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Valutare per autovalutarsi. Memorie d'infanzia

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/141
Scheda compilata da:
Chiara Martinelli
Pubblicato il:
26/10/2021
Nome e cognome dell'intervistatore:
Roberta Marchese
Nome e cognome dell'intervistato:
Patrizia Attanasio
Anno di nascita dell'intervistato:
1957
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola primaria
Scuola secondaria di primo grado
Categoria professionale dell'intervistato:
Insegnante scuola elementare
Data di registrazione dell'intervista:
21 luglio 2021
Regione:
Sicilia

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1970s 1980s

[Musica] pomeriggio sono roberta marchese iscritta al corso di laurea di scienze della formazione primaria presso l'università di firenze oggi 21 luglio 2021 fare un'intervista la signora patrizia attanasio nella consultazione online sul canale youtube dell'intervista sarà visibile alla professoressa chiara martina di tale autorizzazione esclude qualsiasi uso ai figli la testimonianza filmata viene rilasciata per le finalità del progetto memorie d'infanzia promosso tra gli altri dal laboratorio di ricerca formazione didattica a blic le storie of education dell'università di firenze dal professor stephen olivieri lo scopo della ricerca è di raccogliere le memorie d'infanzia di scuola degli italiani da buon pomeriggio oggi siamo qui per capire un po il percorso di una cara e stretta amica di famiglia adesso appunto patrizia attanasio per carriera un po anche il suo percorso scolastico come s'è voluto allora l'intervista svolta tramite skype in quanto ci troviamo in città diverse allora patrizia buon pomeriggio un pomeriggio io sono patiti lazio circa quattro anni è vivo nella città di catania mi cita tagliate a roberta a loro patrizia racconta racconta un po dove sei nato e cresciuto sempre nella stessa città stesso presley allora io ho detto ho 54 anni quindi essendo nata nel 1967 offre contato la la scuola dell'opera scuola elementare e nel 1973 perché ho frequentato la prima elementare solo all'età di cinque anni quindi era un anticipataria ho frequentato sempre nella stessa città perché durante la mia vita non usano mai trasferita in altra in altre città e am in merito alla mio percorso diciamo scolastico ha inizio nessuna scuole applicata una scuola privata di guida è una scuola inglese perché ad ogni episodio che nonostante tutto eravamo precedeva 173 che devono tanto che il futuro di poteva passare cioè un'ottima opportunità anche in campo lavorativo conoscendo sono state lungimiranti che alimenteranno quanti ma questa cosa ha portato in uno shock è talmente che io da piccola qualsiasi persona mi veda in incontrava amici di famiglia farai che cosa vale sapendo che io frequentavo una scuola inglese minimi che facevano domande di parlare con questa lingua talmente tanto che questa cosa mi ha scioccato io non ho mai parlato in inglese e forni di questo sogno ha inibito tantissimo talmente tanto che ancora oggi 54 honey io rifiuto è una lingua inglese nonostante tutto ho dei bei e acquisiti certificazioni quindi c'è stato un po il fine è un po che il cambiato volevano essere il quale non voglio insegnare non lo voglio insegnare tanto è vero che non vi sono mai abilitata all'insegnamento della della lingua inglese proprio volutamente cioè io perché lo rifiuto quindi questo mi lascia pensare anche oggi con la mia professione che tante situazioni a volte infantili né durante l'infanzia la crescita dall imposizione o anche della famiglia se non gestita in maniera adeguata possa lasciare sempre del degli shock delle riduzioni rodari parlava della lettura che non deve essere imposto stiamo aspetto questa diciamo che sicuramente anch'io da piccola giocando il mio gioco preferito ci stiamo parlando di 50 anni infatti il gioco preferita di quelle periodi pelle tali oltre a fare mamma e figlia con le bambine accompagnati era quello classico gioco di giocare facendo la maestra quindi entra da bambino con i tanti ma dicevo che anche era un gioco preferito di quel periodo quindi stiamo parlando già nel periodo dell'infanzia prima del senz'armi portare a di cento giri esponenti marian oggi la primaria appunto per me il gioco preferito era quella di fare la l'insegnante la maestra è stato un evento particolare oppure una non è proprio la croazia finale quasi legge da piccola quasi innata tant'è vero che mia madre mi diceva sempre e non voleva poi grande percorso formativo perché indirizzando la crescita a frequentare un istituto linguistico io per mia scelta e posizione sono riuscita finalmente a frequentare la maturità magistrale dopo la maturità magistrale mia madre sempre di sole tantissimo dal frequentare dei corsi speciali per l'insegnamento della della di milano bambini disabili perché ha quindi già avere le idee ben chiare di cianni avevo delle idee ben chiare io mi sono diplomata nel 1985 quindi già ci era stato l'inizio al percorso di tutte le leggi che finalmente dopo la chiusura delle classi perché quelle classi speciali tutto il percorso legislativo che dice che sappiamo il fino alla 517 si cominciava a parlare della disabilità inserita all'interno delle classi comuni e mac mini sarebbe piaciuto tantissimo frequentare dei corsi ma mia madre mi diceva sempre midi scorsi era questa cosa che io ero talmente sensibile a questa pasta ambito che probabilmente me ne sarei fatto una malattia ed elmi nonostante diciamo l'ingresso diciamo nelle tue scelte per così dire della figura materna comunque lottare perché tu con questi alunni e bambini si è molto sensibile a te ne fai una malattia ti fai prendere molto dagli effetti personali dalla l'emozione dell'emotività penso un po grunge all'epoca già mia madre pensava alle mie emozioni e quindi il percorso già preso solamente in in età molto adulta e quindi fornito da questo punto di vista diciamo la presenza dei genitori che tua madre quindi si è sentito questo aspettiamo infatti dico perché perché nonostante tutto poi a latina nell'età matura ho deciso finalmente liberamente la mia scelta dopo che addirittura insegnavo già ero un regnante della scuola primaria di partecipare a delle selezioni ai concorsi per entrare alla scuola di specializzazione non è entrato in una scuola di specializzazione presso l'università di palermo ne ha proprio il titolo formativo per raggiungere per il sostegno da lì è finalmente abbandonato il vostro comune cosiddetto del ruolo posso comune per scelta però passato all alla titolarità sottosterzo e poi un usuale perché all'inizio diciamo la carriera le chiamate le chiamate vengono dal sostegno per raggiungere il punteggio chiamate decisa a fare questa scelta perché nell'arco della mia vita professionale parliamo della vita professionale