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Lapide a Jacopo Ricci a Ontignano (1900)

Editore:
EUM – Edizioni Università di Macerata
Luogo di pubblicazione:
Corso della Repubblica, n. 51, 62100, Macerata (Italia)
Codice ISSN:
2785-3098
Autore della scheda:
DOI:
10.53218/175
Scheda compilata da:
Valentino Minuto
Pubblicato il:
27/05/2022
Autore dell'epigrafe:
Federigo Bargilli
Autore dell'artefatto:
Telemaco Fortini
Committenza:
Comitato per le onoranze a don Jacopo Ricci, presieduto da Michelangiolo Maiorfi
Data di inaugurazione:
7 ottobre 1900
Occasione commemorativa e/o celebrativa:
Centenario dell’entrata in carica di Ricci come parroco della Chiesa di S. Maria a Ontignano
Materiale:
Marmo

Ubicazione

Indirizzo:

Via Ontignano 64
50014 Ontignano, fr. di Fiesole FI
Italia

Toscana
Dettagli sull'ubicazione spaziale:
La lapide è posta sulla facciata della Chiesa di S. Maria
Testo dell'iscrizione:
JACOPO RICCI
SACERDOTE OPEROSO ESEMPLARE
PER LA MOLTA PERIZIA SCIENTIFICA E LETTERARIA
ACCOLTO CON PLAUSO TRA I DOTTI GEORGOFILI
RESSE DAL 1800 AL 1837 QUESTA PARROCCHIA
FAVORENDO INDEFESSO L’ISTRUZIONE POPOLARE
E COL SUO CATECHISMO AGRARIO TANTO AMMIRATO
AFFRETTANDO MOLTI DEI PROCESSI AGRICOLI
GLORIA DEL PRESENTE E SPERANZA DEL SECOLO NASCITURO

AL BENEMERITO PARROCO
NEL PRIMO CENTENARIO DELLA SUA ENTRATA IN CARICA
IL DÌ 7 OTTOBRE 1900
UN COMITATO D'AMMIRATORI E COLLEGHI
COL FAVORE DEL MUNICIPIO DI FIESOLE
FRA LA POPOLARE ESULTANZA
PONEVA


Posta sulla facciata della Chiesa di S. Maria a Ontignano, la lapide a Jacopo Ricci ricorda che egli – «sacerdote operoso» in quella parrocchia «dal 1800 al 1837» e promotore «indefesso» dell’«istruzione popolare» – elevò il tenore della vita rurale per mezzo di lezioni di Catechismo agrario; ricorda anche che «la molta perizia scientifica e letteraria» valse al «benemerito parroco» l’ascrizione tra i membri dell’Accademia dei Georgofili. Il Comitato per le onoranze a Ricci «nel primo centenario della sua entrata in carica» alla Chiesa di S. Maria fu presieduto da Michelangiolo Maiorfi, ingegnere capo del Municipio di Fiesole. A incidere sul marmo l’epigrafe – dettata da Federigo Bargilli, proposto della Cattedrale di Fiesole – fu lo scultore Telemaco Fortini. Alla cerimonia inaugurale, tenutasi il 7 ottobre 1900, pronunciarono i discorsi di occasione il già menzionato Bargilli e Agostino Gori, sindaco di Londa, di cui era nativo Ricci. Bargilli illustrò l’opera del defunto sacerdote: «Egli è un modesto parroco, che menata l’intera vita tra i campagnoli, […] volle a loro vantaggio bandire precetti, inculcare massime, mostrare esperienze, che potessero renderli più utili a sé ed agli altri, ed avviarli pian piano, mediante una meglio intesa coltivazione delle lor terre, alla conquista di un vivere men disagiato» (Bargilli, Per le pubbliche onoranze, 1900, p. 5). Il sindaco Gori, nella sua orazione, affermò il convincimento che il miglioramento delle condizioni di vita dei contadini – per il tramite dell’istruzione agricola – potesse smorzare il conflitto di classe: «il restituire in onore l’agricoltura nazionale vuol per noi dire non soltanto rialzare la depressa condizione della proprietà fondiaria e dei lavoratori dei campi […]; ma significa anche offrire un largo fecondo arringo di consociazione e di concordia al capitale e al lavoro e un termine attuoso e pacifico di contemperanza dell’interesse privato col pubblico, onde nell’assicurato benessere comune si spenga o si affievolisca almeno il fuoco dell’odio civile» (Gori, Onorandosi il 7 ottobre 1900, 1900, p. IV).

 

Commemorato

Jacopo Ricci

Jacopo Ricci nacque il 15 settembre 1765 a Fornace, nel Comune di Londa, nel Fiorentino. Nel 1789, completati gli studi al Seminario di Fiesole, fu ordinato sacerdote. Nel 1800, dopo aver esercitato il ministero pastorale a Rincine e a Gaviserri, fu investito della Chiesa di S. Maria a Ontignano, nel Comune di Fiesole, dove rimase fino alla morte. In quella parrocchia di campagna, dove l’analfabetismo era imperante, insegnò a leggere, a scrivere e a far di conto. Tuttavia non si limitò a impartire i primi rudimenti scolastici: cultore di scienza agraria, istruì i contadini sui metodi per accrescere la prosperità della terra. Ad attestare le doti di agronomo didatta il suo Catechismo agrario per uso dei contadini e dei giovani agenti di campagna – pubblicato la prima volta nel 1815; in questo manuale alla solidità della dottrina coniugò la semplicità dell’esposizione. Tanta fu l’ammirazione che procurò a Ricci questo libro di istruzione agricola da essere accolto all’Accademia dei Georgofili. Si spense a Ontignano il 13 giugno 1837.

Fonti bibliografiche:
  • F. Bargilli, Per le pubbliche onoranze rese nella parrocchia d’Ontignano il dì 7 ottobre 1900 alla memoria dell’insigne agronomo Iacopo Ricci. Parole del proposto di Fiesole Can. Federigo Bargilli, Firenze, Tip. Del Sacro Cuore, 1900
  • G. Raspini, Jacopo Ricci. Un prete georgofilo a Ontignano (1765-1837), Firenze, Pagnini e Martinelli, 2001

Fonti

Fonti bibliografiche:
    • Per un prete letterato e agronomo, «La Nazione», a. XLII, n. 282, 9 ottobre 1900, s.p.
    • F. Bargilli, Per le pubbliche onoranze rese nella parrocchia d’Ontignano il dì 7 ottobre 1900 alla memoria dell’insigne agronomo Iacopo Ricci. Parole del proposto di Fiesole Can. Federigo Bargilli, Firenze, Tip. Del Sacro Cuore, 1900
    • A. Gori, Onorandosi il 7 ottobre 1900 a Ontignano (Fiesole) la memoria dell’agronomo Don Jacopo Ricci nativo di Fornace (Londa), Mugello, Tip. Mazzocchi, 1900

     

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