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Bocciare di proposito. Memorie d'infanzia

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/1363
Scheda compilata da:
Chiara Martinelli
Pubblicato il:
21/06/2022
Nome e cognome dell'intervistatore:
Angela Caraglia
Nome e cognome dell'intervistato:
Melissa Caraglia
Anno di nascita dell'intervistato:
1955
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola primaria
Data di registrazione dell'intervista:
4 maggio 2020
Regione:
Toscana

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1960s

buongiorno a tutti io sono ministra caraibi oggi sono in compagnia di mia zia che ha gentilmente ha consentito questa intervista attraverso la quale ripercorreremo le tappe della sua infanzia allora si è intanto può iniziare a presentarti presente ciao a tutti sono angela carraia e sono nato il 24 10 55 orta nova provincia di foggia allora egli scrive la mia vita io sono qui come lista che mia nipote e viviamo in questa casa dopo tanti traslochi siamo qui tutti insieme in via magari organizzare la solo tiriamo tutti insieme però per prima mi devi ad ortanova quando eri più piccole altro esempio se ecco raccontaci come sei arrivata qui in tasca allora siamo arrivati qui in toscana perché laggiù dove c'eravamo eravamo non avevamo lavori anche perché il mio babbo è stato sposato due volte sì che con la prima volta anche due figlie che io ho sempre considerato come mie sorelle io ero la prima i geni la primogenita della seconda moglie e dopo di me c'era anche una sorella un'altra sorella e niente e dopo tanto tempo tanto tanto tempo tanti anni è nato e giorni che sarebbe bobo della mela me ne vado beh allora avete 6 statali a ortanova siamo stati da e allora nel 1958 i miodio sono nate del 55 che nel 1958 mio babbo decise di di perdere questa decisione con un mero piccola nel 1959 di mese di ottobre ci siamo e siamo traslocati queen santa maria a monte via del bruno in una piccola casa poi si cresceva il mio babbo di che non si poteva più vivere in una piccola casa così che nel frattempo decidere comprarne un'altra sempre nel comune di santa maria a monte ma via mariani è una grandissima casa contatta tesa perché noi avevamo anche gli animali che dagli animali mucche regole corridoni dove noi i maiali addirittura regole maiali possibile dalle mucche si ricavava notte e dagli altri e dall'arte animali si faceva maggio calma chiamante tutto in casa si faceva tutto casa ci sia tanta vigna dove si faceva il vino e niente questa era la nostra come mai il tuo babbo ha deciso di trasferirsi in toscana è preciso e tassisti in toscana perché la giunta i nostri posti c'è poco lavoro eravamo tutti bimbe e lavoro delle donne c'è poco allora loro trovare un lavoro qui la mia mamma da via sempre in santa maria a monte appoggio a fare le granate il mio babbo faceva sempre fatto male è un lavoro era un lavoro faticoso andavano via la mattina trattavano alla sera siamo riusciti andare avanti e poi questa piacevole durante il giorno quando si giocava tanto animali ma vedevo gli amici si giocava perché la casa dal grandissima mia mamma nella sorrisi siamo state quattro sorelle vicende ci siamo cresciuti la prima che era più grande poi la seconda e io era la terza e il latte né sorella dietro di me che ero la quarta siamo cresciute a vicenda e ci siamo uno dei beni come sorelle perché mi babbo non ho mai fatto non ci ho mai detto che eravamo solo in lastre sono sempre voluto bene come sorelle noi l'abbiamo capito che eravamo sorellastre quando ormai eravamo già grande perché è normale si portava tutte come del babbo e lui si spiegò che quelle due bimbe lì erano della sua prima moglie però viene comunque senza riunita per benessere n sì questa casa questa casa dove c'erano screening questa casa ecco com'era questa casa questa fase era molto grande come ho detto se avevamo la nostra camera a camera cameron ha perché ci stava un quattro bimbe il nostro armadio e impunture un angolo il mio babbo cervello fatto moore andata bene a mano ma le aveva fatto scegliere l'ha costruita anche un piccolo bagno e un magna tutto per voi quindi è quello di una camera e dove si sapeva lo scaldabagno che luce perché quel tempo c'era solo quello e la nostra doccia non ci avevamo la vasca però se avevamo tutti i nostri bisogni mario dove ci si metteva tutti i panni la nostra finestra ci sapeva di tutti noi eletti come erano ti era 93 bimane dormivamo tre bimbe non lei perché la grande inverno e in una una o due dominio nella tolentino ii come la sera civili ma poi fare bene quindi voi avevate una camera tutta per voi poi c'era la camera dei vostri genitori si si entrava si montava le scale su c'era la camera a te due camere una dei nostri genitori è un bagno più si che ognuno ci aveva le sue camere suo bagno o si sceglieva gli scali e ci sapeva da cucina che dalla cucina si entrava nella nostra camera cameron a noi l'avevamo detto in cucina tipo il frigorifero ce l'avevate ma allora in cucina se avevamo visione frigorifero piccolo perché era piccolo però si trova di tutto ci bastava poi siccome a cucinella grandissima avevano il nostro stereo con le nostre cannes dischi che a quel tempo c'era disco c'era disk la radio che si girava e si metteva il disco mangiarli in luce all mangia disco disco proprio dove bracciolo poi ci avevamo un grandissimo camino dove noi l'asilo o ci si metteva d'inverno