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Trascorrere i pomeriggi giocando a Pac-Man. Memorie d'infanzia

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/1466
Scheda compilata da:
Chiara Martinelli
Pubblicato il:
27/02/2022
Nome e cognome dell'intervistatore:
Giulia Boldrini
Nome e cognome dell'intervistato:
Ermilio Boldrini
Anno di nascita dell'intervistato:
1969
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola primaria
Scuola secondaria di primo grado
Istruzione tecnica
Data di registrazione dell'intervista:
10 novembre 2021
Regione:
Toscana

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1970s 1980s

buongiorno giulia boldrini e sono qualcuni il mio babbo del giorno emilio boldrini insieme faremo un percorso nel quale attraverseremo gli anni 70 e 80 del del novecento e nel quale emergeranno ricordi legati alla tua infanzia alla scuola quindi è anche la quotidianità acqua in generale di quel periodo dunque iniziamo racconta cibo di che quando sei nato e dove allora io sono nato nel 1969 a volterra il 26 di agosto e sono il terzo diciamo figlio più piccolino quello poi anche più coccolato perché tra l'altro tra me e il secondogenito c'erano tredici anni di differenza chi e lavoro facevano il preciso e il mio babbo ha fatto l'operaio fino a cannes età che è andato in pensione la mia mamma casalinga quindi appunto avendo tre figli ha dovuto fare molto in casa oltre all'altro sul suo secondogenito insomma c'è stato è venuto a mancare quindi ha dovuto poi accudire i miei quasi come se fossi figlio unico se invece una differenza di 15 anni rispetto a mia sorella era che è la figlia più grande parlando adesso della tua esperienza scolastica quando inizia incrementato la scuola materna allora io sono nato in un paesino appunto del sono nato a volterra però il mio genitori abitavano a milano e un paesino del comune di pomarance che molto probabilmente negli anni settanta faceva tre o quattrocento abitanti oggi non supera i 50 abitanti e dove c'era allora una scuola alimentare già però con la pluriclasse quindi la prima e la seconda elementare insieme terza quarta e quinta classe io la prima e la seconda elementare l'ho fatta appunto ad in questo paesino a bucciano e solo dopo quando ci siamo trasferiti a montecerboli altro paese del comune di pomarance ma un po di più grande ci siamo trasferiti appunto che problemi logistici in quanto poi mia sorella aveva avuto il primo figlio quindi ci siamo avvicinati era successo purtroppo quella disgrazia e dicevo di mio fratello ci siamo avvicinati alla mia sorella a monte c'è m'bolhi esisteva la alle elementari tra l'altro poi anni prima e realizzato un progetto di scuola a tempo pieno quindi o dalla terza la quinta elementare ho fatto il tempo pieno dalle 8 alle 16 del pomeriggio a monte cerboli tra l'altro è stato anche un bel periodo perché secondo me è appunto era una scuola una scuola valida e tutt'oggi ancora abbiamo il tempo che è quindi vuol dire la fase sperimentale di più di 40 anni fa poi si è rivelata una cosa una cosa positiva cosa valida quindi non hai più mentato la la scuola materna perché nel nel paesino dove abitare in un esatto ad una miccia non proprio non c'era la scuola materna ma io sono andata a scuola a sei anni per la prima volta in prima alimentare nella più rilassa prima e seconda elementare frequentando il tempo piano a vini uguale comunque per esempio scolastico durava quindi dalle 8 di mattina alle 4 del pomeriggio e arrivi compiti per casa o comunque le 49 questa era un vantaggio perché con il tempo pieno diciamo che il pomeriggio facevamo quell'attività che normalmente un alunno fa a casa da solo quindi o attività pratiche e quindi i disegni recite qualsiasi cosa appunto che poteva essere un pochino più legata alla socializzazione e alle attività di gruppo oppure anche le elezioni che nella mattina magari venivano spiegate e quindi per me è stata appunto un'attività positiva perché poi dalle parte del pomeriggio avevamo comunque il tempo di giocare di trovarci con gli amici di stare insieme quindi era un pochino diverso da dal diciamo dalla scuola tradizionale comunque la scuola poi vira va dal lunedì al venerdì magari poi davano qualche compito per il signore correttamente in fine settimana avevamo compiti poi da fare per per la settimana successiva e come andare a scuola fuori mezzo allora sia amiciano quando appunto in prima e seconda elementare dovevamo la pluriclasse che a monte scelto di terza quarta e quinta elementare io andavo a piedi perché si tratta comunque di due paesini piccoli e la scuola distanziava dalla vita di mia abitazione e poi centinaia di metri quindi non era un problema magari accompagnata o a volte dai genitori quando potevano o da mia sorella però un pochino più grande diciamo terza parte quinta comunque sono sempre anche andato da solo a scuola avevi zaino dunque in alle elementari o è passato un po di tempo ma secondo me l'arte è la proprio la cartellone addirittura mi ricordo un episodio quando venni da milano a montecerboli io utilizzavamo sempre il grembiulone chiuso dietro con il fiocco nei cross arancio e blu per i bambini e rosa per le bambine mentre invece a montecerboli già utilizzavano il diciamo il grembiule con la cerniera davanti proprio e quindi mi ricordo che ci fu qualche episodio anche dvd maniera anche scherzosa però di presa in giro perché gli avevo questo premio lo né con il fiocco e ci siamo chiariti però poi subito e poi anche con questi ragazzi siamo stati amici siamo tuttora amici a distanza di tanti anni progetto mi ricordo bene questo episodio perché io venivo ancora con questo con questo fioccone mentre qua mentre a monte cellule pur essendo ancora una frazione piccola però già si era già lasciato il grembiule uso dietro con il fiocco e con la differenza appunto del fiocco azzurro fiocco rosa e avevamo un grembiulino più per proteggere i vestiti dalle attività magari di disegni e quant'altro qui abbiamo tra l'altro una fotografia si no qui erano già alle elementari si sente sempre con la segretaria tra il primo anni era niente cergoli si vede le bambine avevano il grembiule bianco e voi blu i maschi e materiali portare scuole moderni libri astuccio si contavano tutto quello che ci occorreva per lario certo che la giornata di lavoro e quindi ogni qualche marcati tv ma diciamo che più o meno erano le marche esistono ancora oggi quindi non so se possiamo fare pubblicità ma giotto quindi erano quelle storie e quindi si utilizzava ovviamente molto più alta perché allora non c'erano i computer ebook digitali e quindi tutto veniva veniva scritto sulla carta però più o meno erano erano le marche che che ancora oggi esistono esistevano prima diciamo degli anni in cui ho fatto la elementare e come erano distribuiti i banchi di lana se avevi di cartelloni fra le classi non erano eccessivamente numerose perché considerando che 5 l'assi più o meno avevano un numero complessivo di dialoghi intorno ai 60 quindi più si tratta di 10 12 9 alunni a classe avevamo un bel diciamo un bel l'androne dove venivano messi tutti i cartelloni con i con i lavori fatti nella classe non mi ricordo ora esattamente però mi ricordo che c'erano calendari disegni che poi nel nei giorni in cui i genitori venivano appunto ai ricevimenti o comunque potevano vedere anche per sapere qualcosa cosa stavamo facendo i lavori che appunto che che venivano realizzati e quant'altro quindi sì sì mi ricordo una scuola molto colorata molto molto bella luminosa sì sicuramente voi appunto abbiamo detto che ti ho fatto il tempo pieno quindi comunque transavia scuola c'era la mensa avevamo una mensa interna al piano inferiore quindi sopra c'erano le razze sotto la mensa con la cucina all'interno della scuola e già dopo la reazione cominciavamo a sentire questi profumi e salivano dalla classe dante state veramente nelle classi e quindi era già stimolante poi avevamo 22 cuore e pdl eccezionali che più che cuore bidelle erano erano come mamme e quindi ci picchiavano anche un po perché se non dico è che che era un menù alla carta però se avevi qualche necessità particolari eppure qualche intolleranza particolare si facevano in quattro per accontentarci per stavamo proprio bene insomma quindi veniva con vendola alla mensa all'interno veniva cucinato la mattina e poi mangiavamo tutti insieme a tavoli dt di quattro persone in un refettorio e era era bella anche quello perché è un motivo comunque per stare insieme per mangiare insieme per imparare il comportamento a tavola l'educazione è quindi secondo me è stato un era un progetto appunto allora partito da un paio di anni però che che si è rivelato molto molto efficace e positivo la colazione è la colta