Salta al contenuto principale

"Nella vita ho fatto un po’ di tutto fuori che il ragioniere"

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/1383
Scheda compilata da:
Laerte Mulinacci
Pubblicato il:
28/02/2022
Nome e cognome dell'intervistatore:
Viola Mugnaini
Nome e cognome dell'intervistato:
Marcello Broletti
Anno di nascita dell'intervistato:
1948
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola primaria
Scuola secondaria di primo grado
Istruzione tecnica
Data di registrazione dell'intervista:
10 maggio 2021
Regione:
Toscana

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1950s 1960s 1970s

tutti a tutti oggi è giorno 10 maggio io 2021 io sono viola e fano in compagnia di marcello per intervistato un amore d'infanzia allora marcello prima di iniziare con le domande chiave per favore mi potresti 20 anni la liberatoria d'accordo giusto allora io sottoscritto marcello bruletti nato a firenze il 17 11 1948 con la presente o svizzero la pubblicazione su youtube dell'intervista da me rilasciata a viola mugnaini il giorno 10 maggio 2021 la consultazione on line sarà quindi aperto a tutti tale autorizzazione esclude qualsiasi ulf il lucro tale testimonianza filmata viene rilasciata a quella finale del progetto memorie d'infanzia benissimo ti ringrazio allora possiamo fare una parte introduttiva dove appunto spieghi quando senato dove e dove ha vissuto estinto va bene da qui le domande di un perfetto sempre andato a scuola e se ci ha dato vittima prima temi puoi fare una parte più alto produttiva dicendo dove è nato e dove ha vissuto il tecnico della partita e lavora ha fatto bene allora ascolta io sono nato appunto come dicevo prima la storia delle 17 di novembre del 1948 a firenze nel centro della città praticamente via dei serragli il vicino all'arno potere alla carraia ho vissuto lì fino a 15 anni ci capo mi sono trasferito la mia famiglia si è trasferita in periferia all'isolotto per me è stato un mezzo tra uno e la mia famiglia aveva deciso così e era difficoltoso anche per poter andare a scuola perché liz lotto in quel momento lì non era come oggi ma è la non era molto servito dai mezzi pubblici quindi poteva diventare anche problematico fare le cose più semplici e comunque per quanto riguarda l'attivita scolastica ho fatto i primi anni delle elementari libia della chiesa che appunto la contrada di via de serragli quindi praticamente a 100 metri dalla casa dove abitava poi ho cominciato a presentare all uso prima sullo stato e in prima media alla niccolò machiavelli e piazza pitti e purtroppo è stato l'unico anno nel quale io sono bocciato ci sono anche delle motivazioni a mio modesto modo di vedere però va bene era una scuola all'epoca diciamo di elite veniva frequentata solo ed esclusivamente dei figli della firenze bene i figli di ingegneri architetti famosi gente usi e quindi era un po passato imitabili calimero della situazione che incontravo dei problemi che secondo me andavano ben oltre all'attività scolastica ecco però diciamo che sono stato bocciato in due ma serie italiano e disegno e poi invece erano i miei cavalli di battaglia sono stati anche negli anni scolastici successivi quindi diciamo che la cosa era quantomeno un prodotto però vabbè tempo passato cose passati a quel punto sono andato alla scuola che era libici da sempre alla casa un dio sant'agostino allora c'erano le scuole o di avviamento commerciale oppure medie che poi aveva le cose va a cedere vari licei o quelle di avviamento industriale oggi probabilmente non sarà più così comunque ho fatto i tre anni di andamento commerciale fatti benissimo anche proprio dal punto di vista di profitto scolastico e poi sono andato a studiare ragioneria fatto cinque anni di ragioneria e poi ho fatto la fesseria tra virgolette di iscrivermi all'università perché era l'epoca del 68 scienze politiche però un po mi interessava il giusto poi avevo altre cose vi interessava molto di più in quel periodo quindi dopo dopo poi esami ho mollato il tutto il fatto riguarda la scuola la mia attività benissimo ascolta allora quindi rappresentato la scuola per tutte la superiore fatto anche all'entrata dell'università e fendi e la scuola come la raggiunge in via per le elementari e chi per le medie superiori andare in macchina ti portavano output si raggiunge con la scuola è ovvio facendo le elementari e stando a 100 metri da casa andavo a piedi anche perché c'era un modo diverso per esempio io vedo che oggi i bambini e vengono sempre accompagnati io nonostante vives illusione popolare in via de serragli però non c'era pericolo di nessun genere quindi io ricordo per esempio che a sei anni mia madre mi ha accompagnato a scuola per un paio di giorni e poi ce l'ha imparato la strada si ecco mattina te ne vai da solo quindi io a sei anni la mattina mia cartella e me ne andavo a scuola in prima elementare tranquillamente da me poi chiaramente le cose sono cambiate con il passare degli anni e l'impegno scolastico diverso per quanto riguarda la scuola di avviamento commerciale e ovviamente sempre vicino casa quindi andava a piedi poi per andavo con l'autobus poi con il botulino e poi chiaramente università andavo in auto perché avevo possibilità di mantenermi il mondo sono un auto quindi così ecco perche il motorino osava mettere il casco o no non nessuno si