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"La scuola fascista era disciplina, disciplina, disciplina”. Memorie d'infanzia di Fabiola Di Maggio.

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/1076
Scheda compilata da:
francesco.bellacci
Pubblicato il:
05/12/2022
Nome e cognome dell'intervistatore:
Paola Di Maggio
Nome e cognome dell'intervistato:
Fabiola Di Maggio
Anno di nascita dell'intervistato:
1935
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola secondaria di secondo grado
Regione:
Lazio

[Musica] con mia zia e allora iniziamo dai terapia da seppellire quando cena da dove sei nato come molto volentieri allora preparatevi che sono numeri tutti alti allora io sono nata nel 1935 quindi noi i miei sei anni per a dalla scuola e sono iniziati nel 1941 ok e poi sono nata a settembre quindi sono da subito a scuola perché all'epoca si andava nel mese di ottobre ok e dei primi anni di scuola elementare ho dei ricordi però non posso dire che erano proprio idilliaci perché dove fatte non ho fatto le elementari al romano è una scuola che si chiamava scuola cristo popolo che poi ha cambiato anche lo vedrò persino ricordo e c'era una insegnante molto severa erano molto severe anche se con i bambini di sei anni quindi di prima alimentari adesso abilità nei vari di fare una critica così diciamo tardiva però insomma potevano essere un pochino più c'era gente che poi eravamo in un tempo anche abbastanza pesante no ce l'ha il fascismo che era preponderante quindi esisteva disciplina disciplina disciplina e la maestra io ero una bambina voi tanti altri che imparavo a leggere a scrivere forse scrivere però avevo una grafia molto piccola un po quante avanza in casa era sì ma perlomeno avevamo 25 30 bambini una grande finestra maschietti e bambine però in prevalenza erano separate le bambine qualche classe io sono capitata xix i maschi però in prevalenza erano tutte femminili o tutte maschili e ricorda una cosa che ancora insomma un pochino mi rattrista ma non perché voglio criticare le insegnanti vivo il tempo di quel clima e di quella ideologia perché in effetti io scrivevo in maniera un po angolosa piccolino e quindi indovina come mi ha insegnato a scrivere in maniera più rotonda più leggibile con le bacchettate sulle mani quindi non è proprio così ce l'avevo in questa terra ma no perché usava una maniera forte poteva benissimo non insegnarmelo in un altro modo invece i danni le banche allora io per non prendere le pacche sulle mani scrivevo più piano più rotondo però tutto sommato non è che scrivessi scorretto prima è che se la mia grafia era piuttosto bruttina quello sì e ai materiali quando si la scuola passate mura la macchina allora centrale o per mezza e si usciva a mezzogiorno e mezzo e poi si andava c'è la pausa della della merenda a metà mattina va merenda che naturalmente lui non lo voglia portarsi da casa sua e quindi non esistevano i cornetti sono l queste cose sono tutti i formaggini dentro i piccoli panini oppure il pane fatto in casa in quel tempo di guerra e le mamme facevano tanto le cose fatte in casa e quindi le fette di pane con sopra magari ne so la marmellata d apote e se cadeva sui quaderni era la tragedia è un aereo sono ricordi non posso dire vini di gioia perché era il clima non era bello ma non parla della guerra no almeno non nelle classi così pico degli elementari però ci avevamo il saluto fascista ci avevamo le sabato in cui non si faceva scuola ma solo ginnastica che portavamo tutte le magliette le gonne a pieghe blu con le magliette bianche oppure insomma c'erano delle divise che si dovevano mettere soprattutto il sabato anche ai fatti era il cosiddetto sabato fascista ma invece la ricreazione la ricreazione avveniva non in classe però devo dire perché noi avevamo una scuola con un cortile e andavamo in cortile con l'insegnate tutte in fila non è che andavamo come uno sciame che esce dall'alveare e perché forse avremmo voluto uscire correndo e invece no e che tranquilla la disciplina innanzitutto la disciplina e la proteina cosa addirittura ossessiva secondo me hai mai vede dall ideazione kata ti fa la ricreazione i bambini giocavano le bambine facevano i giochi loro i maschietti facendo giochi loro e di solito si giocava a palla prigioniera ok territorio è un gioco in cui si creano due squadre che non sono quattro bambini 4 2 ma nulla ma mi ricordo bene il gioco la palla del genere nessuno prendeva la palla e nel passaggio per poi non sempre c'erano le cose del giocare quindi che ci arrivava prima aveva l'onore di prendere la palla per fare questo film se noi giocavamo a nascondino al girotondo poi sale prime classi elementari non ci stanno ancora dei giochi già prestabiliti organizzati come pagato come faccia la quarta alieno da prima e seconda elementare anzi a volte vinceranno anche le classi miste nel senso che prima e seconda venivano e a livello didattico diciamo in una stessa classe insieme perché i programmi erano però sai chi stava in prima ancora sta vantando solo a leggere scrivere con quello della seconda è quello è quindi non lo so come facessero le insegnanti però per quello che mi ricordano quelli della seconda ci prendevano in giro perché noi avevamo un lido la prima che era la classe la pluriclasse classe e [Musica] di compiti a casa venivano quasi sempre come ripetizione delle elezioni che aveva allora o c'era da scrivere una paginetta tutte le donne che non so avevamo imparato la lettera q e alcuni quadro e allora dovevo scrivere una pagina con tutte parole che ci venissero in mente con punti 4 allora quadra quadrifoglio quaderno tutte queste parole erano scritte perché era un po ripetitivo però serviva per immagazzinare della memoria perché poi la nostra lingua italiana è molto ricca e anche molto amico e ci sono le regole però c'è anche tanta libertà di espressione e la lingua nostra forse io e lo dico con molto orgoglio ma credo che sia tra le più difficili ma tra le più belle ma i compiti di fase ii la strada o intagliata vanno un'amica e titolarità e ogni tanto si magari mio padre e mia cugina più grande però farsi sempre lì facevo da sola si credevano questi di ansia diciamo che cisco che lo facevano leggeri non meno mi tiravo indietro non ero sfogliata come dico da questa bambina e svogliata avevo voglia di imparare e infatti poco a tutte le bacchettate sulle mani se ne voleva andare in giro con le parti le mani giunte rosse all ho imparato e infatti poi la mia scrittura è molto molto cambiata ed è come grazie forza del bacchettarli non lo so o forse perché io crescendo all'impegno e con l'impegno eccetera ho imparato a che le lettere erano più tondeggianti più più leggibili e questo ma lamenta rete accompagnato la terra e la stessa della prima pensa no no con prima secondo abbiamo avuto questa insegnante della bacchetta poi abbiamo cambiato anche le scuole perché la scuola gol fatto e della guerra delle cose e hanno sfollato delle scuole per dare a gilo alle persone che mi amaste senza canzone e noi andavamo l'altra