Salta al contenuto principale

“Non puoi decidere prima se ti piace insegnare, ti ci devi trovare”: le memorie della maestra Chiriconi

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/630
Scheda compilata da:
MONICA DATI
Pubblicato il:
26/10/2021
Nome e cognome dell'intervistatore:
Ilaria Quaglierini
Nome e cognome dell'intervistato:
Paola Chiriconi
Anno di presa di servizio dell'intervistato:
1978
Categoria dell'intervistato:
Insegnante
Livello scolastico:
Scuola primaria
Categoria professionale dell'intervistato:
Insegnante scuola elementare
Data di registrazione dell'intervista:
5 luglio 2019
Regione:
Toscana

non volevo farlo insegnare il terminal tramita sognava di allora fa l'impiegata diano da fare queste cose se non che mio padre aveva la mania proprio con le donne addirittura avevamo andata anche mio fratello a farle magistrali che poi il disastro e quindi quando facciamo state registrate anche perché in cui non è che ci andavamo noi andava pesci non è che c'erano allora tante scuole tante possibilità di erogare poi principi di roma il gruppo come peso di prova mi sarebbe piaciuto il saltarello nei rari comune ho lavorato un po all'esattoria poi cominciai prima contro nella scuola dei preti poi con i temi della scuola dell'in 5 poi qui c'era una scuola parificata una scuola parificata femminile avevano cellule sole che segnavano avevano bisogno di un insegnante perché la sua lancia e io ho insegnato 9 a in questa scuola qualificata tra l'altro la mia prima maestra quello spot di prima elementare che è stata anche la mia prima collega capita in poi dopo ti ci ritrovi nella scuola cominci è questo il concorso una cosa e l'altra sono detenzione con 35 anni quindi magari scuole materne si sommano cinque mesi 6 mesi proprio insegnare insegnare anni interi saranno stati 32 allora bisogna prima bene 60 è cominciato nel 64 65 a insegnare tutelati costruttiva magari facevo hai una si faceva le supplenze ora ovviamente il doposcuola però praticamente ho cominciato subito proprio nella scuola appunto l'anno diciamo di 65 comunque 66 78 perché ho fatto in 14 anni di pre ruolo 65 75 sì mi sembra alla fine del 78 in italia prima guarda che fuori il mondo allora insegnava matematica fa incominciamo matematica volte sì a volte però una tematica perché abbiamo scelto rivale in questo modo per piacere io sono nata con l'uomo di mesto ma quando poi è venuta fuori questa cosa del modulo è una novità insomma non siamo giovani di ghiaccio non è nuovo e quindi insieme a due colleghi dicevo perché non lo facciamo questo modulo in via sperimentale quindi noi abbiamo cominciato l'anno prima che effettivamente l'incasso io quando ho iniziato non sapevo fare ho imparato strada facendo ero convinta finché sono arrivata in fondo di di non saper tali dove ad andare poi quando sono arrivata perché alla fine la scuola è cambiata perché non era più una scuola ma era diventata un'azienda e allora per un turismo che cela hanno piacere più assolutamente infatti aver dicevo che se apparati inventarla l'infezione e sarei andata a 45 invece poi mi sono trovata in questa situazione di cambiamento dove a me a scuola inseriti piaceva insegnare alle gite scrive tra racconto invece gli ultimi tempi si faceva tutto purché leggere scrivere far fronte nomi crescita ma non mi piaceva come si affrontavano per esempio con ragazzi portatori di handicap e io non ero preparata per questi ragazzi e mi sono trovata di sabato cominciato allevatori alla scuola differenziale a inserirsi nelle classi tanto che detto com è giusto che questi all'inizio sei giovane non ti rendi conto allora è giusto che questi ragazzi in un certo senso vengono a disturbare poi invece ho capito piano piano l'importanza io non ero preparata per queste vacanze però ho capito piano piano l'importanza che avevano e per loro e per piacere ma garanzie quando sono arrivata in fondo questo mese acconto che però quando sono arrivata alla fine della scuola questi ragazzi non venivano più considerati come all'indice pd su tutto devi lavorare venivano considerati con un comodo cioè se ti servivano per dvd una classe allora andava bene come lavorare sogno che questa prima questo opportunismo laboratorio cominciato la maestra era dio