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Sognarsi la scuola. Memorie d'infanzia

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/523
Scheda compilata da:
Chiara Martinelli
Pubblicato il:
26/10/2021
Nome e cognome dell'intervistatore:
Chiara Guidi
Nome e cognome dell'intervistato:
Franca Lattanzi
Anno di nascita dell'intervistato:
1967
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola dell'infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria di primo grado
Data di registrazione dell'intervista:
1 maggio 2020
Regione:
Umbria

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1970s 1980s

buongiorno io sono gli arabi di e sono qui per intervistare mia madre per indagare nelle sue memorie d'infanzia allora presentati e io sono lattanzi franca sono nata il 12 maggio del 67 dal piano scalo in casa genitori erano contadini come sicuro sempre al piano che allora continua a di dare al piano dove si trova abbiamo piano provincia di terni in umbria quindi ha più una realtà contadina si sono rimasta legata alle origini siamo l'intervista parlando della scuola per quanto sempre sei andato a squola fatto fino alla terza media scuola elementare ce l'avevo vicino andavo con la bicicletta accompagnata da ieri il fratello dalla mia madre perché più grande di quattro anni quindi quando ho iniziato la prima lui faceva la quinta ma poi di rizzato però era una classe molto piccola sembravamo abbiamo piccolo paesino come mai non ha continuato dopo la personale perché essendo una famiglia umile non si usciva mai quindi avevo il terrore di spostarmi dal paesino poi diciamo che le mie compagne comunque siano continuavo a nessuno costa paura un po pure perché diciamo per il lato economico un po perché ho paura a spostarli in povere ho deciso di andare a lavorare quindi per dieci anni sono andato a lavorare finita la scuola anche se poi mi sono pentita perché per un anno intero continuato a sognare la scuola ma era più forte la paura di spostarvi che era combattuta insomma mi ha detto che raggiunge vide elementari una bicicletta invece la se per me che allora la materna all'asilo diciamo ci veniva a prendere il pulmino era gestito da suore che ti volevo bene dell'anima però certo i primi tempi è stata dura perché per lasciare la mamma insomma dicevano che le suore ti dicevo garden si preoccupi di fineco fatta 100 metri poi smette di piangere dopo invece mi piace talmente tanto la sigla poco compagni stata una bella esperienza comunque sia ci facevano fa tante recite risore mi volevano bene anche insieme mi trovo benissimo eravamo sempre il gruppetto che poi comunque sia preso ritrovata negli elementari se c'è stato qualche bambino che non veniva all'asilo bene sembrava una strada del maestro perché non ne frusciando al di fuori della scuola cioè non avevo visto mai per ritrovarli poi nell'elementare in questa classe tutti seduti carità con qualche bambina che non ho visto vari mi ricordo ancora il primo giorno di scuola le emozioni insomma ci facevano accompagnare anche a scuola diciamo dentro la classe il primo giorno ci ha fatto venire anche quelli della quinta che comunque sia si sostenevano un po però ben ricordi insomma invece di andare le medie grandine sempre con pollina magari dei batteri accompagniamo insomma nel senso non c'era un totò rally che si controllava c'era un po di confusione di dentro perché arrivi un bambino e ricordi come veniva organizzata la giornata scolastica come veniva scandire il tempo come erano divise le elezioni va bene c'era una maestra sola che ci faceva tutte le elezioni ci faceva matematica italiano religione qualche porta ecco il prete del paese a darci un cenno di fuori di prete solo una maestra o un maestro che in quinta poi ci fu un maestro grandissimo anche noi ci ha fatto delle belle cose per indirizzarci poi nelle medie che ci faceva già fare con fogli protocollo è un inizio di temi cose ci faceva fare magari delle piccole gare tra di noi che alla fine c'erano dei piccoli premi uno scotch e dico colla qualcosa però venivi premiato per essere stato cercato da essere più bravo insomma testimoniali articolate e sta cosa come ti rivolgevi insegnante ma c'era molto rispetto tra qualche spezzone qualche maschietto un po più agitato c'è stato sempre però gli alimentari l'asilo era più cioè il più timore poi delle medie stand si è creato di una sorte dei ribellioni nei maschi insomma c'è stata un pò più di confusione comunque sia ecco c'era diciamo il 3 del paese comunque sia sui maschietti insomma se facevano confezione venivano anche tutti quello così bacchettati con la frusta sulle mani magari cose piccole e così per metterle gori magari riportava una fa una passeggiata per uno che dava spinte o cose così e allora veniva richiamato un po all'ordine con la forza diciamo oppure ecco magari se sul pulmino nelle medie parlo non la syco certo facile una confusione cioè l'autista faceva scende proprio e ragazzini e poi c'erano da casa a piedi tipo devono fa anche tre chilometri se facevamo fusione se scendi e il giorno dopo ci pensare comunque sia mandata a casa non è che il genitore e riceva perché lui che ha fatto scelte dove sta pure certo conierà zitto perché cioè capito da prendevano con te a differenza da adesso magari che se diciamo una maestra fa i genitori analitica la maestra invece prima non era così da casa ci prendevi no diciamo non so se però ricordare che facevano ricordare sta cosa che a terne capitato di saltare lezione giusto ecco una volta che ho fatto in un piccolo intervento no no non si dice no per fare per aiutare a casa