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"Molto carina molto bellina molto severa". Memorie d'infanzia

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/1251
Scheda compilata da:
Chiara Martinelli
Pubblicato il:
07/02/2022
Nome e cognome dell'intervistatore:
Flavia Guidi
Nome e cognome dell'intervistato:
Maria Rita Ferrari
Anno di nascita dell'intervistato:
1953
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola primaria
Scuola secondaria di primo grado
Liceo
Data di registrazione dell'intervista:
8 settembre 2020
Regione:
Toscana

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1950s 1960s 1970s

buongiorno sono flavia sono b con mia mamma che si è resa disponibile per il progetto memorie d'infanzia e salve sono la mamma mia e mi sono resa disponibile questo progetto per l'intervista al fisco progetto anzi e intanto mamma poi dirci dove quando sei nata sono nata a 54 20 47 54 a san paolo in brasile perché se nata proprio in brasile su una presina perché l'uomo era stato trasferito stabilimento tessile mustaine ankara e poi si è tornata in italia dopo avere dato la prima di tutti noi mia mamma l'ha raggiunto dopo due anni prendo un matrimonio per procura vale a dire all'epoca si faceva molti matrimoni accompagniamo all'altare mia mamma il mio nonno paterno regionale mario cento non so se stanno in brasile in all'età di tre amici ti ricordi qualcosa di quel giorno proprio poco come moglie che moriamo mie ma se rivedo fotografie oppure parlando con i migliori so qualcosa ma molto umano uno personale quindi all'incirca nel 57 tornate l'italia in italia come sei tornata in italia intonate le galee nave finale e mi ricordo che comunque vanno ricordate i miei e anche molto molto lungo 15 riordinate sbarcata in genova però la mia destinazione castello e poi si è vissuta senza casa dell'uomo sono vissuta fino all'età maggiore età poi va bene l'università mi sono trasferita qui la un'italia unita e dove vivere a castelnuovo ecocontatori leggo con nonna paterna e zie in un appartamento in affitto l'appartamento molto molto grande perché accoglieva anche durante le feste e non gli altri parenti che erano numerosi quindi rilevato il 5 e 6 allegretti e che avevate una stanza 3 muro come no io dormivo una stanza molto grande con i miei genitori e di solito l'arredamento che tiri fuori se ti ricordi il periodo più o meno anni a questo punto di 60 come l'ha legata alla camera la camera è arredata con armadio a me lo ricordo benissimo in uno stile liberty una normale un'alta poi c'è demoni molto alti e il como con cinque cassette il terreno vino e lettino per lettino loro nel letto matrimoniale un lettino distanziato di poco invece il resto della casa il resto della casa poi c'era un ingresso molto grande che si trova poi in cucina cucina arredata con mobili d'epoca che prevedeva elettrodomestici mobili da cucina a legna e dove si faceva anche il mangiare c'era un caminetto molto grande e un'altra cucina a gas quindi gli elettrodomestici realtà non è a me pare aveva mondo non c'era incasso all'epoca quindi anno quello che c'erano tutto divise e più o meno dopo quanto i ricordi i primi elettrodomestici elettrodomestici mi ricordo la prima cosa che è entrata in casa è stata la televisione negli anni 60 era questo permetteva poi riunirsi con i vicini la sera programmi dell'epoca memori cosa si rifarmi le programmi dell'epoca della prigione i programmi che seguivamo al di là del classico carosello perché erano cominciavano tardi nel pomeriggio dalle 17 finivano verso le 23 dunque i ricordi i problemi che seguivamo con piante celano sanremo e anche l'oggettivo d'oro e poi il carosello tipicamente dell'euro andando in ordine mai parlato prima di sanremo si parla un po il tipo di musica cosa ascoltavi all'epoca cosa ascoltava io poco e che è piccola ma saremo seguiva anch'io con vizi la non più tiziano e i vicini di casa e serve mora una musica melodica modugno mina milva di fare metalliferi e bologna si si si erano l'attore del momento e alle tesi eva kant 12 per sorridere lo ricordo molto bene e quindi trattate uguale diciamo prediligevano cantanti tipo modugno non tutti ognuno viva e poi detto il carosello reggendo il carosello ad esempio se guardi qualche volta che i preferiti e gli spot sono più che mi ricorda un pochino più ombre la più viva e la carmencita della lavazza perché è nato erano personaggi di cartoni animati erano abbastanza alunni come tempistica e niente si vedeva tutto questo personaggio termici da qui fino a trovare questa non è uno sport divertente e non a spot ed eric e divertenti come mi ricordo in mente