Salta al contenuto principale

“Non potevi dire nulla, non ti potevi ribellare, era tutto un altro ritmo.” Memorie d'infanzia

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/1440
Scheda compilata da:
Chiara Naldi
Pubblicato il:
28/02/2022
Nome e cognome dell'intervistatore:
Giulia Catapano
Nome e cognome dell'intervistato:
Rosa Califano
Anno di nascita dell'intervistato:
1941
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola dell'infanzia
Data di registrazione dell'intervista:
15 maggio 2021
Regione:
Toscana

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1940s 1950s 1960s

allora buongiorno esempio non sanitario emozionata no anche se siamo sotto i riflettori perché allora presentazione partiamo da quella quindi nome di diani quando sei nata e dove sei nata qui chiama rosa sono nata a san marzano caesar la provincia di salerno sono nato il 41 di febbraio i 28 di febbraio abbiamo raggiunto del 41 ok allora quindi raccontaci un po di fino la sua infanzia la mini vacanza e io quando sono nata e remo pori la mia dei miei genitori di cemento natante soldi io vado andato a lavorare poi io sono andato a scuola avevo della siria e non essere un sogno lucido più andare perché mi prese perché mi sono ammalato quegli occhi ok e loro con gli occhi sono stato quasi 78 anni che lega mi posso ricordare io non la mia età a scuola lisi a scuola e non ci sono molto tentare mi hanno buttato fuori perché il genere nella mia mamma dice perché gli occhi che bisogna malate infettava e gli altri bambini ok ecco allora la mia mamma e mi portò il policlinico di napoli e lì mi curarle però non riuscivo proprio a farlo guarire questa occhi poi mi portò salerno nel ricordo come fosse ora e salerno e troverà delle delle medicine perché gli facevano una farmacia di salerno tipi di erba però non te lo so dire come si chiama e come non ci chiamano ecco è lì poi fece dimisero una fascia agli occhi e doveva camminare con questa fase gli occhi perché non sa vive gli occhi e sono state dei parecchi infine e 15 16 anni poi da lì nasce volte al napoli il policlinico prima erano e lì e mid or sono mi fece del tipo un vede davanti agli occhi questo vedo davanti agli occhi è invece di stare un atto di 23 mesi quello con questa vita questa questo modo questa bella su questa via è solo stato bassa di malto pochettino con gli occhi giusti quando io sono stato molto bello con gli occhi importante sempre occhiali nomi importanti allora il ascoli aree già troppo tardi noi del cervello santo per mangiare la mia mamma e dalla mandare andava a lavare la biancheria di dei signori era già gioco dante piantare scure dovete andare a lavorare quindi all'età di otto anni di desio la sua analisi e test rivali avviene la terza de mita perché non potevo più andare ad essere andata al lavoro e mi sono imparato il mestiere con una fatta di laggiù però non ti pagavano più imparavano solo po da lì sono andata a pompei si no sono andate mi aspetto sono andate dentro la fabbrica di pomodori e lì poi andava sempre a imparare il mestiere quando facevo il test e pose al 26 ho imparato un mestiere l'ha fatta poi da lì sono andata con vece una fabbrica delle confezioni po da da bombay giu andai a nocera inferiore e andai a lavorare anche a marcello interiore e come andare a lavoro andava molto bene ma se 92 frontale red a la mattina si prendeva l'autobus certo il luogo da cui sei giorni una la mattina un atto della sera però io le sei e prendevo l'autobus di arrivare al potere da come prede un altro autobus perché c'è sempre più cost e andava a pompei o da lì e mi spostai e povertà non certo lo stesso con l'autobus e quindi anche per andare a scuola utilizzava il bus era pietro perché il paese più ma era il nome della scuola terno questo si chiamava la scuola la chiama madre si chiamava tutta la scuola e dove già in molti in municipio a redigere la cena limp i municipi le casse sopra del municipio è sotto di qua e di là erano genitori e cinelli che l'ass ma com'era grande è abbastanza grande ma si sa si lento