questo no perché magari essendo contadini gravi il pomeriggio però a scuola notches andava sempre c'è un rispetto e tutto quanto per maestre anche per le semplici e pdl c'era una bidella del posto che comunque sia ti aiutava mi è capitato anche di dimenticarmi la cartella al primo giorno da prima elementare per me è stata era una disperazione non aver lasciato la cartella scuola mio fratello con tanta pazienza ma accompagnata a casa di questa bidella lei è venuta aprirmi anzi se anche se mi diceva ma lascia la perda almeno non fa i compiti di invece per me la livella la protesta che dicevano lascia perde dei tag o fili per me invece era importante la maestra la bidella insomma valutarli con tanta pazienza ci ha riaperto era una cosa molto ristretta le attività scolastiche non didattiche che cosa comprendevano gite sporno leggi non c'è non solo una volta lo ricordo sono data la città della domenica perugia è capitato solo un anno ora mi ricordo ma con classe se non leggete non c'erano però riflettiamo giorno ci facevano uscire fuori c'era un bel prato che facevano costruire con lamine cose così oppure giocavi a campana oppure qualsiasi cosa tra di noi c'era la tv da fuori quando c'era il sole ci facciamo fare delle belle passeggiate rc tesi c'erano per natale carnevale ci faceva mascherare così non si cita questa della sigo alla siria c'erano molte rappresentazioni se questa con le farfalle a destra politica si erano me le ricordo al coro e se vestiti quale sei questa qua questa piccolina e anche quelli delle elementari e una recita di natale quest'acqua scale questa questa quando questa dinamicità di natale tutti mascherati pò abbigliamenti insomma decapoli potevi racimolare perché è che spendeva i soldi insomma detto che creare vestiti quali erano le attività principali a scuola alle attività di gruppo le discipline specifiche ricordi qualcosa in particolare l'attività del gruppo è così tante volte succede facevano andare insieme altre classi per creare dei disegni dei cartelloni tant'è vero che una volta avevamo partecipato a un concorso su proprio sulla rai scommettiamo che avevamo mandato questo disegno fatto da tutte le classi però diciamo 23 per ogni classe formati diversi gruppi c'è uno tenuto tanto pensavamo di arrivare con punteggio non abbiamo vinto però abbiamo visto il disegno comunque apparso sulla televisione che per noi era una cosa grande si facevano stati lì da insieme ci facevano stare insieme alle altre un pasticcio altre cose va bene la caccia ma un palestro che quello che se riusciva a fare nella classe nel corridoio quando pioveva o fuori così oppure c'erano i money che cosa con le maestre magari per compleanno il primo elementare mi hanno regalato un rientro che costa troppo stata delle fiabe non avevo regalato quello il primo compleanno in prima elementare la maestra ci offre ad aver comprato un libro per ogni compleanno era una cosa carina come veniva vissuta da consegnare la pagella detestati sempre come cura che magari prendevi non lo hai fatto con la stessa quello che pensavano i genitori che per i fan e non è che andavo via male mi piacevano infatti sostanza va bene e la tua pagella l'ho vista è abbastanza buona si è finalmente perché mi impegnavo almeno credo certo che il fratello è rosa facevi educazione civica generale e così parliamo degli spazi scolastici ed extrascolastici come erano suddivisi gli spazi scolastici le aule corridoi bagni investimenti arbitrali c'era come poi rimasto adesso la scuola amber salone grande li facevamo le prove delle recite tutte insieme poi c'erano le cinque classi prima seconda fino alla quinta e poi c'era la stanza che ci faceva tipo laboratorio che c'era dentro di tutto anche pomeriggio magari se anche ritornati plico non mai estrema color ragazze che ci insegnavano un po costruire dei vasi cose così e poi c'erano due bagni davanti c'era tutto il prato così non è una grandissima a scuola dieci persone insomma delle classi più o meno 10 12 perché poi insieme piccolo comunque sia ci avevamo due scuole una allo scalo e una al paese distante cinque chilometri però c'erano due scuole elementari mentre le medie eravamo tutti insieme poi scuola materna le gambe erano mister cioè maschi si è certo 3 femmina lava ma estate fazi e c'era crocifisso in classe si certo era consentita andare in bagno durante le lezioni sì certo però non è che dove sta tutte le tutto allora chiede dal bar bagno médical ma era un modo per incontrare qualcuno no eravamo talmente germi quali erano come venivano svolti compiti per casa davoli compiti tipo problemi beni così normali come credo che si fa adesso insomma è come venivano svolti da sola che deve aiuto a qualcuno la maggior parte da sola però poi è capitato pure delle volte che non ce la faceva allora chiedevo a mio padre e mia madre insomma che meglio dava un po alle elementari anzi qualche una volta è successo o più di una volta non riuscivano a loro andava da un secondo zio che mentre magari faceva dei lavori però mi aiuta a risolvere i problemi mentre all'asilo certo quando facevi vabbè recite così nei piccoli all'asilo però c'è so bene ricordi che alla si commettevano a dormire che cos'è che sopra il tavolo noi mi ricorda sto particolare che non volevano dormire con la mia compagna richiamo a pezzettini di carta che ci avevamo a disposizione lì vicino se il vangelo album addirittura per far passare il tempo perché ci dicevano adesso tutti zitti si dorme però capirai l'articolo a destra sul tavolino dormivamo poi li si diceva la mensa per all asilo si ti facevano buona minestra me lo ricordo