scuola e avevamo i turni pomeridiani perché la scuola ce l'aveva già la sua scolaresca del quartiere noi in un quartiere vicino con la nostra scuola che era la cristoforo mondo è occupata da tutti quelli che avevano avuto la casta compattata quindi dalle vittime e della guerra e abitavano in questa scuola quindi noi avevamo affari andavamo a fare la scuola nel pomeriggio con i vari turni una settimana del mattino una settimana il pomeriggio e la folla si chiama a scuola pistelli anche a roma e dalle parti in piazza mazzini ghiera quartiere prati e li andavano per fare io li ho fatto le ultime classi terza quarta e quinta ok quindi poi alla fine mese guai e la mattina ma la lampante dalle tappo non me lo ricordo sinceramente forse alla scopi o una sorella di poco più piccola di me è in pratica andavano sempre insieme per cui mediopadana mother ero la più grande e quindi ne affidavano sempre qualche mia sorellina che diciamo che era molto brava a scuola molto brava soprattutto perché aveva una mano molto più armonica e molto più come dire scriveva meglio dal punto di vista della visibilità però abbiamo tutto quello che facevano le rivedeva come è sempre la colpa mia qualunque cosa accadesse era colpa mia però insomma sta invece le pagelle le pagelle erano pagelle di carta e comando talmente l'emblema sono braille il timbro della scuola gli insegnanti il nome di insegnanti e poi i modi andavano i voti erano quelli con i numeri e poteva certo nella scuola elementare non ci davano l'uno il 2 se però 45 sì ma che è quindi ai rinnovo di più bassi erano 45 già era un fenomeno c'è la possibilità di miglioramento e poi naturalmente c'erano quelli anti che prendevano sono tutti riesce malata maniera definitiva le sarà essi scrivere le cose un italiano tipo i pensierini sugli argomenti che l'insegnante bruciati ce l'ha oggi state il 5 pensierini sugli alberi del giardino poi magari domani oggi fate 5 pensierini sui giochi preferiti ecco no insomma erano gli argomenti molto più limitati rispetto a quello che oggi non c'è il minimo possibilità di accostare le cose perché oggi i bambini delle scuole elementari sono già all'università rispetto a come eravamo ecco allora le medie pure io le ho fatto in una scuola anche molto in gamba prestigiosa che alla scuola di terenzio mamiani sempre a roma è però io ho fatto solo la prima media perché mia sorella è venuta con me a fare le medie ma l'era più piccola mio padre per mandarla con me e diciamola fatta andare avanti nel senso che gli ha fatto saltare la quarta poi mia sorella è venuto il primo però forse non voglio essere critica perché loro avevano proprio la la sicurezza che io ero quella che faceva strada la mia sorella ok io non era una cima è chiaro vero che mia sorella la coinvolgevo perché più piccola balli giochi li faceva con mail ma le amichette erano tutte mie quindi diventano anche sulla mia sorella non aveva forse la maturità perché saltare una una quarta e andare subito in prima media o saltare la quinta da insomma sono cose che ogni tanto se sei minuti fa saltare negli anni dispari e quindi in pratica poi mia sorella con la terza media che ha chiuso che tra finalmente arrivata io ho fatto tutte le classi regolamentari ma non ho ripetuto poco e sono arrivata a 18 anni ho preso l'abilitazione magistrale si è fatto dalle magistrali che sono all'epoca erano quattro anni dopo le medie ma insieme di tre fatto vediamo in cui insegnato certo e diciamo che ho fatto tutto il l'inter no della troupe lente che si iscrive all come si chiama protettorato del magistero dove siano scritti i nomi cognomi di quelle che hanno preso è la abilitazione per l'insegnamento della magistrale quanto dura quattro anni allora adesso invece più lunga sicché 12 e il lo danno quattro anni che riabilita esatto esatto e poi nelle scuole dove ho frequentato io siccome i miei genitori avevano un'attività allora per maggiore tutela le mie 44 anni di attenzione i miei quattro anni di magistrali li ho fatti in un istituto privato perché lì eravamo tutelate eccetera però devo dire che è stata un'ottima scelta perché diciamo durata bene ne ho trovato intero anche suore che insegnavano però per esempio la suola che ci insegnava filosofia la bravissima quella che ci insegna psicologia e preservato dire signora abbiamo fatto del tirocinio attivo signora era un disastro mi ricordo che ho fatto la brutta figura una delle prime volte in cui ho fatto e si dice la the stream all addestramento e mi sfugge la parola cioè tu metti fai la didattica per vedere qual è la tua capacità di insegnare io dovevo insegnare la geografia e dovevo insegnare è una geografia che riguardava la regione dell'abruzzo ok e vi ricordo che naturalmente fece un errore perché l'abruzzo money se prima erano tutt'uno e quindi cela una carta geografica che naturalmente scola bacchetta si doveva avere il luogo è e io ho detto una stupidaggine detto a chieti che che sul mare allora questa cosa avevi ancora me la ricordo perché prestata e veramente una figura orribile perché diceva questa fa il tirocinio non sa dove sta chieti però poi ho saputo che era poco distante mai invece la prima esperienza come maestra guardo l'esperienza di come maestri comandano fatte tanti a roma quindi diciamo tra i 19 anni in su e che dica che che differenze hai trovato tra ora che consegniamo alla danzino era diverso e la diversa rispetto a quello che avevo vissuto che che cosa iniziava diversa parte il clima era più un pacifico eravamo ma io mi sono diplomata negli anni 50 5 50 54 system adornato e naturalmente e ti chiamano secondo la graduatoria del naturale è l'era delle supplenze che si fanno e io ho fatto sempre in zone periferico periferiche di roma quindi andavano nostro la flaminia fuori proprio in un posto sperduto sulla cassia che era quella roma nord guarda la classe ii prof però mi piaceva tantissimo il segnale era veramente tanto dato però le classi difficile perché all'epoca specialmente in periferia se mancavano gli insegnanti univano le classi quindi quarta e quinta in seguito ma è un posto sperduto in campania del cui devo dire i bambini erano gli après frenabile tutti i bambini che abitano in campania non sanno a scuola ci si comporta in maniera più tranquilla invece la la figura della maestra quando in segnali come rame devo dire che ho vissuto varie esperienze varie esperienze per esempio nella zona di roma nord cioè da una scuola bellissima nei dintorni del quartiere di ponte milvio una bella scuola e lì c'erano bambini di tutti i ceti sociali eccetera e siccome io da però che dice allora questa cosa adesso tu e tu state lì e scrivete questo perché dovete per punizione e allora questi ragazzini si organizzavano e quando uscivo spesso ma non politeatro a sassate è perché evidentemente li stava antipatica anche se è arrivato un castigo gli avevo fatto tante le pagine da scrivere vacanza o però anche i bambini meravigliose che le mi ricorda con tanta tanta poi io mi sono fatta ho fatto alcune specializzazioni sulla