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"Studiare fo studiare il maschio". Memorie d'infanzia

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/1266
Scheda compilata da:
Chiara Martinelli
Pubblicato il:
14/02/2022
Nome e cognome dell'intervistatore:
Eva Iacopini
Nome e cognome dell'intervistato:
Tonina Lari
Anno di nascita dell'intervistato:
1936
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola primaria
Data di registrazione dell'intervista:
1 giugno 2020
Regione:
Toscana

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1940s

[Applauso] [Musica] oggi è il primo giugno 2020 io sono e valiamo fini e sono in compagnia di tonin alari con i varani è la mia nonna e ci parlerà delle sue memorie d'infanzia guidate ai consumi di massa e come queste hanno influito sulla sua vita quindi iniziano subito bene buon pomeriggio che 20 quando sei nata quando presente su un po il 16 giugno 1936 accertando sono sposata ora ho due figli maschi da femmine e quattro nipoti bellissimi adesso in italy anche su un pochino della scuola ci sei andato sì io sono andata alla scuola in campagna istanti per casa 7 km e andando la mattina artieri si camminava per sette chilometri da una maestra una suora e e quanto tempo sia andata a scuola per 4 anni poi la scuola si è chiusa lì e io non l'ho finita neanche la quinta si era fatto la scuola elementari e scuole elementari alla scuola dell'infanzia non ci sei annuncerà la scuola dell'infanzia cominciata dopo trent'anni io sono andata a scuola nel 42 43 anni perché io sono andata direttamente in seconda elementare perché mi hanno potuto fare la prima elementare e alla fine della quinta elementare e la scuola è rimasta chiusa non ho potuto neanche l'ultima e perché è una furiosa perché alla sua serie che una suora della pieve san lazzaro è venuta accertando e io essendo in campagna molto lontano dai genitori non lo accompagnavano e non ho avuto la possibilità di finire andavi a piedi si è poi anche fuori i compagni minima natura che a piedi io ero la più distante di tutto perché molti ragazzi abitavano decina piede san lazzaro con chi era distante 3 4 km amici che avevano i sette chilometri andare a scuola all andata e ritorno all'andata e al ritorno ci voleva un ora anche qualcosa di più di un'ora pioveva si doveva allungare la strada e ci voleva rifiuti allora e per tornare alle 4 si usciva si arrivava a casa alle cinque e mezzo esempio della sera come veniva organizzato la giornata scolastica una mattina c'erano le elezioni finalmente sogni e mezzo e poi si danzava scuola portandosi dietro nel panierino al pranzo e alle 2 le bambine si andava da una suora ci insegnava a cucire rammentare fare la maglia e i maschi e ritornavano in classe cominciavano un po i compiti per chi a casa se arrivava tardi io invece la sera avevo sempre d'affari anche i compiti come li chiamano tutti i giorni tutti i giorni ma il tempo delle elezioni come lo impiegava te il tempo errore a delle di lezione in quell ora di lezione due fasi sempre insieme io la prima non l'ho fatta perché sono andati a 7 anni aveva una sorellina piccolina e dovevo guardare alla bambina sono andato a sette anni e la suora hanno messo insieme ai bambini arrivano già presentato la prima è il primo hanno faticato molto però dopo un anno due già aveva già raggiunto tutti i miei compagni che sono arrivata con loro molto bene alla fine come come si svolgeva la lezione da maestra arrivava e cosa faceva ormai andava la lezione dei proprio destino mi ricordo mi ricordo che lei compiti ci riguardava dalle 2 alle 4 la mattina iniziava subito a spiegare che se si faceva italiano ci faceva fare il dettato se ci interrogava matematica tutti un po lì con i compiti ce li riguardava durante la giornata quindi era un controllo che come si sa che i suoi spiegava senza per la rari che quanto tempo di volta di circa due ore due ore quello che aveva spiegato s'inchinava a casa la sera quando non si tornava a casa e poi sempre il giorno dopo perché eravamo così nei bambini però faceva la prima la seconda 2 classe insieme sempre ma la seconda fascia la lezione che fa ma intensi e la terza la quarta e la quinta sempre lei tende lei sempre la stessa fonte la stessa quindi in una volta scuola c'era l'insegnante l'insegnante solo una sola sera erano due le suole ma una insegnava solo il lavoro la maglia richiamare tutti questi rosi ma fatto tanto comodo anche imparare meglio perché dopo mi sono arrangiato a fare tanti lavori avendo imparato dalla solenne si brava e la ricreazione stata rimoldi con la facevi della ri federazione i maschi e giocavano un po fuori mano che si andava subito o in chiesa perché la storia la scuola era attaccata alla chiesa andava un pochino non la sola e ci faceva il pomeriggio si ci faceva un pochino lei ci spiegava qualcosa poi si passava in chiesa una filiera posso andava il lavoro da solo lorenzina il lecce insegnato che infatti io mi sono fatta il corredo da me perché ho imparato da questa sola fatto tutto il corredo con le sfila tour e vera inter provvedeva che le zolle ho fatto li facevano da damasco nei kg di un pony sfila fuori ho fatto il gene lucio il giorno leggiamo punto sodo perché ho chiamato poi dopo fatto le sfilature poi ho imparato la maglia ha fatto sempre maglia da sola perché me l'ha insegnata questa sora la maglia che arrabbiatura poi prima facevo le fosse semplice tutto il liscio si chiama del rovescio e diritto poi ho imparato anche fare delle mani e lavorate e io ho imparato tante rose da questi due soli è davvero quindi erano due gli insegnanti l'amo è una specie di una tradizione non falliva e cos'altro facevi in classe con i volti più chiari ho visti lavori di pomeriggio poi la mattina punta ascoltarmi si ascoltava quando spiegava da suora costringeva compiti io mi sono trovato sempre bene perché a parte il primo hanno dovuto raggiungere le mie mani lo avevano già fatto la prima però mi sono trovato abbastanza bene e un anno e si studiava parecchio si studiava chiamate in classe o soprattutto a caracas a casa in cassa sfruttava solo l'espiazione c'erano lavori di gruppo no cooperativi no no anche perché una abitava a 23 chilometri di distanza non ci si poteva ritrovare di pomeriggio e fare le compete insieme ognuno si arrangia come si può dire sì ma anche a lezione non mi facevano lavorare insieme a una lezione frontale lezione si seguiva tutte allo stesso banco banchi che era sono divisi numero sette banche divisi e l'insegnante la suora non e si temeva tanto perché lei era brava veraci severa non voleva deve quindi parlare di chiedere qualcosa ai compagni di scuola cosa dite cosa voglio chiudere bene alla sora devi chiedere alla maestra si vinceva chi a scuola si stava sull'attenti masino e tema guida vi saltare le lezioni ma le elezioni si sono stata qualche volta malata non per non l'ha mai male le elezioni ma esaltate le lezioni di santità io la mattina non potevo studiare perché facciano presto arrivo da camminare dato ma la sera stavo delle volte anche fino a mezzanotte sia a comprendevano l'attività di dati presentati aveva fatto qualche gita qualche sport e allora non c'era nel calcio queste rose viola sono appassionati giornata ci sono tanti giovani ma prima era il tempo di guerra quando io ti ho fatto la scuola è un periodo della guerra i ragazzi giocavano si si faceva all'epoca teenager lati giocavano a pallini come si dice con questi presidi proprio non arriva non ci sapeva neanche giorni che ritenevi voglio qualcuno lordo di questa in tempo di guerra insomma che sono andata nel periodo della scuola poi igt e non si facevano mai quale quale è stato risale come tu a livorno montenero montenegro montenero come si dice contenere mantenere quella sì me la ricordo bene siamo andati coltivano ci siamo divertiti tanto e poi ci ha mandati anche a vedere il mare nessuno di noi bambini non aveva avesse il mare nessuno dall'esperienza no una bella esperienza mi ricordo sito no ci tardi perché fu una giornata che è la propria bella bella poi dopo della geki con la scuola io non lo fate più e invece ti muovi qualche attività che ha fatto a lezione per esempio con i suoi compagni qualche diciamo rivolto particolari di qualche disciplina per esempio se ti hanno fatto fare qualche cosa di più interessante italiano matematica storia geografia rispetto ascoltare aver fatto noi si faceva con gli e poi ore di lezione e la storia ci arriva da seguire quello che spirava c'era un ascolto di van sant e basta mi ricordi mi ricordo solo il lavoro che si faceva l'attività era questa suora ci insegnava a fare tanti lavoretti e nel bambino e ci veniva a mancare il tempo per giocare anche il nostro tempo siri ha battuto a questa sola era tanto brava quella un'attività era un'attività cece attività separata ero con lei un giorno una settimana si faceva il ricamo un'altra settimana la maglia e con lei si lavorava tanto e si cambiava anche lavoro spesso ma con la sola e ci faceva lezione aveva neanche tempo mancava e ti ricordi parlando di spazi scolastici come erano suddivisi c'erano e marietti aule corridoi dei bagni come allestita grazie in bagno ma non bagno c'era solo un lavandino e fare i nostri bisogni piccolo stanzino piccolo è un corridoio con degli olo di attaccati e ci si attaccava il cappottino giacchetto tutto quello che sapeva non era più fretta se ci si offriva di più si metteva lì ognuno nel nostro calcino poi la scuola ma anche i vecchi due bambine del banco in una stanza netta di presta ci stava tutto ok la latteria dalle la poliza rapa davanti a noi c'è morale ma figli di banchi da una parte i maschi e la parte le bambine e la sola davanti ai minori in posizione centrale in posizione centrale a carico quando lo cita giocava si chiamava decina a lei andava davanti a lei piedi e si faceva si rispondeva e quelle ci aveva in quanti quanto a lecce erano in questa scuola non è solo bene avevate del crocifisso in classe e siri crocifisso la prima appena si entrava la mattina prima di iniziare a spiegare la maestra ci faceva dire le preghiere tutte le mattine tutti raccolti si dicevano prima le preghiere poi si iniziava iniziava la sola spiegarceli spiegarci e te ne valeva