da casa lavorazione mi sembra che nei primi anni ha praticamente la portavamo da casa oppure veniva acquistata in un negozio di generi alimentari poco lontano dalla scuola prima di entrare a scuola comunque il panino la oppure si veniva portata direttamente da casa e quindi ognuno costata vedo che voleva insomma non c'era assolutamente poi problemi tra noi magari a scambiarci o c'era nessun tipo di egoismo quindi anche su quello e mi ricordo anche quello è un aspetto molto molto positivo e la scuola aveva un cortile un giardino la scuola aveva un cortile tutto intorno che appunto ci permetteva specialmente il pomeriggio perché poi i bambini magari subito dopo pranzo poi avendo fatto attività un pochino più impegnativa la mattina avevano anche bisogno di sfogarsi ci permetteva di correre di giocare di giocare a palla nascondino due tre stella pur rimanendo ovviamente all'interno della recinzione quindi in totale sicurezza rispetto alle macchine rispetto all'esterno anche mai esterno completamente tranquille noi potevamo giocare tutti insieme fare appunto attività che sicuramente specialmente a quell'età è di valore aggiunto rispetto all all diciamo un complimento all'insegnamento per proprio quelle nozionistico avevi anche una palestra oppure allora all'interno della scuola non c'era una palestra avevamo come ho detto un androne molto grande esatto quindi di fatto ogni l'asse non mi ricordo se ogni singola classe o ad esempio più casi insieme sui numeri erano un pochino più esegui si ritrovavano nel questa androne grande della scuola e quindi veniva fatta poi attività fisica in questo spazio e invece le scuole allora le scuole medie le ho fatte a larderello corre il periodo delle elementari siamo dai quindi io sono del 69 diciamo 75 giusto sei anni fino a 11 75 81 più o meno non quindi poi dopo iniziano gli squali anni appunto erano esatto le scuole medie erano nel paese limitrofo a montecerboli larderello che dista un chilometro e mezzo da monte cellule diviso solo da un piccolo torrente il post era diciamo i due paesi si affacciano un l'uno di fronte all'altro nella valle del diavolo la la la la culla della geotermia quindi per andare alle alle medie e poi la mattina prendeva un con pullman perché a distanza pur essendo poi ovviamente non era non era fattibile a piedi e le medie erano all'alberello perché poi l'istituto appunto di larderello raccoglieva per le medie più frazioni montecerboli serrazzano quando c'era qualche ragazzo di giustiniano c'era questo piccolo spostamento è però ci permetteva poi dtt di stare anche di lavorare anche un ragazzi di appunto che magari non della nostra tam di paesi vicini che conoscevamo ma con i quali diretti rapporti come come con i ragazzi delle elementari e allineati e invece in una il grembiule lungo alle medie o no non avevamo il grembiule diciamo andavamo in borghese e non a rischio la scena dalle 8 alle 13 alle 13 si forse il 13 e 30 qualche volta vado 14 forse quando lei e la prosa sì sì se comunque pranzava con i compiti ovviamente li era più impegnativo e cominciavamo più impegnativo nel senso che mezza a crearsi la struttura poi per il futuro e quindi sì avevamo compiti per il giorno dopo per la settimana dopo disegni tecnici da studiare aveva una struttura comunque da da tanto a scuola e poi anche superiori insomma iniziavano a darti un metodo di studio oltre che le emozioni e la scuola superiore che scuola hai fatto e dove è dovere a scuola che appunto di smalto che allora la scuola superiore che ho fatto io nn è a tutt'oggi tra l'altro è un un istituto tecnico di valore oggi lo era anche allora però allora aveva pomarance appunto nel comune quindi dieci chilometri da montecerboli l'autobus prendevo l'autobus era già più grande facciamo poi l'ultimo anno ero maggiorenne quindi andava anche in macchina l'ultima ne ho fatto un istituto tecnico molto valido anche oggi oggi fa anche elettrotecnica allora come oggi fa anche elettroni allora aveva solo la specializzazione di elettrotecnica l'ho fatto molto volentieri mi sono impegnato erano cose che a me interessava nomi stimolavano e quindi l'ho fatto davvero molto volentieri sono stati cinque anni impegnativi di risultati nei quali mi sono confrontato avuto sempre apprezzamento da parte dei dei professori della scuola ho vinto borse di studio ovunque sono arrivato in fondo mi sono diplomato con il massimo dei voti e quindi è stata davvero una scuola aveva all'interno anche laboratori quindi attività diciamo manuali di meccanica di misure elettrotecnica appunto laboratori di fisica laboratori di chimica e quindi è stato proprio davvero un bel periodo secondo me mia mi ha formato molto e si e se quindi sono stati davvero 5 anni 5 anni importanti oggi è un istituto che crea ragazzi che riescono quasi in toto una volta usciti se non hanno voglia apacità interesse per l'università a trovare comunque lavoro abbastanza abbastanza velocemente questo credo sia una cosa importantissima per un istituto tecnico perché vuol dire che la cosa non finisce lì non diciamo fine a se stessa ma utile a chi prepara per per il mondo del lavoro poi molti ragazzi che sono usciti dall'istituto tecnico hanno fatta anche ingegneria anno sono andati all'università e sono diventati ingegneri e quindi hanno poi assunto anche ruoli di rilievo di ti diciamo di responsabilità e di competenza in tanti in tanti settori però anche chi si è fermato lì tra virgolette come me ha avuto poi opportunità di lavorare in vari settori e e quindi oltre anche io mi sono diplomato nel 89 nel 90 ho iniziato a lavorare quindi è stato abbastanza ho iniziato a lavorare poi tra l'altro nel 1190 io ho iniziato a lavorare dopo tre mesi che già stavo lavorando sono partito militare perché allora la leva era era ancora obbliga e ho fatto il mio dovere quindi per un anno ho fatto al servizio di leva e dopo un anno o sono orientato nel posto di lavoro dove ero stato solo tre mesi insomma dove anche perché nell'ora mi ero diplomato praticamente 5 6 mesi prima dell'assunzione e tutt'oggi sono passati 32 anni sto ancora lavorando e sopportando il mio l'esperienza parlando del rapporto tra la famiglia e la scuola come rai oggi dunque in maggior parte dei genitori comunque meno se si interessano al percorso scolastico del del figlio nel senso dunque anche i cedimenti in quegli anni invece i miei genitori vengono l'amministrazione piuttosto diciamo semplice diciamo oggi potremmo dire persone che danno il cuore però ovviamente pensando che io vado è arrivato fino alla terza elementare e poi per lui mi ha sempre detto è che per problemi familiari avevano mandato a lavorare quindi lavatesta alimentare e mia mamma credo forse l'ha vinta alimentare ma non sono sicuro credo anche nella terza elementare e normale che avendo un'estrazione di questo genere avevano un atteggiamento verso la scuola o serioso e rispettoso quindi loro per loro era i figli dovevano ovviamente manifestare il proprio il proprio io senza essere costretti a fare qualcosa però la speranza per loro era che comunque potessero avere diciamo la vita un po meno difficile rispetto a quella che sicuramente avevano affrontato loro anche perché poi si andavano a ma erano del 1931 quindi possiamo pensare né periodo della seconda guerra mondiale erano adolescenti di 14 15 anni quindi sicuramente avevano visto e vissuto un periodo molto molto difficile io come dicevo prima sono il terzo figlio di tra me e mia sorella è quella più grande ci sono quindici anni di differenza la mia sorella è riuscita a fare la maestra elementare per 42 43 anni e l'ha fatto volentieri anche se poi ovviamente arrivata stanca alla pensione però l'ha fatto molto volentieri ha visto crescere generazioni io come dicevo sono entrato poi un ente che gestisce l'energia lette a livello nazionale quindi molto importante e anche io con con soddisfazione e poi appunto attività tecniche che è che a me piacciono e quindi l'atteggiamento dei miei genitori non era molto prese forse è stata più mia sorella perché poi avendo 15 anni di differenza era un po come una seconda mamma forse quindi con quella scuola si interfacciava più lei che che che che i genitori genitori apprezzavano quando magari i professori o le maestre dicevano il ragazzo è bravo andiamo avanti perché comunque si sta dando da fare quindi loro provavano soddisfazione però poi non uscivano netto più da potevano andare però non è che magari riusciva a capire tutta la sfera forse mia sorella tua zia ovviamente che che essendo già maestra di scuola elementare avendo appunto un'altra anche l'estrazione di studio rafforza e lei e magari si interessava inchinare a qualche recidività sì sì genitori potevano andare però quando magari