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"Mi disse di leggere, leggere sempre". Memorie d'infanzia

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/744
Scheda compilata da:
Chiara Martinelli
Pubblicato il:
26/10/2021
Nome e cognome dell'intervistatore:
Elizabeth Nencini
Nome e cognome dell'intervistato:
Graziella Bartolini
Anno di nascita dell'intervistato:
1949
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola primaria
Data di registrazione dell'intervista:
16 maggio 2021
Regione:
Toscana

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1950s

[Musica] buongiorno a tutti io sono episodi trentini e oggi siamo vivi con la mia nonna che ci rilascerà un'intervista riguardo alle sue ai suoi ricordi d'infanzia e in particolar modo fa ci concentreremo sulla sua esperienza scolastica quindi non lo chiedo a te direttamente presentarti sì mi chiamo grazie alla bartolini e sono nata il 4 aprile 1949 in una frazione di scarperia che si chiama cignano e si trova a cinque chilometri da scarperia in aperta campagna e i miei familiari erano contadini avevamo questa grande casa in campagna io sono nata lì perché allora si nasceva a casa e eravamo una famiglia abbastanza numerosa con i nonni gli zii quando sono la preghiera ma molto persone poi via via si sono aggiunti fratelli mente tutti insieme a me e ho avuto 5 anni è venuta mccarthy la scuola è sì e no prima della pillola yaz in con me grande casa aveva tante camere e una grande cucina col camino e una grande stanza dove si mangiava quando veniva anche i parenti tutti che non solo richiamiamo ma non di lusso una stanza grande sommario e questo questa cucina un camino dove ci si riuniva tutte le sere specie d'inverno accanto al fuoco insomma per me era una casa bella anche se di cantare o vecchia grana grande e comoda ecco invece proprio riguardo alla scuola quanti e quali ordini scolastici hai fatto fatto i cinque anni di andare la prima elementare dall'inter e mentale e in quali anni precisamente allora dal 1955 al 1960 perché siete ancora 69 66 anni a 9 e riguardo a questo periodo tiriolo di qualche evento particolare a livello politico e sociale che ti ha colpito o che comunque ti è rimasto impresso sì magari non va bene visto anche il periodo c'era il problema della poliomelite che avevano avuto anche una mia cugina e alcune bambine si conosceva era abitato quindi avevamo tutti i questa malattia è venuto il braccino proprio in quegli anni li e quindi per noi il terrore perché c'era questo vaccino avevamo paura facciamo come bambina lì però era una grande cosa per i nostri familiari e quindi sono venuti proprio nella scuola i medici direttamente nella scuola vaccinarci questo per me è stato un evento sul lato politico non è che si sia parlato molto a scuola dell'ultima guerra diciamo anche se abbastanza recente ma non tanto non ce lo raccontavano piuttosto in famiglia nello se chi l'aveva passata genitori i nonni quindi ci raccontavano le stesse questi anni però nello stesso tempo a scuola c avevano sulla libertà che avevamo conquistato diciamo mai avevano conquistato i nostri genitori i nostri familiari e quindi che non era da poco dopo una lunghissima dentatura questo ma così non troppo politici politicizzato ecco come informano ben informazione e strisce la giornata non ci diciamo non c'era questa grande no eventi di grosso poi da bambini forse non gli si dava niente un livello giusta però insomma ce lo insegna non so cosa dire ma repubblica e invece proprio riguardo alla scuola ti volevo chiedere dove si trovava la sua scuola e dove era anche rispetto alla casa la scuola era vicinissima sarà stata 6 700 metri da casa mia perché l'avevano rata al comune questa villa di questi signori entra l'altro non la vita va per ora una bella villa e aveva le scuderie e queste scuderie erano state convertite in scuole in aule due aule scolastiche non avendo i bagni avevamo fatto un bagno fuori a parte si usciva c'è un cortile aveva fatto questo caso ottino chiamiamolo adibito a bagno della scuola ecco quindi comunque era vicino era comoda è una rissa andava dalle nogare sices andava a piedi da noi magari più piccolini di in prima c'era vigli un po più grande una miscela lucinet così che ci si faceva paglia perché allora non si usava porta arrivati la scuola ecco non c'era problemi tra l'altro dai famosi vicino ma però non c'era problemi ai bambini a quella modifica va nessuno e invece prima di entrare più nel particolare riguardo alla scuola l'organizzazione ti vuole vedere se mi racconti una tua giornata tipo del periodo delle scuole elementari dalla mattina fino anche alla sera proprio a casa senza