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Col cartello per la scuola. Memorie d'infanzia

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/187
Scheda compilata da:
Chiara Martinelli
Pubblicato il:
26/10/2021
Nome e cognome dell'intervistatore:
Valeria Paola Venturini
Nome e cognome dell'intervistato:
Carla Aiello
Anno di nascita dell'intervistato:
1957
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola primaria
Data di registrazione dell'intervista:
21 luglio 2021
Regione:
Piemonte

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1960s

[Musica] buongiorno sono modelle paola venturini che oggi sono in compagnia della nostra cara aiello per svolgere un intervista sulle sue memorie d'infanzia per il corso di storia dell'educazione tenuto dalla professionista che ora martielli per la facoltà di scienze della formazione primaria dell'università di firenze quel giorno grazie allora card ha innanzitutto vorrei chiedergli appunto ripresentarsi in modo un po più approfondito quindi insomma quando armata dove è nata e che cosa fa nella vita ti cosa fatto e dove vive buongiorno coinvolto dalle 22 anni la professione di insegnante nella scuola primaria che nei tempi si trovava elementare sono nata in cui il fenomeno del 1956 azienda per una provincia che ne copiano maurizio di vercelli sono figlia di pietro aiello e di maddalena basile originali di un paesino splendido della calabria nota critica i miei sono del sono stati degli immigrati mio padre faceva il carabiniere e quindi era stato trasferito in piano se mia mamma sempre un atto una casalinga e accurato non credibili io ho una sorella che abbiamo di meglio di me che si chiama carmen e un fratello che dieci anni meno di me che si chiama francesco e mio padre mia madre si trasferirono per loro azienda e fu credo un'esperienza durissima nella mia madre perché lei è abituato a vivere in questo paesino della calabria e quindi si dovette adattare ad un paese nuovo e anche una lingua nuova perché allora le persone se non avevano grado alto distruzione sapevano fare solo il loro dialetto di mia madre si trovano le clave di piemontesi con molta diffidenza dove certo e ci furono poi altri trasferimenti e dove ha trascorso la sua vita sono nata dla di tavano una frazione di piena molto nella passato quattro anni dopo ho scoperto da una mia collega la professoressa delle medie eravate anche l'imam è piemontese e poi ci siamo trasferiti in val di susa e poi ci siamo trasferiti quelle religioso a cavaliero e dove ho percorso tutto il mio primo 5 star si destinano synth elementare mentre legge ho fatto la prima seconda e terza media in un altro paese a poirino sempre presa però in provincia di torino e come ha vissuto questo trasferimento da cavagliato come di nino foti ma io a 10 anni avevo tutto un oggi si dice una rete di amici carissimi e mi hanno fatto le elementari e che mi ha notata abitando la prima barca canalia in una villetta alla cappellina che una zona molto bella vicino al paese sulla strada per il lago di viverone ricordo con affetto la bambina che abitava della famiglia che abitava nella stessa villetta ma noi mariella rosso che ho ritrovato dopo cinquant'anni incontrate commozione quando fallì ritorno dalla francia che con la quale ha una bellissima amicizia poteva un saluto e poi c'è già trasferiti nel bordeaux nel borgo antico di cavalieri ed eravamo tutto gruppo di bambini a bambina che ami canaan a questa palazzina di cala con delle stanze molto belle con degli affreschi sulle porte barocche del 600 700 eravamo proprio una banda quindi per mary trasferirmi di un uomo in un altro paese alboino dover ricominciare le amicizie non è stato facilissimo e anzi non ricordano un po come un'esperienza di passaggio e poi ho pensato questo ricordo di questi così i traslochi la stagista di fare tutti i parchi di brani locana dello statuto sono titoli hamas ma vi ricordo il tempo di attesa la milan ha sempre d'italia fino agli anni 50 60 viaggiando da un paese all'altro una città all'altra sera la programma 15 si faceva ci si doveva fermare sostare di più controlli riguardo al consiglio artico chiarire assoluto che si può dire quando di frequentati e quale siete affatto nella punto di vista professionale intanto presentato nostro ora non so dire se non l'ho frequentata perché non esisteva all'epoca stiamo parlando degli anni sessanta a cavagna conoscendolo frequentata perché i miei genitori hanno scelto di non fa mano presentare come ipotesi propendo più per la seconda ipotesi mia mamma non lavorava lavorava mente casa fucili la cucina vaci accudiva all'intervallo è praticamente in campania eravamo solo due sorelle perché mio fratello francesca nato dieci anni dopo quindi mia mamma mia mano stavamo per i soli quindi c'è stata questa scelta poi ho frequentato la prima elementare in una classe mista che era un po una novità allora in questo edificio che ho rivisto alcuni anni fa egli era un edificio modernissimo alle 50 per l'epoca esteticamente un po a carbone molto funzionale con un grandissimo prato intorno grandissimo prato giardino poi con degli alberi che abbiamo rialzato ragazzi si era inserito quasi ai margini del centro storico di calori ha irritato incredibile che oggi ho verificato le persone alcuni anni fa di questo contratto per questo edificio grande e moderno molto anonimo è invece il paese che invece era proprio l'antico borgo ed avanzi professato la via la strada c'era una cascina ancora una cascina sul limitare proprio del paese della piazza del mercato del paese ecco un edificio che io ricordo come grande come anonimo un edificio freddo nonostante ci fosse gli scaglioni moderno e secondo me a media ma anche questa impressione del film e rino comunque da una lenta familiare altra se io vivo in una villetta con l'orto giardino o vis comica da me dire giardino i coniglietti dietro il vostro d'analisi quindi per me il passaggio dalla fidanzata dall'ambiente familiare l'ambiente scolastico è stato un passaggio di doni facile anche perché il celim pretese dei giorni scorsi sono nati il 15 ottobre 56 invio sono andato a scuola il primo ottobre avevo proprio non ancora assegnarli euro di retribuzione grazie quindi per me è stato un po ricordo il primo giorno di scuola ricordo che ero campale primo giorno di scuola con mia mamma mi sentivo a disagio in questo grande nerissimo con un colletto molto rigido un fioccone che mi andava sulla bocca e mi ricordo tutto questo vocio di bambini eravamo tantissimi medicine perché come classi parallele eravamo almeno 45 27 30 mila stremanti quindi c'era una confusione in questo corridoio tendenza mare immenso penalmente nuova anche e mi ricordo insegnato mia maestra che facevano appello e vi ricordo che tra in questa classe con tutti questi banchi alti con i calamai e la maestra che ci metteva in ordine di altezza io ero graci numero altissimo rispetto alla media e quindi io da in fondo mi ricordo la mia grande timidezza lo grande disagio dietro number un ambiente di grande socialità ma per me totalmente