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La scuola del sei politico. Memorie d'infanzia

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/1362
Scheda compilata da:
Chiara Martinelli
Pubblicato il:
21/06/2022
Nome e cognome dell'intervistatore:
Chiara Bartolozzi
Nome e cognome dell'intervistato:
Elisabetta Bertuccelli
Anno di nascita dell'intervistato:
1965
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola dell'infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria di primo grado
Liceo
Data di registrazione dell'intervista:
4 maggio 2020
Regione:
Toscana

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1960s 1970s 1980s

ciao a tutti sono ancora bertolozzi studentessa di scienze della formazione primaria all'università di firenze e oggi sono qui con mia madre per realizzare una videointervista inerente al suo percorso scolastico e alle abitudini ai consumi legati a questo iniziamo con una piccola presentazione alla mi chiamo elisabetta bertuccelli sono nata a lucca il 19 aprile 1965 e vivo alla passo viviamo all'apporto in un paese il piccolo paese del comune di capannori un paese di campagna provincia di lucca non abbiamo sempre abitato qui però fatto una pausa di qualche anno montecarlo che sono ritornati a sé per quanti anni si è andata a scuola allora sì che scuola in frequenta ho frequentato l'asilo quindi ho fatto 3 6 3 anni 6 anni all'asilo poi cinque anni ed elementari 3d medie 5 di superiori a 4 in università ok come nella raggiungibile a scuola allora l'asilo siccome era un asilo parrocchiale ed era situato in un paese l'inizio all'apporto quindi non era raggiungibile a piedi c'era un paese che si chiama don l'era che veniva con la sua seicento grigia e tutte le mattine raccoglieva i ragazzi del paese di lappato e addirittura c'era proprio una predisposizione macchine ma studiata si erano i primi quattro che entravano in macchina stavano in ginocchio rivolti dal team 18 della della macchina poi tre seduti tra le gambe dei quattro girati verso il nord poi due davanti e quando la macchina era tutta cane non ci portava all'asilo invece la le scuole elementari l'ho fatta a laccato con il mio paese e veniva accompagnata i primi anni da mia mamma insomma dai miei genitori perché era forse a 100 150 metri da casa e poi quarta in quarta e quinta potevo andare anche da soli perchè la mamma con lo sguardo poteva seguire da un terrazzo di casa che era un po come [Musica] conquistato una piccola autonomia no che andava a scuola da sola anche se per gli orari di tutti del paese andava una scuola quindi ci si incontrava con relativi genitori come mai non era male da sola le medie lo fatte con mezzi pubblici a capannori è per ora un mezzo pubblico dedicato al trasporto degli studenti delle scuole medie e il liceo invece ho fatto mezzo pubblico che era uno specifico per per il liceo scientifico e mi lasciava lungo la strada principale che era la strada che percorreva il pullman e poi facevo un bel pezzo a piedi tipo un chilometro che qualcosa di più perché liceo era dislocato in una zona più interna ecco rispetto alla strada principale università poi metteremo mai parlato della casa che era vicina alle scuole elementari dove viveva in una corte in casa singola allora è una casa paterna cioè che ha costruito il mio nonno è praticamente negli anni ha ricavato tre appartamenti per tutti e tre figli quindi io questa grande casa divisa ma comunicante di sei appartamenti all'ultimo piano e la casa è all'interno di una corte cioè davanti il gas l'avevo ancora delle delle case di persone che abitavano in corte e poi c'era proprio nella chiamavamo la insomma una parte esterna dove ci si trovava a giocare la gente stava a chiacchierare ed era molto vicina alla scuola sarà addirittura la strada che ora è una strada asfaltata dove ci transitano le macchine e quegli anni li era una strada ancora sterrata che si fa minava dove c'era solo un passaggio pedonale per mantenere forte e sempre inerente alla casa fosse beni già fin da piccola avevate già degli elettrodomestici come frigorifero magari li frigorifero lavate la fice e e poi televisore muore il televisore non mi ricordo bene insomma i quali anni che non mi ricordo che alle elementari qualcosa guardavo per cui c'era e poi non basta come elettrodomestici importanti non c'è volte ok per ritornare invece alla scuola ti ricordi come era il tuo orario scolastico la tua giornata scolastica come era scandita c'è una differenza tra livelli di scuola d'asilo mi ricordo che c'era un momento di accoglienza dove estra la signorina albachiara chiamato così specchiera una persona di nobile di nobili abitudine ma anche maniere molto aristocratica molto gentile ci riservava all'ingresso un momento di accoglienza li saluto e passava un po di tempo in quello cioè le attività non partivano finché tutti i bambini non erano adivasi premi ricordi si faccia qualche attività ora nel dettaglio non so però mi codice era questo momento facevano dei lavori è una pausa di merenda con la frutta o comunque qualcosa che ci portavamo da casa il momento della della mensa poi il pomeriggio sera bel tempo andavamo fuori oppure c'erano delle letture su qualcosa di molto più tranquillo tranquillo rilassante e poi veniva dall'era che ci caricava mi riportava a casa alle elementari praticamente c'era un orario di entrata e di uscita quindi non c'era una pianificazione che almeno io conoscevo delle materie che venivano trattati in orario serale scandito di matematica vivevamo la cosa in maniera molto spontanea portavamo tutti i giorni tutti i libri e tutti i quaderni la maestra ci comunicava la mattina si fa italiano sempre non è che ci diceva neanche le discipline che ci faceva magari partiva fa una lettura con un esperimento scientifico però non mi ricordo una calendarizzazione da da seguire alle alle medie invece avevo calendar e delle attività didattiche c'era l'ingresso alle 8 e l'uscita luna e lì erano scanditi non ho da una ragazza canale si le ore erano divise da delle campanelle e c'era la doppia campanella al momento della ricreazione per distinguere il momento della pausa e lo stesso al liceo avevo un orario settimanale c'era ricordi fini il primo me sarà l'orario provvisorio dopo che si fosse passato un mese veniva reso quello definitivo perché le scuole quando io andavo a scuola iniziamo il primo settembre finivano intorno all 8 10 di giugno nella video era il primo di sette anni hai parlato della ricreazione ti ricordi quanto durava le differenze tra una scuola e l'altra che portavi la merenda asilo mi sembrava tutta la ricreazione perché mi ricordo che l'ho vissuto bene infatti se ho dei ricordi lucidi proprio dell'asilo quindi la creazione forse la