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"Sentire quel gesso che strideva". Memorie di un'insegnante

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/1088
Scheda compilata da:
Chiara Martinelli
Pubblicato il:
10/01/2022
Nome e cognome dell'intervistatore:
Sara Convertino
Nome e cognome dell'intervistato:
Manila Belluzzi
Anno di presa di servizio dell'intervistato:
1975
Categoria dell'intervistato:
Insegnante
Livello scolastico:
Scuola primaria
Categoria professionale dell'intervistato:
Insegnante scuola elementare
Data di registrazione dell'intervista:
4 novembre 2021
Regione:
Toscana

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1970s 1980s 1990s 2000s

ma riprendendo il quaderno periodo ma nome deboli buongiorno sono sarà convertino dell'università di firenze e oggi intervistiamo la docente bellucci manila buongiorno buongiorno a lei è consapevole dell'intervista che ne vanta rimosse le stesse una ricerca scolastica quindi era il suo consenso se perfetto la ringrazio ci può dire quando è nata e dove allora io sono nata il 31 di marzo 1955 casteldelci che un piccolo comune della provincia di rimini ai miei tempi era pesaro urbino poi hanno cambiato un po di figure delle regioni e ora è sotto la provincia di rimini che lo sa per cosa fatta vorrei sapere quali sono state le sue tipiche giornate scolastiche allora quando andavano elementari unami tempi la scuola durava fino a mezzogiorno e mezzo compiti a casa ce n'erano pochi anti pitt e io ero in una classe dove la nostra maestra insegnava tutto dalla prima alla quinta e aveva la pluriclasse quindi si trovavano diverse i bambini non eravamo tanti erano tutti i compagni di gioco che poi durante il pomeriggio di frequentavamo tornati a casa due compiti veloci di corsa e poi fuori a giocare fino a che non era buio fermandoci solo per fare merenda una volta in una casa in una volta in un'altra le nostre merende erano salutari perché noi mangiavamo pane l'apt ha fatto dai genitori oppure pane burro e zucchero pane e olio a volte col pomodoro a volte senza non esistevano pastine non esisteva quindi alla nostra diciamo che la nostra infanzia era un infanzia bellissima trascorsa tra tra giochi tra il tempo e applicarsi alla scuola non durava molto perché con la cosa che c'era la pluriclasse me e magari la maestra metri seguiva la prima elementare faceva affari a quelli degli altri classi i compiti che poi avrebbe dato il pomeriggio quindi si avvantaggiava o viceversa volte seguiva noi ma questo purtroppo succede nei paesi piccoli dove non ci sono tanti se dove non c'erano tanti insegnanti e poi soprattutto non c'erano neanche tantissimi bambini secondo lei un docente di città sarebbe disposto a lavorare in un paese piccolo come il suo ma in futuro ci sono stati dei docenti che venivano dalla città per fare magari per inversore il ruolo perché punteggio che davano agli insegnanti in quel periodo erano più alto rispetto alla scuola che frequentavano quindi sì magari ci stavano solo un anno scolastico e poi andavano via no no io sto parlando adesso è ma non credo prima di tutto penso anche che non esistono più un i piccoli paesi scuole del genere perché ora sono attrezzati con i pulmini liri poi li portano tutti in una zona quindi non credo che accetterebbero e mi dica lei come raggiungeva la scuola sa bene assicura io ora devo diciamo dietro l'angolo quindi andavo da sola a piedi solo quando c'era e perché gli faceva molta neve l'inverno c'era sempre un genitore che ci faceva diciamo la rotta c'è un modo di poter passare tranquillamente senza arrivare in classe fradici e invece per andare alle medie alle superiori come faceva e alle medie alle superiori c'era un pullman che portava i ragazzi nei paesi accanto quindi la mattina presto si prendeva questo pullman che si raggiungeva la scuola e come veniva organizzata la giornata scolastica ci può raccontare una giornata tipo delle elementari di qualunque grado anche il 33 allora agli elementari la giornata tipo era la mattina un paio di ore di scuola poi c'era l'intervallo dove la mensa era offerta diciamo la merenda era offerta dal comune e quindi ci davano parenti hanno pane marmellata poi e poi sito c'erano dei giochi tipo la staffetta la chiappa bandiera ma giochi oppure d'inverno si giocava in classe con di giochi costruttivi molto gioco dell'oca perché ho monopoly a per scorrere monopoly non finiva mai la professoressa con la maestra ci faceva giocare poco questa è la è poi il mezzogiorno e mezzo si usciva sias andavo a casa è praticamente la scuola era finita perché compiti da fare a casa poteva essere un problema un pensiero un piccolo tema e studiare un po di storia e geografia e riesce una giornata di polemiche alle superiori beh c'era un po più di stravolgimento innanzitutto arrivavamo alla mattina presto perché con il pullman doveva fare tante fermate quindi si partiva presto che facevamo sì la merenda però c'era un signore che veniva e portava le merende per ottava schiacciatine o panini e pizzette e weber e ci portava solo il tè e quindi la scuola finiva l'uno e mezzo però era un noto la leader era diverso innanzitutto c'erano tanti professori quindi noi abituati a vivere in un ambiente piccolo l'inizio è stata un po dura però ci siamo diciamo piano piano ma le damas i nostri intervallo era brevissimo doveva solo 10 minuti e poi le elezioni e cioè la nuova beta liano storia geografia matematica e platino si comincia con da mary era obbligatorio po in terza e la facoltativo lei ha dovuto svolgere l'esame di terza media io ho fatto sia quello di sergio ai miei tempi si faceva anche l'esame di secondi alimentare e poi ho fatto quello di quinta vuole parlarci di tutti gli esami ma l'esame di seconda media mi ricordo che era un dettato e poi ci hanno fatto leggere di secondi elementare scusi mentre l'esame di quinta era stato fatto un piccolo problema un pensiero su noi avremmo affrontato altri spunto a scuola e poi il un po di storia e geografia parte domanda è invece l'esame di terza media sanno è molto difficile no all esame terza media abbiamo fatto un tema