mano presto per gli la scuola come iniziava a otto e mezzo messo come il giorno 18 per fare un'azione di investirci prepararci prendere le nostre cose andare a scuola dopo dire dall otto e mezzo facevamo una pausa alle 11 per che durava fino all'una e mezzo alla scuola e quindi c'era questa pausa all'undici della merenda ricreazione e poi dopo si ri se li studiamo ancora e poi all 1 e mezzo si tornava a casa e si pranzava e dopo posteri giocava con gli amici quelli più vicini se c'era molto da studiare da fare allora no ad andare qualche piccolo aiuto casa se c'era bisogno di qualcosa cioè eravamo specie da piccolino più che altro si giocava passare i pomeriggi opposi quando poi di sera specialmente d'inverno c'erano mille vede si stava questo focolare frutti chi raccontava le fiabe e ci leggeva qualcosa insomma che faceva che giocavano mi diceva ma la carte le donne magari facevano la maglia o una nonna civili la coca lino usava tanto sereno non c'era la televisione non c'è niente di queste cose aziende ci si faceva campagna fra noi è una volta che viceversa a trovarlo a trovare noi questo se questo d'inverno restate fuori fino a terrorismo fuori nell'aria si piaceva nell'aria e che fuori c'era questi spazi e ci si ritrovava tutto il listino risposta sì in campagna se l'edificio mela già descritto erano queste scuderie e ti ricordi invece com'era laddove stavate voi per la grande aveva suddivisa mi ricordo specialmente in quarta e quinta c'era questa questi bar che venivano suddivisi in due impostazioni quarta e quinta blog ho diviso a metà quarta quinta wsi la sinistra si poteva dirigere a seconda di archi caso la lezione ognuno è un po così e c'erano le le cartine geografiche attaccate di tutta europa america africa tutte pare che la lavagna e questa bella tratterà della maestra e la stufa lenta che d'inverno si il comune mandava da legna e d'inverno si scaldava l'aveva con la lega perché non è che ci fosse la prima relative ai banchi non erano fatti ma chi erano a due posti a due avevano il calamaio con il con il inchiostro perché avevamo la penna e ancora io se negli anni miei si arriva a vienna con pennino se ne andava quando si sciupa la trascinano sices cosa va un po dura si andava al pennino rimaneva vela se ne andava conta sempre se si sciupa tale questo e oltre a questo per nino valeri materiali che generalmente ogni bambino aveva la cartellina un po di di cartone bello duro che aveva anche gli angoli rinforzati per che durava ben dorata tutti e cinque gli anni per una cartellina marroncina insomma bella roba costa poi quelle di quei quaderni a quadretti a righe quello dal disegno che nei primi italiano matematica anzi si chiamava sussidiario dove c'era un po tutto il momento non si è poi questo astuccio di legno che mi ricordo dove stava dentro la mattina ma queste cose che serviva ecco che stiamo 7b quest'anno in questo astucci know di venere e le 12 ma matri pessotto quelle classiche nella valori nei colori 12 non badò quelle belle ce ne sono a pennarello se ne parla perché non gli stream a nesta e invece riguarda l'abbigliamento ecco ognuno si poteva levate delle divise aveva una regola non ero maschi e femmine ha solo le femmine collettino bianco il sacchettino rosa ma per essere più però che il mulino nero un classico fatto da dakar non sono cioè non sono brava la gara si comprava nulla si fa cucinato con 100 l'ancot 56 semplice va sotto da casa o dalla sarta e invece riguardo alla folla a 76 jordi manterà vate circa lazio da piccolina mano sono andata anche grava moranti ciò questo ricordo di fanti canti ragazzi ma dal 55 al 60 c è stata lo spopolamento famoso campania andavano via tutti a famiglie intere rimanevano le case vuote alcune sono quote ancora quando ci passo è purtroppo sono rimaste water e questi bambini in prima ce n'era pronti poi siamo a meno intensamente siamo arrivati alla fine in cui eravamo una dozzina e pasta se invece calate 70 purtroppo sullo spopolamento ha fatto che io me li ricordo tutti si va bene sono spariti 26 sosta e di per la dieta è da tutti della stessa età o c'erano classi miste tonara veneta si sia nelle stesse e come le divideva generale in una c'era prima sono per terza e l'altra parte fate quel che vi posso rivelare perché nei cieli questa la piccolina molto più affollata e poi dopo invece in quell'altra dove ho fatto nel cartellone in carriera a cambiarla erano due anni fa i cinesi erano una scuderia una bella villa erano tutte e due le aveva date per fare scuola e erano lassimo viste anche maschi pensi si si si non di milano era soprattutto visto che sono in italia si organizza che sia dalla prima e dalla fino