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"Non come sembra". Memorie di un'educatrice

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/137
Scheda compilata da:
Chiara Martinelli
Pubblicato il:
26/10/2021
Nome e cognome dell'intervistatore:
Lucrezia Bozzolo
Nome e cognome dell'intervistato:
Gloria Querci
Anno di presa di servizio dell'intervistato:
1981
Categoria dell'intervistato:
Educatore
Livello scolastico:
Nido d'infanzia
Categoria professionale dell'intervistato:
Educatore servizi per l'infanzia
Regione:
Toscana

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1980s

ora appunto quindi ha incominciato nel novembre dell'ottanta ma diciamo io ho fatto delle supplenze recco non ha iniziato ha iniziato lì subito prima dunque dell'ottanta io sono assistenze sociali nell'ottanta una supplenza all'ospedale a carrara poi cosa è successo poi mi è toccato all'inizio dell 81 la supplenza che all'asilo nido nel frattempo fatto il concorso e poi sono entrata fissa mentre avevo già vinto marco concorso ma stessi social a savona mentre roll a novembre sono entrata fissa a cui oggi comunque 81 quindi non cavando sono i crateri all'asilo nido e resa gestione amministrazione una le mail le comande aperto era consorzio so cosa mi chiamo trovato infatti una visione completamente diversa perché asilo nido l'avevano inteso come esclusivamente un discorso del sociale quindi l'aver legato al concetto poi passato come servizio e anche educativo è l'unico servizio educativo sganciato dal consorzio socio sanitario è legato all'amministrazione comunale tra l'altro settore istruzione perché non al sociale si ricorda appunto magari il contesto politico del periodo la giunta quest'anno traino per cui diceva risulta partito municio giunta e sindaco quando sono travaglio era piccioni mi sembra e comunque se si digita di sinistra e cioè il responsabile del settore era detto quanti mason che provo le ha ricevuto poi e l'assessore al professor neri che sempre ancora vivo e che ora abita a livorno e che è la lui assessore alla cultura all'istruzione quindi diciamo che ha influito un po sul sistema di nidi il marito morto e questo questo questa sensibilità te c'è statali passare nato come perché nato da tutti gli asili nido come servizi proprio sociali per e quindi avevano una connotazione proprio sociale anche come il discorso di approccio di inserimento dei bimbi cioè non c'era una gradualità il tuo giorno raccontano le colleghe nel consorzio socio sanitario che ovviamente primo giorno a buttarli vitrano tutti e trenta sostanza senza dell'inserimento senza quando poi questa presa di coscienza che l'asilo nido questo a livello anche regionale e c'è la sensibilità dell'amministrazione comunale di paolo passare come non sono un servizio sociale quindi per le famiglie che ne avevano bisogno per andare a lavoro e getta ma fondamentalmente un servizio educativo quella sulla scelta che cambiò completamente l'ottica dell'asilo e anche nel rapporto educatore bambino una attenzione diversa il bimbo fu messa al centro del servizio si servizio sociale perché quello di mase comunque un sostegno minima dato più che mise regio e ancora o di punteggio alle famiglie e lavorano piuttosto a quelle però una scelta educativa della famiglia e quindi [Musica] collocato nell'ambito dell'istruzione voleva dire avere un collegamento poi col discorso della scuola materna e voleva dire avere una progettualità centrata su sull'ex limbo inizialmente al quanti bambini molto 400 metà mese per 30 min 3 da bb ed eravamo sei insegnanti mentre quando cioè aver consorzio socio sanitario mi sembra erano 30 con 5 insegnati gela cambiata l'ottica quindi c'era un ottica completamente diversa si faceva all'inserimento non è che arrivavano tutti insieme erano divisi per lattanti medi grandi da tre mesi a un anno da manha 2 ora già la situazione è ulteriormente cambiata dopo loro dall'esperienza e c'è stata è stata fondamentale femminili di cessione è stata quella del ottica sistemica quindi di un corso di formazione hanno fatto un risultato umiliani proprio di questa educazione sistemica che ha completamente ribaltato il discorso delle sezioni non esistevano più le sezioni ma gruppi e di lavoro quindi i bimbi non più divisi per età mano mediamente per interesse su proposte naturalmente strutturate del collettivo ma stamattina e spa pittura il gruppo il dl è stato poteva essere un bimbo di una non si amano di tre cioè si lavora mentre prima quando ho lavorato io erano per i visi per gruppi di età ma prima ancora col consorzio era un po una bolgia insomma diciamo non era ancora bene così raccontano le collega perché ripeto quando io ho iniziato a lavorare già accennato impronta chan ovunque educatrici ausiliari cela avevamo la sigla l ausiliario assistente all'inferno noi se educatrice l'avevo noi erano due per sezione ii aveva tanti ii men i due grandi 30 bimbi c'era un cuoco perché allora anche ora c'è la cucina dentro l'asilo ma è solo per i lattanti mentre quando sono entrata joly c'era la cucina funzionante che l'asilo e maggiore veniva fatto all'interno della struttura sia per per tutti per i bambini siav ha tanti meriti lang lang può capirla di niente naturalmente era sempre una dieta la concordate fatta con i servizi dell'asl e non erano in quello apple e c'erano ambulatorio mi ricorda quei tempi c'era che veniva una volta non mi ricordo di quanto mi sfugge ma veniva il dottor ricci che allora era il dottore anche pediatra vi sono relazionati all'esterno media ci si tra l'altro il regolamento che poi fu varato per il funzionamento dell'asilo nido comunale fu un regolamento che prevedeva erano un momento se veniva dall'anida al 70 dalla mini dal 1975 c'è tutto l'impulso naturalmente [Musica] la partecipazione della popolazione ovunque alla gestione dei servizi tant'è vero che nel regolamento era stato inserito che c'era un comitato di gestione una gestione c'è ancora ma allora prevedeva gli organi collegiali prevede vari consigli di quartiere con la ne esistano più prevedeva nelle città c'era le frane delle frazioni insomma rappresentati consigli di quartiere dei sindacati presenti nel territorio c'era un forte aggancio diciamo alla realtà politica sociale nel territorio che rappresentate ovviamente delle famiglie decisioni e tutto ora hanno poi nel tempo si sa se torto e che alla era veramente macchinoso quando l'olio nibi erano un organismo sarà priva di di aver cito un bambino perché poi magari quelli di quartiere venivano oppure rappresentanti del sindacato comunque c'era questa gancio forte alla realtà che era frutto anche del momento politico che si viveva ecco di questa grande partecipazione a questi servizi che venivano per la prima volta diciamo lanciati quindi se ci credevo questa mi stagione neuroni che ci ha sempre creduto tanto ci ha investito tanto negli servizi educativi che comunque con corsi di formazione per gli insegnati certo noi già allora avevamo 19 l'inizio è per sabato si lavorava ancora e se aveva un mese di fare solo nel periodo da agosto però piano piano si è strutturato diciamo come scuola che non come il servizio sociale lei che orario ricopriva i turni erano due gol dal e sono rimaste prive di a parte a volte è stato fatto tutto dovete medio per esigenze ma insomma erano primo turno dalle 8 alle 20 turno dalle due dalle 10 alle 16 si dice la mina dei sedici categoricamente la fine alle 16 non c'era prontamente d'orario non era strutturato come ora era abbastanza rigido questo in questo senso che era rigido ma anche perché può comunque quello lo prevede ancora la legge cioè che un bambino indetto una struttura ci stiano più di 8 del giorno che dovrà stanza quindi con i genitori con la sua famiglia chiaramente ora le strutture vengono utilizzati anche in orari diversi perché giustamente magari per trattamenti e quelli che non hanno frequentato la mattina comunque sopra le otto ore non si le strutture bombe non è proprio possibile ci sono stati scambi di interesse con altre regioni allora all'inizio che mi ricordi io più che altro ci fu con uno con livorno col livorno con rosignano diciamo non c'è mai stato una grande collaborazione si è molto di più c'è stata negli ultimi anni perché all'inizio e poi anche nel corso di loro hanno fatto un corso di formazione completamente in un'ottica diversa rispetto a quelle di cecina blindi riusciva difficile poi negli ultimi anni invece col settembre pedagogico con sulla conferenza zonale dell'istruzione che ha assunto nuove competenze che la legge regionale è certa di vita allo studio e terra si è individuato una collaborazione un'armonia di intenti completamente diversa ma all'inizio no all'inizio si viveva abbastanza isolati nella nella realtà di questa 0 ecco poi successivamente ma non meno