metteva il casco era una cosa non c'era la legge ovviamente e poi sinceramente io non lo ricordo di aver visto l'altro il ragazzo che si metteva il casco di un numero sistema ecco capito è invece una giornata fratti la mera organizzata ma anche questo dipende da che tipo di scuola frequenta il partendo dalle elementari come lipu organizza aumentava scuola le otto e mezza erano quattro ore elementari 4 ore soltanto 11 tornavo a casa mangiamo e nel primo pomeriggio facevo quei poi i compiti e venivano dati in pratica alle tre e mezzo le 4 diciamo che potevo uscire da casa a raggiungere gli amici e andare fuori in compagnia ok benissimo effetti una lezione come si svolgeva una quotidiana e che frequentati qualche impegnante avevi e come si rivolgeva a noi ma se c'è più il discorso varie al sì voglio dell'età e del tipo di scuola frequentata ritiro di distruzione puoi fare per i miei pochi allenatori ma dalle elementari c'era solo un maestro e c'era un rapporto familiare ecco con lui si parlava di tutto tra parentesi era un insegnante molto bravo che ha curato alcuni aspetti che forse non tutti facevano e quindi attività didattiche anche cambiando ovviamente andando avviamento commerciale prima serie aveva cioè insegnante e il rapporto con l'insegnante ovviamente non aveva più di tipo familiare ma era procurata dal 1 è insegnante di rispetto non c'erano confidenze delle suo genere e poi anche in seguito ragioneria a quella di più ecco quello che secondo me penso ci sia oggi va allora non c'era era un rapporto studente insegnante allora erano molto molto freddo molto scolastico non c'erano assolutamente nemmeno delle lievi sfumature a livello personale soltanto la rosa di materia scolastica e basta niente di più ok un atteggiamento po distaccato sì molto distaccati volto di stare a casa non solo non solo organi ma che con la famiglia perché non cercavano mai nessuno mi chiedevano di parlare con nessuno se un genitore pensa rifinita opportuno di farsi vedere bene ascolta il tempo della giornata scolastica come veniva scandito oltre all'elezione c'era marina io ne avevate altre un'alzatina mazzetti no altre attività sinceramente non un po di educazione fisica ma le scuole medie anche ragioneria mamma purtroppo caro ma sinceramente tra che li vedevano se c'era un ragazzo e una ragazza che poteva avere delle delle capacità per poter riuscire a primeggiare in qualche disciplina veniva vista veniva aiutato in qualche maniera altrimenti niente avrebbe fatto niente bene meglio delle attività principali tra le discipline specifiche quale erano attività principali che discipline specifiche nelle elementari cosa che impegnavano a elementare che rete da tanta leggere lo scrivere poi appunto si curava con l'insegnante molto bravo di quale ho un buon ricordo ci leggeva anche brani tratti da libri che probabilmente non erano per bambini dell'età ma insomma ce le spiegava ci aiutava a capire e poi praticamente un maestro solo faceva un po di tutto storia geografia matematica auto di tutto una qu poi appunto passando alle scuole superiori ovviamente o e c'era un insegnante per ogni materia ok benissimo ascolta alimentato per casa 2 hutton e cinica e religione cattolica per quanto riguarda le elementari si c'è poca educazione civica c'era c'era il pe believer prese piede in classe insegnava era una cosa diciamo normale non veniva nemmeno richiesto ma erano passati ho capito mentre lecite scolate attività no niente non esistevano le gite scolastiche ho capito ok è invece mi potresti parlare degli esami fatti i rami finali gli elementi lorena tesa gli esami delle elementari chiaramente era però un gioco di famiglia ci si accorge prosciutti e quindi venivano fatte ma io sinceramente non ho mai avuto problemi a livello di prezzi come profitto scolastico perché andavo bene e sinceramente anche studiando il giusto cioè non molto e i risultati erano buoni che anzi io ricordo per esempio alle elementari che ho dovuto vincere anche un po di vergogna perché come dicevano ma pista che s'è visto che le materie diciamo alle quali riuscire meglio era lo scrivere un elementare c'erano i temi chiaramente e il dipingere quindi ricordo che quando avevo magari 89 anni e facevo il tema in classe e maestro lo leggeva e poi non andava in giro quella scuola a leggerlo anche nelle classi superiori nella popolazione chiaramente alle prime volte milia vano anche il problema un po di vergogna o poi sono cose forse mi hanno anche usato per che supera però ricordo appunto questo vuole che scrivevo bene e ricordo della classe la scuola era tappezzato a tutti i disegni che facevo quindi diciamo che quello che facevo veniva tenuto e una certa considerazione e quindi anche andando all'esame quell'uomo aveva svolto regolarmente senza nessun tipo di problema ma l'esame di quinta elementare sera si cena c'era un primo sì ricordo bene perché degli anni mi sono passati i sacchi se arriva bene c'era un esame in terza e poi se non agiamo in quinta nazione erano esami un po si può semplici che di cose fatte e rifatte in classe quindi non c'era nessun tipo di difficoltà per quanto riguarda commerciali e raramente c'era l'esame finale dopo il terzo anno ma anche lì me la cavavo molto bene a scuola e quindi l'esame era quasi una formalità ok è anche la fattura di maturità si sa in ragioneria