alla punta sono state sempre degli stessi primi stesse e invece ti ricordi se qualche compagno a parte quelli che si sono trasferiti nelle top si è cambiato invece perciò è andato via o per delle bocciature o magari no quello che dico io no non ho mai non mi ricordo neanche un bambino non sia appunto in bocciata no mai cinque anni li ricordo tutti anche per gli altri un po meno coria magari però poi subentrato un po la maestra la famiglia ecco gli altri perché poi ci si sopportava ci facevano un po in carica insomma no no non è stato anche giocare un pochino più scadenti di apprendimento diciamo non avevano problemi [Musica] no non c'era meno quelli almeno io sono stata anche se i no di certo non c'era un bambino che avevo un problema proprio erano piccoli problemini di volontaria ma non ho ascoltato la ma esiste però l'hanno risolta e ci sono aiutati stessi sotto negli usa the edge nella realtà i rapporti c'erano tra atlete con i compagni tra compagni bene e siamo sempre stati molto compagnoni amici tranquilli non ricordo di grossi litigano no insomma non esisteva almeno a scuola non è a new haven ma anche fuori peggio se si chiamava lo stesso ma non c'era no no no no e poi invece ti ricordi la sua insegnante o le sue insegnanti di un punto parte perché ho avuto quattro maestre è un maestro tutti e cinque hanno cambiato i tuoi anni ogni anno il maestro seconda che stati più poi più severo non per me perché io non ho avuto problemi da star io anche altre bambine insomma c'era un paio di maschere di avere un pochino più di quelli che non venivano fatto oppure voleva fare un pò mi però va a loro lo avevo un regalino e regolarmente nella metteva sulle dita li faceva parare il mio personale sul barco e e non serviva però non gli ha bocciati e molto bene no no no ha sempre cercato probabilmente parlava di proprio la famiglia è invece quanto c'è anche il problema ma vi è poi ci sarà se sì d'accordo sul fare quindi lasciano ancora un po l'idea di far le linee nazione così adesso sta un modo di karachi tono ma li faceva più che altro puniva per il comportamento o se uno magari faceva degli errori al casco era quasi sempre comportante per questi ragazzi niente linate e quello che mi posso ricordare io non si bambine magari se rimarremo un po ma alle vite vicino insomma ricerca e che rapporti c'erano fra le ronde l'insegnante di solito di solito buonissimi ripeto carne del suo discorso della del po di timore è che la marina era vista una persona importantissima per noi per tutti e quindi signora maestra o signorina maestra che il nome anche se si sapeva ma la chiamata c'erano strano cna questo modo per voi non ci pensava affatto non teneva la maestra distante era una sorta di rispetto e quindi sì ma maestra s'alzava la mano se c'era la casa medhat era sempre così non signorina secondo momento e leggero con voi generalmente come si è no quello che ricordo io in maniera molto materna non c'è stata una più severa io vado visto mai visto che con lui e bisognerà stare molto un po sempre non dia un po di quando in quando ci rimaneva male quando gridavano si rimaneva ma che invece dispiaceva pagamento che mi dispiaceva e invece oltre agli insegnanti nella scuola c'era qualche altra figura che aiutava nella gestione e nell'organizzazione cena questa mostra o della scuola che era una signora viveva proprio vicino alla villa era un po di lino vicino alla villa potere della vita se dovessi custode anche della vita che aveva di spiccare ad ottenere l'ordine pulito accendere la stufa d'inverno a macchina non arrivava la maestra notte meter ha già acceso la stufa farsi un po tutte le cose insomma se lei pensava un po a tenere ordine ecco la scuola era un incarico il bagno insomma teneva le questa signora giulia e invece poi video ati ricordi magari si avvolge anche il preside per qualche evento veniva a due tre volte l'anno ma rifiuto perché non era fisso lino no perché era quello di scarpe rioni aveva date le altre scuole e veniva solo nei momenti proprio detto all'inizio perché la presentazione a sinistra è fuggito poi magari potrà venire verso la testa e poi alla fine si e non venivano granché lo erano le 20 quando veniva pro jersey e riguarda invece proprio alle elezioni c'erano delle attività che facevate generalmente insomma durante la mattina ma le attività mi faceva parla ma diciamo subito che se andiamo a notare lo ricordo si aveva un po bambini stamattina si fa questo pure il bambino e stamattina insomma tutti i giorni sino andava attività attività però è che tipologia di attività mi faceva fare un po di tutto giorni dettare un giorno a tema un giorno il problema è un po lettura