immaginavamo poi il momento in cui si mangiava la miren faceva un tavolo c'erano notte c'era della frutta e una bella scuola no tutto fornito dai genitori e le elementari la ricreazione non c'era campanella c'era una bidella che ci bussava alla porta e avevamo un salone grande che era il salone anche dove veniva fatta l'accoglienza la mattina dei genitori che accompagnano i bimbi e giocavamo dopo liberi è la volta 6 organizzato poi la fortuna era che la scuola elementare era collocata all'interno di un grande giardino di un piccolo parco e quindi dalla primavera fino alla fine della scuola oppure dall'inizio proprio della scuola si sa per i territori si correva si giocavano il piattino un momento di libertà al caen anche motoria no giochi col corpo alle medie sarà la ricreazione sociale corridoi dove dovevamo nelle sezioni addirittura non si poteva scendere da un piano all'altro quindi c'erano anche delle regole da seguire e li avevamo talmente pochi che c'erano soltanto due sezioni laila vi avevamo corridoio molto grande perché era un convento dei frati quindi rimanevamo all'interno di questo corridoio e invece per quanto riguarda la mensa magari alle elementari all'asilo pranzare alla mensa io non mi sono mai fermata alla mensa organizzato dalla scuola l'asilo si portavano i da mangiare e c'era un aiutante non so se non a quota nell'orario del mangiare veniva una signora sempre di gragnano presentava alla signorina alba a riscaldare i nostri piatti a sfortuna ci ha 16 avevamo la fettina di carne questa signora ci aiutava a tagliarla quindi si mangiava quello che ci veniva dato da dalla famiglia alle elementari avendo l'orario spezzato non sarà mai onorato lungo quindi fermava a mangiare a casa e le medie potevo anche scegliere l'orario lungo non hanno mai fatto se avevo rientrava a casa all'ora di pranzo e al liceo oppure e le merende invece del momento della ricreazione l'asilo erano sempre usato a casa lo stesso alle elementari generalmente la nomina preparava un panino oppure magari fa ciambellone a casa allora non una fetta di dolce o della focaccia perché vivendo in un paese molto piccolo in quegli anni c'era anche c'era anche delle attività commerciali aperte c'erano due piccoli mini market presenterà di una cena e parrucchieri il calzolaio quindi c'era un movimento no e anche questi mini market si erano organizzati che prima dell'apertura della scuola o prima dell'arrivo del pullman quando andavo alle medie preparavano già dei sacchettini fronti con la scaccia quindi a volte quando la mia mamma non aveva preparato qualcosa andavamo in questo questo negozio di alimentari e prendevamo il sacchettino con la focaccia questo per le elementari e ci andavano i genitori e le mete invece prendendo i mezzi pubblici la stazione di arrivo del pullman a fermare affermate arrivo del comune era vicina a questo negozio quindi magari mi dava i soldi sia vatti a prendere la focaccia e dove vuoi pullman davanti al liceo avevamo continuavo a portare spesso la merenda di casa però la scuola aveva organizzato il servizio con un negozio di alimentari del posto di capannori e si diceva che veniva al merendero la mattinata nina camminarono quando c'era la rifrazione però c'era diciamo l'obbligo di prenotarlo entro una certa ora probabilmente anche loro si organizzavano il genere si parlava di panini focacce pontili redoubt perché non esistevano i distributori automatici di bevande calde street band in cioè se non ti portavi merenda non ci avete solo l'ipercomprato prima rimanere senza hai parlato di minimarket comunque botteghe alimentari di ricordi se facevate la spesa al supermercato l'esselunga magari se c'era o in queste piccole botteghe di paese non credo neanche che esistesse un certo commerciale almeno allora delle elementari lucca nel comune di capannoli no sicuramente po per scelta un po per comodità venivano utilizzati i negozi del paese quindi addirittura c'era un po una quotidianità cioè quotidianamente si andava a fare la spesa si comprava il pane fresco la verdura fresca e era un po anche un modo per le sorelle signore che erano a casa spesso facevano lavori domiciliari no non era sarta ma c'era chi magari lavorava al cuore a casa e andare a fare la spesa è anche un modo per l'incontro sarà grata quindi era proprio si erano luoghi di socializzazione e e la spesa non veniva mai fatta una grande spesa ma sempre una piccola spesa giornaliera ok prima è parlato della signorina alba quindi un insegnante unica all'asilo alle elementari invece quanti insegnante alle elementari pure avevo insegnanti che si chiama brunella e quindi non lascia tutte le materie in maniera si ficca perché come ti dicevo prima non solo non si sapeva quello che si faceva quel giorno ma non sono mai stati seguiti diciamo dei programmi no così scanditi oggi si fa la dizione la moltiplicazione oppure geografia questi sono le regioni era molto interdisciplinare il suo modo di insegnare no magari con tanta facilità si passava da scienze [Musica] la geografia matematica noi era un insegnante sola mentre alle superiori per ogni disciplina per ogni materia baroni l'insegnante lo stesso medie superiori e come prima come lui ponte via all'asilo dette sarà questo momento di accoglienza insomma questi gesti d'affetto e alle elementari c'era un saluto cordiale proprio un ciao bongiorno mestre [Musica] all'arrivo poi durante l'orario scolastico si chiama come essa si dava del tu molto confidenziale che non c'era un distacco alle medie e alle superiori mi ricordo che a parte si dava del lei a tutti gli insegnanti e comunque quando entravano insegnanti al cambio dell'ora ci si alzava in piedi su tutti come il saluto che veniva fatto l'insegnante ok e come come veniva che valutarti avevate un giudizio i volti numero allora ero alle elementari la mia insegnante elementare un pochino particolare nel senso che non prevedeva mai durante l'anno scolastico nei momenti di verifica preannunciati non diceva domani si fa il compito di oggi falso la verifica di interrogo su quello che ho spiegato se andava in classe magari lei una mattina si chiedeva di fare un tema su quello che avevamo fatto la domenica oppure se ci parla e ci ha raccontato qualcosa di scienze ci faceva delle domande su quello che aveva spiegato qualche giorno prima quindi non c'era che il momento della verifica e non dava così noi non avevamo valutazioni durante l'anno scolastico c'era poi la pagella però anche lì per cinque anni a parte l'ultimo anno abbiamo tutti sempre gli stessi voti cioè io l'avevo uguale a tutti gli altri mi accompagnano tutti 6 e 9 in condotta quindi va beh non so quanto può essere giusto o sbagliato sicuramente io ho un ricordo di questa in questo modo di valutare