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“L’essere maestro o maestra perché avevi vinto il concorso dovevi scordartelo”: memorie del gruppo Mce pisano

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/1004
Scheda compilata da:
MONICA DATI
Pubblicato il:
28/02/2022
Nome e cognome dell'intervistatore:
Francesca Petrucci
Nome e cognome dell'intervistato:
Michela Lanciani, Isabella Moretti, Giovanna Zitiello, Tiziana Gasperi
Categoria dell'intervistato:
Insegnante
Livello scolastico:
Scuola primaria
Categoria professionale dell'intervistato:
Insegnante scuola elementare
Data di registrazione dell'intervista:
8 marzo 2021
Regione:
Toscana

[Musica] avevo venivo anch'io da un'esperienza di doposcuola lasciamo con inquadramento del tempo pieno erano gli anni comunque in cui il tempo pieno era visto come una rivoluzione anche come una rivoluzione democratica perché non si trattava soltanto di un tempo più lungo che fate in modo andava incontro ai bisogni delle famiglie ma si trattava proprio di fare scuola in maniera diversa di creare una comunità educante quindi questa parte diciamo cioè dall'inizio c'è già punto nella usato malattia l'ha presa nel doposcuola colonnino è il primo dopo si muove tra problema torino delle belle letto spesso che si parlava del tempo pieno come il modello di scuola che permetteva alle mamme di lavorare fino al pomeriggio inoltrato una serie di tenere a bada nzioni più possibile nella figura c'è sempre stata questa doppia faccia un odio il terreno si fanno mecenero ancipa emancipante anche quell'epoca perché i bimbi a scuola a scuola ci rimandano le mamme che così potevano lavorare quindi ma dentro non abbiamo sempre vissuto comunemente che ci fosse il doposcuola dove noi li signorini ha detto scola macevi pomeriggio vale di meno dell'insegnamento mattina egli dovevi far fare le elezioni però molto rapidamente da fatta la legge in questo caso non gabbato lo santo ma hai aperto delle possibilità ai squarciato una situazione immobile dal tempo vallini mangia seno e poi molto velocemente anche l'autoscuola rito sono il baby sitteraggio diventato un'altra cosa se ricordo il do il mio doposcuola la tenacia qualcosa da davvero già il seme dei laboratori subito una scusa per tira mente la breccia notte si facevano teatro come ci facevamo avevamo gli modera facevamo i giornalini il giornalino per esempio è stato uno dei segmenti che chiaramente veniva poi anche nota la pedagogia freni il giornalino il testo di dell'aula certo ma anche io mi ricordo nel mio privato insegnato alle alle germoglio dove c'era una maestra nome sarà storica diciamo della sinistra pisana che era lo agirà corsini che credo che sia dicevo la giunta e c'era lei è appunto insieme avevamo solo tre classi che facevano il doposcuola perché gli spazi erano piccoli e il pomeriggio noi facevamo uscite organizzavamo con quella bara quindi laboratorio è già presente diciamo dall'inizio nella ricerca store del search età storica quella scientifica la creatività la cartapesta per esempio il teatro sono tutte una sezione molto [Musica] e l'anno dopo che appunto ero sant'ermete ecco c'erano anche dei comitati di quartiere per esempio appartiene appunto della don milani che ha tutto ha una lunga storia di sperimentazione educativa scendere miei appunti ci lasciamo disco fatta tutta anche nonna il pur comitato di quartiere che non mi ricordo se non volete aprire il primo maggio che chiamò teatro gioco vita che era questo gruppo che faceva teatro tornato davvero da nino ci vive basterebbe infatti richiamato anche da lungo i lati 20 dicembre che lo conoscesse tramite luna sono contenta a farina mattina mariano vennero loro a fare teatro e di bethel piazza scende il portiere della piazza del quartiere facemmo di delle alle nazioni e coinvolgendo le persone quartiere quindi non soltanto la scuola quindi una forte integrazione a che con il quartiere questa era una delle caratteristiche anche delle scelte mi fai venire in mente apre e chiude una parentesi invece più generale qui a pisa appunto il teatro gioco vita che ricordo anch'io nel mio doposcuola anche prima ancora di aver incontrato le mèches invece a livello nazionale erano gli anni del gorilla quadrumane scala che il teatro st la camera molto in questo momento si stava avvicinando proprio alla realtà scolastiche non era più il teatro accademico voglio di frontale dove c'era il rettore e il pubblico ma comincia ad aprirsi alle piazze il tea dunque di terni la pallamano e la via di mezzo che era il pad passatore che scrisse famoso la maestra matri è una felice sociale quindi questo connubio proprio questo livello proprio di letture della bibliografia di quel tempo anche che erano lì vado la velocità val neva rosa era tellaro canevaro è il nonno e di cosa non cercato su internet camerale a scuola con il color si diceva che invece il rabbino sul cavallo e la notte atlante che è successo abbiamo un incontro tra titani in qualche maniera una scuola che si voleva rinnovare ma anche il territorio come dice giovanna se ci aveva degli intuiti anche dentro gli altri amministratori motori che era passata ora passante allora è quello che ho nel attimi la controcopertina ce l'ha scritto anch'io anche a sparaco siamo da serie a questo rio cura riprendersi le grazie shermi di capo di rappresentazione civile pubblica si è quindi era tutta una serie di aperture che e di sinergia che si creavano così la bisagno in scia nasce io in un riascolto dargli 10 ma aveva invitato alla prima ragione è trovato la data della prima di cannes dove però non c'è il verbale 13 dicembre 76 ore 21 io non mi ricordo dove eravamo mi fa questa sala grande è però non riesco a ricordarmi dove è sicuramente a tenerla c'era pino sica perché le scie peas hanno qualche modo nasce dal gruppo rushydro canzone per borea non so rally come lascerà nasce direttamente dalle mentre scopriremo poi che le bisce toscano invece ha una lunga tradizione soprattutto quello fiorentino con tanti gruppi che fanno parte poi che fanno riferimento ai gruppi nazionali da quello di studiare topologia a quello di matematica lingue noi no no no vabbè nasce così c'è questa prima riunione e poi ho trovato ho visto legno sifakis alla musica era un docente di sociologia dell'università di pisa le strade pisa un difficile di dada sicuramente più grande e più grandi di noi avrà avuto noi c'era anche uno che lavorava sempre quello cinese e la e nome di fordo trocchia probabilmente c'erano altre persone ma che appunto non avendo la scritta no non me lo ricordo e comunque non so se ci sono arrivata perché appunto è stata propria ambrogina qualche modo a dirmi nasce le dice perché lei comunque era collegata cioè c'è la testa legamento la pedologia cioè mese però non lo so però che quelli erano anni 76 cui avevamo tanti di quei contatti che tante cose che erano in movimento che era anche un po difficile subito dopo perché ho trovato prima quaderno del 77 che però partiva da partiva da un seminario che avevo fatto del completamento della rete regionale agosto a vicino coach i corsi di cui poi parla dopo può invece dopo aver imparato tutto questo paderno ha messo tutti i fondini lo trovate un altro che invece parte dal febbraio ea febbraio premio febbraio del 77 18 febbraio no nemmeno quando subito che messi domani il 18 febbraio il 77 coordinamento nazionale di educazione corporea a firenze e c'erano firenze arezzo lucca pisa massa bologna modena ferrara napoli brescia e genova io questa palla forse era in firenze la domanda legge la scritta decido all'altro incontro confronto tra le metodologie seguite dai gruppi e quindi si parte dalla biografia cioè questa pensato di mafia attenzione c'è in realtà c'è tutto c'è tutta una letteratura è quel periodo che è quello della psichiatria per esempio è anche femminismo a cui fa riferimento il gruppo nazionalizzazione quadro diciamo teorico è un po questo cioè quello che viene dalla cosa abbia in italia ma dall'elica cooper l'accusa cioè tutta anzi ne ho trovato anche il concetto punto non quaderno c'è anche il ci sono anche riferimenti bibliografici e e usa poi una pratica che è molto vicina autocoscienza però ci sono dei punti che secondo me sono sono illuminanti ancora ora in ora in ora è stata quindi sicuramente si deve parlare di franco può essere salito presenza di fragola poi appunto ma è salito da lei uscire no radice questione di fondo anche se questo gruppo ci chiama ancora di educazione corporea siamo d'accordo che la nostra è una metodologia la demografia si allaccia al lavoro che si fa necessario partecipare agli incontri nazionali chi è più piscina dei gruppi presenti può prendere contatti polare crescita che possono essere collegate quindi in qualche modo e antonio sud realtà lontane di luca p lucca propone un archivio di tutto il materiale prodotto sul corpo dal movimento e del materiale esterno quindi in qualche modo questa cosa di costruire di dare subito da memoria di questi ha subito una memoria è un po presente dall'inizio 15 sul canale pressione sulle procure figli e nonna quindi quindi scegliere sorella sul lavoro che si fa nessuna cosmo sul corpo che restano allora che si fa sul corpo e ancora non vi chiamate amici cioè queste multinazionali ma coordinamento massimale per l'operazione comporta delle situazioni colpo e quindi appunto ci sono alcune persone che sono state fondamentali no da appunto nora giacobini questa manna che io mi ricordo ma fino sì sì c'è un presente fisicamente l'audio melo non è però tutto quello che in qualche modo si pone anche rispetto al fatto di essere uno dei gruppi nazionali e ma se la nostra era una metodologia che quindi in qualche modo deve essere trasversale tutto questo non può essere soltanto un gruppo nazionale ma in qualche modo l'occupazione deve emigrare permeare tutto perché l'altra volta si trovava a dire che cioè che a fronte di un movimento che non è mai stato diffusissimo io credo che il massimo degli iscritti in un anno c'è stato tremila no in generale in tutta italia saremmo arrivati altri milano lo so questo lo devi confrontare tema con i dati appunto le mèches e non è mai stato il movimento di massa assolutamente è sempre stato tra virgolette un movimento fra virgolette me elitario ma non perché lo voleva s ma perché appunto per le cose che si dicevano anche prima forse perché anche un po come ti ci doveva avere una propensione si è messo in discussione no a mettere in discussione il ruolo esposito e l'altra volta si tentava giovanna ascolta perché la cosa dite de france si tentava di ricordarsi anche in che contesto nazionale si collocava la nostra scelta di educazione corporea perché ora la iata ha appena detto non apparteneva già d'amblé a tutto il movimento anzi che non ha mai degli anni è stata una lotta anche all'interno invece ti portava anche questa linea a fronte di altri gruppi quello di genova piuttosto che quello di chieti che si occupavano o quello del di ronco delle giornali perché avuto veniva realmente quelli del nord che non ti assomigliavamo pur essendo dentro la becera perché loro facevano più un discorso che nasceva anche da dai quadri del partito comunista erano più sindacalizzati come ti posso dire avevano un altro modo di di praticare la cooperazione educativa perché poi l'obiettivo era quello per tutti cioè una educazione che fosse appunto democratica a vantaggio degli ultimi nessuno escluso eccetera però diciamo che alle agli italiani di tutta italia ogni tempo alla scelto una sua specifica con questo notato come una che era la ricerca cioè la ricerca quindi un atteggiamento di ricerca di non dare per scontata la conoscenza ma la conoscenza si costruisce insieme a un partire dall'esperienza questo è chiaramente un portato da di fame e non appunto rispetto alle scienze agli air ball riportate tutta quella senza cena molto molto operativa bambini devono fare esperienza devono ricercare nonna e quindi c'erano e quindi c'è questo passaggio che è illuminante questo roberto che io non mi ricordo c'era che a un certo punto dice il lavoro di ricerca è una riscoperta di se stessi come questo avviene nei gruppi questa riscoperta non è automatica nel momento in cui si reagisce allo stimolo e nell'analisi di come abbia quindi c'è e subito dopo questa mariarosa i tuoi aspetti quello del comportamento individuale quello sociale vanno portati avanti insieme e questo è il cambiamento cerca mento grande questo cioè l'insegnante non appunto a scuola col corpo vuol dire che la maestra è entrata in classe con il corpo e quindi il lavoro che deve fare un lucro anche di ricerca su di sé di consapevolezza dei propri vissuti ma anche dei propri agiti in qualche modo cioè dei comportamenti che metterà e questo è possibile solo facendo un lavoro che è un lavoro che facciamo insieme ma che un lavoro che in qualche modo ci va a va a scardinare quelle che sono una sicurezza l'esempio è i nostri buoni perché il nostro la famosa questo si è già detto l'altra volta la discussione sul ruolo dell'insegnante il ruolo cioè la famosa al famoso incontro la fano che ci dicevano no a fano a rimini non è una cosa invece mea dovete incontrammo norina io maestrina appena fatta nemico lbj questo kargar cartello dove l'insegnante bruciano voce che negava si negava proprio perché prima adesso insegnante l'insegnante una persona partiamo dalle parliamo da questi riducibilità dell'essere dotati di un corpo sessuato set è tutto già allora ciao allora l'allenatore linfa non ha ancora questo parità di genere la termia della città deserta che fate anche verso la cantina che ci sono anche due allora sì questa era già questo era un grande e quindi era un grande tema non si probabilmente anche perché a livello nazionale i vari gruppi territoriali in effetti avevano delle differenziazioni notevoli quindi al momento il vostro potere essere bureau più corpo e con siccome intrigando un pò romano per esempio ha lavorato lavorava proprio sulla su questo sulla sulla relazione corporea relazione adulto bambino e portava avanti questo al momento il gruppo pisano se molto anche no riferito l'agente romanzo esempio romano che diciamo diciamo che la ricerca di tutte e due gruppi andava loro mano storico perché sono impegnato parecchio prima però andava in quella direzione sì infatti uno che quindi se facciamo e quello col viaggio test e alessandra baseball che però io non l'ho data non l'ho trovata quindi quello di cui si parlava sempre all'altra volta si accennava ed è lì che io sono entrata nel gruppo a sé non arrivate le storie appunta serchio in questo convento di suore dove viene invitato dal gruppo giorgio testa e alessandra kingsburg pisana quindi 28 romano in questo caso due esponenti del gruppo che vengono a tenere questo seminario a pisa e non so chi altri erano gli invitati a questo seminario come diciamo i discenti tra virgolette e forse andava male io mi ricordo un gruppo numerosissimo non c'erano solo le scritte pesci e pisani appunti lasciati e dove si lavorò sul dio e noi prima il ballo solo questo a partire dal nome di battesimo a porta ha dato questo nome di noi non saremo scritto allora in questo quaderno è quello il 77 però che non ho trovato mattina che siano 77 mai ragionato sempre dire che di questo dio 23 febbraio quindi poco dopo preparazione intervento per il cd io questo me lo ricordavo moltissimo tempo dopo ma voi c'eravate sicuramente isa dei ceri che cosa ci ha detto van damme a casa della senatore a dire cosa noi facevamo per cento numeri era l'associazione che queste search quella diciamo più legata sia al pc ma anche diciamo più preparata alla scuola democratica e antifascista adesso però molto sui contenuti e cose ritornano come sentirti in questa preparazione the master civiche che lo anche da averci perciò qui che erano intanto scarabocchiato no e allora se non c'entra ma c'era ornella è ok c'è una data scena alla oudin le3 febbraio 77 l'anemia amici nel vento dei cd mag afferri mai moda moda votare per insieme dati allora non era scusa 77 70 76 casa che cioè ma noi invitati dal cd o era un assemblea comune a como non te lo ricordi vabbè allora per quale motivo non ha certo punto facciamo questo confronto col cd probabilmente perché degli amici nemici perché è sempre stato il programma mente del gruppo c'era qualcuno è andato in un ora in forze a napoli giochi forse era del cinema no anno che ho già nella seconda metà del xix dalla crea in questo intervento mercato dice lavoro e michelle come organizzazione auto aggiornati va a chi l di share due decreti derivati spazi veramente offerti 3 cosa farci dentro quattro ma è bello c'è la logica 5 fine al fine fine obiettivo trasformazione della persona e della professionalità 6 professionalità funzionale alla trasformazione sociale e l'ora la perpetuazione del sistema più chiaro di così che però mo delle rivoluzionarie quindi questo articolo che questo ballino documento non ho questo era proprio l'intervento che noi poi siamo andati a casa come ci sentivamo al solito fulvio nere no no fuori modo loro tu eri gradire noi eravamo giovani alle prime esperienze se portavamo questa cosa che per noi la rivoluzionaria ma capivamo che in qualche modo era provocatoria cioè quello che dicevo anche l'altra volta quando ti parlavo del che si arrivava a scuola quello specchio si sente con con la cartella della maestra ecco togliere la cattedra l'ala si spostare da carte tra metterla da una parte non considerarla la juve metterci infatti anche qui on questo però è lungo ma se volete violenza perché dal centrale rispetto cioè cos'è le miscele me c è un luogo di aggiornamento che come prima finalità alla giornata la formazione quindi laddove non c'era stata la vitamina b di anni o le ssis successive ma neanche non c'è ancora stata dell 85 la riforma dei programmi con tutti gli aggiornamenti istituzionali e noi quello di oggi sono un altro aggiornamento al cielo siamo davvero dovuti inventare prima che diventasse un diritto voglio dire magari era compreso nei decreti delegati c'era un articolo sulla l'obbligo diritto dovere dell'aggiornamento ma non lo praticava nessuno certamente no scusa dicevo che ci penso alla parola forma la formazione dell'insegnante l'idea la parola formazione che è sicuramente una valenza ampia noi però quando ancora oggi si parla di formazione si fa in alcuni casi si intende esclusività ceco l'istruzione mentre la formazione dell'ici di arte mcn è un'altra cosa è come diceva prima isa giovanna è il pensare che te insegnante vai a scuola col tuo corpo con la tua coi tuoi sentimenti di quel momento con le emozioni di quel momento e ti rapporti a persone che anche loro hanno delle emozioni sentimenti e tutto quello che abbiamo