spiegato correggere i compiti fatti la sera prima ed era consentito andare in bagno non c'è dietro però bisognava hanno chiarito di una volta una volta che sergio è stato non ci mandavano altre volte quindi se te lo potevi trovare una volta stamattina è stata la massey sia sandra male aspettando il lo diceva lei con per dare era modo anche più incontrare qualcuno qualcuna in bagno ma 10 si incontrava madri che ci non dava una sono anche una volta i quali erano i conti che venivano svolti per casa e come rivolgevi se ci dava per studiare magari ci diceva da dalla pagina alla pagina numero dal numero si doveva studiare andate in mano ma mi sa qual è il modello dispiegavano si ci spiegava le operazioni si scrivevano poi si faceva nei casi dissolveva a casa e la mattina si portavano infatti e quando li facevi monti che stasera tardi io arrivavo l'ultima perché erano tutti i più vicini di me a scuola io mi avvicino di colore e mezzo l'inverno arriva a casa è la propria moria buio polino iniziamo ma poi ne facevano la serie cucina sempre è invece fosse di vinili manuali molari da consultare a casa un libro se stesso con questo libro che è quello di scuola quello le scuola che a casa non ce l'avevi niente e invece dove facevi secondi in cucina poi noi sapeva ma si saliva tre scalini e c'era un altresì si chiamava il salottino allora sì in cucina c'era un po di conclusione io andavo in questo stamattina alle facevo da me di questa stanzina come era la greca della sua ma merita invece era una cameretta piccolina con un letto da una casa in mezzo si dormiva insieme io e la mia sorella la camerina stretta c'entrava questo letto e un comodino poi in fondo al letto c'era una two elette si chiamava toelette era un bigliettino con uno specchio lo specchietti know per pettinarsi si guardava di questo specchietti no è un comodino e in questa stanza ci aveva una finestrina ta che s'apriva questa finestrina al soffitto alta tra fare luce per fare luce i primi tempi quando io migliaia dalla scuola in tempo di guerra si si si studiava e si illuminava la casa lumina voglio se ne va neanche loro se che gli occhi e la cucina c'era un lume daolio tempo di guerra si illuminavano questo numero con studiare con questo nome essi siano stati ritardi si è in bagno non ci sapeva in casa ci sorrida sono neanche il lavandino richiamava nella romana così con degli asciugamani poi c'era una bacinella grande sopra la mattina se si lavava di la faccia un altro e poi il bagno si faceva il bagno in un recipiente come si ama si diceva la tinozza fifa in bagna una volta alla settimana strana ma ce la faceva sì portando l'acqua hard da dove la prendeva con l'ancona da scaldava nel paiolo alla fiamma cedeva il posto il caminetto metteva la quale che quest'acqua bella bollore la metteva nella latrina mozzato dell'uganda lo facevo da me quand'ero e si ritirano quest'acqua molto alta si aggiungevano quella teca si faceva il bagno sì ma prima ci si arrangiava questa maniera e tre volte c'erano le vacanze estive non c'era niente tempi io avevo visto il mare quando facevo le elementari a livorno e poi l'ho rivisto il mare a viareggio quando il mio babbo è tornato dalla guerra che era stato tanto bene contenente lui gli aveva fatto tanto questo tenente in tempo di guerra finita la guerra venne a trovarci a casa nostra in campania rovere un avvocato i due atleti e venne lui la moglie disse genitori e bambini le porto a viareggio le voglio portare il viareggio 23 giorni me e mio fratello capi a reggio guadagnava sapeva 81 reali cipolla salamanca steven è stata la prima avanza di 3 3 4 giorni ci butto l'unico che sommati i na'vi a riccio e poi li accompagnò casa dopo quattro giorni è stata un avanzo bellissima chi lo aveva una bambina dell'età della mia sorella diciamo che esse si giocano insieme sando insomma che sia quattro giorni lui era anche a viareggio c'era il gran margherita quinnell dialoghi viareggio c'era un caffè il caffè margherita ed a chi mi sta votato e noi bambini di campagna così non s'era mai visto niente ci portava al gran caffè margherita questo avvocato con la moglie e c è un tavolino ci portava via mangiare il gelato immagino anche un po il è stata una cosa della mia infanzia e non lo più di 20 va le cose le ho visto conquistano ma tanto tanto perché era stato il tenente di mio oppure è durata poco quattro giorni però è stata importante sì perché deluso mando io avevo le scuole non potevo perdere su cui la scuola sarà andata bene di matrice che porterò a casa perché orlando si sapeva davvero a scuola e quindi ti ricordi del periodo rai fatto che sta 90 in primavera il primavera maggio verso maggio sì perché la scuola non era finita prima dell'estate quando arriva la scuola che la scuola falliva giugno e quando tornavano queste le vacanze estive prima che la scuola era iniziasse e come sempre ora come ora poi si ritorna va bene se il primo di ottobre abbiamo detto allora si andava il primo di ottobre aprirà la scuola si ma appena un pochino e poi volevo niente venivano fatte le foto in classe ma neanche rude lordo la bambina compagni di scuola a milano sono andata io no dice capiti poi la mia sorella decidere più giovani cinque anni e andata dopo di mail e gila qualcosa al compagno di scuola mariano togliamocela io sono nata nel 36 lei è nata nel 41 quando andate a scorrere una cella di carico forse in più e ti guardi mia o parlando di attrezzature didattiche quali materiale avevi avevi l'astuccio il quaderno libri non allora sposi si scriveva con la penna fieri di inchiostro a casa di solito ci davano più che altro verso odiare ma io la tv ci sapeva fare di questo pare non italiani si potesse tenere le mani matematica italiane di ma quale amici si è un libro un divino chi c'è la matematica italiana altra nota giuria c'era tutto il team di questo libro queste due materie e io di questi oggetti te li passava la scuola oppure tele montava famiglia non si compravano anche allora da sony c'erano bambini stavano molto meglio di me che avevano anche altri libri di lettura ma la nostra mamma e lei lavorava solo lei non gli vanno era in guerra non c'aveva la possibilità era fatta che uso per lei entrarci e troppi necessarie per la scuola e che ti sentivi quindi a disagio quando vede che qualcuno aveva che si augura anzi mesi la tua se poi andando al pranzo per esempio noi ci sapeva che lì possibile semplici da mangiare invece c'erano dei bambini che avevano già il thermos cominciavano delle cose card e vedevo tutte queste cose quando siamo bambini ci mancano tante cose insomma è un materiale importante era così i più erano come mi e non è chi c'era qualche bambino perché era i signori si avevano una fattoria poi c'erano figlioli del fattore insomma quella più possibilità a restar milioni cose di noi quindi veniva in onda classi sociali un po di lei mi ha chiamato solo contadini sono c'erano eravamo tutti e di tutti i giocatori c'era il figliolo del calzolaio c'era io ero proprio figlia di un contadino di cera purissime possibilità per quei giorni si sentano i fazzoletti di stoffa o di altan stop la carta non esistevo che si rifaceva tua mamma sì sì col cosa mi piaceva lei qualcosina lo comprava dai maccianti negozio in cima alla piazza c'è ancora le serviva ii c non brava dei fazzolettini b oppure gli piaceva anche lei un frullino fatto a mano in c.da vasto ci piaceva tovagliolini per la scuola delle tovaglie gli angoli della tovaglia più nuova e nociva se voglio di metterle nei panni e lì non si contavano a scuola sa fare parecchia va sul bancone scuola si mangiava sul palco della scuola si metteva detto vogliono che siano i giochi anche che gli faceva la mia mamma il frullino anche carmelo fatti fece vanifica chi proviene ce l'ha insegnato l'aggressore sono l'insieme di me ricordi feroci questi suore io andavo tanto volentieri ma era questa scuola il divertimento di portare anche giorni a scuola venti giorni non le poteva non è solo di varie non poteva neanche vedere e con cosa riportato invece questi questo libro a questi due modelli la cartella che io abbia mai le foto la cartella non dei lacci e ci si metteva alle spalle alle spalle si mette la martella con i libri dentro è necessario e poi il panierino di aero ieri fratello per me lui ci aveva 18 mesi s'andava insieme a scuola in questo panierino ci si metteva il pane e la bottiglia dell'acqua quello che ci dava da mangiare al pranzo consigli e semplici e in più quando pioveva anche l'ombrello un bello tayone si facevano tutti uguali oppure o una persona la comprava non conosco è un bravo da noi si entrava da noi per metterci la roba della scuola io ci arrivo la mia il mio è mio fratello l'aveva anche lui per conto suo e che luminosi quando pioveva un brand o non si prendeva tutti dove l'ombrello quindi e poi è lui perché si fattiva e pioveva quando non pioveva più diceva io lo lascio qui lo mettevano un suo assetto e io prendevo il mio suo zaino cartella dei panieri non sono matri mente il pranzo è visto che sta parlando del pranzo e le neri è facile colazione prima di andare a scuola si sia un po da prima ci faceva i primi tempi tempo di guerra ci piaceva la mamma il te oppure poi quando si cominciò a trovare il latte noi si passava dal pino e tornare da scuola e si prendeva alla botteghina delpino il lape foto belle costumino prima della scuola si sale da casa dal montaggio si fa solo su tutta la salita di rosati pena poi c'era la bottega in italy e mettevano il latte la sera notte si tornava da scuola si rendeva anche il latte botteghino nel latte che fare colazione della mattina la cena si faceva verso le 6 m giocasse con l'altro e tè latte alberti lati sera al tema ci mangiamo crollate la mamma faceva al caffè di quello fatto sarà del pentolino non c'era la moto non c'è la nieto evase lo faceva una pentolina quando prima che cominciasse a bollire gt va a cucchiaiate il caffè e poi lo lasciavano a riposare dice valore caffè bisogna lasciarlo riposare poi questa polvere che faceva il caffè ma veniva di buono il caffè allora ci piaceva tanto va tutta giu e poi rimane proprio il caffè dell'acqua insaporita vf mettevano il latte significa come la calca latte 1 pulite in tante volte la