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"A quell’epoca venivamo proprio picchiati"

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/1393
Scheda compilata da:
Laerte Mulinacci
Pubblicato il:
28/02/2022
Nome e cognome dell'intervistatore:
Valeria Staffiere
Nome e cognome dell'intervistato:
Caterina Melino
Anno di nascita dell'intervistato:
1972
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola primaria
Scuola secondaria di primo grado
Data di registrazione dell'intervista:
6 gennaio 2021
Regione:
Puglia

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1970s 1980s

salve sono staffer e valeria una studentessa del corso magistrale scienze pedagogiche e sono qui in presenza di mia madre melino caterina per l'intervista per quanto riguarda il progetto memorie d'infanzia allora come come ti chiami quando sei nata e dove salve mi chiamo caterina mirino sono nata tantano di puglia provincia di foggia il 20 settembre 1962 e sei andata a scuola e che scuole ha inventato si sono andata a scuola ho frequentato le elementari e le medie in totale gli otto anni quindi all'asilo no non ci sei andata no all'asilo no ho un vago ricordo che l'ho vissuta con molta difficoltà questa cosa e quindi mi ricordo che non era piacevole poi ho frequentato pochissimo poi la mamma mia mi ha tolto forse pure per motivi economici questo non lo so però questo ricordo cielo ea scuola come ci andavi a pieni motorino macchina regnavano non poche volte venivamo accompagnati ma era una cosa di tutti cioè si partiva da casa soli a piedi anche perché vivo in un paesino quindi la scuola era abbastanza vicina non c'erano pericoli all'epoca e si andava da soli ok e la giornata scolastica diciamo a che ora iniziava quella finiva durante il giorno che cosa facevate inizia la mattina con l'entrata di corto bene otto e mezzo così che la lezione poi si usciva verso l'una dodici e mezzo l'una e niente si tornava a casa e poi il pomeriggio ci si faceva i compiti è tutto qua magari ci si riuniva con qualche compagno vicino di casa per aiutarci per i compiti e poi si stava così in casa quindi non c'era come il servizio mensa no che lì non ricordo proprio bene bene mi ricordo che c'era la mensa ma non a tutti forse sempre quello stesso motivo che a volte frequentava volte no forse per il motivo sempre economico quindi questo io non ho ricordi anche se forse per questo quindi io ricordo questa mezza alle elementari che poi l'ho frequentata pochissimo e poi no quindi io non avevo diritto forse perché non entravo in una fascia di insomma a livello insomma mentre questa fascia quindi non ricordo bene questa cosa ok e quanti insegnanti averi alle elementari anche alle medie elementari era una elementare era un lungo un'unica maestra questo e poi le medie i professori inglese matematica italiano insomma i professori vario materiale variare la professoressa un professore quindi a potevano anche essere maschi femmine volessi professore in questione versione elementari c'era un'unica figura sì perché materia faceva elementari per un altri ordine italiano e matematica scienze storia e educazione fisica o civica ce l'avrà facevate fisica poco mi ricordo alle medie c'era una palestra vicino ma si frequentava pochissimo magari faccio qualche corsa così ma non proprio niente di specifico e le elezioni in generali come erano come si svolgevano c'è la mattina entrata in classe si si entrava in classe dopo così si faceva subito l'appello è prima anche un ricordo che si faceva una piccola un raccoglimento come si può dire tipo una preghiera qualcosa del genere me lo ricordo così vagamente a tutte le mattine giungerà l'appello e questa cosa qui basta questo è appunto la lezione come se fosse come avveniva voi stare immaginasse neri sia sedere c'è poi sai come succede a noi a vieste di qualche spiegazione qualche cosa oppure un compagno più vivace dava noia come spesso capita insomma però erano molto rigide all'epoca e quindi questa cosa poi arriva la maestra che cosa faceva in questo caso la messa che se ne accorge se ne accorgeva di qualcosa sicuramente veniva ripreso magari non essendo attento rischiava di mettere restrizione e mi spiace dirlo ma a quell'epoca venivamo proprio picchiati ecco la parola picchiati proprio bacchetta oppure venivi un po deriva già messo in ridicolo da tutta la classe cioè non era bello come come situazione ok e ti è mai capitato di saltare le lezioni in una sorta di marinare la scuola no no no primo per lo stesso motivo perché anche a casa erano molto rigidi quindi non ti basta neanche minimamente per la testa di