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"Nessuno lo indossava più". Memorie d'infanzia

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/1365
Scheda compilata da:
Chiara Martinelli
Pubblicato il:
21/06/2022
Nome e cognome dell'intervistatore:
Benedetta Baldini
Nome e cognome dell'intervistato:
Paola Bufalini
Anno di nascita dell'intervistato:
1967
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola dell'infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria di primo grado
Istruzione tecnica
Data di registrazione dell'intervista:
25 maggio 2020
Regione:
Toscana

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1970s 1980s

io sottoscritta paola bufalini nata a pontedera il 20 gennaio 1967 e mail paola punto bufalini chiocciola e cinico liri puntoit telefono 335 6 6 2 5 7 6 0 con la presente autorizzo la pubblicazione dell'intervista per me rilasciata a benedetta baldini nel giorno e nel luogo sotto indicati la consultazione on line sarà quindi aperta a tutti tale autorizzazione esclude qualsiasi uso a fini di lucro tale testimonianza filmata viene rilasciata per le finalità del progetto memorie d'infanzia memorie d'infanzia puntoit promosso tra gli altri dal laboratorio di ricerca formazione didattica public in stereo education l'università di firenze www forli punto unifi.it di 338 html per qualsiasi chiarimento in merito può essere contattato il proprio store stefano liviero email stefano punto oliviero chiocciola unifi.it ufficio via laura 48 50121 firenze lo scopo della ricerca è raccogliere le memorie di infanzia di scuola degli italiani data 25 maggio 2020 luogo attacco firmato paolo bufalini buongiorno sono mauri costantini e sono in compagnia della mia collega paola bufalini oggi vedremo insieme le memorie d'infanzia e di scuola inizieremo parlando della scuola e soprattutto insomma iniziamo proprio parla pero della vita scolastica paola per quanto tempo sei andato a squola parlaci della tua storia soffermandosi in su i momenti più importanti o che ricordi di più della tua vita scolastica allora se il buongiorno a tutti sono andata a scuola a cominciare dai tre anni fino poi all'università allora ho frequentato ho frequentato la scuola dell'infanzia che prima si chiamava scuola materna addirittura asilo il primo anno il primo anno di scuola dell'infanzia appunto poiché nella mia frazione abito nella frazione delle memorie una frazione di ponsacco non c'era la scuola dell'infanzia quindi sia io come altri miei vicini di casa bambini vicini di casa andavamo a una scuola dell'infanzia punto asilo gestita da religiosi e dalle suore alla vaiano che diciamo una frazione del comune di lari quindi abbiamo fatto ho fatto il primo anno appunto partire dai 3 anni appunto alla vaiano in questo in questa scuola materna e venivano a prenderci le suore direttamente con un pulmino blu con un portellone scorrevole era la maestra che guidava la maestra che era diciottenne appena uscita dall'istituto magistrale bionda molto carina quindi esalta lì mi ero innamorata delle balestre e del lavoro la maestra e lei guidava lascerà una suora che ci arriva il portellone ci faceva salire la maestra porta avanti la sua sorellina frequentava la scuola materna quindi una cosa molto cambiato molto molto favore invece poi quando il comune ha affittato diciamo qui alle melorie affittato tutto il pianterreno di una villetta per l'appunto allestire la scuola materna l'infanzia sono andata qui quindi nella mia frazione molto vicino a casa mia mi accompagnava la mia mamma in bicicletta mentre invece poi alla scuola elementare sempre la mia mamma in bicicletta mi accompagnava a volte anche il mio nonno con la bicicletta ovviamente io non salivo sopra ma a piedi lui alla sua bici ea piedi andavamo molto vicino saranno 3 400 metri e invece quando ero più grandicella e frequentavo la terza elementare una mia vicina di casa che faceva la quinta quindi lei era considerata grande allora andavamo a piedi insieme lungo la strada c attraversavano e poi direttamente andavamo sul bordo della strada sul ciglio della strada andavamo a scuola a piedi per quanto riguarda invece la scuola media c'era un pullman di linea tour ma di linea e passava la mattina e prendeva tutti i ragazzi abitanti appunto nella frazione e quindi sia per l'andata per ritorno e anche per il pomeriggio perché c'era una sorta di dopo scuola e quindi c'era appunto il servizio il servizio del tu ma appunto che ci accompagnava a scuola per quanto riguarda le superiori ovviamente invece andando a pontedera avevo un mio mezzo quindi un motorino che usavo senza casco all'epoca e con cui andavo fino a ponsacco dove prendevo il pullman di linea per andare a provvedere alla scuola superiore e poi invece all'università ovviamente con l'auto fino al pontedera e poi in treno ma anche direttamente con con l'auto fino fino a pisa ecco per quanto riguarda l'organizzazione diciamo nella scuola dell'infanzia che ho fatto il primo anno dalle suore ovviamente la giornata scolastica era organizzata per quello che mi ricordo con i giochi anche fuori cortile nel giardino e poi anche c'era un momento di lavoro al banco me lo ricordo come maniera un po forse ero troppo piccolo ovviamente l'ho fatta al primo anno dalle suore e quindi avendo tre anni facendo il lavoro al tavolo non che non ci fosse ritrovata perché a casa mi ricordo che scrivevo cinque disegni quindi ero abituata a stare ferma ovviamente però ero molto perplessa di questa cosa di stare seduti al tavolo anche perché poi i bimbi che invece