ci mettevamo lì si aspettava le 9 le otto e mezza c'era il nostro caro tech si guardava carosello dopodiché giovanni dalle turche si devono andare a scuola la mattina quindi il tuo babbo dal comparto a televisione di assumeranno la televisione si la televisione ci ho mai fatto mancare perché eravate essendo tutte bimbe non si poteva poi a quel tempo si andava da chi aveva televisore oppure se andava al circolo sardo donne il babbo non arriva a piacere se invece agito di notte e quindi mela con gran pare quindi guardate il carosello la rosello che però vi invierà una soddisfazione il carosello che si aspettava calimero si aspettava tale tutti i cartoni perché prima non è come ora le reclame e 3 st facevano la sua è suo fermi e poi facevano alle lame sì che non si guardava questo carosello tra qui e possiamo aver letto ok e senti i panni dove le navate i panni niente i bagni non avendo lavatrice non avendo niente lecis aveva aveva fatto che potrà nella vallata perché carla casarano c ma poi si arriva tutta la terra e in fondo ci sapeva atti campi noi si chiamava la vallata dove c'era un pozzo dapprima e segnava appende cos'è chi però serve che i miei genitori lavoravano noi eravamo bimbe e bobo decide di metterci un motore col motorino da si tirava sull'acqua si metteva nelle grosse con che vi si l'avete una moglie pane e poi si levano di si stendevano come sempre invece per la spesa certi con alimentari dove la spesa si andava questi signori hanno delle persone fantastiche perché ci hanno almeno io li ho sempre visti come miei nonni che non ho mai conosciuto perché loro sapevano che si rimaneva sole a casa sicché quando si passava di lì ci si chiamavano uscita vano il dolcetto ci davano eno delle persone fantastiche e non è un piccolo alimentari che bene o male ci ha sempre aiutato quindi andateli a comprare le cose cominceranno super non c'è niente a quel tempo e anche se c'erano i bambini come si faceva certo perché dovete andare come ok e allora quando non andavi a scuola poi dopo passiamo a parlare della scuola quando non devi andare a scuola cosa facevi a casa chiamato sarebbe quando non si dovrà andare a scuola noi ci si divertiva detto come tanti animali poi ci sapeva calcaterra che il mio babbo bene o male quando lavorava aveva il barroccio che noi lucidità va dentro attaccava il turno perché quel tempo c'era su è così ora sky ci portava nella terra in padule dove piatta manca dunque si trattava gadur così non ci si divertiva il babbo la mamma lavora una protezione va a scuola e poi si divertiva a giocare nei campi rincorrersi oppure sanità va a loro fare quando c'e raccoglie lo si sa che dava poi si portava a casa sento ma ci si divertiva con poco perché a quel tempo non c'era niente per divertirsi per oggi siamo divertite certamente allora parlando invece della scuola partiamo la scuola l'asilo non c'era lui e che non c'è a quel tempo penso che non ci sia neanche stato l'asilo qui nella zona di cesetti è nato molto dopo quello che ero già grandina qui è iniziato con le scuole elementare o la mafia natalizi con le scuole elementare sia né me la mia nella mia zona soggetti voglio dire con con le mie sorelle prima andavano le mie sorelle poi quindi quando eri piccolo che voglio andare alle scuole elementari cosa ti facevano cosa facevi se comunque i tuoi genitori lavoravano niente io ci avevo una signora che veniva ii e stava lì con noi e poi andava via oppure c'era una lingua e l'anziana di sopra la casa nostra una signora anziana che lei non avendo figli si era attaccata a noi che poi il vicinato era molto era tutta gente anziana che bene o male si si adottavano si può dire perché eravamo molto piccole e ci hanno adottato si può dire si aiutavano si sa però che i nostri genitori non c'erano sì che venivano li avete ragione se si era mangiato come eravamo proprio quando la signora queste signore ok allora detto che la scuola elementare era vicino alla 21 nel paesino qui accedere per stiamo se quindi come andare a scuola a piedi noi a scuola se andava dopo aver accudito agli animali come ho detto nei miei genitori lavorando noi si doveva prima accudire gli animali portare il latte non sull'altare tutte le mattine passava sì ma la strada che a quel tempo le strade non erano scortate come adesso e non tutti buche quando pioveva eravamo nelle buche e si doveva stare attenti dove si metteva piedi perché sono e allora niente noi si andava a piedi perchè a quel tempo mezzi pubblici non ce ne erano se andava a piedi si deve fare 7 800 metri a piedi poi si arrivava a scuola dove c'era la nostra bidella che anche la erano signora molto anziana si sa che ci accoglieva ci portava in classe c cappotto sul lettino e poi come si svolgevano la giornata beh quella navate c'era questa bidella di accoglieva riporta manca in classe nelle i primi anni che eravamo piccoli una signora una maestra teneva solamente due classe perché essendo piccoli si doveva insegnare a leggere ci devono insegnare a contare che a quel tempo si contava con gli stecchini fatti di legno per i festini e allora c'è mai viste che ritenevano assolutamente 2 class la prima e la seconda poi niente si andava quando poi si cresceva terza quarta e quinta e l'ho vissuta insieme ad altre classi che erano un po più grandi che si studiava quindi avevate una maestra unica si innamora tutto vi faceva tutto e teneva la prima e la seconda se non ha