d'italiano un problema di matematica e poi interrogazione orale dove si presentava un disegno che io ero frane non si capiva che cos'era e allora la storia geografia italiano matematica e io avevo anche latino perché la mia idea era di continuare gli superiori e quindi pensavo che il latino mi poteva il presidente fa servire invece hanno giornata tipo alle superiori superiori è stata una cosa un po più difficile perché anche se avevo dei miei compagni delle medie che ci siamo ritrovati però abbiamo dovuto affrontare tutto un altro mai modo di studiare di approfondire poi eravamo molte molte donne perché essendo una scuola non diciamo prettamente femminile ma le magistrali gli uomini erano pochi che le facevano e quindi abbiamo affrontato però sì anche lì c'erano le varie materie che uno doveva studiare e le discipline che le piacevano di più e le riuscivano meglio quale erano ma sinceramente io ero lì italiano abbastanza bene però matematica e scienze erano le materie diciamo fondamentali dove è che leggo infatti per me l'idea sarebbe stata di fare la professoressa di matematica cosa che poi universe sa non l'ho affrontata perché mi sono fermata ad opporre una versiona le perché sono stata tra i pochi fortunati a capire subito un posto per insegnare e che cosa insegnato lei è finito tutto ai miei tempi si insegnava tutto è fra l'altro insegnava in una scuola dove avevo la quarta e la quinta insieme e quindi pochi bambini perché non erano tanti il classi non era molto numerosa che questo sono andato insegnare in un paesino non dico sperduto ma quasi che per roma lea che avevo la macchina perché per raggiungerlo sarebbe stata un po un problema e lei ha notato qualche cambiamento da docente tantissimo allora già quando ho iniziato io insegnare rispetto a comandavo io a scuola c'erano dei cambiamenti per esempio ma per esempio i ragazzi avevano lasciati un pochino più liberi quando hanno cominciato a insegnare dovevamo tenerli più frenati di stare più attenti controllare anche di più gli orari della ricreazione poi iniziato la scuola a tempo pieno quindi i ragazzi uscivano verso le 4 4 e mezzo quindi dovevamo seguirli anche per fare i compiti perché non è che c'erano gli insegnanti per la mattina e per il pomeriggio magari se facevi il pomeriggio e ri libera la mattina o viceversa però si è poi piano piano andando avanti cioè mi sono accorta di tantissimi cambiamenti soprattutto quando incominciato a entrare i primi computer nella scuola dove bisognava iniziare ad usare le lavagne diverse io abituata fin da piccola a scrivere sulla lavagna con il gesso sentire quel gesto che strideva ho avuto delle grosse difficoltà si è fatta aiutare si meno male che io ho due figli bravissimi anzi tutt ora ho due figli che mai un aiutato tantissimo perché io sono sincero non so come avrei affrontato la spesa per me sarebbe stato molto molto difficili lei non l'ha affrontata no sono stata fortunata e sono andati infezioni l'anno che prima di arco wing quindi per me è stata una grande fortuna perché visto le mie colleghe molte ossa molti sono stati proprio in difficoltà perché farsi seguire a scuola è difficile perché oggigiorno i bambini sono distratti sono attratti da troppe cose poi non è come i tempi i primi tempi che segnano che i bambini erano gli interessati a quello ora magari si sono interessati però pensano al gioco ma non ha un gioco come poteva essere il nostro o quello dei primi anni del mio insegnamento doveva mi creava nei giochi ora sono attratti da telefonini dai giochi con le playstation e purtroppo sono tutti i fronti molto violenti e insegnano la violenza bambini non insegnano cose calme educate e purtroppo la gaz ha complicato di più perché se prima ci passavano che ne so un pomeriggio dopo era tutto un computer quindi anche quando file ad hard penso che non so chi sei bambini seguivano o usare il cervello era da un'altra parte tornando un attimo indietro come veniva vissuta la pagella dalla sua famiglia e da voi studenti allora per me a parlare era sempre qualcosa di bello perché andando bene a scuola non avevo dei grossi problemi e in casa sinceramente sono sempre stati soddisfatti ad eccezioni di un anno che purtroppo avevo un professore italiano che non mi piaceva spiegare la divina commedia per lui ci leggeva il canto ci girate le spiegazioni erano lì nota una volta per sono stata interrogata e purtroppo ha commentato il canto in una maniera per lui non andava bene ho detto delle cose che non c'erano theron erano state mai dette da lui ma ha mandato a posto con un'aria molto triste non discendono i miei messi e nello e mi sono trovata un 4 in pagella al morale alla fine del primo quadrimestre anche mia madre il mio padre sono arrabbiati perché giustamente dice come te non hai studiato perché per avere un 4 all'orale e un 7 hanno scritto è segno che non hai studiato e non volevano capire quello che io gli stavo spiegando che purtroppo la colpa non era la mia poi sentendo dei miei compagni di scuola che raccontavano che non ero mai stato interrogato a parte quella volta ero da sola spiegazione bellissima al colloquio con l'insegnante l'insegnante ha detto che io vado a bordo è che lo studiamo e non ne valeva neanche la pena di continuare a studiare e con questo lui non ha più l'iter legato durante l'anno scolastico e mi sono trovata un 5 e rimandata a settembre per me è stato uno shock perché essere stata promossa tutti gli anni con una media bellissima e trovarmi quel 5 voleva dire proprio essere però non ho studiato durante l'estate perché tanto io le cose le sapremo quindi non aveva senso sarà perdere tempo e studiare e ho fatto mi sono presentata agli esami lui molto scontroso c'era un commissario il commissario si è meravigliato che scrivevo così bene e perché no studiavo è iniziato a farmi delle domande ogni volta che mi faceva una domanda io avevo delle risposte più esaurienti e mi sono sentita dire ma si studia vi dona in inverno passati le vacanze tranquille senza pensare a studiare ma io ho risposto io non ho studiato queste sono cose che io sapevo già quest'inverno ma