mi sono sempre ritrovata all'interno della linea classe dei babbi lanciabili 30 che dicevo quasi che fosse un destino un qualcosa che resta in una coincidenza anche all'inizio quando ogni anno iniziamo un percorso nuovo luogo venivano sempre inseriti nella mia classe dei bambini disabili al che io ho sempre sostenuto per l'insegnante titolare giochi costo comune responsabile non insegnante della classe non va bene in armi dotate ma gli insegnanti di tutta la classi così come le 15 sostengo sui risarcimenti di trovare in questa situazione che poche o mancanza di titoli di professionalità e mentalmente ancora oggi ci sono queste difficoltà che spesso mi sono ritrovata mi ritrovavo a dover gestire la classe gli alunni disabili anche se io ritengo che questa cosa la debba comunque fare contestualmente sia l'insegnante titolare cerri sostegno in comune accordo ma questa cosa nella mia perdurante linee anni era molto difficile spesso spesso penalità esattori collega muccino e questo aspetto torniamo un po indietro elementare o di scuola primaria noi è trattato un argomento è appunto la presenza dell'insegnante di suo esterno 2 frequentato le scuole elementari negli anni 70 quindi sono gli anni che in queste tematiche in generale appunto di grandi innovazioni grandi rivoluzioni per quanto riguarda la società italiana la scuola la famiglia appunto in particolare vediamo nel 71 abbiamo la sospensione delle classi differenziali per poi arrivare nel 74 quindi col periodo storica disegno tanto faccio il numero e scorsi abbiamo le decreti delegati nel 75 documento fa il coach punto ricollegandoci al concetto della della presenza appunto dell'insegnante che riguarda appunto innovativo per gli effetti integrazione degli alunni con in deficit per poi arrivare nel 77 con la legge 517 che appunto sancisce proprio il diritto della frequenza scolastica di tutti porta soli dna l'introduzione dell'insegnante di sostegno nelle scuole normali quindi abbiamo appunto un conto è da fare un appunto ma che c'è stato sì introduzione del disabile la piana addirittura disabile di frequentare le classi purtroppo se non erro da mi ricordo bellissimo sta cosa grazie alla parità scolastica costi questi alunni hanno avuto lo stesso diritto anche nelle scuole paritarie cioè proprio pareggiate allora così è successo io ho vissuto nel mio periodo scolastica fatto un po visita il fatto è che spesso non sempre la disabilità viene città era accettata dal genitore a quell'epoca perché ci teniamo che in quel periodo le certificazioni delle disabilità non erano ben specifiche come quelle di oggi grazie all'in cf ma diciamo che c'erano delle diagnosi molto generali spesso a me ritardo mentale per cui un in molti casi genitore tendeva a nascondere un fuoco questa situazione del dei figli e preferiva inserire i propri figli nella linker nate le strutture scolastiche private e proprio perché io mi sono ritrovata a frequentare come studente delle scuole paritarie mi sono ho visto al modo di avere nella mia classe molto direi e continenti ma non 15 un singolo ma più di un di un compagno che aveva nel diciamo disabili attacca e al riguardo infatti la struttura nella tua scuola era pronta ad ospitare c'era raccontami un po come la testa dal punto di vista fisico come era strutturata se c'era un giardino un cortile se questi io frequentavo una scuola dove era molto all'avanguardia strutturalmente paga tornando anche a livello di anche di laboratori laboratori per cui c'era la possibilità di frequentare questo queste attività da parte di tutti però sicuramente la mancanza di questo figura di riferimento e non non consentiva la versione di questi i miei compagni perché spesso io ricordo quando andavamo in palestra da svolgere attività motoria questo a lui coi miei compagni di allora erano per la maggior parte delle volte euro narrati di alcune attività addirittura prossimo intera watt e quante persone vi ricordo pensi a perché ancora oggi siamo il gruppo grazie al network eravamo la scuola elementare eravamo 21 con qualcuno ancora oggi lo sento ma le scuole medie a scuola media allora oggi presso secondarie di primo grado eravamo 31 31 alunni con con certezza ti dico che all'interno di quella classe ii è compagno verso una visibilità elevata poi alcuni di loro addirittura hanno continuato il percorso con me durante la secondaria di secondo grado una certa contro unito anche se allora non se ne parlava qualcuno di loro oggi non c'è più e quindi questi ricordi che mettono comunque un poco anche di tristezza e tornando sempre alle elementari non solo ha mai né stravede per tutte le l'insegnante unica consigliera 1990 studente insegnante per cui c'era la titolarità solamente di un insegnante per ora eccola che ho frequentato io aveva proprio perché erano scuole all indirizzo linguistico anche se a scuola elementare avevo di insegnante di inglese di madrelingua e per cui mi confrontavo cia con due insegnanti una per tutte le discipline di italiano e con sessualmente quella della lingua grazie abbiamo avuto una bellissima esperienza e con questa insegnante grazie al fatto che qui ci sono i protoni c'è un centro americano una base non sono auspicare americana chiamata famosissima chiamata sigonella la domenica esperienza una lasciarmi altro che bei ricordi la domenica noi andavamo tutta la scuola presso la base militare civile dove c'erano le famiglie dei militari e trascorreva mani la metà mattinata c'è testualmente tipo laboratoriale diciamo che organizzavano delle attività quindi delle pizzerie classiche partecipato ben fatti questo è anche un'esperienza che mi riporta oggi nella mia professione il fascio di lunedì mia da di questa esperienza mi ha fatto capire che comunque spesso soprattutto per i bambini disabili oggi diciamo alla b l'indirizzo il mio professionale ed esperienza diretta di tutto ciò che viene teoricamente presentati a svuotano e mentale di primaria in fondamenta soprattutto per questi alunni racconto di un po come si svolgeva la giornata tipica in cui la scuola che frequenta la settimana durante questi laboratori domenicali di una settimana arriva vi mostrerà un skis il classico cela si arrivava la presenza sempre dei collaboratori oggi scolastico allora bidelli che ti distribuivano la la merenda c'era sempre la la scansione ora gino perché varie discipline anche se era un insegnante sola per eco cambio di ora oggi chiamata disciplina allora ci chiamava materia non esisteva ricerca in sanità ma erano tipo del blocco voli rispetto ad oggi non esiste ma la prestazione di oggi doveva essere una conduzione di tutto c'è un'unica linea i collegamenti parolo gis e l'interdisciplinarità ma c'erano dei blocchi si faceva italiano si faceva così il cane speciale giornata e non c'è del genere e allora i programmi