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Diario senza titolo

Editore:
Roma TrE-Press - In collaborazione con il Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” (MuSEd)
Luogo di pubblicazione:
Piazza della Repubblica, n. 10, 00185, Roma (Italia)
Codice ISSN:
2785-5007
Autore della scheda:
DOI:
10.53165/1897
Scheda compilata da:
Luca Silvestri
Pubblicato il:
15/07/2022
Data di produzione:
1924
1925
Scuola:
Scuola elementare "Regina Elena"
Ordine e grado:
Scuola primaria
Classe:
Anno scolastico:
1924-1925
Luogo di conservazione:
Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Roma Tre

Piazza della Repubblica, 10
00185 Roma RM
Italia

Collocazione:
ADLR. Q. 0114 N.INV.013051.ZZLR
Numero di pagine:
5

Diario scritto dalla maestra Povegliano Lorenzetto sotto forma di epistola di accompagnamento al materiale inviato a Giuseppe Lombardo Radice. La maestra, nelle 5 pagine autografe descrive l’esperienza didattica realizzata con le 40 bambine della 3° classe di una scuola romana. La classe presenta una forte eterogeneità sia anagrafica che sociale (p. 1); l’età delle bambine varia da sette anni e mezzo fino ad arrivare a tredici e mezzo e alcune di loro appartengono a «famiglie poco rispettose della fanciullezza, per non dire altro» (p. 1) commenta la maestra, che descrive un contesto molto deprivato in cui le disuguaglianze socio-economiche e culturali interferiscono pesantemente anche nell’apprendimento scolastico. La maestra traccia un profilo significativo di alcune delle sue alunne, delle loro specificità caratteriali, dei loro stili di apprendimento, delle loro risonanze emotive; si sofferma soprattutto sul profilo di tre di loro, una di undici anni e mezzo, orfana di padre da poco, una di tredici anni e mezzo, molto malata, e una di nove anni e mezzo «molto trascurata ed abbandonata» dalla famiglia; tratteggia anche il profilo di due sue alunne di otto e nove anni, commentando che «ci sono molti lembi d’azzurro anche nella mia classe cittadina» (p. 4). Sul piano della didattica la maestra fa commentare alle alunne «parecchie cinematografie» (p. 4) e diverse letture (vengono menzionati in particolare i libri Cuore e Sepolta viva della Carolina Invernizio) al fine di favorire l’esercizio delle conversazioni e di far emergere le tonalità emotive e capacità riflessive di ciascuna di loro; organizza anche numerose passeggiate scolastiche e visite ai monumenti della città. Dalle pagine del diario emergono le difficoltà della maestra nel gestire la complessità didattica e relazionale della classe ma anche le sue capacità nel saper cogliere i differenti tempi di apprendimento e i loro progressi, evidenziando le qualità e gli interessi di ciascuna di loro.

Contenuto pubblicato sotto licenza CC BY-NC-ND 4.0 Internazionale