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Alla "scuola media industriale". Memorie d'infanzia di Marcello Coli.

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/412
Scheda compilata da:
francesco.bellacci
Pubblicato il:
06/10/2021
Nome e cognome dell'intervistatore:
Fiamma Coli
Nome e cognome dell'intervistato:
Marcello Coli
Anno di nascita dell'intervistato:
1933
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola secondaria di primo grado
Altro
Data di registrazione dell'intervista:
2020
Regione:
Toscana

o buona sera io sono fiamma moli oggi lunedì 25 maggio 2020 sono in compagnia di mio nonno paterno marcello modi a quale però alcune domande infatti non hanno altre ti farò una piccola intervista e con alcune domande che hanno lo scopo di far emergere quelli che sono i suoi ricordi d'infanzia soprattutto quelli legati alla scuola e al periodo nel quale avevi appunto gli anni da scolaro inizio creandosi intanto quando sei nato e dove sono un 28 di settembre del 1933 e sei molto in forma nonostante le ma vi accontento questo non ha saputo in provincia sistema perfetto possiamo dire che questo periodo che andremo a raccontare si ambienta appunto in provincia di siena a poggibonsi degli anni 30 e 40 e 1900 negli anni trenta e 3 dagli anni 33 a anche part analizza a lavorare è diventato un uomo vero e proprio quindi iniziati i denti proprio come si viveva la scuola in quel periodo per quanto tempo che ai fini mentiamo la scuola ho fatto nella scuola dell'infanzia l'asilo per due anni dopo dall'età di sei anni ho fatto la scuola elementare fino a 10 anni 11 e dopo dopo la scuola elementare ho fatto cinque anni di scuola media industriale è composta da prima e seconda e terza media più prima e se punta tecnica industriale perfetto e quale sarà questa inter è la scuola intanto dove si trovavano le scuole le raggiunge via che è di umore troppo ora un periodo molto difficile perché si sarà attraverso dell'immediato dopoguerra nel 1940 54 sono 45 in cui questa scuola devo premettere però devo premettere che ne durante la scuola elementare o abuso un anno di interruzione il 1943 44 ho saltato la scuola perché in quel periodo essendo il poggibonsi un bersaglio giornaliero quasi si può dire del dei bombardamenti le scuole chiaramente anno stato sono chiuse erano josé e abbiamo dovuto sfollare specialmente i bambini venivano messi in salvo magari nelle campagne circostanti dalle famiglie di parenti o conoscenti e quindi i genitori sono rimasti per da giorni di lavoro a rischio in mezzo a nel paese di oggi non ci sto le bombe e sempre scampando molte volte a la visa per da dai bombardamenti e noi io avevo poco più di 9 10 anni ero nella famiglia di amici e parenti a circa 67 chilometri dal paese nella località di sant'appiano quindi in uno in una famiglia colonica nostri parenti pompeiano e difficile sicuramente è quindi finita la guerra nel 44 ho ricominciato ho fatto la quinta elementare e dopo la quinta ha continuato a fare i cinque anni di scuola come vedi a capire e quindi per andare a scuola si ammirava molto era distanti non solo ma nell'immediato dopoguerra anche i mezzi di comunicazione la ferrovia erano interrotte la scuola che frequentavo era a colle val d'elsa circa 7 km da apogeo once e dovevamo andare con i mezzi di fortuna cioè lo stato aveva instaurato o il fondi unito ma un servizio pubblico fatto con e gli autocarri militari addirittura delle delle forze occupanti del golfo aree americani ancora più grande naturalmente era un mezzo di trasporto simile alle bestie nate niente immagine è esatto e dopo di che è finito questo periodo di trasporti la ferrovia era in pratica bile e allora i primi anni al secondo che passa al secondo anno della scuola media siamo andati ho un gruppo di ragazzi che il mio paese tipo geronzi 6 andava volo bicicletta in bicicletta con la bicicletta del mio padre magari e antiquata rimessa insieme a forza di pezzi e si andava avremo 12 13 14 anni quindi se andava dai bambini andavano da sole a scuola non li accompagnavano di loro sono provino andato ecco gli amici per gli amici anche lì si affrontava una strada molto pericolosa fatta di salice discese e l'età piuttosto un po scanzonata del genio e l'immagine è a forte rischio però nonostante tutto siamo riusciti a sapere a superare gli ultimi anni fu restaurata la ferrovia la sua propria locale da poggibonsi al colle val d'elsa e gli ultimi anni li ho fatti con le treno ho capito invece di per quanto per quanto riguarda la scuola come era strutturata come veniva organizzata che la giornata scolastica alle elezioni l'intervallo a che ora entrati ea che ora usciti per tornare a casa era un po laborioso anche questo fatto perché la mattina c'erano l'inizio normale alle orari stabiliti a dei no alle otto e mezzo le 9 alle 9 mi sembra e niente in questo gruppo di ragazzi che occupavano tutta la strada che saremmo stati circa una quarantina di ragazzi niente e allora niente il giorno si sa non solo ma si portava anche il pranzo ecco insieme ai libri una cartella si portava anche da mangiare o in alcuni casi e magari più facoltosi andavano a mangiare nelle trattorie del paese di colle val d'elsa e la spalla ha solo la mattina o anche no no era mattina e pomeriggio perché era una scuola industriale che la mattina si faceva lezione e la sera si andava in officina a fare la persona a fare laboratorio le elementari jordi si sera per alimentarle l'ho fatta a poggibonsi dalla mattina le orari della scuola come oggi il pomeriggio lo fa sabot lo trascorreremo chiaramente un po per fare i compiti e dopo mi dedicavo alla libertà dei giovani decenni un decennio 13 minuti ogni