stiamo parlando dei programmi del 55 perchè i nuovi programmi del fine del norcia quindi io sono cresciuta con i programmi con cui è cresciuto sono stati istruiti e anche i miei genitori era un tempo piano pur non era tempo pieno dal no assolutissimamente el'uscita classica all'una dodici e mezza credono neanche luna fosse 12 e malta dagli andamenti facilmente perché allora la scuola la scuola quattro ore al giorno per cinque giorni patti avevo la settimana corta proprio perché procedente il fine settimana e c'erano questi laboratori stati infatti questa base americana tornerà vida suono ti venivano a priori che mi ha accompagnato da mia madre mi veniva a prendere mia mamma l'unica cosa che mi ricordo che mia madre non mi ha mai preparato la mela merenda mia mamma mamma c'era un bar ne ha vicino ha ordinato nel giorno la merenda che mi veniva poi consegnate in classe sai sono delle cose che rimane invece non sono team yamaha fosse casalinga io nasce a me è sempre piaciuto per esempio con la nascita di mio figlio lame rendono sempre prepara che giovare vento cioè se nella fase è forse quella cosa mi manca veniamo lo faceva magari belle più amo io pensavo che lo ricordo e non ho mai portato una meraviglia sosteniamo la comprava al bar e poi piazzava in classe consegnata dal primo tempo segnato diciamo praticamente mi ha segnata non abbiamo parlato se figlia unica oppure la sorella più grande di 24 anni anche lei ha frequentato la nonna mia sorella invece tutt'altro indirizzo sugli commerciali di completamente diverso da adam e il millennio frequentato questo scuole elementari diciamo con la brawn non abbia file ha frequentato una scuola speciale quasi come abbiamo fatto due percorsi della stessa cosa se la famiglia con gli indirizzi forse l'esperienza che vivevano in commiato dai legni genitori non erano contenti dall'allora scuola statale e quindi hanno cercato di dare qualcosa in più a meta di frequentare questa scuola particolare l'orario è il contesto familiare lo stesso però l'esperienza anche i tempi perché magari prima non c'erano queste tipologie oppure non era uno scemo sponsorizzate le scuole statali invece io sono stata sempre in questo istituto perché poi trovandomi bene interessati mentre un istituto paritario portiere aspetto che hanno lasciato degli aspetti positivi di questa tipologia ii scuola elementare ricordi oppure sono le sensazioni ricordi positivi oppure hai anche qualcosa che non è diciamo sempre tutto ricorda che questa scuola insieme all'esperienza che mi ha parlato del laboratorio fatto la biodomenica è una cosa che non ricordo di allora save perché allora avevo la divisa che indossava una civiltà con lo stemma della scuola tutti quanti vestiti uguali in puglia ove il caffè kosè la classica scuola inglese allora mi pesava tantissimo litigavo ogni mattina mi ricordo bene perché ti altri ti vesti poi durante la crescita mi sono resa conto quant'era bella una cosa perché loro ce la facevano vivere come appartenente all'interno di una stessa comunità c'era quindi comunità però questo ho capito che non è così perché proprio in quel modo mi sembrava molto selettiva cioè proprio di quella comunità con anche a livello di dove abitavamo nella zona l'ambiente circostante la scuola io camminavo giavi riconoscevano per uno studente di quella scuola quindi alcuna percezione ricordo di aion magra scolastico riguardo appunto come una postazione se si sia cosa di risa nodi altro negativo o negativo no se non queste cose più queste piccole anche fatto di quello che era poi l'esperienza che vivevo frequentandola fuori dalla scuola c'è il fatto che mi si chiedesse di parlare in inglese o il fatto che indossava questa divisa è che il cui ero riconosciuta come una studentessa di quella scuola abbiamo parlato anche della palestra come struttura che non era adibita diciamo ad accogliere io ho finito la scuola elementare nel 77 quindi diciamo con i decreti delegati proprio all'inizio della vera integrazione cioè se ancora noi oggi consideriamo che siamo nel 2020 e oggi giocarla di inclusione tra gli è cara circa non è immediato tutto passa oggi quindi l'abbiamo già anticipato anche tu sei maestra specialità abilitata del sostegno quindi queste differenze diciamo come approccio didattico per includere appunto di questi alunni che cosa è notato stati appunto a parte dal punto di vista normativo questa lentezza nell'approvazione pero noti che qualcosa comunque non calerà o per cambiato se normalmente sta iniziando a cambiare noi il fatto che gli alunni disabili vengono inclusi non parliamo quasi più di integrazione di un percorso che dall'integrazione patiamo all'inclusione perché la cosa integrarlo metterlo dentro seduto in un tap una cosa includerlo proprio la parola inclusione stiamo iniziando almeno l'esperienza personale si sta iniziando ad inserire ed includere è proprio il bambino disabile all'interno di quella che è la comunità scolastica e non come un elemento a sé per cui spesso quando il possibile perché alcuni in alcuni casi mia se la disabilità non è impossibile i miei alunni partecipano su tutte le attività svolte uniquely nera cioè io non faccio mai svolgere le attività diverse dagli alunni rispetto a quello che è tutto il contesto classe spesso è dovuto fare anche una mediazione per l'inclusione riuscire a ci siamo e ci si ritrova spesso troppo per la classe pollaio con i 23 alunni disabili aumentata della stessa classe che hanno una disabilità diversa a gestire anche alcune disabilità completamente opposto una mia esperienza cinque anni fa mi ha dato la possibilità di mettere in atto tutto ciò che era stato che ho ricadente studiato anche nei percorsi viene applicarlo famose ottenuto il tutor io mi ritrovavo un bambino un adhd è un bambino con stranamente la stessa classe con disabilità motoria in sedia a rotelle durante una gita scolastica abbiamo fatto partecipare l'alunno entrambi alunni disabili ma gestire la bh di iperattività dell'altra l'uno non era facile al che mi sono ritrovata inventarmi qualcosa quotidiana ero sotto negli occhi guidato questo compagno devo dire che è stata una delle esperienze più una delle belle una bellissima esperienza perché lui se ne preso cura e quindi era responsabile di questo appunto la responsabilità di un altro persona che si era gestito benissimo si autogiustifica perché era talmente il pensiero di questo compagno nella ripresa ecco la positiva anche positivo provocatorio ma la cosa bellissima che mi sono affidata del tutto di questo suo compagno che a un certo punto nella giornata benvenuto in maniera dialettale e mi ha detto marshall maestra certo che fa il maestro non è facile fare il maestro non è facile sì esatto questo punto anche con sé i bambini si rendono conto poi [Musica] peccato che era la fine