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"Le proteste dei genitori, ancora le sento". Memorie d'infanzia

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/1367
Scheda compilata da:
Chiara Martinelli
Pubblicato il:
21/06/2022
Nome e cognome dell'intervistatore:
Gianmarco Mori
Nome e cognome dell'intervistato:
Lia Rubechi
Anno di nascita dell'intervistato:
1949
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola primaria
Scuola secondaria di primo grado
Istruzione tecnica
Data di registrazione dell'intervista:
16 novembre 2021
Regione:
Toscana

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1950s 1960s

[Musica] mi chiamo lia lo vecchio e sono nata e 14 di aprile del 1949 a caprese michelangelo il paese el abbastanza nel capoluogo era una frazione samantha lajolo allora si nasceva a casa bellissima scena anche nelle piccole nelle piccole frazioni e il paese allora è abbastanza abitato saranno circa 300 400 persone insomma era un paese che quel momento e per l'epoca aveva anche servizi perché c'era una coda è la cera bottega vicenda di alimentario come si diceva allora all'appalto perché vendevano le leggera in fondo perché tutti facevano il pane in casa c'era lui la maturità per lavare panni quando sono nata io non andavano più ai e forse ravalli meno già stati fatti questi lavatoi gli abitanti erano perlopiù boscaioli c'era il boscaiolo puro quello che tagliamo soltanto la legna c'era poi invece il carbonaio quello cioè che sta al mese mesi in montagna per trasformare la legna e carbone e quindi a volte immettersi si confondeva ma non lo facevano soltanto nei nei boschi qui locali perché siamo nell'arte di catenaria che ci sarebbe stato da gol andavano invece d'inverno quando il boss cover della foglia insomma quando anche a casa avevano finito tutte le attività agricole che con cui potevano leader insomma dotto andare un pochino le proprie disponibilità economiche che erano appunto la raccolta dell'uva la raccolta delle castagne la raccolta alla trasformazione dell'uva in vino e poi l'accensione dei secca cui per segare le castagne la trasformazione padilha ecco quando avevano completato tutto questo ciclo e donne rimane vanno a casa con i bambini andavano in maremma oppure andavano negli anni verso la fine degli anni cinquanta agli anni sessanta andavano addirittura in francia andavano in particola naturalmente con dei contratti già questa bellissima che partivano così all'arrembaggio io mi ricordo c'era l'ufficio di collocamento andavano all'ufficio di collocamento facevano la richiesta all'ufficio di collocamento aveva la richiesta dalla francia dall'altra da altre ditte si trovava il lavoro questi uomini partivano e questo è rimasto impresso perché partivano sempre di pomeriggio con i pullman del pomeriggio non ho capito per quale motivo partivano con questo pullman del pomeriggio avevano tutti le valigie di cartone arrivate con lo spago e gli attrezzi da lavoro che erano delle 7 mag a ridurre accette che erano fuori dalla valigia per non essere pericolose era montata nelle palle ebbene per legata quindi questi uomini partivano le donne rimanevano a casa e mangiavano una polenta con trovano qualcosa bottega quello che gli mancava non pagavano perché non avevano liquidità ma avevano un libretto con il quale andavano coltella quel telaio segnava verso libro e nel loro libretto quello che avevano preso e quando gli obblighi tornavano andava da pagare poi c'è saltato nel conto questo erano la maggior parte dei berici anche in casa mia per esempio il mio nonno il fratello del mio nonno i due cateteri meno anzi facevano questo tipo di lavoro mentre le donne non era sposato lo erano sposati le donne rimanevano a casa e avevano un'osteria quindi quando tornava con questi uomini loro saranno fatte le spese perché avendo l'osteria sera nella parte le spese non c'era bisogno di andare a bottega santa nei conti allora cela una ricerca tecnica una volta ho i capelli gente prendeva questi soldi andava dalla contessa di valenzano con una particolare amicizia e comprava i boschi è scontrato tutti i boschi che la contessa di valenzano aveva nella proprietà della contesa aveva nel comune di caprese e una parte del comune di pitigliano speso compongono concluso della contessa che contro ma erano che ti posso dire due o trecento ettari di bosco lui sarà loro saranno comprati saranno fatti la casa quindi poi invece i figli o lino babbo non aveva non aveva neanche la struttura fisica al momento la salute di poter fare un lavoro del genere faceva un po lago di santuari come cela ma nicola ciulla celam i cantieri e quindi dall'ufficio di coordinamento aveva è arrivata una richiesta del bisogno di un operaio per andare a fare una strada per andare a costruire un ufficio pubblico il ricordo è babbo che andava appunto fa il cantoniere per costruire una scala e la costruivano con le carrette ebadi è stata che ora li faccio sempre per andare a papesse stata fatta scelgono d'elite che solo ufficio postale avanti delle foto lui con questa carretta che costruiscono questo ufficio postale a caprese era non è un avvenimento la neo mamma faceva una casalinga però sapeva c è quindi un pochino meglio del mio babbo il mio babbo sapevo fare un'altra accolta da militari avevano insegnato a fare il barbiere e quindi questo questa seconda attività doveva fare mi è servita molto anche a lui verrà rotonda di capitol hill il reddito familiare il sabato mandare a casa c'è la città la gente del posto che veniva a farsi era una cosa che lui aveva imparato a fare verità lui militare l'ha fatto in via del 1922 fu chiamato del 1900 [Musica] aveva 18 anni porterà fu mandato a fare il caso a roma stete a roma e ricordava questo periodo come un periodo felice perché allora le ragazze andavano molto al servizio a roma quindi loro unitaria a roma si ritrovavano con le ragazze ti lascio che erano a roma da lì fu mandato a cagliari e in sardegna in una sede dell'aeronautica militare dove praticamente faceva il addetto al magazzino caricava mia gasolio sugli aerei qualcosa per cui lui la guerra non per lui la vera stato questo non so stare lontano da casa ma non lui non conosceva né quello che era successo qui nel periodo della resistenza del passaggio del fronte e letture la guerra come tanti altri suoi petali che erano finiti magari prigionieri da qualche parte o cosa fare la guerra giusta lui per lui era stato uno spasso quando era nelle ore libere andava diceva sempre alla spiaggia del poetto a fare il bagno e quindi non aveva avuto questa professor x quindi non era una famiglia benestante però avevamo delle proprietà boschi questi posti che allora valevano anche la mia mamma aveva ereditato dei terreni che allora valeva qualcosa per indurci tutti e poi il mio babbo andato a lavorare perché noi fino a 40 anni è stato male io l'ho visto un altro che stava male e quindi non si sa perché questa va sempre male era sempre all'ospedale stava male quella cosa quell'altra e quindi trovava anche lavori è piuttosto pentirci ha lavorato come autista per un fornaio per la consegnare il pane aveva lavorato come fattorino delle corriere creare linea che facevano il servizio lassù ma sempre con contratti a tempo determinato fino a che ho subito alla fabbrica soldini quanto fecero la fabbrica ayari perché lui come reduce di guerra aveva queste aveva delle preferenze e anche studiare perché io 62 del 69 sono andata 3 62 63 pari al 66 64 62 63 sono andata a fare superiori le medie lo fate per e santo stefano operaio