Salta al contenuto principale

"La mia indipendenza". Memorie d'infanzia

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/1455
Scheda compilata da:
Chiara Martinelli
Pubblicato il:
28/02/2022
Nome e cognome dell'intervistato:
Patrizia Guarducci
Anno di nascita dell'intervistato:
1962
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola primaria
Scuola secondaria di primo grado
Istruzione professionale
Data di registrazione dell'intervista:
6 novembre 2021
Regione:
Toscana

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1960s 1970s

buongiorno a tutti siamo qui con patrizia e oggi ripercorremo un viaggio nelle memorie della sua infanzia poi di aiutarti ciao a tutti sono patrizia sono nata a panzano in chianti in comune di greve il 3 gennaio del 1962 che sono sempre abitata voi avanzato ho sempre abitato lui apparizione il freddo e senti come era la sua famiglia allora la mia famiglia eravamo dei contadini abitavamo in campagna nella mia famiglia scena nella mia famiglia per mio padre mia madre e mio fratello più grande di me i miei zii contro i cugini abitavamo tutti insieme nella classe a casa di campagna con gli animali da coltivare tutti impegnerà anche molto grande era molto grande ed anche la casa è molto ferita perchè all'epoca poi solo il focolare riscaldarci però devo dire che me la ricordo con una bella infanzia forse perché io ero la più piccola di tutti e quindi anche la più popolata ma non diciamo io non ho lavorato il potere ok c'è solo vissuto quindi magari se gli altri componenti pensavano più a lavorare in olio ero piccolo ancora perché ci sono stata fino a quando avevo 9 anni non è che ho lavorato lì ho solo vissuto quella realtà però per me è stata bella chiaramente non lavorando ed è stata molto bella perché si pecchi lavorava un certo giovanni mi si chiamava molto con cose semplici poi stavo sempre dietro a loro magari quando andavano a lavorare andava anche io non facevo niente io giocavo magari mi ricordo esattamente i giorni e si rifacevano però e mi ricordo che per me è stata una bellissima infanzia quei cori rivolti che ho sono stati veramente molto bene ha fatto la vino l'asilo noti perché stando in campagna un asilo era qui in paese era a panzano era molto difficile come faceva non avevamo all'epoca non c'erano macchine in casa c'era solo una lambretta è però siccome eravamo in tanti in casa chiaramente c'era sempre qualcuno essere anche gli ero piccola mi poteva guardare quindi da un asilo non l'ho fatto ok e quindi iniziamo subito voglia di me ho iniziato con le elementari come restando in campagna c'era questa scuola che era un paio di chilometri da dove stavo io c'era questo piccolo borghettino di non c'era una maestra che faceva tutte le classi praticamente c'era dalla prima elementare alla quinta elementare tutte insieme tutte insieme eravamo mi 78 bambini che c'era quelli che facevano dalla prima poi c'era qualcuno faceva la seconda qualcuno 12 la terza è uno e faceva la quinta mm quindi primo piccolissimo si erano già molto piccola c'era questa signora che cioè la maestra che arrivava questo borghettino sopra aveva la casa sotto c'era questa stanza adibita a scuola e tutti i ragazzi che stavano nelle case di campagna dei contadini andavano a scuola lì perché venire il paese era più difficile diciamo menta e cosa facevate in carta allora si spera la corte ha comunque diversi era un po di ore a pelo detto ero ero piccola io ci ho fatto che in quella scuola liceo fatto la prima della serie alimentato ok mi ricordo quello che ci faceva fare a noi ora i ragazzi erano in terza o in quinta non mi ricordo bene cosa facevano loro diciamo come compiti però mi ricordo che c'era un ambiente piuttosto sereno lei ero io me la ricordo come una brava maestra poi sai eravamo poi eravamo sette ragazzi 78 insomma anche se erano diverse l'assi magari noi facevamo un alfabeto e loro facevano le di video è ora io questo di preciso non me lo ricordo però mi ricordo l'ambiente più di otto il posto mi ricordo che andavamo a scuola a piedi passando o da campi oppure dal bosco da soli o in tram biglietti no in genere passando dalla strada quella per i campi passavo da altre due case colonie dove stavano in altre due bambine quindi andavamo spesso passava da lì perché almeno andavamo