dell'anno perché era la chitarra di fine anno marzo ma li ha cambiato notevolmente spesso quando lui sesso e sentiva gli impulsi suoi tascabile riusciva a gestire mi diceva ti aiuto cosa ti faccio cosa faccio abbiamo feeling all'ultimo mese dove lui voleva essere caricati di alcune responsabilità perché sia autogestiva è questo niente mi ha portato di applicarla poi in altre in altre cicli riprendendo quello che mi ha detto all'inizio di tua madre che non sa che il proprio di ostacolato però comunque sosteneva che per la sua sensibilità magari e potesse avere un po di difficoltà nella gestione tutto oggi che appunto invece sei riuscita nel suo intento le foto noto esatto del tua madre in parte aveva ragione questa tua sensibilità per ma nello stesso tempo la bilanci con altro e se volevo chiederti se a influenze nella vita quotidiana il lavoro che fa il suo mestiere se poi come punti di vista si è instaurato appunto prospettive diverse nella vita in generale sia madre ha ragione però è anche vero che durante la crescita e la maturità che oggi titola i crescendo a gestirle la gestisco bene queste emozioni sicura ma è che io non sono un insegnante che c'è un'altra campana in torno a casa e dimentico e poi ricomincia a pensare gli alunni l'indomani mattina no perché vita a giornata anche se non sono gli assoli se anche non chiamo io ci sono dei momenti in cui ci sono dei ricoveri ospedalieri che chiedono essere informata ci sono dei momenti particolari site io comunico con la famiglia per informazioni sensibilità resta normale no umana a tutti ma qualsiasi cosa gli fa il pomeriggio con ritorno a casa ci penserà fissa nel pensare a che cosa io possa organizzare finché quell'alunno possa raggiungere un obiettivo delle competenti per rendervi la vita felice anche perché oggi da così più importanti con cui ho parlato mi ha il mio percorso professionale che io devo dare ai miei alunni non delle conoscenze ma devo darvi con le competenti affinché nella creatura nel loro percorso di vita proprio quando ce n'è stato inculcato noi dobbiamo lavorare affinché noi age vogliamo i nostri alunni nella conquistare la loro nella lenta logic buying centro per tutta la vita per cui penso sempre come posso fare questa cosa affinché lui acquisisca quelle competenze che gli permettano di poter fare questo quando sarà grande e quindi appunto sono questa capacità di gestire un aspetto quel lavoro che è cambiato quindi sì sì sì che ho preso con dovendo co in contatto con delle tipologie in base a a contro la persona all 1 che si ritrovi ovviamente si cambiano certe prospettive di milito si dà più peso ma magari a certi conti con 100 circospetti perché la chi non è della con l'insegnamento soprattutto quando l'insegnante di sostegno non è importante per la lungo riesca a contare che sia pianeta berlina io spesso mi scontro con i miei colleghi hanno non in deve interessare che l'alunno conosca a memoria la tabellina perché se ha una disabilità un lieve ritardo mentale probabilmente il file fargliene memorizzare ma dopo due giorni con le tabelline dimenticate non li serviranno a nulla noi gli dobbiamo dare senza l'alunno con lo strumento per gli consente di utilizzare quella di data casa per la sua vita al che io dico capito il meccanismo del colle scontrare o dell'operare no noi di pagare il meno qualche strumento e allora signor dopo che lui ha capito che ne so che la moltiplicazione un'edizione a ripetuta e manin un po siano c poveretto fare 3 p 33 allora una volta che gli occhi ha fatto capire il concetto di merito ma io devo dare lo strumento perché no la calcolatrice ok ad alcuni sergio perché a me interessa che quando va tra questi crescendo dovrà andare giusta miniere durante la sua vita o da giornalaio cio passi le figurine la gestisce sappia gestirsi il proprio denaro cioè proprio quello che è il progetto tv da allora se il calcolo deve fare con la calcolatrice che l'ha ben usi prima adesso che ti scontri con le colleghe siamo nella sua carriera volevo chiederti se questo modo a volte alternativo che porta a scontrarsi con le colleghe è nato dal fatto che per visto appunto il sistema scolastico che porta a cambiare molte città per per insegnare se se è cambiato negli anni della tua carriera diverse città s sì se questo senso il sud che hanno appunto hanno aumentato implicato questo tuo bagaglio di riportarlo poi anche nel trio comico esperienza al nord insegnato sia a milano che a monza intanto il mio percorso pre ruolo poi sono entrata di ruolo addirittura a monza ti dirò che non si discosta molto nota al sud praticanti che ho notato che quando ci sono dell'insegnante datate l'abbiamo data non ha molta esperienza spesso si rimane purtroppo bloccati a quello che il loro obiettivo sembrerebbe strano ma anche alle scuola primaria che quello di finire il famoso programma è un'ossessione delle insegnanti la scuola questa programmazione ancora oggi si è legati a questi momenti la cosa più importante poi c'è l'uno come deve essere gestito essere aiutato all'interno cioè io sono dell'idea che più che l'ho detto fin dall'inizio ho detto fin dall'inizio la praticità e l'esperienza diretta un'esperienza facendo punti rispetto alla lezione frontale spesso ancora oggi da scuola è molto elevata la lezione frontale si paga i laboratori i laboratori la scuola laboratoriale laboratorio in spesso non viene considerata all'interno di quelle attività curriculari ma viene consigliato come se fosse una cosa a parte la giusta di cui esso secondo te nelle istituzioni scolastiche cosa è cambiato rispetto a quando frequenta v.to la scuola dalle elementari appunto detto questo periodo particolare rispetto ad oggi che i tecnici ma spesso io dico che ancora a scuola ci vogliono cinque anni forse che tutto va parti che si possa a modernizzare quando a scuola arriveranno i nuovi le nuove reclute chi oggi sta studiando come tech che spero venga street o ad un percorso scolastico che non deve essere più legato a quelle forte presa bilità il famoso chiamandolo programma quel programma che devo svolgere perché devo think we're l'ok ma quantomeno all'esperienza diretta anche si parla oggi di completa inserita anche la valutazione non si è cambiata non si valuta più di questo cambiamento ecco esatto nella valutazione un argomento che non abbiamo giocato come ai tuoi tempi come veniva fa la pace della sera bimestrale trimestrale come stima di me lo ricordo benissimo perché io tengo conservate se poi potete far giocare le mie pagelle della scuola né meritare erano due quadrimestri il primo è il secondo cara finale con dei voti numerici dove non ci si sta mangiando fabrizio non c'è poi la come tanti ha cambiato fine secondo quadrimestre veniva sempre accompagnato un giudizio globale ha quantomeno spiegavo che per corso dell'anno