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Lapide a Gesualda Malenchini Pozzolini a Bivigliano (1909)

Editore:
EUM – Edizioni Università di Macerata
Luogo di pubblicazione:
Corso della Repubblica, n. 51, 62100, Macerata (Italia)
Codice ISSN:
2785-3098
Autore della scheda:
DOI:
10.53218/208
Scheda compilata da:
Valentino Minuto
Pubblicato il:
30/10/2021
Committenza:
Gli ex alunni della Scuola di Bivigliano costituitisi in comitato con la maestra Rosa Naldi Viliani
Data di inaugurazione:
30 maggio 1909
Occasione commemorativa e/o celebrativa:
Centenario della nascita della Malenchini
Materiale:
Marmo

Ubicazione

Indirizzo:

Via della Vecchia Scuola 48
50036 Bivigliano, fraz. di Vaglia FI
Italia

Toscana
Dettagli sull'ubicazione spaziale:
La lapide si trova all’interno del Circolo Arci
Toscana
Testo dell'iscrizione:
CON TENACE SACRIFICIO E PROFONDA SAGACITÀ
DEDICANDO ENERGIE E RICCHEZZE
GESUALDA POZZOLINI
FONDÒ LA SCUOLA
OVE
PERSONALMENTE
INSEGNÒ AI FIGLI DEL POPOLO

NEL CENTENARIO DALLA SUA NASCITA
I SUOI BENEFICATI
ETERNARONO NEL MARMO
LA LORO GRATITUDINE

2 APRILE 1909

Posta in occasione del centenario della nascita, la lapide a Gesualda Malenchini Pozzolini fu un tributo di gratitudine reso a colei che, «dedicando energie e ricchezze», «fondò la Scuola» di Bivigliano «ove personalmente insegnò ai figli del popolo». Rimandata già due volte a causa dell’inclemenza del tempo, la cerimonia inaugurale si svolse il 30 maggio 1909. Una volta caduto il telo che copriva il marmo, furono lette due lettere indirizzate a Rosa Naldi Viliani, maestra della Scuola di Bivigliano: una dell’ispettore scolastico Demetrio Leoni, un’altra di Cesira Pozzolini, figlia della defunta e moglie del pedagogista Pietro Siciliani, che era impossibilitata a partecipare alla solennità commemorativa. Leoni, dopo aver rievocato le visite di ispezione alla Scuola di Bivigliano, scrisse: «Oh se il nobile e luminoso esempio della benemerita signora Gesualda fosse stato e fosse imitato da tante e tante altre signore, quanti benefizi se ne trarrebbero per l’istruzione e l’educazione del popolo nelle nostre campagne» (Baccini, Gesualda Pozzolini commemorata solennemente a Bivigliano nel centenario della sua nascita, 1909, s. p.). Quelli richiamati dalla Pozzolini Siciliani erano ricordi di famiglia; rivolgendosi agli ex alunni della Scuola di Bivigliano, ella scrisse: «Ripenso […] agli anni miei felici di Bivigliano, quando mia mamma alla numerosa scolaresca aveva aperto la grande sala della villa; quando la cara sorellina mia Antonietta era anch’essa maestra vostra; quando il mio Povero Piero componeva per voi lieti cori, e accompagnava col pianoforte i vostri canti; quando il mio carissimo fratello Enrico, scomparso anche lui […] v’istruiva sapientemente nell’aritmetica; quando anch’io m’occupavo de’ vostri studi e de’ vostri lavori! Oh che bei tempi, indimenticabili» (Ibidem).

Fonti

Fonti bibliografiche:
  • G. Baccini, Gesualda Pozzolini, «Il Messaggero del Mugello. Periodico per gli interessi della vallata e dei paesi limitrofi», a. XXVII, n. 14, 4 aprile 1909, s.p.
  • G. Baccini, Gesualda Pozzolini commemorata solennemente a Bivigliano nel centenario della sua nascita, «Il Messaggero del Mugello. Periodico per gli interessi della vallata e dei paesi limitrofi», a. XXVII, n. 23, 6 giugno 1909, s.p.
  • G.G., In memoria di Gesualda Pozzolini, «La Nazione», a. LI, n. 172, 21 giugno 1909, s.p.
  • F. Pera, Gesualda Malenchini Pozzolini, in Id. Quinta serie di nuove biografie livornesi, Firenze, Tip. Arcivescovile, 1912, pp. 2-6
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