mamma ci faceva l'attrice lisa biscottini accanto a parte in casa da sé la mattina si mangiava nei siti sportivi con i tackle il latte oggi nella lancia due a scuola è infatti che volevo chiedere se portare la merenda casco si buttava la merenda delle volte ce la faceva lei faceva delle torte ci dà una bella un bel quadretto incantato che si mangiava è questo che lacera la merenda a scuola la merenda non si faceva si faceva adesso usciva a metano capiscano di rendere poi si incamminano mancati incassi e a scuola c'era la menta o tornava a casa pertanto non c'era nulla dice da me neanche un negozio c'era questo negozio alpino giorno non si rimaneva sempre alla pieve del c'era solo la scuola e la chiesa e marito mangiami sopra il con banchini il nostro pc si studiava che ci si mangiava che si vedeva tutto un cartello quando era il caso si metteva un tovagliolino ignora il nostro banco speciale e quando era l'una vita dal mezzogiorno e mezzo in poi fino a questo momento c'è la scuola e poi si rimetteva tutto a posto mi si cominciava a mangiare quasi all'una fino alle 22 i ragazzi giocavano un po fuori della scuola c'era un prato giocavano un po sì con delle palme portavano qualcuno li portava a scuola che i maschi giocavano in porto la nuova carta ma le merende compagni che le rivolte si è chiuso per giù anche i pesi la mia amica ha fatto la scuola con me anche lei è la figlia di contadini e loro erano 18 persona in casa di babbo di enesi aveva un fratello lui il babbo di eleggere la terrifica o il suo fratello ne aveva due e poi anche un cugino che arrivati due figlioli venivano loro sardelli si chiama sardelli di nome erano sempre 556 libera scuola quindi gli davano da mangiare a questi come noi tutto il terzino va calata per merenda che loro facevano le schiacciate anche la mia mamma faceva delle schiacciate anche buone poi ci dava questi speciali oppure sarà ben si sa rate oppure parecchi affettati perché in casa non mostra usava fare il maiale e poi facevano prosciutto salame tutte le stenosi e durante l'anno ci svegliavano per pranzo ea scuola veniva festeggiata molti anni no non c'era neanche tempo perché fini va da sfondo alle 4 bisognava subito andar via perché sennò si tornava a casa di notte ma nemmeno rivelazione un momento in cui lo portavano la fortina e cantavano perché anche la sola ci guardava fino che un fine va di pranzo e poi si ricomincia ma subito ci lasciava un pochino liberi noi si andava dalla sora che ci lavorava ma anche maschi non rilasciava tanto da soli alle teorie omincia vano subito ma qualcosa ci siano complici i compiti paletti ai maschi il piacere alla scuola e al cavalli festeggiando un piano sia casa noi con la famiglia gli amici no e a natale come o altro feste inserirono degli anni si riconosceva il natale si si lo emana rileva tanti belli capponi penna tali cielo ceva il giappone a pasco ammazzava una gallina ci riprova con la gallina queste cose non ci sono mancate perché in campagna specialmente in tempo di guerra noi si stava meglio di chi viveva un paese e cricchetto con la guerra qui era distrutto tutto case non avevano possibilità invece 9 campania le rose si che si preparava anche per l'inverno insomma ci sapeva la frutta si sapeva insomma tante cose di più di nel paese e come andati vestita scuola a scuola ha avuto il pieno nero tutti maschi e femmine sembrava la scuola non ho anche quest'anno ignorava si procede per noi sia brava e poi un gollettino bianco maschi e femmine e sotto sotto per poi rivestiti e sapeva vecchi che investì filho cielo facevano bastare io posso raccontare questo che gli aveva un vestitino che mi piaceva tanto a quadrettini piccolini da quanto lo avevo portato nella diventato tutto scuro lito anche per andare a scuola no quello lo portavo a casa della festa sabato la domenica e stava a casa perché il nostro divertimento era andare a camminare in fondo che la via maestra e quando si andava a questa camera crimine della strada si compravano quartieri nostro compagno di scuola ci si vestiva bene per noi era vestirsi bene con questi pieno sia col del più questo vestitino era diventato sottomedia scolorito e io lo volevo portare lo stesso un paese dai machaty o pro una scatolina e quello film se non ad amia questo vestitino di colore bordò che siccome la quadretti diventò collettivi molto più chiaro e più scuro meraviglioso bellissimo quando la mamma invece questo questo vestitino maria letizia visto vestitino io ero contentissima come se me l'avessi ha imparato nuovo e l'ho riportato anche dopo quanto nave rogos 89 anni anche dieci anni la base avevo perché era di quelli sai fila chi impiega otto tele allora andavano con tutte le fere sportivi possiedono una cena del pacifico di viaggio e io questo vestitino di essere sì tra la religione da principessa proprio la principessa e per la scuola che si liberi preparava la mamma altri preparare la zona come l'acqua da sola dichiaravano cioè l'aver tra i due che i piccini me ancora guardante andava a lavorare anche perché mi va della guerra venne ami cominciando a scuola viva boer a leggere a casa si è passato passaggio come si ci chiamavano il passaggio del fronte che mi va bene in guerra e noi si stavano il nonno che la mamma mamma faceva molti lavori come facevamo quelli faticosi perché era che il gioco milano che l'anziana che riguardava un po di più lui in tempo di guerra non ci sapeva un rifugio quando suonava l'allarme s'andava tutti in questo rifugio e il mio povero nonno che dopo aver fatto bene metteva la sea milan ha sulle spalle che orlando per la manina tesi e si aveva è diffuso e io sola dietro di sé tra loro c'è attraversava topia p.es andava in un rifugio e l'avevano fatto dentro una grotta sandali perché c'erano dei cani non guardiamo questi o se lui si possa dimenticare poi invece dopo passate la guerra sono stata bene la mamma mi ha mandata imparare tagliare da una maestra di canio parato italia sono andata imparare fucile che io poi la mia infanzia passata benissimo perché ho imparato bene fatta anche tanti lavori e le avevo imparate anche a scuola da questa solida e poi anche da questa sartana insegnano tanto ho cominciato a lavorare poi le facevano le confezioni arrivato ne regalò la macchina per cucire e quelli sono stati gli anni più belli insomma questo i tessuti hanno influenzato tanto poi mi ha fatto dopo nella mentalità sai che questi vestiti ma ti senti a me ma avevi anche altri vestiti si sito comando con cominciato a sparare che sono andata alla scuola d'italia veniva accertata bicicletta a fare questa scuola e mi entrava la stoffa le mamma così a metraggio li tagliamo vestiti bellissimo e allora mi sono soddisfatta proprio perché mi facevo tutto nella mi piaceva come ragazza quando si si felice a 13 14 anni ma insomma se a 12 anni della roma ha comprato la macchina per cucire si sa pedali a lui non c'erano in moto con i piedi il cuscino finito volto ha imparato a fare la sarda ho fatto anche degli apporti e vestiti alle scene che venivano ritagliarli lucido e questa è stata la tua attività se quando poi sei fidanzata fidanzata cosa è entrata in una confezione grande facevo tutti i modelli e poi si chiamava confezione confezioni li ha ricercato ma ora le infezioni sono chiuse la programma più e vanno subito assicurato gli dava il lavoro ante volevo avevo questa macchina nuova e ne vado me l'aveva regalata da allora poi sono stato sempre bene mi sono sempre la breccia attraverso la famiglia tia o siete a me parlano sempre abbigliamento parte scarpe anni mi sentii non avevo un paio aprire la domenica si diceva le scarpe della domenica è un paio di andare dell'età scolare un paio solo perché andare a scuola come quelle per andare alla scuola erano alte specialmente per l'inverno si cammina avanti nelle scuole nelle strade ste nostro habitat e strade sterrate e quando essa arriva l'antimateria maggio un paio di sandali ni veloce di faceva il calzolaio a tutti a tutta la mia famiglia veniva una settimana il calzolaio in casa da noi gli si dava il pranzo così e ci faceva aggiustava quelli un po vecchie perché anche per i genitori quelle si rompevano neri e un provano mia che andavano a personali accomodava e anche noi a bambini va diteci che faceva lui poi di avere siamo cresciuti celebrava veloce di un club un paio di stagioni e c'erano molti quelli non stavano più a me décolleté valani sorella che mi facevano sì insomma quindi passavate in sicily 6 tutto tutto tutto e alle di orecchini in tatuaggi [Musica] io avevo una collana di perle delle per le piccoline piccoline a me si chiamano e ci sono ancora tanti fili c'erano della nonna il mio nonno aveva lasciato a me e quando cominciai ad essere una ragazzina mettiamo questa la linea di pelle era della nonna avevo solo quello poi la più grande e adesso passata è no dopo la comunione ma comprato un paio d'orecchini a mia mamma d'oro piccolini di arpat curare gli orecchi e questo lecchini per me era una cosa di segnare diventa taggarsi sì sì ma fu una mia un po insomma ci tenevo vede gli orecchini e meno arrivano pratica i modi proprio milioni di euro risultando città e questo l'equipo io però grandi sorelle più grandi anche lei sta compagni avevano qualche aspetto particolari qualche tatuava che rechino marche si usava sai niente non c'erano situazioni con qualche compagno magari mi diceva o si sentiva più al vigasio per come era vestito qualcuno c'era sì sì c'era due sorelle vivaci o vicino alla scuola che insomma erano proprio poveri poveri come di demi mascolo lancia devono quasi niente da mangiare per in di pezzi di pane con poca pochissima roba e anche vestiti sono resi chemali i pantaloni dei bambini con le toppe sa mi mettevano amici rompeva i fantomatici notti si vedevano insomma stavano ancora peggio di noi no noi io non era possibile la vita allora non ci è mancata la del fuori i danni della guerra poi dice mancate misure per quanto riguardava mangiare le cose in casa ti ho detto la mia mamma non pro il primo mette tutto e poi comprò un tornello contro i fornelli così appoggiato su un angolo della cucina a gas con la bomboletta del noe e lo fu una cosa che non ce l'aveva nessuno di fornello a gas è questa e