la corriera la mattina la sala coriano quarta le 89 fermata sotto casa e li accompagniamo la porta della scuola media si aggiusterà le elementari invece la fattoria paga jolo perché allora c'era la scuola c'è due classi e anche abbastanza numerose che c'era ancora tanta gente le elementari lo fate tutte riaprono i primi due anni prima e seconda con questo maestro con un maestro molto vecchio per la mia età a me sembrava allora molto anche perché sapevo che era coi danni del mio nonno quindi se quella da mio nonno anche maestro doveva essere tanto poi ecco come ti dicevo è stato anche il maestro del mio babbo le aveva fatto la prima e la seconda elementare perché in quelle frazioni come un po di rilevazione guido studiano che io ho un po scocciato c'erano soltanto la prima e la seconda elementare poi verso la metà degli anni trenta furono importate alla terza poi portate la parte poi dopo la rivolta per tutto la quinta però mio caso ci hanno fatto solo la prima seconda elementare con questa maestro questo maestro aveva avuto il posto di mesi non perché aveva come si chiamava allora la patente da maestro che allora stiamo va la patente ma semplicemente che si era reso disponibile a insegnare avendo fatto il seminarista non so quanti anni però era stato diversi anni insieme nazista e questo aveva promesso anche di santa violare dall'altro dalla partecipazione alla prima guerra mondiale e che ti posso dire quindi non era pedagogica ambiente arrivato i metodi molto severi molto molto si deve insomma quando faceva a scuola a me ma negli anni 50 un pochino di esperienza ce l'aveva anche l'insegnamento prossimi cinque anni in prima faceva la prima è la quinta perché lui era seguirà insomma allora arrivato a un certo punto faceva la prima l'attivita io facevo la prima e c'erano come quelli di finta che avevano non quattro anni regolari ma visto il periodo appena trascorso della guerra visto che adora i ragazzi facciamo qualcuno ce li mandava il ritardo perché non capisco perché anche con me in seconda in testa anche al quarta ci fossero ragazzi e anche bravi che però avevano tre anni più di me quindi evidentemente forse non stavano proprio lì vicino alla porta di casa l'inverno potrebbe andare questi bambini così lontani quindi riferivano mandarceli magari quando avevano già 89 ai e io faccio fatto la prima e la seconda il metodo d'insegnamento il mio me lo ricordo foto ricordo invece il metodo quelli di quinta nel senso che era molto se nero nelle puniva molto avevamo con i suoi anche fisiche punizione fisica aveva una racchetta sì se qualcuno gli scappava sorprendenti con la cava perché viene ricordo ecco il filmetto dopo in cui insegnava me probabilmente se sarà limitato alle aste a pagarci che ne so la farina di altri una pagina di a e poi insegnava quelli di guida e probabilmente superiore però deve dire anche una cosa a proposito di questo l'anno precedente era in casa mia mi anzi a abitava in casa novità mia zia che stava a ranieri aveva avuto il posto da maestra in paese e quindi regalato la nostra vita la casanova stavo a casa ha sforato con la colonia dormiva a casa mia il sito 2000 insieme nello stesso letto nel segmento e qualche volta mi portava anche a scuola e avevo imparato a leggere a scrivere non volendo avevo imparato leggere a scrivere tant'è che le voleva che alla fine di quell'anno facessi l'ammissione alla seconda elementare ma questo maestro cuore no non te ne parlavano di non tenere queste dicevate che scappa una salva padre qualcosa non pedagogicamente era molto scorretto i miei andarono a informarsi da un maestro con il quale il mio babbo aveva fatto la parte la quinta a caprese michelangelo il quale gli disse no assolutamente non si deve anticipare e quindi io praticamente facevo la ripetente di prima ed è probabilmente per questo che molti metodi non me li ricordo perché probabilmente sapevo fare e quello che mi faceva fare lo facevano con facilità e avevo molto tempo da ascoltarli e mi ricordo molto bene le sue spiegazioni sul sistema di rotazione della terra lui che sinistra estiva si esprima sicily copriva con le carte che rimetteva e un accordo al centro no lui ha accesso un bambino con mappamondo che girava intorno il rifiuto mucca dei sistemi molto però è comunque rimasto più impresso di questo queste tecniche della quinta che non crollò della verità male invece il primo in seconda secondo abbiamo ripetuto l'attività c'erano bambini più piccoli quindi non siamo stati fiuta qui ma la prima me la ricordo come anche molto molto molto movimentata rotolo pessimista dimostri magico e viene fisi io avevo avuto come compagno di banco che poi andavo a casa piangere un ragazzo che era del 42 quindi aveva sette anni più di me io 6 anni meno aveva già 13 era già un altro grande famiglia ma perché mi tiravano le trecce avevo le trecce di rame 3 gen e allora mi tagliò le trecce poi sempre di banco insieme all'altro maschio ma non con una femmina con un altro marzo ma un pochino più campo evidentemente cercava di equilibrare poi le cose ho capito questo più agitato quello combinato aquilone sì io ero abbastanza tranquilla mi ricordo che veniva sempre a casa mia della mia mamma che mi doveva respirare che mi doveva lasciare in quinta quindi mi vedeva già probabilmente covava per affrontare una scuola di questo tipo medico queste spiegazioni alla lavagna ma la seconda fu in quel momento tranquilla e poi invece in terza lui se ne andò si trasferì ad arezzo e cambiarono completamente gli insegnanti io avevo un insegnante che veniva da riff e abitavo in casa nostra perché era l'unica casa dove avevamo il bagno e 15 che se con favore lei era la moglie del capo della squadra mobile di arezzo si era informata il marito per vie traverse si era informato di quale famiglia poter estrarre il bagno si videro arrivare in casa che avevano già questa indicazione e stata in casa mia e io non volevo per poi come diceva lascia a casa la pesca e andava per questo però da quel momento in poi le maestre smisero di abita lì dopo venivano giuste da sansepolcro per venire a scuola erano una decina magari che facevano tutti i paesini che si incontrano dall'altra e prendevano un pulmino che li portava e della compagnia e ho cambiato diversi maestri per contro quel momento che ho cambiato divertente una delle cose particolari a poterlo detto avevo questo quaderno di forse ci poteva questi due tre quaderni che si potevano anche aiutare a vedere il tema e racconto la sintesi che ci davano in molti scarsi perché non lo so perché tanto scarsi perché insomma la grammatica che ce l'ha insegnato italiano dice lo insegnava alla televisione è arrivata del 57 i ore prima la televisione ancora nulla nella demo vista insomma quindi di traiano solo solo il dialetto in casa ce l'ho ancora questa maestra che viene abitare casa nota si presentò con un libro di fiabe che ce l'ho ancora tutto sbagliato per le volte che l'ho letto perché era l'unico libro che io avevo in casa da anemone per un bambino insomma poi la scuola comincia male altrimenti finiva a mezzogiorno e mezzo gli impedì di d'estate nel periodo estivo d'inverno cominciava g9 perché quelli che dovevano arrivare da lontano cioè comincia alle 9 fini va all in a da lunedì al sabato il giovedì questo me lo ricordo bene dopo l'intervallo veniva imprese a fare il catechismo che poi si incontra ti chiedono bellissima ma probabilmente io ne sono come so penso oggi che va dalla maestra probabilmente non è la metà degli utili alla mensa vi servivano per