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"Una rivincita anche sua personale". Memorie d'infanzia di Barbara Bagni

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/2027
Scheda compilata da:
Chiara Martinelli
Pubblicato il:
30/12/2022
Nome e cognome dell'intervistatore:
Sara Coli
Nome e cognome dell'intervistato:
Barbara Bagni
Anno di nascita dell'intervistato:
1966
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola dell'infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria di primo grado
Liceo
Data di registrazione dell'intervista:
23 luglio 2022
Regione:
Toscana

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1970s 1980s

vi sono conciaria e oggi intervisteremo mia mamma sulla sua infanzia e sulla sua adolescenza innanzitutto raccontaci un po di te come ti chiami quando sei nato e dove con la sera mi chiamo barbara sono nata nel 1966 a firenze parlami e un po appunto più nel dettaglio del paese della casa in cui vive di sé quando sono nata i miei genitori si erano trasferiti da poco tempo dopo sposati qui a san casciano nei paesi dove tuttora noi vi diamo loro però erano originari di piccole frazioni della campagna e noi abitavamo fino ai miei sei anni di vita abitavamo in un appartamentino piuttosto piccolo nel centro del paese che i miei genitori avevano preso in affitto c'era una cucina con un piccolo cucinotto una camera unica dove io dormivo insieme ai miei genitori e il bagno dopo invece dai 6 anni i miei genitori hanno acquistato una casa nella parte più periferica del paese nella parte più nuova dove in quegli anni venivano costruiti tantissimi nuovi condomini e ci siamo trasferiti in una casa più grande che aveva il giardino ed era una zona quella in cui andavano ad abitare in quegli anni tante famiglie giovani con figli piccoli e quindi era una zona piena di bambini per cui io sono cresciuta insieme a tantissimi miei coetanei e ricordo con piacere il fatto che potevamo avere tanto spazio un giardino mongiardini molto grandi e spazi aperti dove giocare nel pomeriggio mentre finché ho abitato nel centro del paese dovevo andare ai giardini pubblici per poter trovare dei giochi o degli amici insomma come ti ricordi da bambino che ricordi hai che tipo di bocca del tipo di bambinello sono stata sempre piuttosto come me definivano a volte i miei un po maschiaccio cioè po vivace un po mi piaceva stare all'aria aperta mi piaceva molto la campagna ricordo bene molto bene che tutti tutte le estati ma fin da quando ero molto piccola fin da 45 anni io andavo in estate dai miei nonni che abitavano in campagna ci rimanevo una due tre settimane mi piaceva tantissimo ricordi con mio nonno di essere andata con lui all'orto imparato a fare l'orto ho imparato bene avevano gli animali quindi vedevo anche come si faceva a tenere gli animali facevamo passeggiate mi ricordo così me mi ricordo proprio quelle estati più che ricordare le vacanze al mare facevamo io ricordo più le mie estati dai nonni è una bambina però tutto sommato credo diciamo potrei dire brava nel senso che a scuola sono sempre andata bene lo nota vado grandi problemi per i genitori piuttosto responsabile piuttosto matura ecco parlando proprio appunto del percorso scolastico sa che tra sei andato a squola e per quanto tempo ti ricordi se la scuola dell'infanzia diciamo obbligatoria o sera diciamo una scelta che fa non ero qui iniziamo a tre anni a frequentarla con amici che abitavano vicino a noi andavamo a piedi perché stavamo molto vicine alla scuola dell'infanzia e ricordo che la mattina ci sono avevo il campanello e tutte insieme accompagnati da un genitore andavamo alla scuola dell'infanzia che ricordo aveva un grande giardino quindi riporto anche gli stava fuori anche in estate nella bella stagione e io ci andavo volentieri devo dire che ricordo hai del sia dell'infanzia e delle elementari delle appunto ci andava e volentieri anche io sono sempre andata volentieri a scuola e con i gruppi classe mi sono sempre inserita molto bene potrei anche dire forse su omero se sono sempre stata nel gruppo classe un pochino quello che trascinava la nasce questo in tutti gli ordini istruzioni anche alle superiori diciamo ecco tant'è che siamo rimasti poi anche io in contatto di amicizia con alcuni compagni di scuola siamo tuttora amici con alcune amiche compagne e come andavi a scuola con quali mezzi quindi ha detto che alla scuola dell'infanzia andare a piedi con qualche mi ha accompagnato in lunghe da qualche genitore mentre per quanto riguarda le elementari e le medie sono andata in prima elementare avevamo già traslocato vi abitava un po più lontana dalla scuola e quindi ricordo forse in prima elementare vinci accompagnavano comunque i genitori poi abbiamo cominciato a prendere lo scuolabus e poi alle medie andavamo anche a piedi perché comunque sia è una distanza assolutamente percorribile anche a piedi andiamo avanti quindi ci trovavamo tutti facevamo la strada insieme ci fermavamo nel centro del paese alla pasticceria al forno a comprare la mena e proseguivamo poi per la scuola e come è organizzata la giornata scolastica partendo per esempio dall'infanzia poi andando anche allora dell'infanzia ricordo ricordo in particolare ricordo il momento del pasto buono mangiavamo a scuola era ci mettevamo i banchi erano disposti a ferro di cavallo ci mettevamo tutti lì ciascuno si portava da casa aveva la sua su paletta la sua spagnolo bustina ciascuno come un simbolo io vivo le forbici e poi apprendevamo un attaccapanni quindi si distendeva nostra soldi e paci tavano in questi piattini di plastica rigida il pasto ricordo le paste al pomodoro ricordo il minestrone e ricordo un secondo non mi piaceva tantissimo vi era il purè di patate mischiato con diciamo l'hamburger sbriciolati tant'è che io alla mamma a casa chiedevo sempre di rifarmi questo piatto però secondo me la mamma non aveva lo stesso successo delle poche diagnosi lontanto ieri dicevo sempre ma le come dell'asilo sono più brave perché sono andate a imparare alla casa del re ed è non sai cucinare per il momento per i vostri parenti l'importo mi piaceva molto e quel momento del pasto lo ricordo un ricordo che venivano le buoni di ai tavoli con questi pentoloni enormi e con questi mestoli a darci la nostra produzione è poi un'altra cosa curiosa enrico è il bisognino dopo pranzo cioè soprattutto inverno quando faceva un po più freddo noi ci si metteva appoggiate al banchino così con il cappottino una maestra ci si metteva il cappottino sulle spalle sentire freddo e facevamo la nostra mezz'oretta di penny nella e per quanti bordo che sia alla scuola dell'infanzia ci facevano di segnare tanto tanto tanto e poi ci facevano anche lavorare molto forse il il tas con la creta diciamo e poi vi ricordo che tanti lavoretti anche manuali che si facevano per mille occasioni per il natale per la festa della mamma per la festa del babbo la pace insomma lavoretti e poi noi molto fieramente portavano a casa e che vede solo i miei genitori per quanto riguarda invece il tempo scolastico affiorare i fasci porte a chi rientrava te sempre facendo sull infanzia mi pare si entrasse intorno alle 9 della mattina e fino verso le quattro del pomeriggio si e per quanto riguarda le elementari invece elementari invece no perché le elementari avevano unico tempo scolari del tempo corto dalle 8 e 30 alle 12 maggio c'era la possibilità di scegliere c'era solo