mai né ora merita un'altra maestra tenere la terza la quarta e la quinta seguite quando è in terza condivide vi diciamo una lezione con la quinta sei mesi estiva la maestra questa volta senti digestiva che bene o male bene che ben si che eravamo anche tanti alunni il sistema è abbastanza bene perché spiegandola alla terza la porta perché questa fa sentire quando spiegava alla quarta la quinta poteva ascoltare quando lo si finiva si ascoltava quello che sì ci siamo trovate anche un po vantaggiato in queste cose perché arrivando in quinta con quota noi già avevamo capito quello che si doveva fare e come la scuola era grande c'erano mente a una scuola era era stilizzati solamente tre aule e il nostro bagno maschi e femmine grandissimo queste tre aule che le note e se le maestre per esempio non ce la faceva perché eravamo c'erano anche degli anni che eravamo tanti ragazzi allora una classe andava di un'altra aula però bene o male siamo sempre e che le classi erano miste maschi e femmine si sempre state miste i maschi e femmine non ci si trovava bene tutti insieme perché eravamo tutti i bambini di che non avevano tanti vizi non avevamo da dire niente perché venivamo tutti dalla campania dalla vita marina contadina che era bellissima quel tempo che all annuncio più valore per caserta certo vedere il mio valore e poi senti tipo durante la ricreazione allora noi la mattina andavamo classe si faceva due ore di lezioni perché la diocesi faceva ricreazione lasciando integrazione quando eravamo piccoli riuscivamo perché questa scuola era immersa nel parco sud in un grande parco c'era alberi c'era pieni e invece si divertiva perché bene o male anche prima e seconda si andava fuori poi si giocava a rimpiattino uno due tre stella oppure a girotondo quando ricevevamo annoiate la maestra si metteva lecce ci leggeva le favole ci faceva divertire almeno fino alle 1 di spolli ed entra anche se si faceva la tua condizione poi si tornava a casa di lanciare a tempo pieno no tempo pieno nella scuola è solo una mascherina solo la mattina sono la fontina e come tipo attrezzatura le penne quaderni queste cose qui arriva la scuola oppure dovevate comprare per casa si compravano velo a scuola a quel tempo c'era il calamaio sul banco ogni bambino è un calamaio l'inchiostro se lo fuggiva da tutte le la scuola la pena col pennino bisognava comprare la gomma che tutte le volte si cancellava celano buco grosso perché con la voce l'africano ci si aveva la si chiama la lastra di oblio sugar inchiostro di stop comunque da principio specialmente i due bambini scrivendo con l'inchiostro non era maturata allora si inzuppava tutto nell'inchiostro ci impegniamo purtroppo la maestra però poco tempo siamo riusciti a quindi quello che lo forniva la scuola lascia la cascola il karama e con soli 7 che era è messo direttamente sul web sono il banco invece a casa a casa con però si comprava oppure si faceva scrivere con le penne quelle cancellabile che si cancellavano e se si sbagliava senza fare buchi e poi tipo i libri di portare con la cartella avevo uno zaino i libici avevamo la nostra cartella la cartella a quel tempo c'era la cartella con tutti i libri i nostri modelli che poi c'erano tanti libri la lettura geografia scienze e matematica aritmetica era tutta un libro che sarà due libri quaderni che poi il ritmo etica si faceva su quelle tematiche quello che si faceva tutta la sua danari che non c'era tante scelte degli individui quaderni senti in classe c'è il crocifisso scontro d'alta classe la crocefisso è sempre stato perché bene o male anche se non si faceva da religione a quel tempo dal nostro grandissimo parroco che veniva una volta un'ora una settimana al giorno e ci faceva il nostro caterino poi per fare la comunione siamo dovuti andare dal nostro parroco che avalon c'è le catechiste come una lui spiegava tutto come avveniva la religione tutto il resto però il crocifisso c'è sempre avuto e anche bello grande e noi la mattina si doveva dire anche l'app righe prima di iniziare la scuola mi facevano a mantenersi quando entrava non si alzava per bene si trova buongiorno facevamo seguito la tua voce ci faceva di la preghiera così iniziato a fare le elezioni elezioni e quindi non era lei che mi spiegava religione qua non veniva poi j prete il prete e invece educazione fisica lo facevate l'equazione fisica no perché noi ma essendo che si andava fuori a fare leggi e le creazione bene o male si giocava si faceva sì che l'avesse ducazione fisica non c'è mai fatta ok e come vedresti che a scuola a scuola non c'era un'altra scelta di investimenti perché noi sotto si sapeva che ci mette le scarpe e sistema avrà due di vestiti i vestiti né che c'era gran cambio però sopra si metteva il nostro beniamino nero per tutti meno che tutti ne il collettino bianco e cerchino celeste e tutti uguali noi si vestiva tutti uguali amanti che alla fine basket e miccoli non ero e guai se non che non ci aveva fiocco per forza per forza si offre correte se lo volevano per forza per forza e invece tipo se c'erano delle occasioni speciali magari c'era una comunione avevate dei vestiti vari più cari c'è speciali per quella situazione lì ma quando si faceva la comunione sensato per che prima andavano a scuola non siamo sempre una delle figu quale però quando si faceva la comunione noi bimbe avevamo un vestitino come l'expo come le spose tutte le pizze la nostra