lì le cose era un po più complicata perché l'ho fatto però diciamo che è un tipo di scuola che non era per me diciamo che la famiglia un po spinto veramente fatto avviamento commerciale fi ragioneria perché magari i genitori pensavano al è ragioniere in una ditta che the rose vi dice io cosa vuoi scrivere dipingere fino da bambino andavo a scuola di chitarra classica rende suonavo e tra parentesi alle alle medie portavo anche mi facevano il maestro di musica piace portare la chitarra in classe per solare facevo delle piccole concettini degli altri ragazzi quindi diciamo che con la ragioneria si incastravano molto poco queste cose era stata una forzatura familiare e una volta che mi sono trovato come si dice in mezzo al guado sono andato dall'altra parte però c'è ormai una volta finito e cinque anni di ragioneria nella vita ho fatto un po di tutto fuori e il ragioniere ho capito invece che meritato di portare a ora di passare al tar e la scuola saltare chi viene raramente diciamo che il frequentare la scuola non non mi importava problemi particolari ovviamente ogni tanto si esaltava la scuola nel senso magari con gli altri ragazzi cv e domani invece di andare a scuola si fa questo ma erano cose sono così non fa non c'era l'abitudine a fare queste cose ok è invece la bottega della padella si veniva vissuta ma per quanto mi riguarda personalmente veniva vissuto bene perché non c'erano problemi da un punto di vista di valutazione scolastica portato a casa diciamo che il padre e la madre romano non vivevano in modo particolare nel senso che si guardava ma va bene va bene come lato niente di più non è che venissi che l'atp caso in qualche maniera perché andavo bene a scuola o meno è una cosa e secondo i miei genitori dovevo fare e basta ok all'interno della scuola c'erano organi rappresentativi che ha previsto anche per le famiglie no lei possono solo all'università un punto tendo sempre a ricordare che eravamo nel 68 c'era luce in un certo movimento la certa confusione all'interno delle università però niente di che prima assolutamente no dopo poco e poi siccome 7 in quel periodo lì mi interessavano il giusto che queste cose avevo già altre cose da fare perché e io ho fatto anche sei anni di professione è un musicista schio e mi hai usato anche presentare università mete mentre gli altri magari dovevano un po fare i salti mortali che poteva frequentare e pratica permettere di viaggiare a uso per schermi bene o altro e quindi diciamo che tante altre cose mi interessava nel giusto per ok me mentre sulle assemblee studentesche chiede avevi vuole ma sì c'erano qualche i primi tempi di vita ovvero mi interessavano poco e poi anche fino ad allora mi rendevo punto a torto oa ragione a seconda dei punti di vista che avrebbero portato da messo da parte ora era un intanto per discutere per stare insieme per parlare fare programmi nella solita alla solita frase che uno cerca di cambiare il mondo e poi il mondo si cambia ecco ho capito benissimo ora parliamo un pochino dell'organizzazione degli spazi utenti gli spazi scolastici come erano suddivise c'erano aule state adibite a un qualcosa di particolare riferito scendo sempre discorso a ritroso per quanto riguarda le elementari per la grande classe e che veniva fatto sottoli cero l'unico insegnante chiaramente a metà mattinata con sedeva mezz'ora c'erano la specie di giardino che all'epoca mi sembrava grandissimo la pro invece non lo era e poi l'abbia vinto commerciale si no l'aula era una sola ci si spostava solo per fare dattilografia queste cose qui ma poi anche anche ragioneria non è che non è che ci fosse aule particolari ecco a chi li eco per per fare allora c'era dattilografia e stenografia c'erano altre materie ci si spostava in aule apposta ma diciamo che il 90 per cento delle elezioni le ha fatte un'unica aula ed erano mette letterati chiama femmine allora le elementari alle commerciali assolutamente no la ragioneria erano misti ed al nuovo scorsa eravamo le città anni ci fate 60 quindi ora il centro di poesia mischie governo ecco stare a scuola ecco io ho cominciato a ragioneria stare in classe mista però siamo fa bene così ecco ok e cara il crocifisso in classe alle elementari si inseguono ho capito e ha consentito andare in bagno durante la lezione si vede consentissimo sì sì ok vediamo allora è priva la parte le foto di carte tratteranno con compiti classi e allora via inviti la carta degli marcivano dove venivano fatti classi cerchio ok e l'altra domanda era durante l'anno scolastico usava fare tifo la foto di gruppo di latte alle 20 c finito le elementari fosse in classe non ne sono state più fan che ok benissimo ser.t appunto il nome cacciata meritavano e per studiare cosa potete del ii primo re se libri e quaderni ovviamente sì poi altre cose lo sa io ho sempre letto molto il ricordo che mi facevo regalare libri ho letto fino da data dalle elementari da appena cominciato fosse leggere 78 anni ho letto tanti libri tanti tanti di tutto quindi diciamo che le materie scolastiche di quegli anni li tutto sommato erano abbastanza semplice non comportavano difficoltà ovviamente non c'erano altri tipi di aiuto perché libri quaderni che bastino ho capito tanti gli ospiti per casa i facili da solo o con assoluta su una cameretta non avevo aiuti nel suo genere e anzi ti dirò