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Lapide a Ferrante Aporti a Cremona (1927)

Editore:
EUM – Edizioni Università di Macerata
Luogo di pubblicazione:
Corso della Repubblica, n. 51, 62100, Macerata (Italia)
Codice ISSN:
2785-3098
Autore della scheda:
DOI:
10.53218/2067
Scheda compilata da:
Valentino Minuto
Pubblicato il:
31/12/2022
Committenza:
Comune di Cremona
Data di inaugurazione:
1 novembre 1927
Occasione commemorativa e/o celebrativa:
Centenario dell’istituzione del primo asilo infantile aportiano a Cremona
Materiale:
Marmo
Stato di conservazione:
buono

Ubicazione

Indirizzo:

Piazza del Comune
26100 Cremona CR
Italia

Lombardia
Dettagli sull'ubicazione spaziale:
La lapide è posta all’interno della Loggia dei Militi sulla Piazza del Comune
Lombardia

Indicizzazione e descrizione semantica

Livello scolastico:
Lingua:
Identificatori cronologici:
1920s
Testo dell'iscrizione:
FERRANTE APORTI
APOSTOLO DELL’INFANZIA
PRIMO FONDATORE DEGLI ASILI IN ITALIA
VATICINÒ
NELL’EDUCAZIONE DEL POPOLO
LA RINASCITA
POLITICA DELLA PATRIA

IL COMUNE DI CREMONA
I NOVEMBRE 1927 – ANNO VI°

In occasione del centenario dell’istituzione del primo asilo infantile aportiano a Cremona, in città si costituì un Comitato esecutivo delle feste aportiane previste per il I e 2 novembre 1927, presieduto dal vice-podestà di Cremona Galileo Agnoli, già assessore all’istruzione, di cui facevano parte il direttore generale delle scuole elementari Adolfo Morandi, il direttore della rivista «Voce delle maestre d’asilo» Giacomo Merendi, la preside dell’Istituto Magistrale Ottavia Cicogna e gli insegnanti Ester Sacerdote, Cleofe Leggiadri, Carlo Barberis e Mario Denti. In questa ricorrenza, diversamente da quanto avvenuto nel 1891 in occasione del I Centenario della nascita di Aporti, Cremona puntava ad avere un ruolo centrale, come aveva già precisato l’8 gennaio 1927 Andrea Franzoni nel fascicolo della rivista «Pro Infantia»: «Ancora una volta io indico Cremona come sede veramente appropriata di questa celebrazione. A Cremona l’Aporti svolse l’opera sua, a Cremona aperse il primo Asilo il 15 novembre 1827 e il secondo e il terzo asilo – per così dire modello – nel 1831 e nel 1833 […] Da Cremona, e precisamente dalla Tipografia dei Fratelli Manini, uscì nel 1833 il Manuale di educazione e ammaestramento per le scuole infantili dell’Aporti. Istituzione e manuale di educazione infantile che da Cremona si diffusero, malgrado l’ostilità e la persecuzione di governi retrogradi, traverso a tutto il paese» (A. Franzoni, 1927, p. 5). Il 13 settembre 1927 il Podestà di Cremona invitò il Ministro della Pubblica Istruzione Pietro Fedele a partecipare di persona alle celebrazioni previste a Cremona «che prima vide sorgere un secolo fa gli asili d’infanzia» per concludere degnamente le onoranze decretate dal Governo Nazionale all’insigne pedagogista «che presagì nella risurrezione morale della gioventù italiana la rigenerazione della Patria oppressa dallo straniero e avvilita dalle discordie interne» (ASCR, Cassetta n. 319). Il Ministro Fedele non prese parte alle celebrazioni, ma inviò in propria rappresentanza il sottosegretario all’Istruzione, Emilio Bodrero. Le celebrazioni ebbero inizio il I novembre 1927 con la rassegna delle scolaresche cremonesi in Piazza del Comune e il ricevimento nel Palazzo del Comune, dove erano presenti il ras Roberto Farinacci, il podestà Giovanni Bellini, Galileo Agnoli e il presidente dell’Ente comunale degli asili Erminio Fumagalli, insieme agli ispettori scolastici provinciali e ai rappresentanti dell’Associazione Fascista della Scuola e dell’Associazione nazionale della scuola primaria. Terminato il ricevimento, le autorità discesero nei portici sottostanti per scoprire il ricordo marmoreo. Lì Andrea Franzoni, «a nome del Provveditore agli Studi e per incarico del Comitato centrale aportiano, pronunciò le seguenti parole: “Sono lieto di scoprire, davanti a V.E. questo marmo che ricorda l’abate Ferrante Aporti, illustre figlio di questa città, per tanti anni abbandonato e specialmente prima dell’avvento del Fascismo, quando una pedagogia materialistica vietava allo spirito di elevarsi alle più nobili idealità. Oggi, per merito del Governo fascista, la scuola italiana ha assunto una concezione più vasta e sublime, ispirandosi a quel sentimento religioso che, scaturendo dal dolce Vangelo, fu guida costante di Ferrante Aporti, traduce mirabilmente il motto di Cristo: Senite parvulos venire ad me. Quando nel [1891] si svolse il centenario della nascita di Ferrante Aporti, vi fu chi affermò che la manifestazione non poteva avere carattere nazionale, in quanto i reggitori di quell’epoca non permettevano di riconoscere le dottrine di questo apostolo dell’infanzia. Oggi, invece, il Governo di Mussolini, il solo degno di celebrare questo Centenario, vuole che tutta Italia si associ alle solenni manifestazioni per trarne l’ammonimento che inciti a sempre meglio prepararsi per i destini della Patria”» (Il primo centenario della fondazione degli Asili, 2 novembre 1927, p. 4). La rilettura in chiave politica della pedagogia aportiana, del resto, appariva già chiara all’interno dell’epigrafe incisa nella lapide, che presentava Aporti come un anticipatore del fascismo, il quale aveva vaticinato come «la rinascita politica della patria» discendesse direttamente dall’«educazione del popolo», cui il regime andava dedicando in quegli anni sempre più risorse al fine di produrre consenso. Le autorità si spostarono dunque in corteo verso il Teatro Ponchielli, accompagnate dalla banda comunale, dove si tenne la commemorazione ufficiale e il banchetto d’onore conclusivo. Le celebrazioni proseguirono il 2 novembre nel salone del Palazzo Cittanova con il Convegno nazionale delle educatrici dell’infanzia, cui intervenne in qualità di oratore principale Ernesto Codignola, e successivamente con la visita all’asilo infantile fondato da Palmiro Martini nel 1912, fiore all’occhiello dell’istruzione pubblica cittadina. La nuova lapide introdotta nel Pantheon cittadino si aggiungeva a quella precedente apposta sulla facciata della casa di Aporti, al civico 13 di via Palestro, che recitava: ABITÒ QUESTA CASA / DAL 1821 AL 1840 / FERRANTE APORTI / CHE DAVA A CREMONA / GLI ASILI D’INFANZIA / PRIMI IN ITALIA (A. Franzoni, 1927, p. 6), al busto dell’Aporti esposto nella sede del nuovo asilo infantile di via Bassa il 4 giugno 1876 in occasione della Festa dello Statuto, ma anche all’altra lapide che sempre in via Palestro ricordava «IN QUESTA CASA / FU APERTA / NEL 1828 / LA PRIMA SCUOLA INFANTILE / CONOSCIUTA IN ITALIA / DIRETTA DAL SACERDOTE / ALESSANDRO GALLINA», il quale in seguito alla pubblicazione di alcuni cenni sulla prima scuola infantile a Cremona sugli «Annali Universali di Statistica», che gliene attribuiva tutti i meriti, aveva scritto al compilatore Francesco Lampato chiedendogli di rettificare, in quanto trattasi di «un onore che mi si vuol attribuire mentre è ad altri dovuto» (Discorso per linaugurazione del busto dellAporti, 1876,  p. 21).