questa modalità di tempo scuola quindi quattro ore al giorno compreso il sabato e comunico maestro io aspetto e per quanto riguarda invece la ricreazione invece c'era gli portavate la merenda da casa si portavano a prendere a casa c'è partita di segno di reazione mentre poi alla scuola media avevo un tempo di 5 ore al giorno quindi dalle 8 all'una tutti i giorni compreso il sabato per quanto riguarda per esempio la disposizione dei banchi anche alle elementari come erano disposti alle elementari e la gotta coppia erano piedi banchi e così anche alle medie che poi magari in occasione dei lavori di gruppo riunivamo magari in isole di quattro banchina fatto a disposizione diciamo non mi pare addirittura o forse al banco singolo ma forse a doppio sì forse a 2 paggi e come erano ridotte le ore c'erano nei cartelloni che poi andranno ad abbellire diciamo l'aula alle elementari io ricordo tanti carte geografiche e io sono cresciuta proprio vedendo tutti i giorni le carte geografiche di tutti i tipi dell'italia e basta dell'europa che il mondo intero fisica politica e questo secondo me hai mi ha aiutato a conoscere la geografia perché se posso dire penso che la modalità di studio della geografia invece questo tempo dei tempi comunque anche gli ho potuto conoscere quando andate a scuola se anche marco cioè il fratello che ancora più grandi saranno a 26 anni ho visto che quella modalità di studio della geografia non viene più voluto seguito cioè la nozione della geografia il sapere dove è una città dove un fiume dove una catena montuosa qual è una capitale chiaramente le più importanti tiene secondo me trascurata in favore magari di uno studio più più organico o magari o anche più interdisciplinari magari scena geografia economica la geografia politica però se non da meno importanti neanche le nozioni di base della geografia sapere come è fatto un paese dove vostri semplice o grafica più che altro al mondo stringevamo così la facevamo xi e la sappiamo ricordi molto questo ricordo molto e poi saranno naturalmente anche i disegni a un'altra cosa che ricordo della elementare era il maestro si faceva fare una sorta di almanacco cioè giorno per giorno su un cartellone che era appeso alla parete ci faceva disegnare a turno e le condizioni meteo di quel giorno cioè se era sereno c'era il pallino giallo del sole si dà nuvoloso sera ventoso si era caldo freddo se pioveva e così poi ci ritrovavamo queste serie diciamo che in simili condizioni metereologiche e ci facevamo poi piccolo studio sull'andamento del clima insomma nelle varie tra avevi un maestro unico maestro una maestra in ricordo di lui o di lei parla valore l'elemento indizi avevo maestro uomo e ho un bellissimo ricordo perché era una persona molto pratica e molto diciamo magari non molto ma tengo però ci sapeva prendere sapeva ottenere dalla classe tante cose vi ricordo che tutte le sta che se povero era un amante della montagna da va in vacanza in montagna in trentino si mandava sempre una cartolina indirizzata alla classe che noi trovavamo puntualmente quando rientrava in una scuola e quindi si era un maestro faceva di tutte le singole discipline e come strutturano il mondo tanti che ci faceva fare avanti prima pensierini diciamo e li chiamava inserire prima e seconda elementare con temi e tanti riassunti tanti dettati questo lo ricordo bene ecco ci faceva fare con questa metodologia diciamo noi credo si sembra aso a scrivere correttamente ea sapere anche dicevamo far rifiuto imparare da un testo a estrapolare le cose fondamentali importanti faceva fare anche lavori di gruppo oppure principalmente individuali no allora in classe principalmente erano lavori individuali però poi ci dava anche lavori da fare il gruppo a casa delle ricerche per esempio e all'epoca non era come ora che c'è internet quindi le informazioni si possono reperire facilmente all'epoca perché qualcuno di noi avevano in cielo per i a casa però comunque si trattava sempre di un'enciclopedia un dizionario enciclopedico quindi per avere più fonti più dovevamo andare in biblioteca e quindi a gruppetti andavamo mi ricordo a proposito di enciclopedie che io avevo un enciclopedia che si chiamava motta e che aveva fatto il mio babbo da giovane prima di sposarsi a fascicoli le comprava settimanalmente e poi li faceva rilevare quindi ecco queste erano questi questo kg diciamo che l'ho utilizzata però era un dizionario enciclopedico cio era elenco di diciamo di parole ciascuna delle quali ha raggiunto un approfondimento però ecco non era né ciclope di a tematica che riguarda il materiale che portava a scuola e simili a quello di oggi quindi i libri astucci simile sì c'erano allora per quanto riguarda i libri e c'era sempre e sussidiario più o meno come ora per quanto riguarda le attrezzature invece c'era la pelle soprattutto prima seconda terza c'era la famosa cartella cioè quella fatta con il manico che si poteva tenere anche sulle spalle e si chiudeva con una mattina e con una fibbia è che poi si apriva e dentro era rettangolare c'era tutto poi avevamo il famoso astuccio né enorme astuccio a più piani anche e poi avevamo di ios e c'erano differenze tra chi aveva più possibilità o chi meno anche in ambito scolastico sia mai riscontrato differenze del genere magari rispetto alle marche degli zaini cose del genere ma questo non lo ricordo non lo ricorda assolutamente di che ci fosse una sorta di un'attenzione più che altro anche cose non c'era lo zaini firmati ai nostri tempi mi riguardo questo che iniziarono alle superiori ce l'avevi di zainetti dell'invicta ma finché ho frequentato le elementari la media non c'era niente di tutto questo quindi poi alle all'alimentari losanna unil green più noti come abbigliamento come doveva andare vestiti a scuola ossia la all'infanzia grembiulino a quadretti rossi per le femmine a quadretti blu per i maschi e alle elementari che il grembiule bianco e grembiule nero e fino alla quinta 7 usa prime ore quindi se anche qualcuno avesse avuto ma non erano tempi in cui si faceva attenzione a queste cose avesse avuto un vicino firmato pantaloncini demarcano si sarebbe visto perché non eravamo neanche alle medie sai di che andavamo senza quindi charlie sull'abbigliamento si vedeva poi quelli sono gli anni in cui se comincia anche un pochino no a prendersi in giro per cui ricordo c'era il veniva questi sono un certo modo giro ma sempre una cosa con aria io non ricordo mai e ci siano state discriminazioni basate su sull'abbigliamento no assolutamente no non riporto quanto era guasta in classe le cose di lost e numerose o con forse ha poi bambini rom e non eravamo santo pochi io penso se sarà stata una venticinquina come adesso più nemmeno le classi erano composte più o meno da nessuno ma se ti ricordi se in classe sua riferendosi sia alle elementari l'infanzia alle medie successivamente alle superiori c'erano bambini che avevano degli handicap oppure bambini magari disgrafici discalculici dislessici cioè queste queste cose venivano già affrontate questi queste problematiche nostri tempi e ricordi ci fossero questi casi io non ricordo di avere avuto nessun bambino disabile come compagno di classe né alle nell'infanzia nelle elementari né a me né meno alle superiori io non ho mai avuto un bambino disabile in classe non ricordo sinceramente nemmeno di averne di cave ricordo di altre sì ecco io questo non lo ricordo per quanto riguarda non