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"Venivano un po’ accantonati o addirittura derisi dagli stessi insegnanti, purtroppo"

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/1385
Scheda compilata da:
Laerte Mulinacci
Pubblicato il:
28/02/2022
Nome e cognome dell'intervistatore:
Giorgia Frulla
Nome e cognome dell'intervistato:
Giuseppina Sanna
Anno di nascita dell'intervistato:
1968
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola dell'infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria di primo grado
Data di registrazione dell'intervista:
4 maggio 2021
Regione:
Sardegna

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1970s 1980s

buongiorno a tutti oggi ai quattro magiche di le 21 sono già sulle sole compagnia di la madre giuseppina sanna puoi dirci dove si nata quando sono nata unia il 24 marzo 1968 ho sempre vissuto una piccola frazione di san teodoro che si chiama schifani puoi parlarci della sua famiglia d'origine cosa che nella mia famiglia d'origine siena che è composta da padre madre e quattro fratelli uno dei quali è nato molto più tardi praticamente quando io avevo 14 anni bucchi i tuoi genitori che lavoro faceva il mio papà e da un muratore mia mamma una casalinga ok per quanto riguarda la scuola per quanto tempo sia andata a scuola la sponda poi ho più i colpi che ho ho fatto un anno di asilo praticamente quando avevo 5 anni che lo fate in una piccola frazione di budoni che a pochi chilometri da stiffoni anche perché avevamo solo una macchina e la macchina c'era verso il papa e quindi era il posto più vicino in cui potremo andare anche perché una piccola frazione si chiamava per vives limitano o degli amici dei parenti come finiva l'asilo andavo dal ok ti ricordi qualcosa del periodo dell'asino periodo dell'asilo sono proprio ricordi vaghi ricordo solo una classe enorme dove giocavamo con dei bambini quando finivo andavo da una zia oppure da una signora che aveva i figli che erano suona con me e lì poi ci facevano una merenda che perché papà lavorando lì vicino quindi io dovevo rimanere lì almeno un'oretta o due finché non finiva fa parte ok è invece per quanto riguarda le elementari elementari si andava a piedi anche perché era in un'altra frazioncina amici nou dove abitavo io a sui buoni e praticamente e andavamo a piedi quando eravamo proprio piccoli ci accompagnava mamma ma poi oppure c'era sempre quello più grande che si occupava di sorvegliare i piccoli ma era in circa un chilometro anche meno è quando pioveva c'era sempre qualcuno o anche il papa che ci accompagnano in macchina non solo in quei casi di altrimenti era tutto senza fede e quindi salta dall'asilo fino alle alle elementari e che ho fatto a franco l'arci ok invece le medie né lui invece rojas ampio d'oro ok per quanto riguarda le elementari parliamo un po della menta ridato set per i furbi ero piccola non me li collo poi mi ha fatto solo un anno ok parlano di una giornata scolastica del cellulate scolastico ricordo che si arrivava c'era molto rispetto per gli insegnanti quindi si arrivava in classe come entrava l'insegnante tutti in piedi buongiorno signora maestra e questo era un rito che tu non potevi non fare anche perché viene punito per una cosa del genere quello che mi ricordo anche che erano due classi veramente piccole perché parlo di frazioncine piccole e che le classi erano praticamente prime seconde terza in una classe e quarta e quinta nell'altra classe e ogni classe avevo un insegnante quindi era una proprio una scuola molto piccola molto piccola io penso nella struttura della scuola massimo massimo come bambini una ventina massimo 25 le tre classi eravate tutti quanti studenti con le frazioni cinese praticamente eravamo tre frazioncine francou l'arci schifani è stato bruciato e tutti andavate la scordiamo dell'edificio triple di qualcos'altro oltre le aule erano due praticamente era una casa che l'avevano adeguato a una scuola di cinque classi e le due classi erano divise da un pannello che non era neanche sino al tetto ma una parte rimane valida e poi il bagno era situato fuori anche perché lì c'era la casa della della bidella e noi andavamo al bagno della dell'abi della difesa sua era situato fuori c'era un unico bagno quindi fare maschi e femmine e dove poter uscire dalla scuola premere per andare in bagno quindi praticamente quelle entrate in classe salute a volte la maestra la giornata tipo come si svolgeva venivano dati dei compiti da fare tipo pensieri problemi dipende dalla la giornata come venivano svolte e una parte della classe faceva i compiti