all'aperto giorni attraverso prevalentemente falcio farfallone fallo leggere ho capito quanti insegnanti avevi a scuola uno e l'insegnante più di uno dopo la scuola elementare ne avevo uno maestro unico il maestro unico dalla scuola media invece si avevano le tradizionali matematica italiano gioca geografia la italiano geografia e storia e dopo c'era anche l'insegnante di laboratorio quindi un insegnante per ogni disciplina e vado e allora ci si ripeteva dando del lei immagino mamma mia altro che delle ma anche al più piccolo bidello anche alimentari da parte della consob non solo ma il maestro per fortuna insomma non tutti erano così ma aveva anche un piccolo frustino della polizia per le punizioni ho capito insomma la nostra se ne dica a pensarci adesso farebbe rabbrividire la pelle però io ricordo bene che vedevamo in questo uomo molto severo che ci aveva fatto tanto l'inizio critica per forza era un obbligo obbedire senz'altro ho capito e erano previste delle attività didattiche magari delle site o delle escursioni la revolte rare volte siccome la parte la parte relativa a il laboratorio di meccanica specialmente negli ultimi anni nella prima e seconda tecnica venivano organizzate delle gite nelle industrie metallurgiche che venire un'era il lavoro né funzionavano gli altiforni come funzionavano i rapinatori questa roba fatta la produzione dell'acciaio certo ho capito come come sempre anche oggi uno dei momenti più tipici della scuola nei momenti più attesi anche uno dei momenti che incute un po più di spaventi da parte degli alunni e la consegna della pagella come veniva vissuto questo questo rito quando andare a scuola un po di sicure ma francamente devo dire che non avevo unico della pace e brava scola landa rivela andato abbastanza bene ecco ha capito e anche a casa immagino la famiglia aspettasse la pagella dei figli sì sì sì altro che in modo erano abbastanza severi perché insomma sia dalle elementari che sia anche alla scuola media quei pochi incontri che i genitori avevano buoni insegnanti rari però venivano i miei genitori erano abbastanza rassicurati contenti ho capito è un altro elemento che caratterizza molto il dibattito all'interno della scuola attuale e quello dell'insegnamento della religione cattolica e dell'educazione civica queste materie le tre fasce vite a scuola c'erano queste discipline sì certo che c'erano specialmente alle elementari e alla scuola media c'era anche le prime la prima seconda e terza poi nelle ultime due anni prima e seconda se mica non mi sembrano non c'era la h casavola dirlo è il crocifisso era sempre presente ho capito è invece passiamo adesso a gli spazi extrascolastici come detto bastonata il pomeriggio a fare i mobili e poi a divertirvi all'aria aperta tra amici e ti ricordi nel dettaglio come è una co strutturata la scuola c'era un giardino un cortile dei corridoi che la scuola elementare il ricordo era messa bene anche da un punto di vista di spazi erano ampi e era fatta forma di più va bene quindi nel vuoto di questa voce era un ampio piazzale un ampio piazzale che nelle ore di ricreazione ci davano la libertà di sfogarsi e scusate anche lì nella casa cane però no no no la delle scuole elementari andavo a piedi perché era poggibonsi è risolta laterale fra scuola sì ho capito e le aule erano non erano viste una l'ha generato problemi negli usa mente uno solo maschi e anche il maestro abbiamo l'inter è un maestro maschio no no nelle scuole perché a trial scuole elementari di paul alimentari ho avuto sia alle sulla maestrale sia e sia il maestro maschio e femmina e anche alle scuole medie ricordo che aver avuto le professioni e professori maschi e vito riggio e ho capito e questi compiti da fare a casa erano molti ovi lasciavano anche molto tempo per stare in libertà diciamo per noi erano volti ma diciamo e perché molto tempo noi di poggibonsi lo perdevamo per il ritorno scorazzata sì che almeno dalla fine della scuola specialmente quando nel pomeriggio si faceva laboratorio era un problema perché sa arrivava a casa tardi specialmente in inverno era già notte a capire quindi era molto impegnativo perché perché non c'è dal tempo specialmente nelle materie tecniche disegno tecnico ricordo un bene che mi dovevo spesso alzare la mattina presto presto per finire di fare nei decenni da riportare per il giorno dopo ho capito e capitava di fare i compiti anche insieme agli altri compagni o li facevi a casa da solo da solo faceva solo avevi uno spazio della fata dedicato allo studio la sua stanza magari ne a questo punto occorre fare una precisazione a proposito di spazio eravamo già stretti stato il 4 persone in poco più di due tre stanze a cabina e quindi nella mia famiglia eravamo in quattro padre babu mamma e io e la sorella maggiore e spazio non esisteva per fare altre cose e allora dovevo arrangiarmi o farle dopo cena o la mattina presto mazzini degli spazi si fermano infatti 1 h m e mia madre e mia sorella facevano le faccende di casa e io dovevo fare i conti lo ha capito e ha detto quando non c'era da fare i compiti nelle giornate dove si faceva buio più tardi giocavate all'aria aperta sì sì sì specialmente quando del primavera estate quando si usciva da scuola che c'era ancora due tre ore di sole la prima cosa lasciamo fare i compiti e andarmene rising avevo la fortuna di abitare vicino al campo sportivo un grande spazio aperto che mi tratteneva lì fino all'ora di cena e fino al fischio di mio padre che capivo da lontano un chilometro che era l'ora di rientrare ho capito per quanto riguarda al mese l'attrezzatura dida è didattico ma per andare a scuola di una cartella mai fatta sera in un doppio taglio lo avremo