fare una cosa del genere e poi ripeto dove andavi non c'erano neanche posti per dire dovrà andare richiamato subito anche se facevi una cosa del genere ok e per quanto riguarda attività scolastiche non didattiche cosa comprendeva senso gite facevate delle foto delle gite delle uscite sì qualche uscita così ma le gite con poche ricorda un po alle medie ma agite il massimo che si poteva magari andare in qualche paese vicino o così qualcosa ma molto ristretta come come cosa anche perché non voglio ripetermi ma ci sarebbero problemi di economici e quindi le gite magari cost costavano e genitori avevamo quasi il livello era quella il livello di vita era uguale per tutti e quindi per lo stesso motivo non potevano partecipare a queste gite eventualmente quindi io non ricordo gite particolare quindi questo e recite organizzavano delle piccole recite tra l'altro ricordo positivamente questo questi eventi mi ricordo delle gite magari di natale delle scuse delle recite di natale e delle recite così a fine anno tra l'altro preparati anche bene carine detto questo nuovo recordo quindi poi venivano comunque genitori a vederle si venivano tutti i genitori e parenti anche i nostri insomma si riempiva tutto il padiglione di gente del del paese veniva vedere se del paese si ok come veniva vissuta la consegna della pagella è visto che senso avevi paura che dei risultati perché se io premetto non ero proprio una cima a scuola per quel po che ho fatto mi dirà la vivevo molto attenzione perché non mi aspettavo grandi cose anzi e quindi vi devo un po con montico terrore ma un po con paura ma perché lo ammetto che insomma che non teniamo tantissimo quindi poi nel caso in cui ci fossero stati brutti voti molti modi erano poi conseguenze a casa e poi ri certa questo sì la paura abbiamo altro da questo ok ti ricordi se avevate ad esempio un libretto delle giustificazioni nel caso in cui punto 1 ma da resi non ricordo questo libretto però se per caso anche al giorno oppure per lorenza per un qualcosa o veniva accompagnato quando rientrava o bastava così a parole e finiva lì era ok poi per intervenire proprio i genitori dove fare una cosa proprio grande grande stile ma si faceva molto così a giustificazione così a voce ok e per quanto riguarda l'abbigliamento invece aveva degli agri bewley un abbigliamento deciso lui non ricordo bene neri tutti uguali neri e questo per le scuole per elementari poi la mediana lo ricordo con grembiule nero sia maschi che femmine il colletto bianco col fiocco colorato ora mi ricordo un fiocco rosa o azzurro mi ricordo i casse con l'agro cina la cucina inizialmente c'erano quelle vicine murate così che si faceva il fuoco e poi si cucinava poi questo proprio poi le cucine quelle a gas con fornelli con la bombola del gas anche la bomba e anche a scuola c'erano le stufe da riscaldamento a scuola mi ricordo anche che un episodio e con la mia compagna certo queste stufe a carbone o in legno così è sopra cioè mettevano sempre un pentolino d'acqua perché perché insomma per dare più perché solo la stufa danneggia ricordo che questo pendolino con l'acqua sopra per fare l'aria umida e mi ricordo la vara una mia compagna di classe che si butta quel perdurino anderson piede e si brucia al piede quindi mi ricordo che ogni mattina la maestra dove a medicare pietre dipinte da sci ricordo questo episodio con questa stufa con questo pentolino sotto bravi scaldavo rappresentata da questa situazione per ora la scuola la causa è la tav e ti ricordi le vacanze estive quanto duravano e essendo amico me vacanza con la famiglia in vacanza no assolutamente no si stava così in paese in casa normale come ho detto prima le vacanze nostro nuovo questi un po di gaza era perché non avevi impegnino della scuola quelle erano vacanze per preoccupa comunque la vita è uguale poteri più libera 3 non era libera da fare chissà che libera che magari poteva jumbo più tardi ma poi era tutto concentrato lì così e la scuola fingerà della scuola finiva giugno come ora si per iniziarla poi a 7 a settembre si ok e venivano fatti fatto di classe si venivano venivano fatte ma anche qui c'è il ricordo proprio chiaramente non ricordo bene bene la gamba di un vago ricordo anche di questo per quanto riguarda invece tutti alti il materiale scolastico che avevi piccola c'era in classe cosa avevi penne terni che cosa vedi tabelle non vale per qualche foglio per disegnare con colori colori questi accesa oppure quelli nei rally e quaderni city moderni per ogni materia ora a un governo di matematica un moderno italiano quindi per ogni materia un quaderno