conoscere le famiglie perché le famiglie non non venivano mandavano i ragazzi a scuola ma che vedeva non venivano mica nessuno accompagnare altamente partita di amici ma io non mi ricordano è che la mia mamma mia quante ne abbia mai accompagnata a scuola che appuntamento alla fia annamo a piedi perché era abbastanza amici nostri 400 metri che non è che perché ogni giorno pioveva forte neymar come tavano brani santana scuola a scuola poi arrivava intanto io ho fatto quelli che vengono da lontano un po bagnanti c'era quella ciancio dell'aula quelle stufe di [Musica] coccio una volta più pianeti che era pareggio bagnato roberti va vicino a questa stupito il tema delle scarpe e così insomma le faceva altro che lo riscaldare poi c'era l'intervallo dall'intervallo anche lì si vedeva le condizioni economiche delle famiglie perché quelli che stavano bene magari avevano prosciutto salame e per altri ma con la vera che pare che stanno da maggiore che la via più svantaggiato è economicamente aveva asca piena di castagne perché la mamma nelle fare ma ne restava la mattinata che ne metteva la testa così la locale riteneva leali le mani calde che la rivale fino ad ora questa è la situazione l'ambiente in cui si rivelano insomma gli scarponi ce li faceva il calzolaio camerino alla seconda a reinventare c'era il calzolaio di questo televisore e ci facevamo questi scarponi che del contadino tutti di quell'animale della famiglia ci voleva un sacco di tempo per abituarsi e non ti dirò un'altra cosa i primi due anni e poi dopo medicare cambiato il mondo arriva quando c'era questo maestro che l'ho detto che era lì locale che era altrettanti anni che c'era nella mente io non lo so se lo faceva con il permesso del direttore se lo faceva di testa sua lui dal 15 al primo di novembre che è il periodo di maggior impegno per la raccolta delle castagne e quindi anche bambini quelli dei sei anni venivano mandate a raccogliere castagne perché era l'unica risorsa che c'era per chiudeva completamente la scuola tanto dicevano di adesso e ci andava anche lui probabilmente cose nel cast anche perché anche lui viveva un fiume aveva un mulino che ancora macinava stava da solo in questo mourinho in un ambiente lontano nel bosco che me lo ricordo di esserci stata una volta 2 il gruppo quindi anche lui viveva non viveva migranti forse stavolta è niente questo era poi cambia cambiano le vengono la sd fuori questo sistema questo sistema cambia ma le proteste dei genitori ancora di feltre quando alieno cela il maestro chiudeva la scuola e ragazzi si potevano mandare a raccogliere perché la scuola era importante cioè cioè questo va letto la scuola era importante bisognava andarsene si poteva perdere però per andare a raccogliere le castagne s'è messo la chiudeva era meglio perché non si perdevano lezione e le famiglie potevano mandare i nostri perdevano emoziona cioè invece così degli schiavi di far perdere la reazione in questo non alle famiglie stava bene il nome lo era abbastanza 25 26 la pace prima seconda terza forte qui la revisione delle classi perché allora alla fine della seconda finiva il primo ciclo e alla fine non ci consigliavano gli esami si facevano gli esami e gli basterà verse contro circola quindi una volta parte gli esami per primo ci si passava il secondo ciclo per la terza quarta e quinta prima e seconda il primo ciclo nel quale si imparava a leggere a scrivere praticamente qualche audizione marca che si va nemmeno il minimo di leggere e scrivere poi si passava alla terza parte in quinta con la storia la città fia di casa ma tutte le missioni nelle discipline insomma è la maestra che si faceva terza parte quinta tranche aveva i ragazzi più grandi cui ogni quintale fatichi 15 sui disagi perché sai che erano vecchie alla squadra tardi avevano tutti e le materie io c'ho qualche litro mia sedia interessa del vedere com'era da suddividere materia debba avere ancora un libro sussidiario i racconti erano molto tipo di lettura del libro cuore e poi c'era ancora molto legata sarà ancora molto legati a questo culto della della patria anche il maestro quando ci insegnava si faceva tanto caldo ci piaceva a pro capite che poi è stata inserita in aria sapeva cantare ma si cantava la canzone del piave sul cappello sul campeggio e spirito pratico erano tutti legati a quello spirito patriottico che era nato con la prima guerra mondiale ma che poi era stato esaltato e ancora era rimasto non era così poi un'altra cosa che ora te l'ho detto scendere nell'antica particolare mi rimane difficile però queste cose mi ricordo tutta la scuola tappezzata di questi manifesti nelle quali non si dovevano fare cose strane non toccarle perché sono la morte c'era scritto questi manifesti a colori ce n'erano un paiolo potrete laura dove c'era appunto questa esplosione con questi bambini che esplodevano che erano abbastanza se tu vai su internet ma ti rivolgi e qualcuno ci sono io lo ritrovate anche nell'archivio comunale ancora qualcuno cene c'erano di questi questi manifesti perché dovevano farti paura e dovevano insomma aiutarti a salvarti la vita visto che anche ciononostante i bambini che erano morti per questa è quindi cielo martellavano continua chi questo nemmeno i primi due anni sia siamo sia io me lo ricordo io la bomba che hanno nascosto ha detto il castagno che era da solo la goccia e c'era una bomba probabilmente era stata trovata da chi era stato a sanificare l'ambiente dopo la guerra era stata messa dentro questo castagno e sopra una specie di reggio di pietre che avevano fatto alla bella prova 2 la spoletina d'ottone tutta brillante però gocciolava qualcosa aveva sembrava delle goccioline e noi sai faceva si partiva posta nella casa della mia libertà però vederla e quando l'hanno fatta saltare esplodere che io ero già grande sono venuti ha detto hanno fatto esplodere bisogna stare in casa perché sono venute a far esplodere era lì senso dunque la poteva vedere quindi c'era questa questa cosa poi un'altra cosa legata alla didattica il lavoro delle femmine i lavori donneschi e ancora a tenerle forse nelle pagelle del del mio periodo c'era scritto lavori femminili ma fino a qualche anno prima c'era proprio scritto lavori donneschi giarolo dalla settimana in cui ti insegnava la falsa ad ambientare devi portare l'impegno stampato ti insegnava la maestra da calendario oppure si insegnavano a fare la carezza io mi ricordo in terza questo me lo ricordo bene in terza si doveva fare un paio di babbucce di allora si mettevano perché le case in un cielo al riscaldamento quindi si metteva recarsi per andare a letto cappuccio per andare ha detto che era un lavoro molto semplice molto facile vedendo l'ora ma io non ho mai preso in mano perdiamo tutte le maglie tutte le cose che facevo il lavoro che precisa che succede con d'arrivo a casa il giovedì venerdì nel giorno in cui io avevo questo lavori femminili nella colla è arrivato il mercato li prendeva sarà cartella questo lavoro contava il lavoro che avevo fatto quel giorno faceva cervelli migliori menti una cartella così o per l'altra volta come fatto per i maschi e uscivano ecco questo non lo capivo era l'ultima ora perché i maschi usciva durante questi lavori si arrocchi i maschi uscivano mentre invece io ho trovato in altri nei registri delle palestre di di questa zona che molte maestre noi li facevano uscire ma li usavano per fargli accumulare banchi mettere i giochi interni cia le ritenevano comunque a scuola anche loro se ne facevano il lavoro donne loro facevano qualche lavoretto da