che mi ha stimolato il giusto ecco a volta era anche un po mortificante perché magari ti facevi chissà quali cose ti impegna vi studiare e poi venivi livellata magari al pari di un altro compagno che non faceva niente però lei spiegava sempre questa cosa cioè lei diceva che magari il mio 8 era il 6 di un altro ragazzo non voleva fare distinzioni che sia perché alle scuole elementari era giusto che tutti fossero premier la misura e così è stato fino alla punta in quinta poi per gestire il passaggio alle medie dette mi ricordo sempre per la pagina da lì perché non dette dei voti le voci differenti a seconda delle materie però insomma ecco io non ho un buon ricordo di questa esperienza come valutazione alle medie invece avevo i compiti programmati le interrogazioni programmati nel senso che l'insegnante ci comunicava dopo un periodo di spiegazione che avremmo fatto il compito la verifica del giorno xy però alle medie io non avevo valutazioni in merito c'erano i giudizi buono sufficiente bolo distinto ottimo e mi ricordo che anche le pagelle avevano erano grandissime perché accanto all la valutazione semplice buono e di sito ottimo sarà proprio accompagnato un un giudizio sulla giustificazione proprio una valutazione sul magari le caratteristiche 2 comportamentali oppure di attenzione oppure di voglia di approfondimento di capacità di condivisione con gli altri c'era sempre questa nota bella perché uno non si fermava che la più attenzione alle allievo alle medie si lamenta per quello che mi ami che ho vissuto sì questo al liceo c'erano erano tornati i numeri la programmazione c'erano compiti verifiche paese l con i numeri votazioni con i numeri mi ricordo che in quinta differenza di tutti gli altri anni ti dà tra la possibilità di programmare anche le le interrogazioni quindi magari ci trovavamo d'accordo quelli saranno più bravi andavano per primi per lasciare un pochino più di tempo a chi era in difficoltà e quindi ce lo permetteva di organizzarci noi per le interrogazioni e anche visto questa votazione un po strana tra virgolette delle elementari il momento della pagella come era vissuto come un momento normale quasi insignificante perché sapevi già cosa che aspettavi poi c'era la consegna della pagella quindi genitore andava quindi ora io non so di preciso ma di sicuro se sarà stato un confronto una spiegazione negazione non tanto dei risultati di apprendimento ma una valutazione sulla persona sull'anno scolastico che come si era svolta un anno scolastico da parte mia c'è per come la percepivo io da lui non ho mai atteso la pagella non ho mai avuto paura della pagella non ho mai pensato alla pagella come a un percorso di merito per quello che avevo fatto alle alle elementari alle medie alle superiori e sì perché l'impostazione era completamente diverse perché le valutazioni erano in base ai risultati che portavi quindi la percezione della pagella come valutazione l'ho avuta dalle medie in poi e ti veniva dato un premio inserito una brava ho fatto il mio dovere era tuo lavoro hanno lavoro e quindi ok e oltre alla pagella c'era la possibilità di avere altri colloqui insegnanti i genitori sì c'era anche già alle elementari ma secondo me anche all'asilo c'erano dei momenti dove anche all'asino sì dove ma essere ricevevano i genitori erano un po i ricevimenti no che venivano fatti in prossimità del natale o della pasqua e chi ci andava generalmente nonna la mia mamma e poi in particolare elementari essendoci questo rapporto quotidiano cioè il genitore incontrava spesso il maestro la maestra per che accompagnava il figlio no magari non c'era proprio il bisogno di trovare un momento particolare se no questi istituzionali che mettevano a tutti di partecipare perché se c'era qualche problemino da risolvere domanda osservazione curiosità si approfitta avanti del momento e della esportava ci portavano a scuola e medie superiori medie superiori c'erano i colloqui organizzati sì anche se i periodi erano quando si erano i miei genitori sono andati quasi sempre ai colloqui generale ricevimenti generale altrimenti c'erano anche quelli durante la settimana però per praticità ha poi nonna mi diceva sempre che le faceva presto e quindi riuscivamo mai a contattare tutti gli insegnanti e hanno sempre fatto questi ricevimenti generali poi c'erano gli organi no il consiglio di classe alle elementari sembrano una si era impegnata al consiglio di classe mentre alle mese il mio babbo nel consiglio d'istituto quindi c'erano quelli che erano gli organi scolastici che erano comunque un momento di partecipazione importante anche per i genitori è invece del quanto riguarda g che scolastico oppure attività extra didattica e dei ricordi particolari se allora all'asilo non so se era extradidattica comunque facevano sempre delle feste di fine anno durante il periodo natalizio chi erano delle recite e bellissime tra l'altro perché venivano fatto venivano fatto in un teatrino parrocchiale a desidera parrocchiale fanno questi locali ma era un casino che aveva proprio un palcoscenico il sipario tende rosse che si aprivano e si chiudevano e c'era un allestimento anche a proust icona e poi c'era una cura attenta della scenografia dei costumi tra l'insegnante dedicava tantissimo tempo come quel giro i genitori in queste cose chi magari aveva dosi di falegnameria li faceva fare un lavoretto chi di sartoria un altro erano proprio un bel momento dove i bimbi erano gli attori i nodi poi svolti questa fiaba che veniva magari narrata di questa storia però c'era proprio la partecipazione anche di tutti di tutti i genitori alle elementari mi ricordo benissimo tantissime attività extra didattiche gite fuori paese mai in cinque anni abbiamo fatto la gita nel bosco per l'inverno per la venuta della primavera l'osservazione magari di un albero da frutto oppure non lo so di pascoli perché ci sono c'erano i pastori con le peep e quindi però non c'è mai stata la gita fuori porta mentre tantissimo attività extra didattiche le abbiamo fatte perché inizialmente forti con un esperimento di orto bene realizzato un orto scolastico con tanto di lavorazione della terra definizione dei confini scelta dei semi furono piantati c'erano dei nonni che ci aiutavano in questa cosa poi la marcatura quindi si lavora un bel po su questo progetto anche dando diciamo degli incarichi la prima elementare faceva la corsa alla seconda nell'altra quindi proiettato poi è un'esperienza di costruzione edile abbiamo realizzato una piccola cassina con tanto di studio di progettazione fondamenta abbiamo proprio la betoniera aveva fatto la calcina abbiamo messo i mattoni scelti in numero di quantità il tetto non è che mi piace tantissimo però si facevano e anche lì l'organizzazione