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Lapide a Bernardino Bolasco a Roma (1970)

Editore:
EUM – Edizioni Università di Macerata
Luogo di pubblicazione:
Corso della Repubblica, n. 51, 62100, Macerata (Italia)
Codice ISSN:
2785-3098
Autore della scheda:
DOI:
10.53218/659
Scheda compilata da:
Valentino Minuto
Pubblicato il:
30/12/2021
Committenza:
Comune di Roma
Data di inaugurazione:
16 dicembre 1970
Occasione commemorativa e/o celebrativa:
Centenario delle prime scuole elementari comunali di Roma
Materiale:
Marmo

Ubicazione

Indirizzo:

Via di San Teodoro 42
00186 Roma RM
Italia

Lazio
Dettagli sull'ubicazione spaziale:
La lapide è posta sulla facciata di Palazzo Cartoni, sede della prima scuola elementare comunale maschile di Roma
Testo dell'iscrizione:
IL 16 DICEMBRE 1870
IL
COMUNE DI ROMA
APRIVA IN QUESTA SEDE
LA SUA PRIMA
SCUOLA ELEMENTARE MASCHILE

NELLA RICORRENZA CENTENARIA
NE RICORDA IL MAESTRO E DIRETTORE
BERNARDINO BOLASCO
ROMANO
COMBATTENTE PER L’INDIPENDENZA ITALIANA

ROMA 16 XII 1970

Nella Roma preunitaria le scuole erano poste sotto il controllo del clero. Il 20 settembre 1870 cadeva lo Stato Pontificio. Meno di tre mesi dopo, il 16 dicembre 1870, Roma, prossima alla proclamazione a capitale del Regno d’Italia, assistette all’apertura – nello stabile costruito nel 1868 da Antonio Cartoni, in Via de’ Fienili (oggi Via di San Teodoro) – della prima scuola elementare comunale maschile, diretta dal maestro Bernardino Bolasco. Lo stesso giorno – nei locali ceduti dalle Oblate Benedettine Olivetane, in Via di Tor de’ Specchi (oggi Via del Teatro di Marcello) – iniziarono le lezioni nella prima scuola elementare comunale femminile, sotto la direzione della maestra Clara Francia Chauvet. Fu il prof. Luigi Volpicelli, in vista del centenario delle prime scuole elementari comunali di Roma, a proporre – in un contributo pubblicato nella Strenna dei Romanisti del 1970 – di onorare la memoria del Bolasco e della Francia Chauvet. La Municipalità capitolina rispose all’appello del pedagogista: nella ricorrenza centenaria, caduta il 16 dicembre 1970, ciascuno di questi due pionieri dell’insegnamento laico nella Capitale fu omaggiato con una targa marmorea. La lapide che «ricorda il maestro e direttore Bernardino Bolasco» fu posta a segnare l’edificio in cui cento anni prima «il Comune di Roma» aveva stabilito «la sua prima scuola elementare maschile» (per la lapide a Clara Francia Chauvet si veda la relativa scheda). Quello stesso giorno, inoltre, Adriano Mazzarello, assessore alle Antichità e Belle Arti, depose per conto del Comune una corona di alloro sulla tomba di Bolasco al Verano.

Commemorato

Bernardino Bolasco

Bernardino Bolasco nacque a Roma il 7 aprile 1831. Nel 1848, come arruolato nelle forze armate pontificie, partecipò alla prima guerra di indipendenza. Nel 1859, volontario nell’esercito sabaudo, fece parte del corpo di spedizione che sottrasse al papa le Marche e l’Umbria. Congiuntosi all’esercito garibaldino al Volturno, fece anche la campagna del 1860-1861. Alla fine della guerra, compromesso dall’adesione alle truppe sabaude, non poté rientrare a Roma. Stabilitosi a Genova, conseguì la patente di maestro di grado superiore e quella di insegnante di lingua francese nelle scuole tecniche. Nel capoluogo ligure entrò di ruolo nelle scuole elementari comunali sul finire del 1866; ebbe anche l’incarico di insegnamento del francese nel corso tecnico del Collegio Convitto-Commerciale Arzeno. Per l’a.s. 1868-1869 ottenne una menzione onorevole dalla Giunta municipale genovese. Dopo la breccia di Porta Pia fece ritorno a Roma. Fu subito nominato maestro e direttore della scuola elementare maschile di Via de’ Fienili (oggi Via di San Teodoro) – la prima a essere aperta dal Comune di Roma dopo l’annessione dello Stato Pontificio al Regno d’Italia. Nel 1871 gli furono anche assegnate due succursali, l’una in Piazza San Giovanni Decollato e l’altra in Piazza S. Maria in Campitelli. Nel 1873 gli fu affidata la direzione della scuola elementare maschile di Via dei Foraggi, poi trasferita in Via Sant’Angelo in Pescheria, dove rimase fino al 1888. Nel 1885, su proposta del Ministro della Pubblica Istruzione, fu insignito del titolo di cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia; nel decreto di nomina lo si qualificava come «maestro e direttore delle Scuole elementari del Comune di Roma». Trasferìtosi a Genova dopo il collocamento a riposo, vi morì il 10 aprile 1907.

Fonti bibliografiche:
  • Ordine della Corona d’Italia, «Gazzetta ufficiale del Regno d’Italia», n. 27, 3 febbraio 1886, p. 519
  • L. Volpicelli, Le prime scuole e i primi insegnanti a Roma, nel 1870, «Strenna dei Romanisti», vol. XXXI, 1970, pp. 439-457
  • L. Volpicelli, Il primo periodo genovese di Bernardino Bolasco, «Strenna dei Romanisti», vol. XXXII, 1971, pp. 391-398

Fonti

Fonti bibliografiche:
  • L. Volpicelli, Le prime scuole e i primi insegnanti a Roma, nel 1870, «Strenna dei Romanisti», vol. XXXI, 1970, pp. 439-457
  • L. Volpicelli, Il primo periodo genovese di Bernardino Bolasco, «Strenna dei Romanisti», vol. XXXII, 1971, pp. 391-398
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