella come docente, cominciata nel 1980 allorché ottenne un incarico annuale presso una scuola serale. Tra i suoi maggiori ostacoli, ricorda, cospicuo si rivelò quello relativo alle difficoltà comunicative che intratteneva con i suoi primi studenti, che spesso non comprendevano le sue spiegazioni e i libri di testo. Tali problematiche la indussero a iscriversi a numerosi corsi di aggiornamento e a lavorare sulle sue modalità comunicative, pervenendo a nuove, più semplici modalità di strutturazione di lessico e sintassi. Memore delle sue proteste per l’inclusione dell’attualità nei programmi di studio, ha sempre cercato di insistere sull’analisi dei giornali, intensificandone l’uso in occasione di guerre o conflitti particolarmente sentiti dagli studenti – e cita a questo proposito Chernobyl, i conflitti civili in Rwanda, le guerre in ex-Jugoslavia e nel Kosovo. Secondo lei, tuttavia, il lavoro sulla comprensione testuale è diventato, con gli anni, sempre più complesso, a causa della sempre maggior diffusione di mezzi di comunicazione e informazione visuali. La numerosità delle classi, la ristrettezza degli spazi e la scarsa abitudine degli alunni a lavorare in maniera cooperativa non l’hanno mai incoraggiata a promuovere, tuttavia, una didattica basata su lavori di gruppo.  

Fonti

Fonti bibliografiche:

Riferimenti bibliografici

G. Bandini, S. Oliviero, Public History of Education: riflessioni, testimonianze, esperienze, Firenze, Firenze University Press, 2019.

L. Bravi, La radio a scuola: da Eiar alla webradio in tempo di Covid. Dalla propaganda ad occasione di formazione comunitaria, “Annali online della didattica e della formazione docente”, n. 13, 2021, pp. 150-64.

F. De Giorgi, La Repubblica grigia. Cattolici, cittadinanza ed educazione alla democrazia, Brescia, Morcelliana, 2016.

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

M. Galfré, La scuola è il nostro Vietnam. Il '68 e l'istruzione secondaria italiana, Roma, Viella, 2019.

S. Oliviero, La scuola media unica: un accidentato iter legislativo, Firenze, CET, 2007.

G. Panvini, Ordine nero, guerriglia rossa. La violenza politica nell'Italia degli anni Sessanta e Settanta (1966-1975), Torino, Einaudi, 2018.

 

 

 

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