fuori non era era molto ben cervi tutti fiore tutti le piante per in quanto andavo dentro che ti piace e quindi da vicino navi a piedi la pirateria e la laste numero nista o che sul femminile no no ma scafati maschi mascarino per ieri e facevate profusioni un po si sa i bambini a quell'età deve parlare anche di quasi 80 anni fa e la maestra era un maschio ero maschio anche il professore aveva fatto riservate aver fatto il test in una portata quanto mi sono sposate e poi quelli che mi ha portato e sposare era un grande professione di cui bene ger inferiore e quindi lui li faceva tutte le materie la fa solo lui ovviamente sì eliminando il professore e la lastra numero allestita arrivate né altri doni si cela come si chiamano quelli che si vede tutte le strade [Musica] torino firenze come cose si chiama dentro io dico è l'era della l'asse della classifica dei quadri ackermann default e che senti insegnando che ai vostri però tutto è nostro desiderio è tutto perché roba qui è arrivato il crocifisso in classe si erano tutto per torres teatro e poi cambia tutto perdonato che c'era anche la chiesa la beata perché se tu fai la giunta intende già fondo si è allagato lettori è tutta la verità se eravate riscaldamenti dell'inverno no c'è la cerva precede con quei carboni si è quindi in quel modo informò definisca tavolata perché c'erano delle bidelle permetteva di un po il caldo dentro queste classe ok pensate lo lasceranno il chianti a noi in casa sono i signori servivano la stufa elettrica via di secolo solo il signore perché se la poteva permettere a noi liguri anche quando andavo a dormire ci si faceva lambruschi atto d'alta interiore deserto e il maestro invece ti ricordi così si chiamava giuseppe madonia mamma da male giuseppe ma la mia malati per nome un anno professori juniores hanno reso il professore si evitava delle soluzioni o dei premi in base ai nostri comportamenti no questo non te lo posso dirti ti dico una busi perché io c'era e non c'è sempre quella parcella degli occhi se non ti posso dire la verità perché non è vero io non c'è male numero effettivo un raptus sì sì sì anche la moglie effettuerà una fotografia non era severo no non è che ma ti faceva andare a scuola a me mi piaceva ma solo che le norme l'anno proibito e quando era già troppo grande né minuti bisogni dei soldi terminalità per lavorare perché l'altro non è come ora ma anche nonno veniva lì a scuola nella stessa scuola e il nonno si è sempre lì però era la pre plus ok il nonno è arrivato infine la quinta mente quinta elementare nord la sua diaria sotto il braccio non avete nemmeno che le case la poteva permettere quindi non avevi nemmeno un astuccio non una tenda così un andante e basta e la pena la fine del regno con il miniostro l'inchiostro il vostro possiamo fare ha detto alla maglia basta però era già lì quello doveva portarlo ok ok e pesava sentita a disagio rispetto ad altri bambini se molto xchè io mi arrabbiavo perché non potevo vedere giudicava nelle persone anche genitori quanto accompagnarle figlioli che a me non è debole sempre con questi occhi poi le regioni a cantare più perché piace io non poteva piangere nemmeno perché gli occhi su wagner perché lui tutti i giorni dice ranieri giusy e mi facevano il tutto tutt'intorno a volte attaccato all'orecchio non può cominciare la vergogna che minuti sentire a disagio di sanchez si inventò la rispetto agli magari si accade per questa cosa ma animalari il vestiario punto cinesi 1 cm sempre con pochi vestiti polito per i piedi si portavano sempre zoccoli se e la domenica c'è una mediana si no anche basso così marche uscire in fretta questo è ciò che sono quelle di legno ah sì sì la zampa la notizia è vicina e la domenica c'era un mercante casi e che venivano il mercato che c'era una persona che portavo dei satiri vecchi e americane lì se tu eri un po più più pulita e loro ti comprano qualche così le se tu ci aveva sempre batte soldini per poterlo combattere linkati stavano già bruciata quindi in un mercato erano stato sì un piccolo mercato