erano più grandi per loro era più normale per me anche se non era difficile però mi meraviglia va molto questa cosa nel lavoro ferma al banco c'erano le suore mi sembra fossero suore francescane più c'era questa maestà molto giovane molto carina e brava davvero c'era anche la mensa perché stavamo tutto il giorno fino a pomeriggio piombino c'era anche la mensa che era organizzata così le suore ci davano il primo piatto di minestra o pasta e poi noi da casa portavamo un tegamino portano i lavoratori che vanno con il tegamino con la pietanza da casa questo tegamino che veniva scaldato su una grandissima stufa mi è rimasta molto in mente questa stufa dove scaldavano tutte queste pietanze tutti questi tegamini ea volte venivano anche scambiati e quindi mi ricordo che il mio nonno e zio mini martellarono le iniziali sul coperchio del tegamino per riconoscere appunto il mio dagli altri per distinguere quindi si partiva da casa con il nikon il panierino vi avevo un panierino di vimini intrecciato molto molto carino l'ho conservato per tanti anni ce l'ho avuto per tanti anni perché mi piaceva tantissimo alla scuola dell'infanzia stessa cosa diciamo avevamo la giornata suddivisa i giochi nuovi lavori poi c'era anche la mensa e mi ricordo tanti disegni fatti alla quota era così gentile ci cucinava tante buone cose come sempre sono più buone le cose mangiate a scuola che non a casa almeno tempi sembrava questi sembra una cosa è voluto rivolte e quindi questa cuoca che ancora saluto quando incontrò per la strada con molto affetto per quanto riguarda la scuola primaria intanto si iniziava il primo ottobre e quindi tutti i bambini di prima elementare venivano chiamati i remigini perché il primo ottobre appunto essa remigio e quindi eravamo tutti re vicini all'epoca non sapevo cosa volesse dire ovviamente diciamo che la scuola elementare primaria che ho fatto io prima in seconda elementare per mancanza ancora di spazi facevamo i doppi turni quindi l'attuale scuola materna e ancora funziona in quell'edificio appunto ci sono due aule quindi la terza la quarta elementare frequentavano al mattino la prima e la seconda quindi io però in quel periodo sia in prima quando sul successivo in seconda frequentavamo al pomeriggio e la quinta elementare in un altro locale distaccato ancora se non che poi è stato diciamo affittato un locale che era il pianterreno di un piccolo condominio per cui ho frequentato la terza la quarta e la quinta non c'era la mensa c'era la maestra unica tra la maestra unica ovviamente quanto riguarda il periodo della scuola secondaria di primo grado le medie frequentavo il mattino per cinque ore e il pomeriggio per due ore era una sorta di dopo scuola che non era obbligatorio c'erano dei professori diversi da quelli del mattino e c'erano solo professori di italiano matematica e francese perché io ho fatto francese c'erano diciamo c'era la doppia lingua inglese francese però non tutti potevano fare la doppia lingua ma veniva fatto un sorteggio per cui per cui o andare alla scuola diciamo media dove veniva fatta nella fatta la lingua francese o se appunto erano proprio anche due edifici separati separati i due edifici e due edifici diversi e appunto nel momento della scuola che ripeto non era obbligatorio c'erano professori di italiano matematica e b francese nel mio caso quindi erano cinque ore più due ore al pomeriggio e si dava del lei ovviamente ai professori invece per quanto riguarda la scuola superiore quindi la secondaria di secondo grado si frequentava solo al mattino cinque ore sembra in terza in quarta magistrale ovviamente anche sei ore per quanto riguarda l'insegnamento della religione cattolica sì per quanto nel periodo diciamo della scuola dell'infanzia dalle suore si e abbiamo fatto mi sembra che ci fosse anche un momento di preghiera però lo ricordo molto maniera molto nebulosa non sono proprio sicura forse all'ingresso però poi nei momenti nei tempi forti quindi a natale a pasqua c'era proprio un momento dedicato alla religione cattolica e poi c'era anche il momento in cui veniva mi sembra da tale il benefattore della scuola che portava nei giocattoli a tutti i bimbi erano dei camion molto grandi per i maschi e dei bambolotti per lei però eravamo tanti quindi vedere tutti questi giocatori tutti insieme mi ha fatto un'impressione fortissima che ricordo ancora ora è il bambolotto l'ho conservato per molto tempo sì anche alla scuola della scuola dell'infanzia quella poi comunale ovviamente veniva svolto l'insegnamento della religione cattolica ovviamente nei tempi forti soprattutto e alla scuola primaria non c'erano le due ore come ora dedicate esclusivamente ma ovviamente veniva svolto nei tempi forti quindi natale pasqua ma anche mi ricordo nei giorni precedenti o successivi al 4 di ottobre facevamo dei lavori su san francesco e mi ricordo gli anni era prima di quel frequenta una scuola primaria era festa poi dopo invece no però nei giorni ecco vicini a questa ricorrenza facevamo del lavoro giusto a francesco oppure è il 31 gennaio per don bosco alla scuola media invece avevo un sacerdote e alla scuola superiore e una professoressa che ci faceva fare dei lavori altre molto interessanti anche delle brava citazioni o anche a gruppi o anche a gruppi delle cose anche piuttosto adatte all'età all'adolescenza e quindi diciamo che i tuoi ricordi sono paola sono molto dettagliati e ha fatto tanto piacere e ascoltarli insomma adesso però vorrei passare agli spazi scolastici scolastici soprattutto ecco vedere come se ti ricordi