se il professore l'om interrogava come facevo a dirle ogni volta che mettevo bocca mi diceva se si va bene sei z quindi dopo e dopo beh io sarà proposta con un 7 e la mia paura è la che l'anno successivo avrei incontrato questo professore avrei avuto delle grosse belle senz'altro è invece il professore è stato spostato in un'altra classe nurachi istituto e quindi mi sono trovato a un professore dove veramente le cose erano spiegate benissimo si poteva discutere e e la cosa è se poi gli ultimi anni sono stati migliori è invece secondo lei oggi la pagella dei ragazzi come è vissuta guido soldi e parere che sono un ragazzo studiato le cose le sa e vissuta bene non chiuse sono traumi netto del neri confronti della famiglia semo studi non ti applichi la pagella in un trauma è un clown perché la vergogna di presentarla a casa se si è timoroso o se no la sfacciataggine di dire ma si tanto non succede niente cioè la maggioranza lo prendo come un gioco come se fosse che non sentono la responsabilità di quello che si poteva sentire noi cioè micheli sentiamo molto di più il fatto della pagella quindi si può dire che se dovesse fare un confronto fra i bambini di ieri e bambini di oggi che cosa si sentiva dire dai suoi quando portava alla pagella a casa dai miei progetto era sempre soddisfatti l'unico problema avuto questo contrasto orario che sono state rimandata ma non per colpa mia e quindi non oggigiorno non lo so come vissuto alla pagella perché il rapporto in famiglia è cambiato non c'è più il rapporto di una volta di quando i genitori cioè non lo so perché anti genitori mi sembra almeno gli ultimi anni che gli ho fatto scuola avevo di genitori che erano distaccati non gli importava non venivano neanche a colloqui quindi secondo lei rispetto a ieri i genitori devono dare la colpa più al possessore lì arriva con la colpa è sempre degli insegnanti anche se per me la base dell'educazione adia infami lisa e insegnanti può correggio può aumentare però è proprio cioè non c'è un rapporto il suo dire sì sì purché 6 bene e linee legato tutto diventa rispetto a ieri come oggi come ha gestito le situazioni difficili nel corso della sua carriera in classe allora io dirò ai primi anni non ho avuto dei grossi problemi gli ultimi anni si sono stati più problemi anche perchè all'inizio quando io insegnavo se c'era qualche bambino che aveva bisogno di aiuto non c'erano né psicologi che l'insegnante di sostegno quindi facevi l'insegnante e faceva l'insegnante di sostegno per quelli di diciamo che li prendevi più sotto l'ala e cercare di seguirli e di aiutarli adesso i bambini sono a parte il fatto che li ultimamente non so su su trenta bambini o 20 la metà saranno l'insegnante di sostegno per due o tre ore cioè è perché non è una carenza affettiva che per me non hanno in famiglia famiglia i genitori di oggi li vedi fuori aspettano i bambini stanno lì col cellulare in mano si preoccupano se lo portano al banna fa prodotto armi randy olson fatti al bar perché non esiste più file e la merenda a casa io ho fatti a volte mi domandava i bambini ma oggi avesse mangiato ammirata di merende oggi la mamma cosa vi farà una bella fetta di pane e olio riguardavano con due atti sgranati come dire no io c'ho come come saresti che ha detto mangiati alla luna io vado al bar e vi prendo quello no io c'ho la mamma arriva con le patatine la mamma mi porta e il kinder brioss cioè tutti avevano nessuno genitori moderni se non fanno di una fettina di pane e quindi già è il bello di una famiglia degli forse perché lavorano sono impegnati non hanno tempo io non lo metto in dubbio è più comodo prendere la merendina il sacchetto etarra al bambino magari è più di genico la mattina ma il pomeriggio almeno invece vedo che qui non c'è questo cioè ma è per questo che i bambini sono anche più [Musica] cioè più egoisti più invidiosi poi questa mania di divertirsi con le cose firmate prendere in giro e l'altro perché magari può venire una famiglia è leggermente più in difficoltà e cia il cappottino dell'anno prima o c'è una cosa diciamo che non è firmata una maglia che magari lele ma mai era presa al mercato cioè che questo consumismo ha rovinato le famiglie e soprattutto sta continuando a rovinare i giovani e la prepotenza dei giovani molte dovuta proprio da una base sbagliata quindi secondo lei e se prima in una famiglia il fratello più piccolo si metteva i vestiti del fratello più grande era normalissimo oggi non accadrebbe mai no assolutamente sono poi quelle famiglie che possono che passano un capo d'abbigliamento e poi quando si passava all'altro fratello già era stato sfruttato e se erano due perché se erano tre il primo passava il secondo e poi secondo la passava al terzo magari non succedeva con le scarpe perché le scale giocando fuori si finivano subiti quindi rispetto anche alla sua generazione ai genitori sui suoi genitori moderni fra virgolette considerano i giudizi che vengono dati ai figli in modo completamente diverso ma c'è sarete prima di tutto ogni figlio è la perfezione quello sì io non lo fa si è fatto così non è vero non è stato lui è la maestra che non lo sa seguire lo sbaglio della maestra o del professore lo sbaglio sempre degli insegnanti i figli sono sempre quelli di non combinano guai poi magari vengono fuori delinquenti che siano tutti così marisa i genitori magari poi si fanno influenzare quindi però già ho visto la differenza dai primi anni che insegnavo dai tempi che andavano a scuola i miei figli ecco oggi c'è stato un abisso un cambiamento facilmente e lei da genitori come valutava come vedeva le valutazioni che venivano fatte ai suoi figli dai due notazioni che hanno fatti i docenti ed i figli e delle buone valutazioni parte 1 che ad un delinquentello che quando lo per un tour avano veniva a casa il professore professore ha fatto bene perché io davo sempre ragione gli insegnanti perché prima devo sentire cosa mi raccontava il serio e poi cosa mi raccontava agli insegnanti e si faceva la valutazione quindi lei e della vecchia scuola sì sì la prima la prima cosa quando venivano a casa a piangere dice va bene