Salta al contenuto principale

L'educazione civica, "il convitato di pietra" della scuola. Memorie d'infanzia di Vincenzo Catalano

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/2028
Scheda compilata da:
Chiara Martinelli
Pubblicato il:
30/12/2022
Nome e cognome dell'intervistatore:
Rebecca Catalano
Nome e cognome dell'intervistato:
Vincenzo Catalano
Anno di nascita dell'intervistato:
1964
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola dell'infanzia
Scuola primaria
Scuola secondaria di primo grado
Liceo
Data di registrazione dell'intervista:
18 maggio 2020
Regione:
Toscana

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1970s 1980s

allora buona sera a tutti oggi al 18 maggio 2021 io sono rebecca e sono in compagnia di vincenzo per l'intervista sulle memorie d'infanzia prima di iniziare e direi di lasciare la parola vincenzo per una breve presentazione buonasera sono vincenzo catalano sono nato il 2 novembre del 1964 a firenze è tuttora vivo a firenze bene parlando di ricordi per quanto riguarda la scuola per quanto tempo è andato a scuola o diciamo che ho cominciato come tutti dalla materna ho fatto proprio mentali ho fatto la scuola media ho fatto il liceo e l'università benissimo e quando andava a scuola e raggiungeva a piedi veniva accompagnato allora io avvitando nel centro storico di firenze avevamo la fortuna avere le scuole tutte molto vicine e e di viva un periodo negli anni 70 in cui non c'era queste restrizioni che ci sono adesso a tutela dei minori diciamo che le materne sono però altri pochissimo perché mi accompagnava la mia mamma ma siccome piangevo sempre non vi sia più portata perché volevo sempre andare nell'aula casa dove c'erano i miei fratelli e quindi niente poi le elementari i primi due anni ci ha accompagnato la mia mamma poi sfortunatamente per motivi di salute da più non è più potuto accompagnarci noi andavamo con il fratello più grande che di due anni e quindi uscivamo tutti e tre la mattina arrivavamo fino alla scuola e anche all'uscita comunque sempre mese mentre le medie andavamo da soli quindi anche essendo vicini quindi eravamo sempre e comunque indipendente mentre quando ho fatto il liceo nonostante che quello fosse molto vicino alla volvo torino perché era il giudizio della libertà e quindi anche solamente girare largo dovevamo comunque farlo il motorino e così anche l'università invece l'ho fatta a piedi che quella molto vicina per cui quella ho fatto uno sforzo dice invece le giornate scolastiche come come erano organizzati e gli orari le elementari erano solamente di martina quindi troviamo le otto e mezzo e uscivamo alle 13 mentre in realtà noi e chi non aveva la possibilità c'era il doposcuola che cominciava praticamente finita il mio onorario martufi lo rimanevamo alla mensa mangiavamo il refettorio tutti insieme tutta la scuola e poi tutte le varie classi si suddividevano con una maestra che non era la stessa della mattina e e quindi stavamo e stavamo fino alle 5 se vado bene dove dopo mangiato comunque ci facevano dormire una festa po in giornata sul tavolo poi dopo facevamo i corpi si e poi verso le 5 uscivamo dalla scuola e mentre le scuole medie che ho fatto sempre appunto di vicino euro suddivisi per materia cominciano anche alle otto e trenta e finivano alle 13 30 e avevamo un insegnante per ogni materia come anche alle elementari specie avevamo una sola maestra abbiamo avuto la fortuna di avere una scuola elementare molto avanti per cui realtà faceva molte cose avevamo anche l'insegnante di musica che veniva a suonare e il sabato mattina il canto ma voci prima o poi a fine anno facevamo anche un piccolo concertino poi è il pomeriggio potevamo fare delle lezioni di lingua c'è la lingua francese la lingua inglese né fatto francese le medie appunto era scandita pur sempre regionale della mattina a da o a piedi con l'aria cartellino in realtà i 220 media il momento del grande cambiamento della sentirsi grave è invece la cartella avete mai libri cuda cgia e quindi poteva va sotto prato pesantissimi a base o però faceva molto figo quindi avevamo questa cerchia che doveva tenere tutti i libri i nostri 3 luglio e in una mentre il liceo e ciclisti è in via lavora lì l'orario era anche fu meridiano perché le mafie monte diversa e quindi potevamo fare