Il diario, scritto da Ethel Anna Bonnet, contiene appunti sulla realtà pluriclasse della frazione Casebianche di Pinerolo, nelle cosiddette Valli valdesi del Piemonte occidentale. Al suo primo anno di nomina, Bonnet redige meticolosamente il programma di come intende strutturare le lezioni ogni giorno per gli alunni di età diversa. La visita dell’ispettore scolastico nel maggio del 1952 certifica il buon esito derivato dal suo impegno, come testimonia il verbale di ispezione, riportato fedelmente da Bonnet: «Povera aula, muri anneriti, poco spazio, finestra piccola. Due carte geografiche illeggibili tanto sono usate. L’insegnante però ha portato una nota di ordine, di pulizia e di colore e l’ambiente si è trasformato. Ne hanno risentito anche i bambini […] sono 5 classi eppure la maestra alle prime armi ha saputo adottare un metodo efficace, insegnamento famigliare dove spesso gli alunni delle diverse classi lavorano sullo stesso argomento e non in cose tanto semplici» (p. 39).
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Roma TrE-Press - In collaborazione con il Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” (MuSEd)
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2785-5007
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