mi pare però che ci fossero ecco questo voglio dire per quanto riguarda invece tutti questi altri disturbi dell'apprendimento io chiaramente a quei tempi uno si menzionavano non esistevano queste che almeno io sappia queste diciamo disturbi non erano così classificati riconosciuti come ora ricordo benissimo però che alle elementari c'erano c'era una mia compagna che sbagliava sistematicamente la lettera v con la lettera s sempre è quello probabilmente poteva esser di dislessia non lo so come c'era qualcuno che per esempio le h non riuscivano le regole sentiva non ce la faceva una sono mai stati riconosciuti nome non è un loro diciamo studio personalizzato il maestro cercava di insistere quindi di spiegargli per spiegargli però oltre a questo eco non è che entrano attenzioni sono più cirò nei loro confronti e quindi appunto proprio sempre su questa tematica no prima veniva data attenzione ai bisogni specifici di ciascun bambino alle necessità di ciascun bambino quindi preso singolarmente o più reti private trattati bene o male avevo allo stesso modo cioè ne sappiamo nella scuola di oggi l'unico c'è un interesse molto più approfondito anche sull'individuo no sono le necessità sui bisogni di un singolo individuo prima invece come venivano trattati bambini tutti allo stesso modo diciamo il maestro aveva davanti tanti bambini in ognuno con le sue caratteristiche però che diciamo che erano trattate come caratteristiche del bambino ricordo che c'era un bambino nelle prime nei primi anni nei vent'anni e non stava fermo 5 minuti a sedere ero continua correre per la classe probabilmente aveva qualche disturbo di iper mobilità come si dice insomma però ecco non è che il maestro è che cosa faceva cercava di trattarlo con il buon senso cioè non c'era un approccio scientifico diciamo anche nella vita non entra neanche una figura opposto però assolutamente il marmo pario oggi sono le insegnati di sostegno se esistevano ma sicuramente nelle mie classi non ci sono mai state quindi questi bambini venivano trattati come tutti gli altri bambini se non che sai come tra bambini e quello magari veniva classificato tra virgolette come quello un po più somari perché possibile che non riesca mai a beccare un acca una doppia lo voglio nemmeno il sistema il sistema cercava non è che li trascurarsi questo no però non c'era nemmeno un approccio specifico per questa tipologia di di bisogno ecco ok per quanto riguarda i compiti a casa già accennato insomma ha chiesto di abate sull'enciclopedia ma i compiti li facevi da sola tentavano i genitori oppure li facevo qualche amico e compagno di classe io quando fare scelte di gruppo sempre il fatto da sola perché mi sono sempre trovata meglio studiare da sola assolutamente no anche perché elementari alle medie locali è stato in grado non avevo bisogno di essere né stipulata nel e le valutazioni invece come venivano dossi giara nuvole per il pericolo reali per il file scritte ovviamente ci saranno state anche le rose visione c'erano appunto delle verifiche dei compiti li si faceva il compitino di matematica si faceva compì il tema d'italiano dettato appunto come ho detto prima noi che anch'io e poi c'erano che per scienze si facevano i compiti in classe e questo anche naturalmente alle medie e mi sembra che alle elementari non mi ricordo mi sembra il maestro mi ricordo bene benissimo questi erano 10 negozi non è la fine ma facendo sincero tifosi però io mi ricordo i quaderni o questo ricordo diciamo che per l'immagine di questi quaderni in cui in fondo il maestro sclera un aumento molto bene jean recenti lavori davano anche dei [Musica] pregiudizi descrittivi cioè proprio no alle elementari la pagella era questa è una pagella di prima e mentale ed era molto sintetica però trimestre del secondo quadrimestre mentre invece poi alle mescola media c'era la scheda a schiera invece verranno proprio dei conventi noi era un testo scritto per ciascuna disciplina e mezzo scritto sì c'era un giudizio finale si è tenuto in classe sull'attitudine eccetera eccetera ricordo che quando invece nei compiti delle della scuola media che si facevano sui fogli protocollo c'erano quattro giudizi c'era insufficiente sufficiente a discreto buono e ottimo questi erano mi sembra i giudizi e alle medie nelle superiori ceda nervosi invece come il momento delle pagelle un momento di preoccupazione vedervi tranquillamente anche a parlarvi un i genitori no io no perché l'ho sempre vissuta con tranquillità perché era una bambina dirigenza ne andavo bene askoll anzi devo dire la verità le rilevo anche con gioia che ricordo tante volte poi il precedente le portava a far vedere ai nonni e chiara ambiente poi c'era tutta la festa tutti i complimenti dei noli viveva invece lui un bel momento della consegna delle pagelle se ti ricordi se alla fine della quinta elementare c'erano le salsicce netto e c'era noi che sono non esistevano compito scritto il confronto su comano ricordo sinceramente forse due forse ma italiano matematica e un'interrogazione orale siamo seguito il programma di cinque anni e solo sull'ultimo anno secondo me no fatta anche se con da un esame perché ce n'erano due c'era l'esame di seconda elementare l'esame di quinta elementare un [Musica] esame di terza media con un esame di terza media e sempre per quanto riguarda i genitori no per loro era era ritenevano importante nella formazione scolastica cultural andare a scuola come come venivamo in sede reato per loro i miei genitori il mio babbo soprattutto ci teneva tantissimo anche io studiarsi che continuassi degli studi la mamma ci teneva però diciamo che per lei se avessi interrotto gli studi magari dopo più quel liceo ma dopo le superiori sarebbe stato un dramma babbo ci teneva molto me lo faceva capire però il fatto che io abbia continua sono anche all'università anno con scelta 21 posto niente nella scelta della scuola superiore io ho scelto il liceo scientifico ma la scelta in totale autonomia sia la scelta dell'università di andarci e anche la facoltà sono sempre state sue scelte lo sentivo che c'erano comunque tenevano perché mio babbo me l'ha sempre detto ma sempre detto io non ho potuto studiare perché ho dovuto lavorare presto e quindi era come una rivincita anche sua personale no la figlia professione di foro di terni che io potessi avere delle opportunità che lui non aveva abuso e anche i miei nonni soprattutto il mio nonno paterno che che aveva studiato lui in gioventù perché purtroppo era rimasto orfano di mamma molto piccolo e quindi l'avevano mandato a studiare il seminario per poterlo diciamo sistemare non avendo a casa grosse possibilità lui aveva studiato fino ai 16 17 anni e quindi lui ci teneva tanto e il nonno devo dire la verità mi ha fatto è accresciuto citandomi perché i suoi due autori preferiti avendo fatto poi seminario penso che fossero stati quindi più studiati erano dante e manzoni quindi quando sono arrivata a studiarli a scuola questi due autori e le loro opere io ci sono arrivata anche con tanta curiosità perché avevano sempre parlato felicità va in effetti mi citava i passaggi i personaggi dei promessi sposi quindi sì penso che a quei tempi anche del tuo del mio bisnonno quindi non fosse opportunità di tutti ecco studiare fino ai 16 17 anni anzi penso fosse proprio privilegio per me è un privilegio che pone lavora nel suo caso non è stato privilegerò fu perché aveva una famiglia ring