scuola all'aperto na sulla scuola per i bambini disabili che ho fatto anche queste esperienze occupatevi insegnare alimentare con le scuole elementari in case in dirupi e poi le classi me piacevano di più era notorio la prima la seconda festa non ci sono degli episodi che non mi dimentico mi ricordo che non ha prima alimentare si fanno a botte dei piccoli esercizi allora bambini prendete il quaderno e scriviamo dieci parole che cominciano con la e allora è i bambini scrivevano le parole e un bambino dolcissimo tutto biondo con gli occhi azzurri scritto la parola che fece tanto ridere ancora me la ricordo scrisse a mappe che è un'esca come espressione tipica romanesca potere dialetto romano perché a volte quando uno ha un senso di meraviglia invece dire perbacco guarda a roma magari si diceva a mappa di meraviglia e questo bambino è per lui era la parola e quindi ammappete symbol una cosa che ancora me la ricordo e chiare mese della scuola di ore a cosa ti sembra rispetto a quella beh è una scuola molto più organizzata una scuola più però insomma ci sono poi nella libertà dell'insegnamento insegnanti che magari i bambini oggi sono già maturi padovano in prima alimentare e non era come l'epoca di quando ero piccolo io che a scuola elementare sembrava un castigo di dio è perché non c'era il clima adesso i bambini si conoscono quali giacciano il computer medici hanno tutte queste cose tecnologiche che gli hanno dato molta più spigliatezza di sicurezza però però io so anche la mia modesta opinione e tanta tecnologia secondo me che sicuramente oggi in tempo reale se fa tutto si può comunicare il loro intero la cosa che mi dispiace che a monte una tanta tecnologia fa perdere la creatività e anche la la spontaneità delle cose autentiche vere perché si guarda più quello che tu hai fatto quello che ai sei riuscita a fare ma piuttosto meno di quello che tu hai dentro da portare fuori la crescita armonizzare con te stessa dunque che cosa non ci avevo fare per questa almeno arare il cervello e sapido si è poi anche la comunicazione perché quella è una comunicazione virtuale la fai attraverso degli oggetti e dei mezzi che ti aprono in tempo reale quello che vuoi però non trascuriamo il contatto secondo me della comprensione dell'affettuosità del capire quello che c'è il cuore di quella persona quello che c'è l'intelligenza da un'altra parte perché queste cose qui non vanno trascurati le mani su tre bambini delle classi v trovate dove vi trovate a giocare a casa la pelle io ho fatto anche una scuola particolare che si trova a roma al del sito che all'epoca si chiamava la scuola all'aperto dove insegna e dove facevano i miei supplenze in pratica monte mario del sito di roma e c'era una scuola che si chiamava la scuola all'aperto fine c'erano tutte ogni classe era una casetta a sé stante con due classi dentro ma tutte casette che allenavano a fare tutta in legno per tutte con servizi igienici nera ed erano diciamo sparse su questa collina rimane in pratica c'era dalla prima limitare alla guida c'era un padiglione si chiamavano magari le due perché mi e poi le seconde adesso vanta fino e pratica era un bella bolina con tutte queste case di legno anche perché impari che questi bambini qui in collina e quindi se respirasse lo più ossigeno però appare mio poi li ci andavamo soprattutto i bambini più fortunati che in qualche modo agevolato in qualche modo frequentano questa scuola infatti era frequentata da molti figli di giornalisti si è di professionisti non ne becca tre movimenti che devo la differenza di giochi a mary jo che erano tutti all'aperto si no quindi ora sono abituati a giocare in casa con pinoli c'erano giochi chimici le corsette poi la ginnastica all'aperto e poi ci facevano fare tutti esercizi bambini e se dovevano fare con loro esercizi respiratori prendere l'aria e poi saperlo eliminare dalla propria sono queste le stesse di quando frequenta le elementari quando finita la scuola che tutti i poliziotti osservative dipende dipendeva molto da dove abita lì io abitavano nel quartiere prati dove c'erano tanti giardini e allora noi scendevamo in giardino ma trovando dei giardini eravate accompagnato dai genitori a volte quando erano piccoli si poi crescendo fai conto già da dieci anni giocava nei giardini che stavano sotto casa girando ho subito magari a sinistra la destra e in questi giardini organizzavamo il gioco quello non mi ricordo i nomi però proprio all'aperto notavo delle biglie da oggi i maschietti quello dei tappeti e delle biglie da far camminare sulle rose dell'asfalto noi ragazzi a chiappa rella nascondino e palla prigioniera erano tutti quei giochi di quei tecnici e invece per quanto riguarda nelle superiori come nelle superiori io andavo in questo istituto era un istituto molto bello molto elegante vicino proprio san pietro rai come insegnate e rapporto degli alle superiori belle insegnanti per esempio italiano latino matematica un po meno perché matematica non ero particolarmente portata per la matematica operato in italia è rassicurante questo percorso scolastico ho conosciuto insegna che il lavello beh queste l'insegnante che insegnava scienza e la bravissima però ho portato io magari si imparano la lezione capivo che era fatta bene anche perché non ci annoiavamo eravamo attente e poi e filosofia storia geografia insomma tutto il settore delle lettere mi piace il senatore riuscivo bene non sono stata da sempre promosso invece matematica no matematica mentre alitalia dice che non c'è stata né delle insegnati e ribatti brano no ne ha segnate che ci ha fatto la quinta a delle pensioni quello è un insegnate che forse ha fatto vinci mi ha fatto vincere la mia diffidenza quella erano segnate nella mia mente in gamba perché era già più moderna e ancor più avanti come quindi come dire ne ha alleggerito dalla timidezza dalle sicurezze e sono grata perché me la ricordo con molto e molto affetto e infatti poi andato anche a trovare dopo che avevo fatto la quinta quando facevo le medie ogni tanto andava trovata perché le applicano terza bologna mia io la chiamavo e gli dicevo posso venire magari li portavo i fiori ea natale il panettone mesi andare a piedi un autobus è la scuola che ne ha fatto le elementari e le scuole erano abbastanza vicine tutto a piedi ok mese elementari nelle nelle elementari tutto batterie che va accompagnata e dopo ero io che la più grande accompagnava mio fratello minore anche ero io un gran compagna alice mentre alle medie andavamo mia sorella insieme che le faceva una classe di meno insieme e poi la scuola volendo c'era solo un autobus da prendere perché essendo vicino san pietro il prezzo devi fare ecco mi ricordo solo per attraversare piazza san pietro ed era in ritardo c'era l'orologio del campanile di san pietro di lui faceva capire che dovevamo tra le 8 a qualche erano le 8 e 5 io stavo ancora dovevo attraversare tutta piazza sapeto lì mi sentivo se la mafia come la posta via prima di annunciare dal cameraman al giovedì da quando comunque dovevi andare o