poi c'è un frigo le prove si cominciò andare avanti so di che anno è lo sanno la genova troveranno era insomma io ero già dopo la guerra dopo il passaggio della guerra bravo sono dodici anni ma allora in campagna non ci avevano nel frigorifero cucinavano nulla veglia ci levano invece avevamo altro una delle prime questo fornella casse e poi sia un po cutro anche un frigorifero e allora privo di francesi non ce l'avevano però anche il paziente su 10 11 la television chiamo andrea arrivata revisioni campagna sembra lui io ho un panificio l'avevano nessuno e c'erano delle religioni campagnano sarebbe alla radio poi un po l'arabista dale oen e radio un mobiletto si terrà solitario e mi ricordo che l'iss accendeva le notizie della guerra si chiede lo bambinata quando lo ascoltano e si sfruttava all 8 cerami telegiornale ora la televisione quando davano le notizie anche in campania aveva la radio stavano attenti perché ancora la guerra non era finita e poi anche dopo la guerra finì dopo il passaggio del fronte parecchio si si stavano la radio accesa e questa radio ha contribuito che la sua formazione di notizie si sentiva notizie dalla radio eh si faceva dei compiti si faceva il riassunto di quello di sera per ascoltare la radio ci aiutava di attualità se di attualità di tutto si e tante bambine era la squillo ce l'avevano l'erario in casa dice molto presto si club dopo tornando alla guerra contro subito la radio che quando arrivavo è tornato alla guerra gli ami bottani dopo otto anni ho cominciato a stare lì abbastanza velino quando poi vabbè tornato cose facili quando finire i compiti 3 rivolti ascoltare gente la radio legge rileva di un po leggevo io quello che mi capitava aveva pressione alla legge del gelo anche una danza balletto non c'avevo un lumicino verso il comodino e si aveva qualcosa da leggere dopo fatto comunque che leggeva al letto o una specie di lampadina una specie di run famiglia e quindi la lettura e fluido sulla savina si si io devo passione prima leggere letto quello che mi capitava anche il giornale perché giornali passarono che portava i giornali anche dopo la guerra sommità dove il fronte e si comprava il social male io avevo imparato leggere scuola leggiamo anche il giornale quello amy abitava voglio mettere entrati addirittura imparasse e anche se venivano puniti più che altro maschi mi chiamo modo li mandava via dalla classe si mandavano i corridoi o riteneva la mezz'ora quanto si sa che la diavolita 61 dove doveri che avrebbe fatto perché quali erano le note di bach e rifare a loro si dava noia o interrompere vanno dalla lezione e lega cerise discussioni tra loro che gli diede la colpa mi separava e le punizioni una volta che i bambini le raccontavano a casa come reagivano territori ingenito escorazioni rincaravano sempre caravano la dose non è come ora che i genitori si lamentano degli insegnanti invece ai nostri tempi se se uno sarà impostato maria casa ai genitori non glielo dicevano se facevano delle qualcosa un po più allora la sola rimandava dello scrivere sul quaderno e il genitore mi sculacciarli volti degli sbirri davano vicino rai diverso decisamente invece i temi dei quali premiati in classe non c'erano tanti rossi un banche a livello verbale un bravo recenti il voto ci dice ci dava un voto oppure ci scriveva qualcosa da sola da farlo deve regeni tori è che vogliono firmare [Musica] io ho sempre ricevuto estivo ormai non mai avuto niente ed a finire devono ea nessuno parecchio ero simile stai con me ripresa classe come punto di riferimento la parte dell'insegnante si da sola gli diceva sempre date la torino è questa la breve o che è venuta scuola mamma dopo di voi e ora aveva passato avanti lo diceva tanti vostri progressi si questo ho avuto questa questa ricompensa dottore io ho sofferto tanto che l'hanno insomma della scuola 6 che liliana dell'area a tutti la stessa età liliana stava vicino a casa mia si stava vicini noi di casa vivevano il led alla scuola io non devo andare che ci rimaneva a casa a guardare la mia sorellina che in cina ci penserà a 6 anni io mandavo la mia sorella di un anno dalla mamma se mi diceva mi mettevi il carbone in un fornellino il carbone e mi dicevo all'undici accende e carbone e metti questo di camino con il riso fanno cuocere bella mettevo questo per almeno nella facendo cuocere un giorno me lo ricorderò sempre non era ancora rotto il sorriso della mia sorella è cominciato a piangere arrivata lì arrivata lì alla fine io l'ho scolari dell'acqua e cominciai di andare da lui era sempre un po caldo mio scopo lino di riso sui prezzi che ancora fa dettaglio dc venne da cascia tour a ieri sono una bambini era una bambina di sei anni ci pensi se anno e mezzo grava voto 6 a 7 anni la mia sorella aveva due anni un bambino di oggi certo non fa teheran ha rilasciato con questa bambina di faber la guerra con questa bambina pci era parlato se lo portavano nei campi e lo mettevano su una coperta guardavano loro e io a sei anni la mia sorella avere una non è una cosa che mi fa piacere ma lasciato a coach e ai fornellino carbone da mappa questo giorno mi aveva detto che l'ho lasciata lei quanto visto come fare e quando era l'ora ma era d'estate dell'iva mia casa a mangiare davanti quando cominciò a mangiare non prende la più i dati me lo facevo io a 67 anni sono cose non ci si aspettano un bambino e cosi tanta punito la mano io piangevo piangevo bruciato l'anima brucia l'anima poi ci vede da gallo di quanto 51 mi dispiaceva perché io mi sentivo accorto di lei dalla fame avevano aumentata ferma mi dà scampo l'inabilità bollore e mantenerli in soli braccino invece parlando di valutazioni come venivano valutando dagli in tanti insegnanti c'erano le interrogazioni i monti che oppure veli valutavano il comportamento del padre che il comportamento perché allora c'era interrogazioni si erano incerti di sì c'è anche l'integrazione si ritrovava il celebre volto sull'interpretazione di sera ma emana pia un po di italiano poi ci faceva parare la poesia tanto la poesia e avevamo una cosa si faceva la matematica semplice calcolo si cartoni poi picchiandolo per azioni della moltiplicazione la dizione delle visioni questi hanno seguiti perché allora non c'è la cantieri yamaha nella lavagna si celavano fuori alla lavagna poi ce le davano si diventava nel quale n po a casa si valutavano in un tipici mancare neanche compiti e come le 9 servizi buoni ma io di la verità ce l'ho seguito abbastanza veri c'è la leva buoni perché vincere la passione per i non voleva venire a scuola e delle volte li mettevano anche insufficienti insomma c'erano le uniti proprio come sufficiente buono di solito ottimo eccellente e c'erano colloqui tra insegnanti e genitori non ama ci veniva mai vederci minacce in ceramica io lo fate questa scuola proprio tempo della guerra la gente i genitori ci avevano da lavorare nelle natale non potevano ma se avevano da uniformare gli anni fuori su qualcosa agli insegnanti che lo scrivono sul quale si procederà nella pagella ecco e le sistemano le bocciature hanno mai bocciato nessuno no almeno adesso andate a scolari hanno quindi non aveva neanche dipendenti in eclano non c'era ripetenti cc fattiva comunque compagni le scuole si arrivava fondi all'anno tutti insieme e i genitori quindi come si raccontavano a questi giudizi degli insegnanti cioè si mettevano al giudizio oppure questo giudizio non accettavano e un po montato grillo posso dire casa mia c'erano i miei fratelli state parecchio sgridato anche per andare a scuola l'inter volerà concordi al 100 questione totalmente con l'inglese ansia i migranti la mattina addirittura quale si doveva andare a scuola io avevo sempre parla di frattaglie e mirate bce varie oggi non vengo e mi scappava buongiorno e vai a mamma le rincorse lui andò al bar diario dove si fece del cagliari con il grano batte vale il grano e poi con la palla facevano dei pagliari abili incominciò a correre intorno a questo qualità sia una mamma dietro perché non voleva la dietro perché lo quella leva bastonano dell'esplorazione non c'è verso di te appar lo alla fine non andò proprio vive la mano della avrebbe fatte morte allora scappò il bene di raggiunse per la strada è bene a scuola ci facevo confondere anche giudizi non ce l'aveva tanto boni ma quando arrivai io che volevo finire l'attività volevo fare la b momento quando laceramento accettare che cos'erano stagione intera una specie delle medie mino era un pochino più sbrigativo delle medie non durava tre anni dura ma sempre tre anni ma magari alimenti facevano le materie un po più approfonditi l'allenamento si faceva anche prima io sarei stata un utente anche del fai e lista scuola perché ti dava l'accesso al lavoro al lavoro anche il lavoro poi avrebbe voluto fare la maestra io nella vita sta saremo la paura voglia di andare a fare le magistrali volevo fare la maestra ecco arrivavo quando finì la scuola delle suore a non avere una scuola busachi l'anno dopo chiedo che era a mezza strada vicino accertando dc il nono vicino più verso la terra è sempre ma si faceva tutto il montaggio posso andava sulla salita del usati e gli arrivano aprire una scuola e cip n due fratelli due maestri della calabria alla presi e loro guardarono un po le pagelle di noi ragazzi delle scuole e il video mi aveva una pagella molto bellina insomma buona tirare i nuovi questa pagella si dice averlo giudizi con i voti livelli immobiliari hanno scritti un colore voti brutti una sera blu e voti bellico rossi e poi visiva listri guardarono tutto dei ragazzi erano state alla chiede a scuola e vivere pagella allora tutti e due i sì ma gli estremi pomeriggio bene a casa mia a cercare di bubble cercare anche se lo abbiamo visto che avete una figlia e la scuola andava tanto bene ea scuola non l'avete rimandato è ormai scaduto l'anno lei doveva avvenire la scuola ma accettando il possibile per noi accompagnarlo accettando e diciamo mamma che lo ha fatto rimanere a casa e loro applicavano il mi babbo di rimandarmi a scuola li faccia la mangini all'avviamento e sta figliola belli da casa e mi fece do militarono una frase un po difficile un major do cosa scrissi e semmai questo maestrine vanno bene guardi questa è una