che vendevano queste queste risposte quanti era un po più grande in 17 18 anni poi a cominciare a lavorare queste fabbriche la domenica si fece in queste facevano questo mercato come piazza salotto e che certo questi file di banchi che è questo quest'uomo e portavo questi sandali queste scarpette trovava a mettere l mps poco migliaia a bari mestiere all'agi la maestra questa quelli che già insegnavo certe volte prime libere gli scampoli di stoffa come cielo sembra così anche io per l'amore ci facevano questi una sottolina la capisce finana cosi tom alle donne andata in regione a scuola pur in pantaloni non ho tutto quello malato una divisa noi c'è nei primi tempi andavano dell'atteso rivestite poi piano piano comincia una famiglia ebrea più veneri e non ero ho proposto a quei bollettini bianchi se è vero che portarli portare a cucire perché luce nella confezione metri marche cerio l'utente questi divorzi c'è eccome e la merenda invece la modella riguarda il panierino non vedere un po di carta se con pochi vale anche se avvenuta dentro di alcol nemmeno il pomodorino strisciata niente il invece aveva la mensa ma non in quelle scolta l'idea del caso per colazione che facciamo intel annuncia la tutte le una quanto è sovrano il campano la campanella seduceva in qualche cosa da mangiare da lo mangiava se lo sorpassa vola 6 perché lui si mangiava la sera la sede della mia mamma quando andavano alla valga questi signori di regali ma devi mangiare la laguna professione seguire i signori daniele sempre in pancia regime e la mia mamma portavo sempre ricovero per mangiare tasse e ci mangiamo sempre fanno giungere rimaste si appannava si mangiava oppure ti dico proprio se ci avremmo un po d'olio cielo recente molti lettori e sociale ma se no e quindi e ceramica io mi ricordo e del paese velina una mucca che portava sottile che a tacere il lato alla mattina e lui è buono ha fatto propria seguitelo strizzano proprio lì sotto brava peròla un pentolino senato e lei ci andava dentro questo lato e lì si beve un bicchiere con la schiuma proprio gara dal da ma era proprio esplicita senza super senza nulla saporito e proprio ma ma ha detto la verità io miro madre quella notte l'ora di mente delle persone dei signori che venivano proprio col blocco così con le bottiglie o le botti tenute questo latte che non tenevano per tutta la giornata come un volo e l'altro è che oggi questo padre juan e quindi a giornata scolastica non è organizzata e realizzati legati alle elezioni elezioni ha potuti che suonava la campanella quante ore facevate la mattina dalle 8 e mezza fino a mezzogiorno e c'era la migrazione però di mezzo si cede sempre che giocava col team manager e internet consiglio 10 dicevamo il canto alla campanella perché andava a giocare fuori sportive che c'erano sempre tutte queste piante che rende la bidella che si controllava in un giardino no non erano fuori così lo facevamo in mobilitazione poi c'è una volta le sono intorno e durante le lezioni facevate di questi dettagli tre cifre tutto io non me lo ricordo proprio su tante cose che ti voglio arrivare a dire un certo punto poi non ai compiti per casa cile vergine vela tesi certe volte di no certe volte ti seconda da come mi facevo in classe e la poesia ma non me lo ricordo no forse questi gli danno più la porta del tavolo dal mondiale più grande può cominciare a fare le primarie perché quando arriva nella quinta perché io c'ho un fratello adottivo e che ora è in pensione perché è diventato direttore del andava nel cielo inferiore a fare peso per i voli da un tele salvato da san marzano del celebre naso non c'era la superiora dell fava terza media e dovevo andare e proprio nella per fare l'università dove vantare una napoletanità un certo rango o i bagagli ecc e dell'area di terza media punti profamily cere capito l'università cioè del napoli e durante le elezioni non dovevamo andare in bagno sì sì sì sì che alzava la mano ha detto che dovevo andar templi pani certo che bandiera esempio ben pulito perché c'era una famiglia e di