è da magari i lavori più pesanti ma siamo quelli di lui aveva poi abbiamo fatto atipica di falegnameria con un falegname del paese che si realizzarono delle casine per gli uccelli insomma dei lavoretti così in legno poi abbiamo collaborato tantissimo con il gruppo donatori di sangue del paese e insieme a loro realizzavamo per esempio dei gadget da dare durante la festa il donatore mi ricordo un anno con la creta o col d'aspin sono tutti dei cuoricini e che poi si coloravano di rumors e diventarono il regalino della festa del donatore oppure in occasione organizzavano loro le chiamavano le i giochi di paese allora magari ci facevano fare degli striscioni oppure se c'era da preparare dei sacchetti con dei premi cioè che coinvolgevano tantissimo come quando hai più grande tipo in quarta e quinta veniva fatto un giornalino del gruppo donatori di sangue e una parte di questo giornalino la facevamo noi scuola quindi dell'esperienza di giornali dove c'erano le interviste poi si scriveva macchina c'eravamo il ciclostile cece collaborava salto ecco o con gruppo nato nel sangue e alle medie attività extrascolastiche gite in provincia di lucca quindi luca rifiuto moltissimi beni culturali storia 15 in particolare mi rivolgo un'esperienza che abbiamo fatto abbiamo fatto il formaggio con un'insegnante di educazione tecnica e poi qualche esperimento chimico mi ricordo mise su un laboratorio è un'altra cosa che ci fece fare la realizzazione di un piccolo impianto elettrico che portava l'accensione di alcune luci però più che extra scolastica erano nella didattica di educazione tecnica un lavoratore il lavoro amatoriali al liceo musica come dici te in italia mai all'estero ci spostavamo con il pullman erano esite che al massimo duravano tre giorni in cui capi che se no erano 12 si concludevano nella giornata si primi due anni forse un giorno solo poi dalla terza due in quinta mi ricordo si fece napoli sorrento [Musica] durò sei giovani però erano uscite ci andavo a vedere sicuramente delle opere delle città d'arte no però è anche piacevole e divertente per stare insieme e invece per quanto riguarda proprio l'edilizia scolastica gli spazi come erano divisi allora all'asilo era era ed è una costruzione che a quello casa un posto bellissimo in cima alla collina e intorno a passeggiate sul verde bosco e c'era un piccolo ingresso dove c'erano tutti gli appendiabiti nomi il nostro posto dove attendere il nostro abito e sulla destra c'era una stanza dove dove venivano fatte le attività con un board di gommapiuma azzurra oltre per evitare no perché non cessero male una cucina molto piccola e sulla sinistra una sala che veniva di vita mentre nel momento in cui si mangiava oppure attività pomeridiane di lettura di disegno insomma quelli un po più calle alle alle elementari praticamente la scuola erano tre aule un atrio il bagno infatti l'orario delle scuole elementari era diviso per la prima e la seconda elementare il pomeriggio nella quarta e quinta la mattina quindi era organizzata 2 sugli poi è stata ampliata sono state costruite altri due due aule e addirittura una mensa perché è stato introdotto anche il tempo prolungato quindi c'è la possibilità di rimanere anche a mente le medie era un casermone norme ricordo arrivavano fino alla sezione p c'eravamo veramente tanti e è una struttura una struttura o forse degli anni 70 in cemento armato divisa in corridoi con aula e dei festini vista poi c'erano i bagni c'era un salone appena entrati dove venivano fatti ricevimenti le assemblee dei genitori ha per tema si facevano assemblee poi c'è una piccola palestra con spogliatoi punto era ben organizzata come scuola al liceo invece ero in un convento di frati che aveva un corridoio grandissimo di dimensioni veramente grandi e ai lati c'erano le aule essendo in pochi perché il liceo scientifico che ho fatto io si chiama ettore majorana inizialmente era una succursale del liceo vallisneri di lucca e quindi era stato preso un po come voi si prova anche nella zona di capannori se c'è infatti poi c'è stata l'esplosione delle iscrizioni che ancora oggi c'è ancora oggi si è spostato da lì è andato dove io ho fatto le medie ma si è ampliato tantissimo perché quando il fatto di usare la sezione alla sezione b ora sono alla sezione f quindi è cresciuto tanto un'iscrizione non era comodissimo perché per esempio avevamo la palestra che era distaccata dal dalla scuola per dire conoscevamo l'ora di educazione fisica se pioveva uscivamo ci bagniamo tutti andavamo negli spogliatoi che anche quelli erano distanti dalla palestra insomma non era poi così funzionale e poi durante il periodo estivo potevamo utilizzare anche un piccolo campetto dove facevamo pallacanestro pallavolo e adiacente non di proprietà dei due frasi sarà un campo sportivo che per i ragazzi spesso veniva messa a disposizione per fare ritornelli calcio organizzati dalla scuola ecco hai parlato di educazione fisica avevi oltre a questa altre materie magari alle medie e alle superiori come educazione civica sì alle elementari sicuramente anche delle mense cioè credo che la camera si buca azione civica però mi ricordo che si studiò per un certo periodo come una persona si riconosceva poteva essere riconosciuta con che il documento quindi la parte d'identità poi fecero delle simulazioni di organizzazione di un comune consiglio di classe che poteva essere un consiglio comunale ecco un infarinatura di quello che poteva essere l'organizzazione civica mi ricordo ci parla del presidente della repubblica delle regole della convivenza alle medie insieme a storia avevo proprio una parte dedicata all'educazione civica allo studio della costituzione [Musica] ci venivano proprio era all'interno della disciplina storia mi ricordo che diciamo e mentre musica musica ce l'avevo alle elementari forse avevo un progetto comunale sì qualcosa che non era gestito direttamente dagli insegnanti ma dall'esterno e alle medie si sia una moria di musica suonava il flauto e jeda e invece il primo abbiamo parlato dell'edificio scolastico la classe in sé per sé come era strutturato ma era arredata allora ci parlo delle elementari le elementari e sempre questa mia insegnante sui generis aveva predisposto i banchini a ferro di cavallo aveva assolto la cattedra lei stava finalmente in piedi si muoveva camminava tra i banchi nino e oppure prendeva una sedia si doveva essere una lezione frontale parlava da lì li avevamo una lavagna mobile con il cavalletto sai come si poteva spostare poi non c'era altro alle medie alle superiori avevamo banchini sede organizzati colonnine e in quel caso avevamo le lavagne invece a muro c'era la cattedra con la pedana insomma un po la classica per realizzarsi sulla pedana che rialzava