ora a calimero il pulcino nero il dolcissimo un cucciolo a meno che si sporca quindi appare nero e una lama d'aria lo breve lamette nel sapone l'acqua sapone ritorna nel colore giallo del pulcino e le dice sei nero stesso uno sport ed era una pubblicità di vedersi volava pomellato che erano anche quelli momenti comunque abbastanza luigi divertenti si no ma ci accontentavamo di popolo non avevamo grossi stimoli televisivi quindi non passano molto tempo davanti alla televisione io personalmente no a quell'età li sentiamo a casa dalla scuola mi spiegava fare i compiti che dovevo e poi andare fuori a giocare all'aria aperta fuori che strada oppure ci vediamo al pattinaggio dei paesi quindi giornate piene di gennaio a pattinare macchinare fatemi a rotelle può giocare giocare sempre anche d'estate anche il dopo cena qualche gioco qualche ricordo particolare si adatta se con i cronisti a nascondino e poi anna ricevere con i numeri si destinano a meno che nella campagna si segnala terra e numeri si senta ma passano a giocare giocare tutti insieme eravamo nei rioni abbastanza della stessa età per cui insomma ci frequentano a mutante ok quindi mi hai detto giocavate per strada che è stata quindi immagino che non ci fossero così tanti macchine su tante no lauream lieve da un paesone un paese grande capo della garfagnana nonostante questa livello per le macchine si contano però e voi non aveva che noi non avevamo macchina un'ottima macchina ha preso la parità 10 anni una cinquecento grigia usata il nonno ha subito fornito è stata la nostra prima quindi disposta avanti ea pieni a piedi o con i mezzi remi autobus noi viste le distanze tanto del lavoro di campo quanto la mia scuola a piedi ok n'è parlato del lavoro di barco mi dissi me la cosa facile vanno prese nitori si danno a mio padre faceva lavorava in una fabbrica di tessuti e faceva insegnava agli altri questo mestiere la nonna che molto tempo a casa mia fino a che abbiamo intrapreso un'attività un'attività che consistevano un negozio di scarpe che si dedicava a questa idea quindi integratissimo tutto ciò quindi tutto il giorno stava negozi e conquistare inglese ma era sempre in giro non c'era non so se problematiche non c'erano grossi pericoli ad alcuni noi perché fuori ti ripeto liguria in arrivo insomma vi porto in età molto spiccata e tranquilli anche da quei voli già che i piccoli quindi è stato un paese comunque vi conoscevate tutti tutti tutti tutti ricordo è sempre un amico ma carissima amica la sana è arrivata all'ufficio il pomeriggio lei andava e rimanevamo ci riunivamo li ribelli sunniti quando riesce a vendere nel panificio mangiano biscotti però si passava le giornate raccontandoci le nostre storie esperienze e allora praticamente vede perché i tuoi stavano tanto impegno no no insomma variava con mattino pomeriggio con la notte veniva trascinata mia giornata niente la mattina a scuola che dire che poco distante da casa nostra è una scuola elementare tutti con il trend yule tassativamente venuti le nello pochettino bianco i maschietti arrivano in argento azzurro noi invece potevamo sbizzarrirci cambiando il collettivo è staccata dalla guida del resto e ricordo bene che la zia cli mi facevano dei collettivi hanno un cimento erano bellissimi le svolgiamo volente quindi ti faceva in aggiunta a questi contesti colletti con di sono bianche che sono e allora la mia scuola la scuola era soltanto la mattina da mattina nel tempo pieno temendo usciti alle 13 che grosso modo è la scuola si ricordi com'era anche come laura un edificio un edificio comuni di particolare con aria abbastanza le classi abbastanza che raccoglievano circa determinerà numero grosso modo così con banchi di legno ma chi di legno e niente a due posti quindi arrivi il compagno di banco per adesso che ha avuto lo stesso compagno non cambiamo abbastanza si erano abbastanza rete scandali e l'hanno lacrime detto i banchi in classico stasera come la legionella maestà abbastanza sollevata lega la maestra la terra c'è su un piano e un piano di al piano rialzato forse la l'importanza della mela o di superiorità c'era all'epoca c'era ed era rispettata poi c'era la classica lavagna con la cgt van de la destra ci spiegava reputo scriveva oppure ci hano la lavagna a fare conti oppure a scrivere delle frasi le aule oggi sono molto colorate all'epoca abbiamo ricordi colorato sì ogni tanto venivano esposti i nostri disegni come riusciti meglio però la mattanza classica ciao mi chiamo mappa geografica ma niente che di particolari oppure mi ricordo disegno poster sulle piante ma cosa non molto svolazzi sempre molto isolato invece come