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Lapide a Giovanni Calò a Firenze (1982)

Editore:
EUM – Edizioni Università di Macerata
Luogo di pubblicazione:
Corso della Repubblica, n. 51, 62100, Macerata (Italia)
Codice ISSN:
2785-3098
Autore della scheda:
DOI:
10.53218/2041
Scheda compilata da:
Valentino Minuto
Pubblicato il:
30/12/2022
Autore dell'epigrafe:
Commissione consultiva per la toponomastica e le lapidi commemorative del Comune di Firenze
Committenza:
Comune di Firenze
Data di inaugurazione:
16 dicembre 1982
Occasione commemorativa e/o celebrativa:
Centenario della nascita di Giovanni Calò
Materiale:
Pietra serena
Stato di conservazione:
buono

Ubicazione

Indirizzo:

Via Michelangelo Buonarroti 10
50122 Firenze FI
Italia

Toscana
Dettagli sull'ubicazione spaziale:
La lapide è posta sulla facciata di Palazzo Gerini, sede dell’INDIRE, che continua la missione iniziata dal Museo Nazionale della Scuola, del Centro Didattico Nazionale e della Biblioteca di Documentazione Pedagogica, fondati dal Calò

Indicizzazione e descrizione semantica

Livello scolastico:
Lingua:
Identificatori cronologici:
1980s
Testo dell'iscrizione:
GIOVANNI CALÒ

PEDAGOGISTA INSIGNE
MAESTRO NELL’ATENEO FIORENTINO
FONDATORE DEL MUSEO NAZIONALE DELLA SCUOLA
PROMOTORE DEL CENTRO DIDATTICO NAZIONALE
IN QUESTO PALAZZO
PER LUNGHI ANNI OPERÒ PER IL PROGRESSO
DELLA SCIENZA PEDAGOGICA

IL COMUNE DI FIRENZE NEL CENTENARIO DELLA NASCITA
24 DICEMBRE 1982

L’iter di approvazione dell’epigrafe iscritta in questa lapide è a dir poco accidentato. Nell’estate del 1981 – in previsione delle celebrazioni per il centenario della nascita di Giovanni Calò nel corso dell’anno successivo – il direttore della Biblioteca di Documentazione Pedagogica (BDP), Enzo Petrini, si era rivolto all’amministrazione comunale di Firenze, chiedendo l’intitolazione di una via o di una piazza all’illustre pedagogista dell’ateneo fiorentino. L’Assessore alla Statistica del Comune di Firenze, Roberto Falugi, in forza al PSI, rispose a Petrini con una lettera non datata (ma timbrata con protocollo della BDP n. 973/F4 del 28 ottobre 1981), notificandogli che nella seduta del 17 settembre 1981 la Commissione consultiva per la toponomastica e le lapidi commemorative aveva espresso parere negativo nei confronti di questa richiesta, «ritenendo più giustificata l’apposizione di una lapide commemorativa da apporre all’esterno dell’immobile di via Buonarroti», il cui testo avrebbe dovuto essere «redatto da codesta istituzione per essere sottoposto alla successiva approvazione da parte della Commissione». Il 21 aprile 1982, così, i figli di Giovanni Calò avevano scritto al Sindaco e all’Assessore ai Beni Culturali del Comune di Firenze proponendo di apporre – nella ricorrenza del centenario della nascita del padre – una lapide commemorativa all’esterno di Palazzo Gerini, nella quale proponevano di iscrivere la seguente epigrafe: A / GIOVANNI CALÒ / PEDAGOGISTA SOMMO / MAESTRO DELL’ATENEO FIORENTINO / FONDATORE E PRESIDENTE DEL / CENTRO DIDATTICO NAZIONALE / DI STUDI E DOCUMENTAZIONE / CHE IN QUESTO ANTICO PALAZZO SUA DEGNA SEDE / PER LUNGHI ANNI OPERÒ / PER LA STORIA DEL PROGRESSO / E IL PRESTIGIO INTERNAZIONALE / DELLA SCIENZA PEDAGOGICA ITALIANA / IL COMUNE DI FIRENZE NEL CENTENARIO DELLA NASCITA / DEDICA QUESTA MEMORIA ... MCMLXXXII. L’istanza dei figli non dovette essere presa in debito conto, tanto che – come si evince da una nota manoscritta al fascicolo – giunse alla Commissione consultiva per la toponomastica e le lapidi commemorative del Comune di Firenze solo il 20 settembre 1982. Nel corso della seduta del 26 ottobre 1982 la Commissione ravvisò «l’opportunità di approvare integralmente il testo inviato dai familiari nell’ipotesi che tale lapide venga apposta all’interno del Palazzo Gerini», proponendo invece «un testo modificato approvato da tutti i membri» nel caso in cui si decidesse di apporla all’esterno, sulla pubblica via: GIOVANNI CALÒ / PEDAGOGISTA INSIGNE / MAESTRO NELL’ATENEO FIORENTINO / FONDATORE DEL MUSEO NAZIONALE DELLA SCUOLA / PROMOTORE DEL CENTRO DIDATTICO NAZIONALE / IN QUESTO PALAZZO / PER LUNGHI ANNI OPERÒ PER IL PROGRESSO / DELLA SCIENZA PEDAGOGICA. La controparte procedette quindi a stilare un promemoria – allegato al verbale – al fine di contrastare l’indirizzo esplicitato dalla Commissione comunale «di apporre una lapide all’interno di Palazzo Gerini», il quale appariva «manifestamente inopportuno e non validamente giustificato», in quanto – da un lato – non esistevano all’esterno del palazzo altre lapidi, per cui «la questione estetica» appariva inconsistente, mentre all’interno esisteva già una lapide commemorativa e – dall’altro – in tal modo la lapide non sarebbe stata «esposta a tutto il pubblico» e sarebbe risultata «gravemente riduttiva, sminuente una personalità come quella da commemorare». Nel promemoria si sottolineava infine come il progetto della lapide fosse già stato recepito anche dal Consiglio d’Amministrazione della BDP e dalla sezione fiorentina dell’Associazione Pedagogica Italiana e come gli eredi avrebbero provato «un notevole senso di amarezza e delusione, qualora andasse in porto il ventilato progetto di lapide interna». Dopo un supplemento di riflessione, si deliberò infine d’apporre la lapide con l’epigrafe modificata secondo le indicazioni fornite dalla Commissione consultiva per la toponomastica e le lapidi commemorative sulla facciata di Palazzo Gerini prospiciente Via Buonarroti, a destra del portone d’ingresso alla BDP. Il 19 novembre 1982 l’Assessore Falugi diede mandato al Cantiere Manutenzione Stradale del Comune di provvedere con sollecitudine alla realizzazione della lapide e programmarne la messa in posa in vista delle celebrazioni centenarie. La cerimonia di disvelamento avvenne quindi il 16 dicembre 1982 alla presenza degli eredi, delle autorità cittadine e del personale della Biblioteca di Documentazione Pedagogica.

 

Commemorato

Fonti

Fonti archivistiche:
  • Archivio corrente dell’Ufficio Toponomastica del Comune di Firenze, Verbale della Commissione Toponomastica del Comune di Firenze n. 149 del 26 ottobre 1982 e relativi allegati
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