gli altri venivano interrogati o facendo altre cercavano di [Musica] far la giornata in quel modo lì ok le attività scolastiche non di ratti che cosa comprendeva messe su gite sport a ciò che qualcosa del genere io mi ricordo che si entrava alle 8 verso le dieci e mezza c'era la rigenerazione della creazione era vissuto come il massimo divertimento perché avevamo un quarto d'ora molte volte ci lasciavano anche mezz'ora e un'ora a giocare fuori avevamo uno spiazzo sterrato fuori giocavamo mangiamo hanno sempre qualcosa perché prima da rifare e c'era anche comico siete prendevano delle mar n ti ricordi che merende mangiavi ad elementari certe volte ti prendevi il panino oppure delle piscine dei crackers qualcosa del genere ok va bene quindi ognuno ogni bambino andava negozi sceglieva quello che gli del giorno è andato a mangiare quindi sostanziale se la merita la vi sembra comprare o che per quanto riguarda l'attività didattica facevate gite e io mi ricordo che gite si facevano a fine dell'anno si faceva l'agilità si andava ma altrimenti abbiamo avevamo delle passeggiate andavamo a trovare delle altre scommesse prepando scuole piccole che se passava per la campagna e andavamo a trovare nelle scuole da lì ci facevano dei temi dove fare dei temi robe varie di raccontare la giornata a giornata ma l'ipotesi che facevamo tantissimo ok facevate dei lavori di gruppo alle elementari o erano sempre dei lavori individuali o si facevano anche lavori di gruppo soprattutto nei periodi festivi con a tale si facevano letterine per babbo natale a carnevale si facevano i costumi oppure le mascherine anche perché i soldi erano pochi i ripetenti lì le mascherine o tutte e legali per le mamme la festa della mamma se facciamo tutte a scuola calcio tutto a scuola smi e facilitazioni civico religione a scuola mi ricordo si gioca me lo ricordo di sicuro era culo due volte la settimana si faceva dell'ingegno e poi durante l'anno civello invano a trovare o le suore o dei frati ogni tanto venivano e vengono giornate di festa praticamente quindi diciamo che quindi amate il conto il crocifisso in classe dalle macerie assolutamente ok e le aule delle le merita ristampa delle elementari erano le liste oppure li separavano maschi e femmine no no no erano viste ok ti è mai capitato di saltare una giornata di scuola no non mi ricordo almeno che stavi male che altrimenti si andava anche perché era un modo per rimanere tutti assieme una volta che quelle piccole frazioni di accenderla una scuola non ci facevi niente asa perché non giocavi alla fin fine ma sulle divertimento con delle navate il gruppo e si usciva in campagna giocare e invece per quanto riguarda le medie le fate a san teodoro cosa che i curdi del periodo delle video come andavi come alla giornata le menti e è stato un po diciamo qualcosa che all'inizio mi ha un po spaventato perché è abituata una piccola frazione san teodoro già c'erano molti più bambini perché si parla solo le classi erano due classi in prima due classi in terza e due classi di seconda mano circa 25 25 anni classe in ogni classe quindi sono arrivata a un ambiente molto più ampio ampio non essendo abituata all'inizio un po mi ha spaventato e come andavi te quando un'intera compagna vano no venuta un pullman che c'era un ritrovo per le tre fazioni a un ponticello che praticamente era per dividere la strada tra le frazioni e lì ci accompagnavano oppure sceglievamo lo andavano a pilli dei cordì tipo delle media delle mete e cordiali le mete erano sempre il fatto di avere un professore per ogni materia delle diversità delle elementari e poi molti amici che mi ritrovo ancora quindi un ambiente sono state totalmente diverso e qua quali quando faceva ti compiti a casa e alle medie che mentali quali erano dove vi svolgeva the private controllati allora i compiti a casa si facevano sul tavolo della cucina infine eravamo tre fratelli e ci sedevamo sul tavolo ognuno faceva i suoi però i genitori e non ci controllavano se faceva i conti c'erano semplicemente hai fatto i compiti psv facili io non li facevi in un nome di controllarlo veniva controllato in per senso avevate a casa manuali di liste ciclope di è sì avevamo sia manuali mi dicono che lì è ok per quanto riguarda sempre le attrezzature della scuola quali oggettive lirico dati ricordi anche dei come beni comanda rivestita mi ricordo le elementari che era obbligatorio il grembiule con il fiocco e il colletto bianco ognuno di noi aveva il suo grembiule blu [Musica] bianco e no il colletto bianco poi il fiocco blu per i maschietti e cosa per le femminucce