sentivano dire il ragazzo va bene insomma bimbo va bene così l'opera era sufficiente non è che poi erano in grado di si mostravano sempre in maniera abbastanza rispettosa ovviamente perché perché capivano il loro il loro anche il loro limite rispetto a accette o senso molto tranquillo e molto onesti molto genitori insomma tornando a quando eri bambino come trascorre il tempo libero ma se ti piaceva fare allora da ragazzi da bambini stavamo tantissimo all'aria aperta quando avevamo fatto compiti ci trovavamo stavamo al famoso muretto giocavamo a calcio a carte in estate magari andavamo nei fiumi a fare il bagno quindi era una vita molto molto molto all'aperto e ed è compagnia anche perché allora pur essendo paesi piccole però un certo numero di ragazzi in una fascia di qualche anno c'era e quindi riuscire sempre poi a trovare qualcuno a organizzare qualcosa e quindi era una vita volta all'aperto molto di socialità molti ti avevamo appunto c'erano i giochi in scatola tantissimi mi ricordo tipo monopoly olio nero quindi ci trovavamo rare anche a casa di qualcuno quando le giornate non permettevano di stare all'aria aperta giocavamo a questi a questi giochi in scatola o oppure calcio fuori in giro fino a che poi sono arrivati i primi computer e quindi è stato anche un per me è stato un diciamo una cosa molto positiva perché a me ha appassionato da subito sono stato un po insieme a tanti altri milioni di ragazzi in quegli anni 80 si e attivamente io credo commercializzati cpc in italia se io ride indicativamente non mi ricordo se ero alle superiori o comunque alla fine alla fine delle medie però ecco acquista il primo il primo pc il commodore 64 che ancora utilizzava le asl a 7 a nastro forse non so nemmeno se l'avrei mai viste utilizzavamo un monitor che poi era una televisione di casa una tastiera tipo la tastiera era una tastiera anche il pc e quindi da lì abbiamo cominciato anche a non c'era ovviamente il collegamento internet e quindi il sistema alla fine a se stesso lavoravi nell'ambito dei tuoi programmi acquistabili prima le musicassette insomma 7 a nastro magnetico poi dopo sono arrivati i floppy disk e poi ancora il cd e quindi installare i programmi e le prime programmazioni in in in basic i primi programmi portati a scuola il professore di fisica su piani inclinati l'entusiasmo e quindi a me è piaciuto tutto sicuramente questo aspetto all'inizio ti ha un po diciamo allontanato da quella vita di cui parlavo prima che era molto molto molto sociale perché ti portava a stare più ore in casa virgolette da solo a capire a fare tanto e mi ricordo chi magari veniva un po attratto vero da questo nuovo mondo parlava di noi eravamo ore più ore a lavorare a a capire a fare su questi pc come un po tema marziani o comunque persone appunto che che facevano un qualcosa e poi forse non sarebbe servito in realtà mi ricordo mike anno dopo tutti avevano necessità di mettere il computer in casa anche se poi in realtà uno qualcuno magari non capiva bene cosa potesse servire o fare oggi sappiamo bene le potenzialità tutti i pro e tutti contro che ha portato ma sicuramente sono sono molti più vantaggi e degli svantaggi poi io dico sempre come qualsiasi cosa deve essere utilizzata in modo giusto quindi allora c'è stato però questo questa sorta di repulsione pionieri su su un qualcosa che avrebbe cambiato il mondo e leggeri ti piaceva molto prima del pci molto molto io mi sono letto tantissimi topolino e ancora oggi l'eroe di averne cinque o seicento in soffitta e meritando perché sono comunque ricordo delle mie infanzia e sicuramente tantissimi topolino da data piccolo e più più questi sono topolino ancora il prezzo è ancora in lire a un pochino più grande non mi ricordo da da riusciamo forse gialle medio o addirittura le superiori mi sono anche appassionato dei dylan dog diabolik e del dylan dog un po più diciamo trainer incubo e ho letto molto molto molto i giochi invece che giovani a parte perché dicevo prima e facevamo fuori all'aria aperta quindi più che altro calcetto al cio nascondino un due tre stella comunque gioia appunto all'aria aperta stavamo anche tanto a parlare d'estate al muretto magari poi facevamo già innescato è poi quando con con i primi pc ad esempio mi ricordo dell'amica 64 c'era primi giochi tipo labyrinth e tipo quindi addirittura ecco sono arrivate anche prime videogames e nei bar del paese troppo tipo patma e io su quei giochi poi tra l'altro avevano anche degli schemi prefissati alla fine stavo anche delle ore tanto che il gestore e poi alla fine ti diceva ma ma vattene perché altrimenti poi non ha più nemmeno nessuno insomma quindi prime visioni anche proprio nei bar nei locali che sono arrivati viene spese invade invasion pacman coubert quindi diciamo la fase poi che che ha iniziato della digitalizzazione dei computer ha portato anche a spostare un pochino l'attenzione dei giochi da quelli proprio solo esclusivamente all'aria aperta anche a quelli fatti nei bar e ne andiamo una foto di quando hai proprio picco sisma in carica se li qui una macchinina una avrà voto 6 la metà non lo so ma se una macchina ferma entra e comunque in questo periodo i beni di consumo diventano fruili in questi anni casi dove acquistare per esempio il cibo c'era la forte in paese comunque dei supermarket allora non mi sembra di ricordare che allora ci fossero delle grandi catene in giro forse ciò è sicuramente preesisteva la notte però non c'erano quello che oggi intendiamo come centri commerciali ma ovviamente non non solo nel piccolo paese perché nel piccolo paese dove abitiamo non ci sono neppure oggi però allora non mi sembra di ricordare anche nei miei genitori esistesse proprio il grande centro commerciale o quindi le c'era molti piccoli negozi di privati e cooperative il supermercato comunque la notte oggi c'è il paese allora c'era già oppure sembra di ricordare che sicuramente la più piccola di oggi a pomarance però hanno ad esempio montecerboli avevamo un po come come come oggi negozi di ttt privati di generi alimentari o cooperative è sostanzialmente la stessa veniva fatta vedremo quest'anno in piccoli paesi diciamo non comprare i più piccoli negozi e se c'era c'era anche molta più offerta molti più servizi oggi anche nei piccoli paesi che poi sono purtroppo sono andati c'è stato un momento di allontanamento dei giovani da questi piccoli paesi che sta anche un po continuando ma negli anni 80 90 è stato questo grande esodo verso le città verso sinisi appunto è meglio se non si sono diminuiti allora c'era molti più negozi di prossimità che ti davano i servizi di cui ha bisogno ovviamente generi alimentari ma anche negozi di abbigliamento negozi di non ti dico allora di elettronica perché l'elettronica era agli albori però di wifi di elettrodomestici in paese avevi un po tutto oggi questi servizi sono sono venuti un po meno un po perché i grossi centri che magari si stanno 30 40 chilometri da dove abitiamo noi hanno un po inglobato tutto è un po per questa diminuzione di invecchiamento che c'è stato perché giovani si sono spostati verso le città o comunque perso dove dove dove era possibile lavorare perché poi il lavoro è il cuore di tutto insomma sì quindi comunque creando in piccoli paesi sicuramente la vita diversa rispetto magari vive nelle città più grandi quindi sì dico i paesi acquistare più nei negozi se io non l'ho provata la vita in città se non in maniera saltuaria magari qualche giorno per motivo di lavoro però io nei paesi piccoli diciamo quello che solitamente non è mancata la tranquillità da questo punto di vista vendrogno i vestiti i vestiti avevamo c'erano dei negozi appunto anche di abbigliamento proprio nel paese dove dove trovare quello che ti serviva anche anche cose diciamo di calzini biancheria o se di utilizzo e quindi c'erano dei temi ricordo almeno anche a montecerboli allora c'era almeno un paio di negozi dove potevi fare uscire qualcosa di poter far sistemare delle cose deve poter riacquistare binari ma sera ad esempio non trova molte cellule però allora anche a castelnuovo mi ricordo c'era una signora allora aveva tutto tutto fiorucci e levi's sicuramente che quando ero un ragazzino andavano moltissimo dico marche famose insomma che poi naturalmente esistono ovviamente esistono ancora oggi però ecco mi ricordo che c'erano anche dei negozi e poi trovati trovati tutto anche le cose manca insomma però quello che ti serviva diciamolo trovare praticamente tutto al chilometro zero e appunto dicevamo i beni più fruibili quindi comunque questa ondata ha comunque influenzato le abitudini cioè sicuramente vini piccoli paesi meno cioè anche le abitudini alimentari allora diciamo dalla la globalizzazione un po a ciao mi formato un