cancelleria come correndo tuo scolastico cadaveri e li mobilito ammessi silva con il calamaio quindi con la penna col pennino che poteva essere mario lo cambiamo dirette ma in diverse forme e c'era proprio nel banco jobs non facevamo questo lavoro non facile abbastanza difficile poi vabbè io sono e mi mani tenere i colori e poi l'emiro ti ricordi liro che passivamente si sono quindi meno linea 13 pisa portavamo tutti i quaderni libri libri consigliati dalla scuola l'astuccio astuccio fatto con due trevigiani e seconda è che mettevamo tutto in una cartella di una cartella di cuoio l'aria grossa dell'ina rossa e niente resto eravamo abbastanza unificati tutti con scelte e le materie classiche italiano matematica scienze e religione educazione fisica adorno di dire magari si sceglieva speciale corridori e su altre cose perché non c'erano palestra quindi insomma po così ma tema le matin insomma plazzi mie come invece impianti aveva tipo impegnanti aveva una maestra una maestra di circa mezza età di un dato lì che ho chiesto è molto carina molto bellina molto serie amo molto severe molto severa perché noi ci immaginiamo di oggi e per tre tevere magari la punizione da essere dovuto al network network a parte il silenzio assoluto nel dover parlare oppure raramente così parlare con l'amico di banco era nuovo abbastanza abbastanza toste come come punizione mi rivolge me lo ricorda anche con tristezza il fatto che lei aveva costruito nel cartone del de biasi nello e queste venivano messe a chi sbagliava magari aveva fatto il compito male e veniva mandato in un'altra classe quindi cosa faceva male però noi no né noi né i nostri genitori si sognavano di dire qualcosa quello che faceva la maestra è la legge e si chiede se lo facevo reagire che era giusto insomma non c'è da nessuna critica da parte la solita della mensa dell'islam non eliminava dal sud e dalla santa tanti compiti per casa come si comportava con voi sia abbastanza abbastanza compiti a casa quanti non lo so so solo che io arrivavo a casa immediatamente mi facevo mi accendevo c'era la radiolina il tempo con sotto la musica velocemente le riuscire a giocare quindi ok la tua giornata era la mattina a scuola come leggi un pò a casa a parte il livello a casa ma c è un altro particolare ritornando indietro nei reati sono passati tanti anni ma ricordo che avevamo nell'ingresso anche un pianoforte arrivavo un pianoforte e un amico di famiglia un carissimo amico di famiglia al pomeriggio sul tardi mazzi e suonava e mi ricordo che ballava si dedicava invece nella poco forse anche una cosa che un'idea per me che non ho mai voluto fare ballare sì avevo bisogno di muovermi quindi questo pianoforte era un po cambiati sì sì sì della cosa e erano più costoso quindi una cosa particolare avercela sì io credo che addirittura si sa c'è stata una cosa è evitata crede ma dalla cia non so alcuno zotto che questo pianoforte non mi ricordo che ci faceva compagnia per lui suonava per approfittavo parlato dall'intento di come andava a scuola più lineari e invece nel insomma nella vita di tutti i giorni come si vestivano i genitori molto semplicemente i vestiti non comprati ma nei negozi ma fatte a casa fatti oltre a una sarta conoscente oppure la stessa mano la stessa zia tutti cucivano al momento si arrangiavano perlomeno le ricordo che anche le norme campisti che mi faceva comprando una rivista burda due si ricavavano i modelli e loro tagliava e cuciva non o testi insomma anche loro quindi è chiaramente era una rivista del p trovati negli anni che alla musica si voleva mordendo ricavare il modello su cui conta animare e ok praticamente avevi tanti di questi vestiti li ma non c'era niente di tanto all'epoca almeno per quanto mi riguarda c'era il giusto c'era nei panni le magliettine anche nonna vestivano molto semplicemente non lo ricordo sempre con un paio di pantaloni classici cintura di pelle e la camicia classica camicia anzi gang insomma ma era la mia mente di lavoro di latte sarà il momento fuori dal lavoro il lavoro prevedeva delle tute tute blu che li continuano datore di lavoro quindi nonno precisamente si vestiva con questi cani chiuse sì sì sì classicamente amici e pagano invece nonno e nonna media punta dei vari dei vestitini ricordo diversi molto semplici abitati all'epoca andavano queste c perline oppure sballati insomma comunque molto rigorosi tutti avevano i semplici arrivato un vestito possa per la domenica come da silva non era proprio fissata è che la domenica e ci si dovesse vestire diversamente anche perché poi si andava in chiesa c'era la messa a queste cose e all'epoca si usava cristiana