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"Tutta teoria ma niente pratica". Memorie di una maestra

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/521
Scheda compilata da:
Chiara Martinelli
Pubblicato il:
26/10/2021
Nome e cognome dell'intervistatore:
Ginevra Giacomelli
Nome e cognome dell'intervistato:
Cinzia Gabbani
Anno di presa di servizio dell'intervistato:
1974
Categoria dell'intervistato:
Insegnante
Livello scolastico:
Scuola primaria
Categoria professionale dell'intervistato:
Insegnante scuola elementare
Data di registrazione dell'intervista:
6 maggio 2021
Regione:
Toscana

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1970s 1980s 1990s 2000s

buongiorno oggi 6 maggio in via 21 ho il piacere di avere con me l'ex insegnante cinzia barney che ci parlerà della sua esperienza come docente buongiorno sono inseguiti sono stata un'insegnante elementare sono in pensione dal 2017 ho fatto l'insegnante per 40 anni il ruolo è più due anni di a quei tempi si chiamavano non pre ruolo ma supplenze che però poi mi sono state riconosciute come lavoro e ho fatto alla scuola magistrale a pescia la mia città dove abitavo in quei tempi la scuola magistrale era una scuola tutta teorica magnete pratica quindi ho dovuto imparare a fare la maestra elementare poi o della scuola primaria come si dice oggi sul nel corso degli anni ho cominciato a lavorare nel 76 e il primo ottobre del 1976 e ho cominciato a il ruolo ero già in ruolo perché ho vinto il concorso quello dei 1975 76 e ho cominciato a fare scuola a chiesina uzzanese fra l'altro ero in maternità perché avevo da poco partorito mio figlio e poi ho girato parecchie scuole all'inizio non avevi una scuola facevi un po la tappa buchi dove c'era uno dei plessi dove non c'era il personale era andato in pensione o aveva chiesto avvicinamento a casa c'era eccetera quindi tutti gli anni si faceva in cambio ho cominciato un bardalone pietrabuona pesce che casey nozza nese montecatini ariana fino a pieve a nievole che sono poi ho finito lì vicino a casa dove abito pieno a nievole e visto che i cambiamenti nella scuola siano presi tutti i cambiamenti dai dai decreti delegati del 76 in poi il tempo pieno le il trio delle maestre che giravano su due classi le 24 ore le 27 le 29 le 40 tutte lo fate i bambini le ore dei bambini lo fate tutte tutte le varie modi di anche i vari modi di valutare bambini le vecchie pagelle le nuove pagelle ivo l'eliminazioni devoti giudizi e abc tutti ogni cinque anni cambia partiva un 3 e 9 melli sono fatte tutte le chele le cose nuove quindi come era organizzata la giornata la giornata nella scuola i primi anni erano quattro ore rientrati alle otto e mezzo fino a mezzogiorno e mezzo e duravano sei giorni dal 1 di al sabato e poi c'è stato il cambiamento del tempo pieno che i bambini che stavano a scuola per tutto il giorno poi c'è stato il le 27 ore coi bambini che rientravano su cinque giorni che i bambini i bambini dovevano rientrare due volte alla settimana quindi c'era le mense le due volte alla settimana e così via normale le insegnanti che unica da insegnate unica siamo diventate insegnanti titolari in tre e poi siamo diventati poi l'insegnante unica è ritornata però per completare l'orario dei bimbi c'è anche altre insegnanti quella d'inglese quella che insegna altre discipline sommari per fare per completare le ore le 27 ore dei bambini tutte lo fate non me ne manca una che sono cambiate anche gli stand sistema per in materia certo prima eravamo le tuttologhe si doveva saper tutto da storia geografia scienze come tutto e poi ci sono stati i corsi dell'irrsae che ci hanno un po inquadrato su maestre che insegnavano le materie letterarie italiano storia oppure l'italiano e educazione all'immagine poi quella di matematica e scienze quella che faceva educazione motoria e geografia l'insegnante di religione di religione poi è stata un'insegnante che veniva a parte poi è stata introdotta l'inglese è quella un'altra insegnante che veniva a parte insomma sempre tutto questo e corsi di aggiornamento i corsi di aggiornamento ecco io i primi corsi di aggiornamento cominciati a farli negli anni 80 questi sono tutti i miei corsi d'aggiornamento io non fatti in media 3 all'anno e questi erano tutti gli attestati che mi hanno dato perché poi cambiando anche in modo di insegnare bisognava anche sapere insegnare per esempio ho fatto un sacco di corsi per i computer corsi di inglese ricorsi di psicomotricità corsi di musica corsi di educazione all'immagine è più come il corsi di psicologia per capire i bambini se avevano difficoltà corsi molto specifici si no però insomma corsi sulla sicurezza in classe eccetera eccetera tanti corsi veramente tanti come vivano organizzata direzione comunque la giornata scolastica tipo ma la giornata scolastica tipo la mattina quando si iniziava la lezione di solito guardavo i compiti che avevo dato a casa da fare perché dovevo controllare che facessero il proprio lavoro quello senz'altro e poi si organizzava la giornata per esempio se c'era le due ore di italiano si faceva qualcosa che si coi bambini piccolini si faceva qualcosa che si riferiva al al tempo alla stagione magari qualche chiedeva anche se il lunedì cosa avessero fatto la domenica allora si parlava si parlava della della giornata della domenica come l'avevano passata e si lavorava su quel tema lì si poteva fare sono stata al mare per esempio che il mare c'è come il mare e poi si scriveva il pezzettino si faceva il secondo poi i bambini l'età a cui appartenevano e siccome si cominciava a lavorare così matematica ogni tanto ci ha attaccato qualcosa per esempio se si parlava di coltello ontano tanti il km tanti quanti allora guardiamo si poteva mettere qualcosa imparare qualcosa sulle misure si poteva imparare qualcosa anche sui soldi qualche secolo si attaccava qualcosa sempre su quelle su un'esperienza che avevano fatto loro questa è stata di solito la cosa che iniziale poi ultimamente invece bisogna fare dei progetti allora si andava per i progetti i progetti erano e lo pulisci prendevano anche dei mesi bisognava metterci tutto si prendeva un progetto per esempio il fiume e allora si andava a vedere fiume c'entravano geografia centrava la storia c'entrava le scienze i progetti andavano fatti prima dover rifare il progetto poi in itinere dovevi far vedere cosa avevi fatto poi in fondo fare il riassunto di tutto quello che avevamo fatto nel progetto e siamo diventati i piccoli scrivani fiorentini e si rileva sosti la noma eletti quei progetti lima insomma qualcosa si faceva e come si rivolgeva ai bambini come organistico generali insegnante qualcosa ha detto da principio erano molto deferenti erano bambini che ti danno sempre del lei hanno timore della maestra