insieme passando dall altra parte nel mezzo al bosco in genere non solo che la facevo poco diciamo perché non mi piaceva tanto a dare al giro da sanità comunque non avremo paura questo meno di quanto si metteva te si metteva in arrivare a me mi sembrava tamaki però anche noi ci sarà ha voluto 20 minuti 25 anche perché non era lontanissimo però me mi sembravano auto forse perché ero contro la cina sì certo vero 6 e 7 anni e ti ricordi che tipo di elezioni faceva la maestra e frontali spiega tanto mi faceva fare vogliono spiegare tanto di nome default frontali sì mi sembra di sì però se l'ho detto o del ricordo male certe cose come half andava come era l'ambiente però di fare l'ho fatto delle di come ci si faceva lezione quello meno rivolto sinceramente un po meno che ha fatto solo la prima è la firma prima e la seconda l'ho fatta di dalla terza elementare invece sono venuta in paese perché poi i miei genitori insomma neo zio stavano pensando di abbandonare appunto il potere e mio padre aveva trovato un altro lavoro come muratore e quindi insomma c'era dovevamo trasferirci in paese però il trasferimento poi avvenuto a maggio quindi io da da ottobre a maggio sono per un paese che di piedi ok poi arriva da un paese ignorante piccardo è stato molto grosso sì perché prima eravamo appunto sette otto ragazzi è arrivata al paese c'era una classe da il punto la terza elementare facevo io dove c'era più di 20 i bambini ok quindi una scuola che normale qui erano a scuola normale e come la conoscete ora però appunto c'erano ed io non conoscevo nessuno cioè sì c'erano le due ragazzine quelle che aveva la meta che erano venute anche loro come in paese però il resto non conoscevo nessuno quindi all'inizio non è stato facile non po spaesata poi ero quella che veniva dalla campagna e comunque usciti da scuola allora andavano a casa ti dovevi fare comunque le venti minuti as di strada a piedi facendo un pezzo di strada asfaltata diciamo l'aia artigiana ok e poi tagliato attraverso la vigna di campo c'era un v8 facevo quello ogni tanto qualcuno mi dava un passaggio alle poneva come ora che c'era c'era qualche macchina ma erano molto cuore ok ma è all'interno della classe c'è la differenza ministra bambini magari messi maione ovviamente sì un po la differenza alle uova si notava si vedeva per dire anche solo quelle europee testi che avevi per le cose importanti che mi ricordo io avevo un quaderno una cartella ma era un po poi invece c'era quello che aveva magari quella cartella aveva diversi paderni aveva tante penne aveva e io e le rose lee hall né all'inizio non avevo quindi la differenza c'era poi c'erano dei ragazzi mi ricordo che erano bocciati o quindi erano anche trova più grandi magari c'era quello che era bocciato due volte invece che l'inizio non è stato facile poi dopo qualche mese va bene poi la mandava visto 6 io sono sempre stata abbastanza o meno mi ritengo di fare amicizia abbastanza velocemente però che li con un gruppo scelto facendo amicizia gli altri erano magari un pochino più comunque no poi dopo mi sono mi sono trovata bene quindi se non sono stati però l'ambientazione difficile inizia la maestra mi ricordo era una bravissima maestra ok quella che ci ha poi portato fino alla quinta e lei era veramente brava dalla ricordo brava brava brava elettrico di votavi faceva fare se c'erano attività ma senti l'attività sinceramente all'eco non è che ce ne fossero molte io questo numero rivolgono rivolgo magari più dopo quando siamo andate alle scuole medie però leggo alle scuole elementari non c'erano tanti no a mano si facevano pare compiti però ecco altre attività è stranoto non me le ricordo che i compiti a casa di milano si fa così qualcosa c'era però non mi ricordo di tantissime cose mi ricordo appunto quando tornavo a casa che prima andava ben sidran dava poi andavo fuori a giocare sempre e poi si c'era dopo la merenda c'era il compito però era una cosa abbastanza semplice no non tante cose quindi facevi l'azione con 5 loro sono privato da me non capitavano che li trovarono in qualche amico no quando poi stando un paese qualche volta è successo quando stavo in campagna non genere ma pubblico debba dare una mano mia cucina aveva dieci anni più di me però era difficile il suo mangiare facevo da me e quindi a scuola