vera dovevamo essere perfetti per contenevano morire molto mondo e per quanto riguarda l'attrezzatura scolastica ricco di saperi una cartella uno zaino se la scuola ti forniva tutto il regolo correre io me ne accorgo che la scuola forniva i libri basta si può dire i libri e festo veniva comprato dal delle famiglie sia le penne matite e tutto il resto io avevo una borsa che con una cartella come posso spiegare a tutta colorata mi ricordo e si chiudeva con un gancio costerà nelle mediani e disse mai sentita a disagio per avere per avere più attrezzature o meno attrezzatura rispetti giacomo fan c'erano differenze diciamoci ti rendevi conto alle elementari e medie di chi possedeva di più o di meno alle elementari no perché alla fin fine tutti all'incirca avevamo era delle piccole famiglie anche povere però tutti compravano allora o attrezzature ai figli e cercavano di non fa differenze tra tre bambini in modo da non trovarsi male anche perché non erano delle cose molto costose i tempi cercavano di essere abbastanza e poi penso molte famiglie che se uno non poteva veniva regalato da un parente o dagli amici in modo da non far sentire nessuna disagio e invece alle medie e se non un contesto diverso alle medie really che venivano comprati dai familiari tutta l'attrezzatura e familiare quello che non mi ricordo che si qualche zainetto per più era tipo di moda un elastico e tu o con questa elastico più devi sia libri quaderni astucci era più una moda così nessuno anzi venivi considerato come un bambinetto portabile un paino quel periodo lì e la minora quello ok perfetto derivate puliti o premiato in classe tipo di qualcosa infatti c'erano sempre i botti dalle elementari alle medie io mi ricordo alle elementari si ti premiano con dei voti tipo a numeri 10 87 invece alle medie e dal buono sufficiente però diciamo che gli insegnanti a parte punirti o darti una nota non davano alcun tipo di punizione diversa o all'inizio alle elementari abbiamo molto più severi perché non potevi chiacchierare o mancare secondo loro se ne mancare di rispetto ti potevano andare dietro la lavagna che con una punizione oppure qualcuno dei miei compagni addirittura ha messo in ginocchio con del circi sotto le ginocchia che per contestualizzare carriera rapida e le elementari elementari e all'incirca parliamo del 68 verso il 75 perché al 75 in poi quindi come vedi fatele valutati dagli insegnanti a parte i botti vi facevano fare delle interrogazioni dei compiti scritti o come è un po come si svolge tuttora e la scuola l'unica cosa che prima la scuola non veniva presa seriamente come ai tempi nostri forse anche perché eravamo rispetto in queste piccole che come classico il petto ma mia classe eravamo in quattro dalla prima elementare alla vita era un 4 quindi anche le famiglie se vorrà di questa è la diversamente abile a cena in compagnia che tutto quando c'era un ragazzino diversamente abile non come oggi che hanno molto più pratica di know how attenzioni prima avevano un po accantonati o addirittura derisi dagli stessi insegnanti purtroppo c'erano dei colloqui tra insegnanti e genitori si due o tre volte all'anno per vedere il comportamento quando andavano chi sa che andava cioè ai colloqui te lo ricordi di solito è la mamma perché papà lavorava qualche volta se proprio mamma non poteva andarci avendo papà di lavoro su praticamente veniva a lui e se succedeva qualcosa a scuola grondava bene i tuoi genitori come come reagiva davano ascolta ciò che jolie insegnanti oppure ascoltavano più telenovela c'era un una specie di accordo tra il genitore insegnante che era sempre un insegnante di una ragione quindi un bambino che rim ha punito dei genitori ok a scuola a casa tua deriva la tanta importanza alla scuola andar bene a scuola davano più importanza al lavoro ai problemi familiari la scuola anche perché essendo donna prima c'è la cultura intanto non è molto importante per una donna la scuola perché dopo deve pensare più a saper cucinare sa per pulire e poi avrà la famiglia quindi non è la donna che deve portare avanti la famiglia e che deve studiare anzi quasi doveva visto bene se no non è che non davano importanza che studiavano studiavi secondo loro intanto poi c'è la famiglia e quindi queste cose hanno iniziato già a cambiare quando sono arrivata alle medie elementari e proprio cerelli il rifiuto dell'uomo a vedere la donna che lavorava e alla fin fine alle donne erano quasi tutte casalinghe nessuno lavorava era proprio quasi delle famiglie e difficoltà tipo la bidella era sappiamo che la bidella carriera non avere famiglie