ma anche perché i genitori li mettevano in guardia perché bisognava portargli rispetto poi ultimamente i bambini ti davano del tutti chiamavano maestra specialmente piccolini io li chiamavo bambini fino alla terza ragazzi dalla quarta alla quinta perché ormai sono diventati un po più maturi sempre avuto un buon rapporto con i ragazzi perché non ho mai avuto problemi con disciplinari con i bambini anche quei bambini che avevano dei problemi disciplinari ho sempre cercato di comprenderli e di avvicinarli al al problema loro che avevano che cosa hai scelto insegnate mi piacciono bambini sono sempre che assoluti e quindi avevo alcun feeling con i bambini anche quando ero ragazzina e di avevo intorno anche perché probabilmente avendo due fratelli più piccoli di me dopo contava tamai è stato e per gli faceva vita scolastica non di dacca sì abbiamo fatto piccoli tornei di calcio insieme a tutti i plessi delle anche della scuola di montecatini giocavano sia maschi che le femmine insieme non erano solamente maschili come i tornei poi abbiamo fatto tantissime ditelo portati a vedere tante cose populonia san galgano la figlia la cosa la cattedrale la chiesa di san galgano tutta la parte medievale del della toscana s'è visto tante cose larderel tante tantissime cose l'ho sempre portato in giro e ragazzi tutti gli anni almeno un paio di visite si faceva quando lo portati a luca quando li ho portati a firenze ai vari musei di firenze il museo archeologico una volta ci fu anche un bellissimo una bellissima esposizione esposizione di giocattoli antichi portai a vedere anche per una classe che avevo la mia le gite erano per loro è una cosa superlativa perché era una giornata di divertimento anche se imparavano è perché poi quando spiegavo le cose stavano attenti e gli piaceva anche venire accade e imparare qualcosa bellissimi spazi scolastici da principio c'era how nei corridoi e ca biglietti poi piano piano che la scuola si è evoluta abbiamo avuto la sala mensa la palestrina la sala del computer la sala degli insegnanti la biblioteca abbiamo avuto tante tante altre altri spazi perché ci volevano di milano informatica era solamente per tecnologia perché arrivavamo avevamo qui l'ultima scuola che dove ho lavorato ci sapeva una bellissima aula di informatica con grandi banchi lunghi con tutti le postazioni da o e poi gli ultimi cinque anni avevamo ho avuto anche le le lim le lavagne multimediali quindi si lavorava parecchia anche con quelle lì quando andavano che c'è purtroppo ogni tanto sbagliavano quindi bisognava aspettare che il tecnico veneto per rimetterla a posto ho avuto anche poi da ultimo gli ultimi due anni anche il registro elettronico le schede elettroniche tutto elettronico non mi sono fatta mancare niente anche perché la scuola se sei mentre la lazio dalla quinta mentale che ci hanno ne verifichi se anche queste l'invalsi certo quindi chissà che parlare prima di compiti davi tanti compiti un libro ma di solito da allora negli ultimi tempi riuscivo a dare compiti personalizzati perché purtroppo nelle classi non tutti i bambini si seguono nella solita nella solita maniera chi aveva marcia in più aveva compiti differenti da quelli che andavano un po più piano quindi mi preparavo a casa tutte le schede con lavoro da fare sulla lezione fatta e storia geografia o italiano insomma queste cose qui matematica vedo che c'erano a fare e gli dava ognuno un compito diciamo personalizzato i bambini che avevano delle difficoltà più gravi che avevano certificazione loro avevano l'insegnante di sostegno insieme a lei si faceva la programmazione personalizzata proprio adatta ai suoi livelli di comprensione e basta ecco questo era il livello però non è che un dessì tanta roba da da fare tante volte ci avevo delle gi genitori che mi venivano a chiedere signora che le dia di più perché fanno troppo presto poi so che per fargli fare e qualche d'uno invece mi dicevano guardi però da troppe lezioni sull bambino ci mette tanto quello purtroppo e poi sapevo di bambini che per fare la lezione di una scheda ci mettevano 4 ore perché non stavamo lì a fare le elezioni ma si alzavano giravano mela raccontavano i genitori ma d'altra parte tante cose non si potevano immaginare e appunto come anche cambiata la scuola si parlava di bambini in difficoltà comunista qui ad sgp ma quando si sono prestati questi casi magari prima non si conoscevano le problematiche di questi bambini è infatti tante volte ci si chiedeva primi anni di scuola che appunto eravamo ignoranti perché il fatto della discalculia e disgrafia i dislessici insomma son venuti l'abbiamo capito dopo che era un problema sì ribatteva ribatteva si chiedeva aiuto ai genitori che si diceva gli faccia lei il genio di più li faccia scrivere di più vi facciano onorare gli davo qualche cosa di più ma purtroppo in una classe c'è un terzo di bambini che ti seguono bene un terzo che ti seguono insomma stanno ci stanno dietro e un terzo che fanno una gran fatica ma purtroppo quello è sempre successo non abbiamo le bacchette magiche per poter fare miracoli e gli agenti cani classe c'erano appunto qualcosa anche per chi in difficoltà ma certo se sapeva tutta una allora tanto per incominciare cis aveva iniziato di materiale scolastico come i blocchi logici so se li conosci le acque tanti erano i blocchi logici i numeri colore beaches aveva un sacco di cose per i bambini che avevano difficoltà a comprendere però insomma bisognava strade anche dietro abbiamo trovato molto io perlomeno ho trovato molto proficuo il periodo in cui eravamo tre insegnanti su due classi perché avevamo delle ore in compresenza in quelle ore in compresenza si prendevano i bambini in difficoltà e si inseguivano per per bene perché in quel momento in cui eri con loro l'insegnante due o tre di questi bambini che avevano qualche problema sulla matematica o sull'italiano non facevano fatica era non riuscivano con questo rapporto più personalizzato a superarli parecchi scogli poi l'hanno levate queste compresenze perché sembrava che non fossero proficuo ma insomma la scuola è cambiata ma il momento andava bene dico la verità quando c'è da le compresenze andava veramente bene da ultimo le compresenze sono venuti a mancare c'è ancora l'hanno rimessa sì sì però il coni tecnicamente negli ultimi tempi infatti è purtroppo è venuto e almeno io parlo della mia esperienza perché quando avevo delle compresenze erano sfruttate per fare le supplenze dove mancavano le insegnanti perché la supplente non la mandavano più negli ultimi anni che faceva scuola io quindi se vi insegnate prendeva 15 giorni allora si mandavano la supplente se no se prendevano una settimana l'insegnante che aveva ore di compresenza oppure che faceva io ho per un periodo di tempo sono stata