alla serata del letto presto abituati bene se la televisione non c'era ecco io ascoltavo la radio ascoltavano di tanto io ascoltavo la radio la ea2 la radiofonia c'erano le fiabe c'erano delle anche delle dei drammi delle cose teatrali ma solo in audio senza pd o giustamente e io ero molto mi piaceva ascoltare non perché ne trovi ora purtroppo neanche con la diplomazia e parte bambini hanno avuto con avere letto tardi perché perché vanno a verona giovina simpatici di una revisione e diciamo che questo io non l'ho vissuto sei tu io me la radio sentivo la radio perché c'erano delle regole precise dalla famiglia e quindi per esempio a una cert'ora si andavano march 20 poi andare a letto e se qualcheduno a botte rimanevo alzata quando facevo dalle medie in su magari perché durante il giorno mi ero zampata c'avevo decide compiti tra finire e allora vi si rimane lì in piedi perché vi fa però in camera tua non ho capito perché la televisione riguardo degli anni quanta più o meno le famiglie bene fa esatto vi ricordo degli anni stuprata ma poi c'erano anche scappi programmi erano pochissimi ed erano sull telegiornali notiziario queste cose qua e poi c'era la televisione dei ragazzi però io non l'ho vissuta quella perché siamo arrivati già più latte i miei figli l'hanno visionario di biblioteche si sino la scuola sapeva essere state di lettura a carico degli italiani li potevi prendere libri e leggerli poi riportarli mandola vivi film anche le elementari a partire dalle medie a meno dalle scuole medie prima no perché i bambini poi non avevano nemmeno questa dimestichezza e andare a cerca nella ii è vero che c'era servono ha detto nella biblioteca scolastica che ti dava gli orientamenti ma è bene ledesma è fatto razzia io qualche volta ci andavano a prendere in prestito libri che leggevo poi riporta bollini ma invece le materie che facevate alimentari e cosa ti ricordi la parte kharja non è storia a stare dov'è che ha resi derivato te lo ricordi sia nella scuola elementare si fa la storia fino perché ora ti fa fino all'antica pratica l'antica roma e per i meno si comincia a lavorare però si cominciava a noi dalla preistoria quindi che insegnavano l'uomo primitivo l'uomo che camminava ancora argomenti come gli scimpanzè qui con quattro mani poi l'uomo è diventato avere anche voi un della star a monte deriva no noi però le scuole elementari fino alla l'impero romano come no se si sa pero romano d'oriente e d'occidente anche voi un consegniamo centra però si la calata dei barbari professori e poi sai anche molto mescolata la storia della bibbia a finire che la bibbia noi il popolo cristiano cattolico di lì era una cosa che si doveva leggere le tommaso una cella voi avevamo anche l'insegnante in cera di solito un sacerdote che faceva scuola quella macero anche la mista del caso no poi dalla messa per chi voleva eliminare la nona dalla scuola l'errore una scuola dove sono andata io sì quella delle scuole magistrali e che lì c'era alcune volte non sempre è anche facoltativo non era obbligatorio specialmente di abitava lontano non potevano della però per qualche ricorrenza per qualche compleanno che qualcosa andava molin e facevamo penso alla comunione ceravolo ci si incontrava perché le suole facemmo dei rinfreschi della banca e del giardino ma è una meta relativa un po vera la messa stava cominciando all'opera non italiano ed è stato anche una conquista anche se l attivo come vedi non è che sia stato dimenticato perché anche papà francesco ancora parlare lati della finale fatta come no tra la legali delle magistrali ladino felina italiana e dalle medie filtrate strabici non si fa all'esame però si farà un esame alla maturità alla all'abilitazione magistrale c'è la traduzione ma solo dal latino all'italiano cremonese comunque lingua e le elementari notte che però al mese medio che ho studiato francese quindi è anche nelle magistrato sente con con elementare di ora cioè che la seconda lingua inglese quindi magari ti sarebbe piaciuto fare completamente l'elementare a me sarebbe piaciuto però non c'era perché poi l'inglese che ci pensava francese perché la lingua neolatina c'era il francese in certe classi c'era lo spagnolo e in quelle del liceo cioè da louise in canada la seconda lingua da anni vede la messicana perché io che avevo fatto sanchez e nelle magistrati e continuato il francese marc e chi invece va fatto inglese faceva aveva la classe dell'inglese invece stavano dei bambini alimentari che volevano continuare dopo la quinta trance o rischi per i tanti ricordi magari di qualcuno che casey che mi è andato a lavorare magari presso con l'apprendistato in qualche luogo [Musica] beh non subitissimo perché magari doveva aspettare almeno 12 anni dovere ma voi non era permesso anche no durante il fascismo cinture bambini lavorare le cose naturalmente adeguate alla loro età però molti bambini andando a lavorare perché a 10 12 anni venivano presi in qualche bar per portare il caffè ok di noi qualcheduno che magari imparava che doveva spazzare e pulire per terra e quasi strano soprattutto maschietti perché i bambini ancora non uscivano di casa fino a chi non era il momento giusto quindi questa cosa attacchi poter iniziare sì esatto è infatti la prime cose che ho fatto quando mi sono diplomata a cevo lezione a casa mi ha aiutato bambini a prepararci per l'esame d'ammissione per andare l'ammissione alle medie ah ok e allora mi rivolgo i miei cuginetti perché a rotazione fan lo so per allora sono due il corano era quello di 5a della scuola della fine della scuola elementare e quindi c'era un esame ok e perché così era una specie di indigenza alimentare e poi per essere ammessi alle medie dovevi fare il matto disabile esaminerà quello della quinta alimentare questa fine della scuola elementare e l'ammissione alle vecchie che non esami e anch'io l'ho fatto e bambini aiutati e infatti io l'ho aiutato ma non ci sono è appena diplomata aiutavo i pallini ed ancora la missione ce n'era quindi venivano da me e magari nel metterlo insieme tre o quattro o che arriva qui c'era in cui preoccupato no due erano mia cuginetta due gemelli lucetti sembrava fatto apposta gli altri due hanno due fratelli gemelli ok e quindi hanno quattro bambini erano miei cuginetti una femminuccia non ha maschietto gemelli e gli altri 22 maschi telo e tutti quanti li ha aiutati però indovinano i miei zii mandarono lei gira si chiamava la mia cuginetta di inglese a e la bravissima però i genitori non gli volevano far fare il proseguimento dello studio perché il morale era una bambina e dove a lavorare a voi solo il maschietto ma il marchetto non era pronto però hanno fatto l'esame 22 lei è passata bo con voti strade tozzi e invece lui ha avuto un po di difficoltà però poi diventato giornalista mentre la nipotina è andata è diventato un impiegata in qualche posto va bene ma invece quando all'elementare le mele c'era qualcuno che riceveva per quello che devo lavorare fare da grandi se c'era un percorre lo sappiano non dico di tentennare per tutta