pochino tutti su soggetti esperti su certi trend non che io nell'età io fortunatamente anche pur avendo insomma oggi cinquantadue anni quindi un età dove sono non troppo giovani non troppo vecchio ma non ho sofferto dtt eccoti di mancanze particolari come come come magari mi raccontavano i miei genitori anche per il motivo ovvio ti stavo dicendo prima e loro hanno passato anche tutto il periodo della seconda guerra mondiale che non è di poco conto loro poi si sono diciamo sono cresciuti negli anni del famoso boom economico degli anni sessanta the dell'impresa negli anni ottanta sicuramente c'è stato un consumismo sfrenato che da una parte che ha portato in casa tutto quello che volevi e dall'altra chi ha probabilmente senza fare ecco giudizi troppo diciamo critici o di parte perotti ha creato magari anche qualche problema poi per il futuro dal punto di vista della spesa perché mentre negli anni 60 dei miei genitori erano top un boom economico ma dietro a questo punto nome era proprio il lavoro e quello che dicevo prima per ché tanto sostanzialmente deve esserci dietro il lavoro non può esserci la stessa fine a se stessa negli anni ottanta c'era sicuramente il lavoro più di oggi però la spesa era anche molto maggiore del lavoro che veniva reato e quindi questo qualche problema poi nel futuro ha creato però dal punto di vista tra virgolette egoistico sono stati anni ovviamente bene essere insomma di crescita di è che ci fosse che dicevi anche sul mangiare era un momento in cui riuscire anche ad acquistare è cominciato ad acquistare tutte le cose fatte anche se i genitori anche mio papà continuava a fare l'orto aveva la vigna è però il fatto che secondo me da in quegli anni si è iniziato ad acquistare tutto e allora forse anche a prezzi abbastanza scontati che ha fatto lasciare tutto un comparto che invece sostanzialmente andava mantenuto nel senso oggi si sta poi cercando un po ritorno all'orto un po perché per necessità economica un po te per tornare appunto alla terra e non perdere certe certe diciamo certe tradizioni certe cose certi prodotti che ti sei perso perché allora ti avevamo fatto vedere che magari poteva tranquillamente acquistare tutto e mollare il tutto quindi anche meglio è stato sbagliato perché pensando ai miei genitori che comunque facevano l'orto lavigne non lo sono magari un piccolo paese comunque di di campagna rispetto magari a persone vive nelle grandi città passaggio era così caldo avere capitano ali le galline li avevo arrivo nello specifico la mia famiglia no però cioè lei aveva per dire anche maiali non ho mai corrotto a un certo punto di vista è arrivata si è corretto da questo punto di vista avesse si è corretto e ivan anzi invece allora le mans e io allora i primi anni sinceramente primi due anni io sono stato in colonia perché i miei genitori appunto per quello che dicevo prima popper un problema anche economico un po perché mio babbo doveva lavorare poi la mia mamma essendo casalinga quindi io diciamo 67 anni ho fatto allora c'era la colonia dove i bambini potevi mandarli e per me è stata un'esperienza positiva perché eri con tantissimi altri bambini della tua età con gli animatori dove faceva il mare sono stato un anno capocavallo vicino alla mazzanta comunque cecina e un anno a rimini e appunto ero in queste colonie dove condividevi tutta la giornata con i bambini della città il mare mi ricordo ci facevamo ci facevano fare sulla spiaggia delle trincee e poi ci davano dei palloncini dei gavettoni dei palloncini pieni d'acqua e facevamo le guerre facevamo poi il bagno poi all'interno appunto della colonia ci facevano fare la caccia al tesoro quindi con i bigliettini intorno diciamo con dei percorsi cercare degli oggetti cercare di indizi e addirittura nel nel piano superiore forse era un deposito dismesso però questo ricordo c'era tantissimo e materassi dove andavamo e proprio era salti divertimento quello quindi i primi due anni ho fatto la polonia sono andato in colonia dalla terza elementare mia sorella è appunto allora poi aveva avuto il primo bambino era sposata dal programmino iniziò a prendere una casa per un periodo estivo a marina di cecina quindi io e mia mamma andavamo con lei così mia mamma poteva accudire anche appunto a suo nipote figlio di mia sorella e io facevo il mare quindi da allora per diversi anni fino a che non sono stati autonomi sono la torna foto se questo sia marina di share fino al bagno girasole possiamo fare pubblicità esiste tutt'oggi quindi se erano talmente che sembra allora andavamo nel periodo di luglio 15 giorni di luglio comunque era stato una bella infanzia insomma non parlando dei mass media la televisione dove cenare in casa allora quando stavo ancora amiciano quindi fino al abbiamo detto la seconda elementare 69 76 77 più o meno non avevamo la televisione in casa ce ne era solo una all all'apparto sarebbe si chiamava la parte dove vendevano poi sari tabacchi e un pochino un po di tutto era un po il [Musica] punto dove dove veniva venduto un po tutto quello che arriva per il paese e c'era un tv mi sembra allora in bianco e nero perché solo l'anno dopo forse 78 e non ricordo esattamente è arrivato il colore e io andavo la sera a vedere questa isola misteriosa mi ricorda era un praticamente degli episodi in cui dei ragazzi al di sotto della superficie terrestre avevano questo mondo particolare e quindi mi affascinava molto l'anno dopo mi sembra con il colore sono poi arrivati abbiamo acquistato anche il primo televisore forse stavamo già montecerboli appunto quindi dalla terza elementare quarta elementare primo televisore a colori e sono arrivati poi tutti ne abbiamo uno solo e in cucina anche perché poi il tavolo almeno per noi che esisteva diciamo la sala da pranzo alla cucina dove mangiare quindi dove c'era la tv comunque la rete era solo la prima rete forse la seconda forse ce n'era 212 e quindi anche per vedere il telegiornale le informazioni e per la ii e perché era all'ora di cena e comunque con il colore mi rivolta arrivarono tutti i primi cartoni tantissimi arrivava a parte per l'informazione telegiornale però io come come bambino ovviamente non era come bimbo di 7 8 anni 9 anni quelli che avevo seguivo tantissimo tutto tutti i cartoni che allora arrivarono dal giappone mi rivolgo in rue che era questo questo sta storia di questo ragazzo della preistoria che viveva nella storia con tutti i mostri della preistoria e combatteva per la sopravvivenza molto i tirannosauri contro mazinga mazinga z [Musica] goldrake oltre che addirittura forse è stato il primo atto né di robot io mi ricordo ancora oggi e che succede in certi momenti mi me mi muovevo anche anche se poi forse ha successivamente alcuni diversi cantoni sono stati diciamo rivalutate un po come anche troppo violenti per una fascia di età qui avevo io quando quando li guardavo però mi ricordo su alcuni c'era e candy candy addirittura morivano fidanzati e quindi forse erano per certi aspetti oggi forse alla luce di valutazioni e fano psicologi e fanno solo su quello che devono vedere bambini può forse poi abbiamo in internet vedono anche di peggio però che quindi c'è anche un pochino d'ipocrisia però che sia alto ne sono stati anche alcuni rivaluta ai troppi niente però mi ricordo tutto per tutto a queste produzioni arrivavano dal giappone e che ti bombardavano i quiz televisivi due navi quiz televisivi c'era secondo me non è che ce n'era tantissime c'era mike buongiorno che era il fenomeno era atteso il sabato sera non permetterà sabato sera sarà un po d'anni quindi e quindi il rischiatutto era era un momento dove milioni e milioni e milioni di italiani si si raccoglievano magari non c'era nemmeno i premi super super milionari di oggi erano uscite molto più oneste però che ti potevano aiutare nella vita e mi ricordo delle domande che faceva erano comunque anche pertinenti di cultura di attualità quindi aveva anche un livello secondo me oltre e di intrattenimento e di ovviamente di te riusciva a tenere incollata gente perché vede vigente e che si arricchiva pensano ancora che c'era anche molta gente in difficoltà però deve anche un di veritativo indipendente un attivo esatto volevo dire secondo me aveva anche già un livello educativo perché comunque ti senti diceva delle cose delle quali numeri a conoscenza il livello scolastico era molto più basso di quello di oggi è quindi secondo me e mi ricordo sostanzialmente seconde me c'era questo quiz e non c'era anche perché le reti erano una la rai uno forse due i due quindi non è che c'era tutte le reti come oggi non c'era digitali c'era l'analogico e c'era il monopolio della tv di stato secondo me c'era solo i quiz di mike bongiorno calesini numeri navi il carosello era