molto può invece la colazione si portava un piccolo cestino una mail a frutto così che durava fino al pomeriggio c'erano dei giochi una tendenza di era bellissimo c'è una credenza molto ampia con tutti i giochini pickles è stato bravo tavolo dei giochini con non certo quando dormivi scapito di tutti è basso ne eravamo possederli enciclopedie libri e manuali persone qualche volta parte all'enciclopedia cioè la nuova enciclopedia che è stata comprata giato il mio fratello dopo la usavo molto riviste tante province polveri asi la usavo le ricerche magari anche coi compagni con la bicicletta si andava un po cassetti tra una parte e l'altra si facevano ricerca insieme altre cose alle elementari ecco ci avevi un libro solo non è che ci avevi come adesso tanti libri c'erano un libro che ti veniva dato comunque sia ma sempre parlando dei compiti dove venivano fatti i compiti che dentro casa se ti volevo se noi cioè io vi a casa c'è parecchio spazio sul tavolino esterno magari poggiate sulle scale però cercavo da star sempre un po non c'era confusione certo certo magari se dovevo dalla famiglia che ne so tipo fieno tipo pomodori dico cose così cercavo di a farlo la sera tardi oppure cerca mento da far questo punto dei faccia aiutare la famiglia quando non avra compiti da fare oltre ad aiutare la famiglia cosa facevi non è che ci avevi gli animali nell'animale ttv cercavi cercavo io anche di [Musica] ho preso anche cinque secoli chi per riuscire da da farli crescere volevo vende chissà che ci voleva comprare poi invece è stata la disperazione perché gli portavo tutte cosette tv a erba così oppure non lo so facevi avevo delle zucche grandi gialli dentro charlie semi kv questi segni che può venire a venderli così nei piccoli che faceva minori oppure ci avevo vabbè vari giochi insomma altalene e biciclette cose così coi vicini di casa ragazzini come grandi si riuniranno oppure magari quale semplice buste del telefono dello zucchero oppure delle cose sotto i camini cose giocate gotico create affaire cose così semplicemente certo non è che ci avevamo grandi giochi però mangiavamo un po stava applicabili ci stanno tipo cataste di pieno da via e arrampicate su ste grandi cose grandi presse che formano un antico pagliai e giocabili a scivoloni oppure a quello che volevi giocarsi si divertiva per nascondino altre cose ci avevo a dei pattini così che avevo ritrovato non so dove la casa tipo abbandonata andavo con questi pattini sul pavimento e poi alla fine stavamo per paura che ci cade come l'ha nascosto il gruppo più trovati bastava soltanto così semplicemente come era un l'arredo della cameretta narratore una beretta era semplice 2 lentini io mio fratello due comodini perché la stanza era piccola però semplice non ci avevamo l'armadio fanno decidere di bandi stavano insieme ai suoi diciamo perché fino a 23 anni abbiamo abitato con gli anni con ogni dalla casa poi papa ha deciso di alzare una casa sopra dove stava una stalla sotto c'erano dire vitelli che facevano allenamento e quindi ha usato questa casa sopra semplicemente aveva creato delle stanze però semplice perché ci sono andata quando c'avevo tipo 4 anni così prima milano insieme ai nonni e zii così e la camera dei sicuramente quando stavo dai nonni stato insieme alla camera dei papà la mamma ma come la rivolta sinceramente questo è quanto dovevamo le vacanze estive dove si passavano cosa facevi gestire come adesso stavi a casa sta nel caso solo l'unica cosa che aspettavo che venivano la zia da dal piemonte con due figli il marito no perché faceva il carabiniere quindi portava giù duro e lui ritornava in piemonte però tutto l'estate loro stavano lì diciamoci avevano una piccola casa vicino a noi quindi stati in compagnia con persone che non vedevi per tutto l'anno e le strade stare insieme giocavamo eravamo un gruppetto ancora più grande in vacanza devo andare che ci avevi da fare dall estate si sono un pò come di cose così non sono andata mai in vacanza allora parliamo dell'attrezzatura didattica quali oggetti aveva in classe penne quaderni libri e quaderni l'astuccio che l'aveva usato dalla prima elementare fino alla quinta certo nuovo magari in prima ci avevo questa borsa che me la ricordo rossa una cartella che ci mettevi dentro i pro quaderni matite si e le cose così non è che ci avevi poi nelle medie vabbè diverso perché le medie ci avete altre cose le medie ci andate magari con la cinta c'erano due cinte hrustic allacciati che tenevano di libri un eventuale no con la cartellina insomma ce l'avete il grembiule blu io qui ho due quaderni e questo è il primo quadernino poi mi domando perché voi non ce l'avete perché noi c'eravamo una maestra sola 15 ha fatto il primo quale ordino voce quaderno nei matematico tema invece lei ci ha creato questo quadernino con la foto prima e ancora crescita si e di scrivo tutti il primo giorno accompagnata dalla mamma che la strada cioè semplice rocco bei ricordi sopra c'è statino se molti disegni molti disegni mi piaceva tanto fare le cornicette poi mi piaceva disegnare mentre disegnava abbastanza bene c'è poi una pagina adesso che sta a vedere che parla di una preghiera per una mamma che era morta e meno ricorda sta cosa per la mamma di paola c'era un foglio le cose grandi ci facevano scrive infatti la cartella rossa si vede gli oggetti della scuola non so se si vedono disegnati sì molto cellini fatto proprio quel giorno il piano scalo tutte ste cose proprio precise trend europeo tv ha sbagliato labour non si tutte le cose c'era si vede molto della realtà contadina se la colazione domani a domenica poi c'è