domani ma dal professore li sentiamo cosa mi dice e poi tiriamo le conclusioni ecco un'altra domanda che mi viene in mente per esempio è quando lei andava a scuola venivate puniti oddio qualche volta sì soprattutto alle elementari la maestra delle ruote perdeva la pazienza ma non dico si mandava di essere lavagna perché non solo la bagna e l'ha attaccata al muro o java che dava un compito in più da sarah oggi invece le punizioni non si possono dare assolutamente dare una punizione oggi vuol dire tirarsi addosso non solo la famiglia ma tutti imparentati ma neanche come compiti in più secondo lei che già non fate uno dei troppi quindi figuriamoci perché poi ragazzi ora in anche più attività e chi c'ha lo sport calcio che il nuoto che parla calesse ma è giusto che sia così è giusto che si sfogano nello sport però i genitori devono capire che se il ragazzo ha bisogno di studiare va fatto studiare non va punito levandogli lo sport ma non va neanche va pulito levandogli le playstation la televisione e cellulari 14 15 anni evitiamo di dare cellulari e bambini delle elementari assolutamente d'accordo su questo volevo chiedere un'altra cosa non mi ricordo più asi lei a durante il percorso scolastico svolto religione oppure educazione civica vice vicari una materia di obbligo era legata alla storia e la facili per forza religione si come marco ce l'avevo anche se avevo professori di religione alle superiori che ogni tanto per stare finale quello in classe mi mandava fuori in segreteria o a prendervi qualcosa ma perché era un pochino curiose lo mettevo in crisi li facevo calcolando che sono andata a scuola negli anni 70 io che al professore richiedevo abbia lui si parlava della madonna della virtù e unitaria della madonna io che lo contrastava e gli dicevo ma la madonna non poteva essere vergine perché si ha avuto un bambino mi ricordo erano 72 76 e allora delle volte non voleva queste battute e con una scusa ma l'armani allontanava dalla classe un'altra domanda che mi è venuta in mente questa secondo lei il materiale didattico nel corso del tempo è migliorato o peggiorato oppure per determinate fasce d'età può essere troppo allora è cambiato tantissimo materiale didattico per le elementari noi avevamo due libri uno di letture un sussidiario si chiamava dove c'era l'italiano scusa storia pro grafia e scienze ora hanno gli quello di scienza è quello di storace hanno troppi libri non si può alle elementari mettere tag cioè dai una cosa semplice nonno nonna così complicata perché già un bambino si perde un bambino che viene andare la materna che si trova all'improvviso catapultato già in un mondo si studi e delle cose è logico che poi va da un pochino in tilt e per quanto riguarda le scuole superiori beh non credo se il materiale didattico molto più approfondito magari professori ordinano un libro poi ne vogliono un altro in contemporanea con quello perché colmare le carenze qualcosa di cambiato cioè senza e quindi se a positivo sia negativo per fermarsi per certi versi è negativo soprattutto alle elementari io non darei tutti quei libri tutti che stanno usando ora ultimamente mi perdevo io quindi le reyerine olivetti si perde ma lei come valuta va ai suoi studenti con prove scritte miste o solo orali ma secondo delle volte facevo fare le prove iscritti perché purtroppo l'ho scritto deve rimanere però a volte io anche dall'intelligenza dei ragazzi dalle domande che mi poneva lodare le due cose che volevano 3 dispiegarsi già di poter ricattare una valutazione e ha fatto fare gite scolastiche e lavoretto in classe gite scolastiche sì abbiamo fatte perché purtroppo sono nell'ordine e magari non solo la classe con due o tre maestre che si portavano bambini abbiamo portato in diversi posti abbiamo fatto anche lavoretti in classe soprattutto alle elementari lavoretti si fanno per fare un regalino al papa per la festa del papà la mamma ma per la festa della mamma il pensierino per il natale o per pasco questi lavoretti vanno fatti ai lavoretti normalissimi che potevano fare bambini anche durante la sua infanzia venivano fatte gite fuori porta ai lavoretti extrascolastici mai lavoretti essere scolastici ai per noi non è che se ne faceva tanti ci facevano fa disegni una letterina a natale da mettere sul piatto di babbo non gli si chiedevano i regali poi non so la festa del papà e della mamma delle due cartoncini colorati mentre logici e scolastiche ne abbiamo fatti tanti perché io vivevo nella maggior parte della mia vita l'ho passata in un posto dove ci sono tanti castelli quindi spesso andavamo a gradara a vedere il castello alimini vedere quello del malatesta quindi se ne abbiamo fatti e diversi oppure un socio cresceva il castello di san leo perché pensavamo nostradamus che era stato lì quindi come come gli stessi ne ho fatti diversi pure ha poi c'era tutto cioè una era fissa normale si faceva una volta l'anno quando si arrivava personaggio è appunto andavamo a vedere questi castelli e se no durante a volte per esempio se la giornata arabella ammesso ci portava fuori a raccogliere le foglie il bosco poi c'è un signore che ci spiegava le varie foglie come erano di quale pianti erano quando lei andava a scuola quando innanzitutto quando aprivano le scuole e quanto duravano allora le scuole aprivano il primo ottobre era ragazza allora la scuola prima il primo dottore e chiudevano verso il 10 15 di di giugno poi a natale c'era e c'è stato un periodo che a natale si facevano poche vacanze perché mi ricordo si faceva dai 23 al 2 gennaio e poi si torna a scuola il 13 come mai ma preso lo stato che cosa aveva ma questo è durato pochi pochi anni e poi poi noi periodo quando io andavo a scuola era un periodo che c'era tante vacanze perché una volta c'era un salto una volta un'altra festa che poi sono state tolte dal calendario e quanto duravano invece le vacanze estive e come le passava le vacanze estive duravano dalla metà di giugno al 10 12 15 giugno fino al 3 al 30 di settembre come le passavo passavo a divertirmi tutta l'estate la piccina logicamente con tutti i miei compagni delle elementari e con quelli per