la cattedra dell'insegnante e avevate il crocifisso in classe un altro successo sia e mentali domani siamo superiori superiori e medie c'era anche l'ora di religione alle elementari il prete del paese spontaneamente veniva una volta la settimana a farci un saluto a raccontarci qualcosa non era previsto come ora di religione però sa che sapevamo che don francese che c'era quella della punta mesi alla settimana sarebbe venuto e quanti eravate in classi erano classi numerose no allora alle elementari non mi ricordo se uno di soldoni si quindi direi sufficientemente pochi [Musica] sì pochi alle medie forse saremmo arrivati a 20 al cinema siamo partiti 21 22 23 poi sono arrivati i 12 però stata dimezzata si è stata dimezzata molto anzi proprio numero e devi seguire diciamo un uniforme per andare a scuola magari all'asilo alle elementari 0 ci avevo il grembiulino non mi ricordo il colore comunque mi ricordo che dovevano indossare questo velino alle elementari invece mi ricordo il del mulino bianco con fiocco rosa che per me è stato un incubo da sempre ma non tanto per perché mi davano perché mi davano i movimenti poi l'ho visto attente perché c'erano due grandi l'enac e quindi una settimana portarvi una settimana all altro è stato faticoso imbustare questo particolare questo shock con piante rosa e alle alle medie superiori no vestite come volevamo esempio lini venivano comprati dalla famiglia sì io avevo la fortuna che la è stata quindi lei nelle cui si va però a volte le scambiavamo sai magari sì perché magari allora io crescevo passavo starà sempre in buone condizioni castellini passanti ok per quanto riguarda invece gli oggetti che possedete quali erano seriale di materiale didattico avevo cartella cioè cartella alle quali era carico tutto insieme allora l'asilo te lo dico perché a bellino siamo proprio panierino ed i vini di un ricordo sempre un color crema molto chiaro che c'avrà 2 fighettini di cuoio marrone che ci veniva messo il vento lino del mangiare un fazzoletto unsal diretto le posate e la merenda e alle elementari avevo la cartella anche quella con le sedie con la tipica cartella negli anni 70 e mi ricordo che il dentro ci stavano benissimo i quaderni perché erano era precisano per il museo quadernoni pagarmi i piccolini ma credo che fosse sempre una cosa particolare della mia insegnante perché tutti gli altri il quaderno piccolo invece utilizzate dal padellone che anche nella stessa scuola le altre frasi anche se con un quadernino vecchio problema faticava anche un po a trovarli no perché per dire appunto questi nuovi paesi c erano quadrini curricoli torino e lì ci stava bene il quaderno poi a volte sa i fogli da disegno poi l'astuccio quello in un avevo l'astuccio chi già aveva la posizione per tutti i pennarelli avevamo gli astucci la comprava i pennarelli limitato conoscere nera e che questa cappella alle superiori avevo una borsa una borsa con due manici e inutili tenevo lì con evidente poi a volte si lasciavano in casa scuola e alle medie e avevo un piccolo genietto però spesso si usava anche una cintura sai con la fibbia scomoda perché poi perde viti cascavano era un po anche un modo per uniformare la cosa carina di questo periodo medie superiori era il diario allora il diario c'era proprio il momento che iniziamo la scuola c'era la ricerca del diario che era un po identificativo di te del tuo carattere insomma e poi il diario non era solo un modo per organizzare le attività scolastiche tenere memoria dei compiti o delle impegni dà da fare ma era anche un po una raccolta di emozioni di impressioni ci mettevano le foto dei nostri cantanti i preferiti non lo so delle frasi choc che erano state dette in cluster a un modo anche per tenere tra ricordarsi non solo di quello cioè del mekong dei corpi sono delle cose da studiare ma anche di quello che gira intorno alla classe durante le attività le attività scolastiche mi ricordo snoopy che uso per tanti anni i diari di snoopy e di holly hobbie ma sto mi ricordo che cosa ciò ancora ok invece per i libri li prendevo di compravi teheran e la sua famiglia o alle mete mi ricordo che le mie genitori andavano a ritirare a scuola credo che non se pagassero noi ci avevano una serata no alle elementari una cedola e visitavano questi libri medie superiori le ho sempre comprati comprato i genitori ci veniva dato un elenco dei libri della prima seconda terza e non ho mai fatto ricorso ai libri usati non tanto che non esistesse un mercato e libri usate non effettivamente c'erano di libri newton's e quindi finalmente anche perché me lo potevamo comprare quindi fortuna anche quella che ho dovuto comprare i libri nuovi e quindi ha sempre fatto ricorso alle casse familiari mentre per i compiti ti venivano dati anche magari alle elementari l'anno denari lo spirito era che tutto quello che si poteva fare facevano in classe tutto quello che si poteva prendere si apprendeva all'interno del contesto scolastico quindi a casa non c'erano compiti magari qualche indicazione letture che si potevano fare come dario nel periodo estivo anche lì niente compiti però dalla maestra diceva sempre fare cruciverba e viaggiare viaggiare non intendeva andare chissà dove però insomma anche andare in posti nuovi rispetto al paese dove abitavano e di queste costi tenere magari un diario da un ricordo cose particolari che aveva visto emozioni particolari che avrei provato medie superiori medie avevamo delle letture consigliate però non esisteva il librino delle compiti e alle elementari alle superiori e al liceo sicuramente delle letture e però non c'era proprio che sono otto esercizi di matematica c'era un po una un invito alla responsabilità note dicevano prima dell'inizio della scuola ripassatevi vero ma non ci davano neanche un documento che è scritto era un po una raccomandazione a voce che veniva fatta ok e dove li facevi di solito i compiti avevi un posto che un uomo magari nella camera i santi si avevo la fortuna di avere una camera mia perché essendo l'unica femmina due fratelli hanno riservato una camera anche era solo per me c'è una piccolissima scrivania uno spazio dove tenevo sotto i libri con la libreria e studiavo in camera però spesso in particolare al liceo eravamo un gruppetto di ragazzi che ci ritrovavamo per sudare insieme in vista di una verifica di un'interrogazione ma anche giusto per il piacere di aiutarti a volte qualcuno rimane indietro e quindi c'era il soggiorno di casa nostra rimanevamo io eravamo un genere 34 no poi se ci venivano dati delle ricerche mio padre aveva una libreria molto fornita quindi con dell'enciclopedia ma anche delle enciclopedie specifiche che so di filosofia di storia dell'arte ricorda alcune se mi ricordo un un disegno che di