bidello della quota posto che in questo modo la famiglia si cerca ultimamente moglie ricovero migliore ok viveva nella pietra e avevate le scale a scuola tutti usiamo tutto un ramo che risaliva a due scalino gen territorio bene tre scalini e poi di cpr soprattutto salite le scale quindi alla messa di natale valiani era tutto sotto e alla lavagna in classe sì sì sì sì ecco il gesso è quella di sempre e lo è anche la mazza che lo raccontavano l'africa e quando tu non dici che la l'interrogazione precisa intel e sopravviva mai davvero qui apre la mano davanti invece questo moltissima una volta no non è invece ancora le unghie e ora seppure pulita e un altrimenti è nato pulite le mani pulite per questo io dovete butteremo fuori dalla scuola perché luterano for permettere liberare la mamma non potete andare più perché si chiama del territori depressi e perché cesso insieme imprese per come parente noi disse se ne sente corona non si può tenere la pittura quel tempio peccati come la mia il preside imponente una persona normale una persona normale così supera piacere arrivare a devastare soltanto elenco delle regole perché anche perché lui invece di passare le piste della del re per il dottore da dentro con i lavori doveva appoggiare un lamela è quanto al pd l'italia meriti se glielo cominciamo la terza elementare gettata via ma nemmeno la seconda di un bene anche un tocchettino e lo fecero a casa della cass questo professore andando un po avanti non può così si facevano vedere un po obiettivi ma ma secondo te servirono tutto paura di stare vicino ai miei degli occhi che infettavano dice queste bibite così brutto allontanavano tra quei tempi non era possibile neanche da una soluzione ottima la scuola mia cominciare che viene un po che dire quando il napoli mi tolse lupi coprire dall'esilio prende anche ora ci sono le scuole anche negli ospedali no a tutto raggio discorso già fatto progressi ma a quei tempi e tute inventato sei pronto andarvi fare ricorda che cosa è il voto per le minute tra iwate dei terminali di ogni età per varie bra bene a rava 7 secondo se seconda dei classe quelle che mi ricordo io io non ho mai visto così la tesi a verifiche scritte nel ragazzo interrogazione e economico dice di sono di certo poco quando gli veniva attendere io non ho mai saputo chi l'ha bocciato qualcuno accidenti è già un agevole ripetere l'anno europei se sì quindi seriamente cerrina anche di ragazzi che facilmente in volto la terza ed rivolto alla quarta di primo piano la verità pareggio della lettera la cosa ed è volto a gaza e allora a casa invece quindi è come andare a scuola nonna io ho detto no ovvio i voti insomma ai voti va bene il velino quelle cadute pop all'età poi si diceva darlo via la mattina tornano dalla serit e non c'era non c'è una stagione no non magari ci può essere ora che prende un buon voto no no no no no no ora prendo ecco il letame finale va bene alimentari io l'ho fatto ma magari loro padre non lo ami le gite scolastiche milano io perché legate ricordo che mai al manga del paese non si parlava mai di queste cose non fate una tragi se io non ci sono mai stata te l'ho detto io dalla prima rimane ancora accettato perché questo io non soltanto forse elevate non è provato potevo era già troppo tardi doveva andare a lavorare non c'ero intermedio in discoteca ma ora ci sono anche ore ci sono io sono andato proprio invece da van damme indietro e questo sono stato e le vacanze scolastiche dei ricordi però si deve aggiungere la giugno loro venivano poi si prendevano settembre e uguale ricorda nel mare e mare si dice cessati ma molto quel che resta poi il cavallo davvero davvero da summers ad anfield e vietri sul mare e le foto di lastre facevate no non veniva un fotografo a far da sé anche venire quando non c'era l'accesso a queste dalle date non ti posso perché andavano sempre fine delle scuole però io dice sono mai stato e non si avvicinano delle cinemamente ma nemmeno le persone dopo abitavo io giu si avvicinavano troppo i bambini o le bambine perché per scanzano