il voto di condotta ai miei tempi all'inizio forse la prima e seconda elementare non ricordo perché poi pubblica abbia cambiato sistema anche un'altra materia una bella calligrafia oggi disciplina alle materie che oltre alle classiche che sono per un rimasto nel tempo quindi ora superare arendt ecologica che in quel periodo allora tu hai vissuto anche in shadow cambiamento disciplinare si pensano che matt harrison e come veniva fatto la valutazione di questa materia nella fotografia che proprio sull'ordine di in maniera pulita corretta devo dire che questa è la devono mantenere perché la lingua italiana a un alfabeto giusto però purtroppo spesso non è come gli inglesi mila e se utilizzano dall'ora loro con arma grafico lo scrivono così come stabilito graficamente dall'allora fa peggio invece noi italiani c'è chi la fa senza gambe perché lattina fa in un modo per le mode noi non utilizziamo tutti il grafene quello che allora invece si veniva addirittura da era motivo di valutazione se tu scrive di non parliamo di orzo gratuitamente corretto ma graficamente fiori una tavola si spegna legato anche la mattina ieri appunto specializzato dell'inglese la sfida quale usciva proprio questo usciva perché qualche chicca della società vedere allora numerica non esisteva da rischio ha anche il voto di condotta mentre ora mi viene dato in giudizio sulla condotta nel proprio l'anno scorso e di santa la città dall ultima circolare è una valutazione sono stati totti nuovamente i voti numerici sono stati 105 livelli di acquisizione proprio di competenze si potrebbe parlare di competente mi va da ricollegare a quello che ti dice non sono quelle nozioni acquisite ma che purtroppo ancora oggi è rimasto legato non bisognerebbe valutare questo atto è che tu da bambina come vivevi il momento della pagella il butrint una bella domanda ricorda ancora una cosa che facevamo le gare dell'equivalenza che praticamente oggi quello metrica e in base a castigare una volta durante queste gare alle stime di diete una torta che io non ero molto prese in considerazione dalla mia impegnate devo dire perché ascom faccioli ha chi emergeva io diardi risultato è giusto di pasti coerenza ci sono stata l'unica e lei premiava anche con una medaglia una medaglia che io ancora ricordo ero ciò è tutto scaldata è per noi a casa non quella medaglia che ho avuto per il risultato giusto dalla chiara dell'himalaya e non lo dimenticherò mai questo dico che oggi diciamo che con gli alunni i miei alunni disabili sono quella quelli in poche che ha mantenuta che cocino per gli utilizzi e quelli in porta questo di rinforzo giusto ottimi soprattutto con i bambini adhd o piangere degli ottimi traguardi di dare il giusto peso quindi questo passaggio dal voto numerico alla valutazione di oggi vediamo di valutazione siamo oggi ancora oggi il sono saltate le linee guida ma non è facile comprendere ed entrare all'interno di questo nuovo sistema valutativo perché ci sta in ca de silva valigia cioè io dico che ti faccio una parentesi la conversione degli alunni non è andare a valutare non mi serve una penalità relais luminous è stato bravo charlie ma io sono dell'idea che ci aiutare un alunno sta al seno evitare che quasi in ambito valutazione tua una produzione nel tuo operato perché ritengo che sia un ghiacciaio le volte può capitare si allungano raggiunge traguardi nelle competenze il primo ad esser ad entrare a mettersi in dubbio deve essere un insegnante perché ok tu piante un alunno disabile anche la lumia di sabbia io all'ultima mia esperienza per cui le forti emozioni e sono state è stata quella di un alunno grandi animali in paralisi celebrale infantile quindi è un altro motivo a me l'aveva aggregato tutto quello che c'è intorno agli arroccato nei giudici la prima volta può imparare cosa si può insegnare il palato sognare tanto tanto perché la prima cosa che tu devi fare come un insegnante in aggiunta e osservare posso usare un alunno e sull'osservazione dire appena lo più deve andare a capire quello che sono le sue necessità i suoi bisogni i miei sogni dalla lugano e poi non essere alla lunga disabile i bisogni di ogni singola luciano martucci che come diceva di agis di studiarlo in vendita anche alunno è speciale non esiste l'asp e qualità medico e s beh ogni alunno è speciale perché un alunno ai suoi bisogni buongiorno tutte uguali quindi bisognerebbe andare non è facile come una classe fondanti che ci riproviamo però andarono per fare un singolo alunno e sull'osservazione diretta di quell'alunno riuscire a stabilire a programmare un percorso affinché lui possa raggiungere dei successi formativi o tratterà appunto anche nella tua esperienza le elementari con queste diciamo gere e queste iniziative tra scolastiche che ad oggi tu ancora ricordi impara edita e positiva appunto che incidono nella formazione sia accademica anche personale del bambino quindi sembra che punto le cose sia piacevole di quelle giornate passate appunto dove le maestre della mano diretta è fondamentale perché rimanga domanda che ho chiesto prima quanto dura un queste ricorrenti diciamo oggi le iniziative presso la base militare tutta la mattina quindi tutto torna no no no no a pranzo lo spello facevamo proprio uno degli obiettivi era quello di andare a mangiare nel ristorante e quindi noi stessi psi coletti gestire le richieste e fare domande porre domande avere risposte già veniva applicato anche il metodo montessori se vogliamo dire dell'autonomia quindi diciamo che a volte volte il match è il metodo montessoriano io la stimo moltissimo inutile dire un bambino che si brucia se tu non gli farebbe vivere le esperienze di che cosa significa il calore il campione non capirà mai una cosa astratta li devi fare vivere infatti questa esperienza ha aggiunto ricordi nitidi esatto appunto questo bravi questi pranzi appunto di gruppo anche perché diciamo queste organico in queste iniziative queste gite scolastiche diciamo comunque come il pranzo aiuto nella formazione dei wilco class anti come dicevamo prima signora punto di vista scolastico accademico ma anche perché la fama del gruppo classe a patrizio ti ringrazio per aver partecipato a questo progetto è stata un'idea stato interessante guardare di avere dei ricordi l'opportunità di ricordare il nero piccola volte non è interessante appunto fatto che tu abbia frequentato una scuola vive all'epoca diciamo innovativa per quel periodo quindi ti ringrazio ti ringrazio anche la facciamo al punto di vista personale perché appunto sono cresciute a vicino a te quindi la tua caria del tuo mestiere mi ha sempre affascinato appassionato tanto perchè a 32 anni ho fatto il test per entrare scienza e la formazione ti ringrazio tantissimo e buona fortuna per tutta la continuazione [Musica] grazie ciao e grazie [Musica]