passatina i bambini invece ci avevano vestita da moventi però era bellissimo basta però tipo se dovevi partecipare e mente casa la comunione della sua sorella avevi un vestito diverso certo certo certo se se quando si andava alle feste ognuno aveva il suo vestitino un po più e legami che le scarpine bianche eravamo tutte diverse vestite i nostri capelli fatti eravamo un po diverse investitori rispetto a come quando andrà vive scuola scuola ma sento che vi lago nellina a quel tempo andava le gonnelle ai pantaloni non esistevano per noi donne e le bambine il ricordo sempre la nostra gonnellina fatta come gli scozzesi portafoglio il suo stilino quella non è passata non passano mai di moda singh se uno la mettevo io le vittime di misurelli giova si sono scambiati a varie tv come stanno si ok e allora la messa mi dava compiti per casa da svolgere se molti compiti perché e serve come dicevo prima tante classe insieme a volte ci dava anche compiti che noi che lei non ci aveva spiegato però non è che ci puniva perché non si erano svolti perché sapeva bene o male che non si riuscivano a farmi però ce le dà una compiti a volte secondo questi a scuola non ce la facevamo finire fini una casa ok e quando arrivava a casa quindi facevi la lezione si ritrova cassa si mangiava perché ci dovevamo fare all lasciava contro la mamma si faceva da noi niente a quel tempo c'era problemi di mangiare perché per feste di natale si ammazzava il maiale si che la carne scena la pasta tante vole pari si faceva in casa la pasta anche se chi la roba di cava niente quando si metterà si mangia ma e poi si svolgeva subito i compiti per poi incontrarsi con nostri amici e giocare perché bene o male qualche amico c'era sempre nel diritto né essendo noi è meglio una casa molto grande posto scena perché poi accanto a questa casa nostra c'era un'altra casa che bene o male non ci abitava a nessuno però c'è una delle stanze non si giocava lì anche l'inverno e noi si passava il tempo con questi ragazzi bimbe perché avevo delle bambini che stavano anche lì lì sopra casa mia che tra vantavano il campo venivano bene ed è ancora matematica nancy e hai avuto delle amicizie particolari a scuola ma particolare proprio nel che mi è sempre stata nel cuore era una sola per ora non c'è più pagamenti comodi bene era l'amica del cuore la mia amica del cuore tutte le mattine noi prima di andare a scuola io passavo da casa a scuola sua mamma era lì faceva i boccoli con il felino caldo io aspettavo e la sua mamma ci ringraziava perché lei era una bambina bensì che abbia avuto che stava bene nella sorte però non l'ha mai fatto pesare a nessuno e così lei invece ce la faceva anche se poi nei periodi che non ci andava a scuola non la vedevo però in quel periodo lì per lì per noi c'era e c'è da sempre chi cercava è stata una grande una gran bella grave ma poi ci sei rimasto a milano che dopo la scuola no perché dopo la scuola lei ha preso a testate a questo marito era cambiato addirittura port dove poi si è ammalata di ok quindi so non è stata una si un'amicizia che non si può scordare e senti grandi gli anni di scuola ti è mai capitato di innamorarsi di qualcuno questo la bella domanda io che ero innamorata di uno che veramente sei mesi per cinque anni anzi 5 65 anni perché io poi in quinta bocciai perché molti bocciare dopo si parla anche questo dunque span aprile io questo ragazzo lo stato ha avuto nel cuore poi poi non ci siamo mai espressi così però a me mi piaceva tanto ora in ora che ben si che sta sempre nella zona di soggetti tra le parti di vini qualcuno serio simac il ceo di hp atrabiliare vi avevano inciso se li è tipo quando per esempio chiedevate la maestra andare in bagno se lo facevate magari anche di soppiatto per i quali noi si faceva sempre con l'educazione aveva maestre noi l'abbiamo sempre rispettate come una seconda mamma perché lei essendo anche anziane e non ci sono più però l'abbiamo sempre rispettate una addirittura che stava nella nostra zona era molto anziana la mattina d'inverno arrivava con lo scaldino con la brace dentro e ogni tanto chiamava un bambino per farselo riaccendere sì che non si dondolava dondolava della scuola perché non c'è riscaldamente con you're a questi serve una stufa a legna a scuola si aspetta una stufa di tutta la lega dentro gli faceva il cadore lena ogni tanto lei diceva come lo mettete un po di carbone mirò scardino quali si metteva al tampone polisse di accendeva non abbiamo sempre rispettato e quando si doveva andare in bagno noi si alzava la mano che si teneva ha permesso perché eravamo adunate cosine quindi rivolgeva the dandole del lei e lei sempre sante del derma si ricordi una volta che un bambino un po capriccioso perché sempre stato un bimbo ribelle si rivolge con cattiveria lunghi se il castigo e come si svolgevano le punizioni cosa facevano mai allora alle bimbe perché erano bimbe diceva la gonnellina te la mette tanto metteva dietro la lavagna con il viso rivolto a luglio che non doveva guardare nessuno dieci bambini in metteva del grand tour con terra e ci poteva mettere in ginocchio specialmente quelli che facevano il marachelle parecchio paese sì perché c'era anche una bambina con lui che la chiamavano era un po sporca michele tutti la venderà la maestra non voleva la mise in fondo il banco lei da sola perché non voleva che nessuno che l'ha fatta seno male però questi da era un po più grande