carosella e poi a letto insomma la sera quindi anche perché poi le pubblicità che passavano il carosello era proprio una striscia di pubblicità però le pubblicità questa anche prima se non poi magari sembra anche troppo tech però anche quella striscia nel mi ricordo io erano dei veri e propri filmati cioè oggi già da anni sete non riesce a dare un messaggio immediato un flash una mossa la gente non lo guarda perché cambia subito natale non può stare lì aspettare siamo siamo così cioè già dopo un secondo una cosa che è venuta a noia allora invece la storiella anche della pubblicità era tutta una storiella magari fatta anche da allora da signori attori e non è che erano attori del cinema del teatro però era tutta una storiella anche divertente per certi aspetti che la guardati con un mini film di un minuto e poi alla fine deriva con pubblicizzato il prodotto il detersivo oppure qualsiasi cosa ritorna il fattore educativo allora quello era sì diciamo quella era più legato proprio al meno commercio non tanto in tanto naturalmente non tutte però magari alcuni no no sicuramente solamente poi la televisione di stato anche oggi nello scopo principale dovrebbe essere quello appunto di servizio e allora sicuramente considerando che che io ero un bimbo non è che mi interessasse tantissimo approfondire a me piaceva artoni che siamo seri però mi ricordo che c'erano anche allora che c'è ancora dei programmi dove [Musica] ora non so se esagerato dire ma comunque insegnare anche un po a leggere a scrivere perchè te considera anche i miei nonni io mi ricordo bene firmavano ancora tutte e due con l'aics quindi analfabeti un prete il tuo nonno e la tua nonna mini miei genitori avevano fatto la terza la mente alimentare comunque la televisione sicuramente portava tanto e nel parlare nel fatto che poi anche in tutta italia pur rimanendo porno i dialetti però si iniziasse a parlare un po tutti l'italiano e quindi nella televisione è stata sarà fondamentale il film oltre ad andare al cinema dunque trasmessi anche in 3d allora io il cinema mi ricorda allora veniva fatto non è che c'era grandissimi cinema appunto che per il discorso e ti facevo prima che c'era queste multisale vestiamo non esisteva veniva proprio fatta nel teatrino di paese magari la domenica pomeriggio magari facevano venire un film che poteva andare bene per tutti e quindi era piacevole perché la domenica pomeriggio andati lì con i ragazzi e veniva proiettato questo ci questo film può magari si bloccava perché la pellicola cioè quindi era ecco non esisteva nelle multisale o era proprio una cosina a livello di paese come quadri cinematica del teatro di montecerboli che non hai mai visto che gli facevano la domenica pomeriggio facevano i film e quindi noi ragazze andava molière per vedere il film è anche la televisione in una trasmissiva la televisione erano più infatti una cosa che non capisco oggi ad esempio è perché molto probabilmente perché c'è tutta una offerta on demand pay tv insomma che a qualsiasi ora uno può vedere quello che vuole perché allora a me quello è una nuova 7 ci va un po di più che a notte in mezzo aveva il film e alle dieci e mezzo adesso fino alle dieci e mezzo non e mezzo un film io posso non riesco a capire poi la mattina le le persone come facciano i mesi prima intanto il 3 gennaio è quello di oggi anche questo un po rifacendosi a quel discorso e facevo degli spot e il telegiornale prima era nozionistico era una cosa molto un po tutta la vita era molto più lenta io mi ricordo le partite di calcio di allora cioè se magari oggi non riusciresti nemmeno a vederle perché anche il telegiornale a parte l'interesse della notizia in se stessa ovviamente senti rilevanza di ascolti però era molto più lento molto prima oggi tutto deve essere cotto e mangiato fulminante de vita e quindi è così non so se sia un bene o male però allora era poi c'era solo il telegiornale sul primo poi quando sono iniziate le concorrenza delle tv commerciali ovviamente adeguarsi c'è stato problemi però oggi oggi è tutto molto più in fretta deve essere anche le notizie età devono essere date poi subito dopo 10 minuti allora era tutto molto più composto tanto che mi ricordo un episodio marino non c'è la mia nonna volte gli andavo da miei nonni e magari far andare a mio nonno oppure la sera quando c'era il telegiornale conduttore del telegiornale in modo molto molto serio dava la buona sera e mia nonna magari aveva finita allora di di governare i piatti di sistemare in casa essere messa lì ascoltare potrà latera un pochino anche sorda stava molto vicina allo schermo così e quando questo signore dava dava ancora sera lei faceva buonasera quasi in maniera rispondeva e quindi questo mi è rimasta molto carino metto questo a questo modo si sentiva quasi come osservata insomma dovere di rispondere e la radio di ascoltare i rapporti allora io la radio la domenica perché allora le partite di calcio venivano trovate tutte insieme tutta la stessa ora per me quindi mi ricordo il novantesimo minuto quindi la radio non o in macchina appunto e c'era le mie prove macchina forse più le musicassette se non la radio mi ricordo la domenica quando c'era il campionato di calcio tutte le partite contemporaneamente allora c'era vari interventi per le partite non erano su nessuna piattaforma non potevi vederle in diretta se non allo stadio è però alla radio diciamo le commentava in faceva la telefona in diretta quindi il novantesimo minuto in diretta magari avremmo anche giocato la schedina era un momento in cui io con altra lì ci stavamo lì a seguire la tele rona delle partite avete che se avevamo fatto 13 quindi sostanzialmente me la ricordo per quello trimenti caio sono stato un grosso autore della televisione non tanto della radio e un po l'abbiamo già detto però i mass media oggi influiscono molto sulla sulla vita delle persone in quegli anni come il rapporto con con questi al secondo che oggi vede ora ovviamente intendiamo internet facebook quindi abbiamo i social instagram e chi più ne ha più ne metta oggi quindi tutti sono editori poi tutti cioè ognuno scrive velo e cuore quello [Musica] in cui in quegli anni su vivi e basta quindi certo subirli ma non in maniera negativa però voglio dire prendevi le notizie non c'era la possibilità di proprio perché non esistevano non tanto perché non lo so se devo dare un giudizio ma no no non maniera non ho dice vive però ti voglio dire è un po come ti dicevo tutte le cose cioè gli strumenti sicuramente quelli di oggi sono vanno bene vanno bene quindi non è rimpiangere quello che c'era prima anche se ovviamente sfido chiunque a non rimpiangere quando aveva 15 16 17 o vent'anni quindi gli strumenti quello che è stato fatto andando avanti secondo me è tutto positivo dipende tutto come utilizzi le muse quindi ovviamente i mass media per rispondere un pochino alla tua domanda era molto più acquisire la notizia dalla televisione c'era molta più carta stampata perché anche giornale non c'era anticipa le quindi andare proprio a comprare il giornale mi di vola per leggerlo la gazzetta dello sport oppure un giornale di non sportivo magarity di crohn ad informazione quindi riusciti ad avere notizie dal mondo da quelle da quegli elementi dalla televisione da taluni umana le due canali e c'erano per terminare volevo chiederti se in quegli anni comunque c'era la consapevolezza di questo passaggio dalla tradizione diciamo alla modernizzazione cioè si percepiva allora io nel quando ho dato l'esame di maturità all'istituto tecnico industriale il tema che ho fatto in italiano riguardava proprio diciamo il passaggio verso l'innovazione quindi si parla di più di 30 anni fa e io scrivevo allora che quello che stava accadendo era estremamente positivo perché avrebbe migliorato la vita di tutti noi avrebbe allungato la vita di tutti noi però allo stesso tempo avrebbe per certi aspetti ridotto i posti di lavoro perché ovviamente nel tempo sarà richiesto solo delle delle specifiche qualifiche se pensiamo e che già anche gli indicatori oggi ci dicono nel 70 per cento dei lavori che verranno fatti tra 10 15 anni oggi neppure esistono quindi dicevo che avrebbe sicuramente migliorato e la strada era giusta come può essere innevata il problema è il problema è el'utilizzo cioè nel senso che questo lo fanno le persone si torna esempi banali ma per capirci il nucleare il nucleare ha portato a fare dei macchinari dove vai te a fare delle diagnosi delle delle tac delle comunque a prevenire delle malattie genetiche a prevenire quindi con la medicina nucleare allo stesso tempo ne nucleare è stata fatta la bomba atomica quello è stata sempre questo voglio dire allora io ti ringrazio per quest'intervista gr l'x10 arrivederci