i sacramenti battesimo comunione l'unione testa grossa con un bel vestito bianco quindi mi sentivo importantissima questo ricordo un vestito bianco con il fiocchettino rimessa sopra con un con i guanti di pizzo insomma molto elegante con un velo le roselline sono molto poi riconosce romantici una piccola sport nascosti nasce infissi e quindi la soddisfazione è seguito poi il trend rigorosamente in casa non esisteva specialmente per queste feste familiari con tutti i parenti la mattina una colazione alla pubblica colazione con brioche cioccolata agli amici e poi il pranzo fatto in casa tagliatele partita finì nel tempo parlando della berlina sì ma anche del modo in cui mangiavate i piatti che eravate insomma più soldi di mangiarli asta passa città vasta scelta paga un po consumi vari insomma pomodoro molto semplici comuni arriva da pesce lesso una certa al di là di quelle poche e ti ricordi di un piatto che ti piaceva a particolare diversi piatti tra cui i ravioli per fatte in casa quindi questo presupponeva si facessero ogni giorno prima della festa e con la preparazione a una stanza lunga perché va fatta la pasta lavorata la pasta poi il ripieno misseri pieno e chiusi questi ravioli con il mio compito era viola o del capelli quindi per amati a farli ea un po tutta la mia verità e olio anni no no le donne non e nonne e zie io e la mamma e quindi ci dava chiedevamo queste questa pasta questi ravioli e poi venivano sistemati su una tavola asciugarli di maidan dei giovani o altrimenti tagliatelle fatte piatto prelibato ma anche questi venivano questi piatti laboriose venivano fatte in genere o la domenica offerte particolari per compleanni o natale insomma feste comandate quindi un po delle occasioni speciali casini aveva che ci faceva che sia che cose un po più particolari certamente tra i dolci l'ala portoghese e le crostate con marmellate fatte in casa e niente poi si cucinavano la cucina che la crosta l'anno abbastanza abbondanti i pasti c'era quando una differenza tra il quotidiano il giorno di festa si faceva testa venire quotidiano in realtà non aggravate molto mangiavamo più semplicemente saranno appunto pastasciutte con diete colpo da horror più delle volte di essere direttora minestroni oppure la fettina italia impanata e fritta patatine normale diciamo nella vita di tutti i giorni dove andavate a comprare le materie prime dunque materie prime nei negozi negozi nella mia via una marchetta dove abitavo erano uno vicino all'altro cioè c'è il macellaio cioè da tutti vedono e il lattaio il quindi venivano si passava tutti questi negozi a fare la spesa del giorno quindi sono l'atmosfera grosse in previsione si faceva svegli pochi quotidiani si erano queste sue botteghe in questa via queste tre botteghe per lo meno nella mia via che ricordo via che poi portava alla piazza del paese dove c'è la stessa castelnuovo insomma ricordata anche per questo e gli parla dove due valide prima lei frequentati anche perché facevano degli ottimi gelati gelati la crema c'era un profumo nel quando si entra queste gelaterie pasticcerie caffetterie tutto insieme e dal governatore del gelato e della panna la panna montata squisita che noi so che no altre macchine volte facevamo coerenza con una brioche con me per questa panna montata quindi era un po un lusso era un po lusso le cose le cose diciamo di più per a luxor si facevano non tutti ce n'è ma qualche volta insomma per lei cielo concedevano e quindi in questo paese e soprattutto la parte della pianta vicino alla piazza a metà o se poi dice alla piazza dove poi mi portava poi in altri posti frequentati da me il cinematografo cinema eden che era gestito da prima da mio nonno poi da dall'azione il fratello di mio padre e di questo cinema giovanissimo cinema n anche perché a mettere dall'adolescenza io sono entrata di lettere cinema e quindi ne approfittano anche per vedere i film quando finivano lega delle persone insomma infiliamo in fondo in platea e diversi film le riuscivo a vedere e all'epoca insomma erano filmini del tipo d animo grandi e gli sprechi tutti quelli romantici poi c'è stata la sede del western e quindi mi sono fatta un po la cultura all'epoca e quindi ci piacevamo il volo di passare in tre anche un volontario e dà anche la possibilità di fare dei soldi quindi studiare le mani qualche soddisfazione ce ne so qualcosa si era come un lavoro per veniva retribuito insomma non tanto era lo zio però mese vi parlo insomma magari che solo smaltito la cremina insomma quello che al momento mi piaceva comprarle lontani tale evento il lasciare di pelle quando si pensa ad esempio al cinema oggi