seconda eccoli infatti immaginare che magari faceva di principalmente c'era un po ma secondo me magari prima pochino a spingere ancora manca una pagella si sarà visto in prima c'era religione si comportamento alla lettura ea riprendere italiani a raleigh proprio si doveva imparare lavagna e poi invece mediate dalla strada già cugino più in 2ª c cosa fare anche con la vita e poi a fruttare ecco in seconda iniziava da attività manuali e tra i lodigiani sul questo come stando alle frasi erano qualcosa da poter iniziare a fare tipo come ho detto prima la calza richiamare secondo quello che veniva più non mi ricordo altre cose il ricordo quelle forse perché abbiamo parlato bene altre no cose più belle e facevamo solo anche i ragazzi magari ma che fai veramente imparavano quindi non c'era un attività sono magari una delle discipline sono per i master sono delle femmine ma no che mi ricordino e ravarino ingenti sempre nella stessa parte sì ecco io invece dallapè stasera si comincia questa lurz introduce anche quei due azioni fitch pace falli fra chelsea su dati in classe se pioveva oppure fuori perché questa bella villa aveva un bel giardino un prato grande e non un giardino vivente dove non con i fiori sono una nota deserti e questo è stato grande e si poteva giocare come ci pareva e magari le 16 7 saltare per fare in ambrosi insomma si faceva nella finale di andare agli sorte faceva anche gli sport si gioca la palla in volo una corda queste attività qui è che invece poi vedi c'è anche servizi storici gafi e scienze e poi c'è il disegno riciclato nei cani sì perché si alzava anche saltare tutti si sapeva di a naturalmente quello di mameli prima poi bella ciao poi la montanara sociale qualcosa di qualcosa dell'ultima guerra che se poi si è capito dopo ma l'inter a lasciarci ai defunti ma comunque ce n'era tanto di materie rifondazione spesso l'era la poesia spiegata la si faceva fare questo approfondimento perché la poesia la cia alle parole dei sensi allora lei ci faceva vari l'approfondimento e quelle parole non si arriva se ne faceva e belle faceva poi dire ad un ora prendo sempre in francia mi piaceva fare comunque tanti ma si sa mai e oltre a queste attività facevate qualche attività fuori dalla scuola come gite si reagito qualcosa magari anche di pomeriggio qualche gitarella lì nei dintorni ma poco lontano perché per andare in paese diciamocelo a questi cinque chilometri famosi che anche per andare a vedere il comune di roma impossibile ma era troppo lontana non avendo mezzi per andare ci si doveva accontentare interesse allora sì visitava la panna si faceva questi gli otto linee di ampagna mezza casi così la maestra ci spiegava bene si è spesso c'era delle fonti oggi si faceva merenda si viveva st dell'acqua di bella di fonte e la maestra della proprietà di spiegarci cipressi pini cosi tutte le piante ci sta insomma si faceva anche proprio diciamo scelte si fanno in nome degli altri si sapeva non riconoscere queste nobili campi cosa abbiamo seminato i contadini e invece riguarderà digitare alle chat i piccoli e recite o altre alle recite siccome non c'era appunto la benedetta televisione non c'era teatri non l'ha nessuno sapeva nulla la maestra si sforzava di spiegarci di un funzionale il teatro faceva fatti con le piccole cesare sironi piccole scene it e cosenza anche quando come lasciano in quella di vintage a fatti come si sposi questi promessi sposi delle volte a pezzettini di fare proprio a scenetta quello che ci diceva come funzionano in serie a le noci city si prendeva il sole ci piace ma sì non ci annoiamo me tanti magari qui sistematici piacerebbe lo facevate ovunque in classe entra in classe per i genitori una recita no coach è di soli il conducente l'abbiamo fatto dopo l'ha definita la soglia poi fuori c'è stata una signora che avevo un circolo gila letto a divenuta la televisione allora approfittate nell'allestire stasera trino e noi sempre i ragazzi di a scuola già come un'esperienza però amiche che già si sapeva come funzionale se fatto con i pooh e veniva fatto diversi anni si è invece riguardo al rapporto tra scuola e famiglia intanto la tua famiglia ma mi considerava la scuola è bellissimo perché c'era sempre questo grande rispetto e questa grande fortuna di aver potuto mandare i figli a scuola e allora aveva fatto solo la versione mentale sapevano a malapena a firmare e leggeri ma poco celona datato su difficile quindi alla non parliamo poi dei nonni perché non solo la firma non erano analfabeti ma mi abbia fatto questo insomma si è capito quindi loro altro di essere conseguenti e in che modo se c'erano delle modalità si potevano rapportare in