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Lapide a Carlo Lorenzini a Collodi (1891)

Editore:
EUM – Edizioni Università di Macerata
Luogo di pubblicazione:
Corso della Repubblica, n. 51, 62100, Macerata (Italia)
Codice ISSN:
2785-3098
Autore della scheda:
DOI:
10.53218/997
Scheda compilata da:
Valentino Minuto
Pubblicato il:
30/07/2022
Autore dell'epigrafe:
Giuseppe Rigutini
Committenza:
Comitato promotore delle onoranze a Carlo Lorenzini, presieduto da Alessandro Frateschi, «annuente e plaudente il Municipio di Pescia»
Data di inaugurazione:
27 luglio 1891
Materiale:
Marmo

Ubicazione

Indirizzo:

Via delle Cartiere 99
51017 Collodi, fraz. di Pescia PT
Italia

Toscana
Dettagli sull'ubicazione spaziale:
La lapide è posta sulla facciata della casa dei nonni materni di Lorenzini
Testo dell'iscrizione:
IN QUESTA CASA
NELLA QUALE VISSE I PRIMI ANNI DELLA FANCIULLEZZA
E FECE DIPOI SOVENTE RITORNO
ATTRATTOVI DAI MATERNI RICORDI
CARLO LORENZINI
ILLUSTRE PUBBLICISTA
MILITE VOLONTARIO DELLE PATRIE BATTAGLIE
SCRITTORE URBANAMENTE ARGUTO
BENEMERITO DELLA POPOLARE ISTRUZIONE
CHE COL PSEUDONINO DI COLLODI
RESE CELEBRATO IL NOME DI QUESTO PAESE
I COLLODESI
ANNUENTE E PLAUDENTE IL MUNICIPIO DI PESCIA
P.P.

NACQUE IL 24 NOVEMBRE 1826
MORÌ IL 26 OTTOBRE 1890

Vergata dal letterato Giuseppe Rigutini, la lapide a Carlo Lorenzini è posta sulla facciata della casa dei suoi nonni materni a Collodi, nei pressi di Pescia; l'autore dell'epigrafe adombrò le ragioni psicologiche della scelta dello pseudonimo con cui questo «illustre pubblicista» e «scrittore urbanamente arguto» si firmava: il grande amore per sua madre, che era collodese. La lapide – eretta per iniziativa di un comitato di onoranze presieduto dall’ing. Alessandro Frateschi, «annuente e plaudente il Municipio di Pescia» – fu inaugurata il 27 luglio 1891, a quasi un anno dalla morte di Lorenzini. Parlarono: il giornalista e scrittore Jarro, pseudonimo di Giulio Piccini; l’on. Ferdinando Martini, fondatore del «Giornale dei bambini», sulle cui colonne aveva visto la luce, a puntate, La storia di un burattino (questo era il titolo originario del capolavoro collodiano); il giornalista Giovanni Piacentini. Jarro, circa la cifra stilistica di Lorenzini scrittore per l’infanzia, affermò: «a lui si dee un genere nuovo; sfrondò di tutte le astruserie il suo metodo; parlò, come credette convenisse a quell’età, che si dice “dei sorrisi”; non volle nebulosità, ma limpidezza, viva luce, per quella età che appunto si chiama “aurora” della vita» (A.L., La commemorazione di Carlo Lorenzini, 1891, s.p.).

Commemorato

Fonti

Fonti bibliografiche:
  • A.L., La commemorazione di Carlo Lorenzini, «La Nazione», a. XXXIII, n. 209, 28 luglio 1891, s.p.
  • Dip., La commemorazione di Carlo Lorenzini, «L’Arte drammatica», a. XX, n. 40, 1 agosto 1891, p. 2
  • A. Michieli, Commento a Pinocchio, Torino, F.lli Bocca, 1933, p. 33
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