dentro non solo la questione didattica non solo le azioni didattiche che era un discorso difficilissimo da capire e forse anche da praticare e aggiungo di rally e anche un momento da sé mahdi farahi tesi pedagogiche mano stiamo in cattedra ma mi viene in mente del sentendo tiri sentendoci anche l'aver spostato per esempio mentre l'istruzione e la scuola che dava le ricettine era una cosa immobile che arriva che partiva da e arriva per arrivare a b e nel mezzo e c'era il famoso prof prodotto da m c e riscoprendo questo discorso della formazione per ente per l educazione permanente metteva l'accento sul processo sono questi gli anni in cui tutte le parole che si ritrovano anche poi perché davvero poi mi ha fatto tesoro invece per fortuna anche la scuola istituzionale di cortona certo non a dili questa cosa del davvero da di posporre cioè di mettere al posto del prodotto il processo è di far attenzione al processo e quindi alle forme mentali le tre le sette intelligenze e via via nascevano di i semi era quelli e le praticavamo avanti da noi ecco perché riuscivamo già l'altra volta l'insegnante nesci e non andava a corse aggiornamento invece per tornare a casa con quadri nella rivista scolastica cosa faccio oggi ma per ritornare a casa e dire oggi come mi sento la prima cosa che mi devo dire è tra lucas è come mi sento cosa sta succedendo si rimette seduto un ginocchio non faremo non metto al posto del ginocchio del prodotto del bimbetto nel mappamondo se ho deciso che quella della sera lezione di geografia sul mappamondo ma ci mette oggi nome di vetro e faccio e faccio lezione sul sud ovest al sangue non lo so oltre la media era l'interesse quello comunque di stare sempre anche questa quindi questo tutta la vita da tutta la vita sì questo è diventato una fondamentale lo vieta sia se si sceglie mio qualche modo che questo che coinvolge anche il discorso della valutazione cioè a una flessibilità capacità di essere flessibili rispetto che non era né scelte di interessi di decroly nome recente intesa in prima europea vabbè si prende un argomento che di me si andava a riverside era proprio invece stare sul momento stare sul momento il successo e questo mi pagherà serie tanto in mente si mario lodi lodi verrà letto quando scrive la seco alfieri quella è quella sì io devo dire che il pisa certe facevamo il professore abbia anche un bicchier d'acqua dizionario solo avevamo fatto formazione con i tre maestri ceramisti numero cic rally bozzi e l'altro erano amici padre che non so che non è che erano stati tre i maestri molto innovatori un po indietro preside no non me lo ricordo ma proprio tennis eravamo bimbi loro c'è appunto simile a molti sperimentali si mischia invece o maestri non erano ma non mi ricordo io allora ancora quindi non so uno però qualche ad eder o si sta agitando l'altra volta anche la crisi e si lagrima lajimi stessa della cosa della tipografia esatto da maria pia crisi di fatto era già questo pur non essendo è un e scene senza che non ha mai frequentato questa cosa ecco questa parola della scuola piatti si no comunque sì tutto parte hai detto bene poco fa da questo nuovo concetto della formazione dell'autoformazione e dell'occasione di guardare con altri occhi quello che accadeva ed è come interpretazione dell'essere docenti prima di tutto di se stessi praticamente insomma questo ecco perchè non abbiamo mai più smesso uno stile che questo magari perché lungo non sforniamo un pochino la giornalista degli operatori scolastici sempre stato per le veci è uno dei suoi cattivi di essere come strumento necessario per realizzare una pratica educativa continua di rinnovamento nel rapporto tra scuola e società che questa della trasformazione della scuola che comunque la scuola trasformare cambiare e provocare cambiamenti nel ruolo di insegnante carnero dal rapporto tra insegnanti e alunni del rapporto insegnante genitore millennio tra scuola e società a milano in make up è già è veramente qualcun altro è certa chiaramente ci ha lasciato cioè tutta la parte dell'attivismo che aveva affascinato dalle finalità è stata perseguita all'interno del movimento attraverso lo scambio delle esperienze la cooperazione che fa esistevano anche questi punti di cooperazione noi abbiamo avuto uno per tanto tempo in cui parlavamo proprio del fare scuola a condurre questo la volta gli ho detto noi non facevamo i gruppi di scambio cooperativo almeno di materiali o questo loro visto fare relativamente di recente da luca quando mano in francia la mise confronti o si faceva lo scambio proprio delle tecniche di per esempio leader del materiale multibase dire agli italiani che noi quello no oppure a look di cooperazione si facevano banchi cooperatore cosa intenso io non l'ho visto fare più di recente quindi dell'ultimo decennio da luca che l'aveva messo in calendario per cui scermo riunioni organizzative o teorico o teoriche dove si andava appunto a ragionare intorno alla metodologia così via e riunioni più pratica quelle che fanno adesso quindi cos'è l'assemblea esatto ma i tempi non sono emozioni e le tecniche era più facile trovarlo in ambito alta di assemblea nazionale questo aspetto che allora venivano organizzate le mostre pennellate su come si fa l'astronomia queste cose qui però a livello locale memoria di riunioni più operativa in questa maniera lavoro sull'astronomia l'abbiamo fatto a roma quel tempo quella volta dove c'era nicoletta lanciano si diceva però come costume nostro quando noi ci abbiamo la riunione per fiere negli anni ruggenti di frange era più di un incontro tra merito a ciò che andava più succose sullo scambio presente anche l'ultimo quando c'era elena mezzetti sulla storia di pisa come fanno asioli al centro e appunto vera inconscio operativi cooperativi intendo uno stadio come invece favore al gruppo su gli schedari auto piuttosto che su come insegnare il concetto di numero io non ho memoria o forse sarò io che è quello che ti sto dicendo l'elaborazione degli strumenti era faceva più parte agli altri gruppi in scena valevamo come cosa fatta appunto di schedare sui boscimani mani effettuare che sul moderni di matematica splendidi o di geometria quelle edizioni nuovo italia veri e bellini però ci lavoravano a livello relazionale quelli che si riunivano nella redazione se noi acquistavamo alla fine il materiale che portavano a scuola però noi non abbiamo almeno io proprio non abbiamo mai fatto parte di gruppi di studio sui materiali ammontano per andorlini insomma mi fa qualche da un quadro del dei decreti delegati dove appunto c'erano tanti ore di aggiornamento obbligatorio dicendo il sonno sono pochi tuttavia di recente gli spazi intende agire sia per favorire la presa di coscienza della crisi del ruolo dell insieme hanno intonato sia per contribuire a realizzare delle linee propositive per una scuola formativa democratica realmente di massa è fondamentale per noi la definizione del nuovo asse culturale arte interno si attivi una pratica che veda gli insegnanti gli alunni produttori cultura che parta dalle armi sono sociali ea questo scopo è indispensabile l'unificazione della qualità di base del comporta il superamento per l'insegnante un ricordo nella scuola elementare per dire insegnante sintonizzata della scuola media la generalizzazione della sport tempo pieno infine una pratica educativa che si fonda sulla collegialità della gestione della programmazione tra i docenti collegiale utenti e forze sociali quindi c'è questo un progetto educativo che appunto va in qualche modo a in discussione il ruolo dell'insegnante ma sempre con questa visione molto legata comunque al sociale che gli rompe che questi sono qui eravamo in piazza un giorno sì e un giorno no infatti negativi arrivati anche delle geniali ancora dell'insegnante unico sì però decreti delegati in questo senso noi avevamo come dire gli interpreti se più federale dei decreti delegati perché ha voluto dire a un massimo della scuola compreso il decreto delegato sulla sperimentazione che prevedeva il lo staff bunker che anche lo spazio di sperimentazione per l'appunto quindi cominciavano a emergere anche nel nostro movimento nonostante le squinternate c'è un'esigenza di di supervisione che andasse a testare i risultati in realtà anche se molto in luce non era proprio il primissimo obiettivo questo qui però intanto c'era scritto nella legge 419 che tu sia quello della sperimentazione così come c'era la sperimentazione dell'altri scelta alternativa al libro di testo che era che prima di decreti prelevati 500 che però da comprendiamo il mio inserimento nella 500 chiesa che per ora di quegli anni quindi anche 70 certa infatti e noi in quanto insegna anche invece è anche se probabilmente nelle nostre scuole non ha bisogno la mia se c'era ancora il libro di testo forse da voi siano ancora proprio dissesto del nostro no invece nel marzo cominciamo io miliardi adesso ha brillato all'esame milani non ce l'ho mai avuto memorizzato perché appunto dico noi noi coloro che erano della bce hanno sempre fatto lottato fra virgolette e agilità ma anche con lei approvassero la scelta alternativa deve di una festa se non nel quale ha di più non è di questa cosa certo abbiamo avuto per ben pochi anni che lo detesto mia perche le scuole dell'istituto camera sono state veramente grato a scuole sperimentali sono questo quindi chi a putignano che sa talmente è cominciato da subito ma per che cosa ci stava dietro la la scelta di testa ci sta questo principio che ora diventa semplice tutta fatta al principio pedagogico è quello secondo cui si apprende solo ascoltando chissà il tempo raggio atteggiamento passivo del corpo docente in realtà pensiamo che le conoscenze si trasmettono dall'una all'altra non nel senso del travaso questo l'abbiamo 110 la morte è quello che piace tanto altezza ma letteralmente nel senso di finto dove si apre un coinvolgimento non solo cognitivo ma anche emotivo e comportamentale se dunque l'ipotesi è quella di recuperare l'internet l'essere l'uomo d'oro gene del giorno anche se cominciamo queste femministe nel ragazzo come dell'insieme mente ovvero di superare il preteso dualismo tra dimensione corporea dimensione nazionale all'interezza dell'essere uomo allora genere anche se acconciano essere femministe nel ragazzo come dedizione niente ma un vero di superare disuguali smo tra devozione corporea dimensione nazionale tra soggettive oggi ha chiuso la giornata inter valido nella misura in cui ci nessuno maturazione psicologica fornisce gli strumenti interpretativi e di intervento sulla realtà rimette in discussione a bugani di comportamento prendere una parola l'adulto capace di produrre cultura a questo scopo ci sembra importante sottolineare l'esigenza di articolari e corsi in piccoli gruppi di lavoro dove è facilitata la comunicazione era poco dalle persone va rilevato che porsi nel mondo nel modo professionalmente diverso detto prima implica per tutti insegnante l'impiego di più tempo nera nella professione in un modo complessivamente diverso di lavorare che che anche rende necessaria la definizione delle ore di lavoro qui cioè l'attività sindacale finale ora mi sono di portata questo intervento non avevano fatto che dovevamo fare un corso la scena ma pensaci nemici non so se lo abbiamo fatto ci sono i commenti delle mie alunne di qualcuno della mia nera della linea ronde che c'era stato vergogna tasca lima e b piatto milione gino scusata una brava brady fissa che scrivevano le indicazioni finora l'italia sacco bracci denti questo è molto significa questa genera sensi molto vicina un pochino di mezzo di cosa si rivendono da fuori un mucchio di di specifica quello dopo per dire in fiera ha fatto il gruppo questo era pro professor anno 9 marzo il gruppo era fatto da esa che 15 mm 70 76 fornella donatella domanda nasce dall inizio che si ricorda delle cose in una terra come la nogara gli anelli è stata insegnata da don milani bambini la conosce anche luca e ha lavorato sia lungo corso che si è staccata prima noto in quegli anni lavoravano 80 quindi hai detto che 9 mangerò quel rione marzo a 76 massari sera mentre millennio perché alla scrittura e la stessa il quaderno come mai questa riunione non c'era chi non c'era perché forse allora io io lo conosce che possono rilassarsi e la moglie di pino che da quest'anno ma non erano conosciuti nel ricordo parliamo ricompaiono rivedere la fase ha forse alla marinaro hanno fatto nulla allora fa c'era quella idea una ragazza ma quella famiglia che lavora nella e aurora che era un'altra nostra tamburini ma ora ho visto ho visto un amica di patrizia si è già qui erano 200 e molto evidentemente abbiamo già fatto delle esperienze di animazione abbastanza forte per battere letizia dice ma riprendiamo dal problema affrontata un'altra volta se lo stimolo e la stessa cosa di garanzia ornella fondo aia che l'altra volta non c'erano 60 e tutto il gruppo o qualcuno in particolare davanti e qui entriamo nelle dinamiche sinceramente di cui sopra nel senso che lì eravamo veramente sopra le righe cioè quando eravamo all'interno del gruppo data questa cornice bellissima teorica che non si può non condividere anche senti molto brava rimane inoltre il fai bene mi piaci netti però è vero che questa storia del garante cioè del oppure del incontrarsi senza reti non abbiamo come del rischio rischiata è vissuta anche riempiendoci di cocci e motivi più di qualche volta perché forse bisognerà raccontare il famoso la famosa animazione del freddo e del caval docs come aneddoto in questa cosa fatti cioè appunto non l'ha trovato un appunto su una recensione da qualche parte ma ora non c'è molto più dure pasticceri so però se risponde poi a lei massimo per chiarire un po la situazione voi avete già tutte a sant'ermete no no io guardo bu scuola e poi un'altra scuola io ero marianna loro due che erano l'anno scorso perché poi trasferirlo e le basi per un allungo solo tu eri tra di loro è marina la coratella era a cadenza insegnante del tecnico erano diciamo il primo scorsi il nuovo di quel momento è qui non so nemmeno dove siamo perché non c'è scritto forse a casa dorme una serie regali cinese consob allora prima sede legale la sede della prima sede era io quelli non l'ho trovato i mitici gr perché non sempre così lentamente primo appunti era una stanza allora in borgo borgo largo non ricordo che era un palazzo che forse era comunque un ente pubblico che ora delle stanze che dava per riunioni no c'era una sede dell'udi come dovrei commessi dove nasce poi certo tipo mentazione di sì ma se nell 82 vero c'era anche questa stanza che potevamo secco io di venire riunioni lì non vederla donne che io sono venuta greco vuol dire che io sono più alcuna nelle prime riunioni labbra le facevamo li diciamo quelle più ufficiali poi in realtà sono partite una serie di incontri che erano invece più di gruppi piccoli noi eravamo anche appunto amiche ci ripetevamo anche fuori e proviamo fa queste cose di tale delle animazioni utilizzando ben dispense comunque del umano e questa questa donna e aumenta girone c a livello nazionale ornella esagera era stata ferita le creative e poi io ero a noi che faceva queste cose che poi propone male al gruppo questo le mani garante problema che in realtà noi abbiamo provato a fare una cosa che nel femminismo alcuni gruppi e femminismo soprattutto quello milanese è stata la valtellina ratio cioè dove sa che modo hai partiranno poi prendono parla a ruota libera e vai un po più a fondo della tua conoscenza no perché qualche modo della tua coscienza ognuno si racconta e sicuramente avevano anche contenuti che te non hai pensato e che comunque vanno solo il flusso del raccolto però qui noi eravamo consapevoli del fatto che comunque tutte noi siamo culturali dati 15 dove vanno di e confezionare come facevamo a the condizionarci trevano utilizzare delle degli stimoli delle creare delle situazioni che evoca in modo ci scontentasse lo avevi già tornato del pavè conferimenti teorici e pavidi proust no del bayern non sarà breve il pavé di fus che però si assomiglia alla lontana alta tornio lancio è cioè quelle enunciate nella parlato in questi termini ma vennero chiara ci si riferiva linguisticamente alpa vedere l inciampo che qualche modo che gli scompensi quanti animazioni abbiamo fatto sulla preda borsa e nessuno centra a rifare deserto e quindi risalire dall oggetto a alla persona nel senso che è garante è però il problema garante perché nella mia borsa è una cosa come fra virgolette scandalosa che voi dovreste sapere io mi sono deputata e nessuno mi racconta è cioè è invece del tutto facevamo assolutamente tutto e nella borsa ci vogliono essere un monito certo la salute come sentissi a spellarsi proprio ha preso tempo ma del m facevamo a rosa per il fratello faceva ma anche la probabile si diano cinema già mancare nulla io quello che mi ricordo alcuni di ma riesco perché la serata era quella la sede ufficiale ma si fa si trovava assieme all in borgo largo dopo torna la circoscrizione 5 che a quell'epoca erano le circoscrizioni appunto abbiamo detto poco fa che avevano ridato unico la maternità sia a livello psicologico a rage è appunto questa associazione ora che avevano un fine comune che era e non c'eravate più merci la festa di carnevale periodo erano gli anni in cui a carnevale si faceva il carnevale delle strade che ricordati quelli che si è fatto all'inizio del gorilla quadro umano per obama quindi laddove cellule delle circoscrizioni che si ponevano il problema di contattare le persone sul territorio gli anziani piuttosto che le famiglie disagiate inclusivi si creavano delle sinergie anche rispetto all'associazione come la intendeva monoi nella mushi e quindi fumo ospiti dopo borgonato che io non ho conosciuto per degli anni non so quanto e in una sala della circoscrizione numero 5 dove non ci pagava affitto dove andavamo una volta alla settimana noi iscrivono le fiamme il nome lo dico questo nell 80 81 non c'eravate già più perché io sono venuto ha usato in me lo ricordo che riapre con la bici che c'era sul circo si trascina grigia decreteranno strana scenario grandissima sede era quella ospiti da democrazia proletaria questo è un piano terra di via san frediano a specchia siciliano e solo dio nato sono tante case anche dopo perché eravamo così se quel giorno una sala malandain sede ci si ritrovava casa mia che poi anche la sua casa per studenti in affitto dove si facevano oppure alla casa di oggi in casa dior nella biblioteca provinciale esatto allora a puntate l'erario fila già che si parla di sedi la prima a bordo la seconda dove c'è appunto anche ludiche così che dove c'è stato poi il centro documentazione donna quindi tutte sedi regalate praticamente non