buon'ora abituato a stare con la mia mamma con mia sorellina carpené con la mia amichetta da niente ma i genitori all'albero nella i contadini vicino per cui andavamo a prendere l'arte i parenti che arrivavano durante le feste da torino da andrea e poi dopo la spal primaria e dopo dalla bretagna sono stata poi rino frequentare le medie anche questa scuola media erano un ufficio modernissimo un po fuori dal paese io dovevo percorrere spesso da sola un deal e con degli anni e il clima era il clima del piemonte me non è allora io mi ricordo questi inverni freddi e questa nebbia fittissima avevano una grande per onore al mattino perché hanno paura che uscisse qualche animale qualche cane randagio proprio anche la paura magari in qualche persona cattiva a scuola eravamo almeno tre quattro classi canale ne avevano fatto delle amicizie molto belle e mi ricordo in particolare un professore bravissimo che ne abbiamo professore di italiano e di latino veramente molto in gamba [Musica] che poi mi ritrovai incredibilmente provvidenzialmente anni dopo finite le magistrali in un corso quale mi amano mi aveva costretto a recitare per prepararmi bene al concorso che miri dona ai professori perché mi preparò un concorso magistrale correggendo in tutti i temi e permettendogli di vincere pronto non sono il massimo dei voti quindi poi a fattori di tutta una città perfetto vissuto magistrale regina margherita in via bidone di doni era quasi al centro di di torino eravamo tante classi a scuola era vista però dalla fotografia alla fotografia si vede che erano a moto un tè ragazzo ve li avranno inseguendo il meno vicino tutta ragazze e lei parla sono sempre nell'angolo sempre vestita un po english come piaceva a mia mamma marzia mezz'ora e poi questa invece una fotografia mi escluso che un po si parta una fotografia di me in prima elementare e sono sempre nell'angolo a sinistra qui si vede un po la tazzina le atrocità dietro sì assolutamente andavamo a scuola portata da mia mamma in bicicletta io mi ricordo che mi amava di me portare in bicicletta anche con la neve e questa cosa qui per me era anche molto belle euro con un'avventura come un viaggio e questo poi mi ha dato la capacità di muovermi con grande libertà e che qualsiasi ambiente io mi ricordo che fino a dieci anni fa e andranno a nuotare in una piscina ci qui dietro piazza libertà è dedicato con firenze anni fa mi ricordo che per favore di una mia amica siciliana un'avaria disse allora smentì cinema come nevica prendi la bicicletta che andiamo credo che questo sia dovuto anche questo fatto che una volta si era veramente più coraggiosi si andava più a piedi in bicicletta anche su distanze ora si fa la stessa cosa ma si fa come sport come monismo allora era proprio un modo per muoversi se vogliamo anche un po da poveri da persone romeni ma che formava anche alla persona visto che mi ha parlato nella sacra acilia una trattenuta eravate diverte e circa volevo chiedere le teorie facevate che andavate la mattina sarà un doposcuola cosa alla primaria questo allora nell'emettere che forse avevano assolutamente tempo unico insegnante unica quindi oltre mezzo mezzogiorno e mezzo la classe era vista e non era così comune a quel tempo perché mia sorella per esempio frequentato poi tornare vicende una classe dove erano separati arrivo una maestra ovviamente tradizionale tra virgolette ma molto aperta e ci ha obbligato proprio proposto obbligato a stare insieme per tutto il corso delle elementari della prima la quinta un maschio e una femmina insieme e banco per banco quindi questo che può sembrare un po così allora era una novità la mia idea era la parità e per il fatto è questo che ci ha promesso anche di intrecciare dei rapporti di amicizia molto forti tra bambini e bambine fatti io mi ricordo questi giochi in estate in giardino dove lei ci lasciano molto tempo e dove si giocava regine reginelle inventiamo delle storie mi viene in mente che io fatico molto il sole di ricordo proprio a volte che usciva questo sangue dal naso a fiotti e quindi avevo questo mio compagno di banche mi ricordo auto bellissimo che veniva cammino verso un fazzoletto che mi aiutava che mi accompagnava in bagno con la maestra e questo è stata anche a un'educazione molto bene ad avere un rapporto anche con la parte maschile per quel tempo molto molto libero molto paritario molto bello molto naturale e quindi ringrazio la mia è stata questo era una maestra avanzata anche dal punto di vista della didattica e giovedì questo me lo ricordo benissimo perché avevamo scuola mameli al sabato il giovedì lei aveva scelto di staccare un po il tempo della della scuola un pochino più diciamo esercitati vano e quindi lei giovedì ci faceva come dire riposare indossare proponendoci dei lavori manuali e dei lavori di pittura io ho un ricordo bellissimo di lei che portava queste vi ricordo da un uomo solo 89 anni forse anche meno questo raro grandissimo con questi demoni che lei preparava tutto sulla cattedra e noi dovremmo copiare e dovevamo anche dipingere questo caso molto innovativa che poi mi ha permesso di apprezzare anche l'arte della coppia davvero questo aspetto naturalistico che poi l'ho portato moltissimo nella materia educazione all'immagine ragazzi io questo l'ho spostato al denaro facendo il tempo pieno i moduli con tre rientri pomeridiani io ricordando di queste cose io ho spostato queste attività diciamo più creative al venerdì perché tutti gli insegnanti sappiamo da me lo dicesse venerdì ho sempre fatto due tre ore di pittura fine anno farà bene sicuramente le è rimasta che ha portati avanti come insegnanti con l'insegnante poi a quell'epoca non solo non è una destra ma c'è un in confezione di reperire subito positivista anche di testo 15 si chiama moltissimo quello che oggi ragazzi studiano più alle sponde a livello tecnico i processi dell'attività umana nella natura quindi come si fa il vino come si fa in viene lo studio della vita delle api nell'alveare lo studio era molto legato anche alla vita contadina dal pastore al contadino del deviatore ma tutto questo nella mia mente di bambina del mio cuore era unificante perché poi io nella mia vita familiare andavo a prendere il latte da solferino quand'era la vendemmia era una festa grandissima tutti i bambini delle villette delle cascine intorno alla cappellina si andava con le nostre famiglie in amicizia a fare la vendemmia delle nei vigneti là dietro tra la cappellina il lago di viverone allora dal punto di vista naturalistico bellissima e quindi poi noi destiniamo con questi pantaloncini corti maschi e femmine insieme i 24 vuoi che sembra di vedere tra i quadri che io fa qui della pittura livornese foti con la barella in questi buoni e questo grande tino sballo sonaggi su sentir sul sentiero poi dal vigneto noi in 78 10 questo grande tino si sporcavano saltavamo danzavo e pigiama volou va ho dei ricordi bellissimi erano contenuti didattici che poi erano coerenti con la grata che facevano coerenti con questa vita di tipo un po un orale assolutamente rurale e artigiana le