poteva permettere quindi è stato mandato perché gli era rimasto lo stesso ma lui e quindi poi va bene continua nella diciamo carriera nel percorso di spesa share d'occhio diciamo abbandonò il seminario lavorare però grande amore per lo studio e per sapere quanto riguarda le punizioni a scuola c'erano poi suoi si riempie di cena ci mandava fuori dall'aula esci in corridoio ma non per esempio in ginocchio lo raccontava sempre invece che ai suoi tempi le ricche righello sulle mani la maestra le faceva mente le mani sul banco e corri dello stack un colpetto se portare a casa un buon risultato una buona acqua cella comunque ti premiamo in serie c torino in ora diciamo che erano contenti e la loro contentezza vi premiamo non è che non ricordo regali particolari no questo no però mi faceva festa sicuramente oa scuola c'erano giornate particolari per esempio giornate nazionali festività festeggiava le cose del genere per esempio il natale faceva dei lavoretti per caso come come si fa oggi uoro si facevano sicuramente soprattutto alla scuola dell'infanzia devo dire ci facevano scrivere questa non la ricordo come cosa lo piccolo è per me la ricordo ci facevano fare delle piccole poesie e io siccome anche per natale naturalmente avrete capito che io con i miei nonni avevo legato moltissimo per natale andavamo sempre da loro e dopo la messa io lo so perché se io ho anche qualcun altro però io venivo da un paese diciamo grande e quindi ero considerata quasi una cittadina non rispetto a loro che erano un po tutti anni e quindi io la mia poesia natalizia ne avevo fatto a nasino e quindi anche in festa queste sono dei bei momenti di ricordo veramente con piacere se fornite o raffinando morali qualche regio taviani organizzata anche alle elementari sopralluogo non ricordo di aver fatto sentire chic e soprattutto alle elementari non lo sa e per quanto riguarda i lunghi anni c'era l'usanza di fare impresa porta la società non c'erano queste cose [Musica] insieme e territorio se invece c'era la palestra per esempio lo rovina situazione pese nozze tra c'era per esempio alle elementari veniva sempre tenuta dallo stesso maestro o ce n'era un ulteriore per l'ora di cena solo nazionali d'ora avevamo una palestra popoli adiacente alla scuola c'era la palestra non era grandissima però c'era mostrare media almerino elementari essere un palazzetto bellissima palestra alle elementari per una palestra e poi ci avevamo anche un cortile che era apprezzato ovunque in qualche modo per l'attivita fisica perché c'era un campetto e poteva essere ma i canestri ci aveva la rete da farla al volo e volendo è utilizzabile anche perché il calcio dicevamo noi e in più c'è una pista d'atletica mi ricordo e noi ci facevamo un salto in lungo e non del relatore a una cosa se questo magari in fondo e mi sembra che venisse un insegnante apposito a farci educazione fisica si alle medie naturalmente c'è l'insegnante c'era di ricordo ci faceva educazione fisica ma ci faceva anche danza perché era una professoressa nera aveva fatto bando e quindi ci faceva anche vallo dopo doposcuola volendo vip oliva costituzionale e quindi si ginnastica la facevamo poi c'era anche la ginnasta e facevamo che volendo dopo buffon cioè c'erano mi ricordo la ginnastica formativa e la ginnastica correttiva cioè la ginnasta collettiva era magari perché aveva qualche piccolo difetto o un po di scoliosi o qualcosa la ginnastica formativa invece ravinet dovevo gusti renault formare io un po il fisico ma questo mondo l'evento si tiene nel pomeriggio frequentavo mi ricordo due volte alla settimana extra scolastica un'attività extrascolastica si passa un attimo real periodo delle superiori che cosa più forti di quel periodo cioè innanzitutto che indirizzo hai scelto perché è stata una sua scelta anche se ha accennato se vuoi un attimo spiegarci quello crescendo cio scientifico l'ho scelto perché quando l'ho scelto vi ricordo che avevo letto poi piani di studio le materie c'erano delle varie scuole lo scienze perché credevo che quel quel piano di studi li mi desse la possibilità di una conoscenza diciamo un po a 360 gradi delle varie discipline in effetti dello scientifico c'è un bilanciamento tra le varie serie quindi non è come un classico troppo incentrato sui meri umanistiche ma c'è un bilanciamento tra quelle scientifiche e quelle umanistiche devo dire fu una scelta come si può fare a 14 anni non conoscendo anche fatta pupo sul buon senso devo dire però che che poi è stata è stata vera questa mia previsione nel senso che ritengo che lo scientifico sia una scuola che ti offri sia una formazione appunto un po a 360 gradi sia anche un metodo di studio e una capacità critica il ragionamento infatti poi quando sono andata all'università io non ho avuto problemi diciamo a riorganizzare lo studio e i suoi genitori questa scelta mi hanno appoggiato nel senso quando si sono messi contro mi hanno fatto pensare che un indirizzo come quello che avevo scelto dopo cinque anni di studio diciamo non mi avrebbe dato nessun diploma spendibile sul mercato del lavoro cioè dopo cinque anni di liceo formazione completa però non si no quindi perché poi magari percorso che l'idea di andare anche però io precisa che materia c'erano un po un po tutto le materie giussani ci sono oggi non c'era la possibilità di scegliere che all'indirizzo come quello che oggi si chiama tradizionale no e l'altro messi che ama [Musica] scienze applicate siamo c'era il latino il mattino vero non c'era un indirizzo senza il latino 15 ad agatino c'era naturalmente letterature italiano matematica fisica c'era la conoscenza e poi c'era la filosofia la storia si studierà più o meno quelle parole facevo quello di ora cioè biennio era in poche ore mi pare fossero quattro ore al giorno fu compreso il sabato più qualche giorno 5 e poi andando avanti del triennio remore aumentavano insomma io sono sempre tornata a casa molto presto insomma è una scuola vicina quindi anche se dovevo prendere l'auto naturalmente dal paese limitrofo a firenze si è fatto i pendolari come come ha fatto anche se quindi coni con il pullman però era una scuola vicina e quindi io alle ore e mezzo bartali cui sociale diciamo quindi il pomeriggio l'ho sempre potuto avere di piuttosto libero studia mario de marco si no oggi anche interesse come come veniva gestito il tempo della rivelazione per esempio anche lui c'era mario la scuola e portate la merenda da casa lucera il bar ci portavamo la merenda da casa oggi nelle medie alle medici era un signore che veniva raccogliere le ordinazioni e poi ci portava in panini nella ricreazione alle medie alle superiori no invece non ce lo portavamo da casa per quanto riguarda il professore la classe dei miei ricordi di quegli anni si è rimasta in contatto con qualche tuo compagno sotto ora si siano dei bei ricordi ma quanti professori alle superiori uno come adesso uno per ogni disciplina insomma presente magari storia e filosofia lo stesso però come adesso proprio piacere professore di italiano terzo liceo che però purtroppo dopo andò via però lui era veramente una persona che ti faceva innamorare della letteratura e ci aveva un modo di insegnare mi ricordo ci dette da leggere il nome della rosa in terza liceo se me lo ricordo con tanto piacere al comune vedi ti porto un po vero piacere nel senso che la materia però insomma diciamo che gli anni del liceo vi ricordo con piacere perché