che povera del viso della morale di portare avanti la famiglia a casa ti ricordi un po com'era la la tua cameretta essendo allora eravamo in tre sul pavimento perché avevamo siamo quattro figli rispetto per uno è nato dopo 14 anni io mi ricordo che la e camerette loro due una per mio fratello che dormivamo e la mia sorella ma parecchie volte dormivamo anche tutti e tre assieme anche perché era un divertimento ne bastano a dormire chiacchierare localizzate m e per quanto riguarda l'area dei vestiti per quelli seri molti vestiti come la più elevata camera la camera c'era un letto l'armadio c'era un quello spicchio il como era una bella cameretta anche perché per i tempi non venivano considerati poverissimi diciamo un posso dire giorgia restante ormai normale ok male non stavate se non le hanno mai fatto mancare niente che cosa che posso raccontare della camera se raccontando dei vestiti nei vestiti c'erano i vestiti per andare a scuola e vestite per uscire nelle occasioni di feste paesane roba del genere che tu come andavi a scuola e trarre a casa c'erano i vestiti per giocare anche perché giocavamo in campagna distruggevano tutto tra i vestiti erano avevamo molto rispetto che i vestiti per le scarpe anche perché erano pochi come appaio soprattutto alimentare io mi ricordo che non avevamo così tanti abiti da come avete avuto guidici anni non ci facciamo mancare niente ma allo stesso tempo non sprecano anni non sprecherà manualmente ok hai sempre arrivi molti giochi oppure come come impiegato il tempo libero dopo le ore di scuola i giochi erano qualche bambola me la ricordo ma nei nostri giochi ripetono in campagna quindi si facevano i fucili con la ferula poi c'era il nonno che ci facevano dei carretti con la ferla e le ruote con il sughero oggi facciamo con le stellette però la maggior parte dei giochi erano costruiti oli costruivamo noi stessi quindi non odio carte il tempo di grappa sotto in campania ormai a era il nostro massimo divertimento noi eravamo che perché in questa piccola frazione fallo di sette otto famiglie la maggior parte erano tutti i cugini perché erano tutti i fratelli di mia mamma fratelli o sorelle mamma otto fratelli e sorelle quindi nipoti riano montanti si usciva in gruppetti di 10 12 bambini e uscivo atterrare a matera di una differenza di età e la poca tu pensa tra entrambi è solo il mio fratello ci sono tra mio fratello e una sorella un anno e mezzo e cugini avevano all'incirca la stessa età quindi quando si uscivano eravamo quelli che andavano a scuola e quindi quello cava molin e amate sempre insieme romantica sapesse siete cresciuti insieme e quanto terminata la scuola quanto duravano le vacanze estive griko di che cosa facevi come pierami il tempo quando tirava la scuola e quando iniziava la scuola fini fa a giugno sempre a fine settembre plinio bomber cominciavano prima e mi ricordo che le nostre vacanze la mostra inclini campania di stura c'erano di dei parenti e mandavano i figli nelle nostre frazioni quindi come ragazzi eravamo molto di più quindi erano sempre campagna estate vacanze estive in campagne campagna c'erano gli angoli di pero si andavano a scogliere pelle si mangiavano tutti oppure essendo a valle degli orti e ci andavamo lemuri scelte oppure ad attirarci quindi oppure la sabato la domenica in ogni caso papa ci conta normale che vi siano tutti al mare che si particolare la mattina e si rientrano la sera pranzano anche se l'unico chiama la macchina lavorando durante la settimana gli artigiani non si poteva prendeva tesoro qualche volta mi ricordo che c'erano fine o qualcosa del genere che ci comprava ci facevamo il bagno indietro delle piscine mondo fiamme a siena quelli room ok parlando della torta abbiamo parlato della fame netta marca a casa tua c'era la tv quando sei nata io penso che la prima tv che abbiamo avuto noi all'incirca nel 75 70 sino prima io la prima televisione vecchio vista l'unità porto san paolo da una cugina mia mamma io non mi ricordo di avere ancora non c'era motivo non davamo molto importanza anche alle tv giorgia perché non li cercavamo e se io caduto il futuro il tempo fuori forse anche prima però non è una cosa che cercavamo più di tanto della tete rita dalle tecnologie della macchina la macchina io mi ricordo che parlando con mia mamma che il primo elettrodomestico che ha comprato in lavatrice e il frigo erano le cose indispensabili anche perché avendo tre bambini piccoli a quello che gli serviva di più perché loro prima i primi tempi non c'era neanche l'acqua in casa l'acqua andavano io parlo però vanoli che lavavano