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L’intervista, dalla durata di 47:25 minuti (link: https://www.youtube.com/watch?v=PVwxmAjw8_s), si concentra sul percorso scolastico di Patrizia Attanasio. Nata a Catania nel 1967, l’intervistata ha trascorso buona parte della sua vita nella città etnea, frequentandovi le scuole dell’obbligo e l’istituto magistrale. Nell’intervista Attanasio, che desiderava insegnare fin da piccola, rievoca la sua decisione di frequentare l’istituto magistrale e i contrasti che, per questa ragione, ebbe con sua madre, che avrebbe preferito per lei, invece, il liceo linguistico. Essendo stata iscritta alle elementari come alunna anticipataria, ha frequentato le scuole dal 1972 al 1985, in un periodo, quindi, segnato dagli anni di piombo e dalla successiva ascesa del PSI di Craxi (Panvini 2018; Scotto Di Luzio 2021). Dopo la conclusione dell’istituto magistrale, avrebbe desiderato frequentare il corso biennale di specializzazione per l’insegnamento del sostegno, ma le insistenze della madre, convinta che la figlia fosse troppo sensibile ed emotiva per quel tipo di lavoro, l’hanno condotta ad abbandonare temporaneamente il suo obiettivo. Ha lavorato quindi come insegnante su posto comune, svolgendo i suoi anni di precariato a Milano e a Monza, dove è poi entrata di ruolo. In un secondo tempo, quando aveva da alcuni anni già ottenuto il trasferimento a Catania, ha intrapreso il percorso di specializzazione presso l’università di Palermo, ed è attualmente insegnante di sostegno nelle scuole primarie.