pagato perché il girotondo ma anche palazzi e c'era comunque palazzi c'era un'unica sezione quando c'era tanto quando c'ero io nella sezione che erano di bimbi dato non lattanti da dolci ed è la più piccola sezione quindi si interagiva di più magari con il territorio nel terzo ripeto questi consigli di quartiere con la partecipazione sensibilizzazione delle famiglie però come le altre realtà è cominciato più con con la formazione con il fornasa l'ordine da sistemi allora l'università poi con empoli e col qatar cina ragazzi c'è stato un grosso lavoro fatto sulla qualità dei servizi che ha dato dei risultati è stato un lavoro bros ma questo si sta parlando di anni più recenti tonino dell'inizio collaborazione un istituto degli innocenti con le stato così a me è catarsi lo rifacciamo risalire a quando ora non lo so non lo so ho 2000 shield non ammesse yamaha derubarono vediamo negli anni successivi è colui del venuto per quanto riguarda invece la giornata al nido le attività come come poi sono anche cambiate negli anni da quando c'è lui le righe come come un metodo di lavoro più o meno non ci sono diciamo un po di novità ci sono state ma all'inizio se lavorava su si faceva un programma di lavoro comunque non è di essere un programma di lavoro strutturato il collettivo si riuniva faceva questo programma di lavoro strutturato su varie tematiche e sua attività naturalmente diverse dei bimbi più grandi in questo caso erano divise i più grandi che ne so facevano se facevi pittura rispettivamente pannelli ad al muro e loro con i pennelli cioè libertà di espressione ma in tre con i bimbi più piccoli non lo fanno ancora si metteva la marina magari velati inter poi pannelli per terra oppure quelli che cominciano a camminare e dini e poi però avevano comunque un filo logico c'era sempre un filo logico poteva essere una fiaba poteva essere un racconto poteva avere una cosa e territorio tipo il mare c'è un discorso alla natura quindi anche con uscite che poi si facevano ovviamente fanno ancora ma nei dintorni della magari si osservava un passaggio delle stagioni tutte tutte le cose diciamo le fiabe legate a queste chiaramente col bimbo più grande era un lavoro più strutturato come un bimbo più piccolo nel tempo poi ho detto estate e poi venivano questi incontri collettivi che esistevano sempre una volta alla settimana ed è rimasto sempre stravolta la settimana poi il collettivo si riuniva verificava l'attività svolta se c'era da fare delle correzioni veniva fatto venivano organizzate nelle iniziative per coinvolgere genitori queste cose liberi vanno fatte fin quando c'ero io si facevano così facevano di jean caletti monti collettiva da tutto il personale educativo tutte le assistenti all'infanzia e anche il cuoco si partecipava perché se c'erano problemi a porte di bambini quelle diete per cento per anzi c'è sempre stato un rapporto diretto con la famiglia è poi cambiato il discorso perché ora praticamente lì partono da un'idea di progetto ma poi costrutture hanno man mano che vedono i bimbi e che non lo mettano appunto subito si partiva già con un progetto strutturato che poi si modificavano dall'incontro d'organo tipo la tipologia di bambini che the eye fronte perché ovviamente non lo sapevi prima biblici e la vedi lì di fronte ora invece fanno un sistema diverso poi ripeto oggi non lavorano più con le sezioni chiuse per cui se fanno un attività di pittura viene fatta per tutti diciamo che ci vuole partecipare il bimbo più piccolo milan addirittura quest'oggi al sistema con tre sistemi a prevedeva che purtroppo ora il progetto 06 praticamente cioè che da tre mesi che può 0 6 3 mesi a 6 anni però ora strutture dove ci sono dove è rimasto vivo questo progetto c'è solo palazzi ma comunque da un anno a perché i bimbi lattanti non ci sono perché naturalmente non è possibile accoglierli a 6 anni però un po sbilanciato fatto ovviamente in quei posti per il nido sono sempre più limitate sono limitati sono di sebha 18 posti forse soddisfatti 15 e quelli della materna invece sono 56 bimbi quindi è parecchio però devo dì che ha dato grossi risultati e risorto grossi problemi sull'aggressività di bimbi su soprattutto su casi problematici di bimbi perché i bimbi poi sanno esser vibo che più grande aiuta il bimbo più bivio lo imbocca insomma c'è un si stabiliscano delle relazioni che hanno dato tali suoni noi no questo grillo non si faceva assolutamente a porte chiuse c'era solo anche strutturato la struttura era a porte chiuse c'era un salone grande quella mattina che facevi l'accoglienza in i genitori è arrivato lasciavano il bimbo insomma che parla di tori c'era con questo scambio di comunicazioni genitori dell'insegnate lungo ognuno si fidava nelle proprie stanze e svolgeva l'attivita poi ci si ritrovava insieme magari al momento del pranzo prima di andare perché poi come pranzo si mangiava ognuno nella propria sezione poi si fece l'esperienza di mangiare tutti insieme incrementerà poco diviso c'erano se non il momento prima magari dove si fa circa la giornata era l'accoglienza la mattina poi si faceva fare colazione poi dopo la colazione si faceva al momento delle attività i bimbi piccoli qualcheduno poi secondo manterrà pericolosi e dopo l'attività che durava altri certe dell'attività nido dura un'oretta perché poi alla fine e tanta preparazione e quindi la pena ora per noi ma per loro gara terminò di quello che era dopo veniva ripulito tutto dalle assistenti e si andava per cedere con il cambio alla preparazione al san giorgio nel mezzogiorno dice mezzo anche per i lattanti poi mezzogiorno dopo il pranzo c'era la prima uscita per i bimbi che uscivano di sembrare un e mezzo e per gli altri si portavano nelle sezioni e si mettevano nei lettini vivano in attesa alle tre e mezzo si cambiavano si aspettava il mito moriello 4 c'è la multi mobilità diciamo i tempi sono rimasti comunque gli stessi negli anni non è che è cambiato non ci sono stati cambiati la struttura gli alloggi sono cambiati perché logica sistemica ha previsto poi il cambiamento cioè queste porte chiuse non dovevano più esistere quindi esiste esisteva anche una moduli una dei moduli di arredo completamente cioè diversi più gestibili ecco questo è cambiato cambiato cambia quindi c'è stato un ulteriore investimento da parte amministrazione nel cambiare proprio quindi non più porte chiuse con due porte chiuse porte aperte e poi anche da strutturato con angoli di arca vita non più come sezioni ma angoli di attività angolo del travestimento l'amore del morbido la linea di massima sì ora non so se il girotondo parte credo che l'abbia sposata ma in parte non lo so fino a che livello perché non è gestita cioè è gestita dal comune tramite la cooperativa un test in famiglia quindi sinceramente ora io quest'anno non ci sono già più da don hanno vinto loro cos'hanno fatto di recente può darsi saranno andati avanti questa sistema non lo so ecco se si si io parlo dei tempi che era comune tutto comune per quanto riguarda piacere relazione con i bambini sarà una difficoltà e rapporto al numero o no anzi devo dire che nei primi tempi c'è stato maggiore consorzio socio sanitario penso che ci fossero stati grossi problemi perché erano cinque insegnanti messe lì con tutti stì bimbi quando siamo passati all'amministrazione non diciamo che i due insegnanti nelle sezioni erano abbastanza c'era rispettato perfettamente il rapporto previsto dalla regione il educatore bambino programmi si son sempre stati quando ci si ammalava ma quando le cinesi perché è sempre stato un problema del soccorso sostituzioni e diciamo alcune amministrazioni amministrazioni hanno cercato di risolverlo ogni amministrazione si è susseguita ha cercato di solito in modo diverso alcuni ci sono riuscite meglio altre peggio cioè poi ci sono stati blocchi della suzuki leggi statali che hanno in qualche modo creato anche dei problemi e vabbè quello c'è stare per ula risultati forte a forte sul discorso delle sostituzioni però devo dire c'è sempre stata un occhio di riguardo perché comunque insomma con la delicatezza della situazione consentiva con le difficoltà un po di riportarsi soprattutto le non tanto le malattie mi ricordo quando ne avevamo la tipo gravida cioè alla lungo termine perché in qualche modo prima prima ora diventato più complicata quello ma prima venivano più facilmente sostituite anche perché esistevano sempre concorsi ogni tanto aveva fatto al che concorso da qualche parte c'è una graduatoria aperta ma le assenze brevi quei due o tre giorni con demo un file merola ferri di rieti creava problemi grossi che magari stando a contatto con bimbi piccoli fra l'altro anche noi ducatisti ci si ammalava in continuazione o proprio prende voti ma ci sono state anche delle due colleghe craxi sarà veramente male hanno