diverso sì in un governo arrone alle vere e questo materiale di te lo compravo certo dava la scuola che si compravano a noi va bene tutto valerne qui piccolo miccoli voti noi vuoi per noi ci guarda sicure di quelle vicine e l'eco quindi la brava gente le gomme sono molto sta roba si comprano ok e tutto questo materiale da quello con cosa l'ho portato in una borsa una cartella vera e propria una borsa oppure all'elementare semo cartelle queste cartelle un po ricordo proprio la vecchia cartella quella proprio classica tipo di cartone questa che al tecnico ma diretta una valigetta poi d'ore si poi tipo delle borse diverse così quali e medie ricordo tutto quello che serviva confermato con un elastico così a aggancio riportavo a mano e ti ricordi sia vedi fonte comunque se usati i fazzoletti di stoffa se poi fazzoletti di quelli di carta noi non ricordo se fazzolettini piccini premium di stop insomma nella carta un report e potrebbe portare dei giochi a scuola no quello che è successo ci chiedevano loro qualcosa al giochino ci porta avevi dei giochi quando pochi gol e giochi all intero e che ciò che avevi che gioca avevano non siederà giochi io non ricordo di cosa una bambola portava da mio padre una bambola di quelle alte così ma così queste bambole vecchie vecchie che a vederle ora fanno paura con gli occhi che si affaccia caso la prima spostarli a per legge della fisica e quindi seconda quando di raccontare cosa meghni che vedete che giocavamo se si entrava sempre andava al momento si fa qui magari si faceva che si cucinava si fa la cucina e si metteva aliquote dei pendolini ma presi così di roba si faceva finta anche ci si inventava tutto quindi come sempre perdenti un anno nasale o queste per il compleanno come il regalo crisi deve ma ci diceva nietzsche diceva anche quello della befana notte io ricordo che notti in bianco sta per fare il nonno vigile deve fare non ho visto né team e poi la mattina peso sbagliate ho visto ci faceva mettere la cantina nostra che trovavi delle caramelline un pezzettino di carbone genere giusto per poi la bocca poca roba ma se i regali di ora che dell'età ma neanche la decima parte di loro non esistevano per questa cosa esisteva una mano non erano 1.000 euro caso è ok quindi viene fatta appunto di alimentare le medie dopo quindi non so è andata come un liceo no no no ma perché è cosa fatta anche perché dovevi spostarti viaggiare e quindi hanno origini torino non mi mandavano perché la mentalità giu era che le figlie femmine erano gelose di farlo spostare niente allora a me non mi è toccato nei fratelli si ma a me non è niente che ho fatto ho fatto che dopo le scuole medie sono andata dalla parte del paese con parabole stir e perché di fatto un due tre anni qui da questa sorta di tutti i giorni dalle parate di ho imparato poco e niente poi dopo approfondito ma dalla sarta ho fatto poco ci faceva fare se mi è servito quell'esperienza l'ho fatta mi è servito ci faceva fare tutto quello che riguardava sartoria tipo punti di manu imbastiture e mettere su la prova per un vestito ma poi tutto quello che so oggi lo poi acquisito piano piano e nel rendere tutti i giorni come funzionava bene andare la mattina poi andava a pranzo così tornava alle 2 e si usciva la sera quando io mi serve dire sì ho barato imparato poco ma eravamo più sfruttate da questa signora che altro sfruttate nel senso che ci faceva fare anche le cose di casa sua ci faceva lavare stirare la prima di metterci a cucire sedeva proprio tutta casa e poi si smetteva a cucire il pomeriggio andare magari loro la famiglia franza ha detto dovevi sistemare prima la cucina e poi metteva a cucire e dal pist in gara e risolute o c'era anche con un altro uomo un sacco di lagarde e dorato detta del giu la medaglia di giù le ragazze la maggior parte egitto non li mandavano studiare quindi può veramente nero che io ho una classe erano poche le ragazze che avevano questa opportunità ci si trovava lì in tante 67 ti penti vendeva insomma dato da chi aveva voglia di imparare un po cucire e questa signora era a pagamento che devono il nonno ma ci mancherebbe numero a pagamento ecco qualche innanzitutto del già detto si faceva fare tutto in casa in secondo anche a lavorare lui anche se sapeva fare poco però per può certo avanti del lavoro del ricucito e tre anni dalla prima larga più che cosa di più e poi dopo ha cominciato a lavorare come sarta e davo ho fatto una scuola di taglio vogliono che hanno lavorato vicino alla macchina piano piano ho approfondito un po di più e che hanno lasciato comunque dei certificati senso un attestato