si calza pop corn e coca cola al coca come all'epoca c'era un bambino dentro cinematografo cesa e gelati pee wee cose così papà che ne conoscevano anche dotazioni amari superalcolici comunque che caramelle cose del genere si rivide canto ed era terminato tutto il paese si si si era frequentatissimo all'epoca al cinema dove poi venivano ripetute anche rispettato lo spettacolo quotidiano del turno la sera che vede 30 mente uno poi giovedì e la domenica mi ricordo bene c'era anche il pomeriggio primo erano due spettacoli primo pomeriggio e veniva poi ripetuta la sera prima era frequentatissima senza avevamo dei canoni per certi film lecitamente tanto quindi ti ricordi che un po a uno dei centri della vita di attrazione sì sì sì sì eravamo praticamente erano due cinematografi il nostro e un altro del sito e altre persone e quindi si alternavano anche i tipi di film ti ricordi altri punti di ritrovo di interesse magari dove poter trascorrere il tacco di libero altri punti di interesse nato punto interesse il fiato anche dove nei giorni feriali veniva appunto fatto di stato proiettato e poi nelle occasioni tipo carnevale fatta questa festa del carnevale in fiera a febbraio vedente di tutti aspettavamo in particolare perché ho la fortuna di avere ragazzi a quanto la mamma più semplici vestiti molto molto belli quindi sta dicendo che in occasione del carnevale c'era un po una sorta di testa grandi paesi e c'era la testa in grande paese sì perché erano con tanti ragazzi quindi c'era un che non è sempre poi con una specie di gara si presenta all estero piccola ancora si parla nelle elementari terza quarta elementare quello che ricorda di più che facevi la sfilata sul palcoscenico essendo il teatro poi si prestavano benissimo e ricevere il premio il primo premio nella migliore mascherina e la cosa rimasta eravate io in particolare da piccola una propria piccola carmen miranda avevo cerca tipica brasiliana motivo la brasiliana e ricoh sempre le scarpe limbadi col a me mi ricordo in un questito rosso e dorato a balze e in testa mi ricordo che aveva sia smontato tutta la frutta nera le banana nelle cose e l'aveva applicate a questo cappellino che io indossavo quindi un lavoro lavoro lavoro certosino un lavoro e così è stato anche quando mi sono mascherata quando ne hanno alterato la grecia mi ricordo che il trucco è stato fatto per ingiallirsi un po con lo zafferano mi era stato applicato che staccheranno è molto molto molto studiati questi costumi e infine credo che sia stato il più bello approvata la figura a cui si è ispirata sia nel farmi questo vestito sia la mamma era il taylor in cleopatra e fedelissimo peraltro usando materiali ma proprio del momento niente costosissimo e con questa maschera mi ricordo bene ho vinto il primo premio non solo la partecipazione a lucca alle regionali dalle regionali ho vinto il primo premio a varese il secondo premio quindi aveva che ho fatto un successo con successo e quindi felicissima chiaramente ispirandosi al film e immagino sono divertita comunque i colori molto accesi dice termine ce ne sono sistema che è loro sordo e tutti i monili di monili demoliti e rasate abitati una specie di collari di stoffa rigida e c'è proprio usando perle di collane cose che le ammoniti che avevano i miei sono malattia vengono poco applicata questo di corone eccoli una frustrazione un lavoro pagliette poi investito veramente minuzioso non fanno stragi sono io immagino ci si riesce una preparazione di mesi e mesi alla ricerca del materiale che portava da molto tempo e questa è una cosa di famiglia quindi vestivano gli diciamo i piccoli della famiglia sì non solo io ma anche le cugine sì sì sì atto vero spagnola insomma si sbizzarrivano parecchio che si viveva a casa vestirsi cioè amate voi si è un po insieme però erano sempre razzia diciamola più capace nel creare queste queste cose queste cose bellissime insomma quindi non è un tipo non è che avevi come mito listello le sue ieri cleopatra come macchina non veniva no arriva forse come scenografia come effetto un umore non in amore rinella costruite su un personaggio insomma si è allora mi hai parlato un po della tua famiglia quindi in realtà a livello di 7 a familiari di stretta e ragazzi in pochi perché eravate de fina unica con e per quanto riguarda le vacanze a nalut in vacanza insieme facevate delle vacanze vacanze il vero senso come se si intende oggi non erano vacanze erano io dalla scuola con la mamma andavamo a rossiglione in treno per treno malgrado diversi volte anche il treno la spezia genova nativa rossiglione province genova quindi stava molecola con la nonna materna