che lo facevo anche abbastanza velocemente perché nel giro di un'ora da un'ora due ore facevo tutto c'era a fare non ed ero ben preparato per per elezioni successive soltanto leggendo ricordando che lo era stato spiegato a scuola vendendo appunti a scuola che magari a volte potevano uscire fuori delle cose particolari e magari sui libri non erano contemplate quindi magari prendevo degli appunti e potevano essere di aiuto ok bene quindi mi facevi in casa tua ea manca e come era l'anello della fotocamera era una cameretta moderna semplice molto semplice niente la scrivania con tutti i libri quaderni e materiale descrivere e basta ovviamente non avevo concluso e non avevo tablet e quando non avere compiti da fare e cosa macerie quando avevo terminato di fare i compiti nel pomeriggio e uscivo di casa e quando stavano in via dei serragli avevo giardini avevo popoli vicino e quindi con tanti amici si stava insieme qualche ora prima prima di trovare loro magari le 77 e mezzo di andare a casa in sé e c'erano addirittura erano all'elementare addirittura quattro mesi anche se non vedendo le cose personaggi mai negli anni successivi erano un po meno comunque era sempre qualche mese e li passavo finalmente arriva una casa in campagna o in campagna oppure magari invece di agosto si andava al mare abbastanza la cosa è abbastanza normale ok ora facciamo un pochino all'ambito delle valutazioni colate ai dagli impegnati come venivate valutarie come si veniva valutati dagli insegnanti che veniva ball usati ogni classico l'uso da 0 a 10 non veniva dato quasi mai lo zero come non venivano mai dato il 10 e che erano tipo interrogazioni se stessi o picking relazioni e compiti scritti quindi pupazzone 10 e senza un po emergevano delle preferenze da partiti alcuni professori verso nei confronti di qualche studente è particolare ma se ti escludendo la prima media fatta alla micro machiavelli sulla valle stende un velo che preferiscono ricordarla nemmeno per il resto se ti a scuola andavo bene per esempio il ricordo e allargamento commerciale c'era dattilografia e stenografia e erano date che hanno vissuto molto male dagli altri ragazzi e io mi ero impegnato dell'inter nè stereografia fu l'unico maschio all'epoca perché più che altro le ragazze facevano stenografia che fecero una una gara proprio livello regionale e lavezzi quindi scrivere mi ricordo c'era la professoressa di lettere quando si faceva il compito scritto aspettava che io avessi finisce per prenderlo subito per legge 9 che gli piaceva leggere altre maselli e andato bene quindi diciamo che gli insegnanti mi venivano di malocchio perché gli davo più soddisfazioni e piovene mi facevano quei comportamenti che venivano diciamo puniti dagli insegnanti invece quale erano gli altri comportamenti che venivano adeguati dopo atteggiamenti ma gli atteggiamenti atteggiamenti ovviamente si celava del ragazzo e che che disturbava in classe che magari hanno studiato o altro e veniva chi adotta caso poteva anche bene sospeso tra parentesi ma nelle cose succedevano abbastanza di rado era niente di particolare è proprio con le sospensioni le bocciature mettevano è come se esisteva il primo media quando bruciato sì che esiste ma ok ma oltre a se avete qualche altro tipo tecnico c'erano da tre mete ma se ti allora diciamo di no alle elementari le opere che sono difficili c'erano bambini e potevano ripetere ma ecco che non è bella che all'interno della scuola elementare c'erano le cosiddette classi differenziali i malati e quei bambini che pagavo c'è una volta due volte sei volte magari aver dei problemi ecco invece di cercare di trovare sistema di aiutarli messi tutti insieme in una classe cosiddetta differenziale insomma riteneva voli e quelli erano felici fregavano quando c'era educazione fisica un bambino magari faceva la merce elementari avevo 8 anni magari si vedeva giocare a basket con un bambino delle differenziali magari ci aveva 11 al 12 6 e buonanotte e ripensandoci ogni segno di cuore non era una bella cosa però esiste ma era così ok c'è chi investe con loro e tra gli insegnanti kg le c'erano come obi colloqui tra gli insegnanti genitori dove magari parlavano detto alla scelta poco alimentari di riordino molto invece c'era misure per ivan e genitori poi altre scuole a meno che non ci fossero stati dei problemi e gli insegnanti mandavano a chiamare altrimenti non interessava parlare con i genitori e suo braccio probabilmente per loro una seccatura quindi se potevano lo evitavano ok ma i genitori invece come che la portavano inibiti di insegnanti in quegli anni i genitori per te ti faccio un emerge magari un voto brutto a casa ero da genitori o veniva invece gridato ma se sinceramente io contributi a casa molto difficile ribaltarsi un ente una cosa veniva vissuta senza senza particolari problemi né in positivo né in negativo anche perché sia una volta ogni tanto magari è così va per un qualsiasi motivo succede succede deve avere un bozon un uomo magari poi sapevano la bre recuperato nel giro di poco tempo prendete un niente non c'erano le rimproveri particolari ecco ok quindi avevi detto prima che comunque che quando portare la pagella a casa a chi catari bene dalla famiglia noti premiava noi perché veniva ho dato qualcosa di un qualcosa di normale mezzo deve essere fatto e basta ok quindi ne