insegnante per i bambini che non facevano religione allora in quel caso lì io prendevo questi bambini che di solito erano stranieri di altre religioni e allora iniziano e l'insegnante vi si faceva del potenziamento perché erano bambini che difettavano nella lingua e quindi bisognava insegnargli un po più italiano gli insegnati a leggere a ragionare picco di italiani ecc però in queste ore che io avevo dedicato a questi bambini spesso e volentieri mi toccava andare nelle classe a fare così di punto in bianco la supplenza in una classe dove magari non conoscevo nessuno guardavo su per giù nel registro quello che la preda l'insegnante di classe aveva programmato per il giorno e cercavo di andare avanti per quel senso di ma è stata molto famosa la cosa è molto approssimativa poi e gli oggetti appunto materiali il materano cambia allora io una cosa trovarli diverto nelle classi ogni buon da un punto degli ansia a parte tanti giochi di memoria tante cose di pazienza perché i bambini mi manca anche questo fatto di fare che so il puzzle di rimettere insieme dei disegni di queste consideri che nel momento in cui i bambini avevano finito un lavoro aspettavano che la maestra avesse finito di seguire gli altri potevano utilizzare questi lavori questi giochi per compensare un po insomma il loro l'ora per far trascorrere allora è però ecco i bambini più che altro a loro piace disegnare allora in classe avevo tantissime cose per disegnare per colorare matite pennarelli colori di vario genere ecco loro gli piaceva tantini almeno ancora piace tanto ai bambini usare le idee le penne e le i pennelli quindi nei 40 anni e comunque tutto il tuo insegnamento ha eseguito colore 6 tanta anche perché è una materia che mi è sempre piaciuto quindi ho sempre spinto anche quando si faceva la storia per esempio dopo tanto spazio anche all'arte di quel popolo e si è spesso e volentieri riportavo anche a vedere dei musei dove c'era il periodo in cui si studiava insomma a firenze il museo archeologico quando si studiava etruschi greci sacco di cose e l'immaginario televisivo dei ragazzi entrava nella scuola è certo quello tra va sì perché avevano tante ore durante il pomeriggio che passavano davanti alla televisione la televisione purtroppo è stata per tanti anni ora se il computer un'altra rete prima c'era la televisione era la verì site delle famiglie quindi quando venivano a scuola mi raccontavano quello che avevano visto qualche volta ci sarà che lavorato se c'era dei dei contenuti insomma che potevano essere validi dal punto di vista umano per insegnare qualcosa anche ai bambini insomma il comportamento è tutto punto per insegnare il comportamento nella punizione ma le punizioni io avevo l'angolino del pensatoio gli avevo farne su una sedia quando combinavano qualcosa specialmente quando prendevano di mira i ragazzi facevano un po duri li mettevo a pensare avevano l'angolino del pensatoio era una sedia in un angolo della classe mette voli e gli dicevo pensa a quello che hai fatto quando poi ti rendi conto di quello che hai fatto vieni mi spieghi perché hai sbagliato chi le chiede scusa al tuo compagno e vi date la mano amici come prima questa era la mia condizione perché poi definitiva insomma grandi cose da pulire a scuola non c'è oddio una volta ho avuto una bambina che rubava la trovai con le mani dentro i cappotti degli altri al che chiama i genitori e in separata sede ci parlai mancio ma quello purtroppo meno male che è successo una volta sola e gli altri bambini ea me si rapportava tra di loro infatti particolare bene le nazioni e c'è sempre stato ecco nel nei classici è sempre stato il la divisione bambini e bambine questo fin dai primi tempi specialmente nelle prime e nelle seconde classi poi in terza cominciano a integrarsi di quarta in vita anche troppo ma ma poi c'è sempre stato un [Musica] il gruppo dei leader il gruppo di 3 cat dei gregari e qualche volta c'è anche stato quello il gruppetto degli emarginati ho sempre cercato di omogeneizzare la classe c'è anche quando si lavorava per gruppi ho sempre cercato di fare i gruppetti un po misti cioè vide due gregari e uno immaginato cioè io facevo gruppetti un po per cercare di dvd cd includere tutti e bisogna avere un occhio perché torna è difficile fare la maestra e fare tutte le cose fatte bene e come avvenivano con te colloqui ai genitori quanto sa adesso abbiamo nel tempo il colloquio all'inizio i colloqui con i genitori avvenivano se ti manda se avevano un problema chiedevano di parlare oppure li mandavo it ea chiamare oppure ci parlavi quando davi ogni tre mesi ci danno i trimestri da v.le le pagelle poi sono venuti quadrimestri allora si faceva un colloquio ogni due mesi davo un orario ogni genitore aveva dieci minuti per parlare con me io parlavo con dolosi la punta va insomma quello quello che i bambini potevano dire a scuola se della famiglia e quello che in famiglia dicevano della scuola e si guardava insomma di aggiustare se c'era dei problemi o meno c'è stato un periodo in cui i genitori sembravano che fossero loro che dovevano insomma insegnare agli insegnanti cosa insegnare purtroppo sì non avevano ben capito la gestione della scuola cioè erano troppo invadenti poi piano piano insomma si sono un po ridimensionati ma io coi genitori con quelli per i getti mo mai avuto problemi poi è logico che purtroppo spesso e volentieri i genitori i figli rispecchiano i genitori ma purtroppo el youm ritorno a ribadire che non abbiamo la bacchetta magica per poter fare miracoli invece la nazione si parlava dell elaborazione è cambiata tantissimo dai voti delle pagelle ci furono introdotte le schede schede con i giudizi e poi sono ritornati indietro siri davano i voti e giudizi e poi ci si doveva dare abc di ignoti con le lettere ogni cinque anni partì col treno macho ma purtroppo decori voti le votazioni il giudizio ecco che una maestra da bisogna in qualche modo esternando anche per far capire se questi bambini hanno delle difficoltà hanno qualche preferenza materie che preferiscono anche un po per indirizzarli anche perché poi dalle medie indirizzano non si sa poi le scuole superiori se ne fanno perché piacciono a loro hanno i mezzi loro per farlo perché i genitoricidi mangano innovazione e come ha valutato se il mondo quello che si meritava l'ho saputo io sono sempre coraggio vi sarebbe parti io ho sempre cercato di aiutare gli stati ei ragazzi anche perché hanno un età nelle scuole a primaria zona che non hanno una personalità quindi bisognava cercare più che altro quelli che erano in difficoltà di incoraggiarli quelli che erano bravi che si davano da fare anche se magari anche per i bambini che avevano poche capacità però si davano tanto da fare io lei incoraggiava grandi mani perché volevo