eravamo gruppo classi piuttosto affiatato e siamo rimasti anche in contatto tra diversi di noi naturalmente un po cipulli tavano campagnoli perché sono dinamiche che sono ci sono sempre state e sono anche poi divertenti cioè usato il termine pubblicato in maniera ironica naturalmente noi si veniva dalla presa luoghi di roma si venivano alla campania quindi si veniva a loro ci dicevano invece col pullman si venivano la dirigenza e poi perché si vestiva un pochino più rispetto al loro erano cittadini si vestiva un pochino più insomma così no vuoi anni riposo per dire la musica loro conoscevano i gruppi rock io invece mi ricordo no io ero più per altro solo italiani quindi insomma c'erano queste dinamo però poi ci siamo diciamo voluti bene cioè sospetto che ripete dai rapporti di amicizia in fondo e ti ricordi in quegli anni che tipo di se fosse c'erano e venivano scelte di più insomma per esempio i tecnici tecnici oppure classico scientifico che ricordi più o meno volere non scelte più io vi ricordo che andava tanto di moda ragioni e quelle si chiamava ragioneria istituto tecnico per ragionieri ai miei tempi morti si iscrivevano a quella scuola lì alcuni si andava invece anche c'è però chi non voleva continuare alla più specifico e una scuola superiore che percorso ha intrapreso e da che cosa deriva questa scelta è appunto ho intrapreso la facoltà di economia e da che cosa è dipesa io avevo sempre avuto l'idea di far di provare a far medicina però non lo so poi se vi fece paura la lunghezza e la complessità dello studio che guy sua economia no ripiegai ho detto ma li ho usato un termine non hanno appropriato perché non fu un ripiego fu una scelta consapevole anche lì cercando di basarmi su sul piano di studi le offrivano le varie facoltà credo neanche economia sia una facoltà che ti offre una gamma diciamo di materie che discipline perché insomma tutta la parte dell'amico e della economia ma c'era anche tutta la parte del diritto cioè tutta la parte poi anche un po della storia dell'economia tutta la città parte della gestione aziendale cioè è una facoltà che offre un panorama secondo me ampio e interessante mi è piaciuta come famo stagionalmente ci sono stati esami più o meno interessanti nel complesso devo dire è piaciuta e mi ha dato l'opportunità di trovare che svolgo adesso quindi si e per quanto riguarda l'educazione no anche in casa trovi delle differenze rispetto ai suoi tempi cioè in casa ci si faceva affari che segnavano oltre ovviamente a cosa poteva insegnato a scuola io mia mamma è casalinga quindi diciamo lei era in casa sempre non c'era grossa necessità che io aiutassi perché lei era aveva tempo da dedicare alla casa a cucinare eccetera però io ricordo che dai 10 anni 10 anni su fuori io vado mi ricordo queste parole di vocaboli ai 10 anni ora devi cominciare a darti da fare ho capito non piace però speciali cioè innovata sempre preteso da me l'ha anche detto somma preteso a mamma meno era più accondiscendente devo dire che in casa non ho osato tanto anche nella mia conoscenza la mia gioventù io devo essere sincera casa ho sempre fatto cosa posso pretendere 20 però è anche vero che quando poi mi sono ritrovata ad avere una mia casa la mia famiglia ho fatto quello che dovevo fare affari quindi diciamo che per ogni cosa c'è un tempo credo però avvenne rendersi conto che si fa parte di una famiglia e che non si può dalla famiglia soltanto chiedere pretendere ma bisogna anche qualcosa d'altro e cosa ti piace ti lasciamo fare il tempo libero c'era spazio per il gioco punto mi dicevi che soprattutto nella si è trasferita vedi questo grande spazio anche questo cioè si sa quindi altri bambini se e che cosa ci piaceva fare oltre ovviamente a vederti trani leggere giocare con qualche gioco di interesse avevi sempre gli interessi voglio sono andata fino alle elementari diciamo noi eravamo bambini abituati a stare fuori se noi passavo i pomeriggi interi fuori a giocare perché era come ho detto prima una parte periferica del paese in cui c'era tanto verde ma c'erano anche poche macchine e quindi si poteva stare anche per la strada passava veramente poche macchine quindi pomeriggio intera giornata dovrebbe possibile far entrare a nascondino ricordo giocare o andare in bicicletta poi si giovava campana si giovava un due tre stella piacevano i teatrini tra di noi si organizzavano dei piccoli spettacolini a cui poi si invita tutti i genitori si faceva un sacco di cose si facevano erano più giochi di inventiva peggio assolutamente non avevamo dubbi ma se cani si ricordo che aveva chiuso la parti quella ce l'avevo e quindi però ultimo lavarvi era costruirli la setta era tutto fargli il vestitino e poi si erano che comunque richiedevano un'inventiva ci si costruivano vi ricordo che noi si chiamavano i capannoni campagne o con le frasche di alberi oppure con dei cartoni si facevano una specie di tridenti nasconditi cioè ranzoni coinvolgenti non erano soli fermi statici con qualcosa che rimane è la gioia gli oggetti che comunque avevi di darvi importanza io avevo delle bambole e ricordo di avere avuto delle ma io non ho mai avuto il culto del giocattolo non ne avevo molti nemmeno ed ero essere sincero proprio zone di inventiva libro così infatti e poi che cosa facevamo anche anche la televisione si celano attuali c'era qualche qualche telefilm per i bambini sicuramente c'è una sola invece un sogno e lo spreco risparmiava per esempio il passaggio di elettrodomestici per esempio la cosa come veniva riscaldato come l'avevate vestiti per i ricordi questi particolari in famiglia mi ha sempre lavorato solo e non ha fatto dei lavori particolarmente che c'entra lui faceva rappresenta anche però consideriamo che ha lavorato solo lui è riuscito a comprarsi una casa ed è riuscito a portarmi fino all'università quindi qualche modo mia virgolette ma stanno già lo sa 25 certo [Musica] già i miei nonni cioè quella è una mentalità contadina che non si esprimano con la ma il babbo quella mentalità la introiettata tutta perché il babbo e non non ti non ha mai negato niente è però non c'era nel mio uno spreco io da parte mia ho sempre cercato di chiedere il mulino il minimo indispensabile quando ho potuto ho cominciato a trovare molti e il lavoretto per potermi magari soldi qualche piccolo sfizio mio però ecco chiedere i soldi ai miei lui è sempre escluso quindi diciamo ritornando allo spreco no però non ci ha fatto mancare nulla io ricordo già quando eravamo in là casino casino fece quindi erano gli anni sessanta e gli anni sessanta per la lavatrice il televisore quindi come elettrodomestici di base c'è la propria musica non abbiamo mai avuto i miei genitori non hanno mai avuto la lavastoviglie questo no però tutti gli altri elettrodomestici ce l'avevano insomma è appunto l'autore meno la televisione in casa la private e perché che cosa rappresentava la televisione c'era qualcosa di speciale si piaceva l'aveva guardarlo ci passava tantissimo tempo oppure volte il ritaglio di tempo sono rientrati da fare appunto nel pomeriggio e soprattutto d'inverno quando non potevamo stare fuori perché pioveva così allora guardavo anche la televisione nel terzo pomeriggio dopo i compiti eccetera poi c'era il carosello curata più piccola questo c'era l'appuntamento con il casello cause per potere giornale quelle oto la sera era una diciamo rassegna di pubblicità che però alla copertina con le pubblicità perché