intese magari non so se c'è qualche ricordo più negativo fate questa descrizione che ha dato della scuola non può fregà questo ambiente in cui sia sentita come spezzata da quanto ho capito che c'era qualche altro dal caso di vista e non è così all eredità erano del giorno non dobbiamo scandalizzarci perché era un metodo che voglio dire per centinaia di anni informato tutte le scuole insomma quindi la mia maestra aveva queste aperture di stare insieme e maschio e femmina aveva questa apertura del giovedì con la pittura lavoretti manuali però poi era una maestra severa quindi vi ricordo che aveva tre canne 33 donne a seconda di come arrivava e io ero in fondo aveva una bella gara lunga e mi diceva karl carlina mette le mani così e mi bacchetta la spesa perché io chiacchierano molto volentieri i siti di social una lezione e arrivano a causa con a volte ne dite un po gonfiate per queste bacchettate amy rifugiamo immediatamente in bagno sotto l'acqua fredda perché se mia mamma adesso gli strumenti poi lo riferiva al mio papà e verserà mio papà di arresto era molto severo e qui che vivono in altro ricordo che per me è stato drammatico per un po di tempo ma poi mi ha insegnato a spingermi anche se con modalità in ampliate e una volta scrissi non so se in un pensierino se non elementare del tadino la parola vostro con l'acca la mia maestra che mi voleva comunque bene perché sono sempre stato studioso con una delle prime della classe per dimostrarmi che anche un primo della classe sbaglia deve stare attento di mezzo in giro per tutte le classi parallele con questo palermo aperto dove io dovevo far vedere questo errore terribile che nessuno avrebbe dovuto fare e io ancora adesso le volte che mi capita di scrivere la parola bosco c'è un attimo e poi mi ricorda che questo ricorda un po buffo che io ho avuto molte difficoltà a capire intenzione mentale equivalenze poi ho segnato per dieci anni matematici mani giunte sulle aree molto bene perché è quindi legge il mio compagnetto era molto bravo a fare l'equivalenza e quindi con molta delicatezza mi metteva il quaderno così e io le proviamo tutte infatti un internato sempre male se qui valenzatico piani copiamo dal mio compagno di classe poi un'altra difficoltà che ho avuto è che non via maestra in quanto né mentale non mi ha mai interrogato perché io forse per questo passaggio familiare forse avrebbero severità poi in famiglia di mio papà carabiniere molto severo perché io poi la prima figlia chiara quella che se ne prendeva l'unica perché era la responsabile della camera primo figlio ha sempre avuto un pò purtroppo questo ruolo e quindi insomma ho avuto un po di dvd di difficoltà c'è alcune cose ecco la sua famiglia l'ha sostenuta nel percorso fi scolastico allora io devo ringraziare mio padre e mia madre perché pur essendo severe severi ma era un po educazione del tempo e forse io sono sempre stata una persona molto sensibile però mi hanno dato un'impostazione cioè la giornata era impostata il mattino avere una scuola e il pomeriggio da non fare i compiti potevo vedere un po di televisione io mi ricordo rin tin tin questi programmi qua solo siano fatto i compiti secondi che erano stati tanti menano stati tra tiri in modo ordinato e dovuto verso problema di balbuzie e la mia insegnante è stata brava perché credo d'accordo anche che andava a parlare con la mensa vi ricordo che era mio padre che alleva marco la maestra si misero d'accordo che per nove per non come dire grande difficoltà era meglio non interrogarli poi fu portato otto anni da questo segnato al scarsella a scarsella a diano dove disse che io non questi premi di banzi e dovevo essere lasciata più libera più libera di giocare anche con mia sorella la mia amichetta di andare al posto davanti quindi questo pediatra capi che c'era un eccesso un po di rigore poi ci fu anche voto le mia madre che già nella nona d'europa e la caduta di mi amareggia degli amici che stiamo già stato il solito marino del cessino di fatto e qui ci sono anche degli studi di psicologia evolutiva che dimostrano come poi non solo i bambini ma che noi adulti cambiamo di fatto poi a 9 10 anni in qualche modo ho maturato e questo però mi ha permesso anche come insegnante di avere molta delicatezza molta attenzione molta pazienza molto senso dell'attesa perciò dei bambini che possono avere delle difficoltà linguistico che altro tipo avuto una sensibilità in più che mi è stata riconosciuta le mie lievi che a natale che contro eccetera e anche dei genitori dei miei amici ma non solo verso i ragazzi stranieri che hanno delle problematiche che possono avere dei nominati che specifiche l'integrazione ma anche emerge ragazzi italiani cioè bisogna saper attendere che un ragazzo maturo ricerca cosa che gli va dato il portamento diradato il mezzo ci sono dei tempi che sono veramente personali e diversi da bambino almeno decide di noi dobbiamo stare attenti come insegnanti perché parla presente perché mi sento ancora dentro anche se sono in peggioramento naturali perché noi adesso non esistono pure più in programmi i no però comunque in qualche modo ogni docente ha in testa dei tra quasi della tibia e sam programma non esiste più nel proprio cuore c'è però dobbiamo stare attenti che tutto questo anche quelli di base vanno calibrati con insegnamenti individuali nel senso del rispetto della crescita e anche delle inclinazioni che ogni bambino o bambina può aver vissuto che è che ha permesso di sviluppare questa idea che stiamo lega che provavamo amica vi fa laureato una persona colta e di salsi delle già in prima e seconda elementare cosa farà nella vita un ragazzo cosa saprà fare o no mi ricordo che abbia cambiato moltissimo io sono stato una paziente che poi sono diventato di insegnante per 42 anni sono stata coordinatrice sono stata di kharja ora faccio le guide di arte aria quindi voglio dire noi persone possiamo veramente trasformarci e abbiamo delle risorse anche dei propri interiori spirituali che vanno che vanno coltivate ma dobbiamo trovare dei maestri dobbiamo trovare delle persone che rispettano la nostra nostra propria interiorità il segreto di ogni persona porta volevo chiedere appunto se poi i suoi genitori già un abito nonostante la rigidità insomma però hanno poi compreso questo suo bisogno di tempo magari di meno agitazione forti di meno pressione di minor pressione come hanno poi sostenuto o magari non so sia ostacolato questo percorso può isolarti coinvolta il mio percorso scolastico è stato curato moltissimo la mia cadrà perché mio padre che era su console ma più preparato e del loro carattere per la prima vettura [Musica] 100 litri e insieme a mio marito e mio caso era una persona che avrebbe voluto studiare di più non ha potuto studiare deriva dalla famiglia contadina è però sempre letto dato il mio cane legge vada e romanze tt poljana al sant'agostino è ancora di là in camera da letto le pronte a di sant'agostino che mi appare mi regalò sottolineato da lui le confessioni di sant'agostino prima di morire quindi mi ha insegnato per zamo ne era molto