frase molto difficile che la cavani adesso più viola non ci ha fatto neanche un errore guarda gli stessi piano dei temi va bene validissima guardi mi dispiace non mandarli a scuola perché lei avrebbe studiato bene ma io c'ho un maschio e io non ho possibilità studiare studiare il maschio perché le donne e vuole poi si sposa l'altro di sacrifici il foglio per il termine dopo vanno via infine si è invece sempre nella bocca e gli disse dice io io voglio far studiare il maschio perché lui mi rimane rimane casa invece tanto le barbie ha poi parlato di maestri che avevano già visto in te una che potrebbe portare dalle tasse che potrebbe fare verso la signorina mia mamma ecco se cento delle preferenze neanche da parte dei diversi zeri se si è presente esiste o una poesia questa poesia non lo sapevano asili sono il giorno dopo ero da sola ne risente ma sulla serie va in piedi sulla sedia e di là della poesia e io davanti a tutti i ragazzi di sista poesia non sbagliare neanche una parola del quaderno lecis fisse come mamma che insomma avevo fatto questa insomma questa bella figura nel contenta però era non danneggiati mio fratello ci tenevano a fare studiarli lui e lui come dire non ha proprio studio nonostante poi risultati di portarsene a casa preferenze tutte rivolte verso gli inizi anche veri ma il sì ma dove perché non aveva molto era maschio era maschio doveva studiare lui a b ma miglior dello sempre dei maestri alabrese vennero a casa nostra a pregare i miei babbo andasse a fare insomma a studiare lei è un'opinione adesso dia bene non lasciarti fisici ma nel mio babbo ma allora c'era quella mentalità capitale in tanti devo avvertire invece il maso di mastice giovani maschi invece parlare un po delle tue amicizie scolastici quali sono state le mie amicizie più sono stati tesi che tuttora sono sempre a vita il mai usato nei momenti di bisogno che ora la a questa età ma aiuta sempre ancora liliana che poi liliana diventata la fidanzata di mio cugino poi aveva un ragazzo che stava detto sopra alla pieve e si chiama same ricordo che come si chiamava sergio si chiamava sergio perlini che era bravissimo e se mantenuto l'amicizia con questo ragazzo era bravo lui era veramente più bravo della classe e dopo finita la scuola lui andato in seminario ha fatto l'avviamento accertato poi andrò il seminario e diventa sacerdote è andato all'estero c'è stato fino a 70 anni è ritornato in italia quasi quindici anni fa c'era quasi 15 anni che è ritornato nei canili a firenze e quando lui viene alla chiede a dire messa alla pieve si va tutti noi tutte queste siano stata solo insieme a lui ci si ritrova del piede san lazzaro e quindi con questi compagni i rapporti sono continuate un po so perché vivere vissi ci siamo visti un po per ore anche lui e land rover a seminare giornata ci si rivedeva veniva a trovarci o se andava noi alla messa barriere ma ci si ritrovava tutti alla pieve san lazzaro dove si era fatto le elementari è continuata fino ad ora aderito perché ora vanno mandato a firenze però la famiglia ce l'ha detto decina infiamma quando viene a casa deve dire la messa perché di san lazzaro che noi non desisteva tutte per la messa da lui e quindi quest'amicizia fanno ancora battere socialità della rivista alla bambina noi siamo stati sempre anche 90 da iran brasile lui l'ha mandata nel brasile è stato in brasile lontano quando veniva a casa ci mandava una lettera di solito alle sorelle se di questi ha detto erano loro loro ci chiamavano guardavano quindi tiro 7 e ci facevano sapere domenica viene sergio a dire la messa alla testa e s'andava salutarlo e tornava ogni tanto una volta l'anno andare in brasile una volta l'enac accettata della messana subito accettato e ancora dovrebbe venire quest'ora deriva che era tutta josé le terre 75 ma ti sei innamorata negli anni della scuola o dopo no io dopo vero innamorato da bambinetta sono stata innamorata di un ragazzo che veniva come si dice prima non c'era la strada asfaltata ma ci sa ora dove si avvitava noi c'era la strada maestra e lì ci mandavano 1 a riparare le buche le reti o si e veniva con questa bicicletta da giovane ragazzina molto bello ecco io prima della crema persone che mi sono innamorata ma senza i vigili avuto mai nulla però avevo preso questa cotta per questo stradino che vede avete all'arena strada privata anni avevi e abbiamo quindici anni così i ragazzini e in che modo ti sentivi con il tuo finanza quello che poi è diventato il tuo fidanzato invece no no io non lo è stata in tempo della guerra è stato sfollato di sopra a me a casa mia da una famiglia dai sordi che era anche un po parenti la cia binion e sottili per lettera o per tele non ho lo vedevo ticino si ma allora era un ragazzino che non ero per niente innamorata di lui perché no no non era nato bello del ragazzo quando era giovane poi volevo niente ti anche che rapporti avete con i tuoi amici e nemici ma nemici le prove di non averne da giovane interessava fatti nome le somma fatti poi si viveva noi siamo alla mia età si viveva in campagna non sapeva neanche il modulo riempito di vedersi spesso avere contatti o altri amici si si viveva la vita proprio casalinga e scuola quindi ma erano tutte legate alla vicina alla scuola è vicina con è avvicinato così avevo due anziani vicino casa mia che tutto il mese di maggio aveva una settina a pianterreno che ci si riuniva da questi due vecchietti a dire il rosario un mese di maggio tutte le serie alle 9 s'andava da giuseppe maria sia i numeri a e questa maria diceva il rosario e noi dietro a lei si rispondeva che dopo il rosario ci si ritrovava incontrato liminali bertelli di costo per prato si stava un po di no come dire il mese di maggio stagione bella ci si riuniva tutti glia che attirare i ragazzi giocavano insomma era il nostro passatempo andare da maria capire rosario tutte le sere e per me era come fosse sempre desta sempre domenica perché io mi mettevi un vestitino andava il rosario insieme a questi amici e veniva che emiliana ritrova vicina ci si ritrovavano sì tutto il mese di maggio ne spiega i nostri sono rimasti amici sensi che siamo rimasti amici perché si dice della scuola che insieme poi vediamo se fidanzata nel mio genio usata e siano stati sempre amici e senti volevo concludere gli eventi city rivolti di qualche giorno particolare come decide giri scolastiche o giornali importanti oltre a quella che ci ha raccontato di contenere un apprezzato i provenzali feste lo si vede telefono con la scuola una scuola si aspettava gli [Musica] spettacolini ci piaceva carnevale così a carnevale faceva allo spettacolino che ci preparava sempre sor bertilla e si faceva bene una recita [Musica] felici sapeva un gusto che recitava meglio avevi voto più alto questa carnevale si è fatta anche noi con la sei giorni di carnevale da semplice materiche ai carnevali si non si faceva nulla di scuola però si faceva questa cosa qui questa ri carnevale ci si divertiva tanto un giorno 2 per carnevale se sì cosa facevamo si faceva le maschere dei ragazzi fingevano tanto bene gruppo d ordine anche più lunghi di sì vestitini si faceva vestiti via che virata la sola ci aiutava si faceva un pochino si festeggiava il carnevale neanche a natale lo facevamo qualcosa a natale ci solleva le vacanze ma ci si ritrovava mai non i ragazzi della scuola perché ognuno in campania si per campagna per natale erano proprio giorni che resta per noi di riposo si senta scuoce animazione musicale ei saggi di fine anno nemmeno no e mi sono ha partecipato a manifestazioni studentesche come congestione o assemblee non c'erano prima per elementari e non è da tutti i piccoli magari si faceva le medie carità insomma anche nei tre scene non tornavo da di partecipare a una manifestazione è invece rivolta se c'erano gli esami e le elementari la conclusione dell'elementari per passare all'avviamento si cela payne faceva la vita che viva la vita io ho detto ma il mancato in casa che vede che mi costava tanto e io sarei stata un tenta di questi fari dei ceri potuto fare nomi come era perché ti mancava questo esame come il milan è difficile non per vinta ci piaceva la quinta con la nostra maestra è però io non l'ho fatta magari deriva un altro con la suora mi facevano l'esame di quinta e poi è continuato gli è andata il fiano e che peluso accettando e te meritava e hanno fatto un esamino e recuperare che non avevi fatto essere visto quello che lo ha fatto da sole solo queste c'erano ed ambientali diventano non ce l'ha non la decide il babbo dello fatto fare comune lui era sempre alla sigla dalle suore che ha avuto un giorno una sola no non lo mandiamo questo con prima altra lo scrive legge dice la sola rete dell'asilo di faccia a farmi esamina al comune allora sì pesci la richiesta e si scrisse insomma alla scuola comunale e gli piaceva l'esame a lui è un serio ea filippo fecero questo esamino e lo passarono seconda elementare e bubble cominciato come me dalla seconda da qui ma non l'ha fatta neanche babbo il passo bene a questa esame della scuola elementare e poi andò delle sole in seconda senza mare la prima dalla siena passa in seconda per sovvertita dalla stessa sarah è una pazza scuola me che sono stante da loro ora da grandine mia non ci son trovati 20 perché da troppo severa che poi deboli in armi stata all'academy dieci bambini e anche di più di una classe insomma io ero insieme seconda e quindi mi hanno accettato che quando andava sia paola e bambù da lei erano 40 se non era severe e mi teneva tutti non ci hanno non ce l'hanno però da tanto bello di sovvertita invece io sì perché abbiamo tanto volentieri poi visto le sole anche quindi hanno la per volere una bambina la trattano sempre bene io non c'ho bottiroli sovvertirle altri dire che lo scippo animi figlia moneta bella notizia se davvero sono stata contenta di figlioli hanno fatto le elementari di te 2 dalla mini maestra quando andavo mi faceva tanti complimenti che dalle suore erano bravissimi sia parola è arrivato sono stato grave i primi della classe e io e di ci tenevo tanto dalla maestra sentite insomma decisamente stime rosy perché erano avanti la tua madre è stata anche la mia maestra con quindi ringrazia d'antan oa secoli [Musica]