nei fiumi quindi penso per aiutare le famiglie la cosa aveva deciso di antico e nere lavatrice penale ariccia per essere innamorata della sua lavatrici e quindi la tv l'è presa intorno intenso qualcosina prima ma non era qualcosa che ci quindi d'inverno magari qualcosa in più mortali perché le giornate sono più corte quindi diventa subito buio e quindi ma avevamo anche negli orari di andarsene a letto dopo il carosello si andava subito a letto tu potevi vedere solo il ferro giorno quindi uno dei programmi che seguirà il carosello rosario si aspettava caspita è un programma bellissimo e guarda gli altri programmi a tripoli sono animati tipo aimi mazinga z questi cartoni niente tv e ti ricordi per quante ore seguivi cattivo vantarmi povero ma non c'entra che sarà proprio non mi interessano le ti piaceva leggere leggevi cosa leggeri il rischio tonno quando avevo 13 14 anni e capaci compravano i libri allora se mi piaceva leggere per me prima qualcuno tipo piccole donne crescono poi mi ricordo il libro di che proprio il padre ralph non rifare il tetto in giunta comunque sì qualcosa la cosa leggeremo nette impegnativo se stessi e parlando invece della scuola abbiamo parlato delle elementari ok per quanto riguarda le medie come era diretto procrea diversa alle medie come il rapporto con i compagni ti trovavi bene sì mi trovavo bene però prima non era neanche riconosciuto in un turismo c'era lo stesso era non pensare che il turismo è nata adesso lasciamo anche prima io mi ricordo che il fatto di essere molto timida e che piangendo il primo anno piangevo tantissimo perché mi spaventava questa diciamo tanti ragazzi poi c'era il fatto che ti prendevano di mira e mi faceva medi scherzacci tipo giornate di pioggia c'era pozzanghere c'era un ragazzo che mi aveva preso di mira come passa vomitava dalle pietre dentro la montagna bagnarli e sporcarmi oppure prendevano lo zaino o quei libri e me li buttano per terra sta cosa tutta quasi per un anno intero affinché non mi sono ribellata e la nostra nazionale sa però è ritrovato la realtà è un'altra realtà era anche un fatto mio il fatto di essere abituata a totalmente piccolo che si usciva a poco anche se rispetto ai cugini noi come famiglia uscivamo molto di più perché tutte le feste del paesi vicini propri mamma ci portavano sempre quindi però era sempre poco non eravate abituati a stare in senato così tante persone e il rapporto con gli insegnanti invece cambiato c'era soverato rispetto è sempre il solito buongiorno professore un certo comportamento devo dire che mi sono trovata anche bene finché non diciamo superato le mie paure si è abituati anche mi sono abituata perché poi hai fatto nuove amicizie e come veniva vissuta la consegna la pagella tra ricordi con ansia agitazione non era una grande cina mi piaceva più di tanto nella scuola sono una che pretendo tanto per figli ma dio mio magari col fatto che milano veniva data molta importanza magari tra quelle che vogliono il banco contribuiva e ha avuto molte visite scolastiche più alle elementari e alle medie e teli si è portati ancora avanti cominci allora io gli amici delle elementari ce li ho tutto la media lo stesso anche perché anche santi loro è un paese enorme praticamente saremo a circa 5.000 abitanti mar i tempi che andava a scuola eravamo molto ma molto meno fai che eravamo duemila abitanti per essere per l'esattezza non lo so però non eravamo in tanti e hai mantenuto ancora i rapporti con gli amici saranno tre anni fa abbiamo fatto una cella del 68 e ci siamo ritrovati tutti noi nel 68 e se andate a mangiare qualcosa fuori ammorsati una 50 60 persone senza compagni casse delle media degli impieghi e o anche perché eravamo sezione sezione b quindi però ha fin fine ti conosce quindi gli amici se non c'entravano c'era traccia sa per certo è che rapporti avevi con gli altri nomi assessori di nemici oltre quel bulletto po perire salvi voli rapporti con tutti c'erano dell'isis terzi tutti che ho visto che noi non mi piace neanche raccontare che qualcuno molto dovuto anche difendere qualche compagno prima era molto diffuso anche prima anche perché i ragazzini di san teodoro si sentivano molto più potenti che noi arrivavamo dalle frazioni piccolina e quindi erano come autorizzati a prenderci in giro di bische viravano carimate l'hanno mai scritti si sentivano molto più in dieci anni e ti ricordi già note particolari tipo recite scolastiche carnevali gite sportivi the sport qui è l'unica città più bella in assoluta ho fatto inter famiglie che si mandate a napoli una settimana fuori ma ci hanno mandato