dopo quindi forse era anche una cosa una scelta da noi io mi ricordo che quando c'erano gli auguri e per mille rimasti uscivano prima in questa cosa non ci sono andava bene perché insomma le sere fa rimanere a scuola poi l'analisi grammaticale l'analisi logica non lo so fino a che punto l'abbiamo fatta insomma per tutto ciò coinvolti bruciati se c'erano questi bocciati perché è la bocciatura pupo era dovuta all'ignoranza anche delle famiglie nel senso che comunque si ormai si era diffuso il culto nella scuola il prima possibile a lavorare appena c'è la necessità in casa invece tante la scuola di sci 16 anni se c'è da fare la semina alla raccolta dei cartelli aderire e quindi erano le assenze che portavano parecchio ai bocciati anche in altri a un pubblico la maleducazione perché c'erano anche allora dei maleducati insomma e poi penso che sia da lui fosse dovuta anche al fatto che a volte io comunico con qualcuno via facebook che veniva la scuola con me e che mi dice ti ricordi quando dalla scuola insieme che io non vedevo quasi mai perché la mattina mi alzavo c'è la neve alta e dovevano fare come del 10 di strada in questa neve alta e in questo percorso dovevano arrestare anche cominciato da tutti gli acciai e l'immagine ci rimandano e quindi alla fine poi c'è stato un periodo di grandi bocciature fino agli anni sessanta ci sono state grandi viaggiatori non soltanto elementare io e anche in prima elementare della mia classe avevano la mia età né bocciare un 3 di più nel evitare quindi prima in prima elementare ionio e non mi sembravano famiglie particolarmente mi particolarmente ignoranti nel senso proprio migliorare e neppure a persone mai esposte verso la scuola probabilmente qualcuno sa veramente cosa vogliono nei confronti della scuola non è qualcuno l'ho conosciuto dopo no qualcuno in realtà poi dopo è riuscito bene quindi [Musica] loro capita male questa corsa e poi c'era un'altra cosa chi voleva continuare a studiare e studiare nella maturità però alla fine degli anni cinquanta ma non mi ricordo l'anno preciso era stato istituito l'allineamento della nazionale quindi tu potevi approfondire un pochino le tue conoscenze prima prima di questa dell'avviamento professionale c'è l'abitudine della scuola serale per gli adulti ha pesato facevano le scuole serali per gli adulti e in genere era maestre del posto diplomatiche come lavoro che facevano questa scuola questa scuola serale per adulti e prendevano il diploma che non ce l'aveva e quinta chi c'era prima di quinta per esempio ne va lui si faceva un vanto che aveva articolata di testa perché abbia fatto questa scuola elementare fino alla sesta insomma e quindi avevano un pochino più modo di avvicinarsi già da anni con un altro criterio tifare leggere quello che scrive quello che ha scritto la maestà francesi quando faceva la scuola serale a savignano che lei aspettava dalla finestra che vedevo arrivare termina in mano delle cose bellissime anche le temps al di là delle mie esperienze dirette questi che ho fatto con con queste ricerche cela la scuola serale poi invece viene messo la scuola l'istituto di avviamento professionale però con l'aver istituito di atmosfera di avviamento professionale tu non potevi continuare a studiare ti fermavi gli approfonditi in poli conoscenze e chi fermati lì non facevano latino non facevano matematica come si faceva chi voleva continuare a studiare doveva fare le medie e per andare le medie dovevi fare l'esame d'ammissione quindi la famiglia ti doveva pagare un maestro che ti preparava per fare questi esami la missione e io mi ricordo molto bene perché ero già grande questa maestra rifacevamo questa analisi logica montanarese grammaticale matematica meno perché me la cavavo bene e già ma con molta molta analisi logica grammaticale fatto con questa maestra e molti testi tantissimi testi mi faceva fare sintesi la matematica te lo rigenera cavava bene qui ci si confondeva mica probabile invece gli esami a me scritto le dame lane si può mesi e se invece la scuola media e allora proprio di malatino tante originati nocciolo di scena latino e tanto latino io in prima media mi sono ritrovata in una classe dove venivano dalla maestra che gli aveva fatto nolan aretina la logica di diventare marche latino e quindi 20 via e andare santo stefano dove invece la più alta nel cielo e si faceva latino 10 pratica il latino di affari dalla dall'italiano tutte le sere io tornavo alle 3 con la guerriera perché prima di andare a caprese chiusi della verna portare 15 si arrivava mangiate poi facevi queste fasi del latino a studiare un po di state giocate si riduceva la sera dopo cena perché non era possibile va tutto per te molto più latino che italiano forse avrà aiutato anche per l'italiano questo latino veramente tanto tantissimo forse troppo avevano anche un pochino esagerato c'è una tematica a me ad esempio avevano consigliato di andare al liceo scientifico male mamma quattro soldi di tasca in quanto conti dei forti in tasca aveva detto no il liceo sono co 5 anni i magistrati sono quattro il liceo e l'università magistrali lotta e quindi si cerca di fare quello più economico e anche gli anche alle medie c'erano ancora i lavori femminili anche mediante le medie rimasti usciva infine anche se anche miccoli se invece il maglione con la propaganda però io voglio sapere una cosa che diciamo che dopo chi poteva continuare dopo la quinta poteva essere menzionate sono un fortunato tra virgolette perché comunque poteva continuare ad orientare continuare a studiare il tuo percorso scolastico dopo ti sei diventata maestra un altro nostra maestra da quello che dicono e cosa devi fare per diventare maestro 50 elementari ai cinque anni di elementari possibilmente insomma fatti bene perché sono genitori dicevano va bene un po di niente o smetti però quelli della mia età di polarità comunque all'istituto al collo istituto professioni al momento professionale semplici ma tu chi aveva proprio voglia o necessità o perché era auto e che la famiglia ci teneva deve votare le medie tre armi di mary la fine dell'anno delle medie gli esami e poi scegliere la scuola che volevi io scelti le magistrali all'arezzo e non era possibile viaggiare il diritto compresi per poter a martina avanti dalle serie tornava la sera deserte andarono in commercio sono stata in collegio adesso all'istituto di oggi e mi sono trovata bene sia a scuola e tutto sommato anche in commercio perché se è vero era collegio però non era un cognato con la divisa con quelle regole fisse c'erano che sfumare però insomma ci aiutava svolto anche nel fare i compiti difficoltà anche con il latino ci aiutavano dalla nuvola non qualità con un'alta poi magari eravamo in tre o quattro della stessa classe quindi ci si spostava magari che ne so un gruppetto nel refettorio stanza degli armadi a spiegare tra minori quindi tutto sommato positiva poi io volevo finire volevo smettere volevo smettere tant'è vero che feci un anno di scuola materna smettere nel momento in cui già facevo questa scuola materna o uno aveva già chiamato oltre tema delle mie amiche mi disse roma si va a fare l'aggressione perché anche per l'università perché c'erano gli ingressi e minacce ma dove si va ma andiamo per ora si va per un 3 tanto per fare per fare una gelatina perugia santo ospiti da una famiglia che ci ospita tutti e tre si fece queste ammissioni sifu ammesse e si vinse anche il personale il pre salario era una specie di 500 mila euro e costante con orgoglio e allora quel punto si dice che si