beccato varicella varicella mi sembra o morbillo lì a rita che hanno rischiato all'ospedale sono state cioè le malattie le dr e quelle ricche e contagio il virus che prendevano dall'ici sterminava loro master minano anche tutti noi e li diventava un problema perché per due o tre giorni era un po più della normativa del comune tutto difficoltà di c'erano poi sono subentrate appunto le cooperative allora in qualche modo per queste supplenze brevi in un giorno 2 ci saliva le cooperative perché per il comune 12 giorni già devi metà fonato dall'assunzione è già passato il tempo che quella è guarita mio gioiosa e stato del problema però per il resto c'è sempre stata abbastanza attenzione anche la cura le attenzioni igienico sanitarie sempre stato collegialità a questo punto di vista noi siamo sempre stati sostenuti da parte dell'asl prima c'era vabè vicino poi non aveva nemmeno senso e ci fosse pediatra dei due mini mano morto invitato perché non c'era necessità però c'è sempre stato un rapporto stretto con quando c'era bisogno con l'asl e sia per quanto riguarda le diete la dietista dell'ospedale sia per quanto riguarda il problema che c'è stato a problemi di natura assistenti della fede pidocchi queste cose qui che c'erano e si manifestavano ma lì c'è sempre stato un legame per la cura di luciano sempre cioè sostenuto se ci sapeva dei dubbi dei problemi con sia corsi di pronto soccorso ci hanno fatto lì oppure di problematiche resiste il protocollo sanitario veneto tholos a licata non esistevano quindi però se ci avevamo dei contatti che si portavano avanti che sono sempre stati grossi problemi da questo punto di vista siamo c'era un collegamento ergo bambini con disabilità o c'erano aperto un bambino disabilità ma c'erano ci sono i bambini con disabilità nel segno del comune ha sempre funzionato non è come la scuola statale che fa la domanda e per il sostegno lim praticamente l'amministrazione comunale assumevano insegnante in più ovviamente questa assiste questa insegnante non era lei che si faceva carico di questo bambino ma diciamo tutto il collettivo si faceva carico però con una presenza in più e quindi si gestivano in questa maniera anche lì c'erano due abbiamo sempre avuto la neuro psichiatra dell'ospedale che certo non è una psichiatria perché psichiatri e poi si sono susseguite terapisti dell'ospedale lì ci sono stati veramente contatti quando c'erano a parte il pay che veniva fatto ma poi contatti anche perché ci si riuniva il loro indicavano anche il tipo di attività che si poteva fare meglio con quei colpi per favorire un maggiore sviluppo comunque il recupero del bimbo laddove era possibile a volte un ora ora ora c'è una cooperativa che faccio a gestirsi si gestiscono con delle ore della cooperativa questa allora era comunque il comune e biava assumevano una persona in più che si faceva carico di questo e noi eravamo sostenute alla neuropsichiatria come tutor e avant è seconda per maggiori ficoltà perché anche loro problemi e quindi sono un po difficoltà magari a intervenire però andato a 13 abbiamo avuto anche i buoni risultati con collaborando nella sovranità famiglia l'asilo e la neuropsichiatria intera peter aristide sono molto bravi insomma collaborando tutti si sono avuti dei bei risultati e per quanto riguarda invece il cambiamento anche il vestiario dei bambini negli anni come era inizialmente come come venivano all'asilo così si chiedeva un abbigliamento possibile comodo tipo tute trova e che si potesse anche per agevolare diciamo i bambini che poi volevano andare in bagno da certi iniziare a allevate pannolone se avevano tante lobby nucleare famosi no abbigliamento non c'è mai stato un bis è sempre stato chiesto l'abbigliamento è genere ed ora siano scarcia calzini antiscivolo ai nostri tempi 6 permettessero niente e poi ci avevano gli under suo armadietto cielo ancora da teva vano cappottino scambiavano poi che noi poi si dimette che se si dovevano darci le da fuori o nel giardino mentre fanno le scarpe della rima stavano le scarpine che andavano poi davano dentro e lo switcher ho detto mi sembra di ricordare forse con raggi x o antiscivolo un cero sì che tendevano a scivolare su quel palmento che era lì non è un mero sera un abito ci stanno coke artigiani ci fanno andare meno noi sa se si constata cambiamento non si estrae dal punto di vista ora c'è molta più forse ora c'è anche molta più attenzione a questo a questi aspetti prima anno prima ma era proprio secondo me la mentalità completamente diversa sì perché cioè non si voleva rendere un ambiente asettico prima c'era un momento diciamo diverso si sente dire 3000 problemi magari prima c'erano mano però ce l'ha proprio anche un atteggiamento diverso nel senso che l'asilo diverse un ambiente si la sicurezza era ci mancherebbe copritermosifoni tutti gli spigoli incollati pare però ecco non non ospedalizzare era un ambiente parecchio vivo dal punto di vista dei giochi nei colori delle cose non ospedalizzate non so come sia di tempo ad esempio ora discorso degli anti scivolo l'asciugamani know per le mani l'asciugamani no per sava rotoloni portano ora il sacchettino con un cambio un passato che tornavano anche prima sacchetti neuer cambia c'erano meno visive non lo so dimenticato lo portavano anche alle due a voce perché oggi stesse che scavalcavano però si su domani moda giovani che si poteva tutto noi le leggi applico ma ora no non mi ricordo se l'è ma noi si poneva tutto [Musica] riunirsi leggio lini fasciatoio telos mia pannoloni cioè ancora invece noi si può si continuano a futuri nelle nostre strutture non hanno cambiato ora io non lo so ti rivedo però che quando li so se si si non è che le portava la mole multa la famiglia portava il cambio il cambio ma il cambio era inteso se uno è purtroppo a porta quando il mondo in musica a volte dove stava la roba addosso si sbagliava perché magari giorgio calandosi esponenti c'era il cambio ma non il cambio pannolone perché mandi stagione cioè veniva passarci paroloni resi forniva l'amministrazione ma è che se portavano i genitori ora non lo so è fino a che sono stata io li si davano imperava poi è invece il rapporto la relazione con le famiglie come come era partecipavano magari attività se devo dire è sempre stata diciamo la famiglia all'inizio si sa è l'apparecchio pochino sbatte ve lo devo dire che libri le le prime famiglie che sono anno anno diciamo utilizzato d'asilo nido e che erano sono state poi quelle che ancora oggi se ci incontrano si salutano ci ricordano hanno mantenuto vivo il ricordo nei bimbi cioè capito è chiaro il primo impatto la famiglia si sa dove il bimbo è piccino lo consegna a queste persone vivranno gli incrementi ago dire perché libia né fatto sempre colloquio all'inizio le abitudini del big però può avere fatto un inserimento graduale genitore rimanere rimaneva un po di tempo quando va via poi stavo qui non li fuori se piange con me anche ripeto con socio sanitario so che li misero tutti lì dentro questo dvd piangevano le rigettati erano difficoltà che gestita perché la situazione di impatto sia noi è chiaro che ci sono stati anni più brutti dove vivi che un jovanotti più e si inserivano però non c'è mai stato un posto cioè di dire almeno dove spese devono essere tutti quindi ognuno si sceglieva su tempi poi alla fine quindi c'era quelle ci mettevamo due giorni tre giorni diciamo che comunque in linea di massima era un mese per l'inserimento poi però se un bimbo regionando la famiglia è certa non sarà tava si continuava con l'inserimento anche di più del periodo previsto non c'è la ecco le famiglie le famiglie sono sempre state disponibili sono state fatte ai lavori con i nonni sono stati fatti i lavori il discorso delle bambini diciamo è stato munita di come vive alcune situazioni anche l'alimentazione esperienze col con menù di loro un concerto e filastrocche nobel per l'integrazione e le famiglie sono state sempre non ben disponibili erano abbastanza coinvolto di peta c'era verso i comitati di gestione che i conti non è un governo la famiglia si rivolgeva anche colui con apprensione ma diciamo anche con un corri speciale comune confronti c'era c'è stata anche tanta posso dire considerazione voglia il lavoro fatto più forse di quello che più di ogni cura perché era diverso proprio oggi tutto cambiato ora poi vabbè è cambiato il rina venivano coinvolti il progetto magari anche due sì sì sì sì venivano coinvolti nei progetti liberto appunto in vario modo con la piana mete ma anche ha cantanto presto york state di farti esperienze si va a casa a vedere il giardino di del bimbo che abita qui vicino allora magari può la mamma ci aspettava e preparava qualche cosa accende esperienza che neanche a strafare casa oppure l'esperienza per esempio fu un anno più bello delle