perché cosa lontana da me perché sempre per il mese degli occhi ok adesso parliamo di una moda che ti piace molto ovvero i vestiti quindi almeno adesso di fitto lavoro per bene voleè pittori restino quindi cosa fai chi lavora nonna racconta gruppo ha infatti vestito da sposa o fatte vestite da sera l'ha fatta poi c'è la sanità o lo faccio il nome faccio il vecchio che la roba naval prego certo al pasto la moda come a reggio è perché mi piace molto la moda e mi piace quando vedo la moda anche in televisione mi piace e quindi accettare il giudizio di viaggio battuto da accoppiare degli stoffe e molto grave devo dirlo quindi dopo aver imparato il mestiere di saltano tanti vestiti avete accanto parli da sola per contro casini non andava a comprare il basso destro ok e della domenica aveva investito sì se ne vede solo una ma anche se adesso è più bello in air blue bland notte blu brillante quello no come categoria così plugin non è la purezza non disinformata la difesa non c'eri natante c'erano tutto sto tutto degli stop non venne roba si dedica tutto il di stoffa di cotone ok anche quando come chi sa che andava a lavorare dentro le fabbriche la terra erano tutti portavano tutto quel che dopo cassis paolo facevano si mette tenerli tutti ma non è che si metteva nelle tutto come si metterà a comuni come milano si vede che è inteso bellissime tempo sopra le musiche più sapere una cucina di pasti vero e proprio come potevano fare perché non eravamo tutti i campi tutto questa cosa consiglia rapito in poi abbiamo discorso ancora nella quotidianità no qui nella vita di tutti i giorni ascoltare la radio no è la scusa vedo cucina dopo l'iran andava a sindaco amenta che c'aveva la televisione si dà per biancaneve lei non voleva non ci avremmo la possibilità arrivarono tutti questi bei lavatrice televisione l'unica cosa che io mi ricordo che la mia mano quando uscirono in questi frigoriferi che si comprò un frigorifero atto così quelle e lo pagano un po la volta e uscì un negozio del paese che ora non c'è più anche morto da rita moglie figlioli che li vende per la apposta per attenersi malamente portato in frigorifero una cugina e bombole di gas per fare da mangiare ecco si incominciava bandiere già una ragazza grande e quindi va beh certamente cominciare già aveva fare un passo alla volta delle cose che avete però voi perché magari rispetto sì sì sì sì sì sì poi la prima azione si comprava sempre perché non ci potevo perché poi c'era la mia sorella che che ci aveva dei polmoni malati è la mia nonna di ai tanti feriti gli avevo due sorelle io è un altro sorelle un altro primo perché mio babbo leur sposate la prima moglie si è detto una bambina ora morta questa bambina vissuto con noi ha vissuto questo non in ballo del mio ballo e la crescita delle ipo muri e la prese mio babbo eder naturale e poi si sposò lido via di casa per quanti si è scusato per via e noi con i nostri fratelli intanto in casa è giusto che quell'atto le mie sorelle di laggiù quelle che ed è stato sempre malata terminale è la serata non era piccola e ci avremmo una casa dove siamo nati dentro un porticciolo non esiste più e ce le hanno fatto un palazzo che l'hanno cercato su google massa non si scherza e poi e ci abbiamo un'altra casa dove si faceva il dopo la mia mamma che agevole da mangiare e dove si mangiava e ceruso pato e lì ci dormiva di virgili dove nei sintomi veline ragazze si è questo caso dove siamo non esiste più né fatte quartiere è cambiato e quindi la radio no pero la lazio riprende piaciuto dare vanno bene a non ascoltarli sotto della famiglia sicuri che soltanto leggendo si dà più grandi e raffigurante si fanno la serie d con i familiari di questa mia amica che ritornando da lavoro rifreddese mi è venuta io mi ricordo sopra via girevole o morto vivo disse la mia nipote che lui contro la televisione i suoi genitori bianca dl si vede nei bandi non andava nessuna parte fuori alla porta e loro dentro il menu facevano entrare come agente chiodi se guardando il film di ang lee è che i vecchi film