van gogh che ci fecero fare spese su preso spunto da un libro che ci dette appunto nonno poi c'è poi avevamo un'enciclopedia sulla storia del giornalismo e quindi c'è ma questi miei amici dato che avevo questa enciclopedia me candidare a fare una ricerca portando proprio anche questi libri a scuola e ci ritrovavamo spesso mi piaceva tanto a studiare con gli altri ma eravamo anche un gruppo molto affiatato e si sudava bene insieme cosa facevate dopo aver studiato cioè l'incontro era solo lamentare una merenda quella che alla nonna che sapeva che venivano i miei amici ma venivano spesso trovava sempre la maniera di fare un dolcetto di preparare dei toast insomma qualcosa per farci fare merenda e poi diciamo che lo studio era molto concentrato perché tutti raggiungevamo le casse dei nostri amici sono in mezzo quindi ottimizzava mo il momento che stavamo insieme per studiare purtroppo non cioè non avevamo la possibilità magari di prolungare lo stare insieme per giocare lo riservava mo al sabato e alla domenica palo del liceo perché i mezzi pubblici insomma imponevano di essere sia nel settore per tornare a casa alle medie qualcosa però va fatto molto studio individuale perché alle medie io mi trovai un grande difficoltà nel ducato delle elementari parti con foglie strutturate cioè avevo bisogno di insegne ricostruire quelle completamente quelle conoscenze di base che non erano state date sono state date altre ma non quelle quindi tanto studio individuale ma anche perché dovrò faticare a recuperare cose che non sapevo ok e invece quando non avevi compiti cosa facevi solitamente guardarli anche la televisione per esempio televisione direi pochissimo alle elementari non avendo mai compiti giocavo noi si muoveva tanto al corte ora magari nel periodo invernale che era freddo no però appena usciva un po di sole primavera si trovava magari anche dopo pranzo per un paio d'ore su in corte si inventavano dei giochi lo stesso donne alle medie superiori studiavo quindi io non è che facevo tante altre cose televisione allora mi ricordo carosello alle elementari che era un po l'appuntamento con la televisione però l'unico l'unico alle elementari perché non non so neanche se c'erano programmi televisivi già nel pomeriggio la scuderia musicamente per i ragazzi in attività programmate la mattina in esigente però io non stavo alla televisione alle elementari alle medie simili codice questo appuntamento intorno alle set prima di cena con happy days che era una serie televisiva e basta e alle superiori invece quando poi siamo alla fine bisogno di forse sarà anche un po suturata con più programmi non c'è un interesse personale all'informazione un film a volte varietà per nordisk l'arti un pochino scolaro canzonissima a sanremo alla mia ma ecco però una cosa molto marginale esempio anche di carosello cioè io non mi ricordo i prodotti che promuoveva carosello mini modo i cartoni le storie di potere finita cioè mi ricordo in vitro l'immagine della magari doria li devo sforza di ricordarmi sì ma pubblicità di fossano perché erano veramente bellini erano proprio delle piccole storielle quindi i media non hanno influito tanto nella sua vita magari nel comprare quel tipo di oggetto di quella determinata più che la televisione era magari l'emulazione di un compagno in particolare al liceo quando è diventato un po più grandi quindi c'era anche più l'interesse alla marca no ma perché c'è il levi's perché ce l'aveva quello oppure la borsa di gherardini è come il modo queste cose però non perché avevo avuto un messaggio televisivo ma perché magari l'avevano i miei compagni mi piacevano oppure perché non aveva una mia compagna ma 10 mi accompagnerà quindi capivi che era un po brand del momento ma ecco solo per imitazione o anche per il gusto di sceglie una cosa che andava di moda che mi piaceva invece per quanto riguarda la lettura leggevi dei libri in particola riti dedicati alla lettura qualcosa con alle elementari non ero proprio fissata per la lettura letto libri quelli un po classici no cuore piccole donne zanna bianca in questo caso qui alle superiori alle medie non mi ricordo comunque forse non tantissimo mentre alle superiori si cioè naso proprio l'interesse magari per la parte dei saggi magari anche con lo studio della filosofia avevamo un professore molto bravo che ci consigliava delle letture anche molto introspettivi bene oppure di personaggi filosofici storici mi ricordo che sto anche se siddharta ericsson con mi ricorda con queste letture consigliate ma che ti aiutavano anche nella sua fine lo studio si culturale culturale e basta ok invece per quanto riguarda le amicizie ci sono state e magari ci sono delle amicizie che sono state durature che continuano ancora oggi ad esserci allora le elementari avevo tre amiche due amiche che hanno anche fatto il triennio delle medie come abbiamo vissuto questo passaggio dalle elementari alle medie insieme però è stato proprio alle medie che invece conosciuto la mia amica del cuore che ancora nella mia vita e insieme a lei un'altra che continua a essere un'amicizia importante magari ci si vede meno però è comunque amicizia forte e devo dire che il passaggio dalle al liceo con queste due grandi amiche è stato un'esperienza molto bella ecco perché la scuola ha già fatto incontrare poi la vita ci ha fatto scegliere note o è stata nella scuola l'occasione per conoscerci iniziare a studiare insieme nicchia rea che sto a fare le prime uscite insieme e sono amiche sposati con figli con le quali una in particolare ci vediamo regolarmente sì è una fortuna una bella esperienza e invece ti ricordi di momenti come foto di classe foto ricordo le hai ancora magari si cela casa nonna e allora mi ricordo all'asilo ciò anche foto dell'asilo perché venivano fatte dai genitori durante queste feste dicevo nel teatro alle elementari c'era proprio il dito che veniva il fotografo e ci faceva delle foto particolari mi ricordo una seduta una impieghi e 10 avevamo la cartina geografica dell'italia politica una in piedi accanto al banchino e poi c'era la foto di gruppo e di classe con la maestra in piedi e questo fino alla quinta alle medie c'era la foto di classe al liceo c'era la foto di classe a fine anno però del liceo ho tante belle foto che ricordano le musiche quindi quelle magari foto non tradizionale no non scattate dal fotografo oppure della classe però ricordano una bella esperienza della classe cosa che si scattavano noi con le nostre macchine quindi con se devi anche una macchina fotografica sì ne possedevano una in casa che rileva bravo sa preziosissima che quando insomma mela si davano sapevo che si raccomanda che potevo tenere in grande cura perché era un bene prezioso ok grazie mille provo