tanto di noi perché lei veniva a scuola ma non imparava non imparava così che noi saltavamo alle liguri evan parole e niente questo bambino fu un po ribelle la troppo male distrutto però poi ce ne sono state tante quindi la messa lei sapeva gestire queste sino a 6 euro per mano in area erano però ribelli ribelli gestiva le sapremo gestire aiutato anche tanti bambini che te la ricordi la sua maestra io me le ricordo tutte e tre perché bene o male una sola una tradizione non mi ricordi di dover appellate due erano risalta un è a monte una felice 7 screen è la cioppa la norma so se tra l'altro in un altro erano malisse sarà che loro avevano famiglia anche loro e hanno ci hanno saputo intuire parecchio ma bene e allora abbiamo parlato delle punizioni è mai capitato di saltare le lezioni di non andare a scuola ma difficile perché bene o male se si saltava le lezioni quando si tirava casa non degna te perché poi si domandava cosa sarà fatto ante giorno e se arrivavo a casa amici giuliana l'ho fatta la lezione allora mi punivano loro decenni la maestra schema ci poteva saltare le lezioni che era impossibile per le elezioni quel terzo e se non ti puliva la maestra cioè noi genitori che ti bene ma anche se lavoravano però ti stavano dietro di loro in meno come ora magari che i genitori stanno sempre dalla parte del figlio e li difenda una somma lavorata anche nonno magari perché non potevano essendo è che noi non c'erano mai dovevano seguire i figlioli nella direzione del maestro metteranno alla maestà non è come ora che se tu dici ma amy figliolo no mi figliola non è vero loro non stavano a sentire stavano a sentire solamente quello che diceva ministro il tuo figliolo si è comportato così così così così e loro punti il primo film poi io ero figlioli mac e pc nomi figlio non è stato e davano ragionarci non ho assolutamente ascoltava non ama essere sempre mai capitato di essere magari pulito dai tuoi genitori perché non avevi dall'editore parecchie volte perché pensando ai giochi dei ragazzi non svolgevo la lezione si che arrivavano a casa perché loro e mi dice ma stasera dopo specialmente la sera quando l'ha incastrata voglia di tuffarsi contare fino a dieci specialmente quando facevo la prima io invece non sapevo perché mi mettevo bastoncini mano [Risate] e allora lui mi va di luisa melis gridava il ultima andava a letto senza cena queste forse sono era favero severo in quel lotto della scuola si perché non serve né leggi né scrive site volevano che figli va bene o male sapessero fare allora non erano estremi volevano che bene almeno giusto sapessero leggere scrivere forse quello saltato perché ora siamo quello che siamo perché saputo leggere scrive la loro severa dato che ci hai dato pari certo è la maestra quando doveva fare delle comunicazioni ai genitori come le faceva ma la maria agresta si chiama manda una lettera non o loro o addirittura come sapevo che i miei genitori non sapere di legge scrive allora siccome essendo tutti della zona o venivano loro a casa però io che mi ricorda non sono mai venuti perché io bene o male viene sfidata perché con tavola se ne accorgerà che non sapevi che non sapevi contano energica che è successo allora o andavano loro informarsi meno due volte prima che le pagelle andavano lo re si informano come lui segna nella scuola se sì che mi disse era uno delle marachelle tutto gesto e per le pagelle se arrivava a carbone ritenevano pagella con voti bellissimi ti davano dei premi i loro premi poi li non hanno mandato perché noi bene o male si è sempre lavorato come ciò che più ci potevano per una per la festa si facevano perché quel tempo le feste pasqua natale non è che regali regali legali come ora ci facevano dei regali un pò diversi si mettevano la terza nella casa ci mettevano un dolce in più e tutto il resto però diversi paesi l andavano loro gli dice 1 giorno e non i genitori non prenderle genitori e vedere le diceva la materia e mafiosa quando molto ansiosi aste ma anche perché sapevo che andava sempre bene però fu l'ultimo anno che come ho detto la finta che parliamo nell'ultimo anno chiara gara quindi anche se a quel tempo c'era lisa roma era quest'esame era un po tosti perché giustamente che dovevi svolgere perché quel tempo lesa ma c'era anche in seconda a anche in seconda seconda che ti e poi dalla seconda fase però quelle della seconda erano semplici che essendo non c'è la storia e la geografia in cera tutte quelle cose che ti dovevi quinta se eseguite ceramico in compito di inglese ed italiano uscivano matematica i professori erano sbagliate che mi disse il mio babbo quindi sedi a scuola alle medie non ti ci voleva ma danno perché essendo una bambina dicendole fi noi si va a lavorare e non mi si può se mandare allora che possa preciso il bari ha il compito italiano allora che bocciare balletto che per le chiavi e toni se sei stato bocciato e testerà vivi rifare la quinta vojo ho fatto la quinta ma nel mentre facevo la punta mio babbo mi di sora se bocciata oramai imparare un mestiere quindi non eri penisola per non ho fatto andava spagna dell'imparare a prima quindi che ha fatto ripetere l'anno sono nel frattempo dovevi anche impara tivoli che mi disse diploma della contabili brand quindi poi l'anno dopo le frizioni anno dopo il prezzo lo potevo passare anche l'anno prima ma non ce l'ho io allora loro io andai impara il mestiere che le mie mete oggi è tutto