niente per lei non lasciarti fatti è stato lei era solo caserta gay e invece è elementare le medie cioè la pagella l'attestato per la scuola media hai fatto l'esame bellezze anche le elementari o non c'era si rileva entrare c'era che c'era una quinta l'ultimo anno che mi hanno fatto tipo una piccola prova in classe per avere la pagella è quinto ma ecco quindi si è passabile esame poi potrebbe accedere appunto le medie che veniva ha bocciato doveva rifare l'anno se in ricordo delle bocciature sinceramente se qualcuno si per le bocciature no qualcuno ma erano proprio un caso disperato proprio di quelli che non frequentavano e quel poco che riguardavano proprio incapaci ma proprio non ce la facevano poi insomma non ce la faceva ok ti ricordi se in casa avevi come le televisioni si fa televisione mi ricordo che la prima proprio televisioni diciamo per quartiere per l'attrice era la mia mamma ecco all'epoca non ce l'aveva nessuno mi ricordo queste scene che sir avendo noi nel portiere la prima televisione era una novità e mi ricordo le serate tutta la gente che abitava tutti vicini di casa vengono tutti a casa a guardare ma la televisione del dei programmi dell'epoca che cosa guardare tipo canzonissima oppure qualche tipo la corrida insomma tutti poi non era come ora c'erano i canali sipri il primo un canale solo se nessuno ricordo male e poi se c'erano gli orari di giorno generale in lana varin alimenti chiuderemo mi perché sono mare sulla sera la sera a torto iniziano a canzonissima e tutti a quell'ora erano tutti a casa la casa piena di gente a guardare canzonissima poi che ne so ce l'ha rischiatutto tutti a guardare il programma di questo quiz oppure c'era un film usato tutte le sere a casa a vedere che cosa c'era il ritorno non c'era niente trono del giorno no solo il periodo estivo settembre stavamo bene attenti perché davano dei film di mattina mi ricorda quei film bianco e nero di amedeo nazzari una cosa del genere che strappa ladri mi ricordo così da perseguire appunto i cechi programmi che se questi qui vide documentali a me piacevano i film oppure qualche qualche trasmissione usilio di varietà qualche cosa comica mi piaceva mo di tutto ok e aspetto martina e riprendendo il discorso delle interrogazioni compiti quello di prima i volti i giudizi che dove i professori come erano noti erano annuncia numeri nel senso 5 6 sufficienza questi che vuoi dire in che senso eh si si erano si erano si voti a numero me si mettevano un giudizio e oria larga dove roll e non mi ricordo la pagella i numeri 556 poi vabbè finale era un ricordo stampata che è sempre sufficiente sufficiente quindi ricordo questi erano veri magari nel mio caso era sufficiente nelle altre due essere ottimo però era così la pagella ok e si svolgevano dei colloqui tra insegnanti e genitori si si svolgevano venivano chiamati da una volta una volta l'anno una volta nell'arco dell'anno per vedere ma andavano anche in ricordo andavano anche così all'improvviso magari una mamma la vedevi piombare classe in classe proprio e parlava davanti a tutti noi alife magari andava una mamma un bus todi e la mamma [Musica] presenta così e noi tutti lì ad assistere questa signora e la maestra e che parlavano di somma di ognuno del proprio figlio magari diceva tutto come andava la l'anno scolastico in base alla situazione e ricorda strisce ne ricordo che la maestra magari se la cosa andava bene bene se il il figlio creso la maestra si lamentava il figlio magari non andava bene non studiava distrattore erano i genitori stessi a dire insomma di come si devono comportare maestro con noi era sempre il fatto che gli davano addirittura loro il permesso di picchiarci sei una cosa nata bene ecco quindi questa scena non la ricordo molto bene però sempre le bacchettate vi davano cioè devono essere anche casi ma che case case di che anche qui che mai si poteva fare un pasto ragazzi così allora era così e basta il quale appunto vino perché se tu andavi allora mirino la lavagna oppure una crociera lavare e faceva scena muta ecco qua che ti bacchettavano poteva succedere questi si arrabbiavano proprio un re che comunicava al posto due no quale due erano proprio violente più lente a parole ti ricordo scene che a farle ora ero dal arrestarle all'epoca ci sentivamo un colpo anche noi ora col senno di poi dico ma allora l'epoca queste qua eh erano da dava d'arresto blog e quello che facevo ripeto perché neanche genitori erano d'accordo fa così venivano proprio autorizzata invece mori dopo dopo anno vede le cose come sono come sono cambiati era giusto quello che fa già la