fa si continua si prova continuare un pochino frequentavo un pochino no anche perché ormai avevo preso questa questo impegno mi dispiaceva di lasciarlo andare e poi mi sono laureata ho fatto i concorsi il percorso che si faceva classico metterci la scuola elementare non parlare con la rete di fronte ai bambini delle elementari mi gratificava di più dell'idea di avere davanti ragazzi di 12 anni che già cominciano a vere o le loro anche i loro atteggiamenti già in quinta cambiano e comunque anche quinta i primi anni quando si faceva la quinta anche il pil italiano molto meglio perché lo spaventapasseri del l'esame finale te l'ha fatto lo so lo so mi dimetto c'era già tutto no io l'ho fatto due volte e questo esame di qui vita ti dovevi preparare allora a marzo febbraio si cominciava a preparare la cartellina per gli esami un bel si segnala nella ricerca e questo coinvolgeva e comunque secondo me era anche un modo per abituarli al lavoro un pochino più impegnativo rispetto a quello delle elementari quando si sono persi gli esami di quinta tanto ma stanno ad una scuola e quindi gli ultimi mesi nessuno fatto niente come come tutti sigarette primi poi se vuoi qualcos'altro allora io con le domande ho finito e navi detto non ti ricordarti non che riguardano i pochi mesi ha ricordato l'ad se le cose non credete a me rivolte non mi ricordo tanti particolari della didattica questo non come potessero spiegare sì me lo ricordo per esempio le moltiplicazioni non si facevano come se faccio colonna ma si facevano oppure l'impostazione del problema cosa ti piacerebbe avuto quel quaderno che si vedeva quando si faceva l'impostazione del problema non si doveva scrivere il problema di domande poi se iscriversi iscriverla indicazioni operazioni dall'altra parte del quale noi alla parte l'indicazione poi la cosa ispettiva operazione si andava invece non si fa più questo questo sistema poi si mette tutto in colonna allora anche la moltiplicazione si metteva in riga poi sul 2 calcolo però non il moltiplicatore non veniva messo ancora insomma c'erano delle tecniche diverse insomma che poi magari sono state anche anche migliorate ma le elezioni particolari si si facevano le ricerche mi ricordo ecco una ricerca sul tè su misura di fido dove si coltivava interamente rimasta impressa non sa dove potesse aver trovato l'avesse portato la maestà qualche libro perché riproduttivo non c'era ma ti posso dire anche che la vita è la così ancora definitiva ma ancora così arresti e campestre così legata a certi schemi tradizionali che addirittura il il direttore didattico fece venire raitre ma raitre allora era soltanto [Musica] ora io non forzerà nota tanto valgono era appena uscita la sorella della rai e era venuto a appunto a fare una ricerca uno studio alla memoria uno studio sulla vita di un bambino di campagna che va a scuola e avevano scelto la casa a fini se la che c'era quella dove i pavimenti erano di lastrone di legno e tra una lastra e l'altra c'era uno spazio così tanta sotto c'era una stalla quando spazzavano lo facevano andare a stretto a questi spazi così è andata direttamente nella stalla e quindi sarà vissuto anche l'odore di gas alla pi politici che avevano scelto questa casa non arrivano acqua andavano a prendere l'acqua alla cannella fuori c'erano le cannelle fuori con con la mezzina e questa bambina appunto che ricordo che si assisteva si faceva preparare nella mamma specialmente il grembiule con il colletto fiocco rosa perché anche se siena poveri il il grembiule o come si chiamava il pancione con il pancione qualcuno in col palloncino ma in genere era il pallone la prima non faceva la sarta e quando sarà a settembre perché la scuola cominciamo al 34 il pareggio e con il fiocco rosa le bambine gioco azzurro i maschi sempre sciolti questa cosa e mi fai andare uno dietro tutto il percorso lei con questa cartolina che nella parte cina di di quelle di tipo cartonate che ci stava dentro certo di suscitare delle due di lettura un quaderno di quelli con la deriva nera cominciarono tutte quando facevo la terza la quarta venire quelli con le immagini di venezia differenze che per noi erano già una cosa e in fondo c'era di porterà da berja pitagorica risultare bagno quando faceva il problema di matematica che se lo lasciamo però ad esempio il vocabolario visto in prima media non sapevo che cosa fosse proprio il rogo lario di lingua italiana lettura in classe ho avuto insieme il suo campionario della lingua italiana agrario di latino il vocabolario di tutti e tre insieme ti fa imparare a ballare quindi era abbastanza complesso il passaggio da la vita di campagna già andali in questo paese che comunque era un paese più grosso era al centro del paese c'era salone tecnico oggi anche lui fermarsi a molestare le cose che prese la soddisfi levano e shell a questa questa scuola poi lì c'era anche la scuola c'è la famosa scuola forestale hanno anche lo scopo che stava per c'era già negli anni sessanta quando io andavo io nel 1960 la scuola e ragionate l'istituto forestale la scuola forestale di cui c'era un tue mani all'andata ero l'ultimo a salire quindi era pieno di anche di ragazzi grandi in facevano l'istituto forestali e che poi dopo essendo appena nato i primi che si sono diplomati sono tutti diventa là di qualche forestali che era un eccellenza per creare santo stefano addirittura mi sono comunque un ruolo che erano un'eccellenza nera c'era questa sede della scuola della stella forestali come corpo forestale che era un palazzo governo modernissimo è ancora un bel palazzo grande che stavano tutti questi dirigenti e anche penso dipendenti così la povertà di ma multi abitavano nelle loro case quindi quelli peggio ci stessero solo i dirigenti e più c'è la questa scuola era nata questa scuola forestale che aveva portato a questa in questo paese in questo paesino che comunque tubetano durante la guerra era stato distrutto e degli anni 60 anni torno era stato ricostruito ma c'è anche questa bellissima scuola oltre la scuola nella 9 a scuola media cantava in un appartamento diverso superiore questa scuola superiore allora era soltanto forestale poi un'ora dopo hanno messo avevano messo anche a scuola esperimento aria dopo si va fiera non evoluti all'inizio solo scuola forestale comunque era molto frequentata insomma era con noi c'erano anche anche questi questi ragazzi facevano la scuola forestali piacere comunque però mi dispiace perché questo nostro destino qualcuno che voleva commentato raccontavo le mie esperienze mi diceva racconta al tema piacere 40 cercar casa col tema piacere amici racconta che si installa in questo forse racconta casa è stata di largo ma l'esperienza erano sempre quello e io avevo una cucina che stava li canta menti più grande di 25 anni e con lei andava a fare tutte le esperienze s'andava raccogliere moglie sandra raccogliere le castagne andava in giro si andava a fare anche quello che magari anche è la bomba esattamente quindi però non sapeva niente quando sapeva voglia di fare un disegno non c'era il foglio che fare il disegno si andava a prendere delle lastre che c'era una specie di lunedì un pezzo di montagna ma non molto grande con queste lastre che si stavano si staccava piano caldo queste aste sporta mancanza si faceva disegni che convogliano il nostro modo per le matite quelle ottimo la serie perché da prodi ci costavano troppo erano quelle più generosi ea puntare poco e quelle da 12 ma militavano pareggio che aveva già come da lei era pennino grazie mille di avere io [Musica]