mamme che aspettavano il secondo bimbo e che fece a tutti sì sì sì sarà a disposizione per far sentire bossi anche per quelli che non si sa mai come poi ci sono stati i nonni con che si sono chi si è vestito da befana che ha fatto cioè anno che hanno fatto laboratori di giochi che facevano i giochi che facevano loro quand'erano piccini c'è sempre stato un bel coinvolgimento almeno chelsea si c'è stato un coinvolgimento io questo poi sai io visto che lo parlo più pezzetti più io ci ho lavorato poi quattro anni non è che ci ho lavorato cent'anni più fosse posta tra il comune tar comune amico sempre avuto rapporti con loro perché l'ufficio istruzione quindi si gestivano da lì c'ero io so di tutte le iniziative che hanno fatto ne hanno fatte veramente tante per amor del cielo per le feste di natale per le feste di fine anno si sono prodigati con i genitori hanno dato sono sempre hanno collaborato sorrisi hanno lavorato tanto cosa sa che lì c'è quello particolare cioè con un bel parterre diciamo in ultimo mi quadro generale della situazione c'era un clima diverso di maggiore fiducia oggi c'è più purtroppo c'è anche un pochino più di minor fiducia di apprensione in questo senso anche se li ripeto l'apprensione cl genera quando arrivavi è chiaro quello io lo capisco un genitore non può comunque venendo poi frequentando avendo ripeto ancora sono rimasti attaccati che bibi poi arrivano nel ricordo perché come fanno a ricordarsi guarda avevano un anno erano lì ma i genitori ha fatto eseguito grafie cesa può infatti si face compatta poi a un certo punto la festa credo di vent'anni di 5 anni che l'asilo era aperto e vennero questi bimbi che erano stati i primi libri accolti dentro riviveva questa esperienza attraverso le foto di nuoro via di adulti che coprirà la relazione invece con le colleghe come comme à la gare il team ci sono stati problemi si quando c'ero io ci sono stati ma contrasti ma costruttivi nel senso che chiaramente ma eravamo tutte giovani tutti abbastanza motivate e poi quindi contrasti erano note personali è il volatile ficcata sull'attività lavorativa su come del peta ma da rigore fa il progetto piuttosto donato una modalità piuttosto che in un'altra ve lo possiamo noi siamo rimaste anche l'amicizia non ci sono stati problemi perché i contrasti ce ne erano dati ho visto visto volare ha già detti da dietro l'attrice forti contrasti ma su problematiche come vuole organizzarlo provoca ragioni diverse ecco di operatività dentro il lido mano ma non personali è quello no c'è la santa un aggiornamento polizia aggiornamento perché non si faceva sempre queste 40 ore di aggiornamento capito quindi erano 120 ore erano 40 di aggiornamento 80 di collettivo e queste da myra vissuto aveva sudato positivi perché era vissuto maniera forte non era vissuto così eravamo tutte molto giovani all'aquila erano tutte sia meno della stessa età ha capito vide eravamo giovani e motivate primo la voce tutte che praticamente siamo entrate libri perché poi il concorso tutta teoria tutto cioè pedagogie cosi stradivari ma io non si tratta di all'asino io un bimbo non l'aveva visto piccino è lo sappiamo nemmeno messina si facesse a cambiarle la vita per x tu già capito 20 proprio garbutt cioè tutta teoria per la monte rilevano la teoria carta concorso dei propri progetti cosi però praticamente eravamo tutte come dio ora tenenza è quello sì per noi il bimbo era uno sconosciuto a livello di pelle diciamo perché eravamo giovani che a casa nessuno di noi aveva figli e iniziato tutto questo percorso insieme poi vabbè è stata anche percorso interessante tra mondi e il cielo però l'importante per noi tutta teoria pratica no pratica zero perché tra l'altro con me a celano gente laureata e lisce non si chiama una scienza e di pedagogia e quindi tra ecco tutte venute da studi ma non la pratica sul campo capito noi un bimbo non c'è l'ha mai visto tant'è vero io dissi anche quando mi chiamò a tardissima ora come ixic cosa passato come cosa faccio ne tengono come lo era proprio avviso numero prende un podio me lo prendo brown numeri rapporto proprio al vino soprattutto a neonati giardini quindi primi anni è stato difficile che proprio un discorso delle routine del delle attività come inizialmente che su progetti stava bene stava bene su progetti eravamo tutte molto preparate anzi molto motivate tutto vado e sostenute diciamo che era proprio l'impatto il caldo del bimbo come inverter pannolone bomberino lavo come lo tengo un braccio perché non me mentre faccio queste cose di come livello filo nelle funzioni più elementari lui noi bocca del bimbo paura che magari il boccone gli andasse di traverso c'è questa attività più meno meno teoriche più pratiche e sinceramente non eravamo più difficoltà a fa quello eravamo più paurose questo rimetti del giorno se non è che in un modo di parte così ma poi si affoga appreso l'arte se poi ci aggiungi questi problemi prove ho capito problemi a livello di progettualità meno perché quello eravamo comunque eravamo parafrasare parate e poi di nuovo invece era tanta gente che era anche più prepararci anche da parte dell'amministrazione ci sosteneva tanto sul discorso dei progetti delle morti alla mente su questo eravamo un bimbo l'ignoto sconosciuto da quel punto di vista ligio evo questo movimento non mi ammette un pannello imparato lily e mettono pannolone perché io non mi ha mai messo a nessuno un pannolone come me quell'altro ben si va si impara ma come la ville interamente educatore maschio mai stati era il nuovo maschio maschio norma non l'abbiamo mai visto tra l'altro la figura maschile e secondo me non è mi ci sarebbe mai stata madre perché questo poco era molto amato quest'anno è l'unico maschio del gruppo e mi ricordo che quando c'erano i vini aborti all'anno difficoltà per l'inserimento sa quante volte si è risolto il problema portandolo in cucina e destando rapporti nuovo rapportarci con lui perché comunque costruì quando vedevo in lui alcuni anni funzionava bene discorso perché il maschio pronunciamo non abbiamo mai avuto ma ultimamente ci sono stati come ma sti ci sono stati nei servizi educativi quelli del progetti del servizio civile allora liste ci sono stati fatti hanno avuto successo perché comunque l'elemento maschile e latina sono tutte donne e bimbi sono attratti dalla figura angoli maschi c'era solo il cuoco di cuoco che si sfruttava perché se capiva e bimba bortesi tranquillizzavano comunque vi suscitavano interesse che lo distoglieva dal distacco della mamma si concentrava su questa figura al rito per quanto riguarda mi sono in citazione dei tempi lavoro dei tempi di lavoro la famiglia vistasi homos e casino casino perché è stato il motivo per cui io poi sono venuta viene dall asilo perché essendo tutti giovani e appunto io poi sono rimasta è stato di latitanza e ha partorito e questa a parte ha partorito un bimbo affermato da prematura vabbè e 15 ha avuto anche per allevare di un problema è quando sono ritornate all'asilo la unificava purtroppo ma ha dormito per tre anni piangeva nottate intere e quando la mattina di ritrovava all'ausilio di sentivo i pianti alla notte giorno uguale pianti a casa neanche allora dissi no così quando mi capita l'occasione ha né con decisi di fare e passaggio insomma opportunità perché lì c'erano volevano ridurre il personale vi mancava al comune insomma e io sono luca che hanno sono venuta via nell 87 dell 84 e sono brutali e nell 87 lione ha fatto dall 81 all 8 si fatto dall 81 all 80 la seduta tu non solo tra fa novembre poi nelle 84 83 l'ho fatto tutto a letto perché io quasi tutta a letto perché la bimba nata di 17 mesi ma io quindi io non ho lavorato praticamente quest'arco più il primo anno di vita della mia figliola sono stata sempre a casa dondi stati gli anni sono stati i veri crono me la sentivo sinceramente non me la sentivo più di visitare questo non staccare mai la spina cioè a casa e lavoro era quindi personalmente a quel punto lì mi sono trovato in difficoltà sotto nata difficoltà perché dice onali non è possibile mi piace questa prima piange vanno tanti i temi che arrivavo al lavoro era stata di me li ovviamente bimbi piangevano piangevano anche loro avevano bisogno delle loro attenzioni sia sinceramente mi sentivo ho un po sgomenta quel punto di è capitato local malati che sono venute via poi tutti perché sinceramente non è un lavoro che non ti non ti prende un lavoro che ti stili stanca stanca molto in lo capisco le colleghe c'è qualcuna c'è ancora da quando c'ero io ma cioè è un lavoro che pesanti perché c'è molta attenzione perché devi star sempre ci sono tanti pericoli insomma per quanto responsabilità allora che ci siamo in chiusura all esperienza magari cari ricordi più brutta più bella qualcosa drammi brutta e di lavoro al secondo giorno di