con l'eterno riposo ecco questa sicuramente era per il contadino aral a terra sul trattore rosso di coppa matera già rosso e l'altro invece l'atto ciò non ho fatto creare dc create un una fiaba io ho scelto sempre una fiaba molto triste però era riuscito tanto bene che l'ho conservato così dice mi farai a va in paradiso fatto marino va tutto cornice ad una storia molto triste però in effetti sale in paradiso la nonna tutto quanto sì però fatto vedi con tanta pazienza voi figli ci avevano fatto creare sta cosa carina creare dei piccoli libri avevi conte per la scuola e fazzoletti di stoffa di carta portavi dei giardini a scuola no come ci avevo il fazzoletto di stoffa che poi si lavava parte di carta insomma specialmente nelle elementari del grembiule magari tante volte che facevamo le castagne c'è nascondevo le castagne cotte sbucciate quando proprio ciò che fare qualcuna è nascosta al pala va già oltre la colazione va bene giochini no non si portavano giubbini una scuola no ti sei mai sentire a disagio per non avere la stessa attrezzatura didattica dei tre compagni o viceversa eravamo qui a paese che era tutti se tutti i contadini quindi il minimo essenziale di tutti no questa cosa no in casa tua sei arriva tv si ha di molto grande con coniglietto so che non so che fine ha fatto si cela una televisione e uno anche una radio molto grande certo si sentiva che c'era una cartoni animati sulla televisione cioè telegiornali carosello tiri venne in mente e all'ostello poi dopo carosello tutti a dormire ecco le trasmissioni che iniziavano tardi la mattina parte male a scuola del gestore sale siano tardi e poi quando aveva una sera non è che il trasmissione finivano insomma quanto influenzavano media sulla quale sulla tua vita la pubblicità erano carine calimero cose così non certo per comprare delle cose perché non è che ci andavamo noi forse la famiglia qualcosa se dei detersivi qualcosa penso che invitava le pubblicità nel senso prendeva quelle cose di seguivi documentari sulla previsione numeri ricordo insomma nelle medie si quante la più grande va l'elementare all'esilio non ci interessa all intanto la televisione perché documentali numeri di porto suppongo che non c'erano videogame no l'elastico per far sì che folk ed anche salta vi era un elastico retto da due persone a voi non ci avete mai trovato diretto da due persone con le gambe prendevi piedi un elastico e sul pavé da una parte un'altra faceva una sorta di gioco se dove intrecciare era molto divertente e semplice l'astico tipo delle mutande e riuscivo a fastidiosi società ma così no sulla divisione quali sono stati film determinanti della tua vita quanto hanno contribuito nella tua formazione vai di piccoli da seguire vabbè qualche serie così firme importanti no che cosa facevano volta che avere fini che comunque ti guardava la televisione giornate con qualcosa ma la televisione può giocare ecco fuori col pallone ritorna con i vicini di casa del giovane spesso quando non ci avevamo da aiutare ecco in avanti piccole cose così o magari nella casa ci si aiutava speciale ecco ciao dei violini il primo grembiulino piccolino ecco con rose riservata grant è la vera i piatti è tutto creato da ecco sempre dalla mamma arrangiata con le macchine da cucire nella casa aiutava molto perché anche perché eravamo non ci stava spesso primo uomo colto nel padellino perché mi sembrava da record di sacchetti perché lei non c'era e compagne allora ho preso un padellino dico adesso pro cuocere il nuovo era molto buono sempre sentire piccolini però arrangiati così a per testare i soli in casa niente legge vi si ride scuolabus poesia in quanto e porta numero negozio che compravano dei piccolo giornaletti di voto polino che ha già c'era molto di raro ecco quando sono stato operato mi ricordo che nello spedale mi portavano tutti sti giornaletti modo può magari topoline che mai stato operato di ernia perché io sul trattore con rimorchio dietro intanto che camminava magari saltavo il giorno d'improvviso non è uscita fuori questa cosa dovuta sicuramente ai santi che faceva dappertutto poi ecco giornalini lilla o mantenuti e leggevo quelle cose così potremmo aveva regalato come ricordo per piccolina stampandola che era tipo parli non era una barriera tipo partica ancora cielo nella cameretta per me fare una cosa grande perché a casa magari giocavi quando stavi nel campo prendevi dei della metti de delle viti e formali dei cavallini oppure la cosa del jir del granturco la pannocchia co capelli sembravano bambole the creabili di sempre il gioco e così artigianali proprio poi ecco magari apple sa che poi era piaciuta piano volta era venuta una signora e mi insegnava a fare l'uncinetto quindi io ho già da piccolina mi mettevo leggo stone cinetto ho creato molto centrini molte cose venne realizzato sulle mani qualcosa era bello per i piccoli da e insegnava ste cose i ferri di fabbriche la maglia con me piacevano ma dolci netto ha fatto delle grandi cose anche 23 tovaglie enormi coperte poi più grande è certo però è iniziato già da piccolina quando c'è un tempo dettero un libro sul cemento pazzini pazzini per le bambole anche se ceramico per ogni chiavi dei piccoli vestitini se sa come erano usciti però si certo a creare magari la pappa da cappellini cose così danny watts e puniti in classe è fuori dalla porta se facevi qualcosa che non andava no in classe no classe non è che ti mettevano addosso questo no però gli urlacci sì mai ricevuti no mai avuta è un prova era una piccola vecchietta che dicevano stato bravo ricorda cercavo da rispettare le regole insomma se come