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L’intervista, della durata di 1:01:59 minuti (link: https://www.youtube.com/watch?v=UczwhWdjHVY), ripercorre le memorie scolastiche e infantili di Ermilio Boldrini. Nato a Volterra nel 1969, ha trascorso la sua infanzia con i genitori a Micciano, piccola frazione di Pomarance; nel 1977 la famiglia si è successivamente trasferita a Montecerboli, sempre all’interno dello stesso comune, per supportare la sorella maggiore di Ermilio, sposatasi da poco e con un figlio. Attualmente lavora come tecnico presso un’azienda. Mentre il padre lavorava come operaio, la madre era casalinga: entrambi non avevano proseguito oltre la terza elementare. I nonni, invece, erano analfabeti. La sorella maggiore, nata quindici anni prima del videointervistato, aveva conseguito il diploma di Istituto Magistrale e insegnava nelle scuole elementari. Il suo percorso scolastico si è svolto dal 1975 – quando ha cominciato a frequentare le scuole elementari – al 1988, quando ha conseguito il diploma di istituto tecnico industriale. Ha dunque studiato nel corso degli anni Settanta e Ottanta: un periodo duplice, in quanto, mentre il primo decennio è stato segnato da tensioni politico-sociali ma anche da profonde innovazioni nel costume e nelle possibilità di espressione individuale, il secondo è stato contraddistinto da una normalizzazione politica che, tuttavia, si è concretizzata in un profondo riflusso nella sfera privata (Crainz 2002, Panvini 2018, Oliviero 2018 a). Da questo punto di vista, interessanti sono le riflessioni di Boldrini che ricorda gli anni Ottanta come un periodo di crescita, di benessere, ma anche di «consumismo sfrenato» (m. 39.21) latore di problematiche future in termini di economia e di sostenibilità (Oliviero 2018 b).