lavoro perché i genitori hanno nella sezione vi sembrava tanti i genitori di questo bimbo non avevano detto che lui aveva problemi di epilessia beva crisi epilettiche e quindi questo primo a letto perché pomeriggio mi sembra di ricordarsi nel pomeriggio tutta la vita poi io sempre più spaventa affatto brand nel caso i genitori quando andare per il reaper prete svegliarlo questo bimbo era tutto di rio con la bava alla bocca tutto lì io credo di s non avevano detto i problemi che ha visto bimbo e quindi noi beh non si sapeva capito nessuno di noi è la conoscenza della problematica quindi va bene chiamato jones 18 genitori poi e non è successo nulla pedali giusti la su questo bimbo dal letto locchi e rovesciati la bava alla bocca era credo il primo giorno sono il lavoro e di seo eccoli sono morta lì sono morta e poi dopo giorno dopo genitori erano quando poi vennero molto più tranquilli ma anche dove lo salveremo cosa si trattava mai non si sapeva nulla e sociale se non lo avete l'esperienza più brutta ricorderò sempre questo bimbo e che ora grande adulto perché mela io c'ero 1081 bilico e grande adulto soliani ti spaventi che spavento non ha uno spavento quel modo lì non l'ho mai come mai erano arrivati una tecnica di esperti da sud allerto questo bimbo no che hanno versati lavora tutto utili del 12 donne aiolì se non ho preso qualcosa con land è stato il battesimo miccoli mi sono veramente la sono fatta sotto è anche se io ne avevo però ho detto cosa è successo e invece è tutto regolare poi l'unico ha continuato a frequentare niente male lingua da primo di altri capi che questa cosa se vi abitano lì pau rito comunque c'è da dargli questo ce la fa questa è una cosa che la germania sta maniera che sai ciò questo tipologia di problemi e non lo dici perché l'impianto è questo marchio land è la più bella ma ce ne sono ce ne sono diverse cene sono le esperienze si fece di una mostra di un grosso lavoro fatto insieme con le colleghe questi che poi c'e la mostra espositiva dei lavori al palazzetto dei congressi fu una bella cosa condivisa fra tutte dei libri ricordo bello di tanti primi ripete che ancora oggi se li trovano lei ha porte le trovo io ricordati che detto ho avuto all'asilo ricordate le ho date non è successo anche di recente in un negozio c'era e che servivano anche il padrone negozio e faccia pure noi aria site ti ricordo tetto avuto all'asilo e attenzione perché il rapporto di te comunque no rapporto con alcuni di loro e anche con tante famiglie noioso sì perché poi che essendo di cecina alle famiglie di gela siamo ritrovati e loro sono sempre alcune di loro appuntando mi veda palma maria ci si rivolga sempre dell'idea così bello questo è bello non ho lasciato brutti ricordi miglio brutti ricordi di loro ecco e anche delle colleghe e devo dì purtroppo tante sono stati più sfortunate alcune sono già anche morte penso sempre la cosa mi addolora perché non è sono molte giovani con malattie gravi insomma mamma mia e pensa cosa ho marcato e ritiene rispetto all'aereo oggi è un lavoro socialmente riconosciuto un po sottovalutato io direi sottovalutato non lo dico perché io poi ho fatto tutto un altro lavoro in ufficio però sono sempre stata vicina a loro nel senso avendoci lavorato so cosa un po sottovalutato perché è un lavoro impegnativo cioè non è un lavoro non impegnati al lavoro impegnativo a livello di riflessi di medi di concentrazione di attenzione e poi comunque anche di preparazione non è così non è così si dà per scontato perché uno dice un bimbo piccolino sono al mattino un è così cioè che questo lavoro lo vuoi fare bene e lo puoi fare con coscienza e tutto quanto non c'è anche l'impronta lasciata dal vivo su un foglio comportano un lavoro emerge che il pagani chi non dell'ambiente che non è scemato quando fare vada lì tutto il giorno cioè non si rendono conto che cosa c'è anche dietro per una piccola cosa e comunque io devo dire se che secondo me e poi ritengo che questo siamo lavoro che fanno bene persone giovani le persone hanno tanta energia tra un bimbo vicino ci vuole tanta energia che anche fisicamente ti prova e lo vedo cioè questo soffre con un mese faccia già distrutta tutti è uno è quello non dorme piange all'asilo e diverso però c'è un annuncio lion all'asilo è sono r30 figlioli vero non sei sola ma insomma per poter fare un lavoro fatto bene essere anche comunque tende vs comunque positiva nei confronti di questo rapporto antico di bimbo tranquilla rassicurante e devi fa un grosso lavoro anche dentro di te perché nessuno di noi aveva davanti che dei fogli cioè io da un comune se vi ci davano le spatole e vorrei foglie giravo un po più o comunque cosa mi innervosiva della portavano adulto poteva anche avere un rapporto di scontro ma mentre quando entravo lì dentro mi dovevo spogliarmi tutti i problemi m un bel sorriso e mai tenera pali del b cioè perché non puoi quindi a livello di stress e tanta roba quindi sì io non so veramente le fa narcisi ci faranno st fino a 60 anni sessanta ci faccia oppure triste fuori triste perché anche se mappa che l'attrice riflessi non sono più quelli di una diventa cioè anche di flashback heat pipe resto vedi un bimbetto ce la sta per inciampare rafa staff e se quella cha la carne la porta l'ha già c'è al di là di tutto c'è proprio anche chi si ama italia fisico anche il livello fisico cioè la gente quindi io penso e poi si non è perché si considera tutti poi alla fine che che la cosa morbido piccino ma non è così se voi tenendo i risultati risultati magari poi gli occhiali avanti di un consiglio di andarci magari ecco che ha un lavoro è un lavoro che insomma per farlo bene non è così semplice come sembra nel cambiare il pannolone non è da nicky imboccare il bimbo se lo vuoi fare anche perché se lo fai buchi vuoti dina più pannolone allora non c'è un'educatrice cioè e poi è anche per chi lo fa non ci trova nessuna ci trovi può cioè se lo per gratificarti anche di più per te e creativi anche il bimbo perché giustamente se ne esce un servizio educativo trigilia qualcosa per cento all'ora e baby sitter agio e educativo può dire anche che ti devi investire il suo in qualche modo interagiscono in maniera corretta per questo prepararsi nel semplice preparare le attività con i bimbi non è semplice un'attenzione entro margini niente gen poi a tempo a prepararlo già genere no non è semplice però si è fatto per bene può dare delle soddisfazioni di sicuro ecco io non credo che si possa fa per tutta la vita e suo lavoro comunque lo fa però secondo me sarebbe meglio farlo per un periodo poi cambia perché gente nuova porta anche energia lo vide nuove invece sempre cioè poi diventa anche di routine a che per l'insegnante alla fine anche se i bimbi malati cessato stanno ciò tempi diversi rispetto all'altra hanno però è pesante e diventa secondo vento se lo sia condiviso dalle bolle niente qualcosa di importante magari non ci ha detto che l'importante l'importante non so io penso credo dato che per farlo cioè che fare questo lavoro necessita anche di un sostegno a livello prove sempre di formazione con con me e lui sapessi verso perché si potrebbe dire ecco diciamo che aiuta a cannes tutti sul nostro vanto perché una domenica che era bisogno di essere sostenuta in questo senso perché ha bisogno di motivare continuazione se no cioè nel bimbo della prova elementari ti fa il compitino e te ti farà ho spiegato questa capitoli lo vedi diversamente il livello a quelli farci [Musica] bisogno di essere sostenute da questo punto di vista perché si sa la differenze anche corsi di formazione bisogna secondo me falli non cala dall'alto ma stare pro cioè chiedere proprio a loro che devono essere meno teorici e pratici perché tanto la teoria tu parlavi anche di intendersi perché poi vabbè ci vuole che velano di romina ma poi portarla dalla teoria puoi passare anche alla pratica proprio la pratica perché quella magari più quella e manca e sostenere a livello psicologico proprio le insegnanti anche tutti queste situazioni che si sentano il tutto vato sono cose molto brutte però voglio dire che secondo me motivano ancora di più che ci sia un sostegno per gli insegnanti è che così magari sono ce la fanno anche bello perché liberto lavoro è stressante ma è un lavoro perché maya che fa con dei fogli e quindi in ambito sono e sono bimbi e quindi io ci credo credo più nel supporto ecco sempre continuo da parte di figure che comunque sostengono un insegnante in questo percorso che è un percorso ovunque difficile perché sa che vale con una realtà quella del primo piccolino non è semplice io questo non so cosa tu di ti ho detto l'ho detto e lo ripeto i primi tempi e con teli giornata perché un certo so che era parecchio confusione per per forza però non so ha detto ha detto abbastanza grazie mille