sta periti non levi non c'era qualcuno no io ho cominciato a insegnare perché poi l'ho fatto anche a orientamento non c'erano i concorsi per entrare della abilitazione sono però che io sappiano quanto meno fluido niente il tempo c'è ora la nota anche insomma dei superiori a riflettere su quello che vuoi fare da grande 20 magari questo caso beh io volevo fare l'insegnate imita lo sapevi però forse insegnante di matematica non era un granché però infine alle prime classi andava bene sì perché se insegnavano la matematica l'aritmetica ed è soprattutto perché nelle scuole magistrali si studia e aritmetiche razionale e c'è proprio una specificità almeno prima in cui si imparava ad insegnarla l'aritmetica e soprattutto anche disegnato perché alla lavagna dovevamo fare tutti i disegni per creare la qualità delle cose da o o addizionare o da sottrarre o da moltiplicare ed ero piccoli esercizi e si facevano sulla lavagna con i gessi colorati affinché i bambini fossero attratti da questo un gioco che invece lavora il segno meno e quindi come un perito che c'è subito la incerto certo non meno bravissima della tematica però poi piano piano ho imparato oggi a tre bambini in qualche bambino ha eseguito poi sino seguiti tanti c'è qualcuno che poi vi siete tenuti in contatto beh poi sai io mi sono sposata eccetera di un pedale per i contatti anche perché ho cambiato tante città appena senso e che la monte farine khrin finali va da sé la montessori e l'abbiamo studiata come una delle pedagogie più elevate più moderne più avanzate in effetti io conosco ancora attualmente bambini di famiglie insomma possono economicamente avere queste un bambino di quattro anni è già avvenuto fuori dalle nostre veramente storico aveva obbligo gravissime se non ha rilievo per chi né perché comunque imparare a diventare insegnanti da molte star iii comunque che la voce era venuta proprio in vetrina e variano nel settore ci sono il regime estrema che fanno vincevano bellissimo perché i bambini d'amore veramente stimolati a dare tutto quello che hanno dentro da trasmettere per organizzare soprattutto per rivelare la propria il proprio orientamento e non solo intellettivo ma anche della personalità ma che non era infatti la monte solito insegna a sbucciare acre papa [Musica] in ohio e dà mai la palla ricordo perché ne parlavano tutti perché una scuola si è studiato probabilmente però l'avellino lo vedevamo come è un asilo una cosa privilegiata per chi alle varie comunque vale delle capacità economiche per affrontare perché strutturare tuttora invece riguardo se potessi tornare indietro cosa cambieresti nella tua esperienza arriva dalla scuola se c'è qualcosa parte il fatto che vedremo insomma è la parte iniziale della maestra sul battello perché quello è sicuramente perché se vuoi insegnare in un altro modo anche se uno avesse avesse avuto una gallina una grafia orribile come la mia però evidentemente io ancora non avevo dimestichezza con cui l'avevano le lettere nel nostro li fa bene che sono lettere armoniose nonché a parma garantito anche il periodo della guerra esame c'era ma c'era un clima di 10 min è eccessiva e troppo anche quasi come ti posso dire quasi fanatica ma c'era qualche bambina di fanatismo bambine ideazione di un hobby posto non c'è né ballata insomma giocavate era una cosa che si subiva per un pallone sentivo che si subiva comunque facevate finta che non voleva una no perché ci veniva detto lo facevamo venire alla normalità se siete clan innevate era una normalità indubbiamente se ce li penso e dico mamma mia e forse forse appartengo a quella categoria di italiani che forse hanno imparato a rispettare le regole a rispettare gli altri però insomma non è che quella ideologia fascista e insegnante tutto questo perché c'era tutt'altro perché altro perché i bambini da dunque è ma pensa che addirittura questa quella lingua perché velino talmente in questo momento siccome è mio padre arriva quindi idee completamente diversi e il sabato c'era il famoso sabato ad alcuni tutti contro tutti i sabati pomeriggi si doveva andare alla scuola solo perché era una riunione che giocavano i genitori che parlavano insomma c'era una comunicazione e mio padre non andava e dovevo portare una divisa la gonna blu e calzettoni bianchi e la camicia bianca e mio padre attualmente era di altre idee ha detto che ci vai a fare è andata al giardino del medio e allora questa cosa qui in me la ricordo e infatti ore lo zero in condotta perché non andavo i sabati la parola comunque si segnavano le brezze zero in condotta perché io e mia sorella il sabato e questo è molto triste se non lo voglio neanche ricordare [Musica] dei bambini e adesso sono commosso l'inafferrabile prendibili che sono di una velocità di una dimestichezza di makoun e crescono più in fretta il discorso è che magari abbiamo fatto passi avanti però magari anche questo indietro con la prodotti certo non passi dietro però c'è il pericolo che si possa sacrificare la parte più interiore di noi perché adesso per avere successo devi essere per forza per forza un follower con frank è un'influenza ecco io neanche sono questi vocaboli allora che succede se tu hai un dirigente che ti vede che ti mette in vetrina che cammi vestito che fai tu te non mi pare che sembrava una strada giusta per tirare fuori è una genialità author un talento di una persona è un talento sono di comunicazione ma solo visiva e che viene da dove viene d'aria da quelle piccole cose viene da quella visibilità che insomma è limitata perché mi mancheranno la comunicazione dei teatri ma perché certo [Musica] noi c'eravamo noi ci telefonavamo a tutto abito al giardino che ragionavano giù la palla che fa la partitura porto io queste telefono magari e dovete chiamare al telefono pubblico e col gettone andare a telefonare con gettoni emerse come poi se eri piccola neanche ci arriva via fa il numero non lasciare qualcuno che faceva cosiddetto appoggiavo il piede del potenziale a sinton era tutto però io ho bei ricordi perché in fondo quella e un'infanzia vissuta nel limite della vita e anche del clima di cera e della vita non amare io volevo uscire che ho cominciato a fare che mi ama mi mandava tra nel latte come la canzone di morandi ne vado a prendere il latte lo dietro è però però non andava perde il latte 100 attuali toccare sì ma è il lattaio c'erano proprio giravo il portone gennaio dietro marco che c'era la batteria quindi non dovevo nemmeno attraversare ma erano e conquista poi non andare a prenderli larga infatti ci avevo già attivo corteggiatore perché le 00 il bambino dai capelli rossi ok che rasina e l'ha chiamato così perché non lo conoscevo per ogni volta riuscito di mira sempre a trovare l'amore coma si no ma è anche un altra differenza al fatto che i bambini non escono da scuola vengono magari origins in casa oppure a fare i corsi quindi c'è poca comunicazione tra bambini il quartiere esatto se non conoscono bene il loro quartiere sì ma anche perché i genitori diciamola vantano lavorare i bambini vanno