venivano vissute comunque se alle connessioni a casa degli altri compagni lo so se qualcuno ma pure qualche ceffone penso che se però non è che ci aveva già da piccola dove riuscì a capire che se studiavi lo facevi per te se prenderemo i barbudos i genitori erano contenti però tre facevano capire che comunque sia a tutto che poi ti sarebbe servito a te se prendevi in quel voto di una bella pagella comunque si è quindi venivano premiati se che fuori pervenuti certo premiati così ma no concorso il materiale anche te fuori di quelle piccole gare però bravo giada che dai vicini che tengono dicevamo a riuscita a passare questo modo bravo differenze che dicevano a quella stato bocciato primi un po scarno scartato però te lo facevano pesare insomma stavolta come ve ne fate valutati dagli insegnanti in che senso come valutati sistema le offerte certo però sa bene come le medie dei medici visivo di più al numero 89 cioè anche cinque segnali insomma e stato un bello sbalzo insomma tra gli alimentari con la maestra e su tutti sti professori insomma che come legge pezzi erano severi erano giusti insomma prima mediano sembravamo tutti i bravi nel senso che professori pretendevano granché e abbiamo fatto tanto come attività poi nella seconda media che sono passati professori più rigidi ci dicevano per conto mio che brucerai tutti quanti qualche professore era diventato c'era stato uno scambio però via alla fine in terza media siamo passati con per ruoli quasi tutti uno stato bocciato nessuno in terza media ho deciso in quel modo trasmettere anche se professori mi dicevano no continua però le riunioni magari con i genitori per senti che scuola i miei ci avevano da fare non ci sono state ho detto allora lascia perde tutto provo andare al lavoro infatti ho iniziato a lavorare in un laboratorio di confezioni tra un po di tempo cinque anni sono stato a 10 anche se sogniamo sempre sta a scuola ma ho lavorato 5 anni poi dopo ho deciso da mettere in artigianato continuato aperta a casa crea un sorta di laboratorio insomma mi siete piaciuti serve colloqui tra insegnanti e genitori sì insomma due tre volte all'anno dicevano serbavano bene un'oasi dove 3 mar lì c'erano insegnanti scontenti o particolarmente felici di alcuni comportamenti sempre su sicuramente le femminucce eravamo più tutte buone buone maschietti certo qualcuno insomma sicuramente se lamentava quei genitori che devono mai alcuno di versamento insomma io non mi ricordo ste cose per quanto riguarda me se mai stato bocciato pure avevi ripetenti in classe ma bocciata no però ripetenti nelle medie si ce n'erano più che altro dell'anno avanti si celano ripetenti infatti dei professori mi ricordo da uno insomma che gli diceva sempre non c'è voglia da fa niente dice immaginate un domani che c'è una famiglia che fa in ogni file c'è bisogna che tu ti impegni sulle cose proger corpo non proprio portale contenitori come si comportavano come le valutazioni con il giudizio degli insegnanti ma io sono sempre con tentati insomma no non è che si lamentavano delle maestre ci mancherebbe nonno dopo la partenza veniva dato un tremito la famiglia no sono brava stata brava del nuovo asse ora sono così certo c'erano delle preferenze da parte dei professori da alcuni studenti ma questo credo che ci sia sempre qualcuno più coccolato magari e che penso che tutte le classi insomma grandi cose però un occhio di riguardo magari per qualche figlio c'era sì alla fine dicevano che eravamo tutti uguali quali sono state le sue amicizie scolastiche fanno ancora parte della tua vita che si sono venute le vari amicizie se diciamo essendo un paesino al di là di qualcuno che andato fuori ci è rimasto tutti più o meno uniti si ancora fanno le ceneri classe piccoli ricordi lega può qualcuno ha continuato magari anche nell'ambito del lavoro mentre alcuni anni qualcuno invece si è perso di vista perché certo si è spostato siamo rimasti abbastanza uniti tutti ti sei mai innamorata negli anni di scuola eravamo più semplice non lo so no non c'era un termine scade disco alti certo dice all'asilo certo ma io non me le ricordo queste cose ma allora parliamo del cibo faceva colazione prima di andare a scuola qualcosa insomma colazione allora qualche volta capitava di latte il latte lo andavo a prendere io da un vicino vicino insomma non tanto vicine ma con la bicicletta che ci aveva delle mucche quindi prendevamo in questo latte nelle bottiglie di vetro ogni due tre giorni qualche volta prendiamo un latte ma la maggior parte delle cose delle volte faceva colazione o mio padre e mangiavamo tipo fagioli fave nel piatto con la seggiolina grande la seggiolina piccola perché avevamo mangiava formaggio mangia vede le cose proprio così rustiche 50 scuole e coca perché lo racconta tv faceva popolazione così vuole fare io votavo il bus è fuori la colpa mi sentivo bella piena infatti la popolazione nelle scuole la vanno portate via frutto perché mangiare talmente bene alla mattina è stato il tema insomma al di là delle castagne nascoste la scuola non è che portare i grandi cose la mensa non c'era perché facevi solo le ore della mattina basta mandati a casa a pranzo pane olio oppure faceva una sorta di cacao dolce cacao amaro con lo zucchero fischiato bagniamo il pane le mettevo sempre facevo titolo the lanciarlo la modella avrebbe lanciato col cacao erano cosa oppure che ne so a mangiare un frutto sella test cose che c'era di stagione di merenda venivano festeggiare compleanni i compleanni coi parenti a casa ma nelle scuole no se portava niente invece le varie festività si successivi dalla base ecco