maestra sito andava a casa e ti lamentare la ministra fatto questo prendete anche il resto dai genitori quindi quindi non voleva non c'è neanche a casa non volevo non sapere nemmeno si sa che sarà una sciocchezza o come queste di ragione ha ragione il ragione per loro è che devi studiare punto perché perché non sapere qui ha fatto bene quindi a volte non è di come anche del tipo giustificato per dirti se non facevi compiti per una volta non potevi gli va bene anche se leggi ma perché non ha fatto i compiti perché creso dovuto aveva mal di testa che le swapper dire oppure ho dovuto fare questo questa è la giustificazione un po stupide però se non si giustificava loro accettavano e va bene sempre non sempre perché poi la cosa si ripete di non si vedeva proprio per cercare di fare un po di un po no vero alla fine si vedeva quello che proprio non li faceva mai invece a e all'opposto studiava appunto lo veniva accettato invece se uno se uno invece interrogazione la faceva bene veniva alloggiando e poi c'erano tenuto come il continuo della classe qui sono anche presente perché era quello bravo della classe che poi la maggior parte della classe non erano classi studiosa proprio da 12 in rose che erano bravi ma comunque si lavorano c'è senso anche altri tempi altri tempi la maggior parte della classe un ragazzo che cela scuro è stata solo la mattina alla sera o è proprio un accanito allo studio il cervellone che smette ii e studi facendo semmai giro se ne va a fare altre cose uno studio eravamo tutti così eravamo un po lasciate a noi stessi però comunque all'interno cioè non delle delle differenze insomma le preferenze non c'erano c'erano tenuti un po di conto quelli che erano art and erano bravi tutto quelli poi vabbè cosa che non va bene però a maggior ragione se uno proprio non ne volevo sapere veniva lasciato proprio indietro a se stesso terraggio e in quel caso poi l hostess aveva bocciato forse sì forse no perché in casa tua magari si ripete ma i colloqui coi genitori se c'era qualche qualcuno in paese che magari sapeva un po più di leggere e scrivere magari non mandavano un po al dopo scuro per far aiutare sto ragazzino e il doposcuola mai dopo a scuola era in una casa da questa signora ma no perché era una maestra perché sapevamo vino più di leggere scrivere e veniva un po più aiutato era a pagamento questa signora sì penso di sì oppure vengono scambiati così dei doni che ne so doni tipo perciò questo tutto questo giu il telo girano estate ma io ricordo comunque una figura una signora che tra l'altro era diceva sempre la mia mamma sapevamo un pochino di leggere il gioco sapevano se aveva un po leggere scrivere per ora una sola che poi si spogliò da sora che quindi era un pochino più preparata e bene magari mandavano proprio se c'era un caso di qualche bambino proprio indietro indietro indietro giusto per farlo passare per non farlo bocciato la mandavano gli ultimi che mesetto gli ultimi giorni da questa qui poi ripeto non è che bocciavano facilmente abbiamo in avanti anche se andavamo ad andavano avanti quindi che se tu ha mai avuto ripetenti sì alle medie sia alle medie deve entrare no a diventare come sfondo però le medie ho avuto un ripetente perché in prima poi c'era un ripetente in prima media e c'era già un ragazzo ripetendo abbiamo trovato questo ragazzo più grande di noi ecco ok quindi appunto tra nel discorso di dell'interrogazione fatta bene l'unico premio era soltanto il voto positivo e basta non davano il corso di studio no questo come dei progetti non è a casa invece depositato pacella era stata una pagella buona all'orario interrogazione buona bene anche a casa noble denti magari che era bravo allora siccome ti faccio questo per dire ma è una cosa è proprio così certo ti sentivi più tenuta in considerazione in più ora il termine giusto però alla fine non è che che dovevano fare era un tubo dovere e ci sono state appunto dell'amicizia plastiche per lo più con quale senso del senso maschile o femminile è più femminili che poi ancora oggi ci incontriamo con questi ragazzi compagni di classe non abbiamo proprio amicizia e la stretta stretta perché voi vuoi perché so già tardi alle cristofori prese quindi ci contiamo ad agosto forte a volte pure abbiamo modo di ricordare quei periodi mani così non propri amici stretti stretti ma nelle amicizie a quell'età si può più più bambine e bambini e facevi colazione prima di andare a scuola la mattina qui ora si apre un'altra colazione allora il risveglio è la drammatica prima di tutto che sia la streep la mia mamma già traumatico per queste risveglio