forse ci sentivamo anche noi fossimo lo sa ma io penso che l'importanza all'insegnante venga manca ancora ios o dei nipotini piccoli che dalla scuola e l'importanza non solo che i genitori pensa che i ragazzi non vedono più non diciamo l'autorità ma la personalità degli insegnanti il ruolo che i ragazzi hanno sempre all'inizio diciamo di no casomai alla fine però io portero insegnante può più vecchia io non l'ho mai st paoli grigio per il paese e quindi forse libe arrivano un po più rispetto e poi l'hanno fatta le spalle e quello che non sapevo fare che non sapevo dire quando ero giovane poi imparato a dirlo capito però genere io non ho avuto grossi problemi si era quella di magari voglio andarmene cosa ci sono sempre però io grossi problemi io finchè soldi io non volevo un altro insegnante però ne difendiamo interamente la vita alla scuola mollato tutto sai cosa vuol dire se e quando finché ho insegnato con i big di militari capisce già hai la mentalità di una maestra di una birra dandola per circa grande mi sa che tu cresca poi quando uno è ricominciata marcarmi dello sport ecco in questo fatto però è mancata anche tante tante soddisfazioni e non da quelli bravi si imprima di diana soddisfazione perché lui con belle quaderno però quelli che non fanno niente e poi a un certo punto cileno in qualcosina mi ricordo una linda che faceva in un foglio grande così un disegnino piccino piccino che non si capiva che cos'è e allora questa villa già facevo un nodulo l'abbiamo curata in modo tale che tutto quel poco quindi soddisfazioni che mi ha dato pannella ma noi anche alle mie colleghe una cosa hanno bisogno un inizio quando la scuola di dice ho cominciato pensate ora forse è vero che lo per fanno i miei nipoti sfugge se c'è [Musica] già entra le sponde io già dopo 5 minuti avevo intuito tutto quello che era successo al giorno mi stimano e mi raccontava tutto tutto a volte mi dispiaceva perché sembrava di essere la proprio questi ragazzi che si riversavano e poi effettuato poi mi ricordi particolari ho insegnato i due primi anni ha saltato le c'è la squadra sta usando accusato fa parte alla quinta salvatori e in quell'istante la quinta ad essere ora 46 anni poi ho rifiutato la prima e la seconda la testa di cacia e questi bimbi non lo sapeva però probabilmente non sostitutivo si son resi conto che io mi ricordo che perdono aquile nere che andavo pina con un bacio vittorio saltato una finestra adesso scattata questi bimbi ancora di gioco mission delle birre a follonica sulla spiaggia allora si faceva un furino che ci si preparava concorso convento di montesanto pure con lusso io mi ricordo queste emozioni il discorso però quello che hanno fatto a me e sulle mie spalle che so per esempio segnala parte divisione c'era un sistema ce ne sara stato la che ho imparato da me alle decisioni a me per insegnare ai ragazzi ma tante cose con l'esperienza abbiamo da proprio come allora il secondo ne andavo a scuola io ci lasciamo 4 con le strade e poi si mangiava testorio e poi non è che c'era proprio cambiati hanno preso anche oggi cosi 21 prima si andava un pochino di più io mi ricordo in particolare in questo governo che so in terza elementare per esempio di matematica ma questo prima di fare il nome era proprio si doveva girare le aree dei limiti e in quinta si faceva vittoria con i volumi allora abbiamo un direttore didattico di giorgio per la scuola mi hanno insegnato la scuola partita e cominciò che hanno francamente petrolio sono tutti spaventati qualità dimmi a un impeto da un amico nome di questo sogno una positiva intolata la bigamia morire come bene a calcio il volume perché i volumi si fanno in quinta è presto siamo in terza e che mentali insomma poveromo secondo scrivendomi super che poi faceva nella stessa relazione che non ero preparata perchè non avevo tratti comuni ecco noi eravamo così però questi erano le nostre superiore non era facile prima si dava il volto ridotto a volte non era proprio perché saranno i pc vicini quali siano le 10 10 meno o il voto non era quel 10 c'era che sono sanità 17 lotto proprio al 9 quando erano quasi cominciò con le schede di valutazione e allora praticamente si facevano tanti tanti discorsi che abbiamo perché che poi andavano bene