rapportabile a merenda il momento da merenda si celebra che cosa mangiavano tel senti io mi ricordo spesso e volentieri panini con la frittata il lario fatto in casa sì certo sensi non ho tutta roba fatta in casa e poi qualche volta gli affettati perché all'epoca veramente soprattutto quando s'era ancora contadini avevamo tutti gli animali di san mattia va al maiale venderanno prosciutti insomma quelle cose lì in casa c'erano quindi spesso il panino la mattina veniva fatto con quello quando poi sono strada il paese dopo metti quarta intelligenti tanto un paese era già diverso allora magari potrei praticare una mattina come accanto a casa mia c'erano alimentari che magari non andava mancava noi si chiamava la vanillina è che è la ma schiacciatina come quelle tonde e geologi pendente però questo è successo dopo quando prima si stava in campania il panino se lo davano loro la mattina sempre e comunque poi c'è appunto a scuola cioè come dieci minuti un quarto d'ora s'era del tempo fuori e che nel giardino fuori qui avanzato sì c'era giardino non grandissimo ma anche quando s'era di in campagna c'era quella scuola era praticamente in questo rettangolo di calze ma erano pochissime e dietro c'era il giardino della maestra e quando era bel tempo ci faceva andare lì a mangiare meglio però se era brutto tempo si mangiava classe cast è presente in classe per classe non triste quando era la musica talsano si perfetto e tornando ai materiali importati stasera gli zaini come anni fa nome di osama io quello dopo ma prima c'era una cartella cominciò come spiega tanto nella plastica cartella rettangolare che si chiudeva con molto vicino ed a quella lo zaino dopo io so solo zaino d'appello usando sondata alle scuole medie prima no prima c'era la cartella e anche quale eni erano acqua dirigenti arrivi erano a quadrettoni quelli grandi d'aver avuto quaderni a quadrettoni per i grossi e poi quelle a righe però quello dopo quando sono andata al paese per ora quelle rigone per alte insomma non come quelli di dopo che ho visto magari con mio figlio è ok ma in classe si notava sarà allora il concetto di bambino dsa bambino me se già all'epoca credo che non si sapesse nemmeno che cosa voleva dire c'erano dei bambini più difficoltosi più capricciosi più però credo che nessuno a quell'epoca almeno qui in campania insomma qui in paese sapesse che cos'erano e magari veniva solo detto e lui è agitato lui è più cattivo però non mi ricordo a parte non mi ricordo nella mia nas casi eclatanti di queste cose sinceramente quindi la maestra vita risaltava fronte allo stesso modo si ok poi chiaramente quelli educativi magari di pronto rava di fiordi mandava un punizione magari uscivano dovevano stare per un tot punizione magari mezz'ora però ecco io non mi ricordo di una cosa eclatante ma secondo me all'epoca nessuno proprio perché nera restano saprei credo sia venuta fuori lui certamente però non si facevano no no no assolutamente no macrì maestri stessi leader non sapessero nemmeno cos'era questa cosa qui si parla comunque di 50 anni fa è molto serio quello molte volte non me le ricordo nel mali e durante il tempo libero volta faceva allora quando eravamo in campagna sono detto andavamo fuori nei campi mi ricordo andava fuori a giro come mentre i miei lavoravano io volevo per i campi andava a prendere la frutta poi avevano fatto una specie di altalena tra tante cose diciamo bros a ieri ero piccolina insomma abbastanza poi in paese e quando sono tornata un paio di allora più punto devi pomeriggio si usciva con gli amici si andava a fare le gelatine che anche a giardini a callipo non erano quelli di oramai erano al suo appoggio di l'occhio e ci si trovava su usciva redattori comunque non far meglio no no non esistevano cerami cioè era molto diverso da ora e poi paese non era come ora molto più piccolo non c'erano tante ma anche erano pochissime le belle persone che ancora avevano lama che già avevamo la macchina non c'erano periodo riuscirà quando c'era la neve andavamo per dire a panzano alto non erano i dentini erano come si chiamano scudo vedere kakà me li dai a qualcosa di genere che si faceva gli scivoli super che passando per la discesa di pantano altre cioè cela era un mondo diverso sinceramente loro poi il paese era molto più piccolo