anche cose all'interno del liceo scena una mensa e quindi ed anche un momento di aggregazione per un'azione ministro aveva quindi aveva più insegnanti non c'è non aveva solo insegnante l'insegnante unico e come svolgevano le elezioni professori e come voi alunni di dovevate rivolgere a loro allora sicuramente dove chiamavamo col per nome ma alimentari era la maestra quando entrava sostanza va tanto in piedi e lei faceva le elezioni ci sediamo anzitutto appunto matematica italiano storia tutto tutte le materie di base per l'insegnamento e così anche alle medie avevamo un insegnante per ogni materia mentre il liceo artistico avevo per quanto riguardava le materie letterarie un unico insegnante mentre vendeva per gli artisti che per ogni materia 22 professore anche lì comunque sempre in maniera distaccata dal cui erano il professore o il maestro li ha mai capitato di risaltare elezioni qualcosa succedeva che si esaltava la lezione allora ora diciamo che la mia è stata una situazione propria finora perché ho appunto noi vediamo dalla finita in cui diciamo modo genitoriale perché abbiamo perso la mamma vedi avevamo solamente il babbo che comunque doveva lavorare e ci ha un po responsabilizzato ognuno nella scelta di io rispetto ai fratelli sono dato un po più amante negli studi e quindi ognuno doveva responsabilizzarsi per cui abbiamo marinato così dice o come si dice a finanzia forte folk diverse volte però in realtà forse non ha mai voluto vedere è sempre andata bene così e per cui ci sarà mai state posizioni ne quando questa mano brutti voti se succedeva e nemmeno se per qualche motivo non ha tra l'altro al mio fratello più grande fece furkan elementari italia mentale l'ifo un po da un po un problema perché lo aspettavo ma come usciva dalla dallas 3 quando si riusciva a capire e quindi avente ad oggetto un po più grave aveva sperimentato questo brighi e quindi anche diciamo il momento della consegna la pagella come l'ha vissuto cioè come co i brutti voti quindi venga comunque vissuto bene c'era un po di paura del giudizio di conseguenze conseguenze no del giudizio neanche però comunque ansa o comunque dispiacere insomma anche se si portava per un brutto voto sera contenti o cose quello c'era sempre un po il dispiacere però insomma non essendoci delle controindicazioni viene la parola in realtà è stiamo sempre della nostra responsabilità una punizione per la magia della musica ecco forse ci sarebbero visse facevate anche educazione civica a scuola allora noi lo facevamo però riflettendo su quella che oggi dell'azione civile in realtà secondo me era solamente la parola o comunque un libro mai aperto che era faceva parte comunque del programma però in realtà io non lo dico né un insegnante specifico per questa materia né un momento in cui si faceva questo sito di insabbiamento mentre se si ricorda se c'erano degli organi rappresentativi degli studenti per le famiglie se partecipavi oppure anche i genitori partecipavano assemblee o meno all'ora alle pecche no al liceo si perché dicevo sono diventato più parte attiva per cui era è stato il primo impasto in cui si scopriva che ci poteva essere anche gli studenti avevano la luce nei genitori lo stesso però ancora forse la famiglia non era ancora così dentro c'era solamente la parte studentesca fate è stato il momento in periodi né alle 70 di contestazione di cambiamenti cui partiva più dallo studente ancora la famiglia non era coinvolta nel desiderio del cambiamento si accettava quello che c'era insomma lei ha mai partecipato a manifestazioni anche perché abbiamo scoperte attraverso le manifestazioni si poteva saltare la scuola ecco l assemblea era l'occasione per non fare alcune materie o saltare per l'educazione perché poi allarme né forse anche troppo i giovani non si comprendeva ancora colera l'importanza di partecipazione per cui noi arrivavamo dalle medie obbligate cose in questo momento di libertà in cui vai e ci si trova notizia vera comune dello sciopero l'occupazione era ove rifiuti di divertimento più che di poter cambiare qualcosa poi col senno di poi se uno prende veramente quanto invece era fondamentale parlando invece di una parte più organizzativa degli spazi ti ricordi non erano suddivisi gli spazi scolastici le aule e bagni se c'erano i bagni di viti