una cartella molto ampia che lui serviva sia per portarmi il tegamino del pranzo e poi libri che occorreva vita e la materia giornaliera no e questa bicicletta la questa è poi questa cartella abbastanza copiosa di libri e pesanti anche ci portava alla casa alla canna della bicicletta ha capito e non per quindi anche cani cosa pedalare con questo pezzo perché non tutte la strada c'era alcune salite che si doveva fare a piedi perché era molto meno certo per la nostra è sarda però immagino questi oggetti che ti dovevi quest'area squadra li doveva acquistare la famiglia figlia o venivano distribuiti dalla scuola c'erano alcune cose della scuola metteva a disposizione degli studenti e il bel ricordo cioè ben ricordo mi pare che i libri di testo venivano passati gratuitamente alla scuola si dopo però nella fase finale due anni di laboratorio alcuni attrezzi meccanici dovevamo procurarseli da noi e come si scriveva quale si usava per la scrittura allora la scuola elementare con il pennino e l'inchiostro è una cosa molto anzi il primo anno era solo fatto o almeno i primi anni della prima scuola della prima elementare era fatta solo disegni dirette di sé punti e basta pagine intere di la grafia per la mia figlia si e dopo alla fine della prima elementare si cominciava a scrivere a penna naturalmente e con molta difficoltà ho capito e c'erano alcuni bambini che magari non avevano gli stessi materiali e perciò c'era anche un po di dislivello fra chi poteva permettersi dei materiali migliori la questi parenti di livello c'ero anche io ho capito veramente cerasi magari che a condizioni economiche più più vantaggiose che avevano cie procuravano gli attrezzi e scomparsi e molto sofisticati qualità maggiore lo è senz'altro ho capito e torniamo invece adesso alla sua vita fuori dalla scuola sua vita a casa come era suddiviso lo spazio della casa quali erano i mobili come veniva distrutto lo spazio collettivo diciamo l'appartamento era piccolino erano solo delle stanze che c'era la cucina e la camera dei genitori è una piccola stanza e per me e mia sorella [Musica] ebbene e durante le vacanze estive invece intanto quanto duravano le vacanze estive e poi che cosa si faceva in questo periodo senza scuola se andava in vacanza come funzionava allora anche lui è un discorso molto diverso da chi dalla vita odierna quasi incredibile da non credere perché certamente te che sei la mia nipote non ti rendi conto che lo stato in anime sita della diversità che bper a minori quindi nella miseria quasi assoluta immagino quindi magari se la madre la mamma e rammentava i festosi della giacca di mio padre per farmi le cose non si è capito le scarpe insomma era un problema santori fordo di essere andato anche scalzo in estate naturalmente nelle ore libere era fiono un divertimento che una necessità andare scalzo e così niente mandano ad andare a scuola magari andare a fare qualche lavoretto dai fari anche questi una volta dai 14 anni su le vacanze e non esistevano perché finita la scuola i genitori ma la generalità dei casi i figli venivano occupati gli affari i ragazzi di bottega e artigiani in queste cose e infatti anch'io ho fatto molto il ragazzo di bottega in alcuni hd genera senza essere retribuiti o o pochissimo molto spesso una piccola mancia ecco ho capito è lasciata per impegnare la giornata è fatto per impegnare la giunta e essere avere un posto sicuro dove stato pensato e ho capito è invece tipo la radio uno strumento di al tempo era fondamentale non essendoci la televisione come veniva gestito questo strumento sia arrivati voi oppure era in comune con altri famiglie allora in tempo di guerra in tempo quindi ancora facevo le suole elementari la radio esisteva solo in alcune famiglie sono in alcune famiglie perché era un oggetto un oggetto di raro e ricordo nel mio palazzo che eravamo in cinque famiglie sono una famiglia che aver possedeva la radio fosse debbano radio e mi ricordo naturalmente per uso loro naturalmente se la famiglia però nel periodo di guerra prebellico oggi nel periodo pre bellico quando c'era il periodo fascista e la radio trasmetteva le notizie clandestine delle dell'antifascismo a capire e allora la famiglia segretamente la famiglia che possedeva la radio segretamente in via invitata a mio padre che aveva una certa tendenza antifascista segretamente perché guai a farsi fregarci ospitavano e io naturalmente andavo assieme a loro la curiosità anche a sentire radio londra che era una radio clandestina che incitava il popolo a opporsi al regime fascista e al regime nazista perché nel frattempo l'italia era invasa dai tedeschi la vedo una cosa molto pericolosa ma altro che pericolosa bastava che una spiaggia che è una figata avesse insomma fosse divulgata dalle autorità che erano fosse molto serie qua inserisce per i giorni fuori una coperta e quindi questo strumento della radio era quasi atteso si vedeva l'ora alle ore 8 alle ore 8 della sera ricordo o o dopo la scena insomma mi ricordo bene radio londra tutto tutto tutto una cosa che rimane nella mente è rimasto tangibile ricordo questo è totò totò per tutta la vita e allora qui radio londra e diceva tutte le ha tutte le tute le notizie completamente diversi da quello che pubblicava la radio italiani internati giornale ho capito bene una testimonianza preziosissima e nonostante appunto io ero in tenera età ha rivolto benissimo da avere acquisito questo sentimento anti fascisti pari merito ai miei amici perché l'evidenza era proprio evidente che il fascismo insomma era esaltato era un esaltazione era impossibile non crederci perché dovrebbe non si viveva proprio caro e allora ma questo è un periodo non ri fondo beni