faccio male a me mi piaceva il mestiere della cassetta ya questa è una macchina e si faceva le maglie poi mio babbo mi disse guarda quel lavoro lipomo a finire non va bene allora vado a fare la giunta dice che o tutt'oggi lavoro questo lavoro effettivamente ma aiutato tanto perché ho sempre lavorato anche avendo finora dice ho sempre lavorato quindi è lavorato da quando aveva 9 anni vecchi fan dieci anni dalla quinta e del primo anno poi i boccioli andrea imparare dalla signora qui vissuta a che mancava da una signora si mandano a una fede il mestiere un anno dopo un anno che gli detti d'esame tutto il resto mi compro la macchina dopo sei mesi conta nulla che io lavoravo per conto mio quindi la piccola disco alla fine avevano indicato in mezzo a tanta dei lavori set i tanti anni infatti la macchinari a 50 60 anni è quella di pietro nel nascente e allora parlando sempre dei tuoi compagni di classe al davanti tutti d'accordo furto molto perché come ho detto prima non c'erano diversità si stava meglio perché bene o male fini anche se uno magari stava meglio di un altro facevano tutto faceva pensare perchè non potevi è che ti venivano di madonna e sta mano che scarpe ti sei messo o ma non ho come mai perché non bene o male eravamo tutti i ragazzi che ci si voleva mele si scaldava se non avrà bisogno di un altro se siamo santa rita conto con tutti anche se nelle scuole cioè da parte di livello che faceva le marachelle come io perché anch'io sono stata rispettosa e facevo anch'io se non vi dava noia che devono e altre porte di più se sono mai quelli tonelli insegnante che cammin seriana lavagna mi onora le insegnati no perché bene o male che i ragazzi stavano zitti in classe perché non andavano a raccontare se io avevo di missione ma nel museo leonardo perché bene o male sapevano che torto anzi venire dai miei genitori a dean e lo si fa perché ha fatto questo ma perché perché lui mi dava noia e io ho fatto questo perché l'eni da noi io mi sono dio è vita quindi diciamo che anche dalla squadra battisti cialis la scuola tanto mi chiamò perché perché ti dà un nome che non potevi stare io sono create non posso stare ferma perché settemila noia motivo una morta due la terza volta tiberti tra i titoli che facevano andando fino in fondo per sapere come arrivo com'era andata in tutto il resto può visto bene un marche euro ragione allora noi che facciamo niente custom anni diceva allora domani non sete d'acqua nei porti su due bravate una calata a fitto mistero perché roma la che è la fater i no non mi ricordo che con le mie sorelle abbiamo fatta grossa dopo però prima di anche lui ci mettesse no c'è una jam di soccorso non veniva all'acqua d'inverno c'era una neve h m perché a quel tempo faceva saltutti lancia cioè l'amica noi si giocava coi nostri amici è un bambino e si video questo punto in fondo alla vallata ma tonino come mai ci si guarda se l'è pietrini ma non fondo noi si può trova la moto aveva mostrato il camping mi bumps che si buttava le zolle di moda degli anni ci troveremo accetta il motorino se la passano con iva come ma vi è una mano chissà perché era open o malati ance fatto nulla noi quando vedo nella vallata vite capito congelatore di morta dice lo sa cosa fate e dalla sera buio stream to mezzi di merci pendenti secca nota prende il lato e portava la super le piste domattina il clean e quindi noi se infatti con questi siti tutte e tre note fino a un gap e ti senti lato al fondo alla morte però poi sente a quei tempi se magari avevi il fidanzatino come si parlava con il fidanzatino domandavate delle chi veniva a trovare a casa per tempo costanza cini avuto 12 anni si danza cinema e niente lui si vendeva la bicicletta e perché quel tempo si facevano le feste in piazza e ora non sanno più se si faceva le feste ci si dava appuntamento questo pezzettino si parlava si è che si faceva baci e carezze niente ci si incontrava si parlava come un cassettone in gara nella quale invece le festeggiava te le ricorrenze magari fatti paura fanno non so le recite di natale di fine anno no non c'è mai festeggiato lui non si festeggiano anche perché c'è chi potrebbe chi non poteva se non si festeggiava niente anche se bene o male ci portavano sulle ossa tv magari ora festa in genomi con piace e cosa invece no prima no perché i genitori bene o male davvero non tutti che l'avevano tempo di fare questo quello quello quindi domenica a casale festa intonati con gli animi sono cioè non ha festeggiato con tre anni le feste niente si festeggiano si tra di noi e feste natalizie di vasco si è quelli di bach famiglia in famiglia e basta non è come ora che uno va a gino piva non si temiamo che in casa si stava ti senti invece parlando delle vacanze di trascorrere in chiamato famiglie le vacanze estive se prima classe stile erano sì perché i miei genitori di un lavorando non avevano tanta serie b dopo specialmente ferie sempre fatte poche però bene o male o la domenica anche se non erano non erano ferie e non erano finite le vacanze bene o male al mare ci ha sempre portato si allontava se il nostro ape si insinuava spendeva il turno e se andava al mare oppure in tempo di vacanze quando lui aveva la possibilità di prendere le ferie regione si ritornano ai nostri posti nativi c'era la biel si faceva festa che molto belle la giochi e feste del paese che tutta l'illuminazione e per quanti come andavate laggiù è giusto andavano oltre