erano strutturati come se fossero dei piccoli sketch cartoni animati ci sono dei personaggi di allora che sono rimasti nella storia giocondo piacere è quello che io li guardavo l'inter perché permetterà come guardare un cartone e poi sembrava metto questa era quindi io poi la televisione non l'ho ma non ricordo mai cui un uomo assolutamente no che cosa ti piaceva guardare i cartoni animati film documentari e tipo di problemi venivano trasmesse ricordo una cosa quando il babbo al sabah tra le elementari ci veniva a prendere io sono a casa e il savoca le una c'era un programma immancabile è che erano le comiche stanlio e ollio divertentissimo il programma quello lo guardavo sempre e poi vabbè si guardava quindi non c'era comunque un momento preciso della giornata guardavo la televisione cioè nel senso per esempio durante la cena guardavate la televisione mezzo manovra per il giornale sì sì o appunto documentari dei quiz televisivi priori televisivi ricordo rischiatutto se si si polimeri di bordo sì qualcosa vi devo mi ricordo canzonissima cioè tutti quelli spettacoli degli anni stesso fine anni 60 anni settanta rivedevano esami famiglia mia e vi devono anche perché ecco la musica per esempio in famiglia mia musica c'è sempre la mamma innanzitutto devo dire ha sempre cantato in casa vedi sono cresciuta sempre conoscendo la musica quindi mi è sempre piaciuto anche vedere come per esempio di musica avevamo e mangiadischi cioè ad una scatolina piccolina musi dove si infilava dentro il vinile piccolo però al 45 giri non è il 30 e il 40 lingue e si ascoltavano le nazioni va di moda blip.tv man uno spettacolo film e si vedeva e la furia furia cavallo del west oppure zorro il rumor lo si vedeva spesso al museo per esempio anche appunto un altro italiano solo dolore italiani assolutamente e per quanto riguarda invece la radio la radio per ascoltare spesso l'us open e non mi ricordo che lo ascoltavano il giornale lasmo giornale radio ascoltiamo il giornale radio un altro ricordo lega ai nodi è ero d'alloro quando successo in me la ricordo questa scena eppure è stato nel 69 avevo tre anni e me la ricordo benissimo quando hanno la l'ingaggio quindi quando il primo uomo sbarcato sulla luna e tito stagno in televisione dice atto capo ha toccato e io ero dai miei nonni e questa scena me la ricordo benissimo che pure avevo tre anni attraverso la rava dei giovani ma la televisione però non ascoltavano taranto la radio si ascoltavano e ti ricordi programmi più o meno come organizzati cioè per esempio c'era interazioni con gli ascoltatori o parlavano soltanto loro alla radio o bilico dopo i primi ricordi vi ricordo che a volte a fare i volti l'uno mia amica da lì si sentiva dopo aver fatto un programma radio con le devi e quindi si poteva chiamare in radio che non di mani un pezzo a una persona veloci ma lo ricordo da più piccola e con la famiglia come possa il tempo libero per esempio c'era sempre l'idea di andare in banca di stato per rifare qualcosa e la domenica come oggi giorno oppure non facevi niente insieme alla sua famiglia siamo sempre andati ma è riuscito anche a portarci tutti gli anni in vacanza andava prima a cecina fin da quando ero molto piccolo fino a 22 anni così si andava a cecina poi un paio d'anni ci ha portato in montagna un anno in val d'aosta un anno in sui loro visi e poi siccome ciò invece buona sealed air sia mesi qualche anno possa più invertita quindi si va poco però erano le ferie estive durante in angolo non c'erano altri momenti giusti si diceva come succedeva ora rai si va a 45 giorni a sciare oppure si va solo d'estate d'agosto per la precisione perché all'epoca le ferie d'agosto le aziende chiudevano d'agosto e quindi che andava in sfere andava ad agosto e 90 costa andavamo più fredde o per quanto riguarda invece le domeniche fa fecero usanza per esempio aveva parla mister poi facciamo tutti insieme in famiglia eni che si fa sempre tanti sì alla messa poi il pranzo no lo facevamo a casa però dopo nel pomeriggio spesso ricordo che si andava a trovare i nonni entrambi nuovissime temi tende spesso rimanevamo a cena da loro ricordo è mordimi stanno riaffiorando per esempio le partite della domenica si andava a vedere no aspetta le partite non si vedevano perchè non è come il novantesimo minuto cioè dopo finite le partite si sentivano alla radio poi c'era un commento della partita quella prima paratico il commento in diretta poi novantesimo minuto si vedevano diciamo i gol delle varie parti oggi cena e io ricordo li vedevo se andate a vederli al circolino che questo di questa frazioncina e dove c'era praticamente tutto il paese a vedere novantesimo minuto era era un è una dimensione vissuta diciamo unitaria io ricordo anche quando al dato del tutto dall estate vi erano la villeggiatura pago dal nome di colonna valigie ne andavo io ricordo era un paese piccolissimo però ricordo veramente dopo cena tutto il paese era fuori a chiacchierare agli uomini a giocare a carte le donne a chiacchierare la domenica mattina dopo la messa a tutto il paese era in piazza quindi era una una dimensione veramente comunitaria e ravello questo aspetto è che questo credo che poi sia andato congo verso come di mangiare cose confezionate come ore a cibo già pronto oppure non esistevano ancora queste cose ma ripeto io essendo avendo avuto sempre la mamma era un collega dove andrò a fare la spesa quindi la donna e andava al supermercato oppure da qualche bottega di alimentari per oggi nel lavoro piccolissimo ma 19 giri botteghi la mamma aveva poi lei ci andava volentieri delle botteghe perché insomma per avallare trovava la vive quindi non pagava i singoli di negozi e ti ricordi anche qui il cibo particolarmente evolutiva trovammo magari ti piaceva mangiare insomma difficile scegliere gli amento nell'adolescenza no [Musica] anche dello stile dei suoi due cani che cosa andava di moda a quei tempi quanto non è a zampa [Musica] ricorre proprio un attimo di euro l'abbigliamento incendio quello che ricordo io e la mia mamma me la ricordo proprio negli anni settanta occhialoni gettone pantaloni a zampa e queste scamosciati questi appunti di scamosciati queste minigonne o svasati né cioè quello stile anni 70 io gestire avevo ma non lo so non penso di avere visto nessuno allora la mia mamma venendo dalla campagna diciamo la verità è per lei c'era ancora il vestito della domenica e il vestito come lo diceva lei del giorno di lavoro quindi guai a usare in un giorno feriale il vestitino e ti dove in mente la domenica perché quello era riservata alle feste comandate quindi questo era già questa riciclano l'abbigliamento cioè la domenica segnata questi per bene con un vestitino quello che buono fino al mondo.il mente sopra se no assolutamente no però insomma va bene crescendo poi appunto lo stile io credo di aver avuto un grande giro personale fino a grande almeno ricordo questa volte quando riguardo le foto di gianni veramente un mancamento che si da nove anni 80 di per se secondo me era butta le spalle larghe archi e poi diciamo io mi ricordo per esempio in classe alle superiori c'era miei compagni c'era quello vestito tutto di nero perché lui secondo lui il vero era quell'altra invece si vestiva un po più diciamo posso dire tipo figlio dei fiori noi noi essi veniva dalla campagna ci si vestiva in maniera per una cosa una foto delle superiori no no no no eh sì a sentire giovane no quindi