tanto più che allora c'era il coprifuoco cioè è lunga la cosa da dire lo faccia il coprifuoco consisteva di sé la notte di tenere le finestre chiuse da non far trasparire la luce perché dal cielo lia aero aereo spia di passavo e vedevano i punti dove c'erano i loghi avvisati naturalmente e allora guai se la ronda tedesca o un fascista avesse visto delle delle finestre rose abusivamente aperta che lasciano intravedere quelle che c'è la vita insomma a raccontarle ora sembrano favola sembra incredibile per noi abbiamo visto tempo a del preso la terza è una testimonianza preziosissima questa danno un lato e invece per quanto riguarda i libri la lettura c'erano dei libri particolari nella ne ricordo per no nella fase no però a quando facevo la scuola media a colle val d'elsa c'era una piccola biblioteca e io parte totalmente ogni tanto andavo a prendere dei libri e mi ricordo ero molto appassionato del dell'orlando furioso richiesta del formando furioso che ha scritto da pettorale ios è il ballo dormitorio osso esatto e l'orlando furioso e mi appassionava e ricordo bene anche le donne cavalier le armi e gli amori l'audaci imprese io ho tanto che fu frattempo che passa rumori da african francia è fondato e tanto di una memoria indelebile del nonno sempre e tutto mi affascinava che ha delle scuole medie poi invece ero quasi impazzito di dante alighieri tanto è vero che avevo il distintivo di dante alighieri e avevo con la collaborazione di una professoressa di italiano fiorentina era di firenze tafisa proprio fatica per dante alighieri che aveva creato una frase di in deficit loro ed appassionati e molto appassionati perché mi ricordo una volta ci fu questa professoressa firenze proprio il museo dove c'era dell'avanti alighieri nonno è molto appassionata a tutto ciò che riguarda la cultura senza principi obbedì e questo lo posso dire vivendo un momento che sono tutta l'infanzia e l'adolescenza con lui quello che riguarda la culturale sempre appassionato molto e dicevo per quanto riguarda il cinema magari può andare un po più grande rigore rompa sismo io del cinema ero un partito veramente specialmente del film western all'italiana naturalmente allora non c'era insomma è il momento del cinema era un momento di spensieratezza manti che eravamo tre quattro amici che immancabilmente una volta la settimana ha da poco al cinema questo meno ma quanti anni avevi 14 per andare a scuola avevi degli abiti particolari c'era un'uniforme oppure bisogna andare allora ho anche cristo è un ricordo molto molto politicizzato alle scuole elementari mi ricordo dove c'era il il bavaglio farci del regime fascista e chiaramente le maestre erano maestri e maestre chiaramente erano stupiti propagandavano il regime certo il ricordo che tutti e siccome sabato era sabato fascista non ti andava a scuola a cabina ci si radunava tutti nella piazza della scuola vestiti immancabilmente da balilla i ragazzi e e dalle piccole piccole figlie della lupa le palline e niente li facevamo delle spiagge delle sfilate come con i gli insegnanti rigorosamente in divisa fascista ap in essi falsi sfilata che si fosse come una casa militari per le strade del paese e per andare a sparare ma con grembiule e grembiule si nelle prime prima seconda terza fino alla quarta si sapeva il grembiulino che nei vari formati paniere sensi sulle bambine e le il grembiule bianco e nuove visioni vennero cose forse per la giovane sull ricordo con molta attenzione ai dettagli me dettagli perché le vivevo proprio diciamo quasi da simpatizzante di meno e facevano dopo naturalmente ero è cambiata completamente quando ho visto la realtà allora che il pensiero di un bambino che sicuramente diverso anzi diciamo vedermi vestito da balilla allora era la di vita molto evanescente mi entusiasmava ti piacerà seguita ce lo ha capito dicevi prima delle scarpe della difficoltà anche di procurarsi vestiti ha investito speciale per la domenica ma o per le feste riguarda te magari per il natale e le vincerà sì diciamo per la della prima missione era un vestito nuovo naturalmente è quello lì restava unico poi per per le feste una volta ho usato per la comune riservava per la settimana dopo la settimana dopo la domenica nuovo è andata nuovo è un vestito che avevano un valore importante a virtuoso fino a che ti stava addosso dopo chiaramente è così folle scarpe e poi per abbassate di venivano aggiustati sulle misure vero esattori hai accennato anche alla severità dell'insegnante nella scuola e erano previste delle punizioni classi per chi disobbediva a che tipo di punizione la posizione o se uno disturbava un pochettino pure non era attento la lezione andava dietro la lavagna a quello perché la prova è addirittura negate cure e civili fuori della porta era un illuminazione o altro che non mi ragione perché era eri lo schermo degli altri e ti vedevano a capita a tema e 600 una volta una volta poi andare bene a scuola quindi per il re non c'erano problemi la scuola media ho fatto male a scuola elementare no vorrei sempre stato bravo e come venivano ha vissuto in queste condizioni a livello familiare c'è a casa cosa succedeva se veniva fuori a casa 3 gen quindi le note o i rapporti doveva essere un caso estremo dell'intolleranza così ma ho capito e molto spesso oggi si sente anche nei telegiornali di vere e proprie risse fra genitori e docenti quando andate a scuola che e se c'era da un e n così i confessori avevano sempre ragione seri tra ragione la parte era l'alunno che aveva capito linea molto sera arti macerata famiglia difendeva la decisione sul professore ho capito e esistevano le bocciature e le ripetizioni si ripeteva l'anno c'era la possibilità alla