L’intervistata racconta di come i genitori, insoddisfatti della scuola elementare statale frequentata dalla sorella maggiore, l’abbiano iscritta a una scuola privata americana, che ha frequentato alle elementari e alle medie. Tra le discipline insegnate, Attanasio rammenta la “bella calligrafia”, presente nel suo programma di seconda elementare. La scuola prevedeva una divisa molto simile a quella in uso nelle scuole inglesi e americane, con gonna, pullover e cappello. Aveva due maestre: una maestra madrelingua per l’insegnamento dell’inglese, e un’altra per l’insegnamento di tutte le altre discipline previste nel programma, solita nell’organizzare competizioni tra gli alunni. A questo proposito, Attanasio ricorda di quando, unica nella sua classe, riuscì a risolvere un’equivalenza e la maestra, per premiarla, le consegnò una medaglietta che indossò orgogliosamente fino a casa. L’istituto, a cui si recava a piedi tutti giorni con la madre, era aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30; gli alunni trascorrevano il sabato mattina presso l’adiacente base americana di Sigonella, dove svolgevano attività laboratoriali per esercitarsi con la lingua inglese. Tra queste ultime, un ricordo vivido è occupato dal pranzo al ristorante della base, in cui gli alunni della scuola dovevano essere capaci di prenotare ciò che desideravano in lingua inglese. Se la consuetudine con le prove autentiche ha influenzato la didattica dell’intervistata una volta diventata maestra, un condizionamento inavvertitamente negativo è stato esercitato da tutti quei parenti o amici che, sapendo che l’intervistata frequentava una scuola americana, le chiedevano di parlare in inglese, provocandole, con il tempo, un blocco che ancora non è riuscita a superare. Un altro ricordo è collegato alla merenda, che la madre, diversamente da quelle dei suoi compagni, non preparava a casa, ma prenotava in un bar vicino alla scuola, facendola recapitare alla figlia in classe, poco prima della ricreazione. Questa abitudine, che per la madre assumeva forse i contorni di un segno di distinzione, era vissuta con disagio dall’intervistata, che avrebbe desiderato conformarsi agli altri.