dritti a scuola poi danno escono da scuola e ci siamo già altri programmi perché i genitori riportano uno a fare ginnastica termini non certo senso del fante e samantha un momento regime si faceva la vita di qualsiasi servizio a razzo la vita vada avanti esatto la famiglia ma c'era boyake ma poi c'era anche una grandissima e comunicazione questo lo devo dire perché è una ricchezza del del periodo forse perché la guerra ci aveva messo tutti in una stessa situazione di disagio di paura lo vanno di roma che poi sabato nella città risparmiata avuto solo un bomber da di bombardamento mi parlerà il quartiere in un quartiere periferico però quando suonavano le sirene dell'allarme che cominciavano arrivare gli aerei andavamo tutti giù nelle cantine della dell'edificio e magari le cantine erano valenti pronte orribile tute nere perché magari vicino cielo dove la caldaia del riscaldamento e brando ai balli lisci di verziano mondo perché comunque riconosce che conoscevamo giocavamo poi andavamo a casa di quello che li 21 di lui la signora sopra ceva tre figli noi eravamo due nostro appartamento di fronte a me ce n'era un'altra mamma un'altra famiglia che aveva due quelle due erano due sono i libri noi eravamo 3 con mio fratello e cinque bambini sopra altri due o tre e qui in sé che facevamo a casa a morte se quella mano nelle elementari e facevamo teatro ecco quindi comunque eravate creativi perché facevamo teatro scimmiottando delle cose molto elementari magari anche delle cose proprio poveri però siccome avevamo una casa con un salotto con due porte e la porta principale si apriva con l'esecuzione germania si fa allora di solito erano tutte cose da leader e tutte macchiette buffe tutte cose il toro ridicole e io mio fratello mia sorella facevamo queste cose venivano i bambini e il palazzo a brescia era una cosa simpaticissima e ci ha divertito quando andavi a scuola al 16 al di là i già conosce gli altri bambini ora arriva la nostra il dato craxi dio con bambini del quartiere per quartiere grazie alla rete di testa non resa la casa mentre ora il discorso il tuo bambino che va a scuola tenda conosciuto bambino della classica frequenta beh questo non lo so io penso che adesso con la grande possibilità di comunicazione credo di no perché non si conoscono anche l'altra è una rivolta conosce bambini di quartiere ma allora si conoscono più attraverso i social che non attraverso la vicinanza diretta e noi invece ci conoscevamo solo in quello stato lì perché ciao dove vai a scuola allora scegliamo oggi quando hai capito ecco questo ed è in pochi minuti in cui l'ascensore scendeva e non poi dovevamo andare a scuola però c'erano tutti i ragazzini del quartiere di quelli erano quelli che giocavano a palla quelli invece erano quelli che ci avevo di biciclette quindi c'erano dei gruppi vari e quindi c'erano intercambiabilità c'erano anche tanti litigi crede nella sua termo via è tutta poi siano c'era anche insomma ci stanno sempre i bambini quelli un po più delicati i bambini invece arroganti ma quello c'è sempre stato ok 6 regalati la sua ultima domanda cosa cambieresti delle scuola della scuola se c'è qualcosa che aggiunge nesso in più oppure sai cosa cambierei no che cosa aggiungerei per noi facevamo un pizzico di facevate per esempio lui faceva economia domestica ecco questa era una materia molto criticata perché l'economia dovresti a una che ti insegnano a cucinare però come pulire una stanza come lavare e le cose pesanti come pulire le tende del salotto come ricevere anche gli amici che come apparecchiare una bella tavola però anche serali che faranno parte della nuova se marche che le forze ma di solito sono le ragazzine vi trascinerà potevano farlo antimafia è però sai che li all'epoca ci stavano nella distinzione che faceva queste cose allora era un maschio che insomma poteva non essere perfettamente maschio e queste sono tutte stupidaggini definitiva perché è diciamo la scelta della propria identità sessuale e quella maricel aria a tre anni e quattro anni ma man mano che cresce vengono fuori le tue qualità i due inclinazioni la tua tendenza la tua e vanno rispettate tutte le persone al mondo però economia domestica si e poi c'era anche c'era anche cela anche teatro delle magistrali c'era teatro noi facevamo lezioni di dizione momento e c'era anche la musica nelle scuole delle scuole magistrali si insegna anche la musica la musica la musica bella musica c'è da qualcuno della scuola che suonava e le insegnanti portavano i bambini quella che era detta all'insegnamento della musica ci insegnava ai cori ci insegnava nelle cose che mettevano insieme le voci maschili e femminili le voci bianche le cuffie e io ho fatto tanto tempo ora ho cantato il coro della scuola sì ho tentato di attaccare la ritiene invece che ti ricordi della corte direzione è il corso di dizione mi ricordo che siccome facciamo anche a teatro se c'era un insegnante che era addetta a correggere le cose sbagliate nella propria edizione specialmente noi romani che trasciniamo siamo con la erre trascinata e poi insomma toni una maniera un po trasandata di parla perché romano oggi dello jedi tanto ma pirlo nella maniera più simpatica però [Musica] teatro è stata una cosa bellissima cioè ognuno di noi quelle che avevano voglia di fare di pali e prima di pasqua prima di natale prima determinate cose c'erano sempre degli insegnanti che preparavano delle commedie degli atti unici oppure semplicemente delle forze da liberi e faceva il governo sempre quella insegnato a stare a parte dell'uomo e mi ricordo la forza dovevo fare è un piccolo un fotografo a seconda della scuola lì non c'erano pantaloni perché non si usavano allora per fare i pantaloni ero io il fotografo con delle maniche nere di qualche gremio la t6 è fatta pantaloni cuciti sopra il ginocchio sarebbe non cadessero da sotto il camice nero del fotografo ecco ma la divertente perché ognuno doveva fare qualcosa per rendere non solo gradevole ma veritiero il personaggio e poi c'era il coro perché c'era un insegnante di musica che aveva formato un foro nella zona che c'erano le voci soprano offrire un contratto è e noi abbiamo fatto anche delle cose alla alla cappella sistina abbiamo fantasma ma per il gruppo di ricordo della mia scuola ha cantato dalla cappella sistina il cantico delle creature neanche una cosa se ne erano delle belle cose e queste cose va arricchiscono proprio non sono la tua cultura ma arricchiscono precedente lo conduceva a capire il bello e lo distingue da quello meno bello comincia a capire la cosa che ti emoziona da quella che invece che scivola addosso insomma io dico che la scuola dovrebbe essere molto molto chiusi intero campo per arene per creare nell'individuo una maggiore poi certo ci saranno le scelte al seconda linea del libro di come si chiamano atteggiamenti ma soprattutto chi è portata presenti ovviamente che disegnano intanto bene e io dopo aver fatto fare certi stico però è però magari e circostanze della vita portando chicago tante cose [Musica]