ha detto le punizioni e scolastiche poi erano solitamente punizioni e mettevano ma se esistevano se uno faceva confusione ecco perché c'era ma che i ragazzi un po particolare che disturbava la lezione che ha preso bene ha mandato fuori dalla fase mentre venivano premiati carte dei premiati no non che il ricordino ok bene ora passiamo alla 30 una didattica quali già chi ha ben in tante classi classe arrivo quello riportato da case materni penne matite mancasse non c'e niente ok quindi questi oggetti venivano dalla famiglia venivano complessivo di famiglie tutti di istruzione potevo fare per tutti i cicli di istruzione venivano si sfidavano in classici bastasin ente ok per i quaderni e incolla riportati ci avevo alle diventare la classica cartella di tipo pinocchio santo vecchia messi e poi inserito e c'era lo zainetto per portare anche perché c'erano tanti libri da portare quindi c'era peso ecco quindi ci volevano zaino per forza specialmente quando c'erano gruppi c bisognava per forza portare i vari vocabolari quindi belli belli pesi belli grossi ok tempi portabile giorni a cuore no no no no assolutamente no ok mentre i fazzoletti erano realta quelli no ci siamo stati nemmeno alle boccioletti di carte fazzoletti di stoffa e basta ok si chiamava abitato di sentirsi a disagio per non avere la stessa atleta cura di gatti alle campagne no assolutamente no avevo quello che serviva celate ok è viceversa privilegiato che fermate indicono un primo quadro per quanto riguarda il materiale e e no no no quello con quello che serviva ce l'avevano tutti non è che poi definitiva di cose cos'erano quaderni penne libri non c'era l'altro in particolare ho capito ok parliamo adesso un po di amicizie di un po di amici che hanno capito e scolastiche quali erano sì avevo molti volti amici a un po in tutte le scuole dove sono state anche perché quei caratteri fendeva stare bene con gli altri e quindi ho sempre avuto molti amici sia proprio nelle bari sia da bambino a 8 10 15 18 ecco sempre cosi molti amici ok qui sono continuate nel tempo è tutta una serie di motivi sono amicizie e che che che sono praticamente quasi quasi terminate connette i termini della fine della scuola ecco poi dopo avuto modo di rincontrare qualcuno ma in modo molto molto casuale il rapporto e magari poteva essere quasi quotidiano stare insieme uscire andare fuori una volta finito la scuola o meno peso la sua strada e magari sono nate le altre altre situazioni altre amicizie in belle che si è innamorato negli anni di scuola del grande dispone innamorato ma non nella scuola diciamo che quando io avevo già un 17 18 anni frequentavo la scuola ma io ci andavo a suonare i locali pubblici se avete a baldo e quindi di vedere e frequentare ragazze di anticipi e quindi comunque non è nel mio ambito scolastico ok 20 e come l'iniziativa con la ragazza che ti fermentava come c'era solo un telefono fisso non c'era altro bene ok è invece voi altri alunni magari non erano qui altre harmony della latte come chi l'ha colta verdiana diciamo completavano i parchi di un pochino ecco come si rapportava ma io non ho mai avuto problemi particolari a rapportarmi in una depressione genere quindi anche anche quando ero ragazzo poi se sì vi si sente subito la pelle se si può parlare stare bene con una persona così e se poi alcune ragazze vedevo non c'è lavoro di legare e non c'era tanti altri si poteva stare bene insieme quindi ok allora passiamo invece all'argomento di consumi alimentari e chiamai ancora azione si seppe far colazione che al latte caffè biscotti la mattina solo g ok mentre usava fare a meno ancora alle elementari alle superiori ma sì si portava qualcosa magari lo comprava c'erano negozi vicino alla scuola ecco non è chiaro battesimo a casa mia e quali erano mente merende l'hera nome 3lt pettino di porta a parigi bambini panini un prosciutto affittarsi varare ok mentre per la witt random a scuola c'era la mappa o ti dava tornare a casa le mense a scuola quando andavo io non c'erano quindi ma in pratica l'orario scolastico terminava ora parla cia mostare elementari e medie ragioneria dalle otto eventi la mattina poteva finire alle 1 a massimo le due quindi poteva capitare un paio di giorni la settimana di tornare a casa anche per sole due e mezzo 240 altrimenti gli altri giorni alle 1 e mezzo era casa quindi mangiava casa regolarmente ho capito mentre dopo la scuola pace di merenda casa si metà pomeriggio mangiamo certo è a caso il panino altrimenti come siccome verso le le le le 4 e mezzo alle cinque già fuori casa giro e c'erano tanti negozi dove voleva darlo al suo carisma ho capito bene in mente ancora come hal david e io qual è il tuo abbigliamento disabilità 20 normale cioè non c'è un vestito particolare per andare a scuola avevo i miei abiti e portavo tutti i giorni e peripezie voi regolarmente per andare a scuola niente di particolare prima il pene per i preparati da solo potete sceglievano i genitori non ho sempre fatto e strutturalmente un po per carattere che mi è sempre piaciuto fare le cose da me un po anche perché definitiva i genitori pensavano ad altro non si occupavano molto di me ste cose ho capito però hutton e fichera coda dava la tuta e le scarpe da ginnastica ci si cambiava lì a scuola direttamente cioè non è che potesse pagare l'ora di educazione fisica era