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L’intervista, della durata di 56:08 minuti (link: https://www.youtube.com/watch?v=tiOQ3wH3PJ0) si focalizza sulle memorie infantili e scolastiche di Lia Rubechi. Nata a Caprese Michelangelo, in provincia di Arezzo, nel 1949, ha lavorato come insegnante nelle scuole primarie. Ha vissuto la sua infanzia nella frazione montana di Fragaiolo, con i genitori; il padre, manovale avventizio e successivamente operaio in una fabbrica, aveva studiato fino alla sesta elementare; la madre, invece, proveniva da una famiglia di carbonai che, grazie ai risparmi, era riuscita ad acquistare diversi terreni e a raggiungere una qual certa agiatezza economica. Il suo percorso scolastico propriamente detto si è svolto dal 1955, quando ha cominciato a frequentare la scuola elementare, al 1966, anno in cui ha conseguito il diploma quadriennale presso l’Istituto magistrale. Ha successivamente proseguito gli studi presso la Facoltà di Magistero dell’Università di Perugia. Ha dunque studiato nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta: anni caratterizzati dalla transizione di larghe parti d’Italia da un’economia rurale a una industrializzata, nonché dall’esperimento del centro-sinistra (Lanaro 1992, Crainz 2002).

Rubechi ha frequentato le scuole elementari a Fragaiolo, nella frazione natia. Aveva però imparato a leggere e scrivere a cinque anni: la zia, nominata maestra ad Anghiari e ospite a casa sua, l’aveva portata con sé a lavoro per abituarla alla disciplina scolastica e lei, a sua memoria senza neanche accorgersene, aveva assorbito le nozioni impartite. Un maestro con cui il padre aveva studiato in quarta e quinta elementare, interpellato sull’opportunità o meno di farle sostenere un esame da privatista per accedere alla seconda, aveva tuttavia consigliato di non procedere oltre. La videointervistata, inserita così in una pluriclasse in cui prima e quinta elementare convivevano, prestò molta attenzione alle lezioni impartite alla quinta, come ad esempio quella (ancora impressa nella sua memoria) sulla rotazione triennale. Singolare era del resto la figura del suo primo insegnante: «questo maestro aveva avuto il posto di maestro non perché non aveva come si chiamava allora la patente da maestro perché allora si chiamava la patente ma semplicemente che si era reso disponibile a insegnare avendo fatto il seminarista non so quanti anni» (m. 12.11 e ss). Di lui rammenta la severità delle punizioni imposte ai compagni di quinta, che non di rado si rifugiavano sotto al banco per sfuggire alle sue bacchettate.