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L’intervista (https://www.youtube.com/watch?v=hAk_4NRJjJU), della durata di cinquantanove minuti, ha per oggetto le memorie di scuola e d’infanzia di Fabiola Di Maggio, nata a Roma nel 1935.

La signora frequenta le scuole fino al diploma magistrale e esordisce dicendo che i suoi primi anni di scuola “non furono idilliaci”, perché l’insegnante era molto severa e “il fascismo era preponderante quindi esisteva disciplina, disciplina, disciplina” (1:00). Parole tristemente note e che si ripetono spesso sia nelle interviste condotte per il Prin, sia ovviamente nei libri di storia della scuola e di storia dell’Italia contemporanea (Galfrè, 2017). La testimone si lamenta anche delle punizioni eccessive e frequenti, anche solo per correggere la grafia, le quali consistevano in “bacchettate sulle mani” (2:56).

Fabiola frequenta le scuole elementari in una “pluriclasse” (7:13), cioè composta da bambini del primo e del secondo anno.

La testimone cambiò scuola dopo i primi bombardamenti. Infatti l’edificio venne riadattato per dare alloggio agli sfollati e da lì iniziò ad andare a scuola “alternando periodi di mattina e altri di pomeriggio” (10:20).

Parlando delle scuole medie, e poi delle superiori, la signora rievoca la biblioteca della scuola e il bibliotecario, il quale aiutava i ragazzi nella ricerca dei libri.