per uomini e donne allora noi e le scuole le case erano viste quindi i bagni io credo che avevano visti non celano dietro meno alle elementari non c'era tra gli stand si passa che c'era fine sarebbe all'alimentare avevamo un cortile dove al momento nella rete della ringrazio applausi il pomeriggio potevamo giocare si poteva farla fare comunque anche altri ciotti di culture così via e in più è una piccola è una palestra dove invece vede ci andavamo la mattina che faceva parte invece le del percorso educativo scolastico e la mentre alle alle medie uguale perché volutamente anche dalla scuola lì non aveva una struttura aveva una palestra e basta facile l'unico momento di svago la rivelazione a metà mattinata dove al momento in cui si poteva muoversi al di là che magari dall'altra parte in asia secondo me va andare in bagno insomma ma che c'era una cosa però è la lune momento diciamo di libertà come il liceo il momento di uscita ed è stato l'occasione beccati anche cominciare a fumare perché a quei tempi poteva fumare della scuola e quindi era lui a un casino re per per poter uscire dalla casa e noi vi muovete politico di secondo cui anche quello con noi ripercorrendo si scopre qualche quanti rizzi abbiamo preso solamente per le classi avevate il crocifisso allora alle alle elementari penso di sì mentre a ripetere speroni no nonostante per esempio alle letali arrivo in classe anche ragazzi di altre religioni che tra la tensione ebraica e mi ricordo che ho capito fuori del tempo e non erano di regione fattoria però non riuscire a capire come mai quando veniva è insediata e religione loro stessero da una parte però stavano in classe mentre adesso invece nel caso separate con però poi col tempo ho capito che era però non c'era nessuna discriminazione non c'era nessun giudizio e e sicuramente anche per noi avere il crocifisso in classe non citava nessuna differenza perché in realtà forse ancora non era un paese multietnico per cui si messi veramente chi era il diversa si si contava su invece quanto riguarda i compiti per casa quali erano ne avevate io allora all'elementare appunto facendo il tifo scuola complici venivano svolgevo di per cui è stato semplicissimo zona mentre alle medie abbiamo compiti a casa e quindi ho dovuto imparare a gestirle e a gestirmi nel fatto di avere delle materie da studiare tutte diverse e quindi anche una preparazione però erano tutti i computer che quindi erano in tanti ne alimenta gli porgeva a scuola perché faceva gioco a scuola mentre alle medie alle superiori mi piaceva a casa invece è quando ti capitano momenti in cui non aveva compiti da fare a casa cosa faceva come come lo impegnava di tempo ma guardando la televisione ma anche se in realtà non è che ci fosse grandi cose o grande i canali era assolutamente vedi c'era il primo secondo poi è arrivato il terzo canale poi che al navy e gli altri quindi noi avevamo di este per aver giocato dico se no davamo al giardino essendo anche vicino la cosa che la fortuna che abbiamo avuto vivendo colti quella generazione che la zona dove abitiamo era abitata appunto da residenti per cui anche muovendoci tutti controllavano tutti per cui ci si poteva muovere senza frutta vino perché sono la mamma del vicino e del di quelli sarà comunque da buon occhio per cui ci si poteva muovere in maniera autonoma [Musica] facevate le foto di lazzi e cosa ricordo in tutti gli anni tutti i fondamentali anche negli open musicale in cui come il più piccolo dei miei fratelli miei fratelli andavano alle medie e non portavano il grembiule e io ero in quinta elementare allora potremo portare il grembiule perché mister faceva è infatti o la foto di quinta elementare luglio senza credito il problema dei piccoli d avino dei pc seguire leo leoni mentre per quanto riguarda invece le vacanze estive se ti ricordi quanto duravano dove si andava per le vacanze o comunque cosa era solito fare durante le vacanze estive io parlo sempre chiaramente da un punto di vista individuale perché in realtà le realtà erano diverse per ognuno anche a secondo della situazione economica cosa comunque la scuola finiva a giulio e è ricominciato ad ottobre e noi stavamo a casa sempre stati a casa l'unica occasione avevamo era magari d'agosto perché la mia sorella prendeva aveva una grossa al