preoccupato prima elementare aver avuto con un blocco e quindi io sono stata in questa grande dove la maggior parte aran figli di contadini e mi ricordo ancora una di queste bambine che aveva la gonna con l'altra perché mia mamma mi spiegava che poverina lamentanti e la mamma non poteva cucirgli la gonna lunga ed era veramente così il cambio era preoccupato di natale ad un sistema ancora leggere scrivere ma con un blocco quindi mi onora e mi ha aiutato molto mio padre però come volte i genitori anche oggi aveva delle ambizioni perché una capito che io avevo comunque della stoffa tra virgolette mi piaceva studiare mi piace è una persona anche riflessiva e quindi finite le magistrali lui sognava che io francese l'avvocato al magistrato quindi addison tattiche sono di provata pieni voti subito magistrale di torino mio padre voleva che io mi scrivesse giurisprudenza ci furono proprio delle discussioni accese in famiglia e non vi firmo i fogli per l'iscrizione all'università si rifiutò 18 di firmate distinzione a pedagogia perché io avrei dovuto iscrivermi a giurisprudenza io non volevo fare giurisprudenza perché pur avendo capacità dell'occhio nonostante tutto questo caso in passato così non volevo mi ricordo che con quest'idea cioè non volevo difendere le persone le persone che rubano e così non volevo fare il magistrato passato io amavo l'arte però mi rendo conto che la mia famiglia non capiva bene questa cosa qui volevo fare con la maestra o l'attrice di teatro e volevo andare contro per fare precipitare mia madre spaventatissima descrisse a questo corso dove incontra di un subwoofer ho dato questo esame devo dire confesso studiando il giusto per hanno pensato di andar con molti alti perché ogni uscita da un anno dalla scuola e avevo sempre sugli altro quindi finito il mio sogno teatrale e mi ritrovai nel mezzo dopo che era uscito dalle magistrali non due anni dopo scusate mi ritrovai e insegnare nella scuola sotto casa dove mio fratello aveva fatto da quinta elementare l'anno prima e c'è in questo metodo che era molto gusto che tra in questa scuola vent'anni centro valenza prima ci da sempre molto timida non santa nesi superato la balbuzie sempre tutto questo grande rispetto c'entra c'entra e la maestra di mio fratello mi riconobbe pd sembra poverine a cosa viene a fare la domanda di supplenza qui siamo andiamo tutti 45 50 anni non ci annoiamo mai tu rischi di non lavorare e io ritrovando un po la mia balducci non riuscivo a parlare non riusciva dirvi che io è una sua collega perché io avevo la cattedrali e mi ricordo che tutto l'anno loro mi hanno cercato di popolare ma io non compresi ma è un caffè io sono tutto non fumo caffeinomane non andava mai a prendere il caffè nella stanza del caffè con la custodia che preparava il caffè gli sportivi perché mi vergognavo di stare queste maestre importanti capaci mentre veggiano mais mirabile tardi [Musica] poi ci si le ossa però io quell'anno fu di un po criticata da mio preside la mia direttore che allora da mettere la firma per poi dire che tu eri abile perché io dell'anno forse memore di questo ricordo dei compagni di banco unasca femmina o realizzare uno spazio di calcio vista della mia classe rapita maschi e femmine insieme venne direttore libica se si facevano male alle bambine io rischiano una denuncia e io gli risposi mi presi coraggio di sy direttore mi prendo la responsabilità l'italiano alla mutato questa è una cosa buona e giusta che ci sono anche le strade di calcio dell'ing quindi parla infine anni 70 anni 70 e guidi rettore era molto importante nella valutazione direttori ogni risposto in modo così però po di stima ma veniva comunque classe è molto bella questa cosa che fossero la nostra più le secondo me si dovrebbe fare noi giocavamo sulla prostituzione ecco questo ricordo molto bello del primo anno l'insegnamento un secondo e cultura sono elementi sulla costituzione un'altra domanda che se volevo fare se ha dei ricordi di eventi storici che sono capitati sono successi il proprio nel periodo in cui lei ha frequentato nella scuola l'orale detto storico che ricordo con assoluta chiarezza e il disastro della diga della maiolica ma la ricordo con chiarezza perché si vedeva la televisione perciò disastro e perché è stato un lutto nazionale veramente un dato nazionale dove tutto il proprietario è stato solidale che la notte del 9 ottobre del 1963 quindi io sono di 56 mm questi cavi questa diga che era un capolavoro un orgoglio di ingegneria a livello mondiale resistette per onna bottani alla compagna del top crono dentro creando con una grande frana creando una massa d'acqua che fece sparire il paese per una persona notte e noi per qualche anno avevamo una scatolina sulla cattedra dove risparmiavamo inventeranno i nostri risparmi per le famiglie che sia una strana salvate per la ricostruzione del peso della maria ott ci fu un evento drammatico veramente molto grande e poi l'altro detto fu l'alluvione di firenze anche quello fu drammatico è la prima volta io di firenze non immaginavo che può lanciare è venuto a vivere qui o 150 mentre lo santo croce da piazza santa croce carla volevo fare un'altra domanda mi ha detto che a scuola navate la mattina che non è 12 e 30 nel pomeriggio cosa facevate alle loro dimenticato di dire valeria che c'era che la possibilità del doposcuola perché c'erano anche figli di contadini e forse anche può darsi che ci possa anche qualche fabbriche toccano non lo so quindi mia mamma siccome ero stanca di venirmi a prendere anche con le intemperie così e volevano un po più riposarsi credo ha provato a lasciarmi al doposcuola prodotto anni per mezza altezza molto dura perché un proprio questo ricordo di questo salone grandissimo con le finestre in alto queste finezze dal tipo uno scantinato no al piano un po sotto il livello di questa scuola moderna e la maggior parte erano adulti baschi cui anno si tiravano addosso pare che proprio in mente una scena alla giamburrasca quindi piansi supplica a mia mamma di non farmi andare più a mensa e poi ancora nelle narici questo odore forte di cibo troppo forte troppo pesante dopo prorogato e quindi mia mamma poi penso che andai qualche giorno una settimana dieci giorni massimo ritornai a causa e ricominciare la mia vita normale al mattino a scuola e problemi di giocare quindi nel tempo libero passa allora la giornata era assolata 1 detto prima è quindi compito la prima cosa da fare prima però c'è più di cosina prima ci si doveva riposare una mezz'oretta un'oretta di notre dame era noiosissimo o questo ricordo dioniso della camera non ha mai sono il pomeriggio avevamo questo questa agitazione dentro questo bisogno di muoverci e giocavamo con i piedi a fare i pedali io e lei poi facevamo i compiti almeno un oro due poi avevamo un po di televisione questo inverno in primavera e in estate eravamo molto libera con mia sorella con questa bambina mariella con le biciclettina giravamo intorno davano dei contadini andavamo a vedere i vigneti mi ricordo una volta che andai a piedi con mia sorella luciano tutto i