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L’intervista, della durata di 57:12 minuti (link: https://www.youtube.com/watch?v=leOkms-24s8), si focalizza sulle memorie scolastiche e infantili di Elisabetta Bertuccelli. Nata nel 1965 a Lucca, ha trascorso la sua infanzia a Lappato, frazione di Capannori. Qui ha frequentato le istituzioni scolastiche dal 1968, quando ha cominciato a frequentare la scuola dell’infanzia, al 1984, quando ha conseguito la licenza scientifica; successivamente ha proseguito gli studi, iscrivendosi all’Università. Ha dunque studiato tra la fine degli Anni Sessanta e i primi anni Ottanta: un periodo segnato dalla contestazione giovanile, dall’acutizzarsi delle tensioni socio-politiche e dalla strategia della tensione, ma anche, come testimonia la stessa videointervista, da suggestioni e innovazioni nella didattica scolastica e nella società (Galfré 2017, Panvini 2018, de Giorgi 2020).

Bertuccelli si sofferma soprattutto sui suoi anni presso le scuole elementari, caratterizzati da numerose sperimentazioni sia da un punto di vista didattico, sia da un punto di vista valutativo. Molto valorizzata era la didattica laboratoriale ed esperienziale: tra i progetti a cui la sua scuola ha aderito, la videointervistata rammenta la coltivazione di un orto e la costruzione di un modellino di casa in miniatura. Erano progetti interclasse, in cui ogni anno partecipava in ragione delle sue competenze e del suo sviluppo psico-fisico. Molto presente era il coinvolgimento del territorio e delle famiglie: nella realizzazione dell’orto furono coinvolti alcuni nonni; successivamente, un falegname tenne alcune lezioni su come costruire casette per uccellini. La collaborazione si estendeva anche alle associazioni, soprattutto quella dei Donatori del Sangue, il cui giornale prevedeva una sezione riservata per gli alunni della quarta e della quinta elementare. Alcuni dei principi della pedagogia popolare freinetiana trovavano così la loro applicazione. Presenti anche delle attività di educazione civica, incentrate sulla riproduzione del funzionamento del consiglio comunale. Frastagliato è tuttavia il giudizio retrospettivo di Bertuccelli, che reputa questa preparazione inadatta al percorso affrontato nel prosieguo: «alle medie io mi trovai un grande difficoltà avendo fatto delle elementari un po’ destrutturato cioè avevo bisogno di ricostruirmi quelle competenze quelle conoscenze di base che non mi erano state date sono state date altre ma non quelle quindi tanto studio individuale ma anche perché dovevo faticare a recuperare cose che non sapevo» afferma dal m. 49.09. Da questo punto di vista, la ventata innovatrice scontava la discontinuità geografica nella sua applicazione, che rendeva difficile armonizzare le strategie didattiche adottate (o conservate) nei diversi gradi di scuola (de Bartolomeis 1972, 35-45). Il giudizio maggiormente negativo è tuttavia riservato alle modalità di valutazione adottate dalla sua insegnante, che, fino alla conclusione della quarta elementare, aveva optato per il sei politico a tutta la classe: «sicuramente io c’ho un ricordo di questo di questo modo di valutare che mi ha stimolato il giusto ecco a volte era anche un po’ mortificante perché magari tu facevi chissà quali cose ti impegnavi a studiare e poi venivi livellata magari al pari di un altro compagno che non faceva niente» (m. 17.25 e ss.). Da quel punto di vista, «la percezione della pagella come valutazione l'ho avuta dalle medie in poi» (m. 22.46), un segmento scolastico di cui il ricordo di Bertuccelli è positivo, nonostante la strutturazione più tradizionalmente ancorata all’individualismo e alla lezione frontale. Di questi anni, tuttavia, rammenta soprattutto le esperienze pratiche svolte con l’insegnante di applicazioni tecniche, pronto ad allestire un laboratorio di chimica nel plesso scolastico e a costruire con la classe una lampadina funzionante. Il plesso da lei frequentato consentiva di usufruire del tempo prolungato, in ottemperanza alla L. 820/1971 che lo aveva istituito.