Fortemente eterogenea, del resto, era la composizione delle classi, dove i tassi di ripetenza si assommavano alla pratica delle famiglie, soprattutto quelle che abitavano più lontano, di posticipare di uno-due anni l’ingresso a scuola dei figli affinché fossero capaci di affrontare la strada da soli. Un esempio era il suo primo compagno di banco, nato nel 1942 e quindi molto più grande di lei. Gran parte delle bocciature erano causate dalle assenze: assenze dovute alle intemperie, ma determinate anche dalla necessità, per le famiglie, di trarre sostentamento dal lavoro di ragazzi di 12-13 anni. Il picco maggiore di assenze era raggiunto nella seconda metà di ottobre, quando le famiglie erano coinvolte nella raccolta delle castagne, essenziale nell’economia appenninica di Fragaiolo: l’insegnante, che con quella medesima attività arrotondava lo stipendio, sospendeva di sua sponte le attività didattiche dal 15 ottobre al 1° novembre. Altra accortezza era porre l’inizio delle lezioni alle nove di mattina, per consentire agli alunni più lontani di giungere in tempo (Ragazzini 1996). Abitudini abbandonate con il trasferimento dell’insegnante ad Arezzo e la sua sostituzione con nuove maestre: «ma le proteste dei genitori ancora le sento», rievoca Rubechi al m. 25.16. Erano tutte docenti che, a eccezione della prima, non essendo più tenute a risiedere in loco, si spostavano da Sansepolcro in autobus. La prima insegnante invece, moglie del capo della squadra mobile di Arezzo, era stata ospitata a casa di Rubechi in quanto unica dimora di tutta la frazione a disporre di servizi igienici. Giunse a casa sua con un libro di fiabe in regalo: unico volume adatto a una lettura infantile, venne letto dalla videointervistata talmente tante volte da consumarlo. Interessati anche le riflessioni sul momento dell’intervallo come occasione in cui differenze discrasie sociali diventavano evidenti: «dall'intervallo anche lì si vedeva le condizioni economiche delle famiglie perché quelli che stavano bene magari avevano prosciutto pane e salame ma per altri eran castagne» (m. 22.56 e ss).