quelle che poi si è fatto anche le medie insieme ripassavano giocando a tutti i giochi possibili e immaginabili che erano sulla fantasia si poteva inventario per esempio o per esempio giocavamo con la palla taglia avvelenata ma in giardino a fare affari le cuoche con la terra ed erba si faceva finta di mangiare di fare da mangiare oppure in una stanza aveva una stanza una signora ci aveva dato una stanza del suo garage che era vuota figli che facevamo l'ambulatorio è il dottore corsi giochi che è fantasia in quel momento che ci si lava su ed erano tutti inventati invece il materiale didattico veniva fornito dalla sua rho la materiale didattico si per fornito dalla scuola noi portavamo solo l'astuccio con le penne questo gli alimentari poi alle medie non avevamo la cartella della cartella elementari alle medie poi era di moda legare i libri con le con una fascia e teneri bei libri in braccio e quando andava alle elementari e portava sì avevamo un grande ulino niro tutti nero i bambini a quel fiocco rosa e maschietti col fiocco è invece quando andava alle superiori dove si svolgeva i compiti e soprattutto aveva una divisa scolastica o non avevamo divisa scolastica e compiti avevo la mia cameretta con la mia scrivania lisi gelo come il no questa è una calle media dell'esame di maturità si ricorda qualcosa esami di maturità è stato l'esame più più diabolico che possa avere avuto perché la classe era molto prestito era la mia avevamo due maschi che facevano che il 500 quindi quando siamo stati ammessi agli esami ci avevano già pochino abbassato la media proprio perché non è poi sapevamo all'ostruzionismo contro di loro quindi e quindi siamo andati dei tempi gli esami si facevano due iscritti e poi c'erano da fare gli orari che sceglie uscivano delle materie che due sceglie vite le due serie sceglieva poi il commissario in velocità accompagnava oppure nella commissione e quindi non io mi ricordo che volevo portare alcune materie poi professori non ho obbligato a fare italia negativo e poi verrà cambiato ha messo filosa uscirà comunque però quando è stato al momento degli esami è stata la cosa venne destinato perché se siamo stati al mese contenuti base sono stati promossi tutti con di voti altissimi il più basso da noi è stato un 42 che risponderebbe oggi ha per noi a 7 e in tre abbiamo preso 60 complimenti e poi diversi 50 50 46 abbiamo stato veramente siamo stati all esame abbiamo sorpreso tutti la commissione il professore che ci ha accompagnato la nostra i nostri insegnanti che quando hanno visto quei voti al mito che c'eravamo ubriacati per quanto riguarda le attività ludiche secondo lei rispetto ai bambini ieri i bambini di oggi tornerebbero mai a fare i giochi che facevate voi non credo perché il mondo si e volti e le cose cambiano e quindi non credo che tornerebbero ci può essere qualcuno che magari può essere attratto non lo so noi giocavamo alla maestra presente uno di noi faceva la maestra e gli altri cose che non credo che lo farebbe per quanto riguarda i docenti secondo lei c'erano preferenze per alcuni studenti da parte dei docenti si sono state preferenze non di quadri mentali perché elementari violento una maestra d'oro che fino a poco tempo fa che ancora era viva andavo a trovarla lei non aveva preferenze ray era molto neutrale però hai le medie e superiori si sa per esempio i medici era professore di disegno che avevo in simpatia solo disegna va bene gli altri e ai superiori avevo un professore che sinceramente guardano molta simpatia e quad interrogava se uno è nella sua sempre con sé nella 2 ott simpatica veramente si erano i suoi simpatie alzava il punto è se vi dicevate non aveva studiato lasciamo perdere invece e voi come venivate valutati dai vostri docenti ma io sinceramente non ho mai avuto problemi a scuola quindi ho simpatia non simpatia l'unico problema e lo ha avuto l'anima con questo professori seri hanno poi per il resto le cose sono state non mi sono mai lamentato dei voti ma da voi c'erano più scritti più ora li ho visto no era visto lo facevamo sia scritti e orali e perché ami e tempi chiamano avuto nello scritto il voto e quali erano le nostre aree in cui eccelleva e preferiva a scuola le superiori alle medie allora li ha sempre preferito matematica per me matematica era il noto risulterà o perché avevo la mente matematica e quindi riuscivo però me la matematica è sempre la cosa temi più più stima è piaciuta di più me la cavavo anche nelle altre materie perché sia psicologia italiano o alle superiori sono sempre cavata su tutte anche vero che ho sempre avuto delle buone medie ad eccezione di quell'anno in questo professore ho avuto questo contrasto siamo stati lì mi dica lei quando andava a scuola non essendoci computer possedeva enciclopedie o manuali per fare ricerche o surreali studiare sì io avevo leggere la mia prima enciclopedia è stato a conoscere sì mi guardate bisognerà stravolta perché era un ciclope di a dove c'era di tutto è stata rappresentino pd ha causato elementari e medie poi dopo le superiori avevo i dieci più della garzanti unicef a pedine dove c'erano praticamente tutti gli argomenti approfonditi come potevano essere approfonditi negli anni che andavo io ok e poi se nostro libro per e ancora dieci più si poi sì la mia premessa propria sono stati il 15 dei libricini dove c'erano tutti gli e disegni le però quella non so che fine ha fatto forse bull sarà a qualcuno che ne aveva bisogno me la ricordo poco anche perché non sapevo che lei che quando avevo questo e poi conoscere sì l'ho usata e anche questa rubata a dei bambini che dopo ne avevano bisogno tanto io avevo preso l'altra dei dieci chiudere la garzanti quindi conoscere l'avevo passata anche perché non solo si passare i vestiti si paga ma anche libri perché magari uno se lo poteva permettere l'altro aveva bisogno di studiare non aveva i libri e quindi usa usarlo anche questo primo ok perfetto la ringrazio e stata molto esauriente ovviamente lei dal consenso se vuole glielo firmo così è a posto e tranquilla bene la ringrazio grazie a lei arrivederci ricordi che mi ha fatto fare