sei mai pagato una lira da ogni comune che a quell'epoca era gestita da un certo e sinistra ma molto molto informali non c'è niente cento segmentazioni nonna questo centro come nazione è stato successivo quello che avevamo già mentre lui diceva lui faceva lo in amore mio come de luca per un rapporto comunque con il collettivo femminista che aveva sede in vicolo dei diritti in questi anni però che c entrano no invece poi subito il punto circoscrizione 5 avevamo rapporti con il comitato di gestione della circoscrizione è in don bosco nel quartiere di don bosco che ci aveva una struttura appunto un centro sociale con un tempo ancora prima si chiamava centro sociale ci faceva le attività che non erano scienze sociali o no certo sociale proprio di quartiere non era di centri sociali no l'ho trovato provato quando si trasferiranno al pressione e poi dalla sottoscrizione in san frediano ospiti da dipingeva le rose riunione invece rea ma ripeto l'ottobre dello tempo conserva l'ottava riunione bce cartello be decide allora per ricordarmi cos'era succinte ve lo ricordate il centro di informazione democratica dove era in ambito cento sì se non c'è voluto il numero con terna mi chiamo fa un cartello che sede aperta il martedì dalle 17 alle 18 dic e noi ci trovavamo era era vicina appunto alla sede si senta lato libia in via costa via san frediano portavano insieme al materiale marcatura verdi mattina giovedì il pomeriggio 7 stuccare eccetera eccetera poi avviso al bollettino per lo spaccio del 7 dicembre insomma questi erano siamo e quelle abbiamo una sede pubblica il tocco italiano si e dopo sarà in via san frediano sempre a pezzi e bocconi saltellando saltellando forse per con qualche periodo anche di silenzio ci trasferimmo in un'altra sede istituzionale quella è l'unica che mi ricordo bene a calerno dalla kaleka appunto da jeda presso la scuola al concetto marchesi invece ora il liceo scientifico è quella struttura azzurro e blu blu che cade un po a pezzi e a cisanello a sulle scuole superiori dove c'era la biblioteca segantini sono tre scuole superiori quindi più esami si cisanello a un parco sportivo anche a tanto e siccome c'erano anche delle stanze ufficio dove c'era dei funzionari della provincia che si occupavano anche loro del centro di documentazione cioè un'emeroteca così via della provinciale questa funzionaria che si chiamava erma caleca ci aiutò anche lei ci ha dato una mano a fare le pratiche necessarie per far si fa ci mette a disposizione una stanza dove potevamo accantonare in un anno ha detto i nostri materiali qui dove faceva una finalmente delle unioni in un po l'uomo è adesso come si chiama dico che cosa ci arriva con cento perché adesso conosciamo analysis augurarlo quello non so più cosa ci sia dice ancora la provincia no ma in quelli dove saltano noi xvi ha fatto una riunione nonostante diamante da talmente comunque lì c'erano istanze della provincia di pisa che poi è stata smantellata non esiste più la funzionale si chiamava nel ma caleca indiano e della successiva questa questa serie forse non c'è anche questo è molto molto molto e non sono stato 85 no no no no no più tardi più tardi ci annoiamo mai tardi erano gli anni delle terre del lavoro sulle onde si lavora sulle ombre verbale quello che cela illegale delle ombre che ci vogliono una casa ma intanto il 90 ha portato solo nella spagnolo ne ricaverà ci fosse già tanta roba ecco che questo questo e verbale di quella famosa riunione cui ci siamo qui alla fine siamo alla camera degli etero ma c'entra col caldo i fedelissimi money questione sono forse dopo a caldo il freddo l'eros dietro questa animazione di cui giustamente un programma diceva noi ci riferivamo come a parziale nostra discolpa e dispense prodotte dal gruppo romano funzionava così che il gruppo si riuniva anche qui c'era quest'altro bella parola cioè belle figliole qui siamo nella sede della circoscrizione 5 al primo piano ci si siede appuntamento verso le serie pomeriggio e poi si arriva fino alle 3 di notte penso comparando ecco per questa affermazione il gruppo si metteva in cerchio chiaramente non c'era un leader ma non c'era neanche come diceva oggi non galante un osservazione di un osservatore esterno parziale gara luciana qualcuno che diceva intervenire al gruppo non c'è da c'era tutto paritetico perciò peggio mi sento nel senso non c'era chi faceva da specchio ne ha e il caldo è federata la principale e bisogna 1 si offriva di entrare dentro il cerchio bendato se non sbaglio correggetemi se sbaglio io me lo ricordo così mettiamola così poi dopo di ciresa che la versione e il gruppo doveva decidere senza dire alla persona che stava dentro il cerchio si stava creando una situazione empatica diciamo o di vibrazioni ma questo non faceva parte del nostro linguaggio non era una cosa accadrà non era una cosa new age non c'entra niente la mano con vizi partito probabilmente dal fatto che che l'empatia potesse arrivare anche attraverso linguaggi non verbali perché è questa lo dicendo un'altra nostro pallino di quell'epoca che praticavano anche nella scuola era quello di impugnare la lingua come codice prioritario e principale di comunicazione ma guardare a sondare sperimentare i linguaggi non verbali ecco perché c'era questa affinità col teatro e con la presenza corporea e così via regia ritornando a questa animazione il gruppo di poteva scegliere senza avvertire il malcapitato se mandargli un messaggio corporeo non meglio specificato di simpatia di accoglimento di calore perciò o di gelo quindi di repulsione di respingimento di quella persone quella personale genera sperimentale su di sé abolendo il linguaggio sia verbale ma in questo caso credo che visivo oppure visivo l'hanno lasciato come canale per cui ci potevano guardare non me lo ricordo forse sì successe di oggi perché ancora ancora senza toccarsi però perché non c'era quindi era un corpo bonsi e capiva qual era l'obiettivo in realtà però drammi totali per che scoppiò appunto la grana della non garanzia perché i gente che era probabilmente fragili emotivamente si sentì rifiutato veramente dal gruppo non si creò una situazione incontrollata doveva appunto le dinamiche questa sera la parola che andava tanto di moda che in quel momento esplosero poi per andare a cercare cosa io lo faccio fatica a ricordarmi cosa volevamo solo andare in quel momento lì cosa volevo stato quello era tante cose la cui parola corporea il rienzi ha cioè noi cioè la cosa la partita come dal punto di vista della proposta cioè aveva anche a che fare con tante stimoli psicomotori sugli opposti caldo il freddo vicino lontano quindi insieme non non aveva la sconvolgente la proposta quello che il problema è che non sapevi cosa succederà ha capito e lì cosa è successo è successo che a un certo punto non sa per quale motivo cioè perché io mi ricordo una prima parte invece che era in giro ed ha invece mi lasci ravamo poi a un certo punto tutti seduti in terra e i modi e capaci io ancora ora a distanza di più di quarant'anni faccio fatica a individuare che cosa successe successe qualcosa per cui appunto siccome in qualche modo appena ma non partiranno da un principio che era quello che non dovevamo fare le cose per dover essere meglio anche questo qualcuno non perché c'era questa persona al centro che in qualche modo naturalmente stava male allora uno di noi deve essere buono e avvicinarsi anche se poi qualcuno si era cucina c'era anche una maestà perché la legge che abitava lì a trattare che conoscevo c'erano anche persone che non erano il gruppo sonetto orario non mi ricordo più il progetto scusa di manga 7 teheran clonate ma era anche un gruppo che si conosceva come dice la stessa prima oltre l'esperienza sull'asti case oltre eravamo nei regolarmente e quindi c'era ma cosa in più se che legava a queste persone e quel qualcosa potevano essere anche i contrasti comunque già in altre situazioni concrete cose non chiare con di successo questa cosa che nessuno riuscì in totale si canalizzano estesa di stato facendo perché i nonni a nessuno di noi era riuscito in qualche modo a fare un passo per garantire non solo se ma che il gruppo e quindi questo quindi probabilmente tutta una discussione viene dal libro eravamo anche molto confuse molto ciaio nelle cose questa cosa se no della confusione che ideologiche nappato in una cosa di ma quando io sono arrivata nessuna sensazione che avvertiva da proprio questa di chiamiamo la confusione cioè di ki moon di quasi di insicurezza su su un percorso nuovo da intraprendere e anche di paura di cascare in una di nuovo in io non conoscerli conosco adesso questa ci sia niente però film oltre a essere insegnante di scuola materna che lavorava sul corpo a lucca è anche stata nello di congiunzione rispetto a noi pisane per quello che stessa che è entrato dalla porta principale dentro le scie che dentro il nostro fare che è la psicomotricità relazionato che è legatissima al corpo evidentemente progetti anzi birmania però la psicomotricità primo lince giallo scorrere la psicologia relazionale invece non nasce originariamente dentro delle cene ma nasce fuori dalle scene per il contributo diciamo di due studiosi che sono all'inizio all'inizio andrè la pr e gilbert di nuove come faceva di errori e questi qui sono due che hanno pubblicato anche una fioccano francesi andrè anche morto perché avrà avuto 90 in modo prima è che negli anni settanta scrivevano cose molto molto logan e mezzi averne del lavoro sulle sì quindi un lavoro più classico anzi così allora non due insegnanti di motoria quindi non partono come indossare gli esercizi condizionali del corso della materializzazione la corretta postura e così però molto presto poi mette un attimo aspetta se non si perde il filo della psi no della la seguo quindi nasce come psicomotricità relazionale come metodica soprattutto per i bambini per libri di bambini di vantaggioso per gli adulti certa per i bambini ed esistono il sacco di libri introvabili in questo momento per esempio quello su cui io mi sono formata tra noi una scarpa stiamo facendo un salto temporale perché la psico entra nel gruppo invece pisano molto molto dove negli anni 90 dopo il 90 gli anni novanta per cui il primo arco temporale non c'entra con esperienza corporea invece perché ha un suo un suo modo di fare di gestire questa tematica del gioco quando arriva psico amore a prima vista ma la sigo e successiva pronto e viene detto deve scegliere tramite della bimba lencioni che aveva che a lucca oltre che il lavoro della mia c'è che anzi forse nel frattempo era morto come gruppo invece il lucchese aveva aperto invece un'altra associazione quella di cui si sta ancora parlate che esiste ancora si chiama ego n.co ecco era la palestra hydra paletta eco insieme con altra gente probabilmente non tardata è che promuoveva sul territorio anne lucca e poi anche a massa carrara e poi anche no queste due realtà maschera delle ceramiche ancora due corsi stage di psicomotricità relazionale ma per adulti perché nel frattempo la psico che oggi tutta la fondata una scuola dove rilasciava una scuola triennale dove li lasciavano diploma superi siccome tristi cioè nei fatti ancora chiuso avevano ne andammo anche all'assemblea spettacolo vabbè lasciamo stare se non si fanno troppe troppe alain tesi al look venivano curati altri bambini a luca venivano curate anche bambini a che legge la cena con anche sedute individuali inviduali a che prezzo della beta o dica della praticità della nazionale poi nel frattempo anche la psicomotricità le nazionale che aveva avuto come fa padri a cui turi e la pr si scende a cui teorie fa per conto suo la tnt con la figlia a un layer fonda quella che è poi diventata l'analisi corporea della relazione che è appunto la psicomotricità per adulti cioè che è un analisi ci corporea lo attirava le radici nella pubblicità grandi teorici certo è vero se non trovi comunque se non solo perché era molto anno ci ha sempre detto che l'eclettico alcune scuole sicuramente però c'è da fare ma assolutamente non c'erano tanti anche altre influenze esco lumer diciamo così e tra i libri invece della prima ora di la fiera quelli perciò come studio sui bambini che noi abbiamo usato quando negli anni novanta abbiamo deciso di applicare la psicomotricità a scuola questo libro bellissimo questo però io ce l'ho in fotocopia perché non si trovava già più allora che i contrasti bello perché di davvero devo l'hanno usato di una tesi c'è un setting che ci raccontiamo perché a 100 e proprio da una rete dell'intera scuola quella struttura che richiama qualche modo psico che non ri precisiamo che questo era un diciamo un adozione di metodiche nate fuori della merce e mai supervisionata all'interno di gruppi nazionali della pace ma era una pratica diciamo una buona pratica delle insegne anche pesce pisa me non è neanche punte poi teresanna invece all'incontrario sono state delle vecchie proprio perché quello che facevamo insieme la psicomotricità cioè ci sono stati bravi percorsi che si sono intrecciati quando prima quando dopo però a questo punto viene da un'altra fonte diciamo è stata assunta da noi come buona pratica che vi era molta fine o quello che avevamo rolet ha studiato e rimasticato dentro le bisogni di tutti nell'educazione delle due foglie non comincerò tutto il gruppo pisano io ma il real momento del gruppo pisano anni 90 non c'è ragione perché la polizia riprese si stanno dicendo ma anche se è sempre sana non facevano che loro se gli anche loro l'abbiamo riattivate per il tramite della fismo però diciamo che allora in quel periodo in cui mi prendo che si rivede del gruppo pisano diciamo possibile la le persone a gino in tre più telese tiziana è in realtà non facevamo più incontri settimanali man eravamo nanostrutturati ma come movimento di cooperazione educativa che poco interessata ad allargarci tutto sommato rimasto un gruppettino molto piccolo alla fine cambio ci vedevamo facevamo delle forze cominciano anche a tina facevamo i calici vasi canta sull'iva adolfo dopo perché nonostante dopo perché 89 70 te a fare studiano palmiro macri perché ecco perché pisane età una tantum ma certo questo qui di arezzo c'era antonio longo era faceva parte di un animazione sul bianco e nero ed eravamo negli anni è detto perché questo andamento del gruppo pisano è stato un andamento carsico su dicevate l'altra volta dare qantas andava giù per esempio una fase successiva il tema si perdeva la sede poi si ritrovavano ci si ritrova una casa non han siamo pestati come dire il nostro no dunque perché questo gruppetto ha fatto dall'oltre fuori a poche altre persone invece ha continuato perché forse dicono cose probabilmente oltre alla così all'incontro che ci mettiamo all'esigenza di trovarci come insegnanti voi realtà siamo state grandi ricchezze e forse questo mese come mostrato a bollire perché in realtà noi non facevamo fatica a incontrarci comunque ci vedeva e quindi la relazione amicale ha supportato poi la relazione anche professionale didattica per noi alla fine era facile questa cosa perché c'è generale c'è un'amicizia che va oltre un po come se lo posso dire succedere valle mce romano quando io dicevo da una piccola ma essere una cosa così di provincia che strade per ricordano office sarobi ma sulla panca tipo di viale regina margherita con la mia borsina perché venivo col pullman dalla periferia fino in città fino a centro invece i grandi fanno grande una veneta ma fra quello detto mitch aveva la mia dice anche lui era grande come lui essere padroni in di milano rossa nazionale è vero anche che introduce testa prima che era poi un burino di me soprattutto è comunque che lo aveva era aveva una storia dentro la lotta continua aveva recepito la nostra politica è un anti acaro figure 1 con me non erano soltanto però loro erano anche i rapporti diretti più che amicali tra loro testa c'è la ginsburg erano compagni anche nella vita e quando io cittadino a dio che c'e la mia esperienza col tour ma torniamo poi in periferia loro invece continuavano quindi è anche gruppo romano e io credo così anche gli altri gruppi poi se avesse un gruppo solidale in quanto insegnanti che stanno su quella strada metodologica gli erano comunque io credo anche che le persone che si incontravano al di fuori e questo però c'è nella media in cui appunto quindi dal 77 all soprattutto 77 78 forse primi mesi insiste per noi ma è questo creava del degan i conflitti detto chiaramente c'erano quelli erano amiche e che si vedevano che non è che qualche vuoto anche quelle che decidevano cosa si cosa del gruppo avrebbe fatto e poi che invece si sentiva su esterne quindi questo è stato e questa questo tema qui è stato discusso tante volte anche all'interno dell'esercito romano io ci sostanza fino al 78 poi ma l'ha trasferita a brescia perché ho superato il concorso e mi hanno mandato la sua ma finanze e quindi dal 74 al 78 ho frequentato quel gruppo ma questa questa problematica c'era sempre quindi c'era il gruppo tra virgolette dirigenziale le motivazioni che hanno spinto tu come persona e poi insomma come maestra avvicinarti al movimento di cooperazione ma allora io penso che sia stata di fondo una questione di curiosità di conoscere metodi nuovi metodologie nuove non conoscevo le mc e non abbiamo mai sentito parlare mi stima mia esperienza da supplente annuale che allora supplenze si facevano lucidissime forse proprio la curiosità l'aspetto preponderante ma spinto a dare verso le merci ma io ero in un momento in cui comunque stiamo cercando delle esperienze diciamo innovative rispetto alla scuola ero entrata da poco di ruolo visualizzata ottobre 76 in ruolo dopo il concorso e ha iniziato a insegnare in un tempo pieno che stava nascendo allora quindi a marina di pisa era comunque un momento di grande fermento nella nella scuola quindi conoscevo delle esperienze comunque di innovative e devo dire che non mi ricordo come che sono arrivata a quella riunione a quella prima riunione alla nipar e alla fine del 70 celso appunto qualcuno che conosceva una aveva reattiva invitato e quindi in realtà io però ero alla ricerca di esperienze innovative nella nella didattica come lavoro con nella scuola perché tiziana invece ero in una scuola a prato e avevo aruta due anni di vuolo ecologici insieme a me c'era una collega che frequentava questo movimento di cooperazione educativa ci trovavo bene con questa collega avevamo molte molte cose in comune insomma discutevamo spesso tanti argomenti su tante sia della scuola che anche personali quindi niente lei mi invitò e io per curiosità ma anche per affinità decisi di andare e poi vabbè insomma io e poi dopo dopo due anni venne via da firenze però ecco diciamo i primi riunioni