ovviamente come erano suddivisi per esempio disposti gli spazi scolastici oppure qualche curiosità riguardo per esempio della presenza del crocefisso in classe per esempio e poi per quanto riguarda invece gli spazi essere extra scolastici se ti ricordi per esempio come era fatta la sua cameretta o dove passa vi diciamo il tempo con gli amici con la famiglia quando non non eri a scuola di certo allora ricordo molto bene anche il momento della scuola dell'infanzia in entrambe le situazioni dalle suore diciamo la scuola dell'infanzia comunale ricordo che nella scuola dalle suore c'era uno spazio grandissimo addirittura canzone c'era anche un palco per proprio con il sipario dove facevamo delle recite quella festa della mamma per natale in una donna di questo gravissimo stanzone che c'erano i tavoli che poi venivano allestiti per pranzo e questa stufa grandissima come dicevo prima dove venivano scaldati io la vedevo immensa molto probabilmente la stufa si grande va vista con gli occhi di una bimba di tre anni è la immensa grandissima e dove venivano scaldati appunto questi che da mini con con i cibi per il secondo piatto ecco c'erano i bagni che erano misti e ricordo molto bene la porta del bagno che era fatta con delle assi di legno era rotonda ad arco nella parte alta e aveva un chiavistello fuori sembrava un po la pole piscina della casa dei sette nani questa figura voi però se non che mi piaceva molto se non che una volta sono rimasta chiusa dentro perché qualcuno ha chiuso a vista da fuori e io mi sono anche un po spaventata ovviamente non perché avevo paura che poi il poleman hope artiste senza di me ovviamente non sarebbe mai successo infatti dopo pochi secondi magari a me son sembrati di più è venuto qualcuno in bagno e quindi aperto e quindi però mi ricordo molto bene questa questa situazione invece la scuola dalla scuola dell'infanzia quella comunale appunto era come dicevo prima il piano terreno di una di una villetta qui della mia frazione quindi c'era molto spazio sia all'interno che all'esterno con un bel giardino dove andavamo spesso a giocare quindi la zona dell'ingresso era una zona dove c'erano delle scaffalature lumino mettevamo nostri materiali l'asciugamano o alcune cose che portavamo da casa però non ricordo molto bene mi ricordo solo che avevo una scatola particolare con delle matite che vuole potrebbe portarmi ecco c'erano i tavoli che poi venivano allestiti apparecchiati per pranzo e stanza accanto c'era la cucina con la quota era la prima persona che vedevano la mattina perché per aprivamo appunto la porta della cucina era sempre aperta ed era proprio contigua appunto a questa zona di accoglienza poi c'era una stanza molto grande che era suddivisa in angoli poi bagni e appunto lo spazio fuori la cucina la scuola primaria invece dove ho frequentato appunto la prima e la seconda era piuttosto piccolina era piuttosto piccolino l'edificio c'erano due aule l'atrio dove si entrava e i bagni invece dove ho frequentato la terza la quarta e la quinta punto c'erano solamente le aule un piccolo atrio e i bagni diciamo era un po un appartamento nei piani superiori c'erano appartamenti fatti con quella tipologia distanze quindi erano tre aule la matrice di paolo alla scuola media è l'attuale scuola media che abbiamo a ponsacco appunto c'erano le aule e corridoi un atrio molto grande e fugge vada ingresso dove noi svolgevamo l'attività motoria per esempio con gli attrezzi cavallina per esempio ora attualmente questo spazio della biblioteca poi ovviamente i bagni educazione fisica la facevamo appunto in questo atrio oppure la facevamo in cortile dove c'era c'è ancora un campo anche due da pallavolo e la palestra è stata fatta stata fatta successivamente tempi recenti diciamo appunto come dicevo prima questa scuola era la scuola dove frequentavano gli alunni a cui era toccato il sorteggio il francese mentre appunto che frequentava chi aveva già raccontato ciò che inglese aveva proprio l'altro edificio in un'altra parte del paese per quanto riguarda il superiore all'inizio ho frequentato in una succursale che era neanche proprio diciamo di emergenza dove c'erano solo aule si salivano le scale c'erano aule e bagni mentre la seconda la terza e la quarta frequentate le ha frequentate al villaggio scolastico dove appunto c'erano aule molto grandi e la palestra condivisa per quanto riguarda il crocifisso si il crocifisso c'era sia alla scuola dell'infanzia che alla scuola primaria alla secondaria di primo e secondo grado e le aule si erano erano le classi erano viste quindi frequentavano insieme maschi e femmine per quanto riguarda le uscite didattiche mi ricordo per la scuola dell'infanzia non ho ricordi di aver fatto uscite non mi ricordo mentre invece per la scuola primaria siamo stati al giardino zoologico di pistoia e siamo stati a firenze mi sembra in quarta allo zoo è in quinta finanze alle medie in terza media abbiamo fatto l'uscita di tattica siena pienza mentre alla scuola superiore siamo andati in terza a venezia e in quarta a parigi per quanto riguarda il lavoro il lavoro che veniva svolto era più che altro individuale alle elementari un pochino verso la quarta la quinta cominciamo a fare alcuni lavori di gruppo pro poco e questo questa tipologia di lavoro poi man mano è andata diciamo sempre crescendo alle medie e anche alle superiori per quanto riguarda l'educazione civica la prima cosa che ricordo è l'inno di mameli seconda elementare e ci insegnarono con un disco con un grandissimo stereo che arriva un coperchio quindi