che si sentissero proprio quello che facevano era il massimo per loro ma io gli davo sempre massima fiducia mi gratificava in tutte le maniere gli facevo anche sui sui compiti bravo la maestra è contenta c scrivevo mi facevo gli facciamo tutti i discorsi li facevo mi facevo la faccina della maestra fico che rideva famosi le emoticon e peli che non pensate mio rapporto con gli altri insegnanti come la mineralizzazione se e quando sarà le tre maestre su due classi le votazioni si facevano tutte e tre insieme logico che c'è da quella che magari tirava più per una materia che per la sua materia che non per le altre magari diceva il mio bravissimo però magari era bravissimo in italiano e in matematica ci capivamo allora bisognava aggiustare discorsi perché non petiz cori che se li era bravo tipo anche prima mail insomma era troppo sul lavoro con equilibrio e senso con massa sì siamo sempre andati d'accordo stesi in generale il rapporto con i colleghi ma sempre anno non vai ammesso sì 40 anni non ho mai avuto problemi con le colleghe sempre cercato insomma se si trova a ho trovato delle persone che magari erano all'antica le mie colleghe prima è che si sentivano la maestra la m maiuscola che facevamo tutto loro o sei fregato brava come la fava rete non sa far nessuna pochissimo e devo certo a discutere non interessava poi magari cercavo quando ero insieme ragazzi di aggiustare un po poi non mi garba ma insomma non ho mai messo bocca però su quello di fronte ragazzi guai sminuire il comportamento delle colleghe mai mai fatto almeno io poi le altre non lo scopo e allora io i bambini dios anche insegnato che i vestiti vanno bene dovevano essere decenti una volta ho chiamato i servitori perché mi veniva una bambina o una tuta attillatissima gli si vedeva gioiosa e allora in quinta e anche li chiamai e gli dissi mi date perché purtroppo l'idea del grembiule e proprio cancellata non gliela dai più dalla terza in poi non ne vogliono più sapere di questo viene più e quindi prima in seconda si ma dalla terza in poi non vogliono ben dire questo mi dispiace perché purtroppo si vedeva poi i genitori che avevano più soldi che investivano meglio bambini e genitori che avevano meno sfondi che li destinano peggio e io ero per il grembiule perché almeno si si taglia la testa al toro erano tutti uguale però insomma i genitori cosa fanno quel che gli pare ma è successo solo un fatto di dover richiamare i genitori per dirgli che la bambina veniva poco decentemente vestita scuola basta per il resto venivano puliti se vedevo che avevano è commesso il cesso purtroppo di una bambina che era abbandonata da una fontana famiglia con la mamma era in situazioni gravi se c'e una riunione di classe con tutti i genitori chiesi a tutte le mamme che mi mandasse rivestiti delle bimbe io glieli glieli che pagavo il commuovo perché è stato un anno un po un po cronico quello di con questa bambina ma insomma è la bambina dei vari facevo fare il bagno dalla barella si sapeva meno male le docce di cambiamo vestiti li tagliamo capelli gliela citavo mentre spiegavo facevo mai i ragazzi gli volevano bene a questa bimba perché sapevano che era una famiglia proprio particolare e le mamme mi mandavano sempre tutti i vestitini io glieli lavavo destinato poi naturalmente il quando arrivavano a casa sparivano perché la mamma non era in condizioni purtroppo caradonna di di gestire questa bambina era piccolissima era prima e seconda si succedono anche quelle e questo è il quarto però per il resto trovare i bambini perché questa bimba si sentiva a disagio che non era lavata non era pulita non è la vestita bene allora rimedia in quella maniera forse ho sbagliato ma con senno di poi non so se ne ricorda lo avrei fatto ore a maggio marco tempi lo potevo fare però insomma i bambini a scuola senza tenuti puliti parte insomma questo episodio puliti i vestiti bene sempre insomma le famiglie ci tengono e io andavo vestita bene truccata perché non volevo assolutamente che dicessero che la maestra e la nascitura anche perché la maestra doveva avere una certa dignità atene investire e quindi nonostante intenso ma vuole essere un grembiule e lo tenevano o venivano senza perché grande è sempre stato il grembiule c'è sempre stata anche ora penso che delle viole sia obbligatorio però non dalla terza antonio cominciano anche se tutte le valute di si dice ragazzi bisogna metterci una scuola bisogna ed è la mia mamma me la lavato e me lo son dimenticati e penso mai a un certo punto c'è celle alcuni che continuano a portarlo fino alla fine della scuola fino alla quinta ma sono quelle famiglie le leggi e proprio di sì alle regole che non arrivano mai in ritardo poi arrivano quelli che i dieci minuti dopo purtroppo del camice noi insegniamo ai bambini ma non alle famiglie le famiglie e tante volte su quel che sono le regole io me anno e denis ma organizzate appunto giornate particolari come durante sono sempre state gli ultimi anni specialmente con tutti questi progetti poi 18 di altre organizzazioni che entrano dentro per esempio quando c'è stato e c'è tuttora la la giornata del come si chiamano quelli che non hanno già i donatori del sangue ai colloqui donatori ci fanno c'è tutta la storia del sangue insomma abbiamo fatto anche molte cattivi quando era montecatini telethon abbiamo fatto per anni abbiamo fatto abbiamo aderito a telethon quindi si preparava tutto il lavoro di per telethon le le recite le recite di fine anno le recite per natale di più di me di tutto se sei organizzazioni cosa almeno come miei 40 anni non mi sono fatta mancare niente anche le settimane bianche e ai lavori che a scuola i tanti tanti lavoretti anche perché mi faceva inizio proprio mi piaceva a fargli fare lavorare proprio con le mani cosa che poi hanno perso un lavoro come mani male se fatta di tutto dalla creta e fiori di carta ritaglio incollo bigliettini d'auguri con tutte le delle cosine ritagliate meno fate di tutti i lavori con la pasta lavori mamma mia con le pinne di tutto tantissimi i lavori sempre fatti lavorare anche perché ultimamente poi avevamo un progetto con la scuola media quando siamo diventati istituto comprensivo veniva una insegnante della scuola media che faceva fare tutti i lavoretti con la creta e poi alla scuola media avevano il forno gli veniva venivano tutti cotti e poi venivano dipinte poi riportate in un bellissimo lavoro anche quello sì sì abbiamo fatto un lavoro con ultima gli ultimi anni con un fumettista un fumettista che non mi ricordo come si chiamava insomma è famoso questo fumettista che fa un fumetto di un bambino che ha una grossa mano verde non mi ricordo come si chiama anche lui è venuto diverse volte ha insegnato ai ragazzi come si fa il fumetto ma veramente tante belle famose del