Per quanto riguarda l’esperienza scolastica, il videointervistato rimarca con forza l’innovatività della scuola a tempo pieno frequentato dalla terza alla quinta elementare. I primi due anni di elementari, infatti, sono stati frequentati a Micciano, in una piccola scuola in cui funzionavano due pluriclassi. Successivamente, con il trasferimento a Montecerboli, è stato iscritto in una scuola a tempo pieno. L’esperimento, ricorda Boldrini, era stato inaugurato pochi anni prima, su stimolo della L. 820/1971 che introduceva il tempo pieno; «ancora abbiamo il tempo che quindi vuol dire la fase sperimentale di più di quaranta anni fa poi si è rivelata una cosa una cosa positiva» (m. 3.34 e ss). Positivo e accogliente era anche il clima della scuola, ricordata sia nei suoi ampi spazi luminosi sia per il personale: «più che cuoche bidelle erano erano come mamme e quindi ci viziavano anche un po’» (m. 11.14). La partecipazione dei bambini era evidente fin dall’androne, dedicato all’esposizione dei cartelloni. Poiché i suoi genitori si sentivano a disagio nei confronti dell’istituzione scolastica, i rapporti con quest’ultima spesso tenuta dalla sorella.

Successivamente alle scuole medie, frequentate nella vicina Larderello, Boldrini si iscrive presso l’istituto tecnico industriale di Pomarance, scegliendo sua sponte la curvatura elettrotecnica. A quegli anni risalgono i primi computer, di cui divenne subito un grande appassionato: a questo proposito, ricorda i primi videogiochi (come Labyrinth), la programmazione in Basics e le cassette a supporto magnetico, utilizzate come hard disks di supporto. La nuova passione per il computer, confessa, lo allontanò dalle tradizionali modalità di socializzazione di prossimità; il suo tempo libero venne così assorbito a casa o al bar, dove trascorreva il tempo a giocare con Pac-Man. Presente era anche il televisore, che i genitori acquistarono nel 1976; negli anni precedenti, erano soliti recarsi nella tabaccheria di Micciano per vederla. Della televisione Boldrini sottolinea l’aspetto educativo insito nei quiz e di stimolo alla diffusione di un italiano uniforme lungo tutta la penisola (Bravi 2021). Tra i programmi maggiormente seguiti, cita i cartoni animati giapponesi come Goldrake e Mazinga Z.