ma capitola ci fosse dentro fino a che non ci insegnarono tipo di mameli e poi invece alle medie abbiamo cominciato a parlare di costituzione poi via via sempre sempre di più alle poi anche alle superiori invece per quanto riguarda i compiti che ci assegnavano diciamo che alla scuola elementare avevamo i classici compiti da fare individualmente alcune volte dei cartelloni o delle ricerche appunto verso la quarta la quinta cominciavamo a fare anche dei lavori non sono individuali ma anche insieme mentre questo alle medie diciamo è avvenuto più volte eco maniera più metodica il lavoro di gruppo dei cartelloni delle questo sì io ho i miei compiti svolgevo non mi piaceva farlo tanaka piaceva parli sul tavolo di cucina mentre magari la mia norma la mia mamma facevano loro faccende in modo da avere sempre qualcuno presente mi piaceva stare non solo questo è avvenuto un po più tardi dall'adolescenza in poi o quando magari dovuto ripetere molte cose alta voce altrimenti la mia lezione l'ho fatta sul tavolo di cucina non avevo un ciclope dire ma ricordo che avevo dei testi delle medie e delle superiori che mi aveva dato la mia zia e che usavo per fare delle ricerche degli approfondimenti mi ricordo molto bene di aver fatto tante ricerche per esempio per l'esame di quinta elementare mi ha fatto tutte le fascicoletti tutti rilegati così a in modo casalingo a casa con dei nastrini per avere tanti elaborati poi rappresentare all'esame di guida mentre ricorda un po più in maniera un po più spaventata l'esame di seconda alimentare che non fu niente vi che un dettato un problema però mi ricordo che ero molto molto preoccupata e tremante ecco per quanto riguarda i momenti in cui non facevo i compiti ricordo molto bene i giochi che venivano svolti io abito in campania quindi venivano svolti fuori all'aperto per la maggior parte dei casi e con parecchi ragazzi che abitano e abitavano qui nei dintorni di vicinato a cominciare dai miei cugini quindi eravamo un bel gruppo di bimbi e bimbe i giochi erano vari campana per esempio che chiamavamo ciocchetto della comunità poi ascoltino o perché si prestavano questo bene la zona oppure giocavamo con la corda oppure a volte giocavamo a calcio perché i maschi volevano fare le squadre quindi dovevamo cercare le femmine se poi andava bene poi ri giocavamo anche a barbie peluche ma poco guardavamo è nuovo nel tempo libero la tv dei ragazzi che c'era da pomeriggio poi 5 iniziavano i programmi ragazzi oppure andavamo in bici si dice o facevamo la pista nella ghiaia non c'era la sabbia ghiaia la pista con e facevamo correre le palline quelle di plastica con la faccia il nome dei corridori oppure ci divertivamo ad allestire degli spettacoli quindi facevamo le prove preparavamo i camerini costumi i copioni eccetera oppure all'interno giocavamo molto per esempio a monopoly monopoly giocavamo molto questo forte più gradi forse a fine elementare inizia scuole medie è una cosa che invece ricordo molto bene o molto piacere è che a carnevale bruciavamo il carnevale quindi facevamo un grande fantoccio ovviamente aiutati dagli adulti travestiva mettevamo dei vecchi vestiti imbottiva della pagina e poi l'ultimo giorno di carnevale martedì grasso facevamo un grande falò e bruciavamo il carnevale altri momenti di tempo libero che avevo per esempio ricordo che aiutavo i miei nonni che avevano una grande lì ovviamente non facevo la voi facevano più che altro per tenermi impegnata o per coinvolgerli nelle loro cose ma ricordo con molto piacere anche il fatto di essere stata nella b c'era grande noce c'era un pesto c'era un albero di fichi ricordo che ricordo con molto piacere anche questo periodo di gioco magari nel periodo estivo più che altro per quanto riguarda la mia cameretta era regala così c'erano due lettini il ferro battuto nel mezzo share a dinah shore poi avevo l'armadio grande tappeto sotto alla finestra giocavo spesso sdraiata e poi avevo una scrivania però non amavo pariali scritta grande ho fatto i miei compiti atleta avevo questa scrivania libreria con un ripiano estraibile ricordo che c'era un vetro e sotto al mento avevamo visto le foto a scrivere né famiglia e poi avevo anche un mobiletto con uno specchio sopra questo movimento poi negli anni dell'adolescenza era appunto il punto d'appoggio per lo stereo che era quasi sempre ovviamente acceso è imposto nella casa in cui amavo giocare era anche avevo un ingresso molto grande con una stufa e dietro alla stufa mi ricordo di un tappeto anche lì giocavo per terra riguardando tutti i miei quaderni degli anni precedenti e mi da voi voluti da sola giocava mesi ovviamente piaceva già mi piaceva giocare a maestre vede se già da tempo amico janko altro futuro allora adesso invece ci spostiamo su un altro argomento sulle attrezzature didattiche e paola ti ricordi quali oggetti c'erano in classe se venivano acquistati direttamente dalla scuola oppure dalle famiglie e se i tuoi oggetti personali riportavi con una cartella con lo zaino insomma tutto ciò che ti ricordi in merito alle attrezzature che avevi all'interno della tua classe si allora come dicevo prima quando sono andata alla scuola dell'infanzia dalle suore avevo come sempre un panierino perché ovviamente oltre al al tegamino in cui avevo il cibo da mangiare come secondo avevo anche mi sembra un asciugamano mi sembra però comunque il panierino sempre per portare appunto il pranzo invece alla scuola dell'infanzia portava una bustina di stoffa dove avevo asciuga marino bavaglino e poi io ripeto che usciva a me portare questa