c'è stata qualche forma di ribellione nella sua giovinezza qualche sprazzo di ribellione la sede scritta come bambina perfetta scuola andava bene far venire però c'è stato qualche episodio di ribellioni che ti ricordi nessuno sa cosa mi ricordo sia con la mia mamma devo dire la verità è sempre discusso animatamente tanto è una volta mi ricordo che dopo averci discusso tanto bene bene bene ma avevo già la patente quindi 18 anni e anche di più presi e scappai xk end a como lontani devi dire a nessuno basta [Musica] vabbè no allora non ho avuto nemmeno necessità penso di non lo so e non mi sentivo il bisogno di trasgressioni non so io diciamo che mi piace di questo lo devo dire mi hanno sempre dato tanta fiducia io ho avuto sempre tanti amici anche nell'adolescenza e loro mi hanno sempre concesso di andare fuori non loro debiti di partecipare quindi non mi hanno mai negato granché e io mi sono sentita investita di questa fiducia e glielo ripagata anche perché se non glielo avessi ripagata non ai soli ha rimesso vedi non ho mai avuto necessità di grossi conflitti anche con i miei genitori sinceramente o c'è qualche differenza tra te appunto genitori nei modi di fare c'era qualche differenza più significativa anche nel modo di pensare magari riguardo auto di assomigliare caratterialmente alba bugatti non alla mamma ecco in maniera ha deciso sono pronta mi sento più vicina però il discorso materiale che gli accordi l'editoria canonico tanti valori questo posso altri esseri soprattutto magari quando eri più grande pratica vi magari qualche sport suonare qualche strumento musicale frequentava la parrocchia medie ho iniziato a fare uno sport particolare specifico cioè iniziato a giocare a pallavolo e ha continuato poi fino a 20 anni e poi che cosa facevo frequenta così la parrocchia in senso ne avevamo questo gruppo di questo non parlo che si evita di volontariato e riscritta la misericordia facevo servizio di volontariato alla misericordia 15 ecco abbiamo pare interessi durante l'adolescenza non sono abbia anche qualche strumento troppo noi di questo è visto un rimpianto che ho il senso che anche a me è mancato non non saper suonare uno strumento perché io ho sempre cantato più o meno e solo poi quando è stato farina quando mi sono iscritta a un corso di chitarra magma da adulta proprio perché ripeto questa è una cosa che sento come la mancanza ecco lo strumento la musica è importante secondo me una domanda un po fuori dagli schemi come funzionava il corteggiamento che avete contati ma come erano le cose ci si doveva vedere rifaccia per dirsi soluzione c'era il telefono è telefono fisso c'era però fra che c'era la mamma di che ascoltava tra che magari ecco allora la cosa più semplice era vedersi e quindi poi è appunto si era costretti a di essere le cose guardandosi negli occhi anche un nodo dovevi dire guardandolo negli occhi guardandola negli occhi con tramite messaggi nano grazie ciao ci voleva un po di coraggio per affrontare sia per proporsi sia per ombre alla proposta e si ci voleva un pò di coraggio come il mondo auto passato cioè rispetto a quando eri una bambina adolescente ci sono state differenze riscontri tante di esperienze e se sì c'è qualcosa che ti manca e domanda in questo modo del corteggiamento paesi per come la penso io ora è molto più bello prima adesso vive molto anche tramite due dei primati al tour peggioramento è una degli aspetti uno dei vorrei cadere nella retorica perché questo è un discorso ormai sentito risentito fattori fatto però effettivamente anche i bambini secondo me hanno tante meno opportuni allora hanno qualità immensa di di sviluppare la loro intelligenza perché ci sono molti gli strumenti e mezza però se sono serie proprio io vedo tanti bambini anche che non sanno relazionarsi che la relazione secondo me è quello che ha subito che anche secondo me il tempo del gioco che c'era prima per il gioco pensi adesso manca molto perché come sono sempre attaccati alla playstation 3 fuori di qui telefonino in mano prima non era così infatti prima manche usciva dai raffinati qualcosa per non rimanere tutto il pomeriggio seduti su un muretto bisognava inventarsi qualcosa e si inventava cosa alla fine della serata quando [Musica] e se nonostante tutto il pomeriggio a giocare e ora non è più così ora basta vero tablet basta avere uno smart ci passi dei pomeriggi ma questo il bambino ma così anche come gli adulti perché tutti noi se ci facciamo mente locale quante ore quanti minuti nuncio in una giornata noi stiamo sul telefonino ci stiamo magari per cose utili magari per leggere oppure quel lavoro ma ci stiamo anche per cazzeggio e quindi io dico quanto tempo sprecato che potremmo dedicare ad altro buttiamo via però che c'entra poi questa offre veramente tante opportunità vanno però saputo cosa non so che anche la famiglia non lo so voglio scadere nella retorica basta mi fermo qua per terminare appunto può raccontare volte laner d'uso dell'acqua infanzia o della sua adolescenza è rimasto particolarmente impresso c'è qualche momento si due particolari potrei uno riguarda le elementari non raccontate ai nostri tempi facevano una profilassi nel alle elementari in particolare una monte lassù pericolosi ci facevano una specie di timbrino che ci facevano sul polso inoculando c so che cosa preciso e se reagivano questi queste punturine voleva dire che non ci poteva essere anche il rischio che aveva contratto la tubercolosi l'altro invece era il la profilassi delle aree e noi io mi ricordo la rosa croce per cui si veniva portati in palestra messe in fila con un morso in bocca ricoperto da cotone idrofilo impregnato di fluoro con un elettrodo qui boh io lo sono di più si dice ci davano trascorse elettrica e il secondo loro dove andate a fissare gli studenti non lo so se rimaneva dico questo faccio il duo quarto d'ora venti minuti mammamia mela me la ricordo cosa è per fortuna per la fanno più quindi che ne hanno veramente nei risultati non erano promettenti ma questo credo che ora potrebbe ri succedere e riguarda invece la scuola media avevamo un insegnante di lettere che era molto simile al diciamo al tema del volontariato dell'accoglienza della solidarietà eccetera e quindi trame eravamo 45 ricordo gli chiedemmo se potevamo in classe durante la lezione mentre applicava noi potevamo lavorare all'uncinetto per fare del diciamo che i quadratini all'uncinetto e proprio avrebbe cucito insieme per fare una coperta da spedire alle missioni in africa e lui ha consentito naturalmente bisogna dimostrare d'aver subito la lezione però ritengo me insomma ci fece una concessione era un rapporto dove si dà più fiducia riuscivo a fare la coperta la mandava alle missioni quindi diciamo che attende risultato tra l'altro mentre parlo di lui mi sono ricordato ad un'altra cosa questo non è un aneddoto purtroppo questo ricordo abbastanza tragico ricordo proprio nitidamente giorno in cui fu rapito aldo moro e lui seguiva alla radiolina tutto in diretta il rapimento eravamo entrati in classe durante la lezione non so come ebbe questa notizia si collegò bisognerà accese la radio e ci fece sentire a tutti in diretta i momenti della rabbia rapimento di aldo moro questo me lo ricordo anche l'estremo molto nitido e quindi poi magari ce ne sono altri ma se ti ringrazio per questa sua intervista ha creato per essere stato con noi grazie a chi ci ascolterà c'è chi ascolterà [Musica]