prendono si svegliava abbia mai e violento ma le analisi di oggi devo andar via vi lascio tutto qui pronto fare noi ancora col sonno si può di svegliarvi manager andava vino bene anche andando appunto il lavoro voi e prima delle 8 scuola vanno trovavamo quello che ci aveva preparato a bortesi e forte no ci urlava giocate con bambini mi lascio qui sono ad avere eppure ci trovava già a noi se dovevo andare a prendere il latte dalla vicina che aveva limite si andava direttamente a prendere il latte fresco così preso così quelle botte linee scure di birra si teneva una bottiglia posta pronta a prendere un quarto di latte la mattina e le devi pagare o non andavo lì si prevedeva un quarto di latte e andare a cannes quarto qualcosa deve preparare il latte doveva dove farlo bollire perché si doveva abolire all'epoca ora come ora lo fa solo riscaldare e bollire proprio poi far raffreddare di prepararare oppure ce lo preparava leggono anche qui la polazione era un momento proprio perché i preparandolo lei accetta questo latte un'ora prima e ci buttava il pane dentro tutto può immaginare pappone che tu quando ti alzavi trovavi che questa è la nostra colazione quindi latte pane biscotti niente non siete ancora mangiato non lo butta via stato così ed è giù in un facevate come dei pistons magia che dai biscotti ma poi farina biscotti non dico bravo e poi non smetteva farle l'ici mettere palle dentro da fermo cioè non voglio fare tour lo togliamo il sentire un ottiene il latte ma ha fatto augusto lavoro un'ora prima ti immagini dopo un'ora il padre come diventa nel latte io ricordo questo è il lattaio pagabile la signora due dame gratis ma anche così che si pagavano tra latte talmente in più forse che dure ci portava così una modo mi ricordo questo particolare ricordo che andavamo a prenderlo dalla vicina è a merenda appunto a scuola portarvi la merenda e che cosa si andava di fretta la mattina e si muove neanche il tempo di parte poi la parente era stata una fetta di pane che trovavi in caso qualcosa che trovi in casa un pezzo di formaggio una fetta di mortadella qualcosa così niente brioscine cose varie no quindi se non trovi niente la vera entrata piena campagna via così il anche la band del pomeriggio la facevi che cosa si sono facevi un po di pane olio pane pomodoro se lo faceva ma sembra direttamente lo sa dire quando tornava a mano e anche come fare la spesa chi andava dove andavate a fare la spesa la stessa general mercato il sabato che sabato ce n'è per calo del paese che facevi un po di spesa frutta formaggio per durare molto star o poi c'erano le botteghe le botte in e per quante le voci la macelleria del paese c'era una rete alimentare botteghina così le uniche e botteghe e andrete a fare la spesa ma mamma oppure mi diceva vai da c'era la botteghina si chiamava va da tizi dalla botteghi notizie e prendi 100 g di mortal verga prendi il pane no perché leggere forno un po di mattina sfornato il pane fresco e voglio aggiungere che a proposito del pane mi ricordo che noi c'eravamo un libricino si portava ogni volta che si andava a prendere il pane a portare al forno quando si doveva andare a prendere il fano mamma aveva questo libricino questo blocchetto ad averli gli davi io vi ricordo che da questo blocchetti stessi scrivevano eto'o prende vita la pagnotta di pane oppure genova ciambelle c'era ifil origini non ricordo questo particolare quindi ora lady tata questo libretto che scrive ogni volta inoltre delle panne e poi a fine mese andava lì è saldato il conto a loro oggi è preso chilo di pane preso una pagnotta di pane a fine mese oppure un mese due mesi e mezzo andava dalla noia da pagare questa la bottega lo stesso a volte portare i soldi a morte di civelli 3d 100 g di mortadella prendi un mezzo chilo di pane una busta di zucchero che ne so il latte no perché ripeto dalla vicina dalla vicina quando uscirono le prime buste di latte le prime buste le confezioni di latte era una novità facevamo a gara che apre queste buste nere erano mi ricordo che una forma un po triangolare vecchi anni erano antico euro al carniere 67 62 quando io potevo andare a comprare la tara stato 72 72 sapeva anche prima e a volte ti davano i soldi per fare di questo fatti dare il resto è diceva ci raccomandava una parte da reggio è come se per dire i bambini nel cinquecento lire se proprio deve dare il resto e farci capire che costava meno agevole con di loro precisi livelli compra questo è fatto dare il resto quindi tu sai quindi aspettare il re deviare vicina e aspettare il resto che ma carla la bottega giorno magari apporti diceva