anche perché perché avevo mio zio professore altrimenti erano difficili che ti facevano muovere la casa mancava una settimana non si fidavano molto però essendo avevamo una piccola fare cioè piccola fortuna che c'era oddio qui si fila ma di ci hanno mandato per esempio in città sono andata con la sorella siamo andati ma settimanali a napoli sorrento le coste marchigiane di un bellissimo bellissimo per me che non avevo mai preso la nave è stata era marco adattato di nome come tutti gli altri che non avevano preso è stata una festa e non altrimenti ogni anno ci portavano se non la pianta arros siamo andati però in salvetti collegi tema è invece tipo per le festività facevate le gite scolastiche sia nei metalli tale medio il carnevale o altre feste risparmiamo né come già detto prima elementare facevamo noi stessi iris ognuno di noi si scena una mascherina te la facevi ma all'incirca erano giorgia becchino pulcinella tu credevi di segnarvi mascherina con la carta crespa l'insegnante che aiutano a fare c'è un indiano a parte il bene di all'ars istanziate siglate a scuola si nelle mamme a chi faceva le frittelle che faceva fatti fritti diventato che una una grande della grande festa e poi andavamo per queste piccole frazioni in giro tipo una sfilata per ognuno di noi era orgoglioso di far vedere alla famiglia come eravamo visti ma proviamo e nella tua scuola c'era educazione e famiglia educazione musicale saggi di fine anno questi due giorni mi ricordo che facevamo musiche professoressa [Musica] consegnato circa il flauto piaceva non più di tanto dovevamo farlo lo facevamo essere tra testi facevi per quanto riguarda il cibo ma circolazione tutti i giorni per andare a scuola la mangiare i tifosi si facevano colazione a casa sempre il latte un bicchiere di latte discutiamo è la merenda invece ramen ed anche alle medie andavamo in mi ricordo un negozietto la sfoglia d'oro e liti noi si comprava aspetta un certo con soldi allora c'è la pasticceria la pasticceria alla brava gente dove certi c'è il giorno che ti mangio il farino giallo che andava i compagni la pasta ok quindi anche alle miglia nella questa mi sembra quella risi non abbiamo mai il suo degno ognuno di noi avverrà il suo importo all'incirca per avere le basta c'era una mensa a scuola oppure tornavi a casa a mangiare non avevamo il rientro sia alle elementari e alle medie se non alimentare che rientrava a casa io mi ricordo mi vede che eravamo all'incirca riusciva a luna e qualche volta verso vetture che a casa ma rifanno persone tre del pomeriggio le mangia via a casa ok e festeggiati i compleanni a scuola a casa a scuola mai non si ti faccio gli auguri e basta fini famiglie non c'era un e mi ricordo anche la torta l'ha tolta qualche volta non lo faccia la nonna di comprarlo perché mamma non faceva todt era bravissima cucinare nelle torte non le piaceva loro il piacevano o non riuscì il valoroso però non mi ha mai fatte poi man mano abbiamo iniziato a festeggiare un po di più quando diciamo 14 15 anni quando abbiamo insegnato ci hanno insegnato o mi ha insegnato nulla va detto che allora che facevamo noi stesse ok ten dall'acqua senza sapete che a monza da lì abbiamo iniziato un po festeggiare i compleanni per quanto riguarda gli abiti e le ho già parlato di passa parte sempre per gli abiti con stavolta i vestiti da batterie sorelle tra cugini anche anche i geni infine un abito come creduto prima non si strattava niente quindi se pantalone o un vestito ancora in buone condizioni non si buttavano si passava il parente ok per concludere per concludere cosa dimmi una cosa che coordini generale della scuola si chiede tra piccoli della scuola più ricordati ana primo ricordo sicuramente non nello studio io mi ricordo educazione fisica l'equazione fisica mi piaceva quindi due volte a settimana mi ricordo che sono le corse poi dici premiavano chi era il più bravo avevo preso anche qualche medaglia quindi la cosa diventa va infatti importante che mi ricordo ma con abbastanza lo fa che avevano vinto una medaglia ad ora ne avevamo data nuoro con altre scuole però noi vivendo il mare mi stesse realtà a montare in montagna le temperature non erano le stesse mi ricordo che era normale i fatti li quando eravamo in tutta il giubbotto no anche bene ma una volta che ti hanno messo in pantaloncini e canottiera che cela la neve in tornate brillerà filippi perché non si corrono lotti si e chiacchierate con i compagni dunque complessivamente un buon ricordo dell'anno assolutamente della scuola ok perfetto diritto abbiamo un infinita grazie a tutti la giornata