campani con i papaveri fair velizy amo molto i fiori di campo e dice mia sorella che andava a prendere lei questi fiori di catto e quindi girare su questo ferro spinato nel momento in cui dentro mi sta un po la mano non so e quindi si triade gambe fragili a casa di un bene che sono di santa ragione per questo ricordo bellissimo sempre con cave che andavamo nel posto che era davanti a casa lato dovranno attraversare una franciosa e vi ricordo che c'era una valle segreta una specie di avvallamento con dei grandi massi di una qustione quello era il nostro posto segreta la nostra valle segreta ma abbiamo già 78 armi intera pieno di rughe vi ricordo che avevamo a casa regala questi due manzolini di minetti profumatissimi dato il ricordo bellissimo che ho con lei e con mariella in un campo invece d'amalfi con queste margherite che mi immaginavo che a me sembrano tantissima gente 90 così e noi che riposano e guadagnano il cielo in mezzo alle margherite e poi andavamo da un contadino alla vicina dove c'era un albero di ciliegio con tantissimi ciliegie lui banche olare ci regalava questi ciliegie denunciamo le ciliegie cimentiamo le ciliegie alle orecchie staccavamo dei fiori che non so quali fossero e hanno imparato fare dei cestini molto belli abbattimento di venezze eravamo molto liberi quindi c'era un po questo contrasto tra le vibrazioni un po severo a casa che conta molto di persone e questa libertà della natura poi andavano in bicicletta in sé un po mio nonno al lago di viverone con gli altri vicini di casa facciamo un anno bellissimo e poi anche ricordo poi io però in tutto questo le attività che facevamo andare a trento andare nel nostro ma questo che l'ha detto mariella qualche anno fa dondolare vista io ero una persona che ama molto starebbe conto 5 cioè io mi rifugiavo dell'orto e qui ho trovato questa fotografia e mia sorella e qui dietro c'era l'orto pia inverno e non c'è nulla io mi rifugiavo nel lotto invece entravi di pomodoro e alle zucche e zucchine fagiolini e stavo lì a pensare a guardare il cielo a contemplare le farfalle le ripeto le ea leggere anche marino si ricorda di me piccola che preparano in cielo la lettura un umore che altro spesso mio padre io ho letto e devo ancora tantissimo di una bambina introspettiva a introspettivo anche per questo governo ha preso un po della balbuzia quindi sono poi rifugiata mio mondo il modo come letture mi piaccia moltissimo alice nel paese delle meraviglie a mi identificano mamma dice poi mi piacevano moltissimo delle favolette dei libretti piccoli che mia mamma mi regalano quando avevamo con la carriera a torino 3 mar allergie e alla stazione della corriera vengono questi libri di fiabe molto belli piccolini e io mi identificavo con tutti questi personaggi quali ritorno un po più grande emessi dalla pennina le ande di amici e con pinocchio o insomma tutti questi libri giamburrasca il giornalino di giamburrasca moltissimo questo di ero timida banche miraggio mi ricordo anche la via libertà in calabria perché ficca avuto 11 anni così io due mesi a morte hanno spedito con i primi parenti che scendiamo in calabria nota greca che stavo da solo con i viene meno mio nome giovale il mio nonno bianco mia nonna e una contadina cadeva la sua terra e del vissuto fino a 102 anni la donna che si 95 anni accompagnata da fortuna del paese andava agguantare la sua terra e viene sarà coordinata della donna molto forte che mi ha dato molto senso di responsabilità mi ha insegnato tante cose ho dei ricordi bellissimi e questa natura molto diversa da quella del piemonte con questi ulivi con questa brutta assolata quasi bruciata micro proprio nel mio cuore e nella mia mente nella mia psiche delle mie corde proprio sia il sud che note verità questa duplice si faccia sento molto legata crescita dei militari alle tradizioni moltissimo e poi nel tempo libero sia prima cavaliere poi apre rino avevamo proprio questa unità della comunità quindi anche mariano questo ricordo bellissimo per esempio della fagiolata che penso che facciano tuttora e o questo ricordo un po fiabesco di questi pentoloni enormi che c'era la piazza del paese davanti alla chiesa dedicata a san michele al casinò dove cuocevano come non abbiano a questi fra giovani e quando io avevo 8 9 anni era l'incaricata come la magia di un albero della famiglia ad andare a prendere mali sono vi sono anche fuori mi chiamo nel centro storico del borgo dopo 33 i fagioli per una famiglia perché questo è un buon segno portato fortuna a questo sotto il carnevale poi ci hanno padre cena delle carni e poi mi ricordo alla testa dei giovani che veniva fatta a cavallo di ferragosto che ho sempre pensato che fosse una veste 30 tali degli anni 50 60 mi ricordo che vende bobby solo vedano diversi cantanti c'era tutto il palco dove si ballano invece qualche anno fa ho letto che è una festa antichissima di almeno 400 500 anni poi è lievitata in un modo contemporaneo di questa pesa vi ricordo moltissimo io otto anni con gestito rosa cucito la mia mamma non è chiaro tutto qui settato con le scarpette con il portoncino di tre di vernice nera che ballano come un ossesso mia caccia moltissimo a parlare ecco anche ragazzi non è piaciuta tantissimo per la musica alcuni acilia che mi ero in cucina professor della vendemmia questo l'ho detto tante cose detto ciò che sta è un'appassionata anche di piazza se fai da te vorrei fare l'attrice no sì io credo che se harlow entrato anche il po paradossalmente dalla radio della televisione perché fino a un certo punto noi non avevamo in casa una televisione andavamo a vedere dai vicini lita dei genitori ma della stessa dinamica mariella e quindi non seguo molto la radio ora sembra una cosa giusta ma io c ero già a 6 il senso tale sud orario le opere filmiche c'era tantissimo il campo di rito e poi capito benissimo che la mia mamma aveva amici tavola libertà anche stanno solo una verità è questa casa molto più gravi ha spezzato non hanno più l'altro nella del borghetto vitali per ci dava la libertà di invitalia di altri amici a casa e noi davamo perché lenzuola vestiti e questi miei amici e mia sorella facciamo tutti questi canti lirici con una vera e propria drammatizzazione poi teatro commessaggio importantissimo perché forse oltre al dottor strazzella oltre la fede di mia madre nella madonna donota però io ho avuto una somma che mi ricordo con una giovane bellissima alta dell'oratorio del peggior catechismo che organizzava delle degli spettacoli teatrali e vi intorno ai 9 anni mi buttano sul palcoscenico vinci la protagonista calimera no vi ricordo che mi presenterò le sue calze che mi cadevano eccetera e io piangevo perché non voleva entrare ricevere mi disse no tu sei bravissimo entra in scena tu sei adatta per fare cali meno e mi bloccò e anche questa cosa del teatro oltre al mio desiderio di far l'attrice la sua magistrale mi ha aiutato anche come insegnante perché io oltre educazione all'immagine l'arte e le coppie dal vero ho curato molto integrale leonard hanno sempre fatto lo spettacolo di natale con integrazione