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L’intervista, della durata di 1:18:24 minuti (link: https://www.youtube.com/watch?v=genN3DOMWKE), affronta le memorie infantili e scolastiche di Tonina Lari. Nata nelle campagne di Certaldo nel 1936, proveniva da una famiglia contadina. Negli anni in cui ha studiato, il padre era assente perché in guerra. Scarsa era l’attenzione della sua famiglia verso la sua istruzione: la sua frequenza delle scuole elementari risulta infatti profondamente discontinua. Saltò la prima elementare in quanto, i genitori preferirono trattenerla a casa per farle badare la sorella appena nata. Non frequentò la prima elementare, ma passò direttamente in seconda in quanto frequentò una scuola privata, allestita e organizzata dalla pieve di Certaldo con il contributo di due religiose. Di questo Lari, come rievoca nell’intervista, soffrì molto, perché avrebbe voluto andare a scuola come i suoi vicini di casa: «io ho sofferto tanto quell’anno che non ho potuto andare a scuola sai perché Liliana, Vellani s’ha tutta la stessa età Liliana stava vicino a casa mia si stava vicini noi di casa vedevo che lei andava a scuola e io non potevo andare perché rimanevo a casa a guardare la mi’ sorellina piccina» (m. 53.23 e ss). Da questo punto di vista, il contributo della parrocchia risultò fondamentale, in quanto garantirono l’istruzione elementare in un luogo che le scuole pubbliche non servivano. Purtroppo, con il trasferimento della suora altrove, la pieve non poté più garantire il servizio e la scuola venne chiusa: Lari, perciò, si arrestò alla quarta elementare, senza completare il ciclo. Il suo percorso di studi si è svolto quindi tra il 1943 e il 1946, negli anni dell’occupazione tedesca, della conclusione degli eventi bellici e nei primi mesi della Repubblica (de Giorgi 2016). Di quegli anni Lari ricorda soprattutto la paura per il bombardamento degli americani e la fuga verso il rifugio che coinvolgeva tutta la famiglia. La radio era l’unico mezzo per restare aggiornati sulle notizie della guerra (Bravi 2021).