per quelli che andavano bene tra cui avresti dato magari ottimo ed è anche per tirarsi dietro di reti percepito da parte di alcuni video si no e anche specialmente che è un paese dove ci sono parecchie leggende poi è un po si tentava anche dove la storia mentale complicato c'era stata poi c'era stato il cambio quarto e poi c'è la incantavano posso cantare le sorelle e luigi se creiamo tutto e poi accetta tenuta scoraggia anche abbiamo le cose da far rabat elitaria la paternità poi per una di montecarlo che ci stava che aveva vissuto qui era proprio ticino accanto nella storia soprattutto per il medioevo sono milano tale ma anche per per sempre perché scienze il discorso berlino il discorso del delle mine che può insomma io da bigg ha messo aveva una bibbia avevamo rimediando la maggio antonio e c'erano tante esperienze fatte da abitava non come l'india con comuni detto quello che si faceva pipì lauro ecco queste cose ai ragazzi piace anche a noi sento dire ho sentito dire quando la mia linda faceva quinta liceo ho sentito dire non rigida andiamo a vedere un frantoio e quelli dell'asino andarono a milano è scappato con fionde quindi sì c'è qualcuno che so per esempio tanti bimbi che il proprio pc quindi oppure ho visto in questi giorni l'alta mia scolara marina datato che non la vedevo lo ha detto che mi sono venuti anche qui in tanti ora non lo so se se se arrivano non mi sembra gli alibi lo porterà la molino troppo forse non ci arrivano più che so per esempio nostra posta quando facevamo i primi anni in modulo i ragazzi perché qualche sera crisi in prima fila insegnamento quindi gli hanno già fatto la prima come insegnante unico allora non riconoscevano le tre insegnanti come era venuta da me guarda che conosceva a me faceva riferimento sono poi un'altra cosa che mi è successo ora bellissimo non solo lei che ha fatto con la collega due anni io lo chiamo nell'andata ciao io lo sappiamo questa un loro amici non è arrivato di queste sono solo le gole così come tata mio ultimo problema definizione ora siccome vanno invenzione l'ultima persona a cui voglio pensare queste cose per che dato certo indipendentemente da quello che ha insegnato la tenuta poi mi ricordo che so le tabelline che ci dovevo imparare è allora un altro ancora questa tombola delle tabelline saperlo un bimbo portatori di handicap che non abbia neanche imparata del gene ascrivo però se l'incontro nella loro impianti le tabelline si faceva per lui solo la tomba ci sia di riguardo datevi da fare se ti piace liberatelo non l'ho poi decidono che presenta però se ti piace l'italia cerca di una cosa per esempio a volte succede magari avete alle classi del corso della mattina sei stanca fate questo con i ragazzi non si può mai dire fate con i ragazzi di levatura di sempre perché argentino non tiene conto né monti propri oggetti e cinque minuti penso cinque minuti alle cose queste queste città e questo era un baratro perché a intendiamoci perché io ho fatti tanti tanti sulla di milano como che quando cominciate a volte delle ragazze spesate nonne che vivono maestra che ci porta e alimentato per ricordi mi con tasti a e mi rendo conto che forse hanno sbagliato però si imparano però se stante e cioè il coraggio di buttarsi in qualche l'ho detto se gli enti ci trovi io non voglio far tutto una scuola guarda io come un bravo io sono a scuola di pochi passi da casa da una finestra della casa mia tutto quello che succedeva a un certo punto ci siete tenendo un'altra classe perché è poi quanto lamentato problemi sono i miei condita però quando diventiamo d'acqua intitolata lasciano nessuno portabilità voglio lasciare un corpo io mi trovavo tutto finché non arriva a buon fine perfino a macchina se l'avevo davanti alla scuola di vita legati e andava a casa perche auguro che sia private e poi un'altra cosa sono quasi orgogliosa di questa io sono andata a scuola fino all'ultimo giorno convinta di non sapeva poi quando ho visto quello che fanno gli altri e questo verso chi spettano anche questa ma senti piace non lo puoi decidere tutto intorno perché a morte ci sono comunque grosse ti avrei fatto una cosa pelle poi ti accorgi poi ci sono polemiche questa fatto questo io questo non lo fa è invece già un coraggio