anche di bambini di mano cercando di appunto accogliere tutti secondo le loro esigenze spirituali ho sempre dovuto al teatro è usato anche io il teatro per i bambini che avevano difficoltà emotive e ho visto che è servito moltissimo perché io facevo inventare anche i dialoghi e leggere state come album come nell'invenzione deviante ovviamente guidati da me e il mio team i badili tirano fuori le loro cose più fondi più profonde le elaborano le sublimano le mettono in atto è veramente l'arte guarisce d'arte come teatro come pittura e il caso nome di guarigione la regione dell'anima e anche di espressione di quelli rismo che ogni persona ha detto è che noi a volte sotto piano solo il sale bar con intellettualistiche mi ricordo mi ha raccontato di una festa che mi ha molto colpita riguardo appunto queste feste che facevate come comunità la festa degli alberi questo ora penso che a me ha colpito molto che realizza quando sono tornata un po per caso a catania per questo viaggio ma dopo l'annuncio che ho voluto andare a rivedere gli uomini impasse e sono tuttora raccontato vedendo ma non mi ricordo quale fosse uno dei primi questi alberi grandissimi e io ho piantato insieme a mia i tuoi compagni di scuola non mi dicono di molti di questi convenienti uno di questi alberi che sono ancora alti nella scuola primaria di cagliari perché c'era la festa dell'albero e allora susana così che quelli più gravi in classe devono l'onore di piantare l'albero mi ricordo che facevano un po freddo con un cappottone che lui faccia va e mi ricordo delle mani delle braccia busto è sicuramente che qualche maestro di qualche custode che di kato ha piantato l'albero perchè noi non riusciamo era erano c'era c'è una attenzione ecologica con un taglio diverso da oggi però c'era già allora queste cose nel rispetto della natura del rispetto delle cose secondo me non è nel dna del nostro popolo un popolo di contadini che bene o male laterano sempre conosciuta da sempre coltivata e quindi la anche sempre amata ecco per le letture poi voglio dire sempre nel tempo libero volevo dire anche che oltre alla radio quando abbiamo poi finalmente mostrato la decisione per me erano importanti le cose e proprio di recente ho ritrovato su youtube un i promessi sposi erano senso molto puntate con la regia di sandro volti sceneggiatura di sandro mochi eredità che gli dico perche non sembra un grande struttura sotto unito del po altre cose uno sceneggiato bellissimo io mi innamorai del manzoni anche sono sapevo che era era quello lo scrittore sceneggiate bianco e nero una storia avvincente con seguivo con grande attenzione quindi da tutte queste cose io ho ricevuto anche questa capacità di ascolto di lettura di contemplazione di ascolto delle storie che parla mi guardava antico tra c'era levitin c'era sono poi mi ricordo che c'è un trio famoso libera con tovaglia non ama delibera rigorosamente dopo il carosello si andava vento caso i miei genitori perché si su tanti severe ma hanno impostato la mia vita di bambina di ragazzina modo sano l'andamento nel tempo anche da domani e fratelli in tempo per lo studio tempo del gioco e un tempo del riposo ma non dati dei tempi e ragazze ma mai insegnato loro 3 mar un equilibrio di tempo tra riposo lo studio e per me è stato anche importante il fatto di abitato in campania almeno proprio che la campania fino a noi di gianni e poi nell'estate andava giù in calabria e poi dopo mannaro più grande a trasformare due mesi è importante anche la libertà in contatto con la natura e anche questo aspetto di incontrare alla natura io posso stare davanti al tramonto molto della pro forma posso aspettarle quali cielo dopo anche per un oro due che da sola non mi annoio questa una dote molto molto importante mentre invece oggi credo che anche tanti ragazzi hanno bisogno sempre di stare insieme insieme anche bullismo viene da questo cioè la non star bene con se stessi e quindi dover trovare ritorno delle possibili come dire dinamiche negative perché in realtà non sia equilibrata i nostri sta bene con se stessi non si continua questa introspezione questa sospensione che però voglio dire è necessario per ogni persona perché volevo chiederle appunto perché aspetto poi di fare l'insegnante ha detto chiara questa grande passione per il teatro quindi questa baby l'idea è venuta la verde renate altro avuto una grande passione a 18 per tale tra la fotografia andavo in giro per torino un fotografo brano è avanzato che orario molto che riesce a tante cose poi ho conosciuto mio marito con firenze li sua fidanzata poi sono venute abitare qui io marito che lui andrea ama ama me ama la fotografia o mi trovavo in una casa in affitto queste di proprietà più grandi di questa ma vuol dire il turno il figlio fotografico dove via marito mi ha insegnato a sviluppare neanche nera me piaceva molto soprattutto che hanno americano che c'è molto fotografare più che la natura a me piaceva però devo dire ha fotografato le persone mi affascina fotogramma e in bianco e nero e quindi io con andrea facevamo anche perché queste stampe un ingranditore poi abbiamo abbiamo dato tuttavia sembra una casa più piccola io stavo anche il proprio delirio sviluppare le fotografie con tutte le vasche un mezzadro era un po superatissimo so che bravi fotografi non lo sono ancora però secondo me i campi dell'arte sono in tentarci per chi conosce solo moltissimo in cina perché c'era moltissima che il cinema i primi anni anche qui alla fierezza ero con mio marito conte camici fissa del cinema d'essai mi piace molto cinquantina chiesa mi piace moltissimo cinema italiano perché noi siamo stati meno però io anche questo cinema neorealista io rivedo la mia infanzia anche per certi aspetti quella povertà che c'erano solo nella mia famiglia ma nella maggior parte della famiglia però una povertà ricca di vita ricca di valori ricca di cose belle grazie a voi la ringrazio per questa condivisione che a me ha affascinato ed appassionato e sicuramente penso che così sarà se ti ascolterà questa intervista io voglio dire una cosa che essere insegnata che l'insegnante della primaria e io vedo i miei colleghi giovani mi dicono il lavoro più bello del mondo questo io non lo posso dire perché ciascuno deve fare il lavoro che fa con grande amore grande passione ma sicuramente l'insegnamento un lavoro è un'avventura bellissima è un'avventura bellissima e ci vuole molto tanto come possibilità e molto acuto volata a capire anche come dialogare con i ragazzi con le famiglie con molti luoghi che si affacciano anche con questi nuovi tipi di migrazione è un anno per esempio cercavo di non parlare dialetto perché voleva che io parlassi di nero italiano questo non avrà funzionato dall'altro però io ho perso delle cose che però per un intenzionalmente recuperato e andando in calabria due mesi quindi io della mia famiglia tra trigilia fratelli io sono quella che parlavano in dialetto della grecia non capisco tutto questo bellissimo sono le tue radici sono le mie radici nella ringrazio carn a rivedersi per audience [Musica]