campeggio e quindi magari ci portava per un po per un paio di settimana ci portava al mare ma in realtà sempre sempre a casa in città magari andava in piscina dove sabato e la domenica fino a che poi non è diventata indipendente quando da 16 anni in poi invece con un po di sacrifici abbiamo anche fatto avanza autonome quindi per quanto riguarda il camola l'attrezzatura didattica certi ricordi un po gli oggetti avevate in classe per libri quaderni in classe a disposizione o in classe personale entrambi te anche magari come era organizzato è niente se ognuno di noi portava il proprio materiale quindi le gomme le scuole squadra era comunque personale quindi le procurava la famiglia una famiglia oltre a quella cintura con cui si collegano i libri italiani insomma c'era qualcosa per delle pareti insomma è forse forse al tracollo po da ipi perché chiaramente dovevamo seguire sempre la moda e gli avendo appunto anche fratelli più grandi per cui invitavo qualche gli rubavo quelli eredi favole borse un po co te l'avevamo da borsa borsa lo zaino difendeva un po dalle tendenze degli anni in cui appunto si portava la cinghia lo riportavano la borsa lo zaino e un po con il vento mentre parlando un po di punizioni i premi derivati puliti classe sì anche se facevamo oppure appunto con 20 voti con con compiti a casa maggiore sistema funzioni c'erano e in diverse mentre oltre le punizioni rischiavano anche i premi ma che io sappia non ho mai avuto questa cultura davvero premio però in realtà c'è non pregano credo che non c'era c'era questo questo modo questa mentalità di premiare però quello di luciano chiaramente condizione si intendono il brutto voto comunque metterti infondata al banco a rifare o un compito così via quella era oppure quando faceva fino alla buttato fuori dalla classe come di watt e valutati dagli insegnanti cioè attraverso le interrogazioni e compiti classe verifiche traversa interrogazione compiti c'è nel buco non c'è la giudizio e compiti compresi interrogazioni interrogazioni integrazione con i grammar 15 al lupo i voti ai medici se per quanto riguarda invece il cibo no la circolazione prima di andare a scuola la facevate a scuola la colazione causa prossimo corte va portavate tipo la merenda per mika mattinata o per il pomeriggio oppure oppure no mi lego a scuola c'era si portava la merenda kitchen oliva la sera faceva la merenda coda è alla frutta c'è un attimo perso su sportevai la merenda a scuola ah ok alla merenda si portava a casa io non l'ho mai portata e mentre la merenda per il pomeriggio veniva data dal dalla frutta e rimaneva la mensa insomma quello che quindi appunto c'era lamenta c'era una mente a scuola luogo dove poter mandarlo insieme i compleanni invece tipo a scuola a casa venivano festeggiati a caso saranno a scuola donate corno venivano fatte delle feste di compleanno di chi poteva fare ma non non ero poi una forse non c'era un po ancora la tradizione di incontrarsi che ho comunque erano piccoli gruppi che io sappia io non so come è stato invitato ma tipo invece a scuola le feste per momenti dell'anno particolari di quel natale qualche festività veniva festeggiata oppure oppure no no no all'elementare facevamo dei piccoli lavori che poi portava mar casa e per l'appunto per la festa della pasqua quella natale per la festa della mamma è qualcuno che facevamo di lavorare poi alle medie superiori e cosa no assolutamente mentre per quanto riguarda l'abbigliamento come come andavate vestiti a scuola alle elementari fortuna ma il grembiule io sono più vennero il lago detta bianca e quindi investire mentre quando si è fatto alle medie e alle superiori e più su poi chiaramente avevamo un abbigliamento normale pantalone cose o ancora il seguire la moda o seguire le tendenze in quelle fasce d'età ancorano non c'eravamo solo a questo è diventato fosse più né negli anni delle superiori in cui poi c'è stato veramente delle distinzioni dovute alle influenze un po delle nuove generazioni e quindi anche chi si tendeva più a vestirsi enzo militareschi chi un po fricchettone insomma poi c'è stato tutto da celle generazione in cui c'è stata i paninari per cui gli anni 80 e 90 stato un susseguirsi di tanti cambiamenti che veramente anche difficile stabilire perché abbiamo passato ho potute dal punto dal