una maestra o avere modo di parlare ma andavano a conoscerlo amando il primo giorno manda arrivava perché è un letto tra l'altro tutti gli anni si meraviglia che per quello poi se non c'erano motivi validi era difficile ci fossero rapporti nel mar di aver non c'era questa grande solo se vengono magari aveva problemi allora si venivano allora veniva chiamata magari glielo scriverlo su quaderni ma poi si perché non c'era veniva o tramite biglietti o cose o visioni e il momento della pagella c'era ve la darà voce a magari il rapporto ma io mi ricordo mi venivano a prendere un numero per non sta affatto in quella occasione era un'occasione per contrastare la pagella di quello che pensavano manifesti anabolica seppe per anche tra di loro per così meglio magari quello che quella esisteva sia all'inizio della scuola né quando c'era la pace dalla scena magari sì sì sì c'era questo contatto dice e nell'altra famiglia non era visto il primo momento della pagella insomma l'era conte era molto contenti lo stesso questo macerava che fa scivolare premio i treni no perché allora con il nostro non c'era proprio sto modo di dire ora si premia perché ha fatto questa manovra con te ce n'era contenti è invece lo dimostravano e noi li figure bello prendi in un mini volto da della musica rap come non si festeggiavano compleanni o no si festeggiavano no no no niente niente come ora magari un'altra scheggiato per grandi più molto grande è dovuto il 18 anni non c'è nessuno che dicevo siano si è festeggiato dalle grandi e non c'era né a scuola né a casa anche se tra due bambini si stanziano non c'è la festa è un'usanza ma è comunque invece tornando sulla scuola a conclusione della scuola è fatto l'esame di menta c'era ancora l'esame in senta fatta capillo di terza age non piccola sera a signora c'è una ammissione alla mano se perché lui mi ricordo io sì però nessuno si perché ho ma no no no jeans prima voi no ormai almeno alla faccia tutti questo valore molto bene però ce l'ha visto piccolo passaggio come dire i primi anni e in che cosa consisteva generalmente centri volti ma erano un po tutto di queste materie di rispetto sì un po tutte le facevano affari si trovavano insomma con alette tranne proprio quelle tipo ginnasti ambulanze in cantori giorno ma se 9 le altre quasi tutte non sono affatto sicura sul disegno hardware non sono proprio però sarà con delle prove scrivono dalle prove scritte ancora lì angiolani anche matematica si sente nella iii polivalente se ne per fermare domani non ho tutto era molto celeri geografia e delle fontane la lunghezza dei fiumi tutte le regioni per filo e per segno ottenere provincia ma tutto a memoria perché non sapevo che era difficile allora no no no era una male però comunque mai studio come studio c'era perché sennò non e putin erano un bluff faceva sapere che sarebbe tutto insomma con alla volta però è luciano però non ci pensavano uccisi è affatto perché andremo a sapere si sa dove si va anche se lì per lì era molto giovane come marito prima poi volevo intel e mentali 166 fermata e quindi come l'esperienza scolastica si è conclusa la quinta elementare purtroppo si è quindi ora devo essere stati i motivi è prima di tutto la distanza perché sempre sti 5 km una bambina da sola perchè poi alla quale quella che è si nessuno sa dire bisogna andare a scuola ecco tra l'altro di verona ci portava c'era l'obbligo voce forse ma da un anno adesso lasciamo ha detto di obbligare nessuno quindi non avendo i comuni i mezzi più vennero a prenderci e probabilmente non ci poteva né a complicare e non è venuto nessuno da noi e loro i familiari non per quanto sollecitati perché sennò non conosceva questo maestro che aveva fatto uno vive le ha fatto gli esami diventa chi le aveva dentro la sua nipote merita purtroppo non perché per questi motivi anche per un discorso economico che girava una ristrutturato ma poteva pensare ai vari linee lunari libri va il vestiario ecc proviamo a dare un ambiente e con insieme e quindi niente non ho potuto se probabilmente anche perché era una femmina all'epoca era un giudizio delle persone quello di pensare di tanto una femmina è meglio senza un mestiere però emergere e perché fase avere il fratello maschio giuseppe distanza dello stupro figlio maschio che poteva si voleva che lui infatti è riuscito hanno messo su stufo almeno mi andava perdermi ecco traslato restare a non subire sì perché per l'appunto di e recato il passaggio tra le scuole in cui non c'era solo la scuola media al momento in cui nei 62 poi hanno fatto la scuola media unica allora li l'obbligo è diventato l'angelo obbligo della mente e saranno organizzate e giallo sul