Per quanto riguarda la numerosità delle classi, molto contenuta era quella frequentata alle scuole elementari, con undici-dodici iscritti. Alle medie la sua classe era di circa venti persone; alta la selettività nel liceo scientifico frequentato, dove dei ventitré studenti di prima ne giunsero, in quinta, solo dodici.

Per quanto riguarda le modalità di fruizione del tempo libero, Bertuccelli rammenta di aver trascorso molto tempo a giocare nella corte prospiciente la sua abitazione. Il televisore, che ha sempre posseduto, è stato tuttavia percepito come marginale: tra i programmi maggiormente seguiti, ricorda Sanremo, Canzonissima e il telefilm Happy Days.

Fonti

Fonti bibliografiche:

F. De Bartolomeis, Scuola a tempo pieno, Milano, Feltrinelli, 1972.

F. De Giorgi, La rivoluzione transpolitica. Il '68 e il post-'68 in Italia, Roma, Viella, 2020.

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

G. Panvini, Ordine nero, guerriglia rossa. La violenza politica nell'Italia degli anni Sessanta e Settanta (1966-1975), Torino, Einaudi, 2018.

 

Fonti normative

Legge 24 Settembre 1971, n. 820, Norme sull'ordinamento della scuola elementare e sulla immissione in ruolo degli insegnanti della scuola elementare e della scuola materna statale, (GU Serie Generale n. 261 del 14-10-1971), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1971/10/14/071U0820/sg

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