pan in area dai quattro distretti dai patriarchi contate accaparra e stretti in fondo la riceva i fattori tutti i voti si comprava le cose ad usarlo tre volte più crearvi c'è stato ovviamente multicolori di situazioni davvero non è stato dagli anni 70 è arrivata un susseguirsi di lealmente di tanti cambiamenti ma comunque decidevi che come vestiti per andare a scuola c'era comunque il genitore che ti preparava la mattina e vestiti forse da noi avevamo una situazione particolare viveva col babbo per cui perché stava tanto a preoccuparsi la mia cava di indirizzarci nelle scelte delle cose ma poi per il resto eravamo molto indipendenti cioè un po l'aiutino della sorella maggiore però qualunque leader senza prima parlare del metrò palestra nella scuola no quindi immagino ci fosse educazione fisica faceva educazione fisica ecco in quell'occasione c'era degli indumenti particolare a dover indossare o oppure no che doveva portare la tuta da ginnastica ognuno c'era il cambio cosa poi in palestra facevamo non grandi cose c'era la pallacanestro poi la corsa infinita di libero l'unico indumento e potevamo portare appunto la battuta ecco mentre per quanto riguarda la quantità cioè a quanti vecchi che avevi monte scarpe e se c'erano diciamo i vestiti della domenica quelli della tela delle situazioni proprio particolari oppure oppure no è che ha messi un guardaroba c'è il mic sicuramente il minimo indispensabile quindi un paio di scarpe scarpe da ginnastica pantaloni amici golf che andassero bene per la stagione il vestito della domenica noi come non l'abbiamo mai usato come tradizione mentre magari vedendo poi persone amici che avevano come modo proprio che la domenica si mettevano quel vestito o quel tipo di indumento noi come famiglia famoso questa questo modo di vedere o di fare cio eravate ma tanti capelli quindi di fant amati i vestiti da un fratello all'altro mi passava picco e quindi io ho ricevuto e tutti gli avanzi dei profeti cose però diciamo che c'è sempre guardiamo perché conta era tutta roba bella perché loro esempio più gravi quindi molto alla moda molto bene si passava lì passavano i vestiti ha invece di qualche ricordo particolare magari qualche giornata un po più particolare tipo facevate delle recite a scuola saggi di fine anno eccole oppure no no no noi abbiamo fatto praticamente il coro unita alle elementari e abbiamo cantato in santa croce il tutto perché avendo una maestra di musica ad alimentare appunto ci preparava e abbiamo fatto questo grosso collo e abbiamo fatto tutti saltano c'è stato un voto molto ho portato con me poi alle medie no ma neanche alle superiori non c'è nessuno mentre non so ti ricordi qualcosa sugli esami e fatto di trame di elementari medie superiori costruzione diventare lo fa noi abbiamo fatto il compito di italiano è compito di matematica che l'aveva fatto benissimo poi avevo dubbi e quindi mi aiutò quella accanto alla volta e all'idea di media uguale abbiamo fatto l'esame di terza media e poi l'esame di maturità ugualmente e poi dopo river si fa tutti i vari esami di fine non si annuncia sia le medie superiori ma anche alle elementari erano d'esami sia scritti e orali o insomma differente sono scritti solo raleigh avevo diventato il cielo scritto c'erano rave però era diciamo tutto lì nei giorni della dell'esame chiedeva un po tutto mentre alle mete abbiamo fatto sia lo scritto e poi ora lo guardo come andiamo tutti sta lavorando lo stesso ci sono state delle amicizie durante i periodi ma scolastici che poi magari anche coltivato nella vita quelli presenti ancora oggi oppure oppure magari tra amicizie sono terminati negli anni scolastici diciamo che vivendo la realtà del rione comunque noi precedente passavano dalla scuola al giardino tutti e quindi queste queste relazioni sono tutti base sono andate avanti per quanto tempo che poi piano piano si sono suddivise le varie fasce di periodi perché comunque poi il centro è cambiato tutti i residenti sono adottare per cui le vite un po si sono divise e hanno parlato spazio ad altre relazioni altre amicizie ci sono state le mani e fascino però ci sono molti amici con cui ho mantenuto rapporti di amicizia non di frequentazione quell'aroma perché proprio perché la vita poi ci ha portato quei nostre strade poi le famiglie e così via