c'era molto meno gente ho detto molte meno macchine motorini erano puliti e quindi tab e vi la libertà di stare fuori manto volevi è come voler lì non c'erano grossi pericoli insomma ecco e avevi degli oli facili degli sport io non sono stato un appassionata di sport ma perché che non volevi fare no ero io dovevo fare perché però che io mi ricordi quando sei finché siamo stati alle elementari non c'erano grandi cose non c'è la palestra non c'era campo sportivo anche per i ragazzi magari tornavano a pallone ma giocava per la strada ok basta viso noi ragazze non celano c'era te l'ho detto non celano attività poi quando sembra cominciata andare alle scuole medie erano a breve quindi c'è un posto più grande dice alla palestra e quindi già a scuola giocava a pallavolo a calcio eccetera però non sono anche quando si giocava appunto appagati faceva ginnastica trovavo tutte le scuse per non fa certamente non si fanno mai stato quando ha fatto emergere e quindi avevi degli hobby tipo stesse valentina leggenda gorizia io credo sia stata la più grossa della mia vita sia quelli e lei scoperto da sola come una sola persona quando abbiamo cominciato anche a scuola anche all'epoca ti facevano leggere dei libri non so io mi viene in mente pinocchio quello comunque già quando ti amavo quarta in quinta elementare se mi davano da leggere e dandini è sempre piaciuto appassionata e prima mi arrangiavo appunto c'era una biblioteca della scuola prenderò anche gli elogi e poi al momento che accuso che sono andato a lavorare che credo d'aver speso lamentato i miei soldi in libri i genitori cosa pensavano del mondo della scuola certo è che all'epoca era una cosa credo i miei genitori siano avvenuti a parlare la mia mamma nel vino con la maestra forse una volta l'anno venivano no erano contenti e tonde st spolli che tu parata anche perché loro avevano fatto la vita elementare ok in carriera che non era pomperi è come fa trovo inter e mentale perché tante persone non avevano fatta abbiamo fatto forse la terza lamenta scheggia qui lo erano molto contenti che mi piacesse andare a scuola quindi sì quando si tanto però ecco non c'era come stato dopo le riunioni o professori o lobby alle quali ho detto forse una volta mano ma veniva a parlare con la maestra perché poi c'era una maestra insomma per ogni classe c'erano mesi e l'apporto genitore maestra mindy era più formali che informa formalissimo solo detto secondo me non esisteva e che quindi non capitavano partenaria scuola da sola quindi no non l'ho detto io non è quello non è un rapporto che non c'era una volta hanno forse mia mamma veniva io mi ricordo forse a fine anno però non c'è la rapporto genitori andavano in giro no ma con la vita e sono la prima gita che ho fatto mi sembra è stata terza media ok quindi fai parlare delle medie che già un periodo un pochino più modello l'immagine le mete che ho fatto a breve che già c'erano le medie lo stabilisce ora si somma al mondo era molto diverso di senso c'erano tante darsi c'erano tanti ragazzi e li appunto c'è la comincio io cominciava a fare lo sport che voleva farlo insomma è lì c'erano diversi professori è già anche che il all'inizio primi tempi insomma e non era facile perché qui eravamo abituate a una maestra solo quella poi andò pesce c'era professore italiano la propria di turisti ma mi ricordo poi c'era e se c'era ma tema tali cioè quella e ci faceva fare tutti i lavoretti anche applicazioni tecniche si chiamava ok ci facevano fa noi donne soprattutto ci faceva all'inizio fare imparare a fare l'uncinetto cosa insomma più più da femmina si è però era carino mi ricordo era molto interessante quindi sarà molto la distinzione maschio femmina alle quasi alimentari o certo c'era in tutto c'era nelle famiglie la differenza fra e il marzo ed ecco cosa ma io sinceramente devo dire ho avuto due genitori che quello abbastanza intelligente non a parte mio fratello era molto più grande e lineare 73 quindi non c'è stato no non c'era un paragone però devo dire che i miei genitori mi hanno sempre dato molta fiducia e non ne hanno mai trattato come la femmina e lui marco si chiami insomma è cosa osta per quello sono state molto bravo e non è contro i normali in genere c'era capito che mi ricordo anche linea mini che magari avevano fratelli più