Per quanto riguarda le materie si sofferma sulla storia, che veniva “mescolata alla Bibbia” (33:38).

Molti compagni di scuola, terminate le elementari o addirittura dopo averle interrotte, “si mettevano a lavorare, anche se non era permesso. Durante il fascismo i bambini lavoravano. A 10-12 anni venivano presi in qualche bar a portare il caffè. […] Soprattutto maschietti, perché le bambine non uscivano di casa fino a che non era il momento giusto” (36:30).

Dopo il diploma inizia a fare ripetizioni ai bambini per l’esame di ammissione alle scuole medie.

Ripensa con tristezza al fatto che non partecipasse ai sabati fascisti, perché il padre era “di altre idee […] e per questo mi davano zero in condotta e questo è molto triste, non me lo voglio neanche ricordare” (46:00).

Fabiola ricorda che ascoltava “molta radio. C’erano le fiabe, c’erano delle cose teatrali” (30:15). Al contrario, parlando della televisione afferma di “non averla vissuta”, cosa che hanno fatto i suoi figli. Esperienza tutt’altro che rara nell’Italia del dopoguerra (Bravi, 2021).

Dal minuto 48:00 circa l’intervista prosegue toccando tematiche relative alla vita quotidiana extrascolastica, come i consumi, i media, le relazioni tra amici e nel nucleo familiare.

Fonti

Fonti bibliografiche:

G. Bandini, S. Oliviero, Public History of Education: riflessioni, testimonianze, esperienze, Firenze, Firenze University Press, 2019.

L. Bravi, La televisione educativa in Italia. Un percorso di storia sociale dell'educazione, Roma, Anicia, 2021.

P. Causarano, Riforme senza storia. Insegnanti di storia e reclutamento professionale nella scuola italiana all’inizio del millennio, «Italia contemporanea», vol. 286, 2018, pp. 239-256.

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

S. Oliviero, La scuola media unica: un accidentato iter legislativo, Firenze, CET, 2007.

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