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L’intervista, della durata di 42:54 minuti (link: https://www.youtube.com/watch?v=axeAPbqDJog&t=966s), affronta le memorie scolastiche e professionali di Manila Belluzzi. Nata nel 1955 a Castelverci, allora nella provincia di Pesaro-Urbino (attualmente in provincia di Rimini), è entrata di ruolo nel 1975-6. È stata collocata in pensione nell’agosto 2019 – un anno prima dell’emergenza del lockdown e della didattica a distanza. Il suo percorso scolastico, invece, si è snodato tra il 1961 – anno in cui è stata iscritta come alunna di scuola primaria – e il 1973 – anno in cui ha completato il quinquennio dell’Istituto Magistrale (quadriennio con anno integrativo per chi avesse voluto proseguire con studi universitari o conseguire il diploma). La sua esperienza è stata, dunque, caratterizzata dal contesto socio-politico del centro-sinistra, delle contestazioni studentesche e, negli ultimi anni, dall’emergere della strategia della tensione (Crainz 2002, Galfré 2019).

L’intervistata si sofferma sul periodo delle scuole elementari, da lei frequentate in una pluriclasse, in quanto lei stessa, da insegnante, ha cominciato insegnando in ambienti consimili. L’esistenza della pluriclasse secondo lei è stata necessaria per le lacune nel trasporto pubblico, sanatesi (almeno parzialmente) negli ultimi decenni. Nel giudicare retrospettivamente quell’esperienza, Belluzzi afferma che la pluriclasse non richiedeva negli alunni uno sforzo cognitivo paragonabile a quello necessario per frequentare una classe normale: è un giudizio condizionato soprattutto dalla presenza dei compiti per casa, che l’intervistata e i suoi compagni erano liberi di svolgere quando l’insegnante si dedicava alle altre sottoclassi. Lo sforzo intellettuale, secondo lei, era massiccio soprattutto per il docente, in quanto lei stessa, quando si ritrovò a insegnare in una pluriclasse, dedicava gran parte del suo tempo extra-scolastico nel pianificare le attività didattiche previste per i diversi gruppi. Ricorda di aver svolto l’educazione civica, introdotta nel 1958 con una legge voluta dall’allora Ministro Moro (de Giorgi 2016).