grandi c'erano la distinzione c'era ancora negli anni 70 c'era ancora la distinzione fra un martire ma anche quindi anche a livelli di mafia unito nella scuola arte vista le femmine erano dovevano fare certi da moretti che adatti magari alle donne e maschili andavano a giocare a calcio pallavolo poi dopo averla anche noi lanciando corta e [Risate] tranne il modo di valutare di tempo settimana o vedono quello sì come no la valutazione lo miei non c'era questa cosa qui no quello no io bambino io non l'ho mai percepita è sì ma ben in anche i vostri stampa non lo so io questa cosa pd sinceramente appello non l'ho mai percepita almeno nell'ambito della scuola ecco questo no e quindi dicevamo mentre alle medie la merenda la merenda si poi alle medie vi ricordo addirittura c'era le bidelle quelle tenevano un ordine la scuola ea volte avevano loro stesse portava dei panini delle schiacciatine che quindi se la potevi comprare lì sì quello era già molto diverso sì però insomma in genere sennò ce lo facevano da casa io mi ricordo quasi sempre io ci arrivo il panino ho fatto in casa e non è colpa di vederti anche per gli elementari gli orari cioè che ora io senti mi sembra verso le otto e mezza si entrava e usciva mezzogiorno e meteo me sembra sfacelo mi sembra di ricordare soprattutto alle elementari rifacessimo fiore anche il falso non si forse anche se saprà supplendo questa scusa non me lo ricordo però mi sembra sfascino quattro ore perché io arrivavo a casa mi ricordo tornando a piedi appunto arriva verso l'una a che impedire mio padre e mio zio che nando ha mangiato perché loro mangiavano a mezzogiorno chiaramente all'una erano gianni campo un'altra volta ha capito quindi arrivava a casa mangiamo da sola perché che altri avevano già mangiata ok alle elementari uomini sembra l'orario forse forse le 8 m giorni e m comunque insomma era quello poi quando siamo andate alle scuole medie invece c'era anche dopo scuola quindi si trova scuola che il pomeriggio fino alle quattro più adeguato se invece era la messa e al doposcuola e mangiavamo con i costi della mensa per portare loro la società ci davano la mensa ce l'avevano loro simili ricorda si doveva andare a piedi alle scuole e liscia dalla mensa per tutti sia per che aggraverà scusami e ora questo è un però mi ricordo ma non tutti i giorni mi sembra tre giorni la settimana c'è anche il doposcuola doposcuola ci faceva le orge era la professoressa inglese ci faceva ascoltare sempre le canzoni quella era bellissimo sì sì sì molto e poi soprattutto il pomeriggio quando stava al pomeriggio si faceva appunto più le cose come ti dicevo prima la prima tra le tecniche senso ci facevano fare le cose la parola school le attività sportive le attività manuali era era più pomeriggio e la mattina ecco la mattina c'era italiano c'era in dinari erano allenate dalla mattina e pomeriggio quando si restava si facevano mosse insomma più si faceva si mangiava con season navali alla scuola si stava mi ricordo un'altra mentalità nel giardino della scuola e poi lo così cominciava se mi sembra stage arresta alle 4 leggera e tonino e veniva riportata mentre andare si andava con il comune con in autobus ok di più si si si doveva prendere l'autobus la mattina 20 all'hote s'aggrava credeva alle 8 non quanto all 8 insomma quello se invece va alla specie laddove sconosce riportavano un pulmino del comune le voci sono fatta intenzionale siamo andati al parco di rapida attacco di avere qua poi decido ok è la prima di tale stessa una giornata alla giornata dalla mattina al pomeriggio in questo parco c'era all'epoca c'erano tutti gli animali qui sopra sopra sotto sogni e le 8 molto san michele e cioè la con gli animali era un palco cc si andava anche a volte la domenica o genitori insomma perché avevo già c'era la macchina era già diversa la cosa stando in paesi del mio padre lavorava facevano i creatori quindi anche soldi insomma ma faceva le pulizie c'era già qualcosa in più che era già diversa la vita a quel punto li capisce di 46 racconta di sé ci portarono di una giornata ci sarà portato a mangiare al sacco panini si sta intendevano accertata questa fu la prima gita è unica fino ad ora urbana avete qualcosa adesso poi che non devo dire di sì infanti per le valutazioni di ion elementari alle medie