all'interno di altre ore e quindi a volte si poteva succedere anche che uno partiva da casa proprio con la tuta scarpe da ginnastica perché magari quel giorno c'erano una di educazione fisica che funzionava un po così ecco ho capito possedere i tanti abiti e tanti scarpe no in modo sufficiente però denti niente di che fino ai 17 18 anni quando potuto cominciare a comprarne ce n'erano in abbondanza ok ascolta mentre per occasioni speciali osava mettere un vestito particolare gli speciali poteva essere una festa particolare un matrimonio o qualcosa anche da bambino non si vestiva con la con la camicia e la cravatta e vestiti roma però sui momenti particolare molto particolari ok e usavamo a farti i parenti o amici ma io non ho mai avuto vestiti di altri io ho sempre avuto i miei anche perché ho avuto la fortuna di nascere e vivere una famiglia dovrebbe quadri aveva un buon lavoro e quindi sono stati rimessi in un rione una betty e popolare però diciamo che la famiglia rea viveva forse un qualcosina di meglio rispetto a tante altre eravamo intorno quindi nel fatto di prendere vestiti gli altri non accadeva ecco infatti emergevano qualche situazioni in cui qualcuno definitiva abitarono per l'abbigliamento ma quanto mi riguarda personalmente no altri non lo so può darsi ma non ma non credo più di tanto ok non è che non è che all'epoca se voleva vestiti che fasi aveva messo al bando non veniva non era famosa grande considerazione la rosa 1 selettiva regolarmente basta per di quegli anni va avanti di ricky divieti in basso sapete ho assolutamente no ho capito che prima prova a immaginare degli anni 60 70 un bambinone giovane ragazzino ha un tatuaggio e piercing e non era assolutamente concepibile la rosa quindi neanche periodo delle superiori ma neanche nei periodi superiori ok va bene è un atto ispirazionale ovviamente mio padre della della quasi preistoria considera che in pratica ho smesso di andare a scuola nei primi anni 70 quindi e passata santi di arcore è in casa tua chiamatele milioni c'è infatti ritornando al discorso di prima famiglia mia mi ricordo la prima televisione negli anni cinquanta metà 57 58 c'era la televisione bel mobilo né con un solo un programma solo un canale bianche e nere ovviamente venivano le trasmissioni iniziavano a metà pomeriggio e finivano dieci e mezzo le 11 e buonanotte solo canali finito cara loro quindi in casa ne sono il secondo canale è arrivato negli anni 60 se per bianchi e nero televisione a colori è cominciato nei primi anni settanta e ci sapeva e poi il boom dei canali televisivi c'è stato con mediaset ma a questo punto già si va fine anni 70 ecco ok e quindi quanti programmi c'erano ma il programma cominciamo c'era quando c'è da solo canale televisivo rai uno e c'era un programma per bambini e pomeriggio e poi poi un programma la sera un film ma cosa così basta non è che ci fosse ok e guardare film si si si se mi interessavano le guarda ok mentre leggeri cioè leggeri volevo dire a che io ho sempre detto molto casa la mia cameretta era strapiena di libri e ho sempre detto di tutti tutti gli argomenti e quanto alcuni la lettura lavori molto molto perché leggere essendo il lettore accanito siano da bambino leggerle giorni tutto tutto quella mia vita storia geografia avventure addirittura filosofia libri classici e greci romani fino ma fin da bambino di 8 10 anni 11 e quindi resto magari per mi ha portato un po forse mi ha anche aiutato né abituato anche a vedere le rose era un mondo forse a cupo diverso rispetto a quel modulo di vedere magari pestis i compagni della chiesa mentre alla regione a vantaggio sulla tua vita in quei aula no no no in quegli anni ne adesso la televisione la guardi un po a volte ho sensi c'è qualche programma particolare ma purtroppo la maggior banca oggi la maggior parte dei programmi vedo solo se non mi interessa anzi a me mi vergogno un po anche per la gente e riguarda questo è un altro discorso ok bastava l'argomento giornate particolare in classe durante frater i due anni scolastici usava fare test e le a natale rai uno strumento no ok quindi mi ha detto anche le gite al di fuori di quello che era il solo scolastico la scuola le batterie lo studio non c'e lancio e lo attore mondiale la cucina the seas e io non l'ha vissuta vivevo molto dei lamenti perché detto e ora a 6 anni e già studio privato di chitarra l'ansia vede conoscevo bene musica è tutto qui per me comunque veneto fatta o bambino perdi marche dove concludere ti va di dirmi un tuo pensiero a livello generale la scuola di brani di miei anni e mai diciamo che da un punto di vista qualitativo per quanto riguarda le materie di studio ma ritengo ci fossero stati al 90 per cento insegnanti abbastanza preparati per quanto ebraico il rapporto era molto cioè non è che lo vive 0 perché a me l'ho sempre vissuto a voto vero bene è la vedeva che nei confronti degli altri ragazzi modo in modo informale freddo e se un giovane non aveva un qualche problema dello studio o altro non è che venisse usato bene ha lasciato a se stesso ecco quindi se uno aveva i cosiddetti numeri per andare avanti bene altrimenti rimaneva dietro nessuno li ha con la mamma ho capito io ti ringrazio e ti ringrazio per la tua disponibilità ad aver partecipato al progetto è contento di poter essere stato utile in qualche modo da ciao