però sono persone in cui ogni tanto l'incontro è comunque le gare sono rimaste anzi è stato molto chiaramente alcun alcune molto di più con altri sono stati forno passeggeri però si fa un salto in avanti questa e ti sei innamorato durante gli anni della scuola purtroppo il liceo è stata dura tris e sofferenza ma con la fidanzata durante quel periodo come era di contatti cia come faceva parte chi riceverà del telefono fisso lettere telefono face match alla volta arrivava telaio modo per contattarci modo per vedere per fissare e quindi anche di gruppo un problema perché vivendo una casa tutta mia foto con tanti fratelli era molto da discutere litigare la tromba e spera dobbiamo dobbiamo modificazione o comunque poi i contatti poi nella compagnia cioè essendo cosa c'era rispetto ad es magari appunto conoscendola risposto direi però erano dire un momento in cui si poteva fissare vederci ok tornando a prima che parlava di divisione mini maxi casa c'era la televisione no quali erano i programmi che guardati c'era qualche programma in particolare i miei magari ti ricordi che facevi le borse per vedere video vidosic è un programma il cielo del pomeriggio era il primo programma di musica e dove è quella cioè ricordi devo fare se mi sembra furia che cioè varie cose nelle varie fasce di età che però sono un po passate poi quando rivedo nei vecchi film che mi vengono in mente però se devo dire la corsa che facevo per tornare a casa era emittente video merusi te dove trasmetteva da musica tutto il giorno attraverso dei video e quello ti faceva sentire vivo perché comunque in quel momento staccati da tutto e da tutti niente preoccupazione stabili a sentire la musica i media hanno avuto qualche tipo di influenza né di influenza in libia di questi la televisione ma anche la radio hanno avuto qualche forma di influenza nella vita nella sua vita nel gestire magari anche il tempo le scelte pensieri anche de siano stati perché appunto veniamo dalla generazione particolare che è stata una generazione un periodo di attentati di omicidi di manifestazione per cui sicuramente hanno influenzato il modo di muoversi la paura e per cui forse sulla sulla tua sicurezza perché appunto le mani fece multi notte quelli di sinistra e poi finivano e mentalmente anche con dei morti per cui avevi sempre paura in una situazione uscendo lo sapevi mai dove potevi andare a parare oppure appunto attentati che già mostrato le bombe quando un po ha però non erano sim alterate perché comunque erano scanditi aura le precise il telegiornale era l'ora di pranzo e allora le scena per cui era solamente quella la situazione in cui potrebbe percepire cosa succedeva lo nel mondo il tipo per quanto riguarda la moda ha influito nella sua vita oppure oppure no assolutamente sì ma anche fatto sofferto perché può che seguire la moda significava delle soldi e 46 soldi non le hai seguiremo alimenta un po truppe nato e poi andarci vicino a quello che poteva essere quel tipo di scarpa del tipo di pantalone ecologia e ho cercato di seguirla nei modi più appropriati però fatto molto soffrire questa cosa perché potevo solamente scegliere cose che appunto non originali ma che gli assomigliava le crete ci facevano può sentire un po fuori luogo ogni volta che andare a confrontare un qualcuno e magari aveva ultimo scarpa di moda l'ultima borsa di moda ultimo cd volta una moda e quindi ma anche all'interno del contesto scolastico che mai successo di sentirti un po in difetto perché magari si poteva mancare qualcosa riscattano anni e poi queste cose poi percepisci col senno di poi ma ti rendi conto neanche e molto influenzato da dagli insegnanti perché comunque l'insegnante seguiva un po d'elite rispetto a quelli un po più disgraziati e che ha detto sempre una strada preferenziale magari se ne accorge dopo perché mi che insieme al sacco di cose e capisci e certi modi certi atteggiamenti comunque anche mediando molto influenzato quindi tornando un po alla alla televisione c'erano dei documentari sono guarda vivido unitari in tv no no perché il nostro desiderio era solamente uscire spara fuori e ancora lo zen e quella consapevolezza nei magari quella che poteva essere la tradizione poteva servirti per comprendere meglio certe realtà certe situazioni o approfondire qualche cosa di tool