cantante abbiamo lavorato con i bachi da seta dal dal luogo fino al bocciano abbiamo lavorato food e piante dal seme come si fa una pianta dal per talea con la foglia con la radice tutto dalle cene l'abbiamo fatta ma di tutta un po veramente tardi si è lavorato tantissimo veramente piccoli di come le armi secondo nelle beta mi se abbiamo fatto questo lavoro qui delle delle piante l'abbiamo fatta mi pare in una terza adesso abbiamo lavorato con la farina con l'acqua abbiamo fatto le statuine di natale con le bottiglie di plastica dei detersivi masse se facessi questo fatto l'intensità è invece la mensa è la mensa la meta è stato un po mi facevo un fegato così alla mensa perché è ancora aperto in via tavola stavano bene perché era un momento di relax e chiacchieravano un gran confusione però insomma gli insegnati specialmente in prima in seconda a tenerle posate perché tanti non sapevano ancora adoperarle bene insomma è un momento di vini di fraternizzazione la mensa che sta lì con loro magico loro guardi perché il più delle volte non mangiano perché poi non mi piace quello di fa schifo dei tenori degli stalli o vi ha mai assaggiato prima di di canti piace è certo un lavoro insomma si chiamava anche i genitori tante volte di li guardi che sua figlia non mangia nulla bisogna giova al sistema di di fargli mangiare qualcosa insomma è così però era un momento di bello vi è la mensa di giocoso tante volte anche a metà si faceva anche dei giochini ammazzate per fargli stare tutti insieme e stato bello si è invece le mere mi rende allora alcune volte cioè la bambini che portavano delle belle l'ex di schiacciate dopo il dopo merenda li vedevi che erano sul nel banco con occhio che se non fase di digestione difficile poi tante merendine e anche lì si faceva anche coi bambini un po di educazione alimentare gli si diceva fatevi preparare la merenda una fetta di pane un po di marmellata qualche cosa fatto dai genitori male mamma e tante lavoravano quindi non avevano tempo proprio per preparare niente allora la merendina beppe pronta la livella o la pastina concreta al bar o il pezzo di schiacciata insomma così ecco i vari nelle linee però ecco il bello dei bambini è che quando sono tutti insieme se poi c'era qualcuno che non aveva la merenda c'era quello che viene da un pezzo quell'altra un altro patch adoratissima se si cela lo scambio poi c'era le famiglie intelligenti che davano la banana lamela già tutta cagliata 2 bella incarta la tuta non sana c'è stato un periodo a scuola che il comune ci mandava la frutta proprio per dargli la frutta a merenda così disappunto i compagni che vanta la scuola gli sport di gite scienza prestate estate dopo invece ma all'inizio all'inizio c'erano piccole gite della mattina ecco si partiva la mattina si tornava per l'ora di l'ora di pranzo la mattina e basta poi abbiamo cominciato a fare le gite di per tutto il giorno ecco allora andava si partiva la mattina e si tornava la sera io organizzato anche delle gite la domenica quando non c'era scuola allora chiamavo i genitori e gli dicevo mi piacerebbe portare i ragazzi in questo posto perché c'è da vedere queste cose mi interessa allora se i genitori ci stavano si organizzava una e s'andava tutti in giro saldava tutti in gita sì sì no no non è stato bello una volta l'ho portato in una fattoria sono andati a cavallo importati bimbi a cavallo siamo stati in questa azienda agricola abbiamo visto tutti gli animali come venivano gestiti siamo andati a vedere un lago caldo abbiamo fatto il bagno nel lago caldo se abbiamo fatto una bellissima città quella volta che in maremma e appunto che nei quarant'anni tutti gli extra scolastici collegi programma ci sono anche se all'inizio no ognuno programma va per conto suo stava faceva le cose per conto suo e basta poi con i fa quando sono state introdotte le maestre il trio delle maestre così bisognava fare una programmazione in orizzontale si faceva la programmazione con le altre classi orizzontale poi c'è stata la programma in verticale le programmazioni sono sempre cioè che hanno che hanno sempre di più sempre più ci sono stati gli impegni fra colleghi programmazioni contri anche pelle anche gli aggiornamenti sono sono stati tantissimi come minimo ci sapeva tre aggiornamenti tutti gli anni io mi ricordo primi anni 90 dagli anni 80 poi aggiornamenti 34 34 per per anno un'ultima domanda il passaggio da maestra unica amoni qui com'è andata ma come mi sa che spartire ma non noi quando sono entrata a far parte del team allora una collega la conoscevo di già perché avevamo lavorato insieme in un altra in un altro plesso una no non la conoscevo però insomma abbiamo lavorato per 52 57 anni insieme abbiamo lavorato poi io ho cambiato casa e allora mi sono fatta trasferire vicino casa mia ma insomma sette anni abbiamo lavorato un team abbiamo lavorato bene sempre cercando logi con utah al suo carattere quindi bisognava anche andare un pochino sì smussare certi angoli però non ho mai avuto problemi con le colleghe abbiamo sempre programmato si si faceva delle programmazioni sono si cercava un argomento e poi si lavorava su quell'argomento lì magari mese 23 secondo che che quanto durava ecco una cosa e ci siamo trovati bene telefonata mente non ho mai avuto problemi con ricorderete è un acrilico competitivi la maestra unica della verità il confronto ma è sempre piaciuto dico la verità anche perché non mi sento un essere perfetto quindi se avremmo qualcuno che li indirizzava ho qualcuno che mi dicevano guarda io lo farei in questa maniera invece e dico la verità io ho imparato tantissimo anche dalle mie colleghe più anziane di me ho avuto una collega che fra l'altro lei aveva fatto la scuola ortofrenico lavorava con la stella maris di livorno la di di calambrone da lei ho imparato tanto tanto tanto perché veramente lei mi ha insegnato anche come approcciarsi con i bambini che avevano difficoltà io non ho fatto scuole speciali fatto solo le magistrali quindi e quando ho dato io il concorso nel 75 ho fatto l'ho scritto poi ci hanno fatto fare tre mesi di corso 100 ore di scuola insieme a un maestro alla fine del corso dato un esame scritto un esempio ral e se passa di qui non li facevi l'esame statale non è immorale ultimo quindi poi l'hanno levato con il concorso fatta in quella maniera sempre crede selettivo al massimo io l'ho passato perché avevo il bimbo di pochi mesi perché l'ho fatto il 7 maggio partorito il 7 maggio del 76 mi portavano il figliolo mentre facevo l'esame scritto per l'allattamento sì allora salutiamo e ringraziamo cinzia grazie alle noi delle informazioni che ci è andato anche di questo suo percorso di ogni 40 anni quindi le due più due quindi ha visto la scuola tutte le differenze scolastiche sì tutto e tutti

