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Editore:
EDUCatt – Ente per il diritto allo studio universitario dell’Università Cattolica
Luogo di pubblicazione:
Largo Gemelli, n. 1, 20123, Milano (Italia)
Codice ISSN:
2785-3209
Autore della scheda:
DOI:
10.53164/1014
Scheda compilata da:
Giulia Gadolini
Pubblicato il:
28/12/2021
Paese di produzione:
Italia
Casa di produzione:
Industrie Cinematografiche Milanesi
Data di produzione:
1954
Casa di distribuzione:
Diana Cinematografica
Articolazione:
Unica
Data di uscita nelle sale:
aprile 1954
Reperibilità/accessibilità:
CINETECA
Mediateca dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
WEB
Visualizzazioni sul web:
225.312 (ultima visualizzazione 08.2021)

Indicizzazione e descrizione semantica

Generi cinematografici:
Identificatori di luogo:
Roma
Identificatori cronologici:
1950s
Sinossi:

Il film racconta le avventure scolastiche e sentimentali, dal primo giorno di liceo allo scritto di greco dell’esame di maturità, degli alunni della classe III C del Liceo classico Gobetti di Roma. Lucia (Redi), rampolla di una ricca famiglia, Andrea (Cappabianca), di modesta condizione, e Bruno (Santori) sono richiamati dal preside (Zito) per le rivendicazioni studentesche che hanno pubblicato sul giornale della scuola Il Tarallo. Viene loro chiesto di ritirare tutte le copie ed evitare successive pubblicazioni.

Nel corso del film si alternano diversi insegnanti. La maggior parte di loro riveste il ruolo del tradizionale docente di liceo, abbastanza severo, rigido e autoritario. L’età media dei professori è piuttosto elevata. Fa eccezione il nuovo insegnante di storia e filosofia, Valenti (Rossetti), che tenta di intercedere presso il preside per la libertà di espressione degli studenti; ma il dirigente della scuola intima al professore di tenersi fuori dalle vicende degli alunni per non vedersi rovinata una promettente carriera nell’insegnamento.

I ragazzi mostrano molto rispetto verso i docenti, si alzano in piedi ogni volta che gli insegnanti entrano in classe, quando sono interrogati o chiamati per nome. I professori, d’altro canto, manifestano atteggiamenti spesso autoritari, poco inclini all’ascolto e alla comprensione, in particolare verso gli studenti in difficoltà o desiderosi di partecipare attivamente alla vita scolastica. Anche in questo caso fa eccezione Valenti, che asseconda i desideri e le iniziative portate avanti dai ragazzi, ascoltandoli e aiutandoli, ma garantendo comunque rispetto e disciplina in aula.

Anche se non mancano di esprimere le loro posizioni politiche, spesso divergenti tra loro, i ragazzi rispettano la tradizionale impostazione della didattica; siedono ai loro banchi e seguono la lezione sul libro, mentre l’insegnante spiega seduto alla cattedra o in piedi alla lavagna.

L’unico professore che si distingue, anche sotto il profilo didattico, è sempre Valenti, che gira tra i banchi durante la spiegazione. Anche altri insegnanti ricorrono talvolta a metodi innovativi. Nel corso di una lezione di scienze, per spiegare l’eclissi di sole, la professoressa utilizza un modellino del sistema solare e una lampada. Durante la lezione di Storia dell’arte, invece, il professore si serve di un proiettore funzionante a mano (gestito da una seconda figura, probabilmente il bidello) per mostrare le opere di alcuni pittori.

L’esperienza scolastica è sempre intrecciata con quella personale degli studenti. Le vicissitudini per il giornale della scuola portano all’innamoramento tra Lucia e Andrea; la relazione è però contrastata dalla famiglia della ragazza, che la vuole in coppia con il ricco Pupo (Bernari)

Un’altra studentessa, Giulia (Turi), ha perso la madre durante le vacanze estive e si trova a occuparsi, oltre che degli studi, della casa e della cura dei due fratellini. Il padre vorrebbe risposarsi per dare stabilità alla famiglia e alleggerire la figlia delle cure domestiche, ma Giulia si oppone con forza asserendo che la donna già frequentava il padre quando ancora era in vita la madre. Intanto, Giulia accetta la proposta di Maria (Primavera), sua compagna di banco ed amica, di lavorare come segretaria nello studio di architettura del padre, dove lavora anche Carlo (Visconti), di cui Maria è innamorata. Tra Giulia e Carlo nasce un amore e a partire da questo sentimento la ragazza riuscirà ad accettare il nuovo matrimonio del padre.

Lucia regala alcuni vestiti alla nuova studentessa Teresa (Sandri), ragazza di umili condizioni, proveniente dalla Puglia. Grazie al rinnovato abbigliamento e a un nuovo taglio di capelli, Teresa riesce a integrarsi nella classe e a stringere amicizia con Andrea. Lucia parla con il padre del giovane, un ferroviere che le spiega come le differenze sociali che li separano comportino il rischio che Andrea abbandoni gli studi in cui eccelle, vanificando così tutti i sacrifici della sua umile famiglia.

Durante l’esame a cui si presenta come privatista, Lucia non riesce a scrivere nulla nella versione di greco; allora Andrea le passa il compito. Il professore, accortosi dell’inganno, vorrebbe annullare l’esame ad entrambi i ragazzi, ma dopo le suppliche di Lucia, punisce solo lei, che non prosegue gli esami.

Identificatori di grado e eventualmente di ordine scolastico:
Durata:
01:38:59
Regia:
Luciano Emmer
Soggetto:
Giulio Moreno
Sceneggiatura:
Sergio Amidei
Carlo Bernari
Vasco Pratolini
Luciano Emmer
Fotografia:
Mario Bava
Scenografia:
Mario Chiari
Mario Garbuglia
Attori principali:
Isabella Redi; Ferdinando Cappabianca; Giulia Rubini; Roberta Primavera; Anna Maria Sandri; Christine Carère; Giovanna Turi; Franco Santori; Ugo Amaldi; Claudio Barbesino; Bartolomeo Rossetti; Benedetto Zito; Eriprando Visconti; Carlo Bernari.

Fonti

Fonti bibliografiche:

C. Scaglioso, Il cinema nella scuola e la scuola nel cinema, Fossano, Editrice Esperienze, 1977, pp. 92-93.

P. Meneghetti (a cura di), Dizionario dei film, Milano, Baldini & Castoldi, 1995, p. 1520.

F. Carlini, M. Gusso, I sogni nel cassetto. Il cinema mette in scena la società italiana della ricostruzione (1945-1957), Milano, FrancoAngeli, 2002, pp. 229-235.

M. D’Amico, La commedia all’italiana. Il cinema comico in Italia dal 1945 al 1975, Milano, Il Saggiatore, 2008, pp. 107-108.

R. Brunetta, L’Italia sullo schermo. Come il cinema ha raccontato l’identità nazionale, Roma, Carocci, 2020, pp. 248-250.

 

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