proprio le prime forze non so se non è che abbia fatto abbia avuto una lunga frequentazione però sicuramente era molto interessata mi piaceva questo ambiente [Musica] isabella perché invece sì come dicevo la volta scorsa per me è stato un incontro non ho cercato la bce assumersi che che mi è capitato per sbaglio io ho cominciato a fare la maestra appena diplomata ma dalla porta di servizio perché facevo i miei primi anni sono stati di doposcuola comunale in un'epoca molto appunto effervescente e ho incontrato le mie attraverso soprattutto i rapporti amicali perché alle effettivamente si stava elaborando il così il la frase il personale e politico davvero credo che mio incontro con leche sia stato una ricerca su me stessa che mi ha portato a questa associazione professionale che prima ancora che esse professionale era davvero un gruppo di persone con le con il quale ci si sentiva prima di tutto accolti e partecipi e appartenenti a un gruppo che che andava bene oltre l'essere maestri cioè è stato un prende tutto tutto insieme un meno unico e molto compatto e a 360 gradi quindi si è stata una ricerca non è stata la ricerca dell'innovazione perché in quel momento stavo lavorando a scuola è successo all'incontrario sono capitata a scuola perché in famiglia non avrei potuto continuare gli studi anche se ci ho provato per qualche anno ma poi è finita lì e una volta a al doposcuola mi son ritrovato in un contesto dove si cominciava a fare l'autoanalisi di cosa voleva dire stare al mondo che mai tutto essere uno in quel caso occasionalmente esercitava il mestiere di maestro si domandava anche quello cos'era quel ruolo e in sostanza è questo devo dire che questa l'impronta politica vorrei dire è durata fino a che è durata la mia partecipazione alle riunioni delle miscele cioè è stato il filo conduttore che ha marcato tutta la mia adesione al movimento da poco c'erano stati dei creti delegati perché sono del 74 abbiamo parlato della legge sull'integrazione sulla disabilità anche nei maschi incontri perché perché secondo voi sarà per portare il vostro e nella vostra esperienza queste esigenze dell'innovazione dov'è che vi sentivate strette dov'è che che ne sentivate che c'era bisogno di cambiare voi per esempio l'altra volta mi avete parlato sulla scelta alternativa all'adozione a libro di testo quindi una scelta che va con attenzione la corrente li con gli anni ma un loro piccolo tipo di innovazione è stata questa tutta la parte dell'aggiornamento e formazione su se stessi però insomma dov'è chi secondo voi mancava perché queste si fidanza di innovazione secondo voi per quanto mi riguarda forse perché avevo in quegli anni li osservavo che il mondo della scuola che lui stava intorno era un mondo ancora molto in quanto ex alunna cioè era il mio mondo di quando ero bambina dell'altra volta michele una nostra intervista non mi ricordo quali dunque ogni giorno avevi detto che arrivava a scuola con lo specchio e le maestre ti guardavano con gli occhi all'infuori no si vuol dire che c'era qualcosa che installato cambiandosi ma c'era qualcosa distretto si se si è appunto questo se penso a quei momenti li e quella scuola in cui ho iniziato come come insegnante come supplente era la mia scuola di quando ero bambina e le colleghe erano le maestre che io avevo lasciato maestre la supplenza alla mia maestra e era quello che mi si presentava davanti era il mondo che avevo lasciato 50 l'una e mi stava stretto sentivo che poteva esserci altro riprendo appunto gli albori dell'insegnamento mc e che per me si ripetano coinciso con l'inizio proprio della mettere piede nella scuola però dalla porta di servizio come dicevo in quanto signorina del doposcuola ma amy stava stretto già questo che io ero una figura di serie b quando sono entrata nonostante l'empatia quella vissuta da subito che sa che riscuoteva nei confronti dei ragazzi cioè che era reciproca un po perché io ero molto giovane più giovane della maestra in cattedra che evidentemente in via sentivano il bisogno di anche loro di una di una scuola che non si faceva che non si esauriva solo sul banco io me lo sono potuto permettere proprio perché nessuno mi veniva a sindacare su se rispettavo il programma non lo rispettavo quindi perché io tutt'al più per diciamo per istituti istituzionalmente dovevo solo far fare i compiti del pomeriggio i compiti che venivano assegnati dalla mai essa del mattino che come dice michela era quella degli anni 50 e in questa posizione carne né pesce mi sono potuta permettere molto appunto intanto di togliere i banchi intanto di cominciare a fare teatro cioè introdurre cose che nella scuola detta del mattino o istituzionale o comunque quella vera diciamo così faceva fatica a entrare come si deve diciamo questi queste sono state appunto le innovazioni che ripeto lo dicevo prima ci sono potute entrare in maniera anche molto poco sistematica solo dopo sono tentate una scelta consapevole e come dire è voluta da parte mia anche quando finalmente sono ho avuto accesso alla cattedra ma erano già passati dieci anni e ho vinto il concorso negli anni 80 dopo quindi una decina d'anni in cui ho potuto sperimentare laboratori e lezioni non frontali date dal fatto che appunto avevo libertà di manovra diciamo così nessuno mi veniva a sindacare se non finivo di fare il pil il programma della classe insomma riguarda mi ha fatto che ho sentito isabella mi ricordo che a prato anch'io visti una situazione di acqui di serie b perché la mia collega dalla collega del mattino la dirigente dove in realtà deve essere un tempo pieno alla pari ma poi da dirigenti fece diciamo l'agevolare qualche in maniera io ci rimasi malissimo ripeto di perché mi ritrovai a fare solo i pomeriggi pur essendo di ruolo già insomma erano alla fine anch'io a godetti di questa libertà mi sentii a quel punto di libera cioè lei si era preso tutto l'impegno delle materie fondamentali io ero in completa libertà di fare lavorare ai laboratori di vivere la classe in maniera molto più informale e stetti un anno veramente bellissimo ricordo sì anche con questa vicinanza bambini con le attività che facevo che erano sicuramente di ricerca quindi fu proprio un anno era piquet che era quello che è veramente mi si confaceva poi vabbè in realtà ho sempre cercato di applicare e così dove poi quando e dove potevo delle cose in cui credevo insomma che nella didattica normale negli anni successivi non è più stato così per ho cercato sempre di inserire un po il mio modo di lavorare nel normale programma quando potevo e se potevamo ma ho cercato sempre di farlo poi ho trovato sempre situazioni e colleghi con cui e poi i tempi erano sicuramente molto molto favorevole e che venivamo da un periodo era stato un periodo comunque per noi rivoluzionario dal 68 in poi quindi già il l'aver fatto le scuole superiori in quegli anni e con università erano gli anni comunque in cui tutto il sistema scolastico così come tutte diciamo quelle che erano le istituzioni erano fortemente contestate no cioè in qualche modo continuavano a rappresentare un paese che non era quello che le generazioni mi le nuove generazioni [Musica] volevano no non c'era quindi in realtà appunto quando noi arriviamo alle bici e cioè ci sono alle spalle da anni molti anni che erano anni di richiesta di cambiamento rispetto alla scuola sicuramente che prima citati decreti delegati ma lo stesso appunto doposcuola che anch'io ho fatto il doposcuola prima appunto di prima del concorso era scuola dove si trovava già a fare tutta una serie di innovazioni la dal dal giornalino al drammatizzazione teatro noi c'era comunque sì è vero c'era questa divisione tra la mattina e pomeriggio molto netta e molto netta però poi c'era comunque uno spazio già in qualche modo una dimensione collettiva perché il noi facevamo scuola comunale che era stato proprio il comune che aveva organizzato tutta una serie di incontri di formazione con maestri e più grandi di noi chiaramente roma essi che aveva un'esperienza e che ci avevano anche fatto conoscere tutta una serie di metodologie ma anche di pratiche didattiche nonno che derivano dall attivismo cioè quindi già sedico citare le bocce e quello che arrivava grana ceccarelli poggi loro sono stati delle figure diciamo di riferimento in quegli anni no perché tra quelli che in qualche modo ci davano anche ci insegnavano per me è stato molto importante anche giovanni parmini che era un altro maestro comiciamo innovativo impegni anni e io ero la preparazione a concorso l'avevo fatta con lui quindi insomma c'era comunque un grande movimento ma già tutto il movimento dei decreti delegati è stato punito punti livello più generale e proprio parlando di persone che sono furono chiamate proprio espressamente dal comune di pisa per il servizio del doposcuola si citava anche l'altra volta il bug di de bartolomeis che in quegli anni attiva ma a torino i laboratori anche quello gestiti dal comune di torino nelle scuole quindi questi doposcuola che cominciavano per rispondere a un'esigenza sociale di raddoppiamento orario della scuola quindi ma che immediatamente diventavano spazi altri che non rispondevano solo all'esigenza di un servizio mensa o di un raddoppiamento d'orario ma diventavano appunto i i prodromi del tempo pieno che difatti di lì a poco viene anche come dire inventato a livello istituzionale no scusa giovanna come si citavano l'altra volta mi faceva piacere appunto rammentarlo perché anche a livello di letture di preparativi gli approfondimenti ci ha dato una bella mano anche questa figura di docente più lontano ma che faceva rete a livello nazionale addirittura noi non era soltanto la scuola ma erano era davvero anche il territorio che era molto attivo proprio rispetto alla scuola per esempio che io mi hanno detto più scuola l'ho fatto alle zerboglio con al centro ma secondo anno che ero a sant'ermete alla tua milano anche poi diventata famosa dopo qui abbiamo contribuito a costruirla però c'era il consiglio di quartiere e che era molto attivo rispetto alla scuola c'era una commissione scuola nonna e quell'anno lì avevano per esempio invitato teatro gioco vita mariano dolci che somma era uno dei gruppi teatrali innovativi in quegli anni avevamo fatto tre giorni nel quartiere ma aveva invitato anche bernardini il corso main spo difesa lata su cui c'era stato con un telefilm prodotto documentario insomma quindi c'era anche questo caldo e visciano tra nel bisogno il desiderio di una scuola di rinnovare la scuola che non era tanto non veniva sospetto dagli insegnanti ma anche appunto dal dalle persone più attive nel quartiere ecco qui sto con legame forte è un legame che in particolare nel in particolare nel quartiere un appunto dove tra l'altro sono ben tre le scuole a tempo pieno l'uomo bambini moretti la spagna mercoledì ha spiegato dove il legame tra appunto il quartiere la scuola è sempre stato molto forte e non il primo uno scambio ed era questa idea anche bene della scuola popolare della comunità educante guarda molto per questo infatti non a caso poi negli anni siamo ultimi anni mi sembra 80 che capitata la circoscrizione 5 con le stelle che miscela altra volta che circoscrizioni erano come dei centri sociali in cui si facevano attività era mattini interessati innovazione a 360 gradi quindi questo rapporto territorio quartiere attento alla scuola si sentiva anche su questo non abbiamo ospitato quindi sì la circoscrizione 5 ha una storia diversa nella circoscrizione allora non c'erano tempi pieni insomma però era una circoscrizione tutte le posizioni erano comunque aperte al ai gruppi che christie volevano le mire se non qualche anno dopo gli occhi sempre lì alla circoscrizione 5 ho fatto per per un anno ci siamo c'era un gruppo che si occupava di consultori e ci siamo riusciti riunite ii ecco quindi c'era comunque questa diciamo questa apertura ecco questo si erano luoghi aperti di confronto e di discussione fosse uno dei primi dei primi seminari in forma di azione che si raggiunse con il l'autostop si diceva la porta nota di colore a fano o a rimini a rimini dove appunto una magnifica norina gestì un gruppo o cominciando lì a tematizzare anche il il genere del l'insegnante cioè forse è lì che ho scoperto che non era un maestro come è stato mio padre che appunto ha fatto il maestro elementare ma ero una maestra erano i primi anni in cui davvero si cominciava a mette l'accento anche sulla come di sul genere per l'appunto e quindi si metteva in discussione il ruolo ma davvero a partire dal profondo dell'identità della persona che lo andava ad esercitare si è quindi era proprio direi che era il self help of l'autocoscienza femminista applicata ad altri ambiti per l'appunto però che c'era un filo senza soluzione di continuità questo voglia dire tutti gli ambiti di ricerca si toccavano anzi forse erano con presenti nel momento in cui si faceva ricerca a questi livelli effettivamente come si diceva l'altra volta in maniera molto pionieristica e anche un po disordinata la sistematizzazione arrivata assai dopo però sicuramente c'era questa volontà di mettere sottosopra per l'appunto di andarci dentro per bene alle cose e dal punto di vista cioè quadro teorico a cui faceva riferimento all'educazione corporea del del monito di cooperazione educativa era tra l'altro proprio l'antipsichiatria per il fumo quiji nonni a in faura ho centrato temporali con tiziana insieme a teresa da michela isabella e giovanna che siete entrati i nemici e appunto con la psicomotricità di come siamo di due anni in fondo negli anni 90 ma quel parallelo questa attività come giusto ma mi ricordo tutto il percorso che abbiamo fatto sia sino motricità dopo i gruppi con a me la chiede marino sta nell e che poi cercavamo di riproporre anche a scuola e poi tutto il lavoro che abbiamo fatto con ortenzia mele acqua aria terra fuoco probabilmente è quello di io penso che non fosse legato alla mc e cioè io ho dovuto un po pensare un bel po ebbe però mi sembra che poi alla fine forse collegate ad amici e io ho preso parte io penso insieme a chiese insieme a michele era insomma e giovanna abbiamo tutte preso parte a quell esperienza lì ci siamo ritrovate tutte a quel punto io venivo da un'esperienza negli anni ottanta appunto diversa però poi negli anni nel 91 sono arrivata a pisa e quindi a metato dove ho conosciuto telese a michela e da lì poi abbiamo fatto esperienze importanti insieme quello sì mi sento fortunata di aver trovato appunto queste colleghe che forse le cose davvero non so non succedono mai a casa insomma avvengono e aso però ritrovarsi nella solita scuola con delle persone con cui insomma ti intendi riesce a condividere determinate cose pensieri modi di procedere nella scuola chiaro che fa fa fa molto piacere al molto piacere se posso aggiungere una cosa che diceva che c'era na che però mi sembra importante lei l'accennata cioè il fatto che noi veniamo da realtà diverse quanti come insegnanti no la nostra formazione quella di giovanna elisa era era la realtà pisana degli anni tra il 78 e gli anni 80 78 insomma più o meno mentre come diceva prima tiziana la sua nascita come insegnante avvenuta a firenze poi da lì senza asperità pisa insomma la mia invece era completamente diversa perché i quartieri dove io ho lavorato nella periferia di roma da maria invece magari piuttosto ceto medio borghese famiglie di militari insomma estrazione completamente diversa teresa ancora ecco questo questa formazione è nata su territori e su situazioni completamente diverse però come diceva tiziana poi è vero che c'era probabilmente proprio questa questo bisogno di cambiamento di trovare un'altra identità di maestra è che ci ha spinto poi a a trovare la stessa strada questa è una cosa che non avevo mai pensato al fatto che siamo di estrazione diversa non abbiamo fatto tutte lo stesso percorso il però è il fatto di essersi poi ritrovate sta cosa molto molto importante molto bella perché ci ha dato forza nel nel fare poi certe esperienze che altrimenti boh non lo so se almeno io personalmente è un conto di trovare altre persone con che ti danno no a quella spinta e quindi per poter fare delle esperienze anche un po diverso ma anche veramente forti perché insomma le sedute di pubblicità relazionale erano forte palestro fa bimbi irripetibili la gamma la classe ti ricordi sì sì ma penso che potranno esservi pro potranno forse no però insomma questo momento no di sicuro momento no di cura prima clima di noi no di sicuro però è certo sì però anche all'interno della scuola non tutta la pensavamo alla solita maniera meno male che un gruppo abbastanza nutrito c'era eravamo insieme a fare delle cose non tutte la pensavano così però prendo eravamo occupati da sola non so se me la sarei sentita no di proporre esperienze la proposta di terra acqua aria fuoco c'è proprio questo valore quindi di collegare due scuole in cui le persone la pensava allo stesso modo e quindi come dice il proverbio insieme abbiamo più forza approfittando appunto sempre di questa cosa che avete tirato fuori di terra cuori e fuoco nostra esperienza è stata se c'erano delle attività che vi ricordate come hortense è entrata in ma come mai interista se non ricordo male nota donna proposta denisa che aveva partecipato ad un incontro provincia sul teatro mi pare qualcosa del genere isae era allora sì ricordo dopo un incontro con gli amministratori locali e sulla cornice istituzionale era che a quel momento eravamo tutte il ruolo siamo all'inizio degli anni 90 come diceva prima giovanna qui su pisa per lunghi anni le amministrazioni sono state come dire favorevole allo sviluppo delle realtà scolastiche e hanno investito vorrei dire anche oltre che nell'aggiornamento degli insegnanti anche delle risorse su affinché il rapporto col territorio non si perdesse fra parentesi apre chiudo rapidamente per la circoscrizione dove avevano spendere le nostre scuole anche tutti gli anni sulla ricerca da ambiente che si faceva direttamente nel quartiere che era anche quella un'indicazione della mission nazionale però chiudo e ritorno agli anni 90 invece intera quali a fuoco in quell'anno semplicemente facemmo un gemellaggio della scuola duemila anni dove a quel momento insegnava moglie giovanna con la scuola di mutato dove insegnavano michela teresa e tiziana come punto di riferimento istituzionale c'era stata poco prima la firma di un protocollo d'intesa tra la provincia di pisa e i comuni della dell'area pisana diciamo fi quindi fino a san giuliano e comuni limitrofi che sempre semplicemente venivano stanziati fondi che andavano a vantaggio di progetti da farci nelle scuole che sceglievano a loro volta come partner delle realtà teatrali che appunto sul territorio noi scegliemmo