passaggio è stato beppe sono cascata alcune ma elettro lontani e anche loro hanno contate no no no no queste b che tu veda che nella forma tutto sembrava se siano andati tutta dove nessuna di eravamo una decina si nessuna nessuna nessuna di nessuno e riusciva a continuare nessuno se si sa però che esce una ventenne propria l'unione ma non per tutti è il suo ragazzo milioni di biglietto poi ha finito la sala dell'andare a vela della società gas è stato un regalino farsi l'andata a sesto gol una volta può essere magari ore dalla sua volta non ci siamo più una realtà andato e quindi ovunque e quindi o si è fatto subito dopo le scuole elementari sinora continuano a studiare è rimasta popoli in casa con la nonna faccio queste piccole cose in casa nel frattempo pensavo a cosa avrei potuto fare non imparate a fare ste cose è uscito perché a scuola ma così non ci aveva fatto imparare destinare datini poi c'era una signora che insegnano fuori a mare e nel frattempo sembrava dalla sarta perché no nessuno comprava loro capacità non certo non c'era un negozio scarpe allora c'è la miss arte la scena di sarte e la mano e portava dalla sarta fare cappottino a fare la vetrina insomma la via e io sto saltano da maggio gli occhi di pezzetti di essere accolta se mi piaceva quando io stavo lì che la mamma si provava la roma pure io mi metteva giocare con questi pezzettini trovava anche integrate tale garanzia mazzini allora mi facesti sacchetti via mazzini io vi prendete facevo questi dalle bambole già iniziati già iniziato subito da me anche se non sapevo come non lo facevo ed egli vi sono altre mi piace letto all'inizio però allevando leme riusciva a far e quindi ho incominciato e bus e quindi eccoci se è andata però a imparare si sono andato dalla sarta che ha iniziato da solo in maniera giornali senza una scuola per il prof all'inizio sì ma dove sono andata dalla sarta verso il quarto na decisi dall altra trans e all'età che poi sarei dovuta finire le scuole si poteva iniziare a lavorare 14 anni realizza daremo sono fratelli e brevetto tutto sono andato a lavorare in fabbrica sempre come sarebbero come sansone lavoratore saper sempre molto altro e quindi questa scelta di fare la sarta ovunque che l'hanno lasciata hanno lasciato cinese e o nessuno a moretta della fardello file altro ma cosa vorresti fare oppure anche rimanere in casa a fare perdere questo piano beh comunque non c'era stava mobile piaceva si cucire e mi hanno fatto romano lasciando libera e stato bello per me perché è un mestiere mi è piaciuto l'ho fatto volentieri ha dato tante soddisfazioni non mi sono sentita inferiore ecco invece ora siamo in conclusione vorrei fare un bilancio diciamo dell'esperienza anche se in parte si è già capito dai racconti però ti volevo chiedere come è stata per te l'esperienza della scuola nella bellissima io ho sempre un bel ricordo delle maestre che nei particolari dell'ultima perché è stato mal consigliato meglio quando si è raccolta è comunque non avrei proseguito mi è dispiaciuto in mano ma dato delle buone di buoni non sede e mi ha detto perché io dovevo leggere comunque leggere sempre se non avere i soldi per comprare libri che c'era problemi andavo in biblioteca o me li facevo testare da chiunque o leggevo tutti i giornali mi poteva capitare sotto mano non importa ma scava legge sempre non stare un periodo senza e poi riprendere leggere la mise raccomandata sai cosa non deve andare lì per lì non si può riuscire a capire perfettamente a cosa si riferiva l'ho capito dopo la preziosità e sono segni e quindi la devo ringraziare per sempre infatti come sempre ricordato è stata con me proprio il massimo il massimo dello stile perché grazie a quello non mi sono mai sentita inferiori di fronte a nessuno anche a parlare con delle persone laureate non mi sono sentita talmente e questo insomma devono iniziare lettere 6 riuscire da sola anni scena a capire di cosa parlare di cosa si sa perché come un capo mezzi leggeri da non ho capito delle volte dalla soggezione che i nostri genitori con i ministri stavano zitti non sapevano neanche rapportarsi e per accorgersi se invece come vuole e riesce bello riuscire a sé i germi operare in casa non avevate tanti libri dopo in casa e come sei riuscita anche da subito dopo la scuola con anche anche mo scambi tra ragazzi erano i ragazzi ne so se la mia di tutto sì sì dai fumetti a tutte le aveva detto leggere tutto libri fumetti o sì perché la biblioteca ancora vela bene se viaggia ancora quella della scuola se non è poco ma c'era come l'ambiente arlate le scuole c'era una piccola comune aveva allestito e ci sembra importante ritrova ovviamente ore