scuola media senz'altro quindi se non faceva bene l'anno scolastico veniva doccia aveva la possibilità di andare a ottobre ho capito del mediare a ottobre forse era recidivo ancora ripetevano ti ricordi per caso se i professori avevano delle preferenze nei confronti degli alunni magari gli alunni più bravi venivano trattati in qualche modo allora c'era sì perché anche allora naturalmente se magari se la famiglia era non bene in vista con il partito fascista insomma c'era una certa diffusi militano ostilità alle scuole medie non ho avuto modo di riscontrare era rende guerra e quindi andava anche magari su sulla conoscenza che c'era della famiglia nel paese quello che sapeva del contorno non proprio dell'alunno stessi magari c'era siccome anche che il dopoguerra voi non era detto che fosse come dire finito completamente le elezioni politiche c'era la parte cattolica che era della democrazia cristiana e viceversa c'era parte socialista di cui io mio padre si augurava di appartenere e akiyoshi si impara simpatizzavo molto e c'erano alcuni professori e insegnanti che magari sapendo della inclinazione politica ti potevano differenza o addirittura dare un soli un sorriso il più amato da una pacca sulle spalle ma non credo che poi influivano sul rendimento ha capito che ricordi ha detto eravate anche molti ragazzi e andavano a scuola anche tutti insieme quando andare a scuola chi erano i suoi amici erano vicini vicini dal portiere i vicini del quartiere che si andava a scuola assieme finita la scuola si giocava assieme la domenica si andava alla messa insieme a mina al cinema si era avvicinata ristretta il rione proprio se capita e quest'amicizia qua sono rimaste e anche negli anni ma alla fine la scuola addirittura scesi si sono magari ognuno ha preso la sua strada però e siamo rimasti di un'amicizia fraterna ma quante di molte stringersi ancora o le amicizie su facebook di vecchi amici ognuno moderno usa anche faccia al network ha d'altra parte è così addirittura ho saputo sempre tramite noi orbit come sia stata lei a fare delle situazioni anche meno felici di alcuni amici delle miscele diverse disgrazie familiari così ma insomma ci sono nel gruppo del rione in cui si andava a scuola penso che ancora o tre quattro amici che ancora sono molto stretti lì ho capito e c'erano anche a erano amicizie solo maschili o si trovava anche quelle bambini e le bambine femmine erano principalmente si giocava il calcio però non cities diceva non si disegnava anche a volte alcuni approcci a di amicizia con le quindicenni quattordicenne capita così poi andando in una scuola dove c'erano solo maschi 15 esce all'età all'esame c'e piu avanzata sui 17 18 anni allora lasciata trascurata l'amicizia e adolescenziali si facevano più amicizie come simpatizzanti le ragazze errori non ha capitale con questi amici vi venivate in contatto in che modo con delle lettere o no non l'ho vista ma stavate nei quartieri di levate qualche anni che vi trovavate questo è certo le lettere r una cosa non in uso allora non a chi non c'era al telefono per telefonare addirittura sia per il ritorno di fermare dovevi andare al senso telefonico unico magari in poche e non parete ci saranno stati 34 punti telefonici non era usuale la telefonata era difficilissima sì sì sì telefono la faceva fine ecco se si riceve una telefonata doveva addirittura questo ti parlo nel dopoguerra naturalmente negli anni 46 47 48 ci fosse stato un bisogno di telefonare bisognava andare a questo centro telefonico dire vorrei telefonare quindi sì ma se anche una fila magari in molti non ha certo certo ho capito che a sua volta il sesso telefonico aveva un incaricato che andava ad avvisare piacerà natali e le festività natale o il compleanno venivano vissuti con i familiari con gli amici stretti in che modo si festeggiava queste ricorrenze molto alfano il senso solo solo i familiari e qualche amico proprio 20 web e con i parenti vi trovavate raramente o vi trovavate magari la domenica se io avevo la fortuna di avere una sia vicino a me e quindi la frequentavo anche quasi giornalmente è così la salutava con la aveva una figlia e anche salutato la figlia ha capito quasi giornalmente era un rapporto diretto ho capito è invece tornando un attimo anche a cui si doveva proprio nell'ambiente scolastico e il pranzo veniva portato da casa e invece la colazione amos è l'ultima di andare a scuola si faceva prima di andare a scuola e addirittura magari si portavano a un panino per mangiare nel periodo che si aspettava allora della lezione dell'avventura latina mentre aspettate entrate si è quindi la la merenda diciamo lo spuntino veniva portata anche quella cappa danone a farmi mandare a scuola no no no a scuola non privata cliente abbia momento giusto i libri e il materiale veniva fatta l'educazione fide e ma ci sono anche la disciplina di educazione fisica a scuola relativamente molto blandamente io credo di averla frequentata dalla prima e seconda tecnica cioè gli ultimi due anni ci si era qualcosa di particolare e una lezione difficile faticosa non c'è la palestra quindi la palestra poteva essere un aula scolastica che non ci facevano fare gli esercizi perché non era attrezzata l'unica cosa che il professore pietro faccione figli nati portava nel campino chiamato era uno spazio fuori della scuola che improvvisata una partita e là dei camion e allora c'erano ovviamente delle occasioni extrascolastici in cui i giovani andare visti in un modo particolare una volta superato il periodo abbiamo letto del fascismo nel quale tutti i bambini se avessimo avuto modo durante l'adolescenza c'erano delle mode o qualcosa che distingueva il gruppo di giovani no