il allora si chiamava teatro politeama pari o stregato avevano accordi musica quello di cascina e cominciamo a lavorare ma fortemente ecco qui siamo diventate più brave sul piano come dire prevenzione quindi prima di metterci in moto sì sì elaborarono dei progetti addirittura chiedendo incredibile ma vero dei denari che ci furono assegnati perché arrivammo primini in questa specie di gara appunto portammo a casa delle belle risorse con le quali comprammo una serie di materiali e perché soprattutto i soldi ovviamente non andavano in tasca degli insegnanti progettisti ma andavano a vantaggio delle attività e l'attività sostanzialmente erano di tipo teatrale espressivo e psico motorio il progetto era molto complesso ora lo dico a francesca io nel mio computer cpsc interessate le mando appunto per lunghi anni ho continuato a a rielaborare in quei progetti che vivaddio erano fatti anche benino effettivamente erano i primi anni di quello che poi poco dopo sarebbe diventato quello che veniva chiamato il progettificio perché tutte le cose nascono molto belle poi però cadore c'è un punto in cui toccano l'apice poi cadono però noi abbiamo beccato la prima come dire la rio e ce lo siamo davvero meritato perché abbiamo fatto cose egregie perché terra acqua aria fuoco e qui davvero mi sembra di poter dire che abbiamo interpretato al meglio tutti come dire i presupposti della dell'educazione cooperativa perché ci ri era il corpo per intero un'educazione non non direttiva entravamo in sala psicomotoria quanto ci si entrava senza scarpe maestri e ragazzi quindi era davvero una un'educazione anche egualitaria ma non perché noi derogavano dal ruolo di regia appunto di di tenere insieme il gruppo ma perché ci mettevamo all'altezza di bimbo per poterlo evidentemente ascoltare meglio insomma quindi la cattedra era saltata da quel dì e e ci incontravamo appunto con il corpo con il nostro proprio corpo in quanto ci mettevamo in gioco anche noi e ne ricava lampo evidentemente una conoscenza di chi avevamo di fronte che andava ben oltre davvero le scadenze burocratiche istituzionali dell'imparare tabelline piuttosto che lo so insomma le guerre puniche che forse a quell'ora però non si studiavano già più almeno in maniera voglio dire da sussidiario ecco io mi fermerei perché sennò diventa un fiume e poi mi piace ascoltare voi cosa vi ricordate di quella cosa e perché terrà a pari a fuoco soprattutto perché i quattro elementi perché qui c è un altra cosa perché abbiamo sempre considerati quattro elementi primordiali e fondamentali della della vita quindi dentro a queste quattro parole c'era tutto tutto quello che noi ci andavamo ci cercavamo nota quindi data dalle esperienze con la quale esperienze sulla nascita per niente anche anche quelle in campo scientifico no perché poi sarà possibile rintracciare dentro a questo appunto contenitore qui di questi quattro elementi tantissimi percorsi che erano anche più legati alle alle discipline a quelle che sono le discipline scolastiche quindi noi ci facevano comodo preparano i nostri quattro elementi vitali ma in realtà poi dentro a queste queste calderone ci potevamo degli spunti che volevamo anche per lavorare sulle sulle indicazioni ministeriali più più legati alle materie sì diciamo però che c'era una forte componente sul che veniva dall'immaginare dal simbolico ma vennero che c'erano le cucine appunto poi scriveva leggevamo cioè c'era tutte le le varie attività però con una forte impronta che andava oltre diciamo no la il contenuto il contributo scolastico il mediano quanto è vero che la nostra programmazione quindi chiama con grace tordini quindi e questa era una modalità e appunto non in qualche modo ci andava a rimettere in gioco sempre cela nel progettare nel modo alcuni progettavamo e poi programmavamo ma in particolare da parte video ii edizione era una parte dove si poteva mettere il riferimento a letture questo c'era una portava anche del ricco di mento diciamo che teorici non c'era anche quel partire da sé che in qualche modo è stata la prima selezione del femminismo che comunque noi abbiamo sempre anche interpretato come una modalità di apprendimento anche con anche con gli alunni della lingua era venivano questo anche no il fatto comunque mettere dentro azione smimmo libico ed ivano dal dalle letture riflessioni dopo le curiosità nonna e e questo può farlo insieme aveva un valore noi cioè non cioè io mi ricordo cioè dei momenti in cui appunto ci mettevamo li mettevamo era lo spazio della programmazione in realtà appunto diventava un laboratorio un adulto ma questa con questa dimensione del laboratorio adulto che era quella che avevamo imparato con le mie cm perché questo erano infatti in modo il lavoro che avevamo fatto parte in tutti quegli anni del del movimento di cooperazione educativa è rimasto nella pratica anche quando diciamo abbiamo sciolto le mie pisano però nella nostra pratica quella non c'era tutto è con quella dell'esperienza che aveva segnato profondamente il nostro modo di fare scuola di fare di fare il maestro è sicuramente fondamentale è stato ha il percorso nostro di insegnanti quindi gli incontri informazione chiamiamole così che erano previsti nel progetto acquario poco che abbiamo svolto in cm andandogli agli incontri di teatro di corsi pari o di cascina quegli incontri di formazione lì sono stati per noi gruppo mc e pisano fondamentali oltre erano il teatro di cascina come si inserì di ortensia era con cui la formatrice era una formatrice così come era forma formatore anche il teatro di noi come diceva isa con il i fondi fondi economici che avevamo a disposizione potevamo formarci seguendo le nostre scelte quindi noi abbiamo tra i nostri formatori abbiamo considerato il sipario di cascina ne potenzia come formatrice a sé stante rispetto anzi palio e poi altri altri formatori anche altre associazioni ora non mi viene in mente nessuno se non il lavoro che abbiamo fatto con alex della comicità relazionale di lui sa che afferiva a se stesso ora una concezione alla sua associazione perché era funzionale appunto il progetto perché sottolineare davvero il valore cioè questo prendersi la parola a quel punto eravamo diventati non autoreferenziali ma al contrario talmente e chiare nel bisogno che avevamo che a cercarci le ssis in questo fondamentale saranno scelti forma i topi si è mai avvenuta nel video c'è di subire gli aggiornamenti quelli aggiornamenti che abbiamo dovuto fare in quanto insegnanti qualche anno prima di terra quali aggiornamenti ministeriali hanno coinvolto per lo meno per due o tre anni di seguito al suo nome lo ricordo ma gli aggiornamenti sulla lingua italiana sulla materia e motoria fatti nel pomeriggio dopo le le ore di lavoro fatti nei momenti più con difficoltosi dopo quelli noi realtà che insomma abbiamo in qualche modo subito o permettono per tanti aspetti ci sono stati imposti e quella volta al invece come diceva i sei stata una cosa ce li siamo scelti ci siamo scelti che ci piaceva che inizia da giocarsi e se la motivazione a punto vale per i bimbi cioè di rispondere ai ragazzi cercando di favorire l'apprendimento rendendo giocoso quello che fai vale anche per noi avevamo scoperto che è molto meglio molto catalanesca questo fare una cosa che ti piace che non fare una cosa che non ti piace e noi in quegli anni siamo divertiti anche tanto effettivamente cioè abbiamo imparato giocando imparato tanto giocando senza il riferimento toccando e mettendoci in discussione e scavando abbiamo scavato e michela proprio in riferimento ai corsi di formazione dopo i il progetto poi programmi dall 85 per va bè però tutto cambia 85 potremmo dire anche qualcosa anche qui gli aggiornamenti li riuscimmo a fare gli aggiornamenti curiosità estranei sulla educazione all'immagine di beni e vero noi c'eravamo io e propria cercare che anche il corso per diventare formatrici donna ecco questo passaggio lo abbiamo sempre fatto molto poco noi e questo poi di diventare formatrici di altre però pesa ora aveva scritto nel gruppo claudia zinnermann melo che non sono stati dieci anni almeno di lasciarmi di espressione corporea con claudia appunto con claudio zin el man e che sono stati importanti che anche quelli abbiamo portato diciamo no anche quel lavoro li abbiamo portato poi a scuola anonima quindi questa anche questa presenza del corpo che è il è un po il filo rosso tutto questo è il nostro modo di fare scuola patrimonio ricordare un'altra parola chiave di cui però è una specialista giovanna quindi mi piacerebbe risentito da lei di quegli anni e soprattutto il progetto terra acqua aria fuoco l'altro filo conduttore scindibile dalla dalla dal corpo dall espressione corporea dalla psicomotricità tutte queste cose che ci stiamo dicendo era il mito il mio prima le sfiorato dicendo appunto ci avevamo un riferimento fortemente simbolico e addirittura è stata l'insegnamento attraverso dei miti che venivano utilizzati come come cornice come come cornice archetipica e che è anche questo non si può dire che i ragazzi non abbiano fatto le loro scoperte in maniera vivida davvero era come se andassimo alla fonte vorrei che si parlasse giornata perché appunto la sua specialità ce la prendevamo in giro di si diceva mito ma dovuto in modo claudia zimmermann altra volta non ne avevamo parlato già ne andate magari chiude il profondo su questa che era un'altra formatrice lei questo guardia come ok e lei su ognuno faceva un aspetto come una valida va su un aspetto più sulla presenza noto ma che parlavate di teatro ma alcoliche in bolic ha un nome non si claudia zimmermann che un insegnante di canto di musica e di espressione corporea per adulti che poi penso isee giovanna l'abbiano conosciuta in tempi ormai molto lontani più lontani rispetto a noi tiziana teresa penso che loro avessero già a conoscenza di claudia credo che inizialmente le lavorare solo con gli adulti e poi una volta conosciuta isa giovanna lei ha cominciato a lavorare anche con i bambini in mano diciamo era lezioni private che lei faceva quando noi l'abbiamo tirata dentro nella scuola con il progetto terra acqua fuoco a livello dei bambini e la conoscevamo già da tempo perché era la nostra maestra di espressione corporea quindi noi da adulte quanto adulte non insegnanti in una realtà diversa da quella dell'insegnamento abbiamo lavorato abbiamo fatto esperienza ed espressione corporea per molti anni incontrandoci una volta la settimana lavorando sul corpo e sul ritmo e quindi quando c'è stata data l'occasione attraverso terra acqua aria fuoco di portare formatori all'interno della scuola abbiamo pensato a lei in quanto formatrice per noi adulti e anche per i bambini mi pare vero è così disagio valla tiziana come se l'espressione corporea fosse l'intercapedine tra la psicomotricità relazionale che non aveva una finalità estetica tra virgolette ma veniva giocata con il corpo e salvavano esplorare con i bimbi attraverso le nostre animazioni chiamiamole così o input i loro vissuti emotivi eccetera e il teatro che invece la più finalizzato a una mise en sce'ne in qualche maniera quindi l'espressione corporea siena la via di mezzo diciamo era un gioco corporeo più strutturato di quanto non fosse la psicomotricità relazionale ma meno strutturato della dell'esito teatrale diciamo che noi leggevamo tutte queste specialità diciamo o in presenza anche della della nostra formatrice in questo caso di claudia o con claudia come supervisore perché mentre parlavi michela mi veniva mente che io devo aver fatto una più di un laboratorio di espressione corporea progettato da me ma supervisionato da claudia che ci dava molti suggerimenti su cosa occorre condurre questa cosa è lo stesso anche e anche la psicomotricità era fatta gestita da noi prevalentemente ma qualche molto è intervenuto in diretta anche alex che in quel momento il nostro diciamo supervisore tra virgolette alex aveva ingoiato chiare fortunale pereira e poi c'è o meno finale e olivera e ii media minuti cina relazionale teresa teresa scrive miti e metafore perché è vero che la metafora se poi abbiamo lavorato molto sulle metafore appunto dei quattro elementi si è una band con ortenzia questo legame diciamo tra il mito e appunto la poesia è stata una legame anche quello legame forte e con la grafica come la barba gaga con la fiaba in fiaba ma baba jaga abbiamo costruito da costruito la casa della baba jaga con con la cartapesta un grande lavoro quello su quella su quella fiaba che appunto crollato era una fiaba veniva che è stata riletta da clarissa pinkola estés e indossi corrono coi lupi che altro diciamo dei testi ci sto rileggendo ora guarda ho ripreso in mano in crediti sono voglia sì sì sì sì sì la cosa che scriveva teresa che claudia ha fatto parte delle mie in un momento si ignora che mangiarti a fare la spirale arriva a rimini ok come avete fatto una spirale hard in italia è comunque di moda anche la poesia nonino ricorda la carenza di incarna poesia a vendere nzl incapaci di tutto il lavoro sulla poesia anche qui prima parte è la formatrice come il cassanelli come fabrizio cassanelli se ne è parte del progetto erano i formatori all'interno del nostro progetto sono la serie di persone che lì viene prima viaggi paralleli onna è del 92 la scuola don milani in un momento in cui avevamo finito i cinque anni di sperimentazione c'era stato un grande cambiamento nel gruppo l'insegnante era arrivata iso la tornata iso finalmente e poi c'erano altri insegnanti paola perizia che erano anche uno state in alcuni periodi marzo ma erano donatella baciccia taglioli ce la faccio inizia quindi era diciamo era un gruppo sicuramente più coeso cioè più vicino più con un'impostazione comune più comune e quindi viaggi paralleli e stata una grande scommessa abbiamo fatto anche mio lavoro cioè alla fine dell'anno quando abbiamo fatto il conto delle ore di programmazione che avevamo fatto era una un numero su 100 ore di programmazione quindi e lì è stato proprio in qualche modo un mettere dentro tutto quello che ha avevamo sperimentato l'amore provato su questa utilizzando appunto questa metafora del viaggio no erano 500 anni dalla scoperta e abusato come l'occasione per andare a riabilitare a rivisitare il rapporto con l'altro con l'altra con chi è diverso da con la differenza con la di frutta ma differenza e università per a tutte e due c'era il genere ma c'era anche tutte le altre differenze diremmo oggi è un percorso intersezionale ecco siamo state anche gli spazi delle antichità anticipatrici artisti dai ora non so la suite maritè sulle tribune all'inizio quelli erano già facevano già parte del gruppo della scheda davvero dai ho cominciato a usarli alla fine degli anni 70 una finalità quindi di avvicinare a un'altra realtà un'altra i fili che ritornano ci sono sempre no diciamo una visione antropologica più che appunto di storia geografia capa e sparate cioè il e l'approccio è sempre stato un approccio anche psicologico 96 96 97 è sì allora forse al periodo lì e periodo era appunto e parallelo a priori a fuoco a 0 ok però la documentazione del gemellaggio commentato ma era un documento che riguardava la scuola don milani che quell'anno mi sa che io facevo la funzione strumentale c'era dalle funzioni sociali non me lo ricordo certo era noto finora troppo presto però mi sto dicendo che in quelle il corpo il gioco deve aver pagato anche un attimo e il figlio del fatto che dovevo infilarci anche delle esperienze che riguardavano la scuola tutta se non sbaglio per una per una questione di correttezza di cassazione nei confronti delle delle classi dove lavoravano colleghe con un metodo diverso dal nostro ma che dovevano essere rappresentate in qualche maniera in una documentazione che che ripeto riguardava tutta la scuola se non sbaglio che provare il taglio era abbastanza omogeneo perché nella quel quaderno si parla di appunto di a scuola con il corpo però ci devono essere riportate anche delle esperienze tipo ii nuoto in cartella se lo sfogli francesca vedrai che è così però c'è anche inserito il discorso della della psicomotricità relazionale in maniera più strutture cinese con tuale certo non proprio un capitoletto nella figura commessi da polaris il fisico c'erano anche esperienze un'area faceva claudia le faceva paola ti ripeto c'era anche il nuoto in cartella diciamo che era comunque come direbbe quelle che dopo si sarebbero chiamate buone pratiche che erano tutte voglio dire valevoli in qualche modo vera e per questo venivano documentate rispetto a quello che ci siamo detti fino a ora però quelle che fanno più sotto il marchio mc e cioè quella della rapp della psicomotricità relazionale e poi cos'altro del teatro forse non lo so guarda un attimo l'indice e altro perché che però mi sa che era quello gestito dalle altre classi la punto di equilibrio tra emozione cognizione e poi c'è anche inganno illusione verità in margine al mito platonico della caverna l'aquila era stato poi l'intervento introduttivo di maurizio alfonso iacono che in quegli anni era il padre di alcune bimbe forse anche di elena che si è laureata poco male na li in quel momento era anche presidente il del circo e che parla ci ha regalato quel suo intervento da filosofo che ha commentato preside di facoltà ecco a lui docente di filosofia fisi e poi se parliamo proprio di psicomotricità ci dovete infilare dentro anche dilma lencioni che leggo qui giusto che insieme a de orihuela insieme ad alex lo libera maluccio n'erano due fondatori sono solo due formatori della psicologia cita relazionale e un lavoro con noi lo avevamo fatto una formazione le ville ma apre intervenuto invece anche in classe bimba tamar con l'insegnante insegnante di scuola materna e formatrice se si viene a farci un laboratorio due mesi mi sembrano però ecco io volevo ricordare anche dopo l'esperienza con ortensia sempre nell'ambito delle metafore acqua aria terra fuoco in quegli anni di m c è poi il lavoro con altezza è continuato con appassionatamente come ricordava anche teresa e poi sicuramente andata avanti a sant'ermete con lucana con le ultime esperienze che sono state riavviate però eccoci anche questo filone di ortensia che non non è andato perso cioè come se in qualche maniera la messe un po continuato a contaminare le altre altre realtà che anche lontane dalle mc e perché poi ortensio nella nelle nostre scuole nell'istituto gereschi insomma non voglio dire a coinvolgere uscito a coinvolgere ea formare un gruppo che era lontano dall'esperienza pratica elementi però probabilmente proprio perché così coinvolgente così così verona un metodo che parte proprio dalla ricerca azione dalla ricerca azione da appunto dal corpo dalle emozioni e quindi insomma alla fine riesce a