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L’intervista, dalla durata di 1:04:09 minuti (link: https://www.youtube.com/watch?v=lW7lgv6oaWw), affronta il percorso professionale di Gloria Querci, educatrice nell’asilo “Il Girotondo” di Cecina dal 1981 al 1985, anno in cui è passata all’ufficio istruzione del Comune di Cecina. Reduce dal corso di assistente sociale, aveva cominciato a lavorare nel 1980, con alcune supplenze negli ospedali di Carrara. Nel 1981 vince un concorso come educatrice di asilo nido, e in quell’anno stesso vi comincia a lavorare. In quell’anno l’asilo “Il Girotondo”, inaugurato nel 1978 dal consorzio socio-sanitario, era già transitato sotto la gestione comunale, seguendo una dinamica che l’intervistata giudica positivamente (Catarsi 1997). L’ottica sociale e assistenziale, propria del nido cecinese negli anni della gestione del consorzio ed ereditata dalle strutture gestite dall’ONMI (Opera Nazionale della Madre e del Fanciullo), stava per essere gradualmente sostituita da una prospettiva educativa, centrata sul bambino e sulle sue esigenze di sviluppo e crescita (Catarsi 1997). Un atteggiamento, rimarca Querci, visibile anche dall’aumento delle educatrici da cinque a sei (due per “reparto”), e dal collegamento con la scuola materna (Catarsi 2007). Anche i corsi di aggiornamento, che le colleghe durante il periodo del consorzio non avevano frequentato, erano previsti con regolarità dal Comune, così come gli scambi: a questo proposito, Querci rievoca la forte collaborazione stabilita con i nidi di Livorno, mentre più labili erano i rapporti con quelli di Rosignano (Catarsi 2009). Elemento comune alle due esperienze, tuttavia, era per l’intervistata la mancanza di preparazione pratica delle educatrici, che, pur vantando un’approfondita preparazione teorica, non avevano mai affrontato periodi di tirocinio in strutture dedicate (Catarsi 1997).