Commemorato

Fonti

Fonti archivistiche:
  • Archivio di Stato di Cremona (ASCr), fondo «Comune di Cremona», Categoria n. 5 «Beneficenza», Cassetta n. 319 – classifica 11 – anno 1865-1946 «Centenario di Ferrante Aporti (1927)»
  • ASCr, fondo «Comune di Cremona», Categoria n. 32 «Oggetti vari», Cassetta n. 1811 – classifica 17 – anno 1868-1946 «Comitato per le onoranze a Ferrante Aporti»
  • ASCr, fondo «Prefettura di Cremona», serie «Gabinetto», b. 47, fasc. 10.4.35
Fonti bibliografiche:
  • Cenni sulla prima scuola infantile stata aperta a Cremona, in «Annali Universali di Statistica», vol. 47, 1836, pp. 192-194
  • Discorso per l’inaugurazione del busto dell’Aporti e del nuovo asilo in via Bassa letto il 4 giugno 1876 dal prevosto Carlo Tessaroli, Tipografia di Giuseppe Feraboli, Cremona, 1876
  • Andrea Franzoni, Per il centenario aportiano, in «Pro Infantia: rivista per asili e giardini», n. 11, 8 gennaio 1927
  • «La voce delle maestre d’asilo», XXIII, n. 20, 17 marzo 1927
  • M.D., Il fondatore degli Asili d’infanzia sarà commemorato martedì dal Sottosegretario all’Istruzione, in «Il Regime Fascista», 29 ottobre 1927, p. 4
  • La libertà educativa e la salvezza degli asili invocati dal convegno di educazione infantile, in «Il Regime Fascista», 3 novembre 1927, p. 4
  • meriti dell’apostolo degli Asili saranno ricordati martedì dall’on. Bodrero, in «Il Regime Fascista», 30 ottobre 1927, p. 6
  • Il Congresso degli Asili Infantili inaugurato a Torino da S.E. Bodrero, in «Il Regime Fascista», 30 ottobre 1927, p. 7
  • Il primo centenario della fondazione degli Asili. Ferrante Aporti commemorato dal Sottosegretario all’Istruzione, in «Il Regime Fascista», 2 novembre 1927, p. 4
  • Angiolo Gambaro, Ferrante Aporti, in «La Nuova Scuola», IV, n. 35, 19 giugno 1927, pp. 555-558
  • Andrea Franzoni (ed.), Il centenario aportiano: numero unico, La Scuola, Brescia, 1927

 

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