ce l'ha data i libri né tutte ci si portava a casa e comunque se appunto io chiedevo a chiunque anche parenti cucina avevo delle urine di firenze sì c'erano sempre scambiati le riserve scambiato io magari non lo spero perché finché non ho lavorato non avevo abbastanza insomma dovrà comprare sensi e dopo un po invece sì e quando poi ho potuto sono andata della terra quando messa a scarperia c'erano il vedovo 7 e infine secondo dell'esperienza scolate a lungo ha influito su di te cosa magari particolare ha influito tantissimo perché penso che quello hanno segnato a scuola non avrei potuto averlo in una famiglia per quanto ottima ma umile e senza nessuno cosa mi potevano insegnare più livello che facevano non avevano locali subentrano eder e quindi devo tutto alla scuola tutto e soprattutto a queste grandi persone che non frequentate che ne ho un bellissimo fatto di loro per sempre ricordo le ricordo per pensare vedersi ora vi davanti guarderei se saremo ci sono rimaste lì sono rimaste le loro le mie affezionatissima e purtroppo tutte di lontano perso perché dopo amy ma quella è ritornata calabria quell'altra li romagna insomma ci sono tutte purtroppo perché venivano a fare queste hanno di veramente poi posto si avvicina però dovevamo farlo dove lui dice all'inizio inesperienza in tutta italia cambiava tutte le armi però io ho avuto fortuna sotto quest'aspetto è un ultima domanda riguardo proprio all'educazione che ti hanno dato magari le mani essere la scuola che se lei rinominata secondo te questa educazione poi te la sei portata di essere certamente e lei magari messa anche nella famiglia in generale è certamente questa è una cosa che rimane una cosa ed eviti viene spontanea dove l'ho avuta con la sua mamma perché anche lei frequentato le scuole sono andate a parlare esempio professore ho avuto sempre solo soddisfazioni solo che mi dicevano una signora che tocca riceve poi le ha fatto le sue scelte esulta mente io non ho mai influiscano altri niente però ora posso dire sono felice perché tu possa aver scelto una strada da me molto sognata nel cassetto l'inter sentina però era era un sogno ma insomma a volte senza però come li penso la mia vita non è stato no no io sono stata molto contenta della vita l'ho fatta quindi alla fine va bene uguale e stato un piacere perché bene e ringrazio tutti per l'attenzione grazie a tutti

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L’intervista, della durata di 41:12 minuti (link: https://youtu.be/IV3tmrLqMuE) si focalizza sulle memorie scolastiche e infantili di Graziella Bartolini. Nata in una frazione rurale del comune di Scarperia (provincia di Firenze) nel 1949, proveniva da una grande e numerosa famiglia contadina. I genitori, che avevano frequentato fino alla terza elementare, leggevano con grande difficoltà. Il suo percorso scolastico si è svolto tra il 1955 e il 1960: dopo la quinta elementare non ha continuato con gli studi. Benché l’obbligo scolastico fosse previsto, fin con dalla Legge Gentile del 1923, fino ai 14 anni d’età, questo venne disatteso fino alla seconda metà degli anni Sessanta, vuoi per assenza di scuole medie o di avviamento nelle vicinanze vuoi, invece, per problemi economici (Galfré 2017, 202-12). Come era denunciato da studiosi dell’educazione e pubblicisti in quegli anni, molti, soprattutto nelle campagne, erano i bambini che interrompevano gli studi dopo la quinta elementare, senza che lo Stato intervenisse costruendo scuole più vicine o approntando collegamenti adatti (Borghi 1958). Bartolini ha frequentato negli anni in cui l’economia italiana, inizialmente rurale e contadina, ha cominciato a subire gli effetti del boom economico (Crainz 1996). Sono tuttavia gli anni precedenti all’esperimento del centro-sinistra, gli ultimi segnati dall’esperienza di un centrismo democristiano i cui effetti si ripercuotevano anche sulla scuola, sulla didattica e sul far lezione quotidiano, come ricorda l’intervistata: se accenni espliciti alla seconda guerra mondiale non erano ricavabili dalle lezioni delle maestre, rammenta tuttavia i loro discorsi, politicamente non connotati, sulla democrazia e sulla libertà costituzionale (De Giorgi, 2016, 63-73): «Sul piano politico non è che si sia parlato molto della guerra, anche se era abbastanza recente» afferma infatti al m. 3.26. Del conflitto, invece, ne parlavano molto in famiglia, soprattutto durante le lunghe veglie invernali. Sono anche gli anni del vaccino antipolio, su cui Bartolini, memore delle conseguenze della malattia sulla cugina, si sofferma nei primi minuti dell’intervista, narrando dei medici giunti a scuola per vaccinare tutta la scolaresca.