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L’intervista, della durata di 55:51 minuti (link: https://youtu.be/9xJje0ZLuP8), è incentrata sulle memorie lavorative di Cinzia Gabbani, maestra nelle scuole elementari della Valdinievole dal 1974 al 2017, anno della pensione. Dopo la conclusione dell’Istituto Magistrale, frequentato a Pescia, ha insegnato per due anni come supplente; ha successivamente sostenuto un corso-concorso nel 1975, costituito da prova scritta, corso di cento ore, prova di conclusione del corso ed esame orale finale. Vincitrice, è stata assunta in ruolo il 1° ottobre 1976 nella scuola di Chiesina Uzzanese. Come ammette nei primi minuti dell’intervista, non è rimasta soddisfatta della preparazione fornitale dall’Istituto magistrale: «La scuola magistrale era tutta teorica ma niente pratica, quindi ho dovuto imparare a fare la maestra della scuola elementare, o dalla scuola primaria, come si dice oggi, nel corso degli anni» (m. 1.05). All’inizio della sua carriera, racconta, è stata trasferita in numerose scuole: ha lavorato nei plessi di Bardalone (vicino San Marcello), Pietrabuona (sulle colline di Pescia), Agliana, Montecatini, Pescia, fino alla scuola di Pieve a Nievole, dove è rimasta fino al 2017. 

