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Lapide a Niccolò Tommaseo a Settignano (1878)

Editore:
EUM – Edizioni Università di Macerata
Luogo di pubblicazione:
Corso della Repubblica, n. 51, 62100, Macerata (Italia)
Codice ISSN:
2785-3098
Autore della scheda:
DOI:
10.53218/2039
Scheda compilata da:
Valentino Minuto
Pubblicato il:
30/12/2022
Autore dell'epigrafe:
Vincenzo Miagostovich
Committenza:
Comune di Šibenik/Sebenico (Croazia)
Data di inaugurazione:
2 giugno 1878
Occasione commemorativa e/o celebrativa:
Festa dello Statuto
Materiale:
Marmo
Stato di conservazione:
discreto

Ubicazione

Indirizzo:

Piazza Niccolò Tommaseo
50135 Settignano FI
Italia

Toscana
Dettagli sull'ubicazione spaziale:
La lapide si trova sulla facciata della chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta a Settignano prospiciente la piazza intitolata alla memoria del Tommaseo

Indicizzazione e descrizione semantica

Livello scolastico:
Lingua:
Identificatori cronologici:
1870s
Testo dell'iscrizione:
QUESTA LAPIDE
SEBENICO
PATRIA DI NICCOLÒ TOMMASEO
IL 2 GIUGNO 1878 PONEVA
IN SEGNO DI RIVERENTE AFFETTO
AL SUO GRANDE CITTADINO
E D’ANIMO RICONOSCENTE
A CHI L’AMA E L’ONORA

La lapide – voluta dai cittadini della città natale del Tommaseo per testimoniare la propria vicinanza al popolo settignanese che lo aveva accolto e onorato come proprio concittadino – fu inaugurata il 2 giugno 1878, insieme al monumento a Niccolò Tommaseo promosso dal Comitato settignanese presieduto dall’ingegnere Eugenio Catanzaro Santini. Il testo dell’epigrafe fu dettato da Vincenzo Miagostovich, storico sebenicese, membro della Società dalmata di storia patria e studioso dell’opera del Tommaseo, promotore con Paolo Mazzoleni nel 1896 del monumento in bronzo opera dello scultore palermitano Ettore Ximenes a Sebenico. Al termine delle celebrazioni, l’amministrazione comunale di Firenze inviò a quella di Sebenico una pergamena, per ringraziare la città natale del “Grande Dalmata” della sentita partecipazione alle onoranze settignanesi. La pergamena recava la seguente scritta: «A Sebenico che onora il suo Niccolò Tommaseo, la città dove Egli visse, cieco veggente, gli ultimi anni, e dove le sue spoglie riposano; la patria di Dante e dell’idioma nazionale, grata all’illustre Dalmata, che, artista e filosofo, con amoroso studio scrutò il pensiero del Poeta e raccolse i tesori della lingua d’Italia, manda, nella comunione di care memorie, un saluto fraterno» (XXXI maggio MDCCCXCVI, 1897, p. 259).

 

Commemorato

Fonti

Fonti archivistiche:
  • Državni arhiv u Šibeniku (Croazia), fond «HR-DAŠI-5 Općina Šibenik»

Fonti bibliografiche:
  • Vincenzo Miagostovich. Monumento in Settignano a Niccolò Tommaseo / 1, in «Il Dalmata», n. 42, 25 maggio 1878
  • Vincenzo Miagostovich. Monumento in Settignano a Niccolò Tommaseo / 2, in «Il Dalmata», n. 47, 12 giugno 1878
  • XXXI maggio MDCCCXCVI. Niccolò Tommaseo e il suo monumento in Sebenico, Editore Paolo Mazzoleni, Sebenico, 1897
  • Cristina Beltrami, I monumenti che hanno fatto gli italiani, in Cristina Beltrami, Giovanni Carlo Federico Villa (edd.), Scolpire gli eroi. La scultura al servizio della memoria, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo, 2011, pp. 14-45 (in particolare, pp. 21-23)
  • Boško Knežić, “Da Sebenico un figlio vindice nel bronzo ascolta...”: Nikola Tommaseo: od književnog uzora do političke ikone [it.: Niccolò Tommaseo: da modello letterario a icona politica], Hrvatska sveučilišna naklada – Sveučilište u Zadru, Zagreb-Zadar, 2019
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