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L’intervista, dalla durata di 56:36 minuti (link https://www.youtube.com/watch?v=LeLJ82FDGBc), si focalizza sulle memorie d’infanzia di Carla Aiello. Nata nel 1957 a Biella da genitori calabresi, vive attualmente a Firenze, dove ha insegnato presso le scuole elementari. Il padre, carabiniere, aveva conseguito la licenza elementare; lettore assiduo (l’intervistata lo ricorda leggere “Le confessioni” di San’Agostino), desiderava che i tre figli proseguissero negli studi, dimostrando tuttavia qualche rigidità: determinato nell’intenzione di iscrivere la figlia a Giurisprudenza, non volle firmarle i fogli per consentirle di studiare Pedagogia. La madre, invece, era casalinga: è su suo sprone che Aiello, una volta concluso l’istituto magistrale, frequenta un corso preparatorio al concorso per insegnanti di scuola elementare rivelatosi, a suo avviso, determinante per l’assunzione a tempo indeterminato, raggiunta due anni dopo il diploma. La sua esperienza come alunna si è dipanata tra il 1963 il 1975: ha infatti frequentato le scuole elementari e medie a Cavaglià e l’istituto magistrale a Torino.

Aiello trascorre i primi anni della sua infanzia nelle campagne di Cavaglià, in Val di Susa, con la madre e la sorella minore. Si descrive come una bambina introspettiva e balbuziente, che dedicava la maggior parte del suo tempo alle passeggiate nella natura e alla lettura. A lenire la sua timidezza contribuì il teatro, e in particolare gli spettacoli organizzati da una delle suore che gestivano il corso di catechismo. Quest’esperienza, confessa, ha condizionato il suo lavoro come insegnante, stimolandola a utilizzare la drammatizzazione quando lavorava con alunni con difficoltà emotive.