Nella conclusione dell’intervista, Boldrini ripercorre la percezione coeva del progresso e della modernizzazione. Come ricorda di aver scritto nel tema previsto per l’esame di maturità, incentrato appunto su questa tematica, la modernizzazione era considerata positivamente, benché fossero già evidenti i rischi economici insiti nell’automazione.

Fonti

Fonti bibliografiche:

L. Bravi, La televisione educativa in Italia. Un percorso di storia sociale, Roma, Anicia, 2021.

G. Crainz, Il paese mancato. Dal miracolo economico agli anni Ottanta, Milano, Donzelli, 2002. 

S. Oliviero, Crescere negli anni Ottanta, «Pedagogia oggi», n. 2 (2018), pp. 119-36.

S. Oliviero, Educazione e consumo nell’Italia repubblicana, Milano, Carocci, 2018.

G. Panvini, Ordine nero, guerriglia rossa. La violenza politica nell'Italia degli anni Sessanta e Settanta (1966-1975), Torino, Einaudi, 2018.

 

Fonti normative

Legge 24 Settembre 1971, n. 820, Norme sull'ordinamento della scuola elementare e sulla immissione in ruolo degli insegnanti della scuola elementare e della scuola materna statale, (GU Serie Generale n. 261 del 14-10-1971), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1971/10/14/071U0820/sg
 

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