parlare anche a tanti insegnanti che comunque sanno benissimo che poi alla fine così quando lavori con gli studenti con gli alunni insomma quel mondo lì quello del mondo del corpo e delle emozioni è preponderante non può esimersi tata non puoi non considerare se no diventa una scuola davvero poco coinvolgente non lo riesci se alla fine il lecce ci ha lasciato in qualche maniera un mondo di un metodo modo di lavorare poi che va al di là delle m c è chi dovrebbe appunto essere comune a tutte le insegnanti e riconosciuto da tutte poi sai non è adesso del mondo di ora non so fino a che punto questo questo retaggio se ancora a volte ci perdiamo un po nell'informatica nel super bowl di dio importantissima però sai ora si rischia un pochino la dispersione con queste altre forme di fare scuola attraverso informati in digitale soprattutto però secondo me bisogna resistere insomma c'è un ciò che ci ha lasciato da mce deve essere sostenuto passionata mente che è durato fino a metato nell'istituto che rischia fino a due tre anni fa e sono dieci gli ha messo un po radici ii e e ancora metato si sentono ancora si sente un po questa energia questi atmosfera no anche ieri abbiamo fatto un incontro su zoom con i futuri genitori con i vigili tono delle future prime e abbiamo parlato anche dei laboratori che aveva capito di questi di queste cose che abbiamo fatto in passato con con ortensia che comunque ci sono state nella nostra scuola e chissà che come come come avranno visto questi genitori moderni no queste queste cose un po un po antiche però secondo me va bene così va bene così per travolto da portate avanti qualche altra esperienza di laboratorio questi quest'anno sicuramente no no ma rispondono no di cucinare poi l'anno scorso c'è il terzo poi il corpo quest'anno è proprio negato i prossimi insomma avevo un progetto delle cose che però poi per quest'anno devo un po rinunciare si fa si va a tutto il suo razzo ma sul verbale o o o solo le immagini insomma però ecco il corpo poveri corpi ma posso dire una cosa piccolina faccio il piccolissimo passo indietro se non è troppo tardi rispetto al corpo perché ora lei parlava appunto di appassionatamente che per fortuna ha continuato a fiorire fino a che c'è stata la possibilità di farlo andare ed era davvero in linea con tutto questo corpo di cui si è parlato noi volevo solo ricordare però amy però è una domanda che faccio la sensazione che negli ultimi anni del servizio che ormai risale a due anni fa io ho smesso di lavorare due anni fa era come se il corpo gialli si fosse un po inserito prima della pro temi ha perciò ristretto da fatto da tutte le norme sulla sicurezza che cominciava a piovere in capo questo lo vorrei dire è però vorrei appunto avere una conferma da voi io sono stata criticata quando ormai giovanna aveva già mollato ma c'era michela invece noi due siamo state criticate dalle colleghe se non sbaglio che hanno impugnato una nostra ricreazione dove nostri alunni giocavano in cortile brandelli bastoni e lo facevano perchè in quel periodo noi stavamo studiando ora non mi ricordo cosa aiutami michela è però chi ci ha detto che ne fece una questione di sicurezza ma come voi fate giocare i vostri bimbi con i bastoni oppure il maestro luca credo ha tuttora anche se il corpo della 6 gen izzato veniva criticato ogni 3x2 perché bimbi durante la creazione sospettavamo nelle pozzanghere del cortile cioè c'è stata un momento di declino della della pedagogia del corpo a corpo libero diciamo e foriero invece di apprendimenti che che è appunto stato dovuto a un malinteso senso di sicurezza quindi di lì prima ben prima che arrivasse la pandemia dove ci si deve lavare da diritto e rovescio decisive ci si deve mascherare e così via e questa cosa del corpo negato sarebbe un bel modo secondo me devi dire lavorare alla in mezzo al campo davvero sicuramente così anzi proprio lo è tanto ma è per te è partito da dagli stessi insegnanti che non si sentono più sicuri rispetto cioè voglio dire un anno fa hanno paura no di una differenza poi tra i vari componenti della scuola genitori insegnanti presidi insomma tutti hanno paura e tendono a tutelarsi siamo un po questo e e poi niente insomma poi diventa difficile poi fare esperienze l'esperienza e facevamo noi diciamo quasi impossibile però io mi contenterei mia mi accontenterei di così di avere degli spazi e dei tempi per poter comunque coinvolgere quantomeno le emozioni il corpo e delle emozioni accoglie questo sì però appunto questa non se ne parla quindi speriamo gli anni prossimi fin quando ci sarò perché poi chiaramente anche andrò in pensione ha 34 anni e lo vediamo insomma quello che poi riuscirò a fare e questo diciamo che ci siamo anche potute permettere di fare scuola in un certo modo e di aver iniziato anche subito a farla in modo che sicuramente non era la normalità no no però appunto no mi sono capitate tra le mani pochi giorni fa delle foto della mia prima classe è stata la mia casa semitica marina nonna io ero giorno avevo 23 anni quindi insomma siamo cresciuti insieme quella classe è appunto uno del uno dei filoni importanti al corpo era comunque già quello di l'autobiografia per cui c'era tutto lavoro che iniziava in prima fila questa storia con tanto di questionario ai genitori in di tanta di album e poi andava avanti sulla famiglia e io credo in terza ad aver a milano un angolo della classe dove schiera ricordini da una casa quindi le leggine per copertine delle bambole sono tutti bambole bruscolotti i maschi che tenevano in corno in i bambolotti col biberon tranquillamente cioè nonna cioè ho pensato che una maestra provasse a parlo ora avrebbe i genitori addosso no che su tre e io non so appunto su questo cioè anche questa riflessione da fare cioè noi abbiamo anche potuto fare non è che non fossimo proprio approvate da tutte da tutti noi se lo può dire abbiamo accaduto genitori hanno trasferito poi poche poche situazione troppa che situazione anche successo ma col nostro modo di insegnare non le abbiamo detto noi intendiamo così devo dire che a ma anche i nostri de anche dirigenti non erano d'accordo con la scuola che facevamo e cioè diciamocelo anche resto non è che però eravamo in diversi capi quando sei in diversi secondo me poi anche la forza di sostenere di soffiare il genere questa cosa e poi probabilmente che coinvolgevano anche di più i genitori attraverso ogni tanto faceva qualche laboratorio anche con loro per cui loro conoscevano e magari lo apprezzavano anche questi questi stili di somma educativi e avranno probabilmente anche cd soli un pochino educati no adesso c'è molta più prevenzione sono già molto così per loro c'è un po un decadimento ecco gesticolare discorsi prima sui corsi d'aggiornamento no quindi avevate detto che quelli ministri ministeriali istituzionali non si confacevano tanto al vostro modo di procedere nodi e di pensare però penso che se dico giorgio testa in ma di matri nicola maria pia crimine quindi l'insuccesso non so se vi ricordate oppure però siccome parlato a giorgio testa come si diceva l'altra volta è stato lui sia un guru fraternamente pedagogista credo sia stato per qualche anno presidente dell'eti ente teatrale italiano ragazzi quindi sono state varie le occasioni d'incontro con lui è stato anche amico fraterno ha frequentato le nostre case abbiamo partecipato io per quanto mi riguarda mi ricordo mai regalato la copertina di suo figlio quando è nata la mia di figli pur essendo lui più grande di me assai comunque grande personaggio io me lo ricordo come aggiornato re forse gli anni del di terra acqua aria fuoco ma anche autonomamente da noi mc è chiamato proprio dal sipario per fare il fior fiore dei laboratori teatrali rivolti agli insegnanti quindi c'eravamo noi insegnanti invece ma anche chiunque volesse aderire e in esplosivi lavoratori mi ricordo uno per tutti uno intitolato madri matrigne e il suo modo di condurre quei laboratori di nuovo era mc e nel senso che ti chiamava alle armi nel senso non potevi non metterti in gioco e un grossissimo impianto teorico anche quello mitologico si riferiva tanto ama appunto alla tradizione della tragedia greca e così via perché era una sua passione tra l'altro e e poi insomma ci faceva lavorare credo anche facendoci tanto discutere più che mettere in scena perché lui era un maestro di parola più che di teatro poi messo in forma diciamo mio in teatro messo in forma in realtà non ce l'ha mai insegno perché non era il nome di un obiettivo è quello di giorgio né quello di donatella diamanti dietro le altre degli altri formatori non era il nostro obiettivo ultimo il nostro era il percorso il percorso nostro e poi andava in scena qualcosa questo non aveva importanza poi per divertimento qualche volta l'abbiamo anche fatto e anche con dei risultati gradevoli e buoni insomma anche per i genitori però non era il nostro obiettivo no si giorgio si può considerare un padre formativo a tutti gli effetti sì ma ma dei matrigne perché tra il to break hamas a cosa si rifaceva però isa scusa a posto di matri e matrigne non non era nel pacchetto formazione l'acquario emiliani laboratori che lo gestiva presso il sipario e e siccome appunto era un'altra è una era un altro bel luogo di aggregazione che noi frequentavamo anche al di là del neri che magari promuoveva monoi appunto io più di qualche volta ho partecipato a questi seminari perché la teatro politeama nasce come teatro ragazzi soprattutto ecc aveva una sezione didattica a cui partecipavano anche altri insegnanti oltre alle acque a noi che ci stiamo guardando anche di che venivano dalla provincia io mi ricordo avrebbe conosciuto di gente di ponsacco di potere che in quest'ambito che c'erano almeno una ventina di insegnanti che venivano ri coinvolti da questo grande che noi conoscevamo già perché appunto l'avevamo conosciuto dentro le ha messe ma magari sua attività che non erano per forza targate mc e di conseguenza non necessariamente quello che si andava a imparare gli lo si riportava pari pari nella scuola insomma perché semplicemente arricchiva l'esperienza che faceva la persona in quel caso riguardo mi rivolgo a tiziana in particolare in cui il gruppo invece del all'interno del gruppo delle insegnanti chiamata a raccolta dal sipario voi del di metato eravate un sacco c'era anche la marina costa c'era addirittura vecchi ma è corso di formazione di casa quarti a fuoco di sicuro invece lavorava su madri ma trini essendo un ricordo male era questa questa esperienza sul significato di madre sentire anche te allora su quello c'eri anche tu non era buono abbiamo concluso cantando mamma quando ti voglio bene [Musica] abbiamo finito questo sì ma a me orche orchesse su temi che abbiamo abbiamo razzolato su tutto quel pesce di donne a tutti i livelli andando a ripescare il nostro nella nostra personale a la luce e l'ombra è la luce è stata un'altra bella e no dei temi trasversali sempre fuori fuori soprattutto questo si dice ma già l'altra volta francesca anche qui mi piace invece quest'altro link ai contrasti ai contrasti di lapierre quella quell'opera secondo me è fondamentale perché inutilizzata tantissimo sia quando struttura vole le sedute di psicomotricità ma anche nell'insegnamento davvero linguistico di tutto quello di lavorare però per opposti che però vanno poi scoprire salvo poi scoprire che gli opposti davvero se poi si riuniscono in una specie davvero di educazione olistica che è fatta solo di sé e non e non separano idee non distanzia questa basilare come no come principio ispiratore sulla ei perché un altro dei riferimenti teorici herat e le erano le teorie della complessità e quindi il punto da citare la cinzia mion shark lei veniva dal m c è ma che io invece avevo conosciuto perché faceva parte della commissione nazionale pari opportunità perché in un momento in italia c'è stata con la commissione nazionale pari opportunità sulla scuola che ha cercato di mettere insieme il pensiero della differenza il pensiero della parità di fare formazione cioè una gli anni 90 sono stati forse l'ultimo periodo di sono rimasti comunque un periodo di innovazione nonostante ci fosse già un clima culturale invece che premeva per tornare indietro qualche modo però comunque ci sono state anche tante esperienze e questo appunto della delle teorie visita che mi viene da citare perché appunto a fronte di una logica binaria come quella che purtroppo ha preso il sopravvento nel negli ultimi anni che non è che non ci sia sempre stata sì però appunto il riferimento è appunto alle teoria della complessità masche sarthe anthia il lavoro tutto il lavoro non solo parlare in erba ve lo ricordate il parlare in erba il parlano un'altra cosa parlare in erba si ferma il parlare qual'era l'altro barbara in barbara cioè tutta anche tutta questa parte insomma era comunque già c è la nato dei riferimenti teorici e che fino a fabrizio pista come sarebbero utili questo come essere uno sguardo di complessità oppure rischiamo veramente gli spari come come specie e una di voi può farmi una parente di piccola sui colli di masino che io abbiamo solo toccato l'altra volta siccome ne voglio parlare cioè l'ultimo periodo diciamo tutto stiamo nell'ultimo periodo ma nel 91 avevamo detto il 20 novembre 91 o mai più pagarono saggi no perché io ero stata un occhio tornata a hammer ai pollini masina orciano orciano pisano beni che a chiunque ero con marina aspetta però prima facile ricollocare nel tempo perché sennò non avevo scritto anch'io isa la 85 tesi è andata a orciano nell 85 sì sì e poi all'ora e poi sono rientrata nel 92 che prima si diceva viaggi paralleli sì allora torna turchino wright 1 il colle di masini sì quindi il coni di masino cia a che fare come molti di noi compresa michela ma non non tiziana perché non era ancora venuta via da firenze a che fare con me giovanna e michela nell'ambito di un corso d'aggiornamento mc e dove noi in vita e io lavoravo in quel momento a orciano cioè in campagna praticamente e non ero ancora riapprodata alle don milani collega di giovanna e successivamente di michela ok però esisteva il gruppo invece e organizzando questo corso di aggiornamento a cui parteciparono gli insegnanti però della mia scuola perché mi ricordo se marinetta marilena più noi anche suoi 20 watt e da fuori marina spadaro che era una delle figure importanti diciamo della messi e dell'epoca e che era molto attiva noi l'avevamo conosciuta nelle assemblee nazionali e invece di matematica e di astronomia lavorava insieme con anche al villaggio cenci del censis i trend di lorenzoni ed era una delle alunne predilette delle pupille diciamo di giorgio testa che abbiamo citato poco fa insieme con lorenzoni anche per altro e noi l'amiamo per fare un animazione appunto e lei come si potrebbe descrivere quello che ci propose era una ricognizione di un ambiente però applicando uno sguardo sull'intorno diciamo di nuovo ecologico come ti posso di abbassare esatto si lavorava facevamo squisitamente astronomico nardo era più uno sguardo appunto di nuovo eclettico ci fece fare questa questo questo percorso come di brino che era un luogo fisico che si chiamava così vicino alla cinese si costituivano delle coppie io mi ricordo che ero in coppia con michela se io quindi quello malissimo probabilmente era anche un po in depressione perché era scoppiata la guerra del golfo certamente non è facile a coppie ognuna a turno ci davamo gli occhi e l'altra ci guidava quindi erano giochi di affidamento anche io mi affidava alla guida di michela quel caso quando ero sotto venda e poi si ci si scambiava probabilmente si tornava alla base e si scrivevano anche delle cose residue in arena ci divide yamaha si lavorava nella pineta perché io mi ricordo una mascherina che mi regalò una un vaccino una testina che mi regalasse i temi che la chiara donà e parlamenti io feci anch'io un manufatto in creta quindi di nuovo all'insegna della globalità dei linguaggi di linguaggi per valutazioni ricche del nostro delle nostre emozioni questa altra parola chiave che aveva citato foto fa tiziana cioè il fatto che comunque si partiva sempre dai nostri cosiddetti allora vissuti in questo mettere in valori vissuti e e poi mi ricordo anche un grande falò ma forse qui mi sbaglio sono due esperienze classe angolo sul quale di masino ma quel caso i canali l'amico di giovanna quel signore che viveva da quelle parti si può dire che la vanoni babbo di della trolley marina non c'era più era un pacchetto di andarla a pietro ma no ma perché era giancarlo abbiamo fatto un percorso nel bosco dove miei classe chiesto due cose erano legate comunque o no vadano due esperienze no secondo me erano legate e secondo me anche perché forse avremo due giorni perché anche questa cosa dell'intorno al fuoco anche questo per parlare né in cerchio intorno al fuoco in questi racconti molto evocativi e molto autobiografici questo ricordo molto mescolato ma anche vero che c'e la concia ma della dell'africa si fa strada la bellissima anche questa tecnica questa cielo presente perché lori fatta invece proprio mutuata da dalla marina spadaro che si andava in fila indiana con alcuna storia appunto ripresa dai pellerossa di mettere i piedi nelle stesse nelle stesse impronte di chi viene prima per un gioco proprio anche di attenzione e di ascolto dell'altro per cui si andava in giro in silenzio nel bosco e ognuno di noi doveva raccogliere da terra qualcosa che in quel momento si è ri capofila e ti fermavi tutta la fila si fermava pittura con lievi un sasso una foglia un rumore qualunque cosa un legnetto e tutto il gruppo che ti seguiva osservava la tua poker la tua stazione diciamo così è lo stesso si è poi che passava in fondo la stessa cosa e quando si tornava a base ognuno ricostruiva il percorso fatto dal gruppo mettendo proprio fisicamente costruendo una mappa segna da queste emergenze che aveva raccolto bello io questo l'ho rifatto anche se abbiamo in corso né come dici se ad ora abbiamo fatto un simile con i bambini ma che sviluppano davvero l'ascolto l'attenzione a che cosa ti sta intorno rispetto appunto delle sonorità che trovi camminando cioè veramente davvero marconi qualcosa che ti chiama mattina io per consegue tipo ii sono con delle modifiche l'ho fatto anche in piazza dei miracoli con con la cruna classe cosa del per esempio del cimento pace di sparare queste ducazione [Musica] anche questa prima delle pratiche date le difficoltà che trovavano i bambini dopo l'espressione dopo la seduta di psicomotricità re nazionale a friend e il silenzio a ritornare a uno stato di quiete diciamo con i figli però forse era un momento il momento per noi insegnanti anche più difficile da gestire più che l'attività in taleggio grazie mille [Musica]