mia scatoletta con con delle matite e mi piaceva portarla non sempre però ogni tanto la portava la portavo da casa a scuola ovviamente c'era il materiale condiviso quindi picarelli era a disposizione di tutti per quanto riguarda invece la scuola primaria portavo il mio materiale quindi i libri quaderni astucci li portavo in una cartella che potevo portare con mano o sulle spalle e all'inizio ad una bustina con la cerniera però non funzionava quindi dopo pochi giorni perché facevo fatica ovviamente a cercare il materiale ad averlo sempre a disposizione ben visibile quindi dopo alcuni giorni i miei genitori mi comprarono un bellissimo astuccio rosso di pelle lo ricordo sempre penso di avercelo sempre da qualche parte che aveva era aprendo lo era fatto con 13 scomparti però rimaneva aperto quindi era ben visibile il materiale tutto il materiale ben visibile sul vago e in bell'ordine piaceva tenerlo in ordine ma averlo tutto davanti quindi avevo questo grande astuccio è anche alle figlie quando hanno fatto la scuola primaria ho comprato un astuccio del genere perché mi ero trovata benissimo un bianche anche per loro ha usato lo stesso sistema quindi non ripiani che si girano che si spostano ma che il materiale fosse ben visibile perché a me era era venuto benissimo ora è piaciuto e mi era servito tantissimo viene tutto il materiale civile a disposizione alle medie e alle superiori invece ovviamente avevo uno zaino e alle medie appunto nei momenti del doposcuola dove appunto il materiale era minimo portavo una scimmia elastica con una fibbia quindi la portavamo sottobraccio la portavamo portata così il petto e fazzoletti che usavamo erano fazzoletti di stoffa quindi li portavamo di stoffa in tasca nel periodo della scuola dell'infanzia mentre poi mi sembra dalle elementari in poi ho usato fazzoletti e fazzoletti di carta dei pacchettini dei pacchettini acquistate ovviamente non portavo uso di particolari a scuola se non alcune penne magari che compravo più carine con qualche con qualcosa di particolare o delle gomme ecco quelle sì non ricordo della diversità di materiale nella diversità di materiale fra me e gli altri compagni no assolutamente no più o meno avevamo tutti le stesse cose non c'è una volta differenza una differenza che invece ricorda un po con un po di meraviglia c'era diciamo voce per cui alle medie bisognava portare in grembiule nero quindi quando arrivammo il primo giorno delle medie io e altri compagni per fortuna avevamo questo grembiule nero che era una specie di de ski e alle medie sono più grembiuli e di taglia piccola ma si trovano a vestaglietta lunga quindi per fortuna ripeto non era la sola perché mi sarei sentita proprio un pesce fuor d'acqua però dopo il secondo giorno già non ce la fa più nessuno perché la maggioranza non l'aveva erano solo voci per cui sembrava di dover indossare questo e alcune di noi partivano da casa appunto già vestita così ma per fortuna poi dal secondo giorno non l'abbiamo più indossato nessuno lo indossava più un'altra cosa che forse mi sono dimenticata di dire è delle delle foto che facevamo ha dunque alla scuola dalle suore facevamo foto sia di classe per fuori nel cortile ma anche durante le recite anche dopo le recite ricordo questo palco ma appunto di cui parlavo prima con il sipario con le tende allora li bellissimo e ho delle foto e quindi durante la recita dopo poi alla scuola dell'infanzia si è anche alla scuola primaria e alla scuola superiore molte foto si però alle scuole medie invece no non ricordo di avere foto non ricordo di averle fatte e non ricordo non ce l'ho proprio foto se non foto durante le gite si le uscite scolastiche si abbiamo delle foto però nostri personali le foto di classe alle medie com non veniva fatta almeno nel periodo ma passiamo ad un altro argomento a i premi e le punizioni quindi questa un po più la curiosità per quanto riguarda le punizioni innanzitutto venivate puliti e come ma soprattutto qual era la reazione della famiglia e poi i premi quindi se venivate previati stia in classe e poi di conseguenza che a casa da dei genitori allora i primi ricordi che ho di punizioni non personalmente a me ma dei compagni risalgono la scuola primaria e alla scuola dell'infanzia non mi ricordo di bimbi che venivano sgridati ripeto io stessa no ma neanche i miei compagni quindi non ho ricordi di bimbi messi in punizione alla scuola elementare invece sì c'erano dei richiami a chi magari non eseguiva la lezione in quinta elementare vennero bocciati cinque i miei compagni di classe quindi c'erano stati molti richiami appunto questi ragazzi che non eseguivano i lavori maniera appropriata e quindi c'è stata proprio la bocciatura una bocciatura che massa perché cinque alunni mi sembra eravamo poco più di dieci forse eravamo felici 15 non ricordo bene il numero quindi ecco questo lo ricordo molto molto bene alle medie ricordo che venivano dati i rapporti ad alunni che disturbavano molto quindi dal punto di vista del comportamento c'erano anche dei ripetenti classe con me che disti molto simpatici che però disturbavano quindi per il comportamento per ivano spesso richiamati venivano anche fatti dei rapporti sul registro ecco soprattutto per il comportamento ricordo meno per quanto riguarda gli apprendimenti o con lo studio per quanto riguarda invece premi ricordo molto bene alla scuola elementare soprattutto un anno quinta la maestra ci faceva fare dello dei giochi di logica degli indovinelli delle cose molto molto carine proprio negli ultimi cinque minuti quando ci si