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Il componimento illustrato nella scuola di Malamocco (Venezia). Anno Accademico 1936-1937

Editore:
Roma TrE-Press - In collaborazione con il Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” (MuSEd)
Luogo di pubblicazione:
Piazza della Repubblica, n. 10, 00185, Roma (Italia)
Codice ISSN:
2785-5007
Autore della scheda:
DOI:
10.53165/1900
Scheda compilata da:
Luca Silvestri
Pubblicato il:
15/07/2022
Autore:
Data di produzione:
1936
1937
Scuola:
Scuola di Malamocco (Venezia)
Ordine e grado:
Scuola primaria
Classe:
Anno scolastico:
1936-1937
Luogo di conservazione:
Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Roma Tre

Piazza della Repubblica, 10
00185 Roma RM
Italia

Collocazione:
ADLR.Q. 0066 inv. 013024.ZZLR
Numero di pagine:
22

Nel diario, composto da 22 pagine dattiloscritte, il maestro Boschetto descrive «l’esperimento didattico» (p. 22) realizzato da ottobre 1936 a febbraio 1937 con due classi terze (una maschile e una mista) presso la scuola elementare del Lido di Venezia e proseguito fino a giugno dello stesso anno scolastico (in seguito al suo trasferimento) presso la sede della scuola di Malamocco, a cui si aggiunge una classe quarta mista. La sua acuta riflessione metodologica e l’esperimento didattico che ne consegue prendono le mosse dal componimento illustrato e sono indirizzati verso l’individuazione di metodologie didattiche tese a favorire apprendimenti significativi ed a stimolare la pratica osservativa da parte dei suoi scolari. Secondo la sua proposta metodologica, il componimento illustrato non può prescindere dalla «diretta, continua, attenta» (p. 7) osservazione: prima osservare e poi scrivere è il costante monito rivolto ai suoi ragazzi e al fine di favorire lo sviluppo della loro autonomia e di valorizzarne il codice emotivo li sollecita ad un cambio di prospettiva attraverso il quale osservare la realtà circostante (p. 9). Aggiunge alcune riflessioni anche in merito alle illustrazioni che accompagnano il componimento e che consentono di «dar maggior forza all’argomento già descritto, completando con l’arte figurativa quella narrativa» (p. 8). Il maestro, in virtù dell’esplorazione e della rielaborazione dell’azione didattica avviata, insiste più volte sulla necessità di un ripensamento della visione tradizionale dell’insegnamento in favore di un sapere pratico e non solo teorico dell’insegnante e della necessità di una dialettica costante tra teoria e pratica (p. 9). Dalla lettura del diario emerge un clima educativo empatico e intenzionalmente partecipativo, una spiccata attenzione del maestro al processo di insegnamento-apprendimento e una sua entusiastica partecipazione alla sperimentazione attuata. Seguono alcuni componimenti inseriti nell’appendice.

Contenuto pubblicato sotto licenza CC BY-NC-ND 4.0 Internazionale