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L’intervista, della durata di 1:14:40 minuti (link: https://www.youtube.com/watch?v=XzfFvWb4xt4), ripercorre le memorie scolastiche di Barbara Bagni. Nata nel 1966 a Firenze, ha trascorso la sua infanzia a San Casciano Val di Pesa con i suoi genitori, trasferitisi dalla campagna qualche anno prima della sua nascita: il padre lavorava come rappresentante, la madre invece era casalinga. Mentre i genitori non erano riusciti a studiare oltre le scuole elementari, il nonno paterno, rimasto orfano in tenera età, aveva frequentato il seminario fino all’età di sedici-diciassette anni. Il suo percorso scolastico propriamente detto si è snodato dal 1969, quando ha cominciato a frequentare la scuola dell’infanzia, al 1985, quando ha conseguito la licenza scientifica. Ha successivamente proseguito gli studi, conseguendo una laurea in Economia e Commercio. Ha dunque studiato nel corso degli anni Settanta e Ottanta: un periodo caratterizzato dall’acuirsi delle tensioni politico-sociali ma anche dall’introduzione e dalla sperimentazione di nuovi modi di affrontare la didattica e il fare scuola quotidiano (Crainz 2002, Panvini 2018, Galfré 2017).

Dei genitori, e soprattutto del padre, Bagni sottolinea l’atteggiamento favorevole verso l’istruzione e verso la prosecuzione negli studi, che la condusse al liceo scientifico, prima, e all’Università, poi: «era come una rivincita anche sua personale che io potessi avere delle opportunità che lui non aveva avuto» (m. 28.23). Giunta alla conclusione delle scuole medie, infatti, la videointervistata racconta di aver potuto scegliere liberamente le scuole superiori, optando per un liceo scientifico nonostante i genitori l’avessero edotta della necessità, dopo quest’ultimo, di proseguire con gli studi universitari. Altra figura rammentata è quella del nonno paterno, che, avendo studiato in seminario fino a sedici-diciassette anni, era solito soffermarsi su Dante e su Manzoni, autori da lui lungamente studiati. Per quanto riguarda le scuole elementari, Bagni conserva un buon ricordo della figura del maestro, descritto come una persona tendenzialmente empatica e incline a sperimentazioni didattiche, come i lavori di gruppo. Interessanti gli accenni ai suoi compagni di classe e alle loro problematiche di apprendimento e di relazione, verso cui in quegli anni non erano disponibili gli strumenti diagnostici di cui oggi attualmente disponiamo: solo con la legge 107/2010, infatti, la scuola si sarebbe dotata di strumenti didattici e burocratici adatti. l’insegnante tuttavia, secondo Bagni, nonostante i limiti oggettivi in cui si trovava ad operare ha conservato un atteggiamento sensibile e attento, tendente a non creare disaffezioni o rancori verso l’istituzione scolastica. Altrettanto ricordato è l’insegnante di italiano delle scuole medie, la cui presenza è associata da Bagni alla notizia del rapimento di Aldo Moro. Fu lui, infatti, a rendere edotta la classe dell’avvenimento attraverso l’utilizzo di una radiolina portatile: «lui seguiva alla radiolina tutto in diretta il rapimento mentre eravamo in classe durante la lezione non so come ebbe questa notizia si collegò accese la radio e ci fece sentire a tutti in diretta i momenti del rapimento di Aldo Moro» (m. 1.13.43 e ss).

Per quanto riguarda il tempo libero e i mezzi di comunicazione di massa, Bagni ricorda di aver dedicato poco tempo alla televisione: tra i programmi maggiormente seguiti, ricorda le comiche di Stanlio e Olio, Carosello, Zorro e Furia Cavallo del West. Alla televisione è associato il ricordo dell’allunaggio, di cui Bagni ebbe contezza a casa dei nonni. Molto presente era la musica, che i genitori ascoltavano da un giradischi portatile.

Fonti

Fonti bibliografiche:

G. Crainz, Il paese mancato. Dal miracolo economico agli anni Ottanta, Milano, Donzelli, 2002. 

M. Galfré, La scuola è il nostro Vietnam. Il '68 e l'istruzione secondaria italiana, Roma, Viella, 2019.

G. Panvini, Ordine nero, guerriglia rossa. La violenza politica nell'Italia degli anni Sessanta e Settanta (1966-1975), Torino, Einaudi, 2018.

 

Fonti normative

Legge 8 Ottobre 2010, n. 170, Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico, (GU Serie Generale n. 244 del 18-10-2010), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2010/10/18/010G0192/sg

 

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