non devo dare il resto perché questa cosa di più questa cosa così e venivano festeggiati esempio compleanni in classe a scuola oa casa no non potevate niente ma anche compleanno in casa io non ricordo un compleanno non festeggiate che non vi scambiate neanche quella mitica cosina neanche con l'amica stretta no non ho mai ricorda che i 18 anni che hanno fatto inutile ma almeno gli auguri che gli davano non è che ricordo con questa cosa è proprio affettuoso da dire no purtroppo così e quindi come abbiamo detto prima per quanto riguarda l'abbigliamento tia scuola portare appunto alimentare i grembiuli e poi dopo le maglie no i vestiti che li comprava gli show ne va la mattina che nella mattina di libera di scegliere di scendere al numero così dice obbligato quello era ma che continuano ad avere sempre mi ricordo proprio quello che riesco a ricordare un anno avevo un giubbottino questo giubbottino anti vento azzurro mi è durato tutto l'anno allora solo anche perché significa con landi 28 lan e poi poi pantaloni quando poi sono usciti i primi pantaloni che non volevano neanche e quindi quando poi stata stati scoperti al pantalone specialmente in jeans ero affezionata jeans a volte però lavavamo le mettevo perché la sono un paio non pare magari gli altri mandoloni non mi piacevano pure altre altri vestiti con non mi piacevano era un po fuori fuori dal coro masovic e mi sentivo più agio quei pantaloni li le scarpe anche quanti ne avevi 81 massimo due non avevo tanti e anche sempre quando facevate educazione fisica quel poco quando come detto ma facevate i vestiti normali che si poteva sia anche levi la donna non ti cambia vi mette un po a tutti la cosa più comoda non ti facevano mostra quello stesso a roma ma chi riceveva il cambio tute raggiunte scarpe scarpe scarpette no facevo così quello che magari si dicevano portate le loro scarpe comode che ne so che c'è sta cosa cosa dobbiamo fare una corsa che ne so però è che gilardino vigono due linee scatto a posto e quindi la mattina con la risvegliarvi potevi sceglie t come vestirti o no dove ce lo si poteva ceva ve l'ho detto con questo quello era quello quello piaceva a me altra roba che non volevo portare altra roba se mi fissava con quello che volevo guariti anche perché le altre erano può più e per le recite esempio village è la mini l'abbigliamento delle nascite come l'esercito deve andare si da carlin a qualcosa in particolare un uomo possibilmente e questo a volte pure si faceva mettere il grembiule buono quindi oppure ci dicevano sì rimettere tutti uguali che ne so maria bianca pantalone maglia bianca dotti maglia bianca quindi non ti passava niente la squadra che queste cose deve contrari dovevo comprare le tre insomma la famiglia sì la roba vita vera in casa tutti avete una maglia blu oppure una maglia bianco per fa viva con rinvio una notte specialmente se la recita a volte era basata era basata sulle canzoni di gruppo magari dove partecipare a un coro e allora a quel punto facevano tutta cosa uguale tipo tutti i rifiuti e una volta un anno fece una recita una poesia singolarmente e mi ricorda vive uno scambio giardino scuso quindi cosa di velluto insomma che avevo e la camicetta da sotto così per un po diversa da perché facevo questa voce città questa povertà che da sola da sola e durante le nascite facevano come foto video una foto c'è la nostra mente venivano anche il ricordo anche alle classi se le leggi slavi dicono le scuole elementari e non a vederci anche le classe delle medie a ragazze la vision terza media che l'altro braccio istituto e ha mai partecipato a o se facevate comunque come delle assemblee perché altre forme di assemblee delle l'unione di classe se veniva eletto come un rappresentante di classe ha detto quello che si doveva fare battono anche perché non è che eravamo in tanti a quante ne va per la maggiore nei tre classi di terza media magari la bici tre sezioni no no di proprio nella fase due cioè le classiche mani avversario non erano quindicina decina massimo 20 e va bene allora l'intervista si conclude così ti ringrazio e frazioni e posso dire che passaggio il genere che il proprio l'infanzia posso dire quello che studiano non proprio in maniera così un po brutto molto diversi come c'erano altri tempi l'immagine un po come tutti nella sua posa da dire anche comunque il paesino è un paesino piccolo piccolo mendini montagna 15 anche oggi si accontentava anche di quello di quel poco che sommate share certo messo a confronto con quello che ho vissuto all'epoca dello zero è proprio brutto ecco va bene ti ringrazio grazie a voi