Delle scuole elementari ricorda, innanzitutto, il grande disagio inizialmente provato nel trovarsi con altri ventisette-trenta bambini, evento a cui non era mai stata, fino ad allora, abituata. Sono gli anni della tragedia del Vajont, accaduta in un luogo poco distante e che colpì moltissimo la sua immaginazione: anche in classe, racconta, era presente una scatola per raccogliere beni da destinare agli sfollati. Identiche misure vennero adottate nel 1966, in occasione dell’alluvione che sconvolse la città di Firenze. Iscritta in una scuola mista, conserva un ricordo abbastanza positivo della maestra, descritta come sensibile alla parità di genere, tanto da disporre per ogni alunno maschio una compagna di banco. Didatticamente avanzata, dedicava il giovedì ai lavori manuali e alla pittura, secondo modalità a cui l’intervistata ammette di aver tratto ispirazione. Era tuttavia incline all’uso delle misure corporali, come testimoniano le tre bacchette appoggiate alla lavagna: tre bacchette di diversa lunghezza, impiegate a seconda della lontananza dell’alunno da punire. Altra consuetudine era quella di imporre, in occasione di un errore ortografico giudicato abbastanza grave, di girare per la scuola con la testimonianza dell’errore, evento a lei occorsole in seconda elementare. Nonostante queste consuetudini, la maestra dimostrò una certa sensibilità quando, in accordo col padre, decise di non sottoporla a prove orali fino alla quarta elementare, per non peggiorare il suo problema di balbuzie. L’istituto era dotato di un doposcuola a cui sua madre provò a iscriverla quando aveva otto anni, incorrendo in un totale fallimento: l’intervistata, impressionata dalla confusione dei suoi compagni che trascorrevano il pranzo lanciandosi il pane tra loro, chiese e ottenne dopo appena una settimana di non andarci più (Galfré 2017).

Fonti

Fonti bibliografiche:

G. Bandini, S. Oliviero, Public History of Education: riflessioni, testimonianze, esperienze, Firenze, Firenze University Press, 2019.

L. Bravi, La televisione educativa in Italia. Un percorso di storia sociale dell'educazione, Roma, Anicia, 2021.

P. Causarano, Riforme senza storia. Insegnanti di storia e reclutamento professionale nella scuola italiana all’inizio del millennio, «Italia contemporanea», vol. 286, 2018, pp. 239-256.

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

S. Oliviero, La scuola media unica: un accidentato iter legislativo, Firenze, CET, 2007.

 

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