perché l'adolescenza ancora l'italia viveva in uno stato dottor di oggi difficile c'era molta miseria insomma ecco che già erano fortunati quelli che magari potevano comprare un paio di scarpe all'ultima moda un mocassino con ipotesi capito ma se nostri menti i gusti musicali vita c'era qualcosa che vi accomuna va oltre la andare al cinema quindi la passione vera anche una cosa che sembrava molto grande immagine al cinema anche dei libri gli piaceva leggere che caratterizzato non della mia nell'ambito delle mie amicizie no a pachino ricordo sarà anni e appunto durante il periodo scolastico di aprire questa inflazione all de l'orlando furioso oppure dante alighieri con questa bersani hai parlato di questa gita è rifatto con l'insegnante di italiano a firenze e altri ricordi legate alle attività extra scolastiche ha detto fa erano rare le cifre ma qualche volta qualcosa mi è successo che ti può essere rimasto in mente o un laboratorio particolare un attività scolastiche che ha incuriosito anche poi te hai fatto il ferroviere di fiori lavoro come che poi sei andato a scegliere proprio c'è allora quella strada lo studio che ho fatto la sua sedia era prevalentemente indirizzato alla meccanica capito al così e naturalmente quando cominciò ad essere importante trovarsi un lavoro comincia a essere sui 18 19 anni e allora devi pensare anche a formarsi allora lasci andare le amicizie frivole e cominci a fra l'altro ricordo che feci alcune le domande per partecipare a dei concorsi nelle ferrovie di cui la prima volta che niente non fu riammesso perché nel si doveva l'esame consiste va anche agli esami di teoria anche gli esami pratici di lavoro ricordo che non ce la feci a completare l'esame di lavoro e allora niente non fui ammesso l'anno successivo riparte ci fai nuovo a lavorare da sui 20 anni di partecipare al concorso riuscì a passare e riuscirà a essere assunto in qualità di allievo aiuto ma che gli sta nelle gabbie ho capito che poi st melara fa è stato il lavoro sono stato assunto al livorno nel 1955 54 21 anni e cammina a copertura e dovette affrontare con difficoltà nel senso la separazione d'allarme perché ero sempre stato in famiglia insomma trovai un po di disagio notare in una città che non conoscevi senza tanta esperienza un ragazzo si può dire di campagna perché non avevo tanta esperienza però piano piano mi sono affermato nel lavoro comune abbastanza apprezzato dalle superiori e così sono stato inserito in questo in questo concorso ha portato a termine se non che terminato il periodo di di prova di questo nuovo mestiere dai uso macchinista air alessandri e andare a fare il militare preciso terminato terminato il corso di aiuto macchinista il fiato mia dovrebbe partire di fare un'esperienza molto forte molto forte e però il distacco dalla famiglia l'avevo già trovato prima no sei sette mesi prima nel corso da ferroviere quindi non fu presa anche il distaccamento e dove l'hai fatto il militare allora il primo rimontato limitare l'ho fatto a roma alla cecchignola e dopo da roma sono stato sono stato a verona a fare pesare davvero non mi mandarono una villa vicentina nel suo letto e ho fatto il militare i due fiori quanto tempo nemmeno 17 17 mesi fa io so che le amicizie dei militari poi sono rimasto ecco estraendo per friuli naturalmente ho avuto la fortuna e la facoltà di farmi proprio delle amicizie familiari non sono personali familiari del friuli che si coltivano settore è che si offrivano tuttora tutti gli anni siamo ci siamo alternati nelle visite di una settimana circa nelle festività natalizie loro da noi e noi da loro agio ad anni alterni quindi amicizie giovannini che poi si sono mantenuti e si sono rafforzati negli anni negli anni ho capito quindi qualcosa questo che ora non succede più praticamente niente e sono state fasi diciamo non frequenti nel pool neppure ad ora a tosi perché c'erano le amicizie che che dopo si dissolvevano nel tempo e invece questa dal 1950 5 fino a quest'anno siamo ancora legati a questo scambio familiare molto bello era basata ormai non passa domenica che ci si sente ci si scambia le notizie ho capito non ammazza anche molto emozionante quasi unica di resistenza e molto molto raro e tornando un attimo velocemente per quello che riguarda la scuola l'attività musicale veniva fatta si suonava qualche strumento diventata la scuola la prima scuola media prima seconda terza c'era un accenno vi lezioni musicali c'era un maestro di musica che ci insegnava fare solfeggi do re mi fa così ma si limitava li ruben boykin e mese e c'erano degli esami per passare da una scuola all'altra alle elementari e alle medie oppure non esami dalla prima si andava alla quinta e dopo una volta iniziato la sua media si andava senza cioè gli esami finali di fine anno e ogni anno c'era una conferma un esame che confermava sapevi superato l'anno è certo invece durante la concedono le bocciature cioè c'era la bocciatura e dove vi dico o rimandare a ottobre ha capito se non ripetere ho capito e durante l'anno di rimaner fatte le interrogazioni e le verifiche o che erano che altri modi normalmente non sa leggere durante l'anno e veniva fatto delle competenze l'asse a capitano che danno una verifica chiesta e forse concludeva l'anno scolastico questo esame esatto diciamo di che fino riammesso pure ho capito avrai finito le domande quindi ti ringrazio per questo contributo anzi mi fa piacere perché mehari di milioni in vigore solo alcuni ricordi che ora si stava frustavano rischi quando è una testimonianza è importantissima perché appunto poi persone hanno vissuto tanti cambiamenti della società come quelli che produce organi di certo grazie mille va bene