iris macerata me ma io credo di no non c'era tante pubblicità no forse più tardi nel grande ecco quando poi devo mai seguire delle cose che facevano a roma ieri sempre più si case perché solo non lo potevo vedere a me però la pubblicità non ha pato gorizia fotografo dopo passante baiano in passato italiana quindi bisogna fare tante cose per far vedere la rai è tutto il tutto forse sterilizzarlo luci in più potete più roba vito di poterla ma non pochi negozi tante cose che hanno piano comincia a convegni la televisione lanciata a vedere quando avevo 15 16 anni che mai in casa vostra ma non ho in casa mia io da venire a ban a qualche dettaglio pensare a dirle sempre bianca miele po la mia mamma quando e commisso sposato il via di secolo si su quelle si presero sempre pagare a rate biancardi bianca era il colore delle primo con sembreranno riprendeva serra da soli per france abilità storia ora non c'è più molto importante il dottor viaggia te li porti a emettere infatti potuto ma è la musica invece ascoltabili in finale della mano si coricava di 100 cm quelli dei giradischi quelli quelli grandi e cern e creiamo che hanno con quella campana grande secco anche tutti ora si vede che c'è questi collana novembre che giravano con questo disco e qualche no non c'è nessun cantante ti è rimasto imprese ti faceva tanta no perché io andavo a lavorare un turno lennon e non era adatto proprio che io praiano vive in case non ci aveva nulla di queste cose se si sentivo qualcosa si clinica cioè dal primo quarto qualche di et e c'è davvero il mio fratello quella dotti voti e suo padre non avete molto più alta perché lui faceva i fatti in casa perché invece erano esatti in casa i salti esatte sarai davanti ok il 7 del mondo che a tacere i destini facendo da forti a e la riunisce avevo una radio e io perché sempre che minuto di guardare infatti miss carta non è sempre lui poteva avvicinare nessuno questa è stata la mia figlia abbiamo vissuto questa intervista dall'alto che la mia vita non mi sono sposato con al sud e ne avevate miur ha chiamato dire cinema 23 anni che sto fine 53 anni che siamo a spiriti 6 a firenze e quindi primi 30 anni vissuti lì lavorando come stata pompe in padre con il pomodoro i fagiolini perché tutto questo è lottizzata la società tende allora come ultima domanda no presentano oggi genitori la nella vita dei figli sono molto partecipi vogliono essere molto partecipi nota giustamente però parlando dell'ampio scolastica nostra interessava molto corsi ora tutti un aprile russo esatto prima prima non c'è non c'è la fiducia nei cerchi duce delle figliole e nel maestro quando il figliolo non rendevano delle elezioni che amano legge pinto che subito subito e poi le nostre prime diverse forse come sono ora questo punto proposto di perché mestre li laggiù erano severn trent anni nelle bozze e temporali preoccupa come avevate questa volta questa severità è perché anche i genitori è molto severe quindi i padri e lance è vero quindi non tu che rende severa modo di lamentano non potevo dire nulla quando potevo ribellare è tutto un altro ritmo invece oltre a tutte le belle però se i tuoi genitori ti dà le istruzioni parente sacrificio ora tutto un altro problema ma prima il mio tempo non ci poterlo fare l'ultimo tipo di pilato potevo andavo a lavorare e porta un quattrino al the sun funzione sono attaccata o questo sono chiusi ma già non ci potevi comprarti una capisce quindi potevo comprare qualche cosa nel nulla e quindi quando poi viene sono una mio babbo e la zia come l'hai vissuta da genitori invece da genitore che il regalo che la scuola della scuola doverne studiarli noi ci siamo fatti in quadri perché trovavo andavo bene a scuro molto bene ero fiero di lui è trovato doveva diventare perché noi prendevano università e lui non ha trovato il lavoro e bassezze e la zia lo stesso e nei confronti però dei professori andare io ci andavo solo che comunque la stessa fiducia aveva nei suoi ci sia una nota non essere tanto quando sono la cavese diceva ragazzi l'ho trovata in