c'erano intere nazioni verifiche ci facevano fare mi ricordo il tema d'italiano e poi sì c'erano le interrogazioni anche alimentari anche ad elementari cece chip andavano da lavagna ci facevano l'interrogazione di matematica o porta ci facevano fare i propri compito sisimico duello si coinvolti curiosi si dormono c'erano i numeri ok 78 94 fede devo dire iran elementari e roero bra alimentaria che rimediano molto brava non ho mai preso la sufficienza da gravissimo se avete fatto noi qualità mi avete fatto di terza media quindi come implementare all'epoca mi ricordo neanche in terza elementare ma non era un vero esame c'era comunque tornare tipo di tema eco non era proprio l'esame insomma c'era un qualcosa in più a fine anno diciamo un esamino comunque fatto la quinta elementare e la terza media ok adesso sempre interrogazioni c'era l'interrogazione c'era ecco i compiti però non si doveva fare mi ricordo il compito di italiano in condizione matematica e poi c'erano le interrogazioni di inglese alle elementari non inglese non si faceva alle medie elementari mi ricordo tra è fatto il tema da avete fatto è compito di matematica e poi l'interrogazione un po c'era geografia all'epoca queste cose dice era una interrogazione la tesi è invece in vacanza andati in vacanza ho cominciato cioè non con i miei genitori però c'erano un mio cugino è molto più grande di me che amiamo alzi l'età dei miei genitori insieme alla moglie che avevano due cioè avevano un figlio con un altro più piccolo e aveva grandeur liberi quando è già più grande e quindi 8 9 10 anni vehicle tavano loro voce perché i miei genitori non sono andati in vacanza dopo quando quando arriva qua no ma soprattutto quando loro erano già anziani che avevano mettici in più di 50 anni io già lavoravo allora sono andato in gita in diversi posti però all'epoca per loro non esistevano le vacanze e te prima degli otto anni l'affettività perché d'estate comunque si stava fuori si trovava s'andava si facevano i vostri però non me l'ha ma quest'anno non c'era mai stata quindi per me poi dopo quando ho cominciato andarci appunto con questi i miei cugini che si andava mi ricordo al mare a lido di camaiore 15 giorni di settembre perché è buona scuola comincia dal primo ottobre ok e quando finiva finita fine giugno ok poi dopo negli anni ha visto piano piano però io mento noi si cominciavano a scuola il primo di ottobre e quindi se andavo al mare questi 15 giorni dal primo e 15 di settembre i miei genitori sono venuti quando sei al mare due o tre volte magari negli anni siamo venuti a un giorno dalla mattina alla sera a trovare sì sì no no loro non ti ho detto all'epoca non esistevano le vacanze perché forse magari nelle città ra diverse tutto però il campagnano è un genio genitori era difficile poiché c'era le persone che stavano meglio se lo poteva permettere e invece dopo le medie allora dopo le scuole medie c'erano qui a creare sempre tre anni di professionale che potrete diventare segretaria d'azienda e poi dopo quelli reali potete continuare a fare due anni tipo di ragioneria andare a firenze e io ho fatto quei tre anni lì a breve quindi erano sempre vicino nell'ultimo anno l'ho fatto con grande fatica perché non avevo più un poi la di studiata io volevo andare a lavorare volevo avere i soldi perché mi rompeva le dire la parola ovunque mi dispiaceva che era i miei genitori soldi perché sapevo che per loro non avevamo però io volevo avevo 17 anni quasi diciotto intensa superiore volevo volevo avere la possibilità di comprarmi le mie cose di fare ea quel punto li avevo solo voglia di andare a lavorare comunque ho finito la testa superiori sono passata anche abbastanza bene per fortuna ho trovato quasi subito lavoro ma allora perché non ti manca il professionale cioè è stata ampliata no con una mia scelta vieni diceva lo studio perché per loro che non appunto non avevano studiato avevano fatto contadini fino a due anni prima insomma fino a un po di anni prima sapeva pezzetto studiavi mio fratello non aveva voluto studiare era andato a lavorare subito a 14 anni quindi ci speravano anche lei o studiarsi e che comunque potesse fare una mossa migliore magari di quella che aveva il fatto loro ma anch'io ero convinta e perché i primi due anni sono andata molto volentieri l'ultima