Particolare interesse è dedicato alle trasformazioni legislative, sociali e didattiche della scuola. Molti sono stati i cambiamenti occorsi nei quarant’anni di servizio: «Io li ho presi tutti, i cambiamenti, dai Decreti Delegati […], il tempo pieno, il trio delle maestre che giravano su due classi, le ventiquattro ore, le ventisette, le ventinove, le quaranta…tutte, le ho fatte» (m. 2.55) (Galfré 2017, 305-314). Tra le riforme citate, particolarmente proficua è stata per lei la 148/1990, che ha introdotto la didattica modulare e la presenza di più docenti nella stessa classe. Le ore di compresenza che si venivano a creare, infatti, erano usate per lavori in microgruppo con bambini con difficoltà d’apprendimento. La L. 169/2008 (riforma Gelmini), nel cassare l’esperienza del modulo, ha sottratto questa opportunità che, secondo Gabbani, aveva condotto a miglioramenti significativi nel fare scuola quotidiano (Baldacci e Frabboni 2009). Altro effetto positivo della L. 148/1990 è stata, secondo l’intervistata, la specializzazione delle maestre nell’insegnamento di alcune aree disciplinari: prima, confessa, erano costrette a essere «tuttologhe» (m. 5.22). 

Questa specializzazione è stata favorita dalla frequenza dei corsi di aggiornamento, che lei cominciò a frequentare dagli anni Ottanta: ne sosteneva circa tre all’anno, ed erano, all’epoca, gestiti dall’IRRSAE (Istituto Regionale di ricerca Educativa, attualmente confluito nell’Indire). Eterogenei erano gli argomenti: tra le tematiche più ricorrenti, cita i corsi di inglese, informatica, educazione all’immagine, psicomotricità e psicologia infantile. 