prepara e si aspetta al suono della campanella facevamo questi giochi proprio con il punteggio ecco e mi ricordo che poi a fine anno io vinsi la maestra mi regalo un libro degli animali che conservo ancora quando ve lo ricordo sempre della maestra dei giochi nel momento in cui facevamo i giochi che erano molto molto divertenti era una competizione molto deliziosa ecco era il momento dell'uscita anziché stare a non fare nulla aspettare la campana facevamo questi giochi che si divertivano tantissimo e poi ho vinto il libro quindi per me questo è stato un premio un premio meraviglioso ecco poi diciamo che ho voluto il premio anche dai miei genitori ricordo benissimo il premio di fine prima elementare al momento della pagella i voti erano dovuti numerici quindi avevo pochi numerici alimentari i giudizi alle medie e di nuovo i voti numerici poi alle superiori appunto al momento della promozione alla classe seconda quindi fine prima quando ricevuto una pagella mi ricordo ancora cosa mi hanno regalato i miei genitori alla grande scatola c'era azzurra c'era una bambola o meglio il mezzo busto di una bambola e poi c'era tutta l'attrezzatura per poter pettinare e acconciare i capelli bellissima e lo ricordo ancora perché per me è stato proprio un premio per un lavoro fatto volentieri che ho fatto bene volentieri con molto piacere è però questo premio mi ha incoraggiato ancora di più adesso molto orgogliosa l'ho fatto e mi ha reso molto felice ecco sì e i miei genitori diciamo che si avevano sì colloqui i colloqui diciamo momenti che venivano stabiliti dalla scuola grazie a dio non ci ha mai stati chiamati a colloqui diciamo al di là dell'ufficialità per problema quindi si rimettevano molto a consigli che gli insegnanti davano anche magari per il proseguimento della scuola per la scelta della scuola superiore ecco ci rimettevano molto al giudizio e ai consigli degli insegnati questo se io non sono mai stata bocciata però ripeto in mia quinta elementare ho voluto scrive i bambini sono stati trattenuti e anche alle medie in classe ragazzi che erano stati trattenuti così come anche alle superiori all'ora con queste risposte tempo anticipato anche l'ultimo tema che vorrei affrontare ovvero quello delle valutazioni scolastiche quindi un po ce n'è già parlato comunque vedere un attimo quali erano i giudizi dati dagli insegnanti ma soprattutto come veniva vissuto il momento della casella e del colloquio con con gli insegnanti e sapere anche come tutto veniva diciamo affrontato il vissuto all'interno della famiglia e allora come dicevo prima come anticipato prima alle alla scuola primaria c'era il voto numerico alla scuola media invece c'erano i giudizi almeno periodo e alla scuola superiore invece di nuovo c'era il voto numerico io non ho mai vissuto in maniera diciamo ansiosa il momento della verifica dell'interrogazione né tantomeno il momento della pagella o del cornocchio dei miei genitori con con gli insegnati no non c'è mai stata ansia perché non ci sono mai stati problemi particolari per cui doveva esserci lasciano anzi in maniera molto positiva anzi non vedevo l'ora che la mia mamma tornaste dal colloquio con la maestra con i professori perché così mi facevo dire quello che magari magari sapevo già però ecco in maniera così più esplicita quello che è quello che dovevo migliorare oppure i consigli per la scelta della scuola superiore no non ci sono mai state momenti nel piacere dei commenti negativi ecco riguardo al colloquio o alla pagella devo dire devo dire di no ho vissuto in maniera molto positiva anche questi momenti di valutazione ecco ep confronto con gli insegnanti dei genitori con gli insegnanti con tra gli insegnanti c'erano preferenze o c'erano magari erano dei compagni che venivano preferiti rispetto ad altri e soprattutto se gli insegnanti facevano emergere comunque la loro contentezza e felicità in merito magari all apprendimento della casa ricordo di non aver mai almeno percepito preferenze o diciamo differenze di atteggiamento di comportamento degli insegnanti nei confronti dei bimbi no questo io almeno se ci sono state ecco differenze di atteggiamento o di riferimento verso i bimbi honor marie gli percepite devo dire la verità però si apparivano le emozioni delle maestre dei vari professori quando le cose marciano bene diciamo si percepiva venivano fatti dei grandi elogi e complimenti professori minestre orgogliose orgogliosi di noi e si arrabbiavano invece quando c'era qualcosa che funziona va quindi venivano ecco fate delle tasse oppure anche durante il periodo delle superiori noi alunni venivano messi di fronte alle nostre responsabilità quindi c'era uno stimolo per studiare migliore spesso odiare di più ecco però i professori sono stati molto presenti ecco e anno ci hanno fatto capire il loro punto di vista o ci hanno espresso le loro emozioni sia positive che negative eccola riguardo al lavoro al comportamento tenuto classe quindi sì sì c'era una relazione stretta e continua positiva almeno per quello che mi riguarda posso dire questo ringrazio per il tempo dedicato e per la tua preziosa testimonianza e quindi io ti auguro un buon lavoro e rinnovo ancora i miei ringraziamenti grazie a te benedetta spero che queste mie brevi semplici riflessioni ricordi possano essere utili possano esservi utili ecco ripeto sono semplici ricordi quello che ancora ho in mente di un periodo della mia infanzia della mia giovinezza positivo e felice ringrazio di nuovo saluto e benedetta saluto tutti grazie e buon lavoro a voi ciao grazie a te