Particolare spazio nell’intervista è dedicato alla presenza di alunni con disabilità nella classe dell’intervistata. Attanasio ha frequentato le scuole elementari tra la sospensione dell’insegnamento differenziale, giunto nel 1971, e l’introduzione dell’insegnante di sostegno nelle classi comuni, avvenuta nel 1977. Siamo quindi nel periodo usualmente definito dell’“inserimento”, in cui gli alunni con disabilità, pur inseriti nelle classi comuni, non si giovavano di strumenti compensativi e di misure dispensative (Piccioli 2017). L’intervistata conserva infatti un ricordo vivido dei suoi compagni con disabilità che spesso, a causa della mancanza di compensazioni adeguate, erano esonerati dallo svolgere determinati insegnanti – uno su tutti, quello di educazione fisica.

Sostanziali, conclude, sono stati dunque i cambiamenti attuati dalla scuola italiana in questo ambito, dove, secondo lei, si sta realizzando un’ottica di insegnamento realmente inclusiva, che si ripercuote soprattutto sulla diversa ottica della valutazione: «la valutazione degli alunni non è andare a valutare, non mi serve per valutare se un alunno è bravo o meno, ma io sono dell'idea che valutare un alunno sta a significare che è quasi un'autovalutazione tua, un'autovalutazione del tuo operato», afferma dal m. 41.57. Alcune criticità sono pur visibili: tra queste ultime, enumera soprattutto le classi pollaio e la tendenza a inserire più alunni con disabilità nella stessa classe, costringendo insegnanti su posto comune e insegnanti di sostegno a progettazioni complesse e articolate che tengano conto delle peculiarità e dei bisogni degli uni e degli altri. Non sempre, del resto, una conciliazione è impossibile; a questo proposito, l’intervistata rievoca un’esperienza intrapresa alcuni anni fa, quando insegnava in una classe dove erano presenti un alunno con ADHD e un alunno con paralisi cerebrale. Quando al primo alunno fu affidato l’incarico di fare da tutor all’alunno con paralisi cerebrale, ricorda, sensibili furono i miglioramenti nell’autogestione del comportamento.

Fonti

Fonti bibliografiche:

G. Bandini, S. Oliviero, Public History of Education: riflessioni, testimonianze, esperienze, Firenze, Firenze University Press, 2019.

L. Bravi, La televisione educativa in Italia. Un percorso di storia sociale dell'educazione, Roma, Anicia, 2021.

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

S. Oliviero, La scuola media unica: un accidentato iter legislativo, Firenze, CET, 2007.

G. Panvini, Ordine nero, guerriglia rossa. La violenza politica nell'Italia degli anni Sessanta e Settanta (1966-1975), Torino, Einaudi, 2018.

M. Piccioli, Il processo italiano di inclusione scolastica nella prospettiva internazionale: i Disability Studies come sviluppo inclusivo, "Formazione, Lavoro, Persona", n. 20, 2017, pp. 91-99.

 

Fonti normative

Legge 30 marzo 1971, n. 118, Conversione in legge del decreto-legge 30 gennaio 1971, n. 5, e nuove norme in favore dei mutilati ed invalidi civili (GU Serie Generale n. 82 del 02-04-1971), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1971/04/02/071U0118/sg.

Legge 5 giugno 1990, n. 148, Riforma dell'ordinamento della scuola elementare. (GU Serie Generale n.138 del 15-06-1990), permalink: www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1990/06/15/090G0183/sg.

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