per circa un mese poi c'è raggiungeva il nonno e vabbè rientravano poi che tutti era per andare al mare nodi era piliero paese molto piccolo e c'era anche una che si andava più come diceva lo portavano via da mangiare da monito per giorno quindi è un po come fare le nostre vacanze al mare e soltanto in un posto un po più isolato c'erano posto i due legali roma niente di niente che era un cinematografo anche di piccolino quindi magari qualche volta con i cugini si andava ma poche cose non c'è una non c'era quindi per ritrovare di normare la norma si inizi di là per la nonna aveva voglia di l'evento ormai la sua mamma sua sorella quindi ancora abitudine così roma si è invece vere e proprie vacanze e vede le proprie vacanze invece andavamo quella settimana al mare a che metto anche da santa ci portavano lo zio vivo fratello del nonno in macchina lui aveva l'automobile e dai gestori del cinema e ci portava tutti i nipoti insomma al mare una casina sul mare che li facevamo pieno tempo pieno al mare hanno visti tutti i nipoti qualche ramate con chi andava the seas nipoti che ai cugini praticamente eravamo 67 e di una macchina che faceva l'ha caricata dai più piccini e più grandi ma anche stagionati ecco magari partivamo prima in 45 poi era quasi finito cioè ci alterniamo un po per farci parli male a tutti era al massimo una settimana e certo c'è quindi le vacanze erano quelli i figli e non erano molto lunga no altri tipi di vacanze 9 più grandicella siamo andati con la nonna a venezia facevamo 7 in treno e la sua volta a milano roma abbiamo un po girato invece con la questione di 3 4 giorni con la scuola tutte le diciamo le gite parte non me ne faceva fare questa era una sua idea che bisognava vedere capire andare quindi io si è visto a cosa si sente le gite scolastiche erano posti vicini ai bisognosi ma anche all'estero lepore che sono spinti fino magari a la costa francesi metà sì ci siamo spinti un po rivelano anche durano tre giorni questo più grandi caramente a fini più o meno mag con la terza media primi anni del liceo iniziate con per spostarvi qualche giorno ci si era già due o tre giorni ma erano rinunci a livello economico anche quelle oppure la scuola comunque non perché non si poteva affrontare colono spese che insomma tenuto conto delle situazioni comunque giunti si potevano affrontare si si si quindi in realtà il diciamo l'investimento nella scuola nel l'educazione com'era per la famiglia viene importante molto importante insomma io ricordo che c'è compagni sono più che andati all'università chi più chi meno poi persi di vista vero passaggio all'università è stato molto tale l'università e il nuovo esistevano assolutamente nuovo a pisa il grande ulteriore mi piace più le c'erano le magistrali a parte lontani ma c'erano servizi di raggiungerla e quindi sono i cento passi eccessivamente arriverà una maturità che sono organizzata sempre andando in treno ma la distanza era tale che non avrei potuto fare la sera per cui non ricordo che sono un affitto una camera la mia vita e amo le spese e andava a mangiare e mezza c'è dell'università ritornavo facevo il settimanale insomma tornavo il sabato a castelnuovo il ri particolar domenica sera quindi praticamente la parte diciamo di crescita quindi di angela vissuta tutta andava l'uomo e come organizzazione ad esempio del anno magari e le medie alle superiori ti ricordi ad esempio di esserci andata in bicicletta river abilitata scrive anzi no sente la maggior parte a parte gli ultimi tempi ogni città li avevo la macchina marche piedi anche perché poi il liceo era situato in prima per cui era anche tanto salita quindi si facevano proprio tutti la maggior parte atletico magari incontravamo che strana la professoressa scene ci diamo al passato e magra danese insomma doveva accontentare un po tutti allora decide di farci cosa il gruppo era un dopo ridevamo giocava un'intesa andava quindi messina professoressa arrivano da una macchina a mano e ti ricordi quindi che c'erano persone che si spostavano comunque quella comuni certo certo che era economicamente sarà meglio di noi e quindi in un certo senso pietanza un po anche il tipo di consumi che eravate soliti fare in casa vostra con quelle totali ti ricordi sera vedendo questi consumi si venivano molto all'interno della scuola oppure incidevano sul le vostre abitudini scolastiche non incide anche perché forse eravamo abbastanza anticipi un po di operai erano abbastanza livellato e di scelte abbastanza si può non c'erano grosse differenze noi non facevano testo importante il ricordo bello è che la serenità nel girare tanto insieme cioè la