l'analisi detto che festeggiava scuola insieme alle altre classi si ma compleanni no se ne facevi magari con qualche amico lì a casa o qualche compagnia facevo i grandi cose comandava i vestiti da scuola che copriva tutta sopra c'era il grembiule però i vestiti pantaloni buone cose così niente semplice una foto del primo violino dell'asilo è questa e della si è così bianchi e io so questa qua tutta sempre impacciata indica quale sono il collega era molto verdena questa sì sì eravamo all'asilo eravamo tanti via per gruppo perché certo la più reti anni non è che l'asilo era diviso per l'anno ci sono pure quelli più grandi eravamo tutti insieme facciamo un bel mucchio abbiamo poi essere abbia moscato erano tutti insieme ragazzini e più delle diverse classi si prepara rita solari vestiti o le prepara male genitori le preparava la barba infatti rimane rossa cosa dico io volevo scegliere i vestiti e invece lei me li preparava quando facevo la dolce che il bagno e anche la doccia non c'era perché preparava lei il city che dovevo mettere tre materie faceva educazione fisica questo in quanto in modo particolare per questa finale o a molti nel primo re i vestiti poi ecco in cielo tanti di essi vi perché nemmeno importati diciamoci avuto la fortuna di avere tanti pugili oltre quelle del piemonte ci avevo due cugine gemelli di roma e spesso venivano passavano a trovarci che c'è una casa in campagna mi portavano spesso i vestiti loro 15 avevo il doppio vestito sempre perché diciamo ste due gemelle erano un po più magrolina un pochino del cervello quindi che portavano doppi vestiti io inizialmente mettevo quello più piccolo man mano per crescevo con usa con altre 15 avevo parecchi questi scatenò scarpe belle non riportavano ma non mi vergognavo assolutamente di mettere anzi era orgoglioso quando vi portava su ste bustone di vestiti proprio andarli a cercare come poi quali dopo che faceva mente insomma ci sono talmente tanti contento insomma per l'occasione speciale vedere sti con particolari attrazioni speciali che intendi arrivo a simpa e qualche madre comune c'è stato certo delle sempre delle zie sì magari investiti non citato un ricuciva la mamma o comunque sia le compravo qualche vestito o magari ecco le faceva cucita una sarta un pochino quando ha conosciuto col vestitino che ancora mi ricordo per la zia di velluto rosso per me era una grande cosa se siete a posto i bottoncini alla piccolina andava d'asilo fosse bottoncini dorati di velluto rosso ecc avevo la borsetta passato le scarpe cioè non è che non ero orgogliosa negli stili fa portava un vestito tutto mio ma cosa parla invece adesso magari vestiti continuo comprarle non è come prima oppure ecco per la comunione quando ha fatto la comunione sempre dato da le regoline de roma ma erano investito sembra una sposina mal avevano prestato loro fratelli che passate attraverso qualcosa però certo lui sa di no maschere insomma però magliette cose così ieri ma carriere modificati un po però ecco io non ci avevo bisogno di quelli del maschio e cena verbalmente da loro ma tatuaggi ghetto raggi e allora ma l'idea fatto i buchi che ci abbiamo pensato 18 anni che lo ha fatto dopo che numero che potevo girare da sole tatuaggi ma non è anche c'erano sette le pagine con la matita con la penna rimane età toccavo allevarlo per volta che vedere col coro emergevano situazioni in cui qualcuno si sentiva a disagio per l'abbigliamento no no no non credo almeno non me ne accorgevo io non lo so però no ti ricordi recite scolastiche e gite giornate particolarmente importanti leggi di ecologia di quella da quella la città della domenica che c'erano molti giochi molti animali se non agite non abbiamo fatto recite si le recite ho detto che noi facevamo le continuo nelle media hanno fatto una recita bellissima su un palco e si cantava aggiungi un posto a tavola e ognuno doveva portarlo oggetto per creare studiato con i genitori quello è stato uno spettacolo bellissimo io la mamma aveva comprato il tagliere devo portare un tagliere un cantiere a posto per far stare ci aggiungi un posto a tavola era ha incitato per l'amicizia per le cose qui sempre possibili adattati però grande successo è stato altre cose lungo rivolta c'è l'educazione musicale nelle maniere corto l'auto semplicemente flauto portavamo diciamo nelle medie elementari notte ha mai partecipato a manifestazioni studentesche autogestioni c'è parte degli esami delle elementari e delle medie non me le ricordo non so neanche se la va infatti non ce ne siamo proprio accorti poi nelle belle e ben si è stato si preoccupavano tanto domo magari a insieme alle compagne provano più due femmine delle medie ci riuniamo per fare delle esercitazioni insieme invece cernia c'era delle ragazze che noi studiavamo loro ci dicevano va bè questo ideale e non uscivano ragazzi e pratica alla fine sono passate quale come noi che ci portò ammalato per false schede ste cose l'elezione era vanto sapevo che quello che devi fare è stata una cosa forte però pensava motivo tanto ho fatto l'esame basta circa volta mettercela tutta un ultimo sforzo poi dopo la fine no ci hanno aiutato professore stato molto più semplici da quello che pensava insomma l'ha visto bene l'esperienza all'esame li avevamo un laboratorio che dentro c'erano delle cose fa spiega vediamo permettiamo sottospirito tipo farfalle vivo da una stanza li facevano cose parlare quasi fosse semplice tutto quello che hai studiato gara sun cerata come cosa invece fa bene va bene abbiamo finito l'intervista ti ringrazio molto anche se non ho avuto tantissimi ricordi però sopporti ok