Per quanto riguarda la carriera scolastica, dei primi anni di servizio Belluzzi (vincitrice di concorso un anno dopo aver conseguito il diploma) ricorda la difficoltà nel gestire, senza l’insegnante di sostegno, classi delle elementari in cui erano stati inseriti alunni con disabilità: la L. 138/1971, che aveva “sospeso” la formazione di nuove classi differenziali, aveva predisposto l’iscrizione degli alunni con disabilità nelle classi comuni senza, tuttavia, prevedere un insegnante di supporto alla didattica (Piccioli 2017, 92). Solo con la L. 517/1977 l’insegnante di sostegno sarebbe stato inserito anche nelle classi comuni. Tra gli altri cambiamenti legislativi che cita, figura il tempo pieno, introdotto con la L. 820/1971. Particolari difficoltà, sostiene, ha comportato per lei la digitalizzazione delle scuole e delle sue strutture, in primis quella della lavagna d’ardesia, sostituita (o affiancata) dalla LIM: «io abituata fin da piccola a scrivere sulla lavagna con il gesso sentire quel gesso che strideva ho avuto grosse difficoltà» afferma dal m. 11.26. Altro cambiamento per lei negativo è quello che concerne i rapporti con i genitori e le loro modalità di approcciarsi all’istituzione scolastica: «Prima di tutto, ogni figlio è la perfezione quello il figlio non lo fa, se ha fatto così non è vero non è stato lui è la maestra che non lo sa seguire lo sbaglio è della maestra oppure del professore, lo sbaglio è sempre degli insegnanti i figli sono sempre quelli che non combinano guai», afferma dal m. 23.48.