che si andava alla stazione appunto ed eros e prendevo il treno si lasciava lotte e segnano fluida giu poi la giusy della turno si andava dove da parenti questa nostra casa dei parenti e trascorrerete le spese le celle delle cose per noi erano mesi ma per loro specialmente da una settimana dieci giorni mcnuggets e tante non aveva una settimana dieci giorni di ferie lo chiamano avendo un mucchio di campo andava tela giose quindi stavate una settimana dieci giorni ma neanche volte su quattro giorni secondo quanto possibilità perché qui poi serve le mani case c'è anche se come quante rate lasciato però che cercavate la domenica vi postiamo la grecia voluto bene i nostri battaglini si partiva non mangiare si portava dietro da vampiro si mangiava poi se vuoi raccontare se ti viene a mente un episodio particolare della tua infanzia che ti è rimasto a cuore particolari della mia infanzia non saprei quando quando sposò nano la mia sorella credo che specie un bellissima la mia prima sorella della parte del mio babbo quanti anni avevi ma all'estero satanico fatto 57 vicina che feci la pagina la vicenda damigella si fece la bambina ella si erano pubblico lini vistando sposando inglese a piedi in casa a piedi perchè poi con l'andar del tempo il mio babbo con proteso no un pezzo terra che modo questa casa dove noi abitiamo ora che veniva in the one day la georgia vivi i tre anni quando queste note via si può invece bruno e poi ha comprato la casa più grande è qui che quando ha comprato la casa con qui avrò avuto 50 nel 61 di 66 anni e vivo ad andare a scuola già era in questa fase qui stati poco qui si si si qui infatti la scuola l'ho vissuta in questa casa nella case bonanno ha costruito questa qui dove stanno ora alquanto avevi quando costumi questa qui avevo era più grave avevo 14 anni 12 3 che questa cominciò a costruire nel 68 nel 70 ci siamo tornati che era un po più grande niente insomma del matrimonio che si parchi a piedi fine alla nostra chiesa dove si aspettava il patologo che ero lì ci fu una cosa bellissima come quando feci la comunione che noi siamo andate sempre accade saluto qualcosa come ora ciano la macchina c'hanno questo quello che si pativa tutti invitati e noi bambini da pignolo pure lei vestita da sposa che si andava cina alla chiesa a piedi dove sia dal padre una piccola chiesetta di campagna perché né con quella viola è una piccola chiesetta dove li ci siamo ci si pazzi faceva i sacramenti ora comune il matrimonio oppure quando il mio nuovo per la prima volta sposa la mia mamma in comune pugliese che era già sposato prima singolo linea sposata brani ma poi li dove per questi due quindi ci sono dietro da un comune e loro si scusano comuni e perché rivolge aveva dato però su una cosa bella perché quel momento anche se lo più grande ma capi forse il valore del matrimonio perché penso che i miei genitori sono arrivate a per punto lì perché il matrimonio lo sentivano si sono sempre muti bene perché la mia mamma ha cresciuto i due figli che non è la sua poco uscito la sua famiglia è più nel 70 ed questo maschietto che è la nasa desiderata proprio col cuore e si che è stato tutto bella cosa perché ne vado quando per questo maschietto per lui non so forse sapri una parte il suo cuore non lo so lunedì cambiato per questo maschio che lo desidera avendo quattro che mi desidera va al maschio è certo stato questi forse i ricordi più belli che mi sono rimasti veramente impressi nel cuore perché sono cose che non si dimenticano sono cose bellissime poi dimenticare una festa che non solo ricordi perché non tripoli con però queste cose qui la prima comunione la tesi ma quando venne il disco erano tutti questi bambini in fila e questo disco ci faceva il segno della croce sulla fronte etici e ci dicevano sempre ecco le fanno tutti ci mettano il chiodo come gesù e poi a quel tempo si portava una strisciolina per prevedere questi che erano fatte c'è la crisi ma che ora comporta più ci metteva questa affascina e noi vi si portava dieci giorni questa fascia celi sotto discesa il chiodo che ti ha messo gesù invece il segno della croce che cementato vescovo sacchetti rimangono queste piccole cose qui come come ho detto prima l'amicizia della mia amica roberta che erano più perché lei è visto ha detto è sempre stata una bambina affettuoso come i suoi genitori che hanno delle persone meravigliose il giorno a volte ci si ci diceva di fermarsi a mangiare lì con loro sono stati come i nostri negozianti che erano delle persone se tu me se non ce la fa ce di pagare tutto perché era possibile loro cda non ti preoccupare milita nella prossima volta sono queste le piccole cose che da bambina ti rimangono impressi impresso proprio veramente perché tele ricorderà per tutta la vita perché uno che mette su famiglia sono cose molto molto molto ritoccano un secco quindi possiamo dire che hai vissuto una bella infanzia ho vissuto un amore da ottime cose quelle che loro sì anche perché il figlio con te anche se poche cose ma sono state il come ha detto essenziali ma sono state date con amore con affetto poi non ti hanno mai fatto mancare nulla al bagno se la lega deve a monica aveva tutto tuttora erano più severe beccherà stagione a gilo non ci mandavo intanto però non ci è mancato niente l'affetto che che penso che ogni giorno non dovrebbe mancare l'offerta figlia di atena tempo quando perfetto allora abbiamo concluso brava