Scarica trascrizione

L’intervista della durata di 53:00 minuti, (https://www.youtube.com/watch?v=BXJgmQEx4r0&ab_channel=ViolaMugnaini), ha per oggetto la memoria d’infanzia di Marcello Broletti nato a Firenze il 17 novembre 1948.

La famiglia dell’intervistato risiedeva nel centro storico di Firenze, in via dei Serragli, tuttavia quando il sig. Broletti aveva 15 anni la famiglia si trasferì in periferia: all’Isolotto. Di questo trasloco, l’intervistato, conserva un ricordo piuttosto negativo, in quanto il nuovo quartiere era piuttosto scollegato dal centro, rendendo complicato il tragitto verso la scuola superiore.

Il sig. Broletti ha frequentato la scuola elementare in un istituto situato in via della Chiesa, distante solo un centinaio di metri dalla propria abitazione. La classe frequentata dall’intervistato aveva un maestro unico, di cui il sig. Broletti conserva un ricordo assai positivo, in particolare ricorda le letture che il maestro proponeva in classe ed il rapporto molto informale con gli alunni. 

Proseguendo nel suo racconto, l’intervistato, si sofferma sulla scuola media frequentata in due scuole diverse. Prima all’istituto Niccolò Machiavelli in cui al termine del primo anno bocciò, il ricordo di questa esperienza è molto negativo in particolare a causa del contesto scolastico “all’epoca era una scuola diciamo di élite, veniva frequentata solo ed esclusivamente dai figli della Firenze bene…ero un po’ il calimero della situazione e incontravo dei problemi che secondo me andavano ben oltre l’attività scolastica” (3:18 m.).