faccia per fare dei sacrifici perché vi il nome di che faceva lavorare la domenica perché non fanno mancare nulla perché viene quale sabati da noi l'isola è facile né angeli né perché lui si vive passato dei brutti momenti per dare fiducia e noi sempre dato che giudice o un aumento continuate all'impresa lascia non può continuare più noi chiediamo tutte le possibilità perché io ho sempre lavorato sempre con a votare non lavoravo gli elaborati tra una realtà diversa questa nonna qui no dico qui a firenze sia il contesto non si diventa diversa ma diverso ma poi ci sono le persone ragione c'è la mentalità degli anni ci sento tre anni 100 sono morte genitore sud e molto arretrato e manara molto dietro è la mentalità ma se tu vai vedrete bellissimi piccini c'è sempre quella dedita da violante io sono in mezzo a loro che sono ignorante però poi mio cervello possono riuscire a realizzare un lavoro che alle persone anche per firenze come tu fai a cucire con un saio la matematica dei centimetri non è che la mattinata che invece deve essere il cervello le vendite non lo faccio giovane e invece adesso anche i lavori artigianali fa tutte queste volte l'artigianato insomma non ci viene molto insegnato a noi no grosso e più studio è e lo sanno entrate sant'onda pratica ora oggi come oggi nessuno montare lavorare sottoposto lavorare in che senso che non è lo strumento perché un mestiere nessuno imparare perché sono tolto tutto da me non si trova più nessuno se tu l'hai fatte life aperte negli anni 70 80 ma ora se tu vai trovando un calcio lariana cosa sono si legga se inviare gli auguri di questo vuoto ma nessuno è più sono più fare ora riceve la zia all'altro giorno è avvenuta mercoledì e panzane stanno cercando non c'è nella sarthe un falegname anche a pagamento per pagare un ragazzo per parlare liberty rete lo fa non ci fosse che poi è stato veneti magari danno ai ragazzi e anche noi in primis non noi siamo improntati per andare a imparare un mestiere noto è quello tutto noi tutto su ed è molto più studiosa molto più studio che interessa è una parte molto bella e molto bene che mi è piaciuto camaro avessero fatto l'università ad essere studiato lingue angela cosa va bene lei all'andata a lavorare tessuti a allora trovo di lavoro no la situazione oggettiva quell'altro mauro fine alla parte superiore dover fare un applauso io andavo bene scuola braccia un'altra prigione a cantare più perché lui e facevo la scuola il liceo elettricisti cominciano ad andare più isolato del dice che se tu pretese l'università è meglio perché quanto è lui che non volete a dar più sporco allora suo padre sapete e c'erano con bianchi che sotto a noi melange allora disse portiamo possono portavo dietro lui allora la serie dice felice preferivamo tutto nello so se l'errore conte rimane tutto chissà se l leggere la penna ogni lavoro giga tasse che riprendesse a studiare meditate inanità soddisfatto questo lavoro allora abbiamo finito io la ricarica molto perché vi ho spiegato tutto tutta la mia vita come commissione paesi tutto sotto va benissimo allora facciamo un saluto ringraziando belle cose e grazie

Scarica trascrizione

L’intervista (https://www.youtube.com/watch?v=yfEodYHiuWA&feature=youtu.be), della durata di 43:28, raccoglie la testimonianza di Rosa Califano, nata a San Marzano sul Sarno in provincia di Salerno, il 28 febbraio del 1941. L’intervistata racconta di provenire da una famiglia povera: la mamma era una lavandaia, lavava la biancheria dei signori (Forgacs 2015, Lanaro 2001). L’intervista presto si ammalò di una malattia infettiva agli occhi che le impedì di frequentare le scuole, perciò il suo percorso di studi iniziato all’asilo terminò in terza elementare. Dapprima fu curata al Policlinico di Napoli ma senza successo, poi fu presa in cura all’ospedale di Salerno: Califano ha sempre dovuto portare gli occhiali e sottolinea, a più riprese, che la sua vita e i suoi rapporti sociali sono stati profondamente segnati da questa malattia che, poiché ritenuta contagiosa, la portava non solo