Per quanto riguarda la didattica, Querci ricorda la consuetudine di stilare, con le colleghe, una programmazione abbastanza fissa. I mutamenti, che potevano intervenire in seguito a esigenze di specifici bambini, avvenivano a posteriori e rivestivano una rilevanza residuale. Consistenti erano le ore dedicate a questo compito: oltre al normale orario di lavoro, alle educatrici erano richieste 40 ore di programmazione e 80 ore di “collettivo”, ovvero di riunioni con le colleghe, le assistenti (mansione comparabile ai collaboratori scolastici delle scuole statali) e, quando necessario, con il cuoco. Erano occasioni, ricorda l’intervistata, tese e concitate, con contrasti a volte molto forti tra colleghe, che tuttavia, secondo lei, non travalicavano mai l’ambito personale. A questo proposito, Querci compara la sua esperienza con quella delle educatrici assunte negli anni successivi con cui lei stessa, nel suo ruolo di impiegata nell’ufficio istruzione e cultura, ha avuto occasione di relazionarsi, e riconosce la maggior flessibilità e adattabilità della progettazione attuale. I turni, continua l’intervistata, erano di sei ore giornaliere: le educatrici lavoravano dalle 8 alle 14 oppure dalle 10 alle 16 (orario di chiusura del nido). Inizialmente era prevista una settimana lavorativa di sei giorni e il nido restava aperto anche a luglio; poco dopo l’assunzione dell’intervistata, tuttavia, il nido adeguò orari e calendari a quelli della scuola materna. L’attività didattica conservava una ripartizione abbastanza marcata tra i tre “reparti” di cui constava il nido: al momento dell’accoglienza e della colazione, in cui tutti i bambini si ritrovavano nell’atrio, seguivano infatti le attività libere e strutturate nei reparti; anche il pranzo – cucinato per tutti dal cuoco interno – aveva luogo in maniera separata. Ricorrente è anche in questo caso la comparazione con le innovazioni introdotte tra anni Novanta e Duemila, quando gli asili nido di Cecina sono stati strutturati secondo l’ottica “sistemica”, che ha portato alla sostituzione dei “reparti” con “gruppi di lavoro” concentrati su una specifica attività e a cui il bambino sceglieva autonomamente di aderire o meno.