Nel concludere l’intervista, Belluzzi rievoca l’esame di maturità: «l’esame più diabolico che potessi aver avuto» (dal m. 35.38), i cui esiti sono stati, tuttavia, soddisfacenti.

Fonti

Fonti bibliografiche:

F. De Giorgi, La Repubblica grigia. Cattolici, cittadinanza ed educazione alla democrazia, Brescia, Morcelliana, 2016.

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

M. Galfré, La scuola è il nostro Vietnam. Il '68 e l'istruzione secondaria italiana, Roma, Viella, 2019.

M. Piccioli, Il processo italiano di inclusione scolastica nella prospettiva internazionale: i Disability Studies come sviluppo inclusivo, "Formazione, Lavoro, Persona", n. 20, 2017, pp. 91-99.

 

Fonti normative

Legge 30 marzo 1971, n. 118, Conversione in legge del decreto-legge 30 gennaio 1971, n.5, e nuove norme in favore dei mutilati e degli invalidi civili (GU Serie Generale n.83 del 2-04-1971), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1971/04/02/071U0118/sg

Legge 24 Settembre 1971, n. 820, Norme sull'ordinamento della scuola elementare e sulla immissione in ruolo degli insegnanti della scuola elementare e della scuola materna statale, (GU Serie Generale n. 261 del 14-10-1971), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1971/10/14/071U0820/sg

Legge 4 Agosto 1977, n. 517, Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione nonche' altre norme di modifica dell'ordinamento scolastico (GU Serie Generale n. 224 del 18-08-1977), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1977/08/18/077U0517/sg

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