come gelminiano occasione noi andavamo a squadra mattina alla sera stavamo a casa è l'unico desiderio star fuori al giardino con gli amici divertirsi e provare a casa stanchi più poi bocciata dalla dormire qui televisione che guardava cuoco ma tipo invece per quanto riguarda la lettura o e videogiochi ci avevi dei libri le eri uno a cui piaceva leggere i videogiochi non esisteva leggere silvio leggevo un ufo dicevo molto leggere che cosa c'è qualche genere di martino di libri d'arte a tutto ciò che riguarda l'arte infatti poi ha scelto quella direzione la scuola d'arte nella proprio dell'arte innamora ecco io invece di questa la tesi che andava dei musei andavo testare le chiese messe li passavo serate pomeriggio e quindi ma questi questi liquidate sono stati loro sono un po influito questa lettura lì nelle scelte di vita quindi anche in quella dell'università sì assolutamente il nella ricerca del bello mi piaceva molto poi piaceva disegnare per cui cercare di arrivare a un livello per poter trasmettere attraverso il disegno con è in realtà uno non riusciva a trasmettere nella relazione ok quindi un po una riflessione e un po conclusiva su questa memoria ci viene in mente qualche pensiero qualche differenza su sul modo in cui è la scuola di oggi rispetto agli anni in cui la e lepri mentale frequentate viene in mente qualche pensiero qualche riflessione in merito anche magari alla scuola di oggi rispetto alla scuola ma anche i modi di vivere la scuola durante il periodo in cui le hai viste vissuta per certo io oggi la scuola da tanti input dalle tante opportunità e forse allevato una discriminazione di lecce è sono tutti uguali cioè non c'è distinzione e si cerca ovviamente di far sì che tutti abbiano una tale opportunità e anche vero che si sono figli di della nostra generazione cui abbiamo lottato per abbiamo vissuto il 68 abbiamo vissuto tante cose per cui cerchiamo anche di dare un poco di scicli ma col senno di poi si comprende molte opportunità ci siamo perse per star dietro però è anche vero che poi alla fine anche difficile giudicare perché appunto anche le nuove generazioni e sono molto hanno più imputano dei mezzi noi non avevamo allo stesso computer che ti fa accedere a informazioni incredibile mentre l'avere un'informazione dovevamo andare nelle biblioteche capire dove posare spogliare 10 come di sé i libri avere tanti suoi steed abalti tirato sempre anche quando ho fatto da paesi con la macchina da scrivere quindi potevamo stare attenti perché se sbagliare la battuta di toccava ricominciare a riscrivere te adesso con il computer come vino anche il mio figlio scrivi scrivi scrivi a togliere a mettere si fa presto mentre prima non si poteva permettere perché dovevamo serie fico bastiamo la parola poetica vana ricominciare tutto da capo magari ci ha fatto apprezzare tante cose tanti sacrifici avevamo per aver qualcosa dovevamo ricordo anche per comprare un paio di scarpe dovevo stare attento a come di spendevo metterli da parte che poi arrivare a quella cifra per potermi permettere con quella cosa mette adesso si chiede e si dà quindi forse questo però avvenendo girando le scuole e comunque nella scuola oggi da tanto tante tante opportunità che magari forse non riusciamo a comprendere dall'altra c'è prima dicevo i genitori non facevano parte a destra e genitori fanno parte scorso come tanti aspetti se a volte positivo o negativo perché tante volte si prende si da per scontata i propri figli siano loro vanno bene il resto è sbagliato quindi o la mancanza di rispetto che non è cattiveria per i giovani di oggi e tutto pare mentre prima noi sapevamo distinguere cioè a chi dare a chitarre delle confidenze a chi no questo però veramente questa nuova scuola la nuova scuola da molto più possibilità rispetto a noi lunedì aspirazione g era arrivata alla terza media su cui dopo si poteva benissimo andare a lavorare mentre oggi è invece film fino alla maggiore età e qualità e questa è fondamentale perché arriva forse con una maturità diversa bene noi abbiamo finito l'intervista ringrazio per per avermi appunto permesso di intervistarti per averci raccontato un po della sua infanzia dei tuoi delle sue memorie d'infanzia e della scuola e quindi niente grazie ancora riveriti di avermi dato questa opportunità bacio