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Le interviste presentate nel video (di durata 3 ore) raccolgono una serie di testimonianze di maestre attive nel MCE pisano (Michela Lanciani, Isabella Moretti, Giovanna Zitiello, Tiziana Gasperi ) curate dalla Dott.ssa Francesca Petrucci nell’ambito del suo lavoro di tesi magistrale (Petrucci, 2021): Memorie Magistrali: la nascita del gruppo pisano del Movimento di Cooperazione Educativa. 

Del collettivo pisano si prendono in considerazione l’origine e gli sviluppi fino all’inizio degli anni ‘90, descrivendo in particolare i temi salienti che lo hanno caratterizzato, “ovvero l’esperienza formativa nei dopo- scuola comunali come luoghi aperti alle sperimentazioni, l’espressione corporea e il suo legame con il teatro e la psicomotricità relazionale, e inoltre l’attenzione agli studi sull’antipsichiatria” (Petrucci, 2021).

Il Movimento di Cooperazione Educativa di Pisa nasce il 13 dicembre 1976 grazie all’iniziativa di insegnanti spinti sia dalle richieste che venivano da una società in cambiamento sia dal bisogno di una scuola diversa, caratterizzata da nuovi decreti, nuovi programmi (il tempo pieno e la legge n.820 del 1971; nel 1974 furono emanati i decreti delegati). Il punto di riferimento per il nascente gruppo è stato quello romano di educazione corporea come ricorda l’insegnante Michela:

 “A livello nazionale i vari gruppi territoriali in effetti avevano delle differenziazioni notevoli. Il gruppo romano lavorava proprio sulla relazione corporea, la relazione adulto-bambino. Portava avanti questo argomento. Il gruppo pisano si è molto riferito al gruppo romano. La ricerca di tutti e due i gruppi andava (quello romano storico perché è nato parecchio prima) in quella direzione”

Le pratiche di lavoro dell’Mce pisano furono caratterizzate innanzitutto dall’attenzione alla corporeità e come sottolinea Francesca Petrucci emergono ulteriori elementi descrivibili per parole chiave:

1) autoaggiornamento, “come strumento necessario per realizzare la pratica educativa continua di rinnovamento nel rapporto tra scuola e società”.

2) la sperimentazione “come attività di ricerca-azione collettiva, sia con gli adulti sia con i ragazzi, con cui sono stati costruiti non solo gli apprendimenti ma anche la relazione educativa”

3) comunità educante “come realtà inclusiva in cui si realizza la pratica dell’ascolto, della riflessione condivisa e della formazione professionale”.

4) confronto critico “come modalità per crescere nella propria pratica quotidiana del far scuola e come prassi per “guardare fuori” e accogliere così gli stimoli esterni, le innovazioni.

Quest’ultimo punto, il confronto critico, è stato fondamentale per il MCE pisano per sperimentare ed accogliere il teatro, i laboratori di De Bartolomeis, l’organizzazione del tempo pieno, la pratica dell’autocoscienza femminista, la psicomotricità relazionale e il rifiuto del libro di testo.

 

Teatro

Le insegnanti del MCE di Pisa nelle interviste ricordano quegli anni con queste parole: “Anche il teatro stava cambiando volto e si stava avvicinando alle realtà scolastiche. Non era più il teatro accademico, frontale, ma incominciava ad aprirsi alle scuole, alle piazze”. Afferma Isabella: “è successo un incontro tra titani, una scuola che si voleva rinnovare ma anche il territorio.” Il MCE di Pisa dagli anni ’80 agli anni ’90 ha collaborato infatti a diversi progetti ed animazioni teatrali con Giorgio Testa, attivista MCE, psicologo dell’età evolutiva ed ex direttore del Centro teatro educazione (CTE), con Alessandro Garzella, con Fondazione “Il Sipario” Toscana di Cascina (PI), un nucleo artistico che ha ideato un intreccio tra diversi campi teatrali, in particolare il teatro di strada, il teatro ragazzi, il radicamento territoriale, l’educazione all’espressione e nuovi ambiti di ricerca come l’interdisciplinarietà dei linguaggi e il disagio mentale.

 

I laboratori di De Bartolomeis

Francesco De Bartolomeis con la sua esperienza di laboratori, arrivò a Pisa, chiamato dal Comune, per svolgere formazione alle maestre del doposcuola. I suoi laboratori nascono all’interno dell’ Istituto di Pedagogia di Torino nel 1972 nella convinzione che la cultura è sempre qualcosa di produttivo e “per insegnare qualcosa bisogna averne fatto personale esperienza” (De Bartolomeis 1978, p.73). Per avviare e sviluppare innovazioni nella scuola ordinaria il sistema dei laboratori  non venne proposto come semplice accompagnamento delle attività scolastiche  ma puntò a diventare l’ossatura della scuola stessa contribuendo a dare un contributo metodologico al nascente tempo pieno e indicando anche vie nuove ai servizi educativi territoriali.

 

Tempo pieno

Il dopo scuola si configurava con una duplice faccia: era considerato sia come un contesto in cui poter creare una comunità educante, in cui si passava dal sapere al saper fare (Petrucci, 2021). In cui “si faceva teatro, si faceva ricerca, si facevano uscite didattiche, si svolgevano laboratori di creatività, si usava il limografo e si creavano giornalini; erano il seme dei laboratori ” dice Giovanna durante l’intervista. Non solo si configurava come vero e proprio servizio sociale perché veniva in aiuto alle famiglie, soprattutto alle madri che nel pomeriggio lavoravano.

Autocoscienza femminista

Isabella:

“Erano i primi anni in cui davvero si cominciava a mettere l’accento sul genere. E quindi si metteva in discussione il ruolo ma davvero a partire dal profondo, dell’identità della persona che lo andava a esercitare e quindi direi proprio che era il self help o l’autocoscienza femminista applicata ad altri ambiti. Senza soluzione di continuità, tutti gli ambiti di ricerca si toccavano, anzi forse erano compresenti nel momento in cui si faceva ricerca a questi livelli effettivamente. Come si diceva l’altra volta in maniera molto pionieristica e anche un po’ disordinata, la sistematizzazione è arrivata assai dopo. Sicuramente c’era questa volontà di mettere tutto sottosopra per l’appunto, di andarci dentro per bene alle cose!”.

 

Psicomotricità relazionale

Il MCE pisano incontra la psicomotricità relazionale di André Lapierre e Bernard Aucouturier, grazie all’esperienza di Wilma Lencioni del collettivo lucchese e a due attiviste pisane Tiziana Gasperi e Maria Teresa Onesti. Inoltre, questa nuova esperienza psicomotoria si confaceva al grande tema, al filo rosso, che ha percorso tutto il movimento fin dall’inizio ed ha appassionato tutti i simpatizzanti del MCE di Pisa: quello dell’educazione e dell’espressione corporea.

Il rifiuto del libro di testo

Importante in quegli anni di rinnovamento fu anche la legge n.517 del 1977 che dava la possibilità di scelta alternativa al libro di testo, tema caro al MCE, il quale concepiva il libro, il manuale scolastico “uno degli strumenti istituzionali della passivizzazione dell’allievo come dell’insegnante”  (Tornesello, 2006, p.139). Come riporta Petrucci  in un verbale di una riunione del MCE pisano del 1978 si legge che il principio pedagogico secondo cui si apprende solo ascoltando chi sa, incoraggia solamente un atteggiamento passivo senza attuare un coinvolgimento cognitivo, emotivo e comportamentale.

Temi importanti a cui il Mce pisano ha sempre cercato di dare un contributo in linea con l’obiettivo per cui nacque, ossia: “l’urgenza di dare risposte soddisfacenti alla crisi del ruolo docente” come scrive Donatella Parrini nella sua relazione al Magistero (Petrucci, 2021): “A Pisa il gruppo si è creato a partire da questa urgenza. Prima di essere insegnante, l’insegnante è una persona, con un corpo, un corpo soprattutto sessuato”. Così come afferma Isabella: “il ruolo ti copriva poco, era una cosa stretta, l’essere maestro o maestra perché avevi vinto il concorso dovevi scordartelo. Prima distruggevi cosa vuol dire essere maestri, cosa vuol dire per te insegnare, quali sono stati i tuoi maestri di vita, chi è colui che ti ha insegnato ed infine lo ricostruivi attraverso una analisi personale ma anche collettiva”.

 

 

 

Fonti

Fonti bibliografiche:

 

 

De Bartolomeis F., Il sistema dei laboratori. Per una scuola nuova, necessaria e possibile, Milano, Feltrinelli, 1978,

Eynard R. (a cura di) Célestin Freinet. La scuola del fare, Edizioni junior, Quaderni di Cooperazione Educativa, serie storica, Parma, 2017.

Freinet C., La scuola moderna, Loescher, Torino, 1963.

Freinet C., Le mie tecniche, La Nuova Italia, Firenze, 1969.

Freinet C., La scuola del popolo, Editori Riuniti, Roma, 1977.

Gomez A. M., Appunti storici sul MCE. Lavoro cooperativo, politico e sociale a partire dal 1968, in Cooperazione Educativa, vol.67, n.4, 2018.

Laporta R., La nostra riforma, in Movimento di Cooperazione Educativa. Bollettino di studi e notizie, n.5, marzo, 1956.

Petrucci, F., Tesi di laurea, Memorie Magistrali: la nascita del gruppo pisano del Movimento di Cooperazione Educativa, Relatore Prof. Bandini, Università di Firenze, 2021. 

Pettini A., Il testo libero, in Movimento di Cooperazione Educativa. Bollettino di studi e notizie, n.4, febbraio, 1956.

Pettini A., Célestin Freinet e le sue tecniche, La Nuova Italia, Firenze, 1968.

Pettini A., Origini e sviluppo della Cooperazione educativa in Italia. Dalla CTS al MCE, EMME Edizioni, Milano, 1980.

Rizzi R., Pedagogia Popolare. Da Célestin Freinet al Mce, Edizioni del Rosone, Foggia, 2017.

Tamagnini G., Didattica operativa. Le tecniche Freinet in Italia, Junior- Quaderni di cooperazione educativa, Bergamo, 2002.

Tornesello, M.L.M, Il sogno di una scuola. Lotte ed esperienze didattiche negli anni Settanta: controscuola, tempo pieno, 150 ore, Pistoia, Petite Plaisance, 2006

 

Fonti normative

 

LEGGE 4 agosto 1977, n. 517 Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione nonche' altre norme di modifica dell'ordinamento scolastico. (GU Serie Generale n.224 del 18-08-1977)

 

LEGGE 24 settembre 1971, n. 820 Norme sull'ordinamento della scuola elementare e sulla immissione in ruolo degli insegnanti della scuola elementare e della scuola materna statale. (GU Serie Generale n.261 del 14-10-1971)

 

LEGGE 24 settembre 1971, n. 820 Norme sull'ordinamento della scuola elementare e sulla immissione in ruolo degli insegnanti della scuola elementare e della scuola materna statale. (GU Serie Generale n.261 del 14-10-1971)

 

 

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