a non poter frequentare le scuole ma anche ad essere isolata dalle persone, compresi i bambini della sua età. L’intervistata descrive il suo breve percorso scolastico: la scuola elementare era praticamente nello stesso stabile del Municipio, la classe di Califano era una classe mista con un unico insegnante che poi da adulta la accompagnò all’altare per il suo matrimonio (Galfrè 2007). A scuola portava i quaderni sotto al braccio perché non poteva permettersi la cartella, aveva soltanto un lapis mentre penna con inchiostro e calamaio li trovava a scuola. Ricorda che la merenda era costituita da un po’ di pane incartato, anche senza niente. A scuola non c’era la mensa e lei mangiava direttamente la sera, capitava che mangiassero gli avanzi che la cuoca dei signori da cui andava a servizio dava alla madre. Il rapporto tra docente e alunni era piuttosto rigido, l’intervistata ricorda, infatti, che il professore era munito di una stecca con cui colpiva la mano aperta degli alunni per punirli. Lei andava benino alle elementari ma al buon andamento scolastico non seguiva un riconoscimento da parte dei genitori, l’esame finale non poté sostenerlo, avendo interrotto il corso di studi. All’epoca le scuole non organizzavano gite e ripensando ai periodi di vacanza ricorda di essere stata al mare solo una volta, portata dal carretto con il cavallo. Non ha invece memoria delle foto di classe per gli anni che ha potuto frequentare. Purtroppo quando la sua salute migliorò era troppo tardi per tornare a scuola e dovette andare a lavorare: prima in una fabbrica di pomodori, poi a Pompei in una fabbrica di confezioni e dopo a Nocera Inferiore, luoghi raggiunti con l’autobus da San Marzano, contemporaneamente a questi impieghi imparò il mestiere di sarta che, successivamente, divenne il suo lavoro. L’intervistata si sofferma a più riprese sul suo stato emotivo di allora, affermando che si sentiva molto a disagio perché non poteva vedere, si sentiva giudicata dalle persone per via della malattia agli occhi ma anche per la povertà che manifestavano i suoi vestiti, spesso rattoppati, anche se, una volta imparato a cucire, con gli scampoli di stoffa avanzati si cuciva i vestiti da sola: per la domenica si era confezionata un vestito blu notte. Califano per lavoro realizzava vestiti da sposa e da sera stando al passo con la moda, difatti ancora oggi la moda la appassiona molto. Durante il racconto l’intervistata torna con la mente anche alla quotidianità domestica: dopo cena andava a vedere la televisione dalla maestra perché in casa non possedevano un televisore, ricorda però di quando la mamma si comprò un frigorifero pagandolo a rate in un negozio di paese. Oltre alla tv erano sprovvisti anche della radio che le capitava di ascoltare a casa di un’amica. L’intervistata si sofferma anche sulle caratteristiche dell’educazione dei genitori che erano molto severi, picchiavano i figli quando non obbedivano e non c’era da ribellarsi, “non potevi dire nulla, non ti potevi ribellare, era tutto un altro ritmo” [36:28]. Califano sottolinea anche la differenza nel coinvolgimento dei genitori nell’educazione e nella vita scolastica dei figli, oggi molto più partecipi. Molte sono state le sofferenze inflitte non solo dalla malattia ma anche dalla povertà che caratterizzava la sua famiglia e il paese in cui vivevano, perciò quando è diventata madre, con il marito hanno fatto tutti gli sforzi del caso per far sì che i loro figli avessero un’infanzia e una giovinezza differenti, dice che le sarebbe piaciuto se avessero continuato gli studi all’università. Oggi sono cinquantatré anni che l’intervistata si è trasferita a Firenze con la sua famiglia.

Fonti

Fonti bibliografiche:

M. Galfré, Tutti a scuola! L’istruzione nell’Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

D. Forgacs, Margini d’Italia. L’esclusione sociale dall’Unità ad oggi, Roma, Laterza, 2015.

S. Lanaro, Storia dell’Italia Repubblicana, Venezia, Marsilio, 2001.

Contenuto pubblicato sotto licenza CC BY-NC-ND 4.0 Internazionale