La scuola era molto lontana da casa sua, circa sette chilometri: ogni giorno Lari impiegava un’ora e mezzo ad andare e tornare. Restava lì anche per pranzo e nel primo pomeriggio: dopo aver mangiato tutti insieme ciò che avevano nel panierino, gli alunni passavano in chiesa a pregare e, quindi, le attività risultavano diversificate a seconda del genere: «poi si pranzava a scuola portandosi nel panierino il pranzo e alle due le bambine si andava da una suora che ci insegnava a cucire a rammendare a fare e i maschi tornavano a casa e cominciavano un po’ i compiti perché a casa s’arrivava tardi io invece la sera avevo da fare anche i compiti» (m. 3.31 e ss). I maschi tornavano in classe, dove potevano svolgere i compiti per il giorno dopo; le femmine imparavano a cucire, a ricamare e a fare la maglia sotto la sorveglianza di una seconda religiosa. Le alunne perciò, a differenza dei maschi, erano costrette a svolgere i compiti per casa da sole, la sera, quando tornavano a casa; un’incombenza gravosa soprattutto per chi abitava lontano, come Lari, che spesso restava sveglia fino a mezzanotte per studiare (de Grazia 1992). Evidenti, come ricorda la videointervistata, le differenze sociali, in quanto la scuola era frequentata anche dai figli degli artigiani e del fattore, che disponevano, ad esempio, del thermos dove poter mangiare i cibi riscaldati. Per scuola lei e il fratello, che frequentava le lezioni con lei, mangiavano invece pasti freddi – salame, affettati, e schiacciate.