Inoltre il modulo, nell’aumentare le ore del tempo scuola, aveva introdotto il rientro pomeridiano e la mensa: quest’ultima, pur essendo ricordata come impegnativa, costituiva per Gabbani un momento di socializzazione e riposo essenziale per l’attività didattica, e risultava particolarmente importante in prima e seconda elementare, quando forniva l’occasione alle maestre di insegnare come utilizzare correttamente le posate.

Per quanto riguarda le trasformazioni nella didattica e nel rapporto con alunni e genitori, afferma che le maggiori difficoltà sono state riscontrate con l’introduzione dei progetti avvenute in seguito alle Indicazioni Nazionali del 2004. Interdisciplinari e dallo svolgimento prolungato, i progetti richiedevano sforzi e tempi superiori a quelli profusi per le programmazioni precedenti. A ogni modo, ha sempre cercato, nei suoi decenni di attività, di sviluppare la manualità e l’educazione all’immagine, che spesso affrontava in connessione con altre discipline (soprattutto la storia). A questo proposito, ricorda di aver organizzato lavori con la creta e con la pasta di pane che si sono rafforzati quando, con la L. 111/2011, sono nati gli istituti comprensivi. La fondazione di questi ultimi, infatti, ha concesso di allestire progetti insieme agli insegnanti della scuola secondaria di primo grado. Molta enfasi è stata riposta anche nell’organizzazione delle gite scolastiche, svoltesi soprattutto a Lucca, Firenze, San Galgano, Populonia e Vetulonia. Per quanto riguarda le punizioni, afferma di non averle mai adoperate in senso stretto: quando accadevano episodi spiacevoli, invitava l’alunno a sostare nell’ “angolo del pensatoio”, costituito da una sedia appartata in un angolo della classe; in casi più gravi, contattava i genitori. Un certo rimpianto è invece dedicato alla consuetudine, invalsa dalla terza elementare, di non usare il grembiule, pur obbligatorio ai sensi della riforma Gelmini. Il grembiule, infatti, è per l’intervistata un modo di attutire le differenze sociali: «Purtroppo l’idea del grembiule è proprio cancellata, non gliela dai, dalla terza in poi non ne voglion più sapere di questo grembiule […] Questo mi dispiace, perché si vedeva i genitori che avevano più soldi che vestivano meglio i bambini e i genitori con meno soldi che li vestivano peggio e io ero per il grembiule perché, così, si tagliava la testa al toro ed erano tutti uguali» (m. 36.45). 

In conclusione, l’intervistata, nel rimarcare l’efficacia della didattica modulare, afferma di aver imparato moltissimo dalle colleghe, soprattutto da quelle con più esperienza. A questo proposito, capitale sembra sia stato l’apporto di una collega che, diplomatasi presso la Scuola ortofrenica di Livorno (ovvero presso l’antenata degli attuali Corsi di Specializzazione per le Attività di Sostegno), le aveva insegnato come approcciarsi ai bambini con disabilità.

Fonti

Fonti bibliografiche:

G. Bandini, S. Oliviero, Public History of Education: riflessioni, testimonianze, esperienze, Firenze, Firenze University Press, 2019.

M. Baldacci, F. Frabboni, Controriforma della scuola. Il trionfo del mercato e del mediatico, Milano, Angeli, 2009.

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

S. Oliviero, La scuola media unica: un accidentato iter legislativo, Firenze, CET, 2007.

Fonti normative

Legge 5 giugno 1990, n. 148, Riforma dell’ordinamento della scuola elementare, (GU Serie Generale n.138 del 15-06-1990), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1990-06-15&atto.codiceRedazionale=090G0183

Legge 30 ottobre 2008, n. 169, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università, (GU Serie Generale n.256 del 31-10-2008), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2008-10-31&atto.codiceRedazionale=008G0198&elenco30giorni=false 

Legge 15 luglio 2011, n. 111, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria, (GU Serie Generale n.164 del 16-07-2011), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2011/07/16/011G0153/sg 

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