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Lapide a Tommaso Silvestri a Trevignano Romano (1928)

Editore:
EUM – Edizioni Università di Macerata
Luogo di pubblicazione:
Corso della Repubblica, n. 51, 62100, Macerata (Italia)
Codice ISSN:
2785-3098
Autore della scheda:
DOI:
10.53218/398
Scheda compilata da:
Valentino Minuto
Pubblicato il:
30/11/2021
Committenza:
Comune di Trevignano Romano
Data di inaugurazione:
9 settembre 1928
Occasione commemorativa e/o celebrativa:
Onoranze per la traslazione delle spoglie di Silvestri e per l'inaugurazione del monumento funebre a lui eretto
Materiale:
Marmo

Ubicazione

Indirizzo:

Viale Giuseppe Garibaldi 71
00069 Trevignano Romano RM
Italia

Lazio
Dettagli sull'ubicazione spaziale:
La lapide è murata sulla facciata della casa di nascita e di morte di Silvestri
Testo dell'iscrizione:
L’ABATE
TOMMASO SILVESTRI
PRIMO EDVCATORE
DEI SORDOMVTI D’ITALIA
IN QVESTA CASA
IL II APRILE MDCCXLIV
EBBE I NATALI
IL VII SETTEMBRE MDCCLXXXIX
FV LIBERO IN DIO

IL COMVNE DI TREVIGNANO ROMANO
IX SETTEMBRE MCMXXVIII – VI

Fu il Comune di Trevignano Romano a segnare con un ricordo marmoreo la casa di nascita e di morte di Tommaso Silvestri  il «primo educatore dei sordomuti d’Italia». Lo scoprimento della lapide avvenne il 9 settembre 1928, in occasione delle onoranze al Grande Dimenticato che, promosse a Trevignano su iniziativa della Società Romana di Mutuo Soccorso tra i Sordomuti, consistettero nella traslazione delle spoglie dell’abate-educatore e nell’inaugurazione del monumento funebre a lui eretto nell’appena restaurata Chiesa di S. Caterina (si veda la relativa scheda). Per la solennità commemorativa giunsero a Trevignano oltre centoventi partecipanti al Congresso dei Sordomuti che si svolgeva in quei giorni a Roma. Dopo che cadde la tela che celava la lapide, il podestà di Trevignano, Luigi Cipollini, pronunciò parole di omaggio a Silvestri: «ne siamo veramente orgogliosi, lieti di vedere finalmente tolta dall’oblio e presentata nuovamente alla pubblica estimazione questa degna personalità di studioso e di filantropo nota fin’ora [sic] a pochi in Italia» (Bertollini, Onoranze all’abate Tommaso Silvestri in Trevignano Romano, 1932, p. 65).

Commemorato

Tommaso Silvestri

Tommaso Silvestri nacque a Trevignano Romano il 2 aprile 1744. Vestito l’abito talare, rimase per quasi tre lustri nella città natale in veste di cappellano della Chiesa di S. Caterina. Nel 1782 conobbe a Roma, dove si era trasferito, l'avvocato concistoriale e rettore dell’Università della Sapienza Pasquale Di Pietro; questi, reduce da un viaggio a Parigi, aveva constatato de visu l’efficacia del metodo mimico dell’abate Charles-Michel de l’Epée nell’istruzione dei sordi. Nel 1783 Silvestri soggiornò per sei mesi a spese di Di Pietro nella metropoli francese al fine di apprendere gli espedienti didattici epéeani. Tornò a Roma munito della lettera con cui l’Epée certificava la perizia che il discepolo italiano aveva acquisito nel magistero dei sordi. Il 5 gennaio 1784, sotto gli auspici di papa Pio VI, il religioso trevignanese aprì nell’abitazione di Di Pietro in Via dei Barbieri 6 la prima scuola per sordi in Italia; le lezioni cominciarono con otto allievi di ambo i sessi. Nel manuale Della maniera di far parlare e di istruire speditamente i sordi e muti di nascita, composto nel 1785 e rimasto impubblicato per oltre un secolo, Silvestri illustrò il metodo di insegnamento da lui elaborato, che integrava all’uso della mimica e della scrittura, quello della lingua parlata. L’apprendimento della loquela – perseguito con l’imitazione «del meccanismo degli organi vocali nella formazione di ciascuna parola» – era concepito da Silvestri come la via da percorrere perché i privi di udito fossero «restituiti alla Società, alla quale la sordaggine avevali sventuratamente rapiti» (pp. 50-51). La fama dell’impresa educativa silvestriana superò la cerchia dell’Urbe: vennero a Roma a scopo di studio rispettivamente da Malta e da Napoli i sacerdoti Salvatore Sapiano e Benedetto Cozzolino; quest’ultimo nel 1786 fondò nella città partenopea la seconda scuola per sordi in Italia. Silvestri, ammalatosi, si spense all’età di quarantacinque anni a Trevignano Romano il 7 settembre 1789. Dopo la morte il nome dell’abate-educatore cadde nell’oblio. Nel 1885 padre Alfonso Girolamo Donnino rinvenne parte del manoscritto silvestriano nell’archivio dell’Istituto dei Sordomuti di Roma, dove egli insegnava. Nel 1889 il trattato, ancorché mutilo, venne alle stampe in un volume che conteneva altresì uno studio di Donnino sulla vita dell’abate-educatore e su quella dell’Istituto dei Sordomuti di Roma, le cui origini erano fatte risalire alla scuola silvestriana in Via dei Barbieri; la monografia – intitolata L’arte di far parlare i sordomuti dalla nascita e l’abbate Tommaso Silvestri – uscì con lo scopo di rivendicare a Silvestri il ruolo di primo maestro dei sordi in Italia.

Fonti bibliografiche:
  • A.G. Donnino, L’arte di far parlare i sordomuti dalla nascita e l'abbate Tommaso Silvestri. Memorie, Roma, Con i Tipi di Mario Armanni, 1889
  • A. Bertollini, Onoranze all’abate Tommaso Silvestri in Trevignano Romano. Cenni storici e svolgimento delle onoranze, Roma, La Tipografica, 1932

Fonti

Fonti bibliografiche:
  • 9 [settembre]. Trevignano Romano, in Almanacco italiano. Piccola enciclopedia popolare della vita pratica e annuario diplomatico amministrativo economico e statistico. Vol. XXXIV per l’anno 1929 – VII dell’E.F., Firenze, R. Bemporad & Figlio, 1929, p. 570
  • A. Bertollini, Onoranze all’abate Tommaso Silvestri in Trevignano Romano. Cenni storici e svolgimento delle onoranze, Roma, La Tipografica, 1932
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