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L’intervista (https://www.youtube.com/watch?v=W6n-OLrZScE), della durata di cinquantatré minuti, ha per oggetto le memorie di scuola e d’infanzia di Marcello Coli, nato a Poggibonsi (Siena) nel 1933.

Marcello frequenta l’asilo per due anni, la scuola elementare e cinque anni di quella che lui chiama "scuola media industriale" (Galfrè, 2017), “composta da prima, seconda, terza media e prima e seconda tecnica industriale” (1:40). “Durante la scuola elementare ho avuto un anno di interruzione. Nel 1943-44 ho saltato la scuola, perché in quel periodo essendo Poggibonsi un bersaglio giornaliero quasi si può dire del dei bombardamenti le scuole chiaramente erano chiuse” (2:17).

Per raggiungere le scuole nell’immediato dopoguerra, dice Marcello, era molto complicato. Oltre alla distanza dell’edificio scolastico da casa c’era il problema delle vie di comunicazione, danneggiate o distrutte: “la scuola che frequentavo era a Colle Val d'Elsa a circa 7 km da Poggibonsi e dovevamo andare con i mezzi di fortuna […] un servizio pubblico fatto con gli autocarri militari delle forze occupanti. […] Era un mezzo di trasporto simile alle bestie” (4:11). Poi, dopo qualche anno “con un gruppo di ragazzi del paese si andava in bicicletta” (5:10).