Concludendo, l’intervistata rivendica l’importanza sociale del lavoro dell’educatrice, una mansione a suo dire socialmente sottovalutata, perché «è un lavoro che, insomma, per farlo bene, non è così semplice come sembra» sostiene dal m. 58.56. Contestuale è tuttavia la sua riflessione sulla dimensione emotivamente e fisicamente usurante di questa mansione, che, come ricorda, mal si conciliava con le esigenze familiari sue e delle sue colleghe. Anche la sua decisione di cambiare lavoro, infatti, discese dalla necessità di avere più tempo da dedicare alla famiglia e alla figlia neonata. A queste criticità collega il forte turn-over delle educatrici, poche delle quali restano nella stessa mansione per più di cinque-dieci anni.

Fonti

Fonti bibliografiche:

G. Bandini, S. Oliviero, Public History of Education: riflessioni, testimonianze, esperienze, Firenze, Firenze University Press, 2019.

E. Catarsi, L'asilo e la scuola materna. Storia della scuola "Materna" e dei suoi programmi dall'Ottocento ai giorni nostri, Firenze, La Nuova Italia, 1994.

E. Catarsi, Nascita e sviluppo degli asili nido in Toscana, in Catarsi E., Faenzi G. (a cura di), Asili nido e nuovi servizi per l’infanzia in Toscana, Junior, Bergamo, 1997.

E. Catarsi, Socialità del bambino e sistema integrato dei servizi per l’infanzia, in E. Catarsi, A. Fortunati, I nuovi servizi per l’infanzia in Toscana, Junior, Bergamo, 2008.

E. Catarsi, L’educatrice  della  prima  infanzia  in  Italia.  Professionalità  e  formazione, in A. Fortunati (a cura di), Il sistema integrato dei servizi educativi per la prima infanzia, Junior, Bergamo, 2009.

 

Fonti normative

Legge del 6 dicembre 1971, n. 1044, Piano quinquennale per l'istituzione di asili-nido comunali con il concorso dello Stato, (GU Serie Generale n. 316 del 15-12-1971), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1971/12/15/071U1044/sg

 

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