L’anno successivo quindi, scelse di cambiare istituto trasferendosi presso una scuola media di avviamento professionale, optando per l’indirizzo commerciale. Questo genere di scuole era stato introdotto dalla legge n. 490 del 1932 e vennero sostituite dalla scuola media unificata con la riforma del 1962, legge n.1859. 

In entrambe le scuole medie frequentate da l'intervistato, così come alle elementari, le classi erano separate, mentre alla scuola superiore vi saranno classi miste, (Galfrè, 2017).

Il sig. Broletti, conseguita la licenza media, ha proseguito la sua carriera scolastica iscrivendosi alle superiori: ragioneria, una scelta che egli stesso non ha mai condiviso e frutto della pressione esercitata dalla famiglia la quale vedeva in ragioneria una scelta consequenziale alla scuola media ad indirizzo commerciale. L’intervistato, soffermandosi su questo aspetto afferma che fin da piccolo mostrava una predisposizione per la scrittura, la lettura e la pittura oltre ad una grande passione per la musica che coltivava suonando la chitarra classica.  

Nonostante tutto, l’intervistato, ricorda che i suoi risultati scolastici erano più che apprezzabili a tal riguardo afferma di aver vinto una gara regionale di stenografia. Dopo aver conseguito il diploma, il sig. Broletti afferma che comunque “nella vita ho fatto un po’ di tutto fuori che il ragioniere” (17:21 m.) inoltre ha lavorato per diversi anni come musicista.

Riferendosi al rapporto coi docenti nel corso della scuola secondaria, l’intervistato sostiene che “il rapporto studente insegnante, allora era molto molto freddo, molto scolastico” (10:01 m.) questo giudizio vale anche per i rapporti che i docenti avevano con le famiglie degli studenti. 

Infine, un passaggio interessante della narrazione del sig. Broletti è costituito dalla presenza delle classi differenziali in cui, sostiene l’intervistato, confluivano sia ragazzi con disturbi cognitivi che pluri-ripetenti, i quali venivano messi tutti insieme invece di essere aiutati singolarmente. Questo genere di classi venne definitivamente soppresso con la legge n.118 del 1971.

L’intervista affronta anche temi quali gli spazi e i materiali scolastici, il sistema di valutazione ed i provvedimenti disciplinari.

Soffermandosi sull’aspetto socio-relazionale, il sig. Broletti, afferma di aver sempre avuto molti amici in ogni scuola che ha frequentato “io per carattere tendo a stare bene con gli altri” (37.29 m.), questi legami di amicizia tuttavia non sono perdurati al di fuori degli spazi scolastici. 

Il sig. Broletti afferma inoltre che nella sua casa era già presente la televisione fin dal 1957, per cui ha vissuto praticamente tutta la storia della tv italiana, tuttavia, fin da piccolo, sono stati i libri ad appassionarlo maggiormente, costituendo, a suo dire, lo strumento formativo più prezioso della sua vita “mi ha abituato a vedere le cose forse in un modo un po’ diverso” (49.47 m.).

L’intervistato, conseguito il diploma, scelse di proseguire gli studi iscrivendosi alla facoltà di Scienze politiche ma senza mai conseguire la laurea. Della sua carriera universitaria il sig. Broletti ricorda in particolare il fermento studentesco dovuto al ‘68, sostiene di aver partecipato a diverse assemblee ma che non le trovava di particolare interesse, stessa cosa vale per le manifestazioni e l’attività politica in generale “è la solita frase che uno cerca di cambiare il mondo e poi il mondo ti cambia” (21:01 m.), (Panvini, 2009).

Ho sempre letto tanto, di tutti gli argomenti, sono sempre stato un lettore accanito fin da bambino. mi ha influenzato molto più della tv, (Crainz, 2001).

 

Fonti

Fonti bibliografiche:

M. Galfrè, Tutti a scuola! l’istruzione nell’Italia del Novecento, Milano, Carocci, 2017.

G. Crainz, Storia del miracolo economico italiano, Milano, Donzelli, 2001.

G. Panvini, Ordine nero, guerriglia rossa, Torino, Einaudi, 2009.

 

Fonti normative

Legge 31 dicembre 1962, n. 1859, Istituzione della scuola media statale (GU Serie Generale n. 27 del 30-01-1963), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1963/01/30/062U1859/sg

Legge 30 marzo 1971, n. 118, Conversione in legge del decreto-legge 30 gennaio 1971, n.5, e nuove norme in favore dei mutilati e degli invalidi civili (GU Serie Generale n.83 del 2-04-1971), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1971/04/02/071U0118/sg

Legge 22 aprile 1932, n. 490, Inquadramento degli insegnanti dei corsi secondari di avviamento professionale ( GU Serie Generale n.27 del 14-10-1947), permalink:

http://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/1947/10/14/236/sg/pdf

 

 

Contenuto pubblicato sotto licenza CC BY-NC-ND 4.0 Internazionale