Scarica trascrizione

L’intervista, dalla durata di 51:26 minuti (link: https://www.youtube.com/watch?v=ehwTy_LbdGY), si focalizza sulle memorie scolastiche di Franca Lattanzi. Nata ad Alviano Scalo, in provincia di Terni, nel 1967, proviene da una famiglia contadina. Il suo percorso scolastico si è svolto dal 1970 – anno in cui ha presumibilmente cominciato la scuola materna – al 1984 – anno in cui ha sostenuto l’esame di licenza media. 

Sono stati anni indubbiamente intensi per la società – attraversata dagli attentati terroristici, dagli anni di piombo e, successivamente, dal craxismo – e per la scuola italiana, trasformata dai decreti delegati (Panvini 2018, Scotto di Luzio 2020, Galfré 2017, 254-59): nell’intervista tuttavia non si accenna a queste evenienze, sia perché il percorso scolastico non ha compreso le scuole superiori, sia perché Lattanzi, provenendo in un contesto rurale e contadino, viveva questi avvenimenti con maggior distacco. 

Nonostante i buoni risultati scolastici e i consigli dei docenti, non ha intrapreso gli studi secondari di secondo grado: la paura di dover studiare in una scuola lontana dal suo paese, da un lato, e il desiderio di emulare i compagni di classe che, nella quasi totalità, non si iscrissero alle scuole superiori, dall’altro, la convinsero a cercare un lavoro subito dopo la fine della terza media. A quattordici anni trovò così un lavoro in una fabbrica di confezioni, dove è rimasta per cinque anni; successivamente, ha continuato a lavorare a casa come artigiana in proprio. La scelta di abbandonare la scuola, tuttavia, è stata molto sofferta: «Per un anno intero ho continuato a sognarmi la scuola, però era più forte la paura di spostarmi», confessa infatti al m. 2.15. 

L’intervista, pur toccando anche le esperienze avute alla scuola media, si concentra sugli anni della scuola materna ed elementare. Sostiene di avere buoni ricordi della scuola materna, all’epoca gestita da un ordine religioso e caratterizzata dall’allestimento di numerose recite teatrali: pur essendosi adattata lentamente e con fatica all’ambiente scolastico, si affezionò successivamente alle suore e ai compagni, buona parte dei quali proseguirono con lei gli studi alle scuole elementari. Tra i momenti che richiama alla memoria, spicca quello del riposino pomeridiano, da farsi seduti, con la testa appoggiata a dei lunghi tavoli: lei tuttavia non si addormentava mai e, per trascorrere il tempo, sminuzzava e mangiava dei piccoli pezzetti di carta con una sua amica.

