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Due scolari al banco

Editore:
Roma TrE-Press - In collaborazione con il Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” (MuSEd)
Luogo di pubblicazione:
Piazza della Repubblica, n. 10, 00185, Roma (Italia)
Codice ISSN:
2785-4477
Autore della scheda:
DOI:
10.53220/695
Scheda compilata da:
giulia.cappelletti
Pubblicato il:
26/10/2021
Autore:
Tipologia dell'opera:
Data opera:
1920
Tecnica artistica:
acquerello su carta
Luogo di conservazione:
Collezione Varraud Santini

Piazza Mazzini
55049 Viareggio LU
Italia

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1920s
Credits:

Fonte: https://gamc.it/?sezione=4&contenuto=2&&id_opera=c717573d62ce61677facf2ce94c0834e5afbdc32bddb92c13ea0aeeee3bf099d

L’immagine riprodotta in questa scheda è stata reperita su internet. Laddove era indicato il titolare dei diritti, si è provveduto a richiedere l'autorizzazione alla riproduzione nella banca dati, la quale è assolutamente priva di lucro sia diretto che indiretto.
Se qualcuno ritenesse che la riproduzione leda i propri diritti di utilizzazione è invitato a scrivere al seguente indirizzo: prin.formazione@uniroma3.it e si procederà immediatamente alla rimozione della immagine.

Si ringraziano sentitamente tutti coloro che hanno concesso i diritti di riproduzione delle immagini.

L’acquerello raffigura due giovani studenti seduti al banco: non è chiaro se stiano disegnando o scrivendo. Gli scolari sono ripresi da Lorenzo Viani quasi di spalle, leggermente ruotati di tre quarti con una soluzione compositiva che permette a chi osserva di calarsi nel momento di vita scolastica ritratto, come se lo spettatore si trovasse nella stessa aula e li stesse guardando da vicino. Pur in assenza di una vera e propria ambientazione, si riesce a riconoscere l’interno dell’aula dal protagonismo spaziale del banco: un banco in legno, a due posti, con un ripiano stretto e leggermente inclinato e con le sedute collegate, con il risultato di un unico grande blocco pesante e difficile da spostare; una soluzione costrittiva adottata per lungo tempo e fortemente criticata da pedagogisti come Maria Montessori. L’opera appartiene al ciclo degli scolari realizzato da Viani a partire dal 1920.

Contenuto pubblicato sotto licenza CC BY-NC-ND 4.0 Internazionale