La scuola, sita nelle ex-scuderie di una villa donata al Comune di Scarperia, era molto vicina a casa sua. Il tragitto a piedi, diversamente da altre realtà contadine, non era dunque particolarmente faticoso. Come molte altre scuole di campagna, era organizzata secondo il sistema delle pluriclassi – una pluriclasse per il triennio inferiore e una per il biennio conclusivo. Marcata era la discontinuità scolastica: molti insegnanti, infatti, giungevano un anno in quella scuola per svolgere il loro primo anno di ruolo e poter, poi, ottenere il trasferimento in un istituto vicino casa. Tra le docenti, Bartolini ne ricorda una proveniente dalla Calabria e una dall’Emilia-Romagna, entrambe presenti per un solo anno. Tra le materie studiate, ricorda geografia, con la ripetizione mnemonica di fiumi e città; recitazione, che valutava la recitazione di poesie a memoria, e canto, in cui ricorda di aver intonato, tra gli altri, l’Inno di Mameli, La Montanara, Bella Ciao. Altra caratteristica che marcò il suo percorso scolastico fu il continuo esodo di compagni di classe, che insieme ai genitori lasciavano la campagna per trasferirsi in città: «Dal 55 al 60 c’è stato lo spopolamento famoso in campagna, andarono via tutti, a famiglie intere, rimanevano le case vuote» (m. 10.40). Per questo motivo (e non, sembra, per le bocciature), i compagni di classe, ricordati inizialmente come tantissimi, si ridussero fino a diventare una dozzina in quinta elementare.

Come tutte le altre sue compagne di classe, non poté continuare gli studi: troppo distanti le scuole di grado successivo, e forse, troppo difficili da gestire le eventuali spese in libri e vestiario. «Nessuno è mai venuto a dire, bisogna andare a scuola. Nessuno ci portava» afferma a questo riguardo al m. 30.01. e continua, introducendo una riflessione sulla condizione delle donne nella seconda metà degli anni Cinquanta: «Probabilmente [non andai a scuola] anche perché ero una femmina. […] All’epoca sì. All’epoca era un giudizio delle persone quello di pensare che tanto una femmina è meglio se sa un mestiere» (m. 30.59). Resta dunque, fino a quattordici anni, ad aiutare la nonna con le faccende di casa, e a riflettere sul mestiere che avrebbe desiderato intraprendere. La decisione di diventare sarta, rivendicata come intrapresa in autonomia, è ancora adesso apprezzata: «E’ stato bello per me perché è un mestiere che m’è piaciuto e che m’ha dato tante soddisfazioni. Non mi sono sentita inferiore» (m. 34.59).

Concludendo l’intervista, Bartolini rievoca l’esperienza scolastica come profondamente significativa per il suo percorso scolastico: tra gli insegnamenti ricevuti, ricorda soprattutto i consigli (per lei fondamentali) datile dalla maestra di quinta elementare, che, accorsasi dell’impossibilità per Bartolini di proseguire oltre, si raccomandò con lei che leggesse, leggesse sempre, senza perdere il ritmo e senza abbattersi qualora non avesse i soldi per acquistare i libri, perché avrebbe potuto ricorrere alla biblioteca o ai quotidiani: «Non si può capire alle elementari a cosa si riferiva, l’ho capita dopo la preziosità dei suoi consigli, e quindi la devo ringraziare per sempre» afferma al m. 36.08. Questo continuo esercizio le ha consentito, sostiene Bartolini, di non perdere le competenze acquisite, e di poter sostenere colloqui con persone più acculturate di lei senza sentirsi in soggezione.

Fonti

Fonti bibliografiche:

G. Crainz, Storia del miracolo italiano: culture, identità, trasformazioni tra gli anni Cinquanta e Sessanta, Milano, Donzelli, 1996.

L. Borghi, Educazione e scuola nell’Italia di oggi, Firenze, La Nuova Italia, 1958.

F. De Giorgi, La Repubblica grigia. Cattolici, cittadinanza ed educazione alla democrazia, Brescia, Morcelliana, 2016.

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

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