hanno forse l'ho detto perché no mi dispiaceva che risolta loro io volevo risposta una ragazzina di sedici alle voci proceda comprarti le scale per un party vestiti andare a ballare e non potevo di risolvere loro più di tanto e quindi questo penso sia stato lo stimolo sono arrivata in fondo alla terza superiore ci sono arrivata anche abbastanza bene però poi le tante delle meraviglie erano lì a scuola come sono poi è andata a firenze hanno fatto gli altri due anni ok per che potevi continuare possiamo continuare però dal a firenze è però è anche puntolino via volevo la mia indipendenza forse era quella e non avete fatto dopo le medie di andare subito a firenze questo disco no sinceramente no forse ripensandoci ora all'epoca non lo so se pensavo un sì perché non me lo ricordo ma ripensandoci ora l'idea di andare in città un po mi spaventava forse non è comunque già il passaggio dalla campagna see dalla famiglia e l'ottavo posto poi andare a greve comunque era già un paese molto piccante di pensare alle boe avanzano non era quello che ora era molto più piccoli non c'era nulla insomma c'era pochissimo crea un paese già più grande eto'o ma dove c'erano tante cose elide ad andare a firenze non mi attirava per niente forse ho detto ripensandoci ora però un po paura anche forse poi da vicino la mattina potevo dormire e per fortuna avevo detto ho trovato fini la scuola aggiungo fine giugno ea settembre ho trovato lavoro in questa azienda qui vicino bambino e ci sono rimasta ora sono 41 anni 20 giu se modo 9 e ti la notte ora la differenza tra la scuola prima e la scuola di ora c'è un certo che c'è la differenza io ho visto con mio figlio ora fate sono già qualche anno era smesso però quando andavo a scuola cominciando a scuola lui a parte il rapporto professori genitori tutto tutto diverso insomma chiaramente tu sei molto più partecipe esce tutte le riunioni cioè tutte olori è molto diversa da prima da scuola era un altro mondo ma anche le rose stesse che gli insegnavano che faceva spesso e volentieri anche lui ha fatto le sedi i compiti li facevate perché io non tante cose non riuscivo nemmeno a che non gli poteva in usa non sarà più a volte per lui di mento e il rapporto tra alunno è maestra cioè come rapporto alle elementari con la maestra era formali ed al momento formale di ora formale certo di si dava del lei e la maestra un volume e anche lei era molto formale che stesso the styles alunno io sono estra ha detto funzionava un sì ma fino ora non ti voglio di una bischerata ma fino a 15 anni prima ne andassi a delle elementari e gli errori maestri picchiavano bambini sulle mani capisci quindi era già un passo avanti il nostro per ore c'è la rapporto come trattavo dovuto appunto magari mio figlio come insomma essere con qualcuna ci aveva è completamente diverso tutto un altro mondo c'è qualcosa che vorresti dire magari un consiglio per i bambini di oggi che non riescono leggi che bisogna studiare quello sì bisogna studiare bisogna cioè favale canto secondo me quello che la società anche di di affido però poi vabbè ascolta la juta ascoltano però studiare sapere le cose secondo me l'apertura mentale pro capisci che ti aiuta tantissimo poi uno può andare avanti a studiare fare diplomarsi e diventare un dottore o andare a fare l'operaio non importa però la testa deve essere aperta e quello è fatto di studiare secondo me vuol dire va bene allora ti ringrazio e spero d'aver fatto perfetto quei torbidi lord howe è stato molto prezioso soprattutto è stato un mondo diverso è un altro diverso amore mio si effettivamente un mondo diverso però non molto bello grazie no io sono stato molto felice se ripenso alla mia infanzia con tutti i problemi che ci potevano essere non c'erano le unità che era stata dell'iss no no no rifareste una volta l'ultima domanda che chi ha lasciato la scuola c'è qualcosa secondo me la voglia di leggere no ancora non coperte ed è magari ci vedo meno unici polline più a leggere però quello no io leggerei del gelese e parte del piangermi ad oggi non era molto di nostri doni un'altra mossa secondo me che non hanno i ragazzi di oggi e leggere porte perché ci ai telefonini tutto lì dentro puoi capire però leggere i ragazzi è troppo bella voce al mondo sì sì concordo bambini grazie a voi anzi a tette