La videointervista descrive anche gli spazi scolastici, molto ristretti e abbastanza precari. La pieve aveva infatti a disposizione solo una stanza e un’insegnante: la suora gestiva quindi una pluriclasse dalla prima alla quinta elementare. Questa strutturazione aveva, per eterogenesi dei fini, facilitato Lari, in quanto le fu possibile passare direttamente in seconda e svolgere il programma dei primi due anni in uno solo, anche se ricorda quei mesi come caratterizzati da un impegno scolastico piuttosto gravoso. La giornata scolastica si svolgeva in silenzio, ascoltando la lezione della maestra e senza rivolgere parola ai compagni di classe. Ricorda però un’uscita con il pievano, che un giorno li condusse a Livorno a vedere il mare. Un momento particolare per lei fu rappresentato dal ritorno del padre dalla guerra e dalla visita che gli fece un suo amico, tenente e avvocato a Viareggio, che, per riconoscenza, decise di regalare una piccola vacanza a lei e a suo fratello nella città versiliese: di quei giorni ricorda soprattutto il gelato che poté mangiare in un caffè di Viareggio, e che per lei restò un momento indimenticabile.

Nel prosieguo dell’intervista, Lari spiega di aver lavorato come sarta, perché, dopo la conclusione degli studi, è andata a lavorare come apprendista. Dopo la guerra, conclude, le condizioni economiche della famiglia migliorarono a tal punto che il padre poté comprare un frigorifero e una macchina da cucire per lei. Avrebbe desiderato proseguire gli studi e continuare con la scuola d’avviamento, ma i genitori preferirono investire le potenziali risorse sui figli maschi, in quanto, nella cultura contadina (e popolare) dell’epoca, il capitale umano acquisito dalle figlie sarebbe stato disperso con il matrimonio. Anche davanti a due maestri che cercarono di convincerlo a iscrivere la figlia al corso d’avviamento (che sarebbe rimasto attivo fino alla L. 1859/1962 istitutrice della scuola media unica), il padre rispose: «ma guardi mi dispiace non mandarla a scuola perché lei avrebbe studiato bene ma io c’ho un maschio e non ho possibilità studiare fo studiare il maschio perché le donne poi che vole poi si sposano e tutti i sacrifici che poi fo io per le femmine vanno via» (m. 1.02.59 e ss).

Fonti

Fonti bibliografiche:

L. Bravi, La radio a scuola: da Eiar alla webradio in tempo di Covid. Dalla propaganda ad occasione di formazione comunitaria, “Annali online della didattica e della formazione docente”, n. 13, 2021, pp. 150-64.

F. De Giorgi, La Repubblica grigia. Cattolici, cittadinanza ed educazione alla democrazia, Brescia, Morcelliana, 2016.

V. Grazia, Le donne nel regime fascista, Venezia, Marsilio, 1992.

 

 

Fonti normative

Legge 31 dicembre 1962, n. 1859, Istituzione della scuola media statale (GU Serie Generale n. 27 del 30-01-1963), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1963/01/30/062U1859/sg

 

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