propria collaborazione per dinho quindi rispetto ai giorni nostri a livello culturale proprio che di un cambiamento notevole ad esempio di come la società dei consumi attrezzarla scuola istruzione certamente sì c'è paragone con il ponte non oggi davanti alla televisione per cui vengono stimolati in un senso perché le cose e se non conoscevamo neanche quindi sicuramente si volta tutto è cambiato nella rete era una semplicità però consultiva molto costruttiva il rispetto è proprio della della cultura consapevolezza che era importante insomma farsi una cultura nel senso generale ma anche per il futuro per i genitori avrà sicuramente una soddisfazione con sé curiosa parlando forte investimento rivolta in di solamente su tre rapaci e all'epoca cosa significa investire nella cultura nel l'istruzione dei figli è la sicurezza sicurezze tutti i sensi la soddisfazione prima rifiuto ma anche la sicurezza è un lavoro un domani insomma scuro questo certa quindi avete anche i nonni a livello d'istruzione e senti entrambi mi hanno fatto che non era poco l'epoca che non regge parlando in persona nata con i denti per cui lui subite la guerra in russia è stato capace poi di riprendere realizzarci questo senso quindi è andato e ha avuto la fortuna di termale e e quindi ha finito le scuole o quando era già le medie mi dicevi né mente laminite nola finite prima vent'anni innovativo era più dovrà fondi si occupa di fotografia nel genio fotografi e quindi l'esperienza raccontata molto forte che non è da tutti perché non sono tornati a perché insomma un'esperienza particolare e quindi anche per me è rimasta nel codice comunque sia loro ci tenevano molto al mood parti comunque avere un'istruzione orecchio io credo questo si si percepiva da la soddisfazione misurare il piacere di studiare davanti ma nel contempo libera di fare quello che è avvenuto nel senso ricordo che si diceva all'epoca va bene alla possibilità di studiare tiriamo la possibilità di studiare e lavorare non c'erano alternative quindi abbastanza periodo abbastanza semplice mento con delle regole che timida hanno insomma mi sta parlando comunque rinunciare delle regole di studio di novità troppo di vita veramente suddivisione di ruoli precisi e tra mi dicevi anche che emette studiati contemporaneamente elaborato lavorato degli esterni cinema poi nocciolo quando può essere stata il momento dell'università fatto sì che mi sono data da fare a livello di investimento nella cultura oggi culo piedi diverso pensi anche l'ottica ora magari di mamma o la visione comunque sia di ormai adulto che ha passato la fase diciamo delle scuole così vedi una differenza notevole del rivestimento cultura nel proprio cambiate proprio una questione generazionale io la vedo sempre in maniera positiva una cultura e sapere riformarsi prepararsi sia soggettivamente fondamentale importante poi insomma ci sono tante scelte diverse anche come facoltà stesse prima erano le facoltà le grosse neanche medicina nata una legge si è suddivisa in tanti specialistiche e quindi anche volta insomma se positive da una parte e dall'altra si perde in atto nella scelta però investire quindi non proprio come un livello regionale poi la vita le occasioni sono e saranno quelle e si presenterà questo non lo posso sapere però rimane personale ea molto diverso la anche la visione che avevano allora rispetto alla visione che magari hanno oggi le persone o secondo te comunque sia da un certo punto di vista in poi la cultura stampa è stata un valore come credo non sia sempre stata un valore lo sia anche oggi voglio vedere importanti da portare avanti anche da parte del genitore bisogna stimolare e dare nel mente l'esempio di quello che è importante fare 15mo nella guida e oggi forse c'è manca un po questa presenza l'estate dura perché siamo presi tutti al lavoro contiamo programma e quindi noi arrivammo all'epoca avevamo dei genitori già inquadrati nel loro lavoro nel loro settore nel loro ruolo in casa avevamo sempre qualcuno di riferimento e che erano la nonna leggibili insomma questo ti rendeva più protette forse rispetta ora non è facile perché se stesso show troppo e quindi a marciare chiaro che ti ti ti ti porta dedicati ad altre cose vedere molta televisione delle comini che è più tornato molto completamente oltre che oggi sono chissà non alta gli svantaggi appunto un po più consumistica cubi non può pertanto concessi cioè subito le cose si fanno velocemente si fanno subito si vogliano in si pretendono quindi non è il nostro modo di vedere nel passato e questo secondo teatro nell'ambito dell'istruzione non lo sa anche nell'ambito dell'istruzione che meno impegno impegno perché forse ci sono più possibilità per cui ci fanno di natale anche i tempi una volta ce lo potevamo permettere di stare sempre a chi ea fare anche voi io ti ringrazio grazie per aver partecipato all'intervista