Scarica trascrizione

L’intervista, della durata di 47:37 minuti (link: https://www.youtube.com/watch?v=9WVwGrXhRpU), si sofferma sulle memorie scolastiche e infantili di Vincenzo Catalano. Nato a Firenze nel 1964, ha trascorso la sua infanzia con il padre e i tre fratelli maggiori nella città toscana. Il suo percorso scolastico propriamente detto si è snodato dal 1970, anno in cui ha cominciato a frequentare la scuola elementare, al 1983, quando ha conseguito la licenza artistica. I suoi genitori hanno cercato di inserirlo nel percorso della scuola materna ma lo hanno ritirato in quanto l’ambientamento non era andato a buon fine. Dopo la licenza ha proseguito gli studi, conseguendo una laurea presso l’Università di Firenze. Ha dunque studiato nel corso degli anni Settanta e Ottanta: un periodo connotato dall’acuirsi delle tensioni socio-politiche e dall’avanzare della cosiddetta “strategia della tensione”, ma anche di innovazioni e inedite strategie didattiche (Galfré 2017, Crainz 2002, Panvini 2018).

Per quanto riguarda le scuole elementari, Catalano ha frequentato, per motivi familiari, il doposcuola, che protraeva l’attività didattica fino alle cinque del pomeriggio. Di quei pomeriggi rammenta la presenza della pennichella pomeridiana, da effettuarsi con la testa appoggiata sul banco, e lo svolgimento successivo dei compiti. Sintomatica l’assenza di momenti dedicati allo svago e alla socializzazione. Interessante l’accenno all’educazione civica, vero convitato di pietra nella didattica delle scuole elementari e medie: «secondo me era solamente la parola o comunque un libro mai aperto» (m. 9.34 e ss). Assenti le punizioni corporali: nel caso di comportamenti giudicati scorretti, la sanzione consisteva nel sostare fuori dalla porta o nel ripetere più volte un compito. Obbligatorio era il grembiule, benché in quinta elementare, sulla falsariga dei fratelli maggiori già iscritti alle medie, si fosse impuntato per toglierselo.

Per quanto riguarda le modalità di fruizione del tempo libero, Catalano si sofferma sulla televisione e sui suoi programmi: la serie televisiva Furia cavallo del West, ma soprattutto l’emittente commerciale Videomusic, che trasmetteva video musicali per tutto la giornata: «quello ti faceva sentire vivo perché comunque in quel momento eri staccato da tutto e da tutti niente preoccupazioni solo sentire la musica» (m. 36.30). Era possibile, in questo modo, dimenticare anche le preoccupazioni che, scaturite dalla strategia della tensione e dagli attentati, inducevano cautela in spostamenti e adesione a manifestazioni e cortei. Molto presente era anche l’arte: oltre a recarsi in musei e chiese, Catalano leggeva molti volumi sull’argomento, sviluppando un interesse dirimente nella scelta degli studi superiori e universitari. La socializzazione avveniva, come è rimarcato più volte, nell’ambito del rione, i cui appartenenti condividevano spazi scolastici e abitativi. Un capitolo a parte è costituito dalla moda, che Catalano afferma di aver vissuto con sofferenza in quanto le scarse disponibilità economiche non gli consentivano di permettersi quegli oggetti e quel vestiario che avrebbe desiderato: «seguire la moda significava avere i soldi e quando te i soldi non li hai seguire la moda diventava problematico» (m. 38.41 e ss).

Per quanto riguarda gli anni del liceo, il videointervistato si sofferma sull’articolazione della giornata di lezione, che prevedeva, per le discipline laboratoriali, numerose lezioni pomeridiani e sulla valenza socializzante e aggregativa di scioperi, manifestazioni e assemblee. Di queste ultime, introdotte con il DL 416/1974, Catalano sottolinea infatti, soprattutto, la valenza ludica.

Nella conclusione dell’intervista, attenzione particolare è dedicata alla condizione attuale delle istituzioni scolastiche, che secondo il videointervistato garantiscono, rispetto ai suoi anni, una maggiore equità sociale.

Fonti

Fonti bibliografiche:

G. Crainz, Il paese mancato. Dal miracolo economico agli anni Ottanta, Milano, Donzelli, 2002. 

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

G. Panvini, Ordine nero, guerriglia rossa. La violenza politica nell'Italia degli anni Sessanta e Settanta (1966-1975), Torino, Einaudi, 2018.

 

Fonti normative

Decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n. 416, Istituzione e riordinamento di organi collegiali della scuola materna, elementare, secondaria ed artistica, (GU Serie Generale n.239 del 13-09-1974 - Suppl. Ordinario), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1974/09/13/074U0416/sg

Contenuto pubblicato sotto licenza CC BY-NC-ND 4.0 Internazionale