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L’intervista, della durata di 45:56 minuti, (https://www.youtube.com/watch?v=4KFF873bW4Q&t=133s&ab_channel=GiorgiaFr…) , ha per oggetto la memoria scolastica e d’infanzia di Giuseppina Sanna, nata ad Olbia il 24 marzo 1968.

L’intervistata ha sempre vissuto a Schifoni, una piccola frazione del comune di San Teodoro (SS), il nucleo familiare era composto dal padre, di professione muratore, la madre casalinga ed altri tre fratelli oltre alla sig.ra Sanna.

L’intervistata afferma di aver frequentato la scuola materna per un solo anno presso Budoni, un paese limitrofo, i suoi ricordi legati a questa esperienza sono piuttosto vaghi “mi ricordo solo una classe enorme” (2:27 m.), in cui giocavano molti bambini. Dati gli anni di riferimento, la sig.ra Sanna, ha avuto la possibilità di frequentare la scuola materna statalizzata, introdotta nel 1968 con la legge n. 444, (Galfé, 2017).

La sig.ra Sanna ha svolto la scuola primaria in un’altra frazione vicina: Franculacciu, distante circa 1 km, dove vi si recava a piedi. Della scuola elementare, l’intervistata, ricorda che gli insegnanti erano piuttosto severi ed a loro era portato molto rispetto “come entrava l’insegnante tutti in piedi” (4:28 m.).

La scuola era composta da soltanto due classi in una erano accorpate la prima, la seconda e la terza elementare mentre nell’altra la quarta e la quinta, per un totale di 25 alunni circa. Le classi erano miste ed era obbligatorio indossare il grembiule (blu), la didattica era svolta da un unico insegnante per ogni classe.

La sig.ra Sanna sostiene che quando lei frequentava la prima vi erano solo altri 3 bambini nati nel 1968 come lei, tra questi vi era una ragazza disabile, a tal proposito l’intervistata afferma che rispetto ad ora “prima venivano un po’ accantonati o addirittura derisi dagli stessi insegnanti, purtroppo” (19:47 m.). Nella scuola italiana, l’introduzione dell’insegnante di sostegno nelle classi comuni avverrà solamente nel 1977 con la legge n.577.