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L’intervista, della durata di 56:39 minuti (link: https://www.youtube.com/watch?v=NRDtyRG7B0s&t=2s), si focalizza sulle memorie infantili e scolastiche di Maria Rita Ferrari. Nata a San Paolo del Brasile nel 1953, dove il padre lavorava per un’azienda tessile, ha riseduto nel paese sudamericano fino al 1957: in quell’anno insieme alla famiglia, è tornata a Castelnuovo di Garfagnana. Qui ha risieduto con i genitori, due zie e la nonna fino alla maggiore età, quando, iscrittasi all’Università, si è trasferita a Pisa. È rimasta figlia unica. Il suo percorso scolastico propriamente detto si è svolto tra il 1963 – anno in cui ha cominciato a frequentare le scuole elementari – e il 1975 – anno in cui ha conseguito la licenza scientifica. Ha dunque frequentato le scuole tra gli anni Sessanta e Settanta: decenni segnati dalla contestazione studentesca, dagli anni di piombo, dall’acutizzarsi degli estremismi politici (de Giorgi 2020, Panvini 2018). Ma sono stati anche anni caratterizzati da innovazioni nel tessuto sociale e scolastico, come la partecipazione degli studenti e dei genitori ai processi decisionali scolastici, senza accennare alle modifiche nei rapporti tra individuo e società e al riconoscimento ai primi di più ampi spazi di manovra (Galfré 2017, Crainz 2002).

Anni segnati dalla trasformazione della scuola da istituzione validatrice dei ruoli sociali a luogo dove porre attenzione ai bisogni e alle esigenze del singolo alunno (Galfré 2017). Emerge infatti dalle memorie di Ferrari il ricordo di una scuola rigida, la cui autorità esigeva il raggiungimento degli obiettivi prefissati. A stabilirli l’insegnante, la cui figura sociale, nel rappresentare lo stato e la scuola, non poteva essere discussa da genitori o alunni. Un esempio ne era la maestra di Ferrari, una signora di mezz’età descritta come «molto carina molto bellina molto severa» (m. 18.22). Le punizioni in cui potevano incorrere gli alunni in caso di errori nel compito suscitano, a distanza di anni, ancora disagi in Ferrari: «all’epoca a parte il silenzio assoluto il non poter parlare oppure raramente potevi parlare con l’amico di banco erano abbastanza abbastanza toste come punizioni mi ricordo e mi ricordo anche con tristezza il fatto che lei aveva costruito in cartone degli orecchioni di asinello e questi mettevano messi a chi sbagliava magari a chi aveva fatto il compito male e veniva mandato in un’altra classe quindi era veramente una cosa che insomma faceva male però noi né noi né i nostri genitori si sognavano di dire qualcosa quello che faceva la maestra era legge e si vede che se lo faceva voleva dire che è giusto era giusto insomma» (18.41 e ss).

Molto spazio nell’intervista è dedicato alle modalità di fruizione del tempo libero. Ferrari ricorda di aver potuto disporre di un televisore dai primi anni Sessanta. Tra i programmi più attesi, rammenta lo Zecchino d’oro e Sanremo, in occasione del quale la famiglia invitava i vicini di casa. Scarso era comunque il tempo dedicato alla televisione da Ferrari, che preferiva andare in piazza o al campo di pattinaggio per giocare fuori con i suoi amici. Più importanti sembrano essere la radio – che ascoltava mentre svolgeva i compiti – e il cinema, di cui poteva usufruire liberamente in quanto il cinema cittadino era gestito dal nonno e, successivamente, dallo zio. A questo proposito non manca di ricordare come negli anni del liceo, per disporre di una paga da usare liberamente, abbia lavorato come maschera nel cinema, approfittandone per guardare numerosi film – soprattutto, quelli recitati da Gianni Morandi e i film western.

La conclusione dell’intervista è dedicata all’importanza del valore della cultura: Morandi (figlia unica) ricorda come i genitori, pur non avendo studiato molto, abbiano sempre dimostrato grande disponibilità nel farle proseguire gli studi.

Fonti

Fonti bibliografiche:

G. Crainz, Il paese mancato. Dal miracolo economico agli anni Ottanta, Milano, Donzelli, 2002. 

F. De Giorgi, La rivoluzione transpolitica. Il '68 e il post-'68 in Italia, Roma, Viella, 2020.

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

G. Panvini, Ordine nero, guerriglia rossa. La violenza politica nell'Italia degli anni Sessanta e Settanta (1966-1975), Torino, Einaudi, 2018.

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