La scuola elementare, una delle due del paese di Alviano, era piuttosto piccola: costituita da una sola sezione per ogni anno, aveva classi molto contenute – quella di Lattanzi, ad esempio, era di soli dieci alunni. Diversamente dalla scuola materna, dove si recava in pullmino, Lattanzi raggiungeva le elementari in bicicletta, accompagnata dal fratello maggiore. La colazione, che spesso consumava insieme al padre, era (come da tradizione contadina) sostanziosa e comprendeva fave, fagioli e formaggio. A merenda, invece, consumava un frutto della fattoria, pane e olio o pane con cacao amaro e zucchero.

Del primo giorno di scuola ricorda con piacere la presenza dei ragazzi di quinta elementare, chiamati a sostenere i nuovi iscritti e a tranquillizzarli in preparazione al nuovo percorso. Altra consuetudine scolastica era quella di regalare, in occasione del settimo compleanno, un libro agli alunni di prima elementare; Lattanzi ha conservato il suo – un libro di fiabe – e l’ha poi regalato alla figlia. Fino alla quarta elementare ebbe una maestra; in quinta giunse un nuovo insegnante che apprezzò molto, perché propenso a organizzare piccole gare di apprendimento tra gli studenti. Erano piuttosto praticati anche i lavori di gruppo che, vista l’esiguità della popolazione studentesca, coinvolgevano più classi: tra questi Lattanzi ricorda soprattutto una serie di disegni realizzati per un concorso bandito dal programma televisivo Scommettiamo che? «C’avevamo tenuto tanto, pensavamo d’arrivare a un buon punteggio, non abbiamo vinto, però abbiamo visto il disegno apparso in televisione, che per noi era una cosa grande» (m. 10.51) (Bravi 2021). 

L’intervista tende a soffermarsi anche sugli aspetti materiali dell’esperienza scolastica di Lattanzi: a questo proposito è mostrato un quaderno di italiano (utilizzato presumibilmente in seconda elementare) in cui molteplici sono i riferimenti all’ambiente e alla vita contadina, in consonanza anche con le esperienze quotidiane degli alunni di Alviano. Tra gli oggetti conservati dalla videointervistata, spicca anche un libriccino di fiabe costruito e illustrato da lei stessa. Per quanto riguarda il tempo extrascolastico, Lattanzi afferma fosse difficile conciliare doveri scolastici e doveri familiari: spesso, per aiutare in casa e in fattoria, si ritrovava a studiare e a svolgere i compiti sul tardi, dopo cena. Nel tempo libero, pur disponendo di una televisione e di una radio, non dedicava molto tempo a guardarle e ascoltarle (fatta eccezione per la pubblicità trasmessa da Carosello): preferiva lavorare all’uncinetto o creare bambole da materiali di scarto disponibili in fattoria, come, ad esempio, le bucce delle pannocchie (Bravi, 2021). Leggeva raramente, anche se, in occasione di un’operazione subita per un’ernia al disco, trascorse molto tempo con dei Topolino regalatigli per l’occasione. 

Per quanto riguarda le scuole medie, l’intervistata ricorda soprattutto una rappresentazione teatrale che, basata sull’adattamento di Aggiungi un posto a tavola, provocò in lei grande gioia ed emozione. Dalla prima alla seconda media la maggior parte dei suoi professori cambiò; la difficoltà nell’adattarsi alle nuove richieste influenzò, secondo lei, la sua decisione di non proseguire gli studi oltre la terza media.

Nel concludere l’intervista, Lattanzi si sofferma brevemente sugli esami di quinta elementare e di terza media. Mentre il primo non provocò in lei ansie e timori, il secondo fu vissuto con agitazione, e studiò molto per poterlo superare. 

 

Fonti

Fonti bibliografiche:

G. Bandini, S. Oliviero, Public History of Education: riflessioni, testimonianze, esperienze, Firenze, Firenze University Press, 2019.

L. Bravi, La televisione educativa in Italia. Un percorso di storia sociale dell'educazione, Roma, Anicia, 2021.

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

S. Oliviero, La scuola media unica: un accidentato iter legislativo, Firenze, CET, 2007.

G. Panvini, Ordine nero, guerriglia rossa. La violenza politica nell'Italia degli anni Sessanta e Settanta (1966-1975), Torino, Einaudi, 2018. 

A. Scotto di Luzio, Nel groviglio degli anni Ottanta. Politica e illusioni di una generazione nata troppo tardi, Torino, Einaudi, 2020.

Fonti normative

Decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n. 416, Istituzione e riordinamento di organi collegiali della scuola materna, elementare, secondaria ed artistica(GU Serie Generale n.239 del 13-09-1974 - Suppl. Ordinario), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1974/09/13/074U0416/sg 

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