Più brevi le note sul percorso scolastico successivo. Per quanto riguarda le scuole medie, per frequentare le quali era necessario superare un esame di ammissione (sarebbe stato abolito solo nel 1962 con la legge 1859), Rubechi si sofferma sulle lezioni di analisi grammaticale e analisi logica impartite dall’insegnante privata. Delle scuole medie ricorda soprattutto la presenza del latino, da lei giudicata pervasiva ed eccessiva. Dopo la conclusione di questo percorso i docenti suggerirono alla madre di istradarla verso il liceo scientifico, ma quest’ultima preferì iscriverla all’Istituto magistrale di Arezzo. Rubechi lo frequentò soggiornando in un collegio: di quegli anni conserva un’esperienza positiva, in quanto la vita in comunità le consentiva di svolgere i compiti in gruppo.

Fonti

Fonti bibliografiche:

G. Crainz, Il paese mancato. Dal miracolo economico agli anni Ottanta, Milano, Donzelli, 2002. 

S. Lanaro, Storia dell’Italia repubblicana, Venezia, Marsilio, 1992.

D. Ragazzini, Tempi di scuola e tempi di vita. Organizzazione sociale e destinazione all’infanzia nella scuola italiana, Milano, Mondadori, 1997.

 

Fonti normative

Legge 31 dicembre 1962, n. 1859, Istituzione della scuola media statale (GU Serie Generale n. 27 del 30-01-1963), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1963/01/30/062U1859/sg

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