A scuola “si portava anche il pranzo insieme ai libri e i più facoltosi andavano a mangiare nelle trattorie del paese” (6:57).

La scuola secondaria frequentata da Marcello aveva lezioni sia di mattina che di pomeriggio: “la mattina si faceva lezione e la sera si andava in officina a fare laboratorio” (7:23) (Oliviero, 2007; Galfrè 2017).

Un maestro molto severo alle elementari aveva un frustino per far rispettare ordine e gerarchie.

Dopo i compiti per casa, che venivano fatti in “spazi comuni, perché la casa era piccola e noi eravamo in quattro” (14:52), il testimone impiegava il suo tempo “alla libertà dei giovani” (7:50): giochi all’aperto, passare del tempo con gli amici e giocare a calcio.

In relazione alle attività di laboratorio venivano organizzate gite in industrie metallurgiche.

Dal minuto 12:00 il testimone descrive le strutture scolastiche.

Al minuto 19:38 viene mostrata una fotografia d’infanzia.

Marcello, cercando di far capire all’intervistatrice le differenze delle condizioni di vita che c’erano tra gli anni ’40 e ’50 e oggi, ricorda “nella miseria quasi assoluta […] di essere andato anche scalzo in estate nelle ore libere” (20:17).

Parlando delle vacanze estive il testimone puntualizza che nella “generalità dei casi” i figli venivano occupati in lavori per aiutare la famiglia e quindi “le vacanze non esistevano” (20:15).

L’intervista prosegue toccando tematiche relative alla vita quotidiana extrascolastica, come i consumi, i media, le relazioni tra amici e nel nucleo familiare.

Fonti

Fonti bibliografiche:

G. Bandini, S. Oliviero, Public History of Education: riflessioni, testimonianze, esperienze, Firenze, Firenze University Press, 2019.

L. Bravi, La televisione educativa in Italia. Un percorso di storia sociale dell'educazione, Roma, Anicia, 2021.

P. Causarano, Riforme senza storia. Insegnanti di storia e reclutamento professionale nella scuola italiana all’inizio del millennio, «Italia contemporanea», vol. 286, 2018, pp. 239-256.

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

S. Oliviero, La scuola media unica: un accidentato iter legislativo, Firenze, CET, 2007.

 

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