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L’intervista, della durata di 47:04 minuti (link: https://www.youtube.com/watch?v=ij54G8mb-Ss), tratta le memorie scolastiche e infantili di Paola Bufalini. Nata a Pontedera, in provincia di Pisa, nel 1967, lavora come insegnante nelle scuole primarie. Ha trascorso la sua infanzia alla frazione Le Melorie di Ponsacco. Il suo percorso scolastico si è svolto tra il 1970, anno in cui ha cominciato a frequentare la scuola materna, e il 1986, quando ha conseguito il diploma presso l’Istituto magistrale; ha successivamente proseguito gli studi presso l’Università di Pisa. Ha dunque studiato nel corso degli anni Settanta e Ottanta: un periodo inizialmente caratterizzato dall’acuirsi delle tensioni politiche, da un lato, ma anche da importanti innovazioni dal punto di vista delle relazioni sociali e familiari, dall’altro; per poi, con gli anni Ottanta, segnare il riflusso nella vita privata (Panvini 2018, Scotto di Luzio 2020, Oliviero 2018).

La videointervistata si sofferma lungamente sulla scuola dell’infanzia, sulla quale i suoi ricordi sono piuttosto dettagliati. Nel 1968 la legge 444 consentiva la fondazione di scuole materne statali; fino al 1972, tuttavia, il comune di Ponsacco non era riuscito a provvedere alla costruzione di nessuna scuola dell’infanzia che servisse i bambini della frazione Le Melorie. Pertanto, i genitori la iscrissero in una scuola gestita da un ordine religioso, a Lavaiano, frazione del comune di Lari; i bambini erano accompagnati dalle suore stesse, che arrivavano con un pullmino guidato dalla stessa maestra. La figura dell’insegnante, una ragazza molto giovane appena diplomatasi presso l’Istituto magistrale, affascinò Bufalini, definendo il primo avvicinamento al mondo della scuola. L’atmosfera era molto familiare: tra i compagni di scuola, figurava anche la sorella minore della maestra. Tra le attività, ricorda soprattutto i giochi nel cortile, le recite nel grande palco e le attività da farsi seduti e composti nel banco, richiesta che la colpiva e la rendeva abbastanza perplessa. Altro momento che le è rimasto impresso è stato quello del pranzo: mentre il primo era cucinato dalle suore, il secondo era portato da casa in un tegamino e riscaldato su una grande stufa. Ha frequentato i successivi due anni nella scuola comunale istituita dal comune di Ponsacco a La Meloria; di questa esperienza ricorda soprattutto la figura della cuoca, a cui era molto legata perché era «la prima persona che vedevamo la mattina» (m. 18.01).