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L’intervista, della durata di 52:07 minuti (link: https://www.youtube.com/watch?v=jQdE3kKlWv8), si focalizza sulle memorie scolastiche e infantili di Angela Caraglia. Nata a Ortanova, in provincia di Foggia, nel 1955, ha vissuto dal 1959 a Santa Maria a Monte, in provincia di Pisa con la sua numerosa famiglia (quattro sorelle e un fratello). Ha lavorato come aggiustatrice. In Toscana disponevano di una grande casa, dotata di un orto e di molti animali da stia e da stalla; oltre alla gestione dell’azienda domestica, il padre lavorava come manovale e la madre era operaia in una fabbrica di scope: entrambi erano analfabeti. Non ha frequentato la scuola dell’infanzia, in quegli anni ancora esclusivamente affidata all’attività privata: solo dal 1968 con la legge 444, infatti, sarebbe stata istituita la scuola materna statale (Bonetta 1990, 40-50). L’età prescolare è quindi trascorsa a casa, insieme alle sorelle e a una tata. Il suo percorso scolastico si è svolto dal 1961 al 1967: ha frequentato le scuole elementari nel corso degli anni Sessanta, del centro-sinistra e del boom economico (Crainz 2002, Lanaro 1992).

Per quanto riguarda le scuole elementari, Caraglia ha frequentato un plesso strutturato a pluriclasse. Vi erano quindi due classi: nella prima era raccolte la prima e la seconda elementare, nella seconda le ultime tre classi. Secondo la videointervistata, questo approccio si era rivelato vantaggioso in quanto consentiva loro di ripassare il programma degli anni precedenti e di cominciare a comprendere quello degli anni successivi: «benché si fosse anche tanti alunni [la maestra] li gestiva abbastanza bene perché spiegando alla terza la quarta poteva stare a sentire quando spiegava alla quarta la quinta poteva ascoltare quando noi si finiva si ascoltava quello, così ci siamo trovate anche un po’ avvantaggiate in queste cose perché arrivando in quinta in quarta noi già avevamo capito quello che si doveva fare» (m. 15.07 e ss). Le punizioni corporali, pur esistenti, secondo Caraglia erano rare e dovute ad atti di bullismo, come quelli, frequenti, nei confronti di una sua compagna di classe che non riusciva a recarsi a scuola pulita (Paciaroni 2020, 88-122). La videointervistata si descrive come un’alunna abbastanza svogliata, che il padre talvolta mandava a letto senza cena perché non aveva svolto i compiti. Persisteva nella sua famiglia, sia per il basso livello culturale, sia per il capitale socio-geografico, la concezione che prioritario per le donne fosse imparare un mestiere, e non continuare gli studi. Il padre decise quindi di non iscrivere le figlie alle scuole medie, nonostante l’obbligo scolastico da molti decenni vigesse fino al quattordicesimo anno: per restare un ulteriore anno a scuola, Caraglia sbagliò di proposito l’esame di quinta elementare.

Per quanto riguarda la fruizione del tempo libero, la videointervistata ricorda la presenza del televisore fin da piccola, in quanto il padre non desiderava che le figlie, per guardarne le trasmissioni, si recassero fuori casa la sera.

Fonti

Fonti bibliografiche:

G. Crainz, Il paese mancato. Dal miracolo economico agli anni Ottanta, Milano, Donzelli, 2002. 

G. Bonetta, La scuola dell'infanzia, in G. Cives (a cura di), La scuola italiana dall'Unità ai nostri giorni, Firenze, La Nuova Italia, 1990, pp. 1-54.

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

S. Lanaro, Storia dell’Italia repubblicana, Venezia, Marsilio, 1992.

L. Paciaroni, Memorie di scuola: contributo a una storia delle pratiche didattiche ed educative nelle scuole marchigiane attraverso le testimonianze di maestri e maestre (1945-1985), Macerata, Eum, 2020.

 

Fonti normative

Legge 18 marzo 1968, n. 444, Ordinamento della scuola materna statale (GU Serie Generale n.103 del 22-04-1968), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1968/04/22/068U0444/sg.
 

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