Scarica trascrizione

L’intervista, della durata di 37:37 minuti (link: https://www.youtube.com/watch?v=OZuf0c2twhI), ripercorre le vicende di Patrizia Guarducci. Nata a Panzano in Chianti, frazione di Greve, nel 1962, ha trascorso la sua infanzia, fino al 1971, in campagna, nel podere che il padre coltivava con lo zio; successivamente, si è trasferita in città, dove il padre aveva trovato lavoro come muratore e la madre come donna delle pulizie. Anche la sua famiglia, quindi, partecipa del grande movimento di fuga dalle campagne che caratterizzò la Toscana tra fine anni Cinquanta e primi anni Sessanta (Goretti 2011). I genitori, entrambi giunti fino alla quinta elementare, sono descritti come inclini a incoraggiare la prosecuzione negli studi. La casa di campagna, dove vi erano anche molti animali da staia e da stalla, è ricordata come ampia ma fredda. Il suo percorso scolastico si è snodato dal 1968, anno in cui ha cominciato a frequentare le scuole elementari, al 1979, quando ha conseguito il diploma triennale di segretaria d’azienda presso l’istituto professionale commerciale di Greve in Chianti. Ha quindi studiato nel corso degli anni Sessanta e Settanta: anni di grande trasformazione sociale, culturale ed economica per il contesto italiano, segnato dal boom economico, dalla contestazione giovanile, dai movimenti femministi, ma ancora caratterizzato da atteggiamenti educativi familiari che traevano le loro radici dalla società primo-novecentesca (Crainz 2002, Galfré 2017).

Per quanto riguarda le scuole elementari, Bonardi ha sperimentato il passaggio dalla scuola di campagna alla scuola di città; da una pluriclasse con un numero contenutissimo di alunni a una scuola strutturata in gruppi tendenzialmente separati per età. Il passaggio, avvenuto in terza elementare, è ricordato come traumatico. Nella prima scuola, infatti, sita a due chilometri da casa sua, vi erano sette-otto alunni in tutto, dalla prima alla quinta elementare, con una sola insegnante: ritrovarsi in un ambiente con più di venti compagni, tra cui diversi ripetenti, fu per lei un fattore di forte spaesamento iniziale, al pari delle differenze economico-sociali, che, assenti nella prima scuola, erano evidenti nella quotidianità dell’istituto di Panzano. Sintomaticamente assenti, tanto nel primo quanto nel secondo plesso, le punizioni corporali: nel luogo dove viveva Guarducci se ne stava perdendo la memoria, tanto da raccontare, nel corso dell’intervista, che i maestri erano soliti bacchettare gli alunni fino a quindici anni prima il suo ingresso a scuola, quindi non prima della fine degli anni Cinquanta (Paciaroni 2020, 88-111).

Per quanto riguarda il segmento scolastico successivo, Guarducci, nel rievocare la divisione per genere della disciplina di applicazioni tecniche, formula osservazioni interessanti sulla persistenza, negli anni Settanta, di forti differenze di genere. Erano comportamenti che, asserisce, non erano presenti nella quotidianità della sua famiglia, che invece si era dimostrata favorevole a sostenerla nel suo percorso scolastico e aveva accolto con favore la sua decisione di proseguire negli studi secondari. Delle scuole medie ricorda anche la docente di inglese, solita insegnare la lingua attraverso le canzoni, e il doposcuola, introdotto con la L. 1859/1962 e organizzato su tre giorni settimanali. Dopo l’esame di terza media decide di iscriversi all’unico istituto presente a Greve: l’istituto professionale commerciale, di cui erano attivi i primi tre anni. Per continuare, sarebbe stato necessario, come decisero altre sue compagne pendolare a Firenze; lei tuttavia, che desiderava disporre di un suo stipendio per permettersi quei consumi che le scarse disponibilità familiari non consentivano, decise di interrompere il suo percorso: «mi dispiaceva chiedere soldi a loro io volevo tu hai visto sei una ragazzina di sedici anni e all’epoca ti piaceva comprarti le scarpe comprarti i vestiti andare a ballare ma non potevo chiedere i soldi a loro […] io volevo la mia indipendenza» (m. 32.08 e ss).

 

Fonti

Fonti bibliografiche:

M. A. Bracke, La nuova politica delle donne. Il femminismo in Italia, 1968-1983, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 2019.

G. Crainz, Il paese mancato. Dal miracolo economico agli anni Ottanta, Milano, Donzelli, 2002. 

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

L. Paciaroni, Memorie di scuola: contributo a una storia delle pratiche didattiche ed educative nelle scuole marchigiane attraverso le testimonianze di maestri e maestre (1945-1985), Macerata, Eum, 2020.

 

Fonti normative

Legge 31 dicembre 1962, n. 1859, Istituzione della scuola media statale (GU Serie Generale n. 27 del 30-01-1963), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1963/01/30/062U1859/sg

Contenuto pubblicato sotto licenza CC BY-NC-ND 4.0 Internazionale