Scarica trascrizione

 

La testimonianza  (durata 20: 24 minuti, https://www.youtube.com/watch?v=dQ8udSKRe88) ha per oggetto la storia professionale della maestra Chiriconi.

La docente racconta che fu il padre a spingere sia lei che il fratello a frequentare le scuole Magistrali a Pescia.  Dopo il diploma nel 1960 avrebbe voluto svolgere un lavoro impiegatizio nel settore pubblico ma trovò impiego in una scuola materna gestita dal parroco, poi in un doposcuola e infine in una scuola parificata femminile gestita dalle suore dove ha prestato servizio per ben 9 anni. E’ entrata di ruolo nella scuola pubblica nel 1978 a Montecarlo (Lu) dopo anni di pre-ruolo come supplente e docente con incarichi annuali. Complessivamente ha lavorato all’interno del mondo scolastico ben 35 anni trovando anche la vocazione e uno spiccato amore per la professione.

Nella testimonianza la maestra narra il passaggio da maestra unica alla scuola dei moduli, negli anni ’90 con la Legge 148 nasceva la scuola della pluralità dei docenti. Dopo oltre un secolo di storia della scuola elementare italiana, scompariva il maestro unico e da quel momento in classe si sarebbero avvicendati tre o più insegnanti titolari di ambiti disciplinari differenziati. 

La maestra racconta inoltre che per ingenuità e mancanza di esperienza all’inizio della sua carriera non aveva capito immediatamente l’importanza dell’eliminazione delle classi differenziali (L. 517 del 1977) e della figura dell’insegnante di sostegno, una figura innovativa nel panorama dell’istruzione italiano, che prima di allora operava come figura specializzata solamente all’interno del “ghetto” delle /scuole speciali (Morandini, 2020).

L’insegnante prosegue sostenendo come la scuola si stia trasformando in azienda, rilevando anche la perdita di importanza sociale della professione insegnante:

"quando ho cominciato la maestra era Dio, forse ci sentivamo noi così, penso che l'importanza all'insegnante venga data  ancora ma i genitori e i ragazzi  non vedono più,  non diciamo l'autorità, ma la personalità e il ruolo degli insegnanti (..) quando ho iniziato la maestra era anche una figura di affetto, i ragazzi mi raccontavano tutto, tutto, così affettuosi".

Interessante il resoconto sui rapporti con il territorio, Montecarlo infatti, come sostiene la maestra, è un paese medievale, che con la sua ricca storia e le  sue molteplici leggende consentiva di fare diverse attività a livello didattico (drammatizzazioni, uscite, laboratori ecc) non solo nell’ambito dell’insegnamento della Storia ma anche in relazioni a materie scientifiche: “il territorio è stata una risorsa con i suoi vigneti, i suoi frantoi e le sue tradizioni”.

 

La docente conclude affermando l’importanza che l’esperienza riveste in questa professione, confessando a suo avviso di aver compiuto inizialmente degli errori e arrivando comunque all’ultimo giorno di scuola “con la condizione di non sapere fare”. Riferendosi alla sua biografia afferma: “Non puoi decidere prima se ti piace insegnare, ti ci devi trovare”.  

 

 

 

Fonti

Fonti bibliografiche:

 

G. Bandini, S. Oliviero, Public History of Education: riflessioni, testimonianze, esperienze, Firenze, Firenze University Press, 2019.

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

M.C Morandini, Dall'esclusione all'integrazione: i disabili nel sistema formativo italiano tra Otto e Novecento, in Inclusione e promozione sociale nel sistema formativo italiano dall’Unità ad oggi a cura di A. Ascenzi e R. Sani, Milano, FrancoAngeli, 2020

 

Riferimenti normativi

Legge 5 giugno 1990, n. 148. 1. La scuola elementare, nell'ambito dell'istruzione obbligatoria, concorre alla formazione dell'uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione e nel rispetto e ne1la valorizzazione delle diversità individuali, sociali e culturali

Decreto Presidente Repubblica 31 ottobre 1975, n. 970, Norme in materia di scuole aventi particolari finalità

Legge 4 agosto 1977, n. 517, Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione nonché altre norme di modifica dell'ordinamento scolastico

Contenuto pubblicato sotto licenza CC BY-NC-ND 4.0 Internazionale