Più brevi i ricordi relativi all’esperienza dei cinque anni di scuola elementare. Bufalini rammenta soprattutto l’assenza dei lavori di gruppo, una modalità di lavoro che invece i docenti delle scuole medie e dell’Istituto magistrale avrebbero proposto con costanza. Le ricorrenze religiose modellavano il calendario didattico, com’era evidente nei lavori manuali compiuti nei pressi del 4 ottobre (San Francesco) e del 21 gennaio (don Giuseppe Bosco). Un’attività che le è rimasta impressa sono i giochi di logica con cui l’insegnante li impegnava nei cinque minuti che precedevano la fine delle lezioni: veri e propri piccoli tornei annuali, uno dei quali è stato vinto da lei. Per il primo premio, ha ricevuto dalla maestra un libro sugli animali che ancora conserva. Anche i genitori, una volta concluse le scuole elementari, le comprarono un regalo: una bambola, a cui Bufalini è rimasta molto affezionata. Presenti le ripetenze: a questo proposito, rammenta lo sgomento nello scoprire che cinque suoi compagni di classe erano stati respinti in quinta elementare. Precarie le strutture edilizie: nei primi due anni delle elementari, frequentò il pomeriggio, in un regime di doppio turno.

L’intervistata si sofferma brevemente sulle scuole medie e sugli anni dell’istituto magistrale. Le scuole medie, divise tra le sezioni con l’insegnamento della lingua inglese e quelle con l’insegnamento della lingua francese, disponevano di un servizio di doposcuola in funzione per due ore, nel primo pomeriggio. Insistenti, ma prive di fondamento, le voci per cui alle ragazze fosse richiesto di indossare un grembiule nero: «per fortuna poi dal secondo giorno non l'abbiamo più indossato nessuno lo indossava più» (m. 34.05 e ss). Aveva cominciato le scuole medie nel 1978, il primo anno in cui era entrata in vigore la legge 577/1977: per questo motivo, dai voti numerici delle scuole elementare transitò alle pagelle costituite da giudizi. Dell’istituto magistrale, frequentato a Pontedera, rammenta soprattutto l’insegnante di religione, incline a organizzare drammatizzazioni e role-play.

Per quanto riguarda il tempo libero, Bufalini ricorda soprattutto i momenti trascorsi a giocare alla maestra e ad ascoltare musica dal suo stereo personale, negli anni dell’Istituto magistrale. Frequenti erano i giochi in campagna con i cugini e i vicini di casa; con loro, in occasione del martedì grasso, allestiva un falò in cui bruciava un pupazzo di paglia. Residuale il tempo dedicato alla televisione, di cui guardava soprattutto la Tv dei ragazzi.

Fonti

Fonti bibliografiche:

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

S. Oliviero, Crescere negli anni Ottanta, «Pedagogia oggi», n. 2 (2018), pp. 119-36.

G. Panvini, Ordine nero, guerriglia rossa. La violenza politica nell'Italia degli anni Sessanta e Settanta (1966-1975), Torino, Einaudi, 2018.

A. Scotto di Luzio, Nel groviglio degli anni Ottanta. Politica e illusioni di una generazione nata troppo tardi, Torino, Einaudi, 2020.

 

Fonti normative

Legge 4 agosto 1977, n. 577, Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione (GU Serie Generale n.224 del 18-08-1977), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1977/08/18/077U0517/sg

Legge 18 marzo 1968, n. 444, Ordinamento della scuola materna statale (GU Serie Generale n.103 del 22-04-1968), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1968/04/22/068U0444/sg.
 

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