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L’intervista, della durata di 51:36 minuti, (https://www.youtube.com/watch?v=YwGWWgPSJQY), ha per oggetto la memoria scolastica e d’infanzia di Caterina Melino, nata ad Anzano di Puglia (FG) il 20/9/1972.

L’intervistata sostiene di aver frequentato per un breve periodo la scuola materna (statalizzata con la legge 444 del 1968) in quanto sua madre la ritirò dopo poche settimane, per cui l’ingresso nel mondo della scuola avvenne in prima elementare. La scuola era poco distante da casa e la sig.ra Melino vi si recava a piedi da sola, la didattica era svolta da un’unica maestra.

La giornata scolastica prevedeva la preghiera prima dell’appello, in generale, la sig.ra Melino ricorda che a scuola, come a casa vigeva una certa rigidità riguardo il rispetto delle regole “a quell’epoca venivamo proprio picchiati” (6:11 m.), a tutti gli alunni era richiesto di indossare il grembiule nero, (Galfrè, 2017).

In merito alle punizioni e più in generale alle maestre elementari, la sig.ra Melino sostiene che “erano proprio violente, io ricordo scene che a farle ora erano da arrestarle” (29:09 m.) e che i genitori degli alunni “davano addirittura loro il permesso di picchiarci se qualcosa non andava bene” (28:33 m.).

L’intervistata sostiene che durante la scuola elementare venivano effettuate delle piccole gite, ad esempio nei paesi limitrofi ma che molti alunni non vi partecipavano soprattutto a causa di difficoltà economiche, anche durante le vacanze estive la sig.ra Melino afferma che la vita quotidiana non cambiasse poi molto.

Uno dei ricordi più positivi di questo periodo è legata all’organizzazione delle recite scolastiche, per quanto concerne l’educazione fisica, l’intervistata afferma di averne sempre fatta molto poca, sia alle elementari che durante le medie, probabilmente a causa della mancanza delle strutture adeguate, (Crainz, 2005).

L’intervistata afferma che i voti fossero numerici tuttavia è doveroso far notare che, dati gli anni di riferimento, con la legge n. 577 del 1977 questi erano stati sostituiti dai giudizi descrittivi.

La scuola media all’epoca era già stata oggetto dell’importante riforma volta alla sua unificazione grazie alla legge n. 1859 del 1962, al termine di questo percorso triennale la sig.ra Melino non ha potuto frequentare la scuola superiore, una decisione comune anche a molte sue coetanee in quanto le famiglie non vedevano di buon occhio che le giovani si spostassero dal paese per recarsi a scuola.

 La maggior parte delle ragazze venivano indirizzate verso una sorta di apprendistato, l’intervistata in particolare, insieme ad altre sue compaesane hanno frequentato la casa e la bottega di una sarta per un totale di tre anni, “eravamo più sfruttate da questa signora che altro, sfruttate nel senso che ci faceva fare anche le cose di casa sua, ci faceva lavare e  stirare” (19:58 m.).

L’intervista ricorda inoltre che la sua famiglia è stata la prima a possedere una tv nel suo quartiere, per cui tutto il vicinato si recava presso la sua abitazione per assistere alla programmazione di cui ricorda in particolare “Canzonissima” e “La Corrida”, (Oliviero, 2018).

 

Fonti

Fonti bibliografiche:

M. Galfrè, Tutti a scuola! l’istruzione nell’Italia del Novecento, Milano, Carocci, 2017.

G. Crainz, Il paese mancato, Milano, Donzelli, 2005.

S. Oliviero, Crescere negli anni Ottanta, https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/siped/article/view/3003, «Pedagogia oggi», 2018.

 

Fonti normative

Legge 4 agosto 1977, n. 577, Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione (GU Serie Generale n.224 del 18-08-1977), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1977/08/18/077U0517/sg

Legge 31 dicembre 1962, n. 1859, Istituzione della scuola media statale (GU Serie Generale n. 27 del 30-01-1963), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1963/01/30/062U1859/sg

Legge 18 marzo 1968, n. 444, Ordinamento della scuola materna statale (GU Serie Generale n.103 del 22-04-1968), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1968/04/22/068U0444/sg

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