Dato il contesto di riferimento, la sig.ra Sanna sostiene che la scuola costituisse una componente fondamentale per la socialità, soprattutto per l’infanzia, in ogni caso era caso vi era una certa severità nel mantenere la disciplina e non era raro che gli alunni venissero messi in punizione dietro la lavagna o anche in ginocchio sui ceci.

L’intervistata ricorda che la scuola elementare era stata ricavata all’interno di un’abitazione e non era neppure dotata di servizi igienici, gli alunni, per andare in bagno dovevano servirsi della casa antistante la scuola in cui viveva la bidella. 

La sig.ra Sanna sostiene che durante la scuola elementare non siano state effettuate vere e proprie gite tuttavia, molto spesso, gli insegnanti accompagnavano gli studenti nelle altre scuole dei paesi limitrofi. Queste visite prevedevano lo spostamento a piedi per cui si trasformavano in lunghe passeggiate nella campagna sarda, (Crainz, 2005).

L’intervistata ha poi frequentato la scuola media presso San Teodoro, una realtà più grande rispetto a quella a cui era abituata. Il trasferimento nella nuova realtà scolastica è stato piuttosto traumatico all’inizio, la nuova scuola infatti aveva due sezioni per ogni classe e in media ognuna era composta da 25 studenti circa. 

La sig.ra Sanna sostiene che tra gli studenti non mancassero episodi di vero e proprio bullismo e di conflittualità, in genere questi episodi vedevano contrapporsi gli studenti natii di San Teodoro contro quelli originari di altri paesi del circondario.

Nel corso della terza media tutta la scuola effettuò una gita a Napoli della durata di una settimana, un momento che la sig.ra Sanna ricorda con particolare affetto in quanto né lei né nessuno dei suoi compagni aveva mai preso la nave per recarsi nel continente. La didattica, al contrario delle elementari, prevedeva un insegnante per ogni materia, l’intervistata afferma che la sua materia preferita era educazione fisica.

In questo caso, vista l’epoca di riferimento, la scuola media era già stata unificata attraverso la riforma scolastica del 1962 (legge n.1859).

L’intervista affronta anche argomenti quali i materiali scolastici e la valutazione, in particolare, la sig. ra Sanna ricorda quanto la consegna della pagella costituisse un momento di forte ansia ma nonostante lei non amasse particolarmente la scuola il suo rendimento è stato sempre tutto sommato positivo. 

L’intervista affronta anche il tema del tempo libero, l’intervistata sostiene che lo trascorresse all’aria aperta, in campagna, insieme ad i suoi amici “la maggior parte dei giochi li costruivamo noi stessi” (25:46 m.) inoltre, date le ridotte dimensioni del suo paese natale, intercorrevano legami parentali praticamente con tutti i suoi coetanei.

La sig.ra Sanna sostiene che la televisione in casa sua è arrivata nel 1975, la sua famiglia aveva dato priorità all’acquisto di altri elettrodomestici (frigo e lavatrice), in ogni caso non è mai stata attribuita molta importanza alla tv e l’intervistata, riguardo la sua infanzia, ricorda solamente di aver guardato Carosello ed alcuni cartoni animati, (Oliviero, 2018)

Fonti

Fonti bibliografiche:

M. Galfrè, Tutti a scuola! l’istruzione nell’Italia del Novecento, Milano, Carocci, 2017.

G. Crainz, Il paese mancato, Milano, Donzelli, 2005.

S. Oliviero, Crescere negli anni Ottanta, https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/siped/article/view/3003, «Pedagogia oggi», 2018.

 

Fonti normative

Legge 18 marzo 1968, n. 444, Ordinamento della scuola materna statale (GU Serie Generale n.103 del 22-04-1968), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1968/04/22/068U0444/sg

Legge 